[Nonviolenza] Prima che ci si abitui alla barbarie, prima che si ceda alla banalita' del male



PRIMA CHE CI SI ABITUI ALLA BARBARIE, PRIMA CHE SI CEDA ALLA BANALITA' DEL MALE

1. Che il governo italiano abbia rifiutato di soccorrere ed accogliere naufraghi e' una criminale barbarie. Ma sulla generalita' dei giornali e delle televisioni, che pure di quei fatti danno notizia, si fa finta di non accorgersi del fatto che si tratta di brutali delitti.
2. Che il governo italiano abbia insultato, minacciato, aggredito chi si sta impegnando per salvare la vita di esseri umani innocenti e' una criminale barbarie. Ma sulla generalita' dei giornali e delle televisioni, che pure di quei fatti danno notizia, si fa finta di non accorgersi del fatto che si tratta di brutali delitti.
3. Che il vero capo dell'attuale governo da molti anni commetta incessantemente il reato di istigazione all'odio razzista e resti non solo impunito ma venga finanche investito della guida del paese e' una criminale barbarie. Ma sulla generalita' dei giornali e delle televisioni, che pure di questo fatto danno notizia, si fa finta di non accorgersi del fatto che si tratta di un brutale delitto.
4. Che il vero capo del governo annunci la volonta' di una schedatura razzista del tutto incostituzionale (incostituzionale per ammissione dello stesso putativo presidente del Consiglio dei ministri, messo li' dai caporioni dell'estrema destra razzista e golpista) e' una criminale barbarie. Ma sulla generalita' dei giornali e delle televisioni, che pure ne danno notizia, si fa finta di non accorgersi del fatto che si tratta di un brutale delitto.
5. Che non solo nella generica propaganda ma finanche nel programma di governo dell'estrema destra razzista e golpista oggi assurdamente ed illegittimamente al potere sia dichiarata la volonta' di effettuare persecuzioni razziste e religiose e' una criminale barbarie. Ma sulla generalita' dei giornali e delle televisioni, che pure ne danno notizia, si fa finta di non accorgersi del fatto che si tratta di brutali delitti.
E sembrerebbe che facciano finta di niente anche tanti pubblici ufficiali cui pure e' giunta la "notitia criminis" delle delittuose imprese sopra elencate (e di cui peraltro i protervi e perversi autori nel loro delirio di potere e nella loro ebbrezza di violenza non fanno mistero) e che avrebbero l'obbligo di promuovere l'azione penale contro questi reati ed i ministri che li hanno commessi.
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E poiche' la generalita' degli italiani purtroppo crede e ripete le opinioni e le parole d'ordine che sente dire o urlare in televisione (il disprezzo per il bene, l'odio per le vittime, l'idolatria dell'egoismo e della brutalita'), il fatto che in Italia il governo commetta e prepari mostruosi reati contro l'umanita' sembra a costoro cosa da niente, ordinaria amministrazione, normalita', o addirittura divertente spettacolo.
Invece un delitto e' un delitto, una violazione dei diritti umani e' una violazione dei diritti umani, un'omissione di soccorso e' un'omissione di soccorso, una persecuzione e' una persecuzione.
Una criminale barbarie e' una criminale barbarie.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
E alla criminale barbarie non ci si puo', non ci si deve abituare.
Al regime delle persecuzioni razziste non ci si puo', non ci si deve adattare.
Poiche' chi non si oppone ai delitti dei ministri razzisti ne diventa complice.
E chi non si adopera per salvare le vite lascia morire degli esseri umani.
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Ripetiamo quindi una volta di piu' cio' che innanzitutto occorre adesso che ogni persona capace di intendere e di volere faccia:
I. Impegnarsi per le dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione.
II. Impegnarsi affinche' i ministri razzisti siano processati e quindi condannati secondo le leggi vigenti per i crimini che hanno commesso.
III. Impegnarsi per far cessare l'ecatombe nel Mediterraneo ed annientare l'infame ed atroce mercato mafioso e schiavista dei trafficanti di esseri umani: come? semplicemente riconoscendo concretamente a tutti gli esseri umani il diritto alla vita e alla dignita', soccorrendo ed accogliendo tutti i naufraghi, garantendo asilo a tutte le vittime in fuga dalla fame e dalla guerra, riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di muoversi in modo legale e sicuro su quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
IV. Impegnarsi contro la schiavitu', la segregazione, la violenza razzista, a cominciare dal nostro stesso paese: abolendo i campi di concentramento e le deportazioni, difendendo i diritti di tutte le persone senza eccezioni, riconoscendo finalmente il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia: "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia, ed oggi in Italia questo basilare diritto e' ancora negato ad oltre cinque milioni di persone.
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L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Un regime di persecuzioni razziste e' illegale e incostituzionale.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, e' questo il momento di insorgere in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della legalita' che salva le vite, in difesa della civilta', in difesa dell'umanita'.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 28 giugno 2018

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)