[Nonviolenza] "Lo tempo e' poco omai che n'e' concesso". Una lettera aperta ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati



 "LO TEMPO E' POCO OMAI CHE N'E' CONCESSO". UNA LETTERA APERTA AI PRESIDENTI DEL SENATO DELLA REPUBBLICA E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

Al Presidente del Senato della Repubblica
alla Presidente della Camera dei Deputati

e per opportuna conoscenza:
a tutte e tutti i parlamentari italiani
a tutte e tutti i componenti del Consiglio dei Ministri

Oggetto: richiesta di impegno affinche' il Parlamento prima del termine della legislatura deliberi ed impegni il Governo all'adesione e alla ratifica del Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.

Gentile Presidente del Senato della Repubblica,
gentile Presidente della Camera dei Deputati,
la legislatura volge al suo termine, ma prima del suo scioglimento un atto di fondamentale importanza il Parlamento potrebbe e dovrebbe ancora compiere: deliberare ed impegnare il governo all'adesione e alla ratifica del Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Dopo Hiroshima e' a tutti finalmente evidente che non vale piu' l'antico e sciagurato motto secondo cui se vuoi la pace devi preparare la guerra; e' a tutti finalmente evidente che non vale piu' la celebre e tristissima constatazione che la guerra e' la prosecuzione della politica con altri mezzi.
Dopo Hiroshima l'umanita' sa che se prepari la guerra non vuoi la pace, perche' solo guerra e stragi e devastazioni otterrai; dopo Hiroshima l'umanita' sa che la guerra e' il contrario della politica e la catastrofe dell'umanita'.
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Gentile Presidente del Senato della Repubblica,
gentile Presidente della Camera dei Deputati,
e' per il vostro ruolo istituzionale che ci rivolgiamo a voi, ed attraverso voi a tutte le persone che in Parlamento siedono.
Come legislatori e come esseri umani non ignorate che il primo dovere e' salvare le vite.
Abolire le armi atomiche e' il primo dovere che ogni essere umano ed ogni legittima istituzione ed ogni ordinamento giuridico ha nei confronti dell'umanita' intera.
Abolire le armi atomiche ed avviare con cio' il necessario e urgente disarmo universale e' il primo punto del programma comune della politica dell'umanita'.
La repubblica italiana, che solennemente nella sua Costituzione "ripudia la guerra", non puo' essere complice delle armi atomiche che in se stesse sono gia' dittatura e guerra, e che minacciano la civilta' umana e l'umanita' stessa di estinzione.
Il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017 adempie un voto dell'umanita' intera, costituisce un passo decisivo nel cammino verso il bene comune, e' un ineludibile appello che convoca ogni persona ed ogni stato alla politica prima: la politica che salva le vite.
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Gentile Presidente del Senato della Repubblica,
gentile Presidente della Camera dei Deputati,
in questo poco tempo che resta prima della fine della legislatura, vogliate adoperarvi affinche' il Parlamento italiano si esprima affinche' l'Italia aderisca e ratifichi il Trattato Onu di proibizione delle armi atomiche del 7 luglio 2017.
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Augurandovi ogni bene,

il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 23 dicembre 2017

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com