[Nonviolenza] Telegrammi. 2982



 TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2982 del 19 febbraio 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

Sommario di questo numero:
1. Antifascismo, democrazia, nonviolenza
2. Carla Cerati
3. Umberto Eco
4. Harper Lee
5. Dario Lanzardo
6. Sylvia Rivera
7. Stanley Kramer
8. Arnaldo Bera
9. Gianfranco Canali
10. Veraldo Vespignani
11. Dereck Jarman
12. Vladimir Pozner
13. Ugo Procacci
14. Rene' Char
15. Andre' Leroi-Gourhan
16. Carmen Lucia
17. Luigi Dallapiccola
18. Pietro Mancini
19. Vincenzo Rivera
20. Luciano Romagnoli
21. Emile Armand
22. Giovanni Ticozzi
23. Andre' Gide
24. Joseph Ettor
25. Ancilla Marighetto
26. Pietro Bruzzi
27. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
28. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
29. "Non una di meno": L'8 marzo la marea femminista torna nelle strade: noi scioperiamo!
30. Segnalazioni librarie
31. La "Carta" del Movimento Nonviolento
32. Per saperne di piu'

1. IN BREVE. ANTIFASCISMO, DEMOCRAZIA, NONVIOLENZA

Antifascismo, democrazia, nonviolenza: sono la stessa cosa.
*
Opposizione a tutte le uccisioni.
Opposizione a tutte le oppressioni.
Opposizione a tutte le menzogne.
*
Salvare le vite, abolire la guerra.
Una persona, un voto.
Da ciascuno secondo le sue capacita', a ciascuno secondo i suoi bisogni.
*
Riconoscimento di umanita'.
Principio responsabilita'.
Rispetto e difesa di ogni persona e dell'intero mondo vivente.
*
Antifascismo, democrazia, nonviolenza: sono la stessa cosa.

2. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". CARLA CERATI

Il 19 febbraio 2016 moriva Carla Cerati, fotografa e scrittrice.

3. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". UMBERTO ECO

Il 19 febbraio 2016 moriva Umberto Eco, il miglior fabbro.

4. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". HARPER LEE

Il 19 febbraio 2016 moriva Harper Lee, l'autrice de Il buio oltre la siepe.

5. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". DARIO LANZARDO

Il 19 febbraio 2011 moriva Dario Lanzardo, che tra vecchi compagni cosi' chiamiamo: un vecchio compagno - e intendiamo dire: una persona buona e valorosa.

6. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". SYLVIA RIVERA

Il 19 febbraio 2002 moriva Sylvia Rivera, figura simbolo del movimento lgbt per i diritti di tutti gli esseri umani.

7. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". STANLEY KRAMER

Il 19 febbraio 2001 moriva Stanley Kramer, regista che diresse La parete di fango, L'ultima spiaggia, Vincitori e vinti, Indovina chi viene a cena.

8. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ARNALDO BERA

Il 19 febbraio 1999 moriva Arnaldo Bera, eroico partigiano, militante comunista, parlamentare.

9. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". GIANFRANCO CANALI

Il 19 febbraio 1998 moriva Gianfranco Canali, storico dell'antifascismo.

10. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". VERALDO VESPIGNANI

Il 19 febbraio 1998 moriva Veraldo Vespignani, antifascista, combattente nel Corpo Italiano di Liberazione, sindaco di Imola e parlamentare comunista.

11. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". DERECK JARMAN

Il 19 febbraio 1994 moriva Dereck Jarman, regista e difensore dei diritti umani.

12. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". VLADIMIR POZNER

Il 19 febbraio 1992 moriva Vladimir Pozner, scrittore e antifascista.

13. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". UGO PROCACCI

Il 19 febbraio 1991 moriva Ugo Procacci, storico dell'arte e antifascista.

14. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". RENE' CHAR

Il 19 febbraio 1988 moriva Rene' Char, poeta e resistente.

15. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ANDRE' LEROI-GOURHAN

Il 19 febbraio 1986 moriva Andre' Leroi-Gourhan, insigne paleoantropologo.

16. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". CARMEN LUCIA

Il 19 febbraio 1985 moriva Carmen Lucia, sindacalista e poetessa.

17. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". LUIGI DALLAPICCOLA

Il 19 febbraio 1975 moriva Luigi Dallapiccola, musicista illustre.

18. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". PIETRO MANCINI

Il 19 febbraio 1968 moriva Pietro Mancini, militante socialista, perseguitato antifascista, giudice costituzionale.

19. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". VINCENZO RIVERA

Il 19 febbraio 1967 moriva Vincenzo Rivera, naturalista, firmatario del manifesto degli intellettuali antifascisti, costituente.

20. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". LUCIANO ROMAGNOLI

Il 19 febbraio 1966 moriva Luciano Romagnoli, partigiano e sindacalista.

21. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". EMILE ARMAND

Il 19 febbraio 1962 moriva Emile Armand, pensatore, pubblicista e militante antimilitarista e anarchico.

22. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". GIOVANNI TICOZZI

Il 19 febbraio 1958 moriva Giovanni Ticozzi, presbitero, educatore, partigiano.

23. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ANDRE' GIDE

Il 19 febbraio 1951 moriva Andre' Gide, scrittore insigne.

24. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". JOSEPH ETTOR

Il 19 febbraio 1948 moriva Joseph Ettor, sindacalista e perseguitato.

25. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". ANCILLA MARIGHETTO

Il 19 febbraio 1945 moriva Ancilla Marighetto, partigiana, assassinata dai nazisti.

26. "CHI FUOR LI MAGGIOR TUI?". PIETRO BRUZZI

Il 19 febbraio 1945 moriva Pietro Bruzzi, anarchico, partigiano, assassinato dai fascisti.

27. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

28. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

29. APPELLI. "NON UNA DI MENO": L'8 MARZO LA MAREA FEMMINISTA TORNA NELLE STRADE: NOi SCIOPERIAMO!
[Dal sito di "Non una di meno" (https://nonunadimeno.wordpress.com) riprendiamo e diffondiamo il seguente intervento]

Il prossimo 8 marzo la marea femminista tornera' nelle strade di tutto il mondo con lo sciopero globale delle donne.
Il rifiuto della violenza maschile in tutte le sue forme e la rabbia di chi non vuole esserne vittima si trasformeranno in un grido comune: da #metoo a #wetoogether.
Sara' sciopero femminista perche' pretendiamo una trasformazione radicale della societa': scioperiamo contro la violenza economica, la precarieta' e le discriminazioni. Sovvertiamo le gerarchie sessuali, le norme di genere, i ruoli sociali imposti, i rapporti di potere che generano molestie e violenze. Rivendichiamo un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo e un welfare universale, garantito e accessibile. Vogliamo autonomia e liberta' di scelta sui nostri corpi e sulle nostre vite, vogliamo essere libere di muoverci e di restare contro la violenza del razzismo istituzionale e dei confini.
Sappiamo che scioperare e' sempre una grandissima sfida, perche' ci scontriamo con il ricatto di un lavoro precario o di un permesso di soggiorno. Sappiamo quanto e' difficile interrompere il lavoro informale, invisibile e non pagato che svolgiamo ogni giorno nel chiuso delle case, nei servizi pubblici e privati, per le strade. Sappiamo che scioperare puo' sembrare impossibile quando siamo isolate e divise. Sappiamo che il diritto di sciopero subisce quotidiane restrizioni.
Lo sciopero dell'8 marzo in Italia dovra' affrontare anche le limitazioni imposte dalle franchigie elettorali, che impediscono ad alcune categorie di incrociare le braccia nei 5 giorni che seguono il voto del 4 marzo.
Sappiamo anche, pero', che lo scorso anno siamo riuscite a vincere questa sfida, dando vita a un imponente sciopero sociale, sostenuto da alcuni sindacati e agito con forme e pratiche molteplici che ne hanno esteso i confini.
Quest'anno, alcuni sindacati hanno gia' dichiarato lo sciopero. Molti mancano ancora all'appello. Di fronte alla piu' grande insorgenza globale delle donne contro la violenza patriarcale e neoliberista, noi crediamo che i sindacati debbano cogliere quest'occasione unica, prendendo parte a un processo che combatte la violenza maschile e di genere come condizione fondamentale della precarizzazione del lavoro.
Lo sciopero femminista coinvolgera' il lavoro produttivo e riproduttivo, andra' oltre il corporativismo delle categorie e i confini nazionali, unira' le molteplici figure del mondo del lavoro e del non lavoro.
In questi mesi di campagna elettorale, non c'e' lista o partito che non citi nel suo programma la violenza contro le donne senza pero' riconoscere il carattere sistemico della violenza e senza mai porre realmente in questione i rapporti di potere vigenti. Contro ogni strumentalizzazione, contro il razzismo fascista e quello istituzionale, che usano i nostri corpi per giustificare la violenza piu' brutale contro le migranti e i migranti e ulteriori restrizioni alla loro liberta' di movimento, rivendichiamo la nostra autonomia e ribadiamo la necessita'/volonta' di autodeterminarci. Il piano su cui ci interessa esprimerci e' il Piano Femminista contro la violenza maschile e di genere, il nostro terreno di lotta e rivendicazione comune, scritto da migliaia di mani in un anno di lotte.
Grideremo a tutto il mondo che non siamo il campo di battaglia ne' il programma elettorale di nessuno. Abbiamo il Piano femminista per riprenderci cio' che vogliamo. Occuperemo lo spazio pubblico per riaffermare la nostra autonomia e forza politica.
Il nostro movimento eccede l'esistente, attraversa frontiere, lingue, identita' e scale sociali per costruire nuove geografie.
Al grido di #WeToogether il prossimo 8 marzo questo movimento mostrera' ancora una volta la sua forza globale.
Noi scioperiamo!

30. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Roberto Mussapi (a cura di), Orfeo. La nascita della poesia, Rcs, Milano 2018, pp. 154, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riletture
- Ladislao Mittner, L'espressionismo, Laterza, Bari 1965, pp. 160.
*
Riedizioni
- Irene Nemirovsky, Suite francese, Adelphi, Milano 2005, Gedi, Roma 2018, pp. 464, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica" e al settimanale "L'Espresso").

31. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

32. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2982 del 19 febbraio 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

Per non riceverlo piu':
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web
http://web.peacelink.it/mailing_admin.html
quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:
http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com