[Nonviolenza] Telegrammi. 3034



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3034 del 13 aprile 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

Sommario di questo numero:
1. La politica prima
2. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
3. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
4. Alcuni fogli volanti del 2011
5. Istantanee nel buio
6. Le truppe coloniali nel deserto
7. La barbarie terrorista
8. Delle nuove gesta d'Oltremare. Frammento
9. Le stragi che l'Italia sta compiendo
10. Non lo racconta la televisione
11. Sempre desiderai
12. Sotto le bombe della Nato
13. Le bombe della Nato sulle chiese
14. Ich und Du
15. L'orrore delle stragi tripoline
16. L'illusione di un avvenire
17. Contro tutte le guerre e le uccisioni
18. Io guardo in questo specchio e vedo un volto
19. Come e' possibile esser cosi' sciocchi
20. Le stragi che la Nato sta compiendo
21. E dico le parole che van dette
22. Solo la nonviolenza
23. Mentre l'Italia illegalmente e' in guerra
24. Coro dei bombardati
25. E della gente fan cibo per vermi
26. Noi ateniesi stabilimmo allora
27. Gli assassini della Nato, o dell'impresa libica novella
28. Se non ti opponi tu a questa guerra
29. Lo chiedo a lorsignori ciambellani
30. Sotto le bombe ancora
31. Ma noi che questo siamo
32. Il Parlamento del Reich millenario
33. Ogni giorno lo stesso orrore
34. I bambini di Zlitan
35. Rosanna Benzi
36. Emily Dickinson
37. Bertha von Suttner
38. Sofia Vanni Rovighi
39. Rileggo vecchie pagine ingiallite
40. Tra allora ed oggi non c'e' differenza
41. La nonviolenza e' lotta degli oppressi
42. Sei mesi di massacri della Nato
43. Continuano le stragi della Nato
44. L'orrore della guerra coloniale
45. Della marcia Perugia-Assisi
46. La marcia di quest'anno
47. Nonviolenza
48. A coltellate suo fratello ha ucciso
49. Noi siamo ancora quelli
50. Di questo consiste la guerra
51. Il quattro novembre dinanzi alla stele
52. Del non uccidere argomento primo
53. Consiste la guerra di questo: uccisioni
54. Sotto la pioggia la statua di pietra
55. Segnalazioni librarie
56. La "Carta" del Movimento Nonviolento
57. Per saperne di piu'

1. IN BREVE. LA POLITICA PRIMA

Cessare di uccidere, salvare le vite.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Prendersi cura del mondo vivente.
Scegliere la nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

2. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

3. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

4. MATERIALI. ALCUNI FOGLI VOLANTI DEL 2011

Riproponiamo qui alcuni fogli volanti apparsi nel nostro notiziario nel 2011.

5. ISTANTANEE NEL BUIO

Ali' muore di freddo nella notte
a un tiro di sasso dal centro commerciale
viene trovato gia' pasto di cani.
Un altro scatto.

Giasmina resa schiava e' sul raccordo
la compra chi possiede un'automobile
le sputa in corpo seme e odio e male.

Karim lo sa che basta una parola
del caporale e lui sara' concime
s'impara subito la legge delle tigri
in questo bel paese dove suona
il si'.
E dove dire no reca la morte.

Omero non si reca all'ospedale
per non finire in trappola, lo sa
che meglio e' morirsene di febbre
che sotto i manganelli o tra le sbarre.

Nicola ha il naso rotto dalle botte
delle squadracce con e senza stemma
e solo un vetro lo separa dal benessere
spacca quel vetro, arraffa lustro il pezzo,
e finalmente sa che e' uno di noi.

Appena sotto casa tua procedono
le SS a rastrellare i poveri
ma tu ti guardi la televisione
l'applauso copre l'urlo disperato
di chi a goccia a goccia e' massacrato.
Un altro scatto.

Omero non si reca all'ospedale
gia' e' stato prigioniero nel deserto.
Nicola il naso rotto e in pugno il ferro
ha fatto il salto e adesso stupra e uccide.
Karim che disse no e' ormai concime.
Giasmina seviziata questa notte
altre belve le squarciano la gola.
Ali' congela e una preghiera mormora
fino allo stremo poi tace per sempre
intermittenti il cadavere candiscono
le luci natalizie del centro commerciale.

Esattamente sotto casa tua procedono
le SS a fucilare i poveri
applaude festante dai balconi
la folla dei nativi. Un altro scatto.

6. LE TRUPPE COLONIALI NEL DESERTO

Dall'alto come folgori dal cielo
le truppe coloniali nel deserto
un altro deserto hanno fatto.

Ma zampilla il petrolio, rombano
i motori, i negozi
scintillano di merci seducenti,
dalla televisione
i portavoce degli assassini
vomitano sugli assassinati
e ti parla d'amore Mariu'.

7. LA BARBARIE TERRORISTA

Dice il capo dello stato italiano
che uccidere un essere umano e' atto
di barbarie terrorista.

Giusto.

Come chiamare adesso
l'uccisione di cosi' tanti esseri umani
dallo stato italiano perpetrata
alle guerre afgana e libica partecipando,
e dei migranti facendo tale strage?

8. DELLE NUOVE GESTA D'OLTREMARE. FRAMMENTO

Dall'alto e' come un gioco
accendere le luci degli incendi.
Dal basso crepitante un grido roco
si leva e non l'intendi.

Dalla televisione gli assassini
ti arruolano che stai nella poltrona
uccidi anche tu un po' di beduini
se questa sera sei di luna buona.

Chiamano terrorista chi ha commesso
funesto un di' un massacro:
povero fesso
ne avesse fatti cento, varrebbe da lavacro.

9. LE STRAGI CHE L'ITALIA STA COMPIENDO

Le stragi che l'Italia sta compiendo
in Libia, sull'Italia ricadranno.
Quando si compie un male si' tremendo
sul criminale ricadra' a suo danno.
Piangono oggi i libici e domani
a piangere saranno gli italiani.

La complice vilta' di chi non ferma
i quotidiani eccidi di innocenti
ma resta immoto qual beffarda erma
il cui sorriso cela aguzzi i denti,
non si stupisca quando verra' il giorno
che quell'orrore qui fara' ritorno.

Non potra' chiedere pieta' domani
chi oggi altrui pieta' non ha concesso:
anche il suo corpo verra' fatto a brani
da chi apprese il suo messaggio stesso.
Il forte che oggi il debole divora
ugual tortura avra' nella sua ora.

Mi chiedo come possa infine uscire
da questo cerchio di dolore e morte
l'umanita', e come dalle spire
dell'odio possa liberarsi e sorte
mutare quindi ed una nuova storia
aprire, che del bene sia vittoria.

Comincia tu a resistere alla guerra
comincia tu ad opporti all'oppressione
comincia tu a proteggere la terra,
l'umanita'. Contrasta l'abiezione.
Ascolta il canto della tua coscienza:
questa speranza chiamo nonviolenza.

10. NON LO RACCONTA LA TELEVISIONE

Non lo racconta la televisione
la puzza del tuo corpo che marcisce
lo squarcio aperto dove incancrenisce
e invermina la carne, l'impressione

che dalle viscere cola e fluisce
insieme la tua vita e la ragione
la tua dignita' infranta e la passione:
resta il letame e l'anima svanisce.

Dalla televisione vedi solo
l'areo che veleggia nell'azzurro
la nuvoletta del colpo azzeccato

e quelle bombe ci hanno massacrato
di noi facendo stracci in un sussurro
disfatti in pozza di brago e di bolo.

11. SEMPRE DESIDERAI

Sempre desiderai essere un uomo silenzioso
che passa inosservato, guarda altrove,
fermo di fianco all'edicola, assorto
in pensieri senza volti e senza specchi.

Poi vengono questi idioti da lontano
le loro bombe sganciano e colpiscono
proprio me, che non c'entravo niente.

12. SOTTO LE BOMBE DELLA NATO

Sotto le bombe della Nato
sono esseri umani quelli che muoiono.

Ed i massacri compiuti dalla Nato
e' il tuo silenzio che li consente.

Finche' non scegli la nonviolenza
anche tu collabori alle stragi
anche te, quantunque ignaro, la violenza
ha arruolato nelle sue caserme.

Sceglila dunque la nonviolenza
comincia a lottare contro la guerra
contro gli eserciti, le armi, i poteri
la cui mera presenza gli esseri umani uccide.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

13. LE BOMBE DELLA NATO SULLE CHIESE

Le bombe della Nato sulle chiese
le bombe della Nato sui bambini
dei nostri governanti son le imprese
imprese di vigliacchi e di assassini.

E i cittadini del nostro paese
son complici di orrori belluini:
del nostro terrorismo fan le spese
gli afgani, i libici e gli altri meschini

che a causa nostra annegano nel mare
fuggendo dalle nostre armi omicide.
E tu che questo sai, cosa sai fare

per far cessar la guerra che li uccide?
che azione hai saputo suscitare
per contrastare chi stragi decide?

Cosi' nel cor ti stride
l'aspro rovello, l'intima esigenza:
combatti il male con la nonviolenza.

Cosi' la tua coscienza
ti chiama a contrastare ogni uccisione:
con una nonviolenta insurrezione.

Cosi' la tua ragione
ti convoca alla lotta ferma e mite:
fa' quel che e' giusto per salvar le vite.

14. ICH UND DU

L'aereo che in forma di sperone
calca e disquatra vittime innocenti:
semina uova e bruciano persone
tra grida acute e flebili lamenti.

Il vomere che solca nel sabbione
le carni, frange le ossa, e di tormenti
colma le genti che in questa prigione
a cielo aperto attendono dolenti.

Tu guardi dallo schermo e non lo vedi
che quell'aereo tu lo hai pagato
di uccidere il potere tu concedi

tu l'arma hai messo in mano del soldato
col tuo consenso anche se non lo credi:
ed il massacro tu non l'hai fermato.

Non lo decide il fato:
alla guerra, agli eserciti, alle armi
tu puoi opporti e cosi' puoi salvarmi.

15. L'ORRORE DELLE STRAGI TRIPOLINE

Che fa la Nato a Tripoli? Ridurla
intende a Coventry, a Falluja, a Gaza?
Che fa l'Italia a Tripoli? Ripete
le gesta di Graziani e Mussolini?
L'orrore della stragi tripoline
l'intero popolo italiano convoca
ad arrestare questo mostruoso
crimine contro l'intera umanita'.
Noi non vogliamo essere assassini.
Cessi la guerra subito. Ritorni
l'Italia a rispettare la sua legge.

Chi non si oppone alla guerra ne e' complice.
Le stragi terroriste della Nato
sono un crimine contro l'umanita' che e' una.
Ed i governi che le stragi avallano
con cio' si rendono palesi terroristi
e come tali vanno revocati
e processati.

Solo la pace salva le vite.
Vi e' una sola umanita'.

16. L'ILLUSIONE DI UN AVVENIRE

Tu non permettere che vinca il male.
Che questo sia il piu' misero dei mondi
d'accordo, ma la vita vi e' reale
tu non lasciare che tutto sprofondi.

Che morte e vita siano un'uguale
cloaca di miasmi nauseabondi
pozzo di niente, e niente niente vale,
sono sofismi perfidi ed immondi.

Anche se non vi fosse ne' speranza
ne' senso, ne' diritto, ne' concerto,
difendila l'umanita' che avanza

povera carovana nel deserto,
resta fedele alla buona alleanza
salva le vite e lotta a viso aperto.

17. CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI

Le genti uccise, proprio perche' uccise
rimangono per sempre testimoni
della violenza di chi le divise
dal dolce lume e ne brucio' i polmoni.

Quei cuori divorati, quelle irrise
carni squarciate, tutte le orazioni
del mondo e tutte del mondo le assise
non possono occultare. Le uccisioni

cruenta lasciano un'inobliabile
traccia ed un segno sconvolgente e immondo
dell'atto maledetto irrevocabile

e non vi e' abisso che sia piu' profondo
di questo orrore estremo ed insanabile:
aver sottratto a una persona il mondo.

18. IO GUARDO IN QUESTO SPECCHIO E VEDO UN VOLTO

Io guardo in questo specchio e vedo un volto
di Giano. Da una parte la corale
difesa di diritti che ha travolto
l'empio regime del falso e del male.

Dall'altra, per il cumulo dissolto
degli innocenti uccisi dal letale
nostro far guerra, ne' sguardo ne' ascolto:
ma indifferenza cinica e brutale.

Gli afgani, i libici, i migranti, e tutte
le vittime delle armi e del razzismo
attendono un moto di pieta'

- come e' stata pieta' quella che ha
col referendum vinto il nichilismo -
e che le vite non sian piu' distrutte.

19. COME E' POSSIBILE ESSER COSI' SCIOCCHI

Come e' possibile esser cosi' sciocchi
da non capire che tante uccisioni
commesse proprio sotto i nostri occhi
dalla armi nostre, dalle coalizioni

di cui l'Italia e' parte, avranno sbocchi
inevitabili, ripercussioni
da cui saremo tutti infine tocchi
e rotti, ne' varranno piu' ragioni

dinanzi alla furia sanguinaria
della vendetta dei sopravvissuti
che ci restituiranno la cibaria

di odio e fuoco, di veleno e sputi
che vomitammo loro giu' dall'aria
orrenda orgia dei morti e dei bruti.

20. LE STRAGI CHE LA NATO STA COMPIENDO

Le stragi che la Nato sta compiendo
con freddo metodo, di quei massacri
noi ne siam rei poiche' non opponendo
noi stessi a quegli orrori vili ed acri

li consentiamo. E non vi son piu' sacri
vincoli, e tutto e' reso un solo orrendo
carnaio e una fiumana di lavacri
empi di sangue e odio metuendo.

E quelle stragi insegnano a imitarci
nello sbranare gente e farne vermi,
tutti i poteri rendono piu' marci.

E la coscienza ormai non ha piu' schermi:
solo la nonviolenza puo' salvarci,
la nonviolenza che la guerra fermi.

21. E DICO LE PAROLE CHE VAN DETTE

Mente sorseggio il mio caffe' all'arsenico
penso pensieri amari e disgustati.
E dico le parole che van dette.

Non e' contento il capo sanguinario
del sanguinario stato in cui viviamo
dei morti che la guerra ha ucciso gia'.
Vuole piu' sangue, vuole piu' massacri.

Ne' si contenta delle tante vittime
tra i migranti affogati, schiavizzati
o imprigionati nei campi nazisti
che lui riapri' e di cui mena vanto.
Vuole piu' schiavi, vuole piu' affogati
vuole piu' morti, piu' persecuzione.

Ma non e' solo il capo dello stato
col capo del governo e con intero
il parlamento a non saziarsi mai
del sangue dei migranti e degli afgani
dei libici e degli italiani infine
mandati a morire in folli guerre.

Non meno complici di queste stragi
sono tutti coloro che cio' vedono
e tacciono. Vi guardo in faccia e vedo
che dalle vostro bocche cola sangue.

Solo la nonviolenza puo' salvare
l'umanita'. Solo la nonviolenza
le guerre e le persecuzioni ferma.

22. SOLO LA NONVIOLENZA

Non con il dittatore ma nemmeno
con i golpisti al soldo dell'impero
onnistragista. Al male porre un freno
solo la nonviolenza puo'. Il guerriero

sempre solo sa uccidere, veleno
sparge ove passa e lascia un cimitero
ove era vita resta un vuoto osceno
ove era gioia un lutto resta nero.

Solo opponendoti alla guerra aiuti
i popoli che invocan liberta'
che viver vogliono riconosciuti

nella pienezza dell'umanita'.
Solo la nonviolenza ai piu' abbattuti
fa dono di giustizia e verita'.

23. MENTRE L'ITALIA ILLEGALMENTE E' IN GUERRA

Mentre l'Italia illegalmente e' in guerra
mentre lo stato illegalmente uccide
tanti innocenti nelle case loro
tanti innocenti alla fuga costretti

di nulla si accorgono gli intellettuali?
di nulla si accorgono le associazioni?
di nulla si accorgono tutti i chiacchieroni?

Non vi e' nelle istituzioni italiane
una sola persona alle leggi italiane fedele?
Una sola persona che si opponga al crimine
di tutti i crimini il piu' criminale: la commissione
di massacri.

Non vi e' tra tutti i cittadini italiani una persona
che ricordi la differenza tra il bene e il male,
che ricordi che uccidere e' un delitto?

Non vi e' piu' in Italia un solo
cittadino, un solo repubblicano?
Non vi e' una sola persona disposta
a resistere alla violenza assassina?
Una sola persona disposta
a lottare per salvare le vite?

A tal punto il fascismo ha vinto?

24. CORO DEI BOMBARDATI

I.

Noi siamo i bombardati, la misera canaglia
che la signora Nato di missili bersaglia.

Noi siam la stupidissima rozzissima plebaglia
di cui intelligentissime le bombe fan frattaglia.

Noi siamo la volgare, la infima marmaglia
e chi di noi fa strame riceve una medaglia.

Noi carne da macello, noi lurida accozzaglia
che sbranano le bombe, che squarta la mitraglia.

Noi siamo i bombardati, la misera canaglia
che la signora Nato di missili bersaglia.

II.

E mentre ci massacra dobbiamo stare zitti
al pubblico non piace il grido degli afflitti.

E mentre ci massacra dobbiamo stare buoni
il pubblico detesta la lagna dei piagnoni.

E mentre ci massacra dobbiamo esser contriti
il pubblico non vuole che i morti siano arditi.

E mentre ci massacra dobbiam starcene chiusi
il pubblico si arrabbia a vedere i nostri musi.

E mentre ci massacra dobbiamo stare zitti
al pubblico non piace il pianto degli afflitti.

III.

La Nato ci bombarda perche' vuol liberare
la nostra bella patria che noi stiamo a ingombrare.

La Nato ci bombarda cosi' che il dittatore
non abbia piu' chi opprimere - con noi al creatore.

La Nato ci bombarda perche' vuole la pace
ed e' la pace eterna quella che piu' le piace.

La Nato ci bombarda perche' ci vuole bene
per chi non sopravvive finite sono le pene.

La Nato ci bombarda perche' vuol liberare
la nostra bella patria che noi stiamo a ingombrare.

IV.

Lodata sia la Nato e l'Onu che la manda
ci han tolto dal bisogno di panni e di vivanda.

Lodata sia la Nato e lode alle sue bombe
prima eravamo poveri ed or siam nelle tombe.

Lodata sia la Nato e lode ai suoi guerrieri
noi vivevamo miseri, ma solo fino a ieri.

Lodata sia la Nato e la televisione
che bene ci insegnarono la buona educazione.

Lodata sia la Nato e l'Onu che la manda
ci han tolto dal bisogno di panni e di vivanda.

V.

Noi siamo i bombardati, la misera canaglia
che la signora Nato di missili bersaglia.

25. E DELLA GENTE FAN CIBO PER VERMI

Incomprensibile ed inaccettabile
per me e' la guerra, e la complicita'
con essa della nostra societa'
dalla memoria e la morale labile.

Permettere i massacri e' una vilta'
di un orrore osceno e innominabile:
immane scempio di cio' che e' inviolabile,
la vita e l'umana dignita'.

La Nato, i golpisti e il dittatore
tutti massacrano civili inermi
cianciando intanto di virtu' e di onore,

di non poter restare inerti e fermi
dinanzi all'altrui grido di dolore:
e della gente fan cibo per vermi.

26. NOI ATENIESI STABILIMMO ALLORA

Quando un governo e' un governo di assassini
noi ateniesi stabilimmo allora
il diritto del popolo all'insurrezione.
L'insurrezione per la legalita'
che salva le vite.
L'insurrezione nonviolenta
con la forza della verita'.

Quando un governo affoga lo straniero
- il supplice straniero nei cui panni un dio ci visita -
noi ateniesi stabilimmo allora
il diritto del popolo all'insurrezione.
L'insurrezione per la legalita'
che salva le vite.
L'insurrezione nonviolenta
con la forza della verita'.

Quando un governo stermina innocenti
con guerre e terrorismo e mafia e bombe
noi ateniesi stabilimmo allora
il diritto del popolo all'insurrezione.
L'insurrezione per la legalita'
che salva le vite.
L'insurrezione nonviolenta
con la forza della verita'.

Quando un governo condanna dei ragazzi
a dare e a ricevere la morte
noi ateniesi stabilimmo allora
il diritto del popolo all'insurrezione.
L'insurrezione per la legalita'
che salva le vite.
L'insurrezione nonviolenta
con la forza della verita'.

27. GLI ASSASSINI DELLA NATO, O DELL'IMPRESA LIBICA NOVELLA

"Piu' non si vanti Libia con sua rena"
(Dante, Inf., XXIV, 85)

Gli assassini della Nato, ali e vomito di drago,
del deserto della Libia han di sangue fatto un lago.

Gli assassini della Nato hanno chiara una missione:
massacrare gli innocenti per la gioia del padrone.

Gli assassini della Nato tu li paghi e il tuo governo
coi tuoi soldi e il tuo consenso morte seminano e inferno.

28. SE NON TI OPPONI TU A QUESTA GUERRA

Se non ti opponi tu a questa guerra
chi si opporra'? Se all'orda dei malvagi
tu non ti opponi, ed alle loro stragi,
quale restera' speme sulla terra?

Se anche la tua mente trema ed erra
e non contrasta del male i contagi
cedendo a inganni, corruzione e plagi,
chi si opporra' all'orror che tutto afferra?

Le stragi che la Nato sta compiendo
tu sai che un crimine son mostruoso:
e sarai complice di un tal tremendo

e vile male, cosi' infame e odioso?
Non senti che tu devi a questo orrendo
opporti scempio, e non darti riposo?

29. LO CHIEDO A LORSIGNORI CIAMBELLANI

Lo chiedo a lorsignori ciambellani:
ma del pubblico erario quanti, quanti
spendono soldi i nostri governanti
per ammazzare libici ed afgani,

per far morire giovani italiani,
per affogare e schiavizzar migranti?
Che' di denari ne bisognan tanti
per trucidare tanti esseri umani.

Cosi' e' necessario fare i tagli
a sanita', istruzione ed assistenza;
e poi ci son le spese pei bavagli,

quelle per spargere l'indifferenza
sulla sorte dei miseri bersagli...
Dell'arte di governo ecco la scienza.

30. SOTTO LE BOMBE ANCORA

Sotto le bombe della Nato vaghi
pensieri non si possono pensare
mentre il tuo corpo fanno gia' bruciare
i fiammeggianti soffi di quei draghi.

Sotto le bombe della Nato strani
frutti fiorivano bruni e vermigli
vedevano le madri i loro figli
ridotti a crudo pasto per i cani.

Sotto le bombe della Nato a brani
di carne vite umane eran ridotte
e dove erano case solo grotte
restavano, ed orrori disumani.

Sotto le bombe della Nato mani
protese invano chiedono soccorso
piove dei denti della morte il morso
e il loro tempo non avra' domani.

Sotto le bombe della Nato vani
son gli scongiuri, i pianti e le orazioni
or sanno i miseri che ricchi doni
largiscono dall'alto gli aeroplani.

Sotto le bombe della Nato laghi
di sangue che il deserto presto beve
che' annientano ogni vita gia' si' breve
le bombe della Nato che tu paghi.

31. MA NOI CHE QUESTO SIAMO

Gli eserciti e le armi a questo servono:
a fare guerra. E la guerra serve
a questo: assassinare le persone.

Ma noi che questo siamo: le persone
che guerre, armi, eserciti assassinano
vogliamo invece vivere, e pertanto
le guerre, e gli eserciti, e le armi
dobbiamo di necessita' abolire.

32. IL PARLAMENTO DEL REICH MILLENARIO

Il Parlamento del Reich millenario
delibero' di nuovo il due di agosto
del duemilaundici che il posto
dell'innocente fosse la prigione.

Delibero' che il pubblico erario
pagasse per far guerre e far massacri
per profanare tutti i luoghi sacri
e di tutti il piu' sacro: le persone.

Delibero' la morte dell'inerme
la schiavitu' del povero e l'esposto
ridurre i buoni e i miti a simulacri.

Delibero' che l'uomo fosse un verme
vittima nuda di ogni vessazione.
E trasformo' lo Stato in un sicario.

33. OGNI GIORNO LO STESSO ORRORE

E ancora una donna e due bambini
assassinati dalle bombe Nato.
E salme di migranti maghrebini
sul fondo del barcone oggi arrivato.

La guerra che massacra i contadini,
il povero, l'oppresso e l'affamato.
E chi si prova a valicar confini
l'Europa a morte in mare ha condannato.

Cessi l'Italia di fare la guerra
a popoli gia' vittime due volte
di dittature e fame. Sulla Terra

vi e' una sola umanita'. E che accolte
sian tutte le persone. Che' non erra
chi una vita salva e cosi' molte.

34. I BAMBINI DI ZLITAN

La Nato che ora stermina i bambini
in Libia con i suoi bombardamenti
e tu non odi i pianti ed i lamenti:
impongono il silenzio gli assassini.

Li finanziamo noi questi abomini
li finanziamo noi questi tormenti
noi massacriamo quelle inermi genti
brandiamo noi quei raffi e quegli uncini.

Cessi la guerra, cessino le stragi
cessi l'Italia di partecipare
alla congrega degli orchi malvagi

intenti a carne umana macellare
e a seminar di odio altri contagi
nel gorgo in cui l'umanita' scompare.

35. ROSANNA BENZI

Checche' ogni insipiente or ne sentenzi,
ci fu un'Italia bella, pia, civile
nemica di ogni prepotenza vile:
aveva il volto di Rosanna Benzi.

36. EMILY DICKINSON

Mi capita di usare dei suoi versi
come fosser sentenze di sibilla
della mia vita specchio, e vi scintilla
cio' che trovai, che non trovai, che persi.

37. BERTHA VON SUTTNER

Nessuno si puo' fare piu' illusioni:
occorre sceglier tra le armi e il pane
solo la pace salva vite umane
solo il disarmo ferma le uccisioni.

38. SOFIA VANNI ROVIGHI

Aveva una chiarezza di pensiero
che ti rendeva il mondo trasparente
ed all'orrore del male e del niente
sapeva opporre il buono, il giusto, il vero.

39. RILEGGO VECCHIE PAGINE INGIALLITE

Rileggo vecchie pagine ingiallite
dei crimini italiani coloniali:
deportazioni, stragi, uso d'iprite,
torture, impiccagioni, tutti i mali

che menti scellerate e pervertite
sanno pensare ed attuar bestiali,
sevizie ed uccisioni infinite
con fruste, con cannoni, con pugnali...

E oggi che l'Italia nuovamente
sul popolo di Libia si accanisce
e ancora mena strage algidamente

e carni umane ancora abbrustolisce
con i bombardamenti sulla gente,
perche' noi questo orror non s'impedisce?

40. TRA ALLORA ED OGGI NON C'E' DIFFERENZA

Tra allora ed oggi non c'e' differenza:
la guerra genocida dei fascisti
per sterminare ogni resistenza
in Africa, rinnova i suoi piu' tristi

ed ignobili fasti di potenza
macellatrice nei raid neonazisti
dei bombardieri Nato: una violenza
che d'infinito odio fara' acquisti

e nel deserto fa nuovo deserto.
Diceva bene quel Bertoldo, il ventre
della bestia hitleriana essere ancora

fecondo: e tu lo vedi bene ora
e a quella bestia devi opporti mentre
complicita' le hanno troppi offerto.

41. LA NONVIOLENZA E' LOTTA DEGLI OPPRESSI

La nonviolenza e' lotta degli oppressi
contro il potere che li opprime fuori
e non di meno dentro di lor stessi.
E' resistenza agli inganni e agli orrori,

rivelazione di conflitti e nessi,
ripudio d'odio e costruzion di amori
nel farsi di dialettici processi
nel contrastar tutti i persecutori.

Reale movimento che abolisce
l'iniquita' presente, la violenza
che sfrutta e opprime, artiglia ed esaurisce

l'umanita' e il mondo. E' la coscienza
che nel suo farsi prassi concepisce
e invera liberta' ed intelligenza.

42. SEI MESI DI MASSACRI DELLA NATO

Sei mesi di massacri della Nato
sul popolo di Libia, disumani
sei mesi di ritorno a quel passato
di Mussolini e Volpi, di Graziani

e di Badoglio, del vile e spietato
fascismo genocida. Quei lontani
incubi son tornati, e quel burrato,
di ferro e fuoco orribili uragani.

E non c'e' antifascista che si oppone?
E non c'e' umanita' che vi resiste?
Non hai in Italia piu' buone persone

sdegnate di queste stragi razziste?
Non provan gli italiani repulsione
per queste infami imprese neonaziste?

43. CONTINUANO LE STRAGI DELLA NATO

Continuano le stragi della Nato
in Libia, in Afghanistan, ovunque
giunge l'artiglio e il becco corazzato
che tutto strazia e uccide e che qualunque

vita degrada e annienta. E risultato
di quell'agire e' che da chiunque
possiede armi e rabbia e' rispecchiato
e stragi stragi seguono dovunque.

Fermare questa dissennata giostra
e' necessario e urgente. La clemenza
sostituire all'odio e' la nostra

scommessa, il nostro compito. Demenza
sarebbe proseguire in questa mostra
di atrocita'. Tempo e' di nonviolenza.

44. L'ORRORE DELLA GUERRA COLONIALE

L'orrore della guerra coloniale
le stragi delle bombe della Nato:
e chi pietrificato innanzi al male
anche potendo, non lo ha contrastato.

Ed il potere armato e criminale
che la' tanti innocenti ha massacrato
qui ha goduto della generale
complicita' di un popolo accecato.

La guerra sempre uccide vite umane
e tu che sei un'altra vita umana
un soffio di pieta' non ti rimane?

Non sai tu per chi suona la campana?
non senti il morso delle agute scane?
non poni mano per fermar la frana?

45. DELLA MARCIA PERUGIA-ASSISI

Innumerevoli son le persone
che in questi cinquant'anni hanno marciato
e nel cammino hanno ragionato
e illimpidito l'ima persuasione

che tu ti devi opporre a ogni uccisione
recare aiuto al leso e all'umiliato
restituire il pane all'affamato
tu devi opporti al crimine e al taglione.

Lungo la strada tra Perugia e Assisi
un popolo si accorge che i piu' gravi
pesi puo' sostener se condivisi

e del futuro sa di aver le chiavi
riunendo quelli che erano divisi
e costruendo un mondo senza schiavi.

46. LA MARCIA DI QUEST'ANNO

La marcia di quest'anno dovra' dire
parole chiare ed inequivocabili:
che pace innanzitutto e' abolire
le guerre e le ingiustizie, inconciliabili

essendo l'aiutare e il far morire,
vi son diritti che sono inviolabili.
La marcia e' un lento, arduo costruire
un mondo di persone responsabili.

Cessi l'Italia di partecipare
alle guerre assassine della Nato;
siano abrogate senza piu' tardare

le infami leggi del colpo di stato
razzista; ed ogni spesa militare
sia abolita. E' il compito immediato.

47. NONVIOLENZA

La  nonviolenza e' insieme arte e scienza:
arte che cura e scienza di nutrice
ma soprattutto e' suscitatrice
di quella lotta che dalla coscienza

ferita scaturisce e per decenza
si oppone a ogni struttura predatrice
si oppone a ogni potenza distruttrice
si oppone ancora e ancora a ogni violenza.

La nonviolenza e' lotta necessaria
e' dignita' che si traduce in atto
e' buona come il pane, l'acqua, l'aria,

contrasta ogni menzogna e ogni misfatto,
di ogni vilta' la piu' dura avversaria:
e' la parola vera e il gesto esatto.

48. A COLTELLATE SUO FRATELLO HA UCCISO

Cosi' da casa mia poco lontano
rissando da ubriachi in preda all'ira
a coltellate suo fratello ha ucciso
un pastore.
L'orrore e' unanime. Unanime lo sdegno.
Un giusto sdegno. Un infinito orrore.

Perche' non altrettanto sdegno e orrore
provi lettor, mio simile e fratello,
per gli innocenti libici che muoiono
da mesi e mesi sotto l'infinita
pioggia di bombe, delle nostre bombe?

49. NOI SIAMO ANCORA QUELLI

Non e' la stessa l'indignazione
di chi vuol mantenere il telefonino, l'automobile,
il frigorifero e la televisione
e il supermercato aperto a tutte le ore
e l'indignazione di chi vuole
che cessino le guerre e che nessuno
piu' muoia di fame o di frustate.

Non siamo compagni di lotta
noi che andiamo a piedi
e quelli che viaggiano in aereo.

Coloro
che pontificano dalle tivu'
o che per comparire in tivu' sfondano vetri
e che dalla tivu' sono allattati
non sono nostri compagni.

Noi siamo ancora per la socializzazione
dei mezzi di produzione, per una societa'
egualitaria, sobria e solidale
per un'umanita'
leggera sulla terra
sapiente di fatica e sofferenza.

Noi siamo ancora quelli
della prima Internazionale.

Persone amiche della nonviolenza
che il pane condividono, che sanno
che una sola e' l'umanita'
su questa sola terra che e' di tutti.

50. DI QUESTO CONSISTE LA GUERRA

Di questo consiste la guerra:
dell'uccisione di esseri umani.
Ed all'uccisione di esseri umani
ogni essere umano ha da opporsi.

Di questo consiste la guerra:
immani devastazioni.
Ed e' compito di ogni essere umano
difendere la casa di tutti.

Di questo consiste la guerra:
sperpero immenso di risorse sottratte
al bene comune. Ed e' ufficio
di ogni essere umano che la rapina cessi.

Di questo consiste la guerra:
semina e bufera di sangue e di odio.
Ed e' dovere di ogni essere umano
resistere al male, recare soccorso, salvare le vite.

Di questo consiste la guerra:
morti e feriti, lutto e distruzioni, barbarie.
Ed e' compito dell'umanita' intera
che tutto questo orrore cessi.

Di questo consiste la guerra
nemica dell'umanita'.
Deve dunque l'umanita' abolire
la guerra sua prima nemica.

Abolire la guerra
abolire gli eserciti
abolire le armi
ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita'
resti umano ogni essere umano.
Ogni essere umano ripudi
la guerra, gli eserciti, le armi.

51. IL QUATTRO NOVEMBRE DINANZI ALLA STELE

Tutti gli uccisi hanno il volto di Abele
opporsi alla guerra si deve e si puo'.

Il quattro novembre dinanzi alla stele
dei poveri morti che guerra ammazzo'
al giuro solenne tu resta fedele:
ad ogni uccisione io mi opporro'.

Il quattro novembre nel pianto e nel fiele
a chi dalla guerra mai piu' ritorno'
prometti che al gioco vigliacco e crudele
tu saprai dire sempre di no.

Il quattro novembre con fiori e candele
ricorda di vite l'osceno falo'
e lotta a che cessino tali sequele:
gia' troppo la guerra alle genti costo'.

Tutti gli uccisi hanno il volto di Abele
salvare le vite si deve e si puo'.

52. DEL NON UCCIDERE ARGOMENTO PRIMO

Si assomigliano come due fratelli
Abele e Caino, nessuno dei due
sa chi sara' la vittima, chi l'assassino.

Non c'e' netto un confine
tra bene e male
e l'occhio non distingue
zucchero e sale.

In questo laborioso labirinto
che non ha uscita
non esser tu del novero di quelli
che ad altri strappano la breve vita.

Mantieni l'unica vera sapienza:
come vorresti esser trattato tu
le altre persone tratta.
Da te l'umanita' non sia disfatta.

Sull'orlo dell'abisso scegli sempre
di non uccidere, di opporti a ogni uccisione,
ad ogni guerra, ogni arma, ogni divisa:
ogni plotone e' di esecuzione.

Non c'e' netto un confine
tra bene e male
e l'occhio non distingue
zucchero e sale.

Si assomigliano come due fratelli
Abele e Caino, nessuno dei due
sa chi sara' la vittima, chi l'assassino.

53. CONSISTE LA GUERRA DI QUESTO: UCCISIONI

Consiste la guerra di questo: uccisioni.
E servono a questo le armi: ad uccidere.
Per uccidere si addestrano gli eserciti.
Ogni impero vuole avere schiavi o morti.

Tu che sei essere umano esposto a morte
tu che sai che ogni altro e' altro all'altro
e ciascuno e' se' per se', e tutti insieme
una stessa sola siamo umanita'

tu contrasta la guerra e le uccisioni
tu contrasta gli eserciti e le armi
tu contrasta gli imperi assassini
tu difendi la vita di tutti.

54. SOTTO LA PIOGGIA LA STATUA DI PIETRA

Sotto la pioggia la statua di pietra
pare quasi che pianga in silenzio
senti ancora il belato del gregge
che ha offerto la gola alla lama
vedi ancora nel buio sangue e fiele.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

In questo forno non si cuoce pane
queste macchie non sono di vino
questa mensa non puoi nominarla
denso un fumo ti toglie il respiro
sullo scoglio non scorre latte e miele.

E ogni vittima ha il volto di Abele.

Qui venuto di molto lontano
reca uova che danno tumori
reca olio che brucia le carni
lunghe ali di ferro e di tuono
lunghe braccia finiscono in chele.

E ogni vittima ha il volto di Abele.

Nel buio livido
nel gorgo torbido
un fiato tossico di greve fumo
nel fango immenso ribollente un grumo
seme di fiamma, frutto crudele.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

55. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Parmenide, Pagine scelte e commentate, Rcs, Milano 2017, pp. 192, euro 6,90. A cura di Roberto Radice.
*
Riletture
- Bonaventura Tecchi, Gli egoisti, Bompiani, Milano 1959, 1962, pp. 340.
- Bonaventura Tecchi, Storie di bestie, Bompiani, Milano 1957, 1980, pp. 192.
- Giuseppe Amoroso, Tecchi, La Nuova Italia, Firenze 1976, pp. 128.
- Silvana Marini, Tecchiana. Bibliografia degli scritti di e su Bonaventura Tecchi, Longo, Ravenna 1980, pp. 192.

56. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

57. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3034 del 13 aprile 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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