[Nonviolenza] Archivi. 294



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Numero 294 del 21 marzo 2018

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di febbraio 2018 (parte prima)
2. "Il critico degli scartafacci". Un incontro di studio in memoria di Gianfranco Contini ricorrendo l'anniversario della scomparsa
3. Antonio Cardella
4. Antonio Infantino
5. Nella Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo
6. Gianni
7. Non passa giorno senza nuovi orrori
8. Maschilismo, razzismo, militarismo, fascismo
9. In memoria di Remo Cantoni a quarant'anni dalla scomparsa
10. Per Rosanna Benzi
11. Opporsi alla guerra, al razzismo, al maschilismo, al fascismo
12. La carne macerata
13. Con Albert Camus contro razzismo e fascismo. Un incontro di riflessione a Viterbo
14. In memoria di Ursula K. Le Guin. Un incontro a Viterbo
15. Con il voto, contro il fascismo
16. Marcella Balconi
17. Elizabeth Bishop
18. Kate Chopin
19. Adele Faccio
20. Orsola Nemi
21. Elena Varossova'
22. Martin Buber, pensatore del dialogo, della pace, della solidarieta'. Un incontro a Viterbo nel CXL anniversario della nascita
23. Cosa e' l'antifascismo
24. La questione decisiva
25. Per Aldo Visalberghi, a undici anni dalla scomparsa
26. Giuseppe Galasso
27. Una lettera

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI FEBBRAIO 2018 (PARTE PRIMA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di febbraio 2018.

2. "IL CRITICO DEGLI SCARTAFACCI". UN INCONTRO DI STUDIO IN MEMORIA DI GIANFRANCO CONTINI RICORRENDO L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Ricorrendo il primo febbraio l'anniversario della scomparsa dell'illustre filologo, critico e storico della letteratura Gianfranco Contini (Domodossola, 4 gennaio 1912 - primo febbraio 1990), che fu anche partecipe della repubblica partigiana in Valdossola in uno degli episodi piu' luminosi della Resistenza, mercoledi' 31 gennaio 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' svolto un incontro di studio in sua memoria.
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Nel corso dell'incontro e' stata ricostruita la sua figura di straordinario umanista e sono state lette e commentate alcune sue pagina, all'ascolto del prezioso suo magistero intellettuale, morale e civile.
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Conclusivamente, le persone partecipanti all'incontro oltre ad esprimere il loro sostegno all'appello affinche' l'Italia ratifichi al piu' presto il trattato Onu di proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017, hanno espresso il loro sostegno anche all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, ed all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, cosi' come all'appello per la legge sullo "ius soli / ius culturae", auspicando che su questi temi vi sia un esplicito pronunciamento ed un impegno programmatico delle forze politiche democratiche gia' in campagna elettorale.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; salvare le vite e' il primo dovere. Pace, riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani, difesa della biosfera: solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Anche all'ascolto e alla scuola di Gianfranco Contini opponiamoci a tutte le violenze; adoperiamoci per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione; impegniamoci per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

3. ANTONIO CARDELLA

E' deceduto Antonio Cardella, giornalista e saggista d'immensa cultura, militante anarchico generoso e lungimirante, un punto di riferimento per ogni persona di volonta' buona.
Con gratitudine lo ricordiamo.

4. ANTONIO INFANTINO

E' deceduto Antonio Infantino, artista e ricercatore, sperimentatore di linguaggi, tessitore di incontri, autore libertario di opere d'arte totali ed antotalitarie.
Con gratitudine lo ricordiamo.

5. NELLA GIORNATA NAZIONALE DELLE VITTIME CIVILI DELLE GUERRE E DEI CONFLITTI NEL MONDO

Oggi, primo febbraio 2018, in occasione della prima Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo (istituita con legge n. 9 del 25 gennaio 2017) noi ricordiamo tutte le vittime di tutte le guerre e i conflitti; noi ricordiamo che tutte le guerre sempre e solo consistono dell'uccisione di esseri umani; noi ricordiamo che il primo diritto di tutti gli esseri umani e' il diritto a non essere uccisi, e' il diritto alla vita e alla solidarieta'.
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Nel ricordo e in nome di tutti gli esseri umani vittime di guerre e di conflitti noi affermiamo che occorre abolire le guerre; che occorre abolire le armi che delle guerre e delle uccisioni sono lo strumento; che occorre abolire le organizzazioni armate che al fine di uccidere sono costituite.
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Nel ricordo e in nome di tutti gli esseri umani vittime di guerre e di conflitti noi affermiamo che il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto e' salvare le vite; che occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; che e' compito di ognuno e di tutti impegnarsi per la pace e la solidarieta' che ogni essere umano riconosca e raggiunga e protegga e sostenga; che ad ogni violenza occorre opporsi; che solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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Nessuna persona e' un'isola, siamo tutti una sola umanita'.

6. GIANNI

Ricorre il 2 febbraio l'anniversario della scomparsa di Gianni Fiorentini, persona buona, costruttore di pace, amico dell'umanita'.
Insieme ad Antonella Litta, di cui era lo sposo, e' stato animatore infaticabile di molte luminose iniziative nonviolente per la pace, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la salvaguardia del creato; dall'Alto Lazio all'Africa, in tutti i luoghi che aveva visitato, in cui aveva operato sempre generosamente secondo verita' e giustizia, in sapienza e misericordia, con sconfinata apertura da autentico "uomo planetario" come amava dire Ernesto Balducci, uno dei suoi amici e maestri.
Con Gianni anche noi abbiamo condiviso decisive esperienze e riflessioni, dei suoi doni anche noi ci siamo nutriti.
Nel ricordarlo a sette anni dalla sua prematura scomparsa lo sentiamo ancora vivo nell'impegno comune per il bene dell'umanita'.
E ad Antonella, la sposa sua diletta che prosegue con diuturno intransigente inesauribile impegno l'azione di pace e la seminagione di bene che sono stati e sono la cifra e il cuore della scelta di vita di entrambi, in questi giorni in cui il rinnovarsi della pubblica commemorazione di Gianni da parte dei tanti amici piu' intenso fa forse sentire il dolore per la perdita immedicabile, attestiamo una volta ancora la nostra vicinanza, la nostra gratitudine, i sensi della stima e dell'affetto che ogni persona di volonta' buona prova per lei e per Gianni, entrambi vivi doni, per sempre fiori vivi.

7. NON PASSA GIORNO SENZA NUOVI ORRORI

Non passa giorno senza nuovi orrori.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

8. MASCHILISMO, RAZZISMO, MILITARISMO, FASCISMO

Maschilismo, razzismo, militarismo, fascismo: ideologie nemiche dell'umanita' il cui esito sono l'oppressione, la persecuzione, l'uccisione di esseri umani.
Solo la nonviolenza contrasta con piena coscienza e concreta coerenza ogni menzogna, ogni ingiustizia, ogni violenza; solo la nonviolenza si oppone in modo nitido e intransigente al maschilismo, al razzismo, al militarismo, al fascismo, a tutte le ideologie e le prassi dello sfruttamento, della devastazione e della distruzione, ad ogni disumanita'; solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

9. IN MEMORIA DI REMO CANTONI A QUARANT'ANNI DALLA SCOMPARSA

A quarant'anni dalla scomparsa di Remo Cantoni (Milano, 14 ottobre 1914 - 3 febbraio 1978) ricordiamo l'illustre pensatore come uno dei nostri maggiori maestri, uno straordinario educatore al pensiero critico ed all'impegno morale e civile il cui magistero e la cui opera sono tra quelli che piu' ci hanno formato e persuaso alla difesa nitida e intransigente dei diritti umani di tutti gli esseri umani; all'opposizione a tutte le uccisioni, a tutte le persecuzioni, a tutte le schiavitu'; alla scelta della solidarieta' con ogni persona oppressa, con ogni persona sofferente, con ogni persona abbandonata alla solitudine e alla disperazione; alla scelta della lotta nonviolenta per la liberazione dell'umanita'.
Nell'impegno contro la guerra e contro il razzismo, contro ogni dittatura ed ogni alienazione, contro ogni violenza sugli esseri umani e sul mondo vivente, sentiamo di restare fedeli alla sua lezione, alla sua testimonianza, alla sua eredita' di pensiero e di azione.
Il grande studioso di Dostoevskij e di Kierkegaard, di Kafka e di Hartmann, l'autore di saggi che hanno apportato contributi ineludibili alla filosofia e all'antropologia, preziosi doni recando alla coscienza morale della contemporaneita', illumina ancora la nostra via. Anche nel suo ricordo, anche alla sua scuola, la nonviolenza e' in cammino.

10. PER ROSANNA BENZI

Il 4 febbraio del 1991 cessava di vivere Rosanna Benzi, che e' stata un'indimenticabile maestra di vita e compagna di lotte anche per chi scrive queste righe.
Dal polmone d'acciaio dell'ospedale S. Martino di Genova dirigeva una rivista, "Gli altri", scritta da e per "tutti gli emarginati dalla societa'", suscitatrice ed animatrice d'innumerevoli iniziative di pace, di solidarieta' concreta, di giustizia sociale, di riconoscimento e di liberazione.
Fu una testimone e una guida per lotte decisive contro le istituzioni totali, le ideologie del dominio e le prassi dello sfruttamento e della segregazione, contro ogni esclusione ed oppressione, per l'eguaglianza di dignita' e diritti e l'integrale solidarieta' fra tutti gli esseri umani, per la liberazione di tutte e tutti.
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Nelle ore in cui piu' insostenibile e' la percezione dell'orrore dilagante nel mondo, dell'inabissamento dell'umanita' nella barbarie e nell'apocalisse, dell'eruzione di violenza e di male che i poteri dominanti, gli innumerevoli meschini sicari loro, e i fin minimi loro dissennati disperati robotici imitatori spargono a piene mani fino a maculare di sangue ogni terra e tutti i mari e ad oscurare il cielo e rattrappire le coscienze, ebbene, mi e' di conforto pensare a lei e sapere che come lei seppe resistere e lottare in condizioni cosi' estreme, ben piu' agevolmente possiamo e dobbiamo continuare noi la sua e nostra lotta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la solidarieta' che ogni essere umano riconosca e raggiunga e sostenga, per la condivisione dei beni e del bene, in difesa dell'umanita' e del mondo vivente di cui l'umanita' e' parte e che certo non merita che dei folli accecati dall'indifferenza, dall'odio e dall'avidita' lo devastino e distruggano, massacrando ed estinguendo la civilta' umana, l'umanita' dell'umanita'.
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Nel ricordo e alla scuola di Rosanna Benzi e delle innumerevoli Rosanne che in tutto il mondo seppero e sanno resistere alla violenza dei poteri dominanti e lottare per recare aiuto ad ogni persona di aiuto bisognosa e per la liberazione comune dell'umanita', la nonviolenza e' in cammino.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

11. OPPORSI ALLA GUERRA, AL RAZZISMO, AL MASCHILISMO, AL FASCISMO

Opporsi alla guerra, al razzismo, al maschilismo, al fascismo.
Anche con lo strumento del voto.
Questa ci sembra la prima esigenza.

12. LA CARNE MACERATA

I. Un corpo di donna

Tu te lo immagini in un antro gotico
con Boris Karloff e il sosia cattivo di Perry Mason
topi squittiscono e nella penombra
strumenti arcani di sordide torture
gli sguardi allucinati dall'assenzio

e invece e' col grembiule della rigovernatura
col set di coltelli da cucina
comprati a rate da una televendita
mentre al telefonino in viva voce
si ciarla di calcetto e di automobili

tu te lo immagini come un orrore
e invece e' come passare l'aspirapolvere
o fare due tiri a biliardo
e mandare giu' un cognac
per ammazzare il tempo.

II. Il fascismo che torna

Quel professore coi suoi studenti in nero
cosi' distinti compunti severi
che aprono corpi
come fossero scatole come fossero fogli
del breviario che in poche facili lezioni
spiega come si prepara
la bomba di Hiroshima
come si organizza
il campo ad Oswiecim
come si gestisce
l'immensa piantagione di cotone
e la casa da buon pater familias

quel forsennato che dalla tivu'
al posto della lingua uno sperone
l'occhio grifagno la voce tutta artigli
convoca al pogrom
e al pogrom
e al pogrom
giorno dopo giorno
incessantemente
spargendo un diluvio di gocce di veleno
finche' ogni zolla di terra ne e' impregnata
e dalla semina di denti di drago
scaturiscono catafratti automi
bramosi di sangue bramosi di morte

e il piu' meschino dei meschini
che afferra il volante e la bandiera e il ferro
e spara
e spara
e spara
per ucciderli tutti.

III. Apocalypsis cum figuris

Quello che reca a Samo due valigie
quello che Wendy sono tornato a casa
quello che decide chi e' diva e chi e' melma
questa e quella per me pari sono

e quello che in nome di dio ti fa e si fa scoppiare
come una camera d'aria
quello che la camera oscura che la camera a gas
a scorpioni e frustate
gli ordini sono ordini
nel motel nella risaia per le strade
nella stanza dei bottoni il bottone piu' grosso.

IV. La Rosa Bianca, la Rosa Rossa, le Tre Ghinee

Io dico che solo la nonviolenza
puo' salvare l'umanita'
dal militarismo dal razzismo dal maschilismo
dal sistema di dominio del capitale che tutto riduce a nulla
dal fascismo che torna

io dico che solo la nonviolenza
la lotta socialista e libertaria
delle oppresse e degli oppressi
con volto e con voce di donna
puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

13. CON ALBERT CAMUS CONTRO RAZZISMO E FASCISMO. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO

Si e' svolto la sera di martedi' 6 febbraio 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sull'impegno necessario contro razzismo e fascismo.
Nel corso dell'incontro si e' riflettuto sulla situazione italiana attuale, e si e' fatto riferimento anche al messaggio morale e politico del grande romanzo "La peste" di Albert Camus.
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
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Una breve notizia su Paolo Arena
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it
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Una breve notizia su Albert Camus
Albert Camus, nato a Mondovi (Algeria) nel 1913, nel 1940 a Parigi, impegnato nella Resistenza con il movimento "Combat" (dopo la liberazione sara' redattore-capo del quotidiano con lo stesso titolo), premio Nobel per la letteratura nel 1957, muore nel 1960 per un incidente automobilistico. Lo caratterizzo' un costante impegno contro il totalitarismo e per i diritti umani, che espresse sia nell'opera letteraria e saggistica, sia nel giornalismo e nelle lotte civili (oltre che nella partecipazione alla Resistenza). In un articolo a lui dedicato ha scritto Giovanni Macchia (citiamo da "Camus e la letteratura del dissenso", in Giovanni Macchia, Il mito di Parigi, Einaudi): "L'assurdo fu per Camus un punto di partenza... Poiche' non si puo' immaginare una vita senza scelta, e tutto ha un significato nel mondo, anche il silenzio, e vivere 'en quelque maniere' significa pur riconoscere l'impossibilita' della negazione assoluta, la prima cosa che noi non possiamo negare e' la vita degli altri. Nell'interno dell'esperienza assurda nasce come prima evidenza (credere al proprio grido) la rivolta: slancio irragionevole contro una condizione incomprensibile e ingiusta, e che pur rivendica l'ordine nel caos. E ricordo la gioiosa impressione che provoco' la formula cartesiana di Camus, con la sua aria di limpido giuoco, quando la leggemmo la prima volta. Non 'je me revolte, donc je suis': ma 'je me revolte, donc nous sommes'. Risollevare gli uomini dalla loro solitudine, dare una ragione ai loro atti; mettersi non dalla parte degli uomini che fanno la storia ma di coloro che la subiscono... Rivolta come fraternita'".
Opere di Albert Camus: tra le opere di Camus particolarmente significative dal nostro punto di vista ci sembrano Il mito di Sisifo, Caligola, La peste, L'uomo in rivolta, tutti piu' volte ristampati da Bompiani. Utile anche la lettura dei Taccuini (sempre presso Bompiani) e delle corrispondenze per "Combat" 1944-1947 raccolte col titolo Questa lotta vi riguarda (ancora Bompiani). Si veda anche (con Arthur Koestler), La pena di morte, Newton Compton, Roma 1981.
Opere su Albert Camus: numerose sono le monografie su Camus; si vedano almeno la testimonianza di Jean Grenier, Albert Camus, souvenirs, Gallimard, e per una sommaria introduzione: Pol Gaillard, Camus, Bordas; Roger Grenier, Albert Camus, soleil et ombre, Gallimard; Francois Livi, Camus, La Nuova Italia; una recente vasta biografia e' quella di Olivier Todd, Albert Camus, una vita, Bompiani.
Albert Camus non e' solo un grande scrittore e drammaturgo, non e' solo un grande attivista per i diritti umani: e' uno dei piu' grandi pensatori politici del XX secolo, e lo e' per due motivi.
Il primo: perche' e' uno dei grandi pensatori morali, che mai le scelte morali prostitui' alla contingenza tattica dell'agire politico, ne' al tornaconto personale o del gruppo dei prossimi ai danni di altri esseri umani. Che mai le scelte morali - e quindi altresi' quelle politiche - disgiunse dall'ascolto della voce delle vittime, dalla visione del volto muto e sofferente delle vittime. Che sempre senti' che a quella richiesta di aiuto che i sofferenti e gli estinti lanciano occorre rispondere con la propria responsabilita'. Recare aiuto a chi soffre oppressione, paura, bisogno: e' il primo dovere.
Il secondo: perche' mentre pensava agiva, e cosi' non solo ha protestato, ma ha coerentemente e concretamente combattuto contro il colonialismo, ha combattuto contro il fascismo, ha combattuto contro il totalitarismo, ha combattuto contro le guerre e le dittature, contro le ingiustizie e le violenze. Ha sempre combattuto contro tutte le ideologie e le prassi assassine. Ed ha lottato sempre senza perdere la consapevolezza del rispetto della vita, della dignita' e dei diritti altrui, anche nelle situazioni piu' tragiche.
Chi ha letto La peste - a nostro avviso uno dei capolavori di sapienza umana della letteratura universale - sa cosa e' la Resistenza. Chi ha letto La peste sa cosa e' la nonviolenza.
Chi ha letto Lo straniero, Caligola, Il malinteso, La caduta, Il mito di Sisifo, sa cosa e' l'assurdita' della nostra condizione esistenziale e quale sia la radice della rivolta contro ogni egoismo, contro ogni sopraffazione, contro ogni menzogna.
Chi ha letto L'uomo in rivolta - uno dei libri di riflessione morale e politica piu' illuminanti - e gli editoriali di "Combat", sa cosa e' il dovere morale, il dovere politico, vi apprende cosa sia fraternita'.
Ma tutto Camus va letto. Dai Taccuini ad Actuelles, da tutto il teatro a tutta la pubblicistica militante, all'intera opera narrativa, lirica e descrittiva, saggistica. Leggere Camus ti nutre sempre.
E' l'artista e il pensatore della bellezza del mondo e del dovere di amare, del senso del limite e della responsabilita', della coscienza della solitudine e del dovere della solidarieta' in inscindibile compresenza, dell'intreccio della giustizia e della liberta', dell'io e del noi, del riconoscimento di umanita' e della riconoscenza per l'umanita', della pieta' che opera contro il male.
Ed e' il lottatore fermo e costante in difesa della civilta' umana che nel dialogo e nella condivisione, nell'ascolto e nell'aiuto reciproco consiste; l'oppositore intransigente che si batte contro tutti i fascismi, contro la guerra, contro la pena di morte, contro ogni persecuzione ed uccisione.
Il filosofo e il militante della nonviolenza in cammino.
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Le persone partecipanti all'incontro, oltre ad esprimere il loro sostegno all'appello affinche' l'Italia ratifichi al piu' presto il trattato Onu di proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017, hanno espresso ancora una volta il loro sostegno anche all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, ed all'appello per la legge sullo "ius soli / ius culturae"; ed auspicano che su questi temi vi sia un esplicito pronunciamento ed un impegno programmatico delle forze politiche democratiche gia' in campagna elettorale.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita e alla dignita'; salvare le vite e' il primo dovere. Pace, riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani, difesa della biosfera: solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

14. IN MEMORIA DI URSULA K. LE GUIN. UN INCONTRO A VITERBO

Si e' svolto la mattina di mercoledi' 7 febbraio 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione in memoria di Ursula K. Le Guin, la grande scrittrice di fantascienza recentemente scomparsa; creatrice di mondi fantastici e immaginati linguaggi e culture altre ad un tempo coerenti ed in crisi, specchio enigmatico e critica interpretazione delle nostre sconvolte e bifronti societa', del nostro tempo di complessi conflitti, dei traumi nostri e del nostro impegno comune; artista e pensatrice ecologista, pacifista, antirazzista, femminista, libertaria, le cui opere narrative costituiscono sovente autentici contributi a percorsi di accostamento alla nonviolenza.
Nata a Berkeley il 21 ottobre 1929 e deceduta a Portland il 22 gennaio 2018, figlia dell'illustre antropologo Alfred Kroeber e della scrittrice e antropologa Theodora Kracaw, laureata in letteratura francese e italiana alla Columbia University, e' stata forse la piu' influente scrittrice di "speculative fiction" e una delle maggiori narratrici americane, piu' volte premiata per le sue opere ed apprezzata ben oltre i confini della letteratura popolare.
Tra le sue opere maggiori: La mano sinistra delle tenebre (1969), I reietti dell'altro pianeta (1974), Il mondo della foresta (1976).
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Nel commemorarla e' stata anche ricostruita la temperie degli anni della ricezione in Italia delle opere maggiori della scrittrice e come esse influirono anche sui militanti dei movimenti della nuova sinistra e contribuirono allo schiudersi da posizioni astratte e dogmatiche - e talora suscettibili di digradare verso irreversibili corrompimenti e precipitare in tragici esiti - ad una piu' profonda e adeguata attenzione per il vissuto personale e le piu' intime e radicali scissure, dialettiche ed aporie, per le complessita' e le ambiguita' delle relazioni interpersonali e sociali, sistemiche ed ecologiche, per la dignita' delle singole persone e il dovere di riconoscerle, rispettarle, difenderle dalla violenza tanto dei poteri dominanti quanto di poteri effettualmente subalterni e speculari che mentre presumevano di opporsi ad essi ne riproducevano le logiche, le dinamiche e il furore.
Fu anche attraverso le opere delle grandi autrici di fantascienza americane che alcune decisive tematiche del femminismo raggiunsero anche molti maschi e risvegliarono coscienze e intelligenze, aprirono alla comprensione di altre contraddizioni ineludibili e ad altre lotte necessarie.
Se oggi nel movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano, per la liberazione dell'umanita' da ogni oppressione e per la salvaguardia del mondo vivente, vi e' chiara nozione del fatto che il personale e' politico, che non puo' darsi azione socialista se essa non sia anche libertaria, che lottare contro lo sfruttamento e l'alienazione delle persone non puo' essere disgiunto dal lottare contro lo sfruttamento e l'alienazione dell'intero mondo vivente, che l'opposizione alla violenza esige la scelta della nonviolenza, che il maschilismo e' la prima radice e il primo modello di ogni oppressione, che opporsi alla guerra, al razzismo, al maschilismo e alla distruzione del mondo vivente e' un unico dovere che richiede un agire concreto e coerente e una coscienza non offuscata e non frammentata, ebbene, questa nitida intellezione - e dialogico e corale l'impegno che ne discende - e' frutto del pensiero e del movimento delle donne.
Ed e' significativo che nel femminismo la sf e il fantasy sono stati e sono spesso usati come strumento ermeneutico e forma espressiva per aprire e svolgere riflessioni altrimenti piu' difficilmente comunicabili, o comunicabili solo in ambiti piu' colti e ristretti e quindi con minor espansione, evidenza ed efficacia.
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Le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo di Ursula K. Le Guin, esprimono il loro persuaso sostegno al movimento "MeToo" ed ai centri antiviolenza promossi dal movimento delle donne, e invitano a realizzare ovunque iniziative in occasione dell'"One Billion Rising" del 14 febbraio e della Giornata internazionale di lotta per la liberazione delle donne dell'8 marzo.
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Le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo di Ursula K. Le Guin, ritengono che nella imminente scadenza elettorale del 4 marzo decisivo sia usare lo stumento democratico del voto per opporsi alla guerra, al razzismo, al maschilismo, alla devastazione della biosfera, al fascismo che torna.
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Le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo di Ursula K. Le Guin, oltre ad esprimere il loro sostegno all'appello affinche' l'Italia ratifichi al piu' presto il trattato Onu di proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017, hanno espresso ancora una volta il loro sostegno anche all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, ed all'appello per la legge sullo "ius soli / ius culturae"; ed auspicano che su questi temi vi sia un esplicito pronunciamento ed un impegno programmatico delle forze politiche democratiche gia' in campagna elettorale.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; salvare le vite e' il primo dovere. Pace, riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani, difesa della biosfera: solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Con voce e con volto di donna la nonviolenza e' in cammino.

15. CON IL VOTO, CONTRO IL FASCISMO

O resistenza, o resa.
Con la nonviolenza si contrasta il fascismo.
Con la solidarieta' si contrasta il fascismo.
Con la democrazia si contrasta il fascismo.
Anche con il voto si contrasta il fascismo.
Il 4 marzo si vota contro il fascismo.
O resistenza, o resa.

16. MARCELLA BALCONI

L'8 febbraio 1919 nasceva Marcella Balconi, partigiana, neuropsichiatra infantile, parlamentare comunista, storica figura dell'impegno per i diritti dei bambini.

17. ELIZABETH BISHOP

L'8 febbraio 1911 nasceva Elizabeth Bishop, tra le maggiori poetesse americane, che fu definita da Josif Brodskij "la Callas della poesia del Novecento".

18. KATE CHOPIN

L'8 febbraio 1851 nasceva Kate Chopin, scrittrice americana, autrice de Il risveglio, un libro che occorre aver letto.

19. ADELE FACCIO

Undici anni fa, l'8 febbraio 2007, moriva Adele Faccio. Staffetta partigiana nella Resistenza, militante per i diritti umani, una delle figure piu' vive dell'impegno morale e civile contro ogni potere oppressivo.

20. ORSOLA NEMI

L'8 febbraio 1985 moriva Orsola Nemi, scrittrice e traduttrice d'immensa cultura e squisita finezza.

21. ELENA VAROSSOVA'

L'8 febbraio 1926 nasceva Elena Varossova', filosofa e storica della filosofia slovacca, insignita del Premio Herder nel 1993.

22. MARTIN BUBER, PENSATORE DEL DIALOGO, DELLA PACE, DELLA SOLIDARIETA'. UN INCONTRO A VITERBO NEL CXL ANNIVERSARIO DELLA NASCITA

Si e' svolto giovedi' 8 febbraio 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Martin Buber, il grande pensatore del dialogo, della pace, della solidarieta', nel centoquarantesimo anniversario della nascita.
Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate alcune pagine dalle opere dell'illustre filosofo.
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Martin Buber, filosofo, educatore, scrittore e straordinario uomo di pace, e' nato a Vienna l'8 febbraio 1878 ed e' deceduto a Gerusalemme il 13 giugno 1965. Per almeno tre ragioni Martin Buber e' uno dei nostri maestri piu' grandi: per essere il grande filosofo del principio dialogico, che pone alla base del nostro esserci la relazione io-tu; per essere il grande uomo di pace che sempre oppose la civilta' e la comprensione alla violenza e alla chiusura; per essere il grande amorevole ricercatore delle tradizioni e delle memorie dei pii, degli umili e dei dimenticati. Opere di Martin Buber: tra le sue opere segnaliamo Il principio dialogico, Comunita', Milano 1958, San Paolo Edizioni, Cinisello Balsamo (Milano) 1993 (contiene anche il saggio Ich und Du); Il problema dell'uomo, Patron, Bologna 1972, Ldc, Leumann (Torino) 1983, Marietti, Genova 2004; Sentieri in utopia, Comunita', Milano 1967; Immagini del bene e del male, Comunita', Milano 1965, Gribaudi, Torino 2006; L'eclissi di Dio, Comunita', Milano 1965, Mondadori, Milano 1990, Passigli, Firenze 2001; Sette discorsi sull'ebraismo, Israel, Firenze 1923, Carucci, Assisi-Roma 1976; Israele. Un popolo e un paese, Garzanti, Milano 1964; Gog e Magog, Bompiani, Milano 1964; La leggenda del Baal-Schem, Israel, Firenze 1925, Gribaudi, Torino 1995; I racconti dei chassidim, Longanesi, Milano 1962, 1978, Garzanti, Milano 1979; La regalita' di Dio, Marietti, Casale Monferrato 1989; La fede dei profeti, Marietti, Casale Monferrato 1985; Mose', Marietti, Casale Monferrato 1983; Confessioni estatiche, Adelphi, 1987; Sion, storia di un'idea, Marietti, 1987; Il cammino dell'uomo secondo l'insegnamento chassidico, Qiqajon, 1990; Profezia e politica. Sette saggi, Citta' Nuova, 1996; Discorsi sull'ebraismo, Gribaudi, Torino 1996; Incontro. Frammenti autobiografici, Citta' Nuova, 1998; (con Elie Wiesel), Elia, Gribaudi, Torino 1998; Le storie di Rabbi Nachman, Tea, 1999, Guanda, 2004; Due tipi di fede. Fede ebraica e fede cristiana, San Paolo Edizioni, Cinisello Balsamo (Milano) 1999; La modernita' della parola. Lettere scelte (1918-1938), La Giuntina, Firenze 2000; Racconti di angeli e demoni, Gribaudi, Torino 2000; Beato l'uomo che ha trovato la saggezza. Meditazioni per ogni giorno, Gribaudi, Torino 2001; Il cammino del giusto. Riflessioni su alcuni salmi, Gribaudi, Torino 2002; L'uomo tra il bene e il male, Gribaudi, Torino 2003; Daniel. Cinque dialoghi estatici, La Giuntina, Firenze 2003; La passione credente dell'ebreo, Morcelliana, Brescia 2007; Cfr. anche, con Franz Rosenzweig, Prigioniero di Dio, Studium, Roma 1989; e il dibattito con Gandhi, in M. K. Gandhi, M. Buber, J. L. Magnes, Devono gli Ebrei farsi massacrare?, in "MicroMega" n. 2 del 1991 (pp. 137-184). Opere su Martin Buber: per un'introduzione cfr. Clara Levi Coen, Martin Buber, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Firenze) 1991.
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Le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo di Martin Buber, ritengono che nella imminente scadenza elettorale del 4 marzo decisivo sia usare lo stumento democratico del voto per opporsi alla guerra, al razzismo, al maschilismo, alla devastazione della biosfera, al fascismo che torna.
Le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo di Martin Buber, oltre ad esprimere il loro sostegno all'appello affinche' l'Italia ratifichi al piu' presto il trattato Onu di proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017, hanno espresso ancora una volta il loro sostegno anche all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, ed all'appello per la legge sullo "ius soli / ius culturae"; ed auspicano che su questi temi vi sia un esplicito pronunciamento ed un impegno programmatico delle forze politiche democratiche gia' in campagna elettorale.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; salvare le vite e' il primo dovere. Pace, riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani, difesa della biosfera: solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Alla scuola di Martin Buber opponiamoci a tutte le violenze.
Alla scuola di Martin Buber la nonviolenza e' in cammino.

23. COSA E' L'ANTIFASCISMO

L'antifascismo e' l'opposizione a tutte le uccisioni.
L'antifascismo e' l'affermazione che ogni essere umano
ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
L'antifascismo e' la convinzione
che il bene e i beni vanno condivisi,
che ogni persona bisognosa di aiuto
tu devi soccorrerla, accoglierla, assisterla,
che il mondo vivente merita di vivere
e sei tu che devi prendertene cura.
L'antifascismo e' l'azione concreta contro la violenza assassina.
L'antifascismo e' l'azione concreta che salva le vite.
L'antifascismo e' la nonviolenza, non altro che la nonviolenza.

L'antifascismo si oppone alla guerra e a tutte le uccisioni
si oppone quindi sempre al militarismo e alle armi tutte,
l'antifascismo si oppone al razzismo e a tutte le persecuzioni
sa che ogni essere umano e' un essere umano
e che tutti gli esseri umani sono eguali in dignita' e diritti
e tutti infinitamente diversi ed e' quella
diversita' che fa dell'umanita' l'umanita', una e plurale,
l'antifascismo si oppone al maschilismo
poiche' fascismo e maschilismo sono esattamente
la stessa cosa.
L'antifascismo e' l'azione concreta contro la violenza assassina.
L'antifascismo e' l'azione concreta che salva le vite.
L'antifascismo e' la nonviolenza, non altro che la nonviolenza.

Tutte le vittime sono la nostra parte
l'antifascismo e' infatti sempre e solo
il partito dei fucilati, mai dei fucilatori
sono nostre compagne e compagni tutte le vittime di ingiustizia
sono nostre compagne e compagni tutti gli insorti contro l'ingiustizia
sono nostre compagne e compagni tutti gli innocenti tenuti in catene
sono nostre compagne e compagni tutti gli innocenti sterminati nei campi
sono nostre compagne e compagni tutti gli innocenti gettati nelle fosse
sono nostre compagne e compagni tutti gli innocenti sotto le bombe
sono nostre compagne e compagni tutti gli innocenti che il deserto brucia
sono nostre compagne e compagni tutti gli innocenti che il mare ingoia
tutte le vittime sono innocenti
tutte le vittime vanno salvate
siamo una sola umanita'.
L'antifascismo e' l'azione concreta contro la violenza assassina.
L'antifascismo e' l'azione concreta che salva le vite.
L'antifascismo e' la nonviolenza, non altro che la nonviolenza.

24. LA QUESTIONE DECISIVA

In queste elezioni la questione decisiva e' opporsi al fascismo che torna.
E le caratteristiche essenziali del fascismo sono il militarismo, il razzismo, il maschilismo; l'ideologia che nega l'umanita' degli esseri umani, l'economia che accumula ricchezze schiavizzando e rapinando e devastando ed estinguendo ogni vita, la politica che ha nella guerra e nelle stragi di cui la guerra sempre e solo consiste il suo principio e il suo fine; il fascismo e' idolatria della violenza, metodo della violenza, sistema di potere della violenza, concrezione ed eruzione di male, volonta' di annichilimento.
Non si difende la vita, la dignita', la liberta' e la solidarieta' umana se non ci si oppone al fascismo.
Non si difende il mondo vivente se non ci si oppone al fascismo.
Le elezioni sono il momento in cui ci si oppone al fascismo con lo strumento democratico del voto.
Ogni essere umano ha diritto di voto nel luogo in cui vive.
Ogni essere umano ha diritto a non essere ucciso.
Ogni essere umano e' un essere umano.
L'antifascismo e' la percezione dell'umanita' dell'umanita'.
L'antifascismo e' la lotta in difesa dell'umanita' dell'umanita'.
Poiche' il fascismo e' disumana barbarie, l'antifascismo e' antibarbarie, solidale convivenza, umana civilta'.
Poiche' il fascismo e' violenza eretta a sistema, l'antifascismo e' la scelta morale e politica della nonviolenza.
Solo la nonviolenza si oppone alla violenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

25. PER ALDO VISALBERGHI, A UNDICI ANNI DALLA SCOMPARSA

Il 12 febbraio 2007 moriva a Roma Aldo Visalberghi, resistente antifascista e pedagogista illustre, uno dei maestri dell'Italia civile.
Nell'undicesimo anniversario della scomparsa il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ricorda con gratitudine che non si estingue.
Nel ricordo di Aldo Visalberghi proseguiamo nell'impegno antifascista, nell'azione nonviolenta, nell'opera comune per il bene comune, per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la liberazione del'umanita' da ogni oppressione, per la difesa del mondo vivente casa comune dell'umanita'.

26. GIUSEPPE GALASSO

E' deceduto Giuseppe Galasso, illustre storico, docente universitario, legislatore, difensore dei beni culturali e ambientali (sua la "legge Galasso"), maestro di umanita'.
Con gratitudine lo ricordiamo.

27. UNA LETTERA

Carissime tutte di "Erinna",
domani pomeriggio non potro' essere alla vostra iniziativa, e mi dispiace molto: da quando c'e' l'One Billion Rising il 14 febbraio grazie a voi e' divenuto un giorno di lotta e di festa in cui non solo si denuncia l'orrore presente con nitide e ferme e adeguate parole e vi si resiste insorgenti in fierezza e tenerezza contrastando la violenza senza cedimenti ed insieme prendendosi cura delle vittime tutte, nessuna dimenticando, nessuna abbandonando; ma l'aria stessa s'illimpidisce e finalmente si respira, si vede infine un chiarore, un'aurora, si presente la felicita' possibile di un'umanita' libera e solidale.
Come potrei non esservene grato dal profondo del cuore? So che di tutte le dittature che occorre contrastare e sconfiggere quella dei maschi e' la piu' longeva, la piu' radicata, la piu feroce. So che la dignita' e la liberazione dell'umanita' non possono darsi se non attraverso il pensiero e la prassi di cui siete viva testimonianza. So che nel vostro essere e agire e' lo spirito dell'utopia e il principio speranza, il sinolo di eguaglianza e differenza che reciprocamente si fondano, il riconoscimento e il rispetto di se' e dell'altro da se', l'amore per il mondo vivente che si fa resistenza, antifascismo integrale, rottura delle catene e sbocciare del fiore vivo, il sogno di una cosa che irrompe nella realta' e trae l'umanita' da questa preistoria e la guida verso quello che voci lontane e compresenti hanno chiamato il regno dei fini, il regno della liberta': nel vostro essere e agire io vedo una concreta verita' che nel suo farsi umanizza e quindi libera tutte e tutti.
Scusatemi dell'assenza e ancora e ancora grazie per tutto quello che fate, che siete, il 14 febbraio e tutti i giorni.
Con l'ammirazione di sempre, un abbraccio.

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 294 del 21 marzo 2018

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