[Nonviolenza] Telegrammi. 2983



 TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2983 del 20 febbraio 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

Sommario di questo numero:
1. Rileggendo Umberto Eco a due anni dalla scomparsa. Il lume della ragione e la forza della democrazia contro il razzismo e il fascismo
2. Antoinette Fouque
3. Agostino Viviani
4. Nancy Beaton Loudon
5. Marcella Althaus-Reid
6. Ermanno Dossetti
7. Antonella Russo
8. Ines Poggetto
9. Gianni Rocca
10. Luca Coscioni
11. Antonino Repaci
12. Maurice Blanchot
13. Renato Roberti
14. Solomon Ash
15. Luciano Bolis
16. Maria Adriana Prolo
17. Rene' Dubos
18. Rene' Cassin
19. Roberto Battaglia
20. Adone Zoli
21. Francesco Saverio Nitti
22. Walter Masetti
23. Luigi Lanfranconi
24. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
25. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
26. "Non una di meno": L'8 marzo la marea femminista torna nelle strade: noi scioperiamo!
27. Segnalazioni librarie
28. La "Carta" del Movimento Nonviolento
29. Per saperne di piu'

1. INCONTRI. RILEGGENDO UMBERTO ECO A DUE ANNI DALLA SCOMPARSA. IL LUME DELLA RAGIONE E LA FORZA DELLA DEMOCRAZIA CONTRO IL RAZZISMO E IL FASCISMO

Si e' svolto lunedi' 19 febbraio 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione in memoria di Umberto Eco (Alessandria, 5 gennaio 1932 - Milano, 19 febbraio 2016) nel secondo anniversario della scomparsa dell'illustre pensatore e scrittore.
Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate alcune pagine dalle opere del grande intellettuale e ci si e' posti all'ascolto della sua testimonianza morale e civile.
Esaminando la situazione italiana odierna alla luce della riflessione di Eco, ed in particolare del suo saggio su "Il fascismo eterno", si e' confermato l'impegno a mobilitarsi affinche' alle elezioni del 4 marzo non prevalgano le forze politiche che nella loro condotta, nei loro programmi e nella loro propaganda riproducono posizioni razziste e altri tratti caratteristici dell'ideologia e della prassi fascista.
Fedeli alla lezione di Umberto Eco, con il lume della ragione e con la forza della democrazia affermiamo che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; affermiamo che tutti gli esseri umani fanno parte dell'unica umanita'; difendiamo la civilta' umana che si oppone alla barbarie genocida; difendiamo il mondo vivente casa comune dell'umanita' dall'aggressione di poteri distruttivi; alla violenza opponiamo la civile convivenza, la condivisione e la responsabilita', la ricerca e la promozione del bene comune, la nonviolenza.
*
Pace, diritti umani, democrazia.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Una persona, un voto.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Disarmare e smilitarizzare i territori e le istituzioni, le culture e gli animi.
Opporsi alla guerra, al razzismo, al maschilismo, alla barbarie e alla distruzione della natura.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
*
Le persone partecipanti all'incontro oltre ad esprimere il loro sostegno all'appello affinche' l'Italia ratifichi al piu' presto il trattato Onu di proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017, hanno espresso ancora una volta il loro sostegno anche all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, ed all'appello per la legge sullo "ius soli / ius culturae"; ed auspicano che su questi temi vi sia un esplicito pronunciamento ed un impegno programmatico delle forze politiche democratiche.

2. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ANTOINETTE FOUQUE

Il 20 febbraio 2014 moriva Antoinette Fouque, sociologa, pensatrice  e militante femminista.

3. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". AGOSTINO VIVIANI

Il 20 febbraio 2009 moriva Agostino Viviani, antifascista, giurista, parlamentare.

4. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". NANCY BEATON LOUDON

Il 20 febbraio 2009 moriva Nancy Beaton Loudon, ginecologa, docente, riformatrice.

5. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". MARCELLA ALTHAUS-REID

Il 20 febbraio 2014 moriva Marcella Althaus-Reid, teologa e femminista.

6. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ERMANNO DOSSETTI

Il 20 febbraio 2008 moriva Ermanno Dossetti, partigiano, insegnante, parlamentare.

7. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ANTONELLA RUSSO

Il 20 febbraio 2007 moriva Antonella Russo, assassinata per aver difeso sua madre.

8. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". INES POGGETTO

Il 20 febbraio 2007 moriva Ines Poggetto, partigiana, insegnante, poetessa.

9. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". GIANNI ROCCA

Il 20 febbraio 2006 moriva Gianni Rocca, resistente antifascista, giornalista e storico.

10. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". LUCA COSCIONI

Il 20 febbraio 2006 moriva Luca Coscioni, ricercatore e attivista per i diritti umani.

11. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ANTONINO REPACI

Il 20 febbraio 2005 moriva Antonino Repaci, magistrato, resistente, federalista europeo, saggista e storico.

12. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". MAURICE BLANCHOT

Il 20 febbraio 2003 moriva Maurice Blanchot, letterato dai cui saggi tutti abbiamo imparato qualcosa sul mondo, sulla vita, su noi stessi, sul mistero di questa facolta' di parola che ci rende umani.

13. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". RENATO ROBERTI

Il 20 febbraio 1997 moriva Renato Roberti, presbitero e partigiano.

14. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". SOLOMON ASH

Il 20 febbraio 1996 moriva Solomon Ash, psicologo, suo l'"esperimento di Ash".

15. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". LUCIANO BOLIS

Il 20 febbraio 1996 moriva Luciano Bolis, eroe della Resistenza. Tutti abbiamo letto e ci siamo nutriti del suo "Il mio granello di sabbia".

16. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". MARIA ADRIANA PROLO

Il 20 febbraio 1991 moriva Maria Adriana Prolo, storica del cinema, ha ideato e realizzato il Museo del cinema di Torino.

17. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". RENE' DUBOS

Il 20 febbraio 1982 moriva Rene' Dubos, scienziato e ambientalista, e' suo il motto "Pensare globalmente, agire localmente".

18. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". RENE' CASSIN

Il 20 febbraio 1976 moriva Rene' Cassin, promotore della "Dichiarazione universale dei diritti umani", che fu l'umanita' come dovrebbe essere.

19. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ROBERTO BATTAGLIA

Il 20 febbraio 1963 moriva Roberto Battaglia, partigiano e storico della Resistenza.

20. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ADONE ZOLI

Il 20 febbraio 1960 moriva Adone Zoli, antifascista e resistente, piu' volte ministro.

21. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". FRANCESCO SAVERIO NITTI

Il 20 febbraio 1953 moriva Francesco Saverio Nitti, statista e intellettuale, che qui ricordiamo innanzitutto come antifascista perseguitato ed esule.

22. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". WALTER MASETTI

Il 20 febbraio 1945 moriva Walter Masetti, militante comunista, antifascista perseguitato, partigiano, fu deportato e mori' nel lager di Mauthausen.

23. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". LUIGI LANFRANCONI

Il 20 febbraio 1945 moriva Luigi Lanfranconi, partigiano fin dall'inizio della Resistenza, fu catturato, torturato, ucciso dai fascisti.

24. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

25. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

26. APPELLI. "NON UNA DI MENO": L'8 MARZO LA MAREA FEMMINISTA TORNA NELLE STRADE: NOi SCIOPERIAMO!
[Dal sito di "Non una di meno" (https://nonunadimeno.wordpress.com) riprendiamo e diffondiamo il seguente intervento]

Il prossimo 8 marzo la marea femminista tornera' nelle strade di tutto il mondo con lo sciopero globale delle donne.
Il rifiuto della violenza maschile in tutte le sue forme e la rabbia di chi non vuole esserne vittima si trasformeranno in un grido comune: da #metoo a #wetoogether.
Sara' sciopero femminista perche' pretendiamo una trasformazione radicale della societa': scioperiamo contro la violenza economica, la precarieta' e le discriminazioni. Sovvertiamo le gerarchie sessuali, le norme di genere, i ruoli sociali imposti, i rapporti di potere che generano molestie e violenze. Rivendichiamo un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo e un welfare universale, garantito e accessibile. Vogliamo autonomia e liberta' di scelta sui nostri corpi e sulle nostre vite, vogliamo essere libere di muoverci e di restare contro la violenza del razzismo istituzionale e dei confini.
Sappiamo che scioperare e' sempre una grandissima sfida, perche' ci scontriamo con il ricatto di un lavoro precario o di un permesso di soggiorno. Sappiamo quanto e' difficile interrompere il lavoro informale, invisibile e non pagato che svolgiamo ogni giorno nel chiuso delle case, nei servizi pubblici e privati, per le strade. Sappiamo che scioperare puo' sembrare impossibile quando siamo isolate e divise. Sappiamo che il diritto di sciopero subisce quotidiane restrizioni.
Lo sciopero dell'8 marzo in Italia dovra' affrontare anche le limitazioni imposte dalle franchigie elettorali, che impediscono ad alcune categorie di incrociare le braccia nei 5 giorni che seguono il voto del 4 marzo.
Sappiamo anche, pero', che lo scorso anno siamo riuscite a vincere questa sfida, dando vita a un imponente sciopero sociale, sostenuto da alcuni sindacati e agito con forme e pratiche molteplici che ne hanno esteso i confini.
Quest'anno, alcuni sindacati hanno gia' dichiarato lo sciopero. Molti mancano ancora all'appello. Di fronte alla piu' grande insorgenza globale delle donne contro la violenza patriarcale e neoliberista, noi crediamo che i sindacati debbano cogliere quest'occasione unica, prendendo parte a un processo che combatte la violenza maschile e di genere come condizione fondamentale della precarizzazione del lavoro.
Lo sciopero femminista coinvolgera' il lavoro produttivo e riproduttivo, andra' oltre il corporativismo delle categorie e i confini nazionali, unira' le molteplici figure del mondo del lavoro e del non lavoro.
In questi mesi di campagna elettorale, non c'e' lista o partito che non citi nel suo programma la violenza contro le donne senza pero' riconoscere il carattere sistemico della violenza e senza mai porre realmente in questione i rapporti di potere vigenti. Contro ogni strumentalizzazione, contro il razzismo fascista e quello istituzionale, che usano i nostri corpi per giustificare la violenza piu' brutale contro le migranti e i migranti e ulteriori restrizioni alla loro liberta' di movimento, rivendichiamo la nostra autonomia e ribadiamo la necessita'/volonta' di autodeterminarci. Il piano su cui ci interessa esprimerci e' il Piano Femminista contro la violenza maschile e di genere, il nostro terreno di lotta e rivendicazione comune, scritto da migliaia di mani in un anno di lotte.
Grideremo a tutto il mondo che non siamo il campo di battaglia ne' il programma elettorale di nessuno. Abbiamo il Piano femminista per riprenderci cio' che vogliamo. Occuperemo lo spazio pubblico per riaffermare la nostra autonomia e forza politica.
Il nostro movimento eccede l'esistente, attraversa frontiere, lingue, identita' e scale sociali per costruire nuove geografie.
Al grido di #WeToogether il prossimo 8 marzo questo movimento mostrera' ancora una volta la sua forza globale.
Noi scioperiamo!

27. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Francesco Bausi (a cura di), Niccolo' Machiavelli, Rcs, Milano 2018, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riletture
- Georges Sorel, Considerazioni sulla violenza, Laterza, Roma-Bari 1909, 1974, pp. 392.
- Georges Sorel, Democrazia e rivoluzione, Editori Riuniti, Roma 1975, pp. 248.
- Georges Sorel, Scritti politici, Utet, Torino 1996, 2006, pp. 808.
- Georges Sorel, Scritti politici e filosofici, Einaudi, Torino 1975, pp. LXXII + 312.

28. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

29. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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