[Nonviolenza] Archivi. 250



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)

Numero 250 del 23 luglio 2017

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di aprile 2017 (parte seconda)

2. Adesione alla giornata di digiuno per la Siria

3. Apartheid

4. Cessi la guerra in Siria, cessi la guerra ovunque

5. E in Italia l'apartheid

6. "Non imponete in Italia il regime dell'apartheid". Corrucciata una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri

7. Contro la guerra, sostenere il Movimento Nonviolento

8. Contro il razzismo, diritto di voto

9. Contro il maschilismo, sostenere i centri antiviolenza realizzati dai movimenti delle donne

10. Tutte le uccisioni

11. Tre massacri, lo stesso massacro

12. Le guerre, le stragi, le armi, gli esseri umani

13. Forse adesso servirebbe...

14. Opporsi alla guerra, opporsi a tutte le uccisioni

15. Il nostro programma

16. Prima che la guerra tutti ci distrugga

17. Cinque tesi piu' una sui compiti dell'ora

18. Sulle questioni che tutti gli esseri umani riguardano

19. Due idee contro la guerra

20. Galliano Gagliardi: L'emulo

21. Galliano Gagliardi: Videodrome ai tempi dei social media

22. Galliano Gagliardi: L'astuzia dello scrittore

23. Galliano Gagliardi: Alla resa dei conti

24. Sia liberato Gabriele Del Grande

25. "Solidali con Gabriele Del Grande". Un incontro a Viterbo

26. Piero Ottone

27. Il Parlamento italiano si impegni per la liberazione di Gabriele Del Grande. Un appello

28. Ogni persona, associazione, istituzione democratica si impegni per la liberazione di Gabriele Del Grande

29. Compie oggi 95 anni monsignor Dante Bernini, costruttore di pace. Buon compleanno, amatissimo maestro

30. Viterbo solidale con Gabriele Del Grande. Un incontro di testimonianza

31. Opporsi a tutte le uccisioni

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI APRILE 2017 (PARTE SECONDA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di aprile 2017.

 

2. ADESIONE ALLA GIORNATA DI DIGIUNO PER LA SIRIA

 

Aderisco con tutto il cuore alla giornata di digiuno per la Siria (e per le vittime di tutte le guerre e le stragi) promossa da Pax Christi Italia e dalla Caritas italiana per mercoledi' 12 aprile.

L'appello enuncia una verita' decisiva: che "ogni guerra e' crimine, follia, suicidio dell'umanita', avventura senza ritorno"; e convoca quindi a tre scelte fondamentali, nitide e intransigenti: l'opposizione alla guerra e alle armi assassine; il porsi sempre e solo dalla parte delle vittime con l'intento di salvare tutte le vite umane in pericolo; la scelta della nonviolenza, poiche' solo la nonviolenza si oppone alla violenza stragista in modo adeguato, concreto e coerente.

So bene che queste iniziative testimoniali possono apparire ingenue o addirittura inani dinanzi alle dimensioni della tragedia in corso; ma so anche che di fronte all'orrore dispiegato della "terza guerra mondiale a pezzi" ogni iniziativa che al massacro e alla barbarie si opponga e' giusta e doverosa, e puo' contribuire a suscitare quel piu' vasto impegno necessario a fermare la catastrofe in corso; puo' contribuire a promuovere il risveglio delle coscienze e delle intelligenze; puo' contribuire alla pace che sola salva le vite.

E per non tacer nulla: nell'appello dei promotori questa giornata e' ovviamente insieme "di digiuno e preghiera", come per essi e' naturale che debba essere; personalmente in senso proprio posso partecipare solo alla prima delle due modalita' essendo ateo, ma credo che in modi e con linguaggi diversi noi tutti, credenti e non credenti contrari a tutte le uccisioni, una medesima esprimiamo persuasione ed esigenza: quella che in tutte le grandi culture dell'umanita' si enuncia nella regola aurea di agire nei confronti delle altre persone come vorresti che le altre persone agissero verso di te. L'esigenza della pace e della solidarieta' come fondamento della civilta' umana, cardine dello stesso statuto antropologico. Nella consapevolezza che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera. Che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Che ogni essere umano e' diverso da ogni altro ed insieme e' uguale in dignita' e diritti a tutti gli altri esseri umani. Che il primo dovere di ogni persona e di ogni umano istituto e' salvare le vite. Che occorre opporsi a tutte le uccisioni e quindi soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

La guerra sempre e solo e' nemica dell'umanita' intera, poiche' dell'uccisione di esseri umani si nutre e consiste. Le armi sono nemiche dell'umanita'. La pace, il disarmo, la smilitarizzazione sono il primo indispensabile passo per la civile convivenza dell'umanita' intera e per la preservazione dell'intero mondo vivente.

Solo la nonviolenza puo' adeguatamente contrastare e realmente sconfiggere la violenza che sta minacciando di distruzione l'intero genere umano.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

3. APARTHEID

 

Con un voto di fiducia alla Camera dei Deputati il governo ha ottenuto l'approvazione definitiva del decreto che istituzionalizza in Italia l'apartheid nel campo cruciale quant'altri mai del diritto penale.

E' un orrore indicibile, di cui sembra che l'opinione pubblica non si sia resa minimamente conto.

Occorrera' promuovere ora una mobilitazione nonviolenta specifica per persuadere il parlamento e il governo a recedere da questa criminale follia.

Tutti gli esseri umani sono eguali in diritti.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

 

4. CESSI LA GUERRA IN SIRIA, CESSI LA GUERRA OVUNQUE

 

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Solo la pace salva le vite.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

E' questione di vita o di morte per l'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe in corso.

 

5. E IN ITALIA L'APARTHEID

 

Nuovi campi di concentramento, intensificazione delle deportazioni, tribunali speciali, drastica riduzione delle garanzie giuridiche, persecuzione esplicita delle persone piu' bisognose di aiuto: lo scellerato decreto del governo che un parlamento cieco ed asservito ha approvato a colpi di voti di fiducia struttura nel nostro paese un regime di apartheid, proseguendo l'azione infame e obbrobriosa dei governi neofascisti che produssero l'antilegge Bossi-Fini e il barbarico "pacchetto sicurezza" Maroni.

Occorre far recedere il governo e il parlamento da questo orrore.

Occorre far tornare il governo e il parlamento al rispetto dei diritti umani ed ai principi democratici sanciti nella Costituzione repubblicana.

E poiche' queste criminali decisioni vengono palesemente prese dai governanti al mero fine di ottenere il consenso della parte piu' stolta e violenta dell'elettorato, e poiche' nessuna considerazione hanno i governanti dell'umanita' dei non nativi solo perche' essi non votano alle elezioni, il passo decisivo da compiere per ricondurre l'Italia alla democrazia e' dunque il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone che in Italia vivono.

E' con il diritto di voto che si realizza la democrazia.

E' con il diritto di voto che si sconfigge l'apartheid.

Una persona, un voto.

 

6. "NON IMPONETE IN ITALIA IL REGIME DELL'APARTHEID". CORRUCCIATA UNA LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

vorrei invitare lei e il governo a riconsiderare e recedere dalle misure adottate con il recente decreto cosiddetto Minniti approvato dal Parlamento attraverso un voto di fiducia di entrambe le Camere.

Con quel decreto infatti si introducono nell'ordinamento giuridico italiano - e in un ambito di importanza cruciale - alcuni elementi propri di un regime di apartheid.

Orbene, l'Italia e' una repubblica democratica, e una repubblica democratica e' del tutto incompatibile con l'apartheid, ovvero con l'istituzionalizzazione della diseguaglianza di diritti tra le persone in considerazione della loro origine etnica e provenienza territoriale: l'apartheid e' il razzismo eretto a sistema politico, l'apartheid e' un crimine contro l'umanita'.

Nel nostro paese negli scorsi decenni gia' molte gravi violazioni dei diritti umani sono state commesse da governi esplicitamente composti da forze politiche filomafiose, razziste e neofasciste: con l'antilegge Bossi-Fini e con il famigerato "pacchetto sicurezza" in particolare, ma non solo; decisioni feroci che sono costate - e costano tuttora - sofferenze infinite a milioni e milioni di persone innocenti.

Ma il governo che lei presiede invece di abrogare quelle insensate crudeli misure apportatrici di sciagurate violenze tragicamente sta facendo un passo ulteriore lungo la china che porta alla barbarie: giacche' non solo intende realizzare nuovi campi di concentramento, non solo intende intensificare le deportazioni, ma addirittura crea tribunali speciali e nega alle persone migranti qui giunte fondamentali garanzie giuridiche: istituendo un antidiritto fondato sulla discriminazione etnica.

Cosi' si crea un regime di apartheid.

Non credo che lei e i suoi ministri (ed i parlamentari che vi hanno rinnovato la fiducia pur sapendo che cosi' avallavano quelle specifiche misure) vi siate resi conto di cio' che state facendo, ma cio' che state facendo e' esattamente questo.

*

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

verrei meno a un fondamentale dovere di cittadino e di essere umano se non mi adoperassi per tentare di persuaderla e persuadervi a recedere da quella decisione al piu' presto.

Ed in assenza di una vostra tempestiva resipiscenza non resterebbe che adire tutte le vie legali e tutte le forme nonviolente d'impegno civile per contrastare l'instaurazione in Italia di un regime di apartheid; ovvero per difendere la legalita' costituzionale e i diritti umani nel nostro paese gia' profondamente vulnerati.

Ho scritto questa lettera nella forma piu' breve, molte argomentazioni avrei potuto aggiungere ma la sostanza e' tutta qui: che le misure previste nel decreto teste' avallato dalle Camere violano lo stato di diritto, la costituzione repubblicana, la democrazia e i diritti umani; che quelle misure introducono nel nostro paese sostanziali elementi di apartheid.

Vogliate pensare al male che esse provocheranno a innumerevoli innocenti.

Vogliate pensare al male che esse faranno al nostro paese.

Vogliate pensare alle vostre stesse coscienze.

Tornate indietro.

L'apartheid e' un crimine contro l'umanita'.

*

Augurandole ogni bene,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 12 aprile 2017

 

7. CONTRO LA GUERRA, SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Tra le molte cose da fare contro la guerra sostenere il Movimento Nonviolento e' di grande utilita'.

Per informazioni e contatti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it, tel. 0458009803, e-mail: redazione at nonviolenti.org

Solo la nonviolenza si oppone alla guerra e a tutte le uccisioni in modo nitido e intransigente, concreto e coerente.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

8. CONTRO IL RAZZISMO, DIRITTO DI VOTO

 

E' con il diritto di voto che si invera la democrazia: una persona, un voto.

E' con la democrazia che si sconfigge il razzismo: una persona, un voto.

 

9. CONTRO IL MASCHILISMO, SOSTENERE I CENTRI ANTIVIOLENZA REALIZZATI DAL MOVIMENTO DELLE DONNE

 

Ed in particolare a Viterbo sostenere il centro antiviolenza "Erinna".

L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

10. TUTTE LE UCCISIONI

 

Uccidono noi tutte le guerre

uccidono noi tutte le stragi

uccidono noi tutte le uccisioni.

 

La notte poi lava le strade

fa colare il sangue nei tombini

porta tutte le salme alla discarica

perche' possa ricominciare il gioco.

 

Passa la morte e strappa tutti i cartelloni

passa la morte e spara chiodi e denti

Volano draghi in vesti di nuvole

spade di giada fendono l'aria.

 

Nessuna strage restituisce la vita

nessuna strage pone fine alle stragi

chi ancora accetta di usare le armi

ha perso il lume della ragione.

 

Siediti sotto la pianta di fico

guarda le lingue infinite dell'erba

conta le fredde stelle del cielo

ricordati di Auschwitz e di Hiroshima.

 

Piangi le lacrime spezza il fucile

sappi la lingua del coro dei morti

salvare le vite e' il primo dovere

salvare le vite la sola speranza.

 

Uccidono noi tutte le guerre

uccidono noi tutte le stragi

uccidono noi tutte le uccisioni.

 

11. TRE MASSACRI, LO STESSO MASSACRO

 

I massacri di cui consiste la "terza guerra mondiale a pezzi".

I massacri di cui consiste la persecuzione dei migranti, con l'ecatombe che si snoda lungo i tragitti di fuga dalla guerra e dalla fame e che culmina nel Mediterraneo.

I massacri di cui consiste il femminicidio, che e' la punta estrema della violenza maschilista, prima radice e primo paradigma di ogni violenza.

*

E tragicamente chi governa il nostro paese plaude alle stragi e all'escalation bellica.

Tragicamente chi governa il nostro paese non solo non abroga le scellerate misure razziste e schiaviste pregresse, ma di nuove ne aggiunge, ad infamia infamia aggiungendo, a crimine crimine.

Tragicamente chi governa il nostro paese non sostiene i centri antiviolenza creati dal movimento delle donne, e favoreggia invece la violenza maschilista con la sua politica militarista e bellicista, razzista e persecutoria.

*

Occorre opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni: pace, disarmo, smilitarizzazione.

Occorre opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni: soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; inverare la democrazia: una persona, un voto.

Occorre opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni: applicare pienamente la Convenzione di Istanbul; sostenere l'azione dei centri antiviolenza creati dal movimento di liberazione delle donne.

Occorre difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani; occorre difendere quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.

Solo la nonviolenza si oppone alla violenza; solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

 

12. LE GUERRE, LE STRAGI, LE ARMI, GLI ESSERI UMANI

 

I governanti statunitensi che nel corso della storia dopo aver sterminato i nativi del loro paese hanno disseminato di dittatori il mondo ed hanno allevato ogni sorta di organizzazione terrorista continuano a commettere eccidi - dalla Siria all'Afghanistan in questi ultimi giorni - pretendendo sia loro diritto assassinare chiunque e dovunque.

I governi europei - e tra essi quello italiano - applaudono, fingendo di ignorare che il terrorismo che colpisce il nostro stesso continente e' diretta filiazione di quella politica di guerra e di stragi, e fingendo di ignorare che avallando ciecamente i crimini commessi da uno stato avallano parimenti i crimini commessi da ogni altro dissolvendo cosi' il diritto internazionale e facendo regredire la civilta' umana alla legge della giungla. Cosi' come diretta conseguenza di quella politica di guerra e di stragi e' la disperata fuga di milioni e milioni di esseri umani dalle loro case distrutte e dai loro paesi devastati, fuga nel corso della quale altre inaudite violenze quelle vittime innocenti subiscono, sovente trovando infine la morte nel Mediterraneo, che presto sara' colmo di cadaveri e potra' essere attraversato camminando. Ed esito anche di quella politica di guerra e di stragi e' il disastro ambientale globale cui l'internazionale degli schiavisti di tutto il mondo, le dittature locali e i poteri imperiali (non solo quello americano, e' evidente) contribuiscono in larga misura, a scapito dell'umanita' intera.

Ed i mass-media del nostro paese - e di molti altri ancora, suppongo - magnificano la potenza onnicida delle armi americane, in queste ore inneggiando ebbri alla piu' distruttiva bomba convenzionale ieri per la prima volta usata per commettere un massacro; naturalmente omettendo di segnalare che quelle armi, tutte le armi, sempre e solo uccidono degli esseri umani. C'e' un nome per questo: barbarie.

E la barbarie della guerra e di tutte le uccisioni e' la stessa barbarie del razzismo e di tutte le persecuzioni, e' la stessa barbarie del maschilismo che e' prima radice e primo paradigma di tutte le violenze. Non si puo' adeguatamente contrastare una di queste barbarie senza contrastare tutte le altre. Non si puo' difendere adeguatamente l'umanita' e la biosfera senza opporsi alla guerra, al razzismo, al maschilismo. Chi giustifica una strage le giustifica tutte. Chi produce e commercia le armi, chi addestra ad usarle e ne promuove ed organizza l'uso, ha gia' dato il suo sostegno a chi uccide.

La guerra e' nemica dell'umanita', sempre e solo consistendo dell'uccisione di esseri umani.

E le armi, tutte le armi, sono nemiche dell'umanita', solo a questo servendo: ad uccidere gli esseri umani.

Solo la pace salva le vite.

Solo il disarmo salva le vite.

Cessi la guerra, cessino le stragi.

Nessuno piu' obbedisca all'ordine di uccidere.

Nessuno piu' voti per chi uccide, per chi lascia uccidere, per chi le uccisioni avalla.

Cessi ovunque il governo degli assassini e dei complici loro.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

13. FORSE ADESSO SERVIREBBE...

 

Forse adesso servirebbe una grande manifestazione per la pace nelle capitali europee ed a Washington.

Per esempio sabato 22 aprile.

Che ai governi europei ed a quello statunitense dica che i popoli che essi governano sono contrari alla guerra, alle stragi, alle armi assassine, a tutti i poteri assassini.

Che ai governi dica che e' l'ora della pace, che l'unica politica adeguata ai compiti dell'ora e' la nonviolenza.

*

E forse adesso servirebbe anche che le persone amiche della nonviolenza si adoperassero a riorganizzare il movimento delle oppresse e degli oppressi anche nella forma di una federazione di esperienze che alle prossime elezioni si proponga di ottenere una rappresentanza politica ed istituzionale.

Che alle elezioni si giunga con una lista della sinistra che abbia fatto la scelta della nonviolenza: l'unica sinistra possibile, l'unica adeguata alla presente distretta. La sinistra socialista e libertaria, femminista, ecologista, nonviolenta.

Forse ancora una volta occorrerebbe fare questo tentativo.

*

Fermare la guerra e le stragi.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Una persona, un voto.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

14. OPPORSI ALLA GUERRA, OPPORSI A TUTTE LE UCCISIONI

 

Opporsi alla guerra, opporsi a tutte le uccisioni.

Abolire le armi, abolire gli eserciti.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Il primo dovere: salvare le vite.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

 

15. IL NOSTRO PROGRAMMA

 

Il nostro programma il pane e la pace

abolire la guerra salvare le vite.

 

Noi non crediamo alle promesse dei potenti

dalle loro bocche parole miste a sangue

colano grevi e la ricchezza loro

e' frutto della nostra schiavitu'

rovesciarli dobbiamo se vogliamo tutti vivere

una vita degna una vita solidale.

 

Il nostro programma il pane e la pace

abolire la guerra salvare le vite.

 

Noi ci opponiamo a tutte le armi

sempre le armi contro noi sono rivolte

sempre le armi e' noi che fanno a pezzi

sempre le armi sono assassine

ogni potere armato ci e' nemico

soltanto senza armi la vita sara' vita.

 

Il nostro programma il pane e la pace

abolire la guerra salvare le vite.

 

Teniamo per fermo che ogni persona

ha diritto alla vita alla dignita' all'aiuto

sappiamo per certo che ogni persona

ogni altra persona deve aiutare

chiamiamo politica la liberta' comune

l'eguale diritto la verita' che salva.

 

Il nostro programma il pane e la pace

abolire la guerra salvare le vite.

 

16 . PRIMA CHE LA GUERRA TUTTI CI DISTRUGGA

 

Ogni persona senziente e pensante si opponga alla guerra.

Ogni essere umano s'impegni per la salvezza comune.

Prima che la guerra tutti ci distrugga e' dovere e diritto di tutti abolire la guerra.

A questo punto giunti della vicenda umana occorre la scelta della nonviolenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

 

17. CINQUE TESI PIU' UNA SU COMPITI DELL'ORA

 

I. L'impegno per la pace e i diritti umani in questi ultimi tragici anni ha trovato uno straordinario portavoce in papa Bergoglio.

Nella distretta attuale non serve moltiplicare gli appelli, ripetendo in modo meno chiaro e meno efficace cio' che Bergoglio gia' dice con giuste e necessarie parole, ma passare all'azione politica nonviolenta.

*

II. Due sono gli strumenti principali dell'azione politica nonviolenta: lo sciopero e il voto.

E' ora di usarli entrambi.

*

III. Dal secolo scorso le ragioni della pace e dei diritti non sono piu' rappresentate nel parlamento italiano se non grazie a testimonianze di singoli: occorre che la nonviolenza entri finalmente come forza politica organizzata nell'organo legislativo del nostro paese.

E' ora di elaborare il programma di governo e organizzare le liste elettorali della nonviolenza: mai piu' deleghe a forze politiche razziste, militariste, maschiliste, totalitarie, ecocide, ma liste della sinistra della nonviolenza.

*

IV. E' flagrante la complicita' italiana ed europea col ciclo di orrori che sta portando l'umanita' all'apocalisse: e' ora di contrastare la guerra e lo schiavismo imponendo immediatamente al governo in carica una politica di pace, una politica che inveri il dettato dell'articolo 11 della Costituzione.

Se vi e' uno scopo che richiede lo sciopero generale, l'opposizione alla guerra e' questo scopo.

*

V. Molti molto stanno facendo per recare aiuto ai migranti. Ma questo aiuto non e' sufficiente a contrastare il razzismo di stato e la filiera mafiosa che gestisce il traffico di esseri umani e la loro riduzione in schiavitu'. Quello che veramente occorre per annientare il traffico di esseri umani e lo sfruttamento schiavista e la barbarie razzista tutte e tutti sappiamo cosa sia: riconoscere immediatamente a tutte le persone il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; diritto di voto per ogni persona che vive qui.

Una persona, un voto; ingresso legale e sicuro nel nostro paese per tutti gli esseri umani.

*

VI. Molto ancora resterebbe da fare per contrastare la violenza maschilista, schiavista, militarista, razzista, ecocida. Ma occorre cominciare in qualche modo.

Sciopero generale contro la guerra.

Programma di governo e liste della nonviolenza.

*

Una persona, un voto. Ingresso legale e sicuro in Italia per tutti gli esseri umani.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

La nonviolenza e' la via.

 

18. SULLE QUESTIONI CHE TUTTI GLI ESSERI UMANI RIGUARDANO

 

I

Sulle questioni che tutti gli esseri umani riguardano, tutti gli esseri umani devono avere diritto di decidere insieme.

Non si puo' delegare a nessuno in particolare ogni scelta che puo' uccidere innumerevoli esseri umani, ed a maggior ragione ogni scelta che l'intera umanita' mette in pericolo.

Sulla questione della guerra e del riarmo nessun governo e' abilitato a decidere da solo.

Si puo' decidere solo tutti insieme, ma tutti insieme significa includere anche gli esseri umani passati e venturi.

E perche' gli esseri umani venturi possano esistere e quindi idealmente votare, occorre prendere hic et nunc la decisione che non mette in pericolo la loro esistenza futura. E poiche' ogni essere umano puo' generare ovvero favorire la generazione di altri esseri umani, ogni decisione che uccida anche un solo essere umano uccide ipso facto gli infiniti suoi potenziali discendenti ovvero le infinite persone che quella persona col suo agire poteva contribuire a consentire che in futuro esistessero. Ergo dal punto di vista dei venturi mai e' ammissibile la guerra, che e' sempre e solo assassina.

E poiche' gli esseri umani defunti hanno come unica vita residua in questo mondo il loro ricordo da parte degli esseri umani viventi e venturi ne discende che occorre decidere cio' che non mette in pericolo la vita dei viventi e dei venturi, poiche' a questa sola condizione i trapassati non sono del tutto annientati. Ergo dal punto di vista dei trapassati mai e' ammissibile la guerra, che e' sempre e solo assassina.

Alla luce del diritto di tutti gli esseri umani a decidere insieme di cio' che tutti riguarda, inevitabilmente consegue che la guerra deve essere abolita.

Ogni essere umano ha diritto alla vita.

Uccidere non e' mai lecito.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

*

II

Sulle questioni che tutti gli esseri umani riguardano, tutti gli esseri umani devono avere diritto di decidere insieme.

Non si puo' delegare a nessuno in particolare ogni scelta che puo' uccidere innumerevoli esseri umani, ed a maggior ragione ogni scelta che l'intera umanita' mette in pericolo.

Poiche' la guerra ha per scopo di uccidere gli esseri umani, e poiche' anche gli esseri umani che essa ucciderebbe hanno diritto a partecipare alla deliberazione in merito ad essa, ne consegue che essi ad essa hanno diritto non solo di opporsi ma anche di porre il loro veto.

Ogni essere umano ha diritto di opporre il suo veto alla sua stessa uccisione. E parimenti ogni essere umano ha il dovere di opporre il suo veto all'uccisione di qualunque altro essere umano. Essendo il diritto alla vita "conditio sine qua non" per l'esistenza di ogni altro diritto - compreso il diritto alla deliberazione comune - ne discende che in nessun caso nessuno e' abilitato a decidere la morte di chicchessia pena il dissolversi di ogni legame e l'inabissarsi dell'intera civilta' umana.

Ogni essere umano ha diritto alla vita.

Uccidere non e' mai lecito.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

*

III

L'unica politica adeguata alla tragica ora presente dell'umanita' e' la nonviolenza.

L'unica politica ordinata al bene comune dell'umanita' e' la nonviolenza.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Ogni essere umano ha diritto alla vita.

Uccidere non e' mai lecito.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

19. DUE IDEE CONTRO LA GUERRA

 

Sciopero generale contro la guerra.

Liste della nonviolenza alle elezioni.

 

20. GALLIANO GAGLIARDI: L'EMULO

 

Nessuna persona normale

porterebbe quei capelli

e nessuna persona normale

sarebbe feticista dei missili balistici intercontinentali

e nessuna persona normale desidererebbe

apparire in tivu' a dire che ci gode

a far crepare la gente a scatenare

la guerra nucleare a farla finita

con l'umanita'.

 

Ma di persone normali non ne ho mai conosciute

e poi neppure io sono sicuro

che sia meglio che l'umanita' continui

e visto che io devo morire

perche' dovrebbero continuare a campare tutti gli altri?

 

Cosi' ho deciso di fare la mia parte

non vi diro' ne' dove ne' quando

ma state in guardia pezzi di letame.

 

21. GALLIANO GAGLIARDI: VIDEODROME AI TEMPI DEI SOCIAL MEDIA

 

Se la realta' virtuale e' reale

allora anche il reale e' solo virtuale

e poiche' il reale e' razionale

essendo l'irrazionale reale anche l'irrazionale

e' razionale.

 

I quindici minuti di celebrita'

valgono bene un omicidio

e poiche' tutti dobbiamo morire

ammazzare qualcuno non e' poi questa gran cosa.

 

Cosi' lungo una strada in America

un uomo un uomo ammazza per postare

su facebook il video della morte

cosi' il presidente dell'America

da' ordine di maciullare afgani

come si calpesta un formicaio

si spiaccica sul muro una zanzara

cosi' si inizia la guerra nucleare

cosi' si lasciano colare a picco

i piccoli nel cuore del marnostro

cosi' si nutrono di carne umana

i grandi della terra e noi meschini.

 

Spezzala tu questa catena di orrori

soccorri accogli assisti ogni persona

pace disarmo smilitarizzazione

il primo dovere salvare le vite.

 

22. GALLIANO GAGLIARDI: L'ASTUZIA DELLO SCRITTORE

 

Alla barbarie piace indossare

gli stivali col tacco e con gli speroni

le medaglie che tintinnano sul petto

i nastrini sull'uniforme quadra

le piace marciare con salti di squadra

avere la faccia di cera bella lustra.

 

Lascia tutto lo stipendio al parrucchiere

per avere il riporto sbarazzino

o i capelli da testa a barattolo

il suo gusto e' la conferenza stampa

la parata con i palloncini

la moltiplicazione delle bandiere.

 

La televisione le piace piu' della nutella

condisce l'insalata con la polvere da sparo

spaccherebbe un atomo in quattro

di mestiere fa il presidente

il piccolo padre il grande fratello

il re dei re e il Ceo di tutti i trust.

 

E conosce l'arte magna di governo

il segreto di arruolare un po' di schiavi

per sparare su tutti gli altri schiavi.

 

L'astuzia dello scrittore e' tutta qui

che dove dovresti scrivere

il nome delle eccellenze loro

e fare l'elenco delle persone che hanno ammazzato

ci metti invece un sostantivo astratto

e di metafore dai giu' a manetta

cosi' nessuno ti querela

e l'editore ti pubblica tranquillo

e tutti dicono oh che bel poeta

magari vinci pure il premio Nobel.

 

23. GALLIANO GAGLIARDI: ALLA RESA DEI CONTI

 

Sulla nostra vilta' fanno conto

tutti gli assassini di tutti i formati

sulla nostra stanchezza che ci sdraia

davanti alla televisione che ci assonna

quando in piazza dovremmo protestare

fanno conto gli assassini sulla forza

delle immagini che scambiamo per il mondo

e che come mondo accettiamo e invece dovremmo

quelle empie azioni quelle immagini immonde

quei poteri e strumenti assassini

contrastare con ogni nostra forza.

 

Sono capaci di tutto gli esseri umani

quindi anche di bene che pure e' cosi' faticoso

quindi anche di preferire

la verita' che salva le vite

di tutto sono infatti capaci gli esseri umani

anche

di essere umani.

 

Se non ti opporrai tu alla guerra e alle armi chi si opporra'?

se non ti opporrai tu al razzismo e allo schiavismo chi si opporra'?

se non ti opporrai tu al maschilismo e al fascismo chi si opporra'?

cosi' tante parole e cosi' pochi e poco pensati pensieri

cosi' tante parole e cosi' poche buone azioni

se rompi la scorza di pietra allora sei vivo.

 

Chiamiamo nonviolenza il movimento

delle oppresse e degli oppressi in lotta

per la comune liberazione

per la salvezza dell'umanita'.

 

Chiamiamo nonviolenza fermare le stragi

qui e adesso.

 

Una sola umanita'

in un unico mondo vivente

ogni vittima ha il volto di Abele.

 

24. SIA LIBERATO GABRIELE DEL GRANDE

 

Gabriele Del Grande e' un giornalista, blogger e cineasta italiano da anni fortemente impegnato per i diritti umani dei migranti.

Da alcuni giorni e' detenuto in Turchia senza che gli sia stato contestato alcun reato e senza aver potuto nominare un avvocato.

Come tante altre persone anche noi abbiamo trepidato per lui ma finora abbiamo preferito non scrivere nulla nel dubbio che ogni intervento non richiesto potesse danneggiarlo.

Ora sappiano dai mezzi d'informazione che con una telefonata alla sua compagna ha annunciato l'inizio di uno sciopero della fame e chiesto che ci si mobiliti affinche' vengano finalmente rispettati i suoi diritti.

Ogni persona di volonta' buona faccia sentire la sua voce.

Gabriele Del Grande e' una persona che da anni si impegna per salvare vite umane, come ogni essere umano ed a maggior ragione tutti gli umani istituti dovrebbero fare.

Chiediamo che siano rispettati i suoi diritti e che sia liberato al piu' presto.

 

25. "SOLIDALI CON GABRIELE DEL GRANDE". UN INCONTRO A VITERBO

 

Si e' svolto la sera di martedi' 18 aprile 2017 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di solidarieta' con Gabriele Del Grande, il prestigioso giornalista, ricercatore e cineasta italiano fortemente impegnato per i diritti umani.

Gabriele Del Grande da alcuni giorni e' detenuto in Turchia - dove stava svolgendo il suo prezioso lavoro di giornalista e di studioso - senza che gli siano state fin qui notificate imputazioni e senza aver potuto nominare un avvocato. Solo dopo giorni di isolamento ha potuto contattare telefonicamente i familiari ed ha annunciato di aver iniziato un digiuno per ottenere il rispetto dei suoi diritti.

Invitiamo tutte le persone sollecite dei diritti umani,  le istituzioni democratiche del nostro paese e l'opinione pubblica internazionale a chiedere alle autorita' turche che i diritti di Gabriele Del Grande siano rispettati.

Gabriele Del Grande e' un difensore dei diritti umani: siano rispettati i suoi diritti, sia restituito alla liberta'.

 

26. PIERO OTTONE

 

E' deceduto Piero Ottone, giornalista, saggista, intellettuale democratico.

Una persona civile che si opponeva alla barbarie.

 

27. IL PARLAMENTO ITALIANO SI IMPEGNI PER LA LIBERAZIONE DI GABRIELE DEL GRANDE. UN APPELLO

 

Egregie senatrici ed egregi senatori,

egregie deputate ed egregi deputati,

Gabriele Del Grande, giornalista, blogger, cineasta, attivista per i diritti umani, e' attualmente detenuto in Turchia senza che gli siano stati contestati reati e senza che gli sia stato permesso di avere un avvocato. Ieri ha iniziato uno sciopero della fame in difesa dei suoi diritti.

Gabriele Del Grande e' da anni impegnato nella difesa dei diritti umani dei migranti, ed il suo lavoro e' di grande valore. La sua detenzione in Turchia (oltretutto senza che gli siano state fin qui formulate accuse e senza che possa disporre di assistenza legale) e' uno scandalo.

Vi chiediamo di adoperarvi, come rappresentanti del popolo italiano, affinche' i suoi diritti siano finalmente rispettati; vi chiediamo di adoperarvi per la sua immediata liberazione.

 

28. OGNI PERSONA, ASSOCIAZIONE, ISTITUZIONE DEMOCRATICA SI IMPEGNI PER LA LIBERAZIONE DI GABRIELE DEL GRANDE

 

Gabriele Del Grande, giornalista, blogger, cineasta, attivista per i diritti umani, e' detenuto in Turchia senza imputazioni e senza assistenza legale. Ha iniziato uno sciopero della fame in difesa dei suoi diritti.

Gabriele Del Grande e' da anni impegnato nella difesa dei diritti umani dei migranti, ed il suo lavoro e' di grande valore.

Ad ogni persona di volonta' buona, ad ogni associazione e istituzione democratica, chiediamo di adoperarsi per la sua immediata liberazione.

 

29. COMPIE OGGI 95 ANNI MONSIGNOR DANTE BERNINI, COSTRUTTORE DI PACE. BUON COMPLEANNO, AMATISSIMO MAESTRO

 

Compie oggi 95 anni monsignor Dante Bernini, vescovo emerito, costruttore di pace, luminosa figura dell'impegno nonviolento.

Del suo esempio, della sua amicizia, del suo magistero di generoso compagno di cammino di tutte le persone di volonta' buona (e tutti gli esseri umani almeno in potenza lo sono, tutti recando nel fondo del cuore una qualche favilla di bene), di sollecito e fraterno soccorritore di tutte le persone di aiuto bisognose (e tutti in maggiore o minore misura lo siamo, fragili e perituri tutti e d'amore assetati come d'acqua e di luce), anche noi lo ringraziamo ancora.

Buon compleanno, colendissimo e amatissimo maestro.

*

Una breve notizia su don Dante Bernini: "Vescovo emerito della diocesi di Albano, gia' presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e gia' membro della "Comece'" (Commission des Episcopats de la Communaute' Europeenne), una delle figure piu' illustri dell'impegno di pace, solidarieta', nonviolenza, che nell'arco dell'intera sua vita come sacerdote e come docente e' stato costantemente impegnato per la pace e per la giustizia, nella solidarieta' con i sofferenti e gli oppressi, nell'impegno per la salvaguardia del creato, nella promozione della nonviolenza, unendo all'adempimento scrupoloso dei prestigiosi incarichi di grande responsabilita' un costante ascolto di tutti coloro che a lui venivano a rivolgersi per consiglio e per aiuto, a tutti sempre offrendo generosamente il suo conforto e sostegno, la sua parola buona e luminosa e l'abbraccio suo saldo e fraterno" (Dalla motivazione del riconoscimento attribuitogli il 2 ottobre 2014 dalla Citta' di Viterbo con una solenne cerimonia nella Sala Regia di Palazzo dei Priori). Il 13 aprile 2015, nell'anniversario della promulgazione della "Pacem in Terris", e' stata realizzata in suo onore a Viterbo una "Giornata per la Pace".

 

30. VITERBO SOLIDALE CON GABRIELE DEL GRANDE. UN INCONTRO DI TESTIMONIANZA

 

Si e' svolto la sera di giovedi' 20 aprile 2017 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di testimonianza in solidarieta' con Gabriele Del Grande, il giornalista, blogger, studioso e cineasta italiano fortemente impegnato per i diritti umani da alcuni giorni detenuto in Turchia senza essere accusato di nulla, da martedi' in sciopero della fame per ottenere il rispetto dei suoi diritti.

A Viterbo e' il secondo incontro promosso dalla storica struttura nonviolenta per testimoniare vicinanza all'intellettuale e attivista detenuto in Turchia.

Le persone partecipanti all'incontro chiedono che siano rispettati i diritti di Gabriele Del Grande e che torni immediatamente in liberta'; invitano tutte le persona, le associazioni e le istituzioni democratiche ad impegnarsi in difesa di questo difensore dei diritti umani.

In questi giorni di avvicinamento e preparazione al 25 aprile, anniversario della liberazione del nostro paese dalla barbarie fascista, ovunque siano promosse iniziative nonviolente di testimonianza per la liberazione di Gabriele Del Grande.

*

I partecipanti all'incontro hanno anche inviato un commosso saluto all'amico e maestro monsignor Dante Bernini, autorevole figura della cultura della pace, che festeggia in questo giorno i 95 anni. Hanno espresso inoltre un rinnovato impegno contro la guerra, il razzismo, il femminicidio, per i diritti umani di tutti gli esseri umani; ed in particolare hanno riaffermato la richiesta al Parlamento di due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese. Infine e' stato ribadito che tra le molte cose da fare per opporsi alla guerra, di particolare utilita' e' sostenere il Movimento Nonviolento (per informazioni e contatti a tal fine si vedano i siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it).

 

31. OPPORSI A TUTTE LE UCCISIONI

 

L'attentato di Parigi, il massacro nel Mediterraneo, i paesi sconvolti dalla guerra e dalle dittature, milioni di esseri umani in fuga, miliardi di esseri umani indicibilmente oppressi da dominazioni globali e locali terroriste e schiaviste.

Opporsi occorre a tutte le uccisioni.

Salvare occorre tutte le vite.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Siamo una sola umanita', ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 250 del 23 luglio 2017

 

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