[Nonviolenza] Telegrammi. 2985



 TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2985 del 22 febbraio 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

Sommario di questo numero:
1. Adesione alla Giornata per la pace promossa da papa Francesco
2. Mao Valpiana: Il 2018 sara' buono se la nonviolenza crescera'
3. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
4. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
5. "Non una di meno": L'8 marzo la marea femminista torna nelle strade: noi scioperiamo!
6. Contare le teste invece di romperle
7. Ennio Tassinari
8. Enzo Sellerio
9. Marie Colvin
10. Enrico Niccolini
11. Guido Fubini
12. Dusko Kondor
13. Hilde Domin
14. Renzo Imbeni
15. Maria Corti
16. Carlo Dionisotti
17. Mario Mammucari
18. Eraldo Gastone
19. Salvador Espriu
20. Filippo Pelosi
21. Kasturba Gandhi
22. Sophie Scholl
23. Hans Scholl
24. Christoph Probst
25. Segnalazioni librarie
26. La "Carta" del Movimento Nonviolento
27. Per saperne di piu'

1. INIZIATIVE. ADESIONE ALLA GIORNATA PER LA PACE PROMOSSA DA PAPA FRANCESCO

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo aderisce e partecipa alla Giornata per la pace promossa da papa Francesco per il giorno 23 febbraio 2018.
Condivideremo il digiuno e ci uniremo a tutte le persone di volonta' buona che in questa giornata esprimeranno in nome dell'umanita' intera un impegno comune affinche' cessino tutte le guerre, tutte le uccisioni, tutti gli abusi che oggi opprimono e straziano l'umanita' e l'intero mondo vivente; affinche' sulla violenza, l'esclusione e l'indifferenza prevalga la pace, la condivisione dei beni e del bene, la nonviolenza; affinche' sia riconosciuto ad ogni essere umano il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; affinche' si preservi dalla devastazione e dalla distruzione l'intero mondo vivente, casa comune dell'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il primo dovere e' salvare le vite.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Solo la scelta della nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

2. RIFLESSIONE. MAO VALPIANA: IL 2018 SARA' BUONO SE LA NONVIOLENZA CRESCERA'
[Riportiamo l'editoriale di Mao Valpiana che apre il fascicolo di novembre-dicembre 2017 di "Azione nonviolenta" .
Mao (Massimo) Valpiana e' nato nel 1955 a Verona dove vive ed opera come giornalista. E' presidente nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa per la nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo  Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha  partecipato nel 1972 alla campagna per il riconoscimento  dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di  coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima  guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare  un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato  assolto); e' inoltre membro del comitato scientifico della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International di Londra e dell'Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza di Bruxelles. E' stato Consigliere regionale del Veneto e consigliere comunale di Verona. Nel 2014 e'  stato tra i promotori dell'evento nazionale "Arena di pace e disarmo" che ha riunito 15.000 persone nell'anfiteatro veronese. Oltre ad innumerevoli scritti, pubblicati negli anni in molte riviste e in vari libri, ha curato due volumi dedicati ad Alexander Langer: "Fare la pace" (Cierre Edizioni, 2005, riedizione aggiornata nel 2017), e "Una buona politica per riparare il mondo" (Edizioni Legambiente, Biblioteca del Cigno, 2016). E'attualmente candidato dei Verdi nella lista "Insieme" per il Senato. Cura un blog personale: https://maovalpiana.wordpress.com/ e un blog su Huffington Post: http://www.huffingtonpost.it/author/mao-valpiana/ ; per contatti:  Movimento Nonviolento, via Spagna  8, 37123 Verona, tel. 0458009803]

Il 2018 sara' buono se la nonviolenza crescera': dai una mano con l'abbonamento ad "Azione nonviolenta".
Si conclude anche questa annata di "Azione nonviolenta".
Dando uno sguardo ai sei numeri usciti, ci pare di aver fatto un buon lavoro. La qualita' della rivista, grazie ad un lavoro collettivo di tante persone che vi si dedicano, e' elevata. L'impegno per realizzarla e' notevole. Le risorse impiegate sono tante. Le difficolta' sono crescenti (costi economici, problemi di istribuzione, ecc.).
Ci chiediamo: ne vale la pena? La risposta puo' venire solo dagli abbonamenti. Se aumentano, si', ne vale la pena. Se diminuiscono, no, non ne vale la pena. Tante riviste cartacee hanno cessato le pubblicazioni, schiacciate da costi e fatica. Noi entriamo nel cinquantacinquesimo anno di pubblicazioni e riteniamo che "Azione nonviolenta" (nella doppia veste, cartacea e in rete), avendo saputo rinnovarsi, abbia ancora un senso e risponda alla necessita' di un giornalismo nonviolento che nel nostro paese e' sempre piu' raro. Ma potremo continuare questo lavoro solo se gli abbonamenti aumenteranno. Altrimenti dovremo prendere atto che questo tipo di lavoro non risponde ad una esigenza che invece noi crediamo esserci.
Dunque, il futuro della rivista e' nelle mani di chi decide di investire su questo tipo di informazione. Con il tuo abbonamento puoi fare la differenza. Al costo di un paio di pizze ti garantisci uno strumento utile per la tua formazione/informazione che durera' per tutto il 2018. Che cosi' potra' essere un buon anno.
*
"Azione nonviolenta", via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.azionenonviolenta.it
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 32 euro sul ccp n. 18745455 intestato al Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona (Iban: IT 35 U 07601 11700 000018745455).
Abbonamento solo in formato elettronico, 20 euro.
E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di Azione nonviolenta".

3. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

4. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

5. APPELLI. "NON UNA DI MENO": L'8 MARZO LA MAREA FEMMINISTA TORNA NELLE STRADE: NOi SCIOPERIAMO!
[Dal sito di "Non una di meno" (https://nonunadimeno.wordpress.com) riprendiamo e diffondiamo il seguente intervento]

Il prossimo 8 marzo la marea femminista tornera' nelle strade di tutto il mondo con lo sciopero globale delle donne.
Il rifiuto della violenza maschile in tutte le sue forme e la rabbia di chi non vuole esserne vittima si trasformeranno in un grido comune: da #metoo a #wetoogether.
Sara' sciopero femminista perche' pretendiamo una trasformazione radicale della societa': scioperiamo contro la violenza economica, la precarieta' e le discriminazioni. Sovvertiamo le gerarchie sessuali, le norme di genere, i ruoli sociali imposti, i rapporti di potere che generano molestie e violenze. Rivendichiamo un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo e un welfare universale, garantito e accessibile. Vogliamo autonomia e liberta' di scelta sui nostri corpi e sulle nostre vite, vogliamo essere libere di muoverci e di restare contro la violenza del razzismo istituzionale e dei confini.
Sappiamo che scioperare e' sempre una grandissima sfida, perche' ci scontriamo con il ricatto di un lavoro precario o di un permesso di soggiorno. Sappiamo quanto e' difficile interrompere il lavoro informale, invisibile e non pagato che svolgiamo ogni giorno nel chiuso delle case, nei servizi pubblici e privati, per le strade. Sappiamo che scioperare puo' sembrare impossibile quando siamo isolate e divise. Sappiamo che il diritto di sciopero subisce quotidiane restrizioni.
Lo sciopero dell'8 marzo in Italia dovra' affrontare anche le limitazioni imposte dalle franchigie elettorali, che impediscono ad alcune categorie di incrociare le braccia nei 5 giorni che seguono il voto del 4 marzo.
Sappiamo anche, pero', che lo scorso anno siamo riuscite a vincere questa sfida, dando vita a un imponente sciopero sociale, sostenuto da alcuni sindacati e agito con forme e pratiche molteplici che ne hanno esteso i confini.
Quest'anno, alcuni sindacati hanno gia' dichiarato lo sciopero. Molti mancano ancora all'appello. Di fronte alla piu' grande insorgenza globale delle donne contro la violenza patriarcale e neoliberista, noi crediamo che i sindacati debbano cogliere quest'occasione unica, prendendo parte a un processo che combatte la violenza maschile e di genere come condizione fondamentale della precarizzazione del lavoro.
Lo sciopero femminista coinvolgera' il lavoro produttivo e riproduttivo, andra' oltre il corporativismo delle categorie e i confini nazionali, unira' le molteplici figure del mondo del lavoro e del non lavoro.
In questi mesi di campagna elettorale, non c'e' lista o partito che non citi nel suo programma la violenza contro le donne senza pero' riconoscere il carattere sistemico della violenza e senza mai porre realmente in questione i rapporti di potere vigenti. Contro ogni strumentalizzazione, contro il razzismo fascista e quello istituzionale, che usano i nostri corpi per giustificare la violenza piu' brutale contro le migranti e i migranti e ulteriori restrizioni alla loro liberta' di movimento, rivendichiamo la nostra autonomia e ribadiamo la necessita'/volonta' di autodeterminarci. Il piano su cui ci interessa esprimerci e' il Piano Femminista contro la violenza maschile e di genere, il nostro terreno di lotta e rivendicazione comune, scritto da migliaia di mani in un anno di lotte.
Grideremo a tutto il mondo che non siamo il campo di battaglia ne' il programma elettorale di nessuno. Abbiamo il Piano femminista per riprenderci cio' che vogliamo. Occuperemo lo spazio pubblico per riaffermare la nostra autonomia e forza politica.
Il nostro movimento eccede l'esistente, attraversa frontiere, lingue, identita' e scale sociali per costruire nuove geografie.
Al grido di #WeToogether il prossimo 8 marzo questo movimento mostrera' ancora una volta la sua forza globale.
Noi scioperiamo!

6. IN BREVE. CONTARE LE TESTE INVECE DI ROMPERLE
 
Contare le teste invece di romperle: e' l'essenza della democrazia.
La democrazia e' il contrario della violenza.

7. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ENNIO TASSINARI

Il 22 febbraio 2013 moriva Ennio Tassinari, partigiano.

8. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ENZO SELLERIO

Il 22 febbraio 2012 moriva Enzo Sellerio, fotografo ed editore.

9. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". MARIE COLVIN

Il 22 febbraio 2012 moriva Marie Colvin, giornalista, uccisa a Homs.

10. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ENRICO NICCOLINI

Il 22 febbraio 2011 moriva Enrico Niccolini, collaboratore e amico di Aldo Capitini e Antonio Giuriolo, resistente antifascista, docente universitario, studioso del Rinascimento.

11. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". GUIDO FUBINI

Il 22 febbraio 2010 moriva Guido Fubini, antifascista, giurista, saggista, difensore dei diritti umani e dei popoli.

12. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". DUSKO KONDOR

Il 22 febbraio 2007 moriva Dusko Kondor, docente, difensore dei diritti umani, assassinato per il suo impegno.

13. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". HILDE DOMIN

Il 22 febbraio 2006 moriva Hilde Domin, costretta all'esilio dai nazisti, poetessa e docente.

14. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". RENZO IMBENI

Il 22 febbraio 2005 moriva Renzo Imbeni, sindaco di Bologna, parlamentare europeo, persona buona.

15. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". MARIA CORTI

Il 22 febbraio 2002 moriva Maria Corti, maestra di color che sanno.

16. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". CARLO DIONISOTTI

Il 22 febbraio 1998 moriva Carlo Dionisotti, antifascista, filologo, critico e storico della letteratura.

17. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". MARIO MAMMUCARI

Il 22 febbraio 1997 moriva Mario Mammucari, militante comunista, antifascista perseguitato, partigiano, sindacalista, parlamentare.

18. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ERALDO GASTONE

Il 22 febbraio 1986 moriva Eraldo Gastone, partigiano e parlamentare.

19. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". SALVADOR ESPRIU

Il 22 febbraio 1985 moriva Salvador Espriu, poeta catalano.

20. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". FILIPPO PELOSI

Il 22 febbraio 1980 moriva Filippo Pelosi, insegnante, esule, combattente antifascista in Spagna, parlamentare comunista.

21. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". KASTURBA GANDHI

Il 22 febbraio 1944 moriva Kasturba Gandhi, moglie e compagna di lotte del Mahatma.

22. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". SOPHIE SCHOLL

Il 22 febbraio 1943 moriva Sophie Scholl, militante antinazista della "Rosa Bianca", assassinata dai nazisti.

23. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". HANS SCHOLL

Il 22 febbraio 1943 moriva Hans Scholl, militante antinazista della "Rosa Bianca", assassinato dai nazisti.

24. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". CHRISTOPH PROBST

Il 22 febbraio 1943 moriva Christoph Probst, militante antinazista della "Rosa Bianca", assassinato dai nazisti.

25. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Maurice Bowra, The Romantic Imagination, Oxford University Press, 1950, 1969, pp. XII + 306.
- F. R. Leavis, Da Swift a Pound. Saggi di critica letteraria, Einaudi, Torino 1973, pp. XXXII + 350.
- F. R. Leavis, The Great Tradition, Penguin (in association with Chatto & Windus), Harmondsworth 1948, 1967, pp. 304.
- George Watson, The Literary Critics, Penguin, Harmondsworth 1962, pp. 256.

26. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

27. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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