[Nonviolenza] Una lettera alle senatrici ed ai senatori dall'associazione "Respirare"



 UNA LETTERA ALLE SENATRICI ED AI SENATORI DALL'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE"

Egregie senatrici ed egregi senatori,
l'associazione "Respirare", che da anni si occupa di difesa dell'ambiente e del diritto alla salute, ha aderito all'appello "Una persona, un voto" promosso da padre Alessandro Zanotelli e dalla partigiana e senatrice emerita Lidia Menapace per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone stabilmente residenti in Italia. A questo appello hanno aderito migliaia di persone, tra cui anche 187 parlamentari e tre ministri emeriti.
Vorremmo quindi farvi sentire anche la nostra opinione, con il fine di sollecitarvi a prendere in considerazione questa ragionevole proposta nel dibattito cui vi accingete in relazione alla nuova legge elettorale.
Le cose essenziali sono gia' state scritte nell'appello stesso, laddove si ricorda che "vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano", e si evidenzia che poiche' Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto", "l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui".
Vorremmo pregarvi di riflettere su questa situazione paradossale: quasi un decimo della reale popolazione italiana e' oggi privata del diritto di voto. Ma la democrazia si fonda proprio sul riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone che vivono nello stesso territorio e sotto le medesime leggi.
Voi che siete i legislatori avete ora l'opportunita' di predisporre una legge elettorale finalmente adeguata e coerente con i valori fondanti del nostro ordinamento giuridico democratico. Vi preghiamo di farlo. Una persona, un voto.
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Egregie senatrici ed egregi senatori,
anni fa l'Associazione nazionale dei Comuni d'Italia (Anci) ha predisposto - ovviamente con specifico riferimento alle elezioni comunali, essendo un'associazione che i Comuni rappresenta - un progetto di legge recante "Norme per la partecipazione politica ed amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalita'"; progetto di legge che riconosce il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone che risiedono in Italia da almeno cinque anni. Non sarebbe ragionevole approvare questo disegno di legge entro questa legislatura? Non sarebbe ragionevole accoglierne pienamente il principio? Ed il suo principio e' il principio stesso della democrazia: una persona, un voto.
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Egregie senatrici ed egregi senatori,
la grandissima parte di quei cinque milioni di persone di cui parliamo non solo vive in Italia da molti anni, ma continuera' a viverci per l'intero arco della vita, ed i loro figli crescono in Italia nella lingua e nella cultura italiana; queste persone, queste famiglie, si sentono e sono parte di questo paese.
Sono parte del popolo italiano; questo e' un dato di fatto che nessuno puo' negare.
Fino a quando a una parte cosi' consistente del popolo italiano continuera' ad essere negato il primo diritto democratico?
Fino a quando si fingera' di non vedere l'enormita' di questa ingiustizia che umilia e offende non solo questi cinque milioni di nostri conterranei ma l'intero popolo italiano?
Subiscono oggi il trattamento iniquo che subivano gli italiani impoveriti quando il diritto di voto era riservato solo ai ricchi.
Subiscono oggi il trattamento iniquo che subivano le donne italiane quando il diritto di voto era riservato solo ai maschi.
Grazie alle luminose lotte di tante donne e tanti uomini di fermo cuore e retto intendimento, con il progredire della civilta', con l'affermarsi della democrazia, si e' finalmente riconosciuto il diritto di voto agli impoveriti, si e' finalmente riconosciuto il diritto di voto alle donne. E' ora che lo si riconosca anche alle persone non native del luogo ma che qui hanno deciso di voler vivere, che di questo paese sono parte.
Possiate essere voi le senatrici ed i senatori che in questa settimana faranno compiere al nostro paese questo passo di civilta'. Una persona, un voto.
Grazie dell'attenzione, cordiali saluti.

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 22 ottobre 2017

L'associazione "Respirare" e' stata promossa da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

Mittente: Associazione "Respirare", c/o "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com