[Nonviolenza] Una persona, un voto. 114



 

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UNA PERSONA, UN VOTO

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Per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone che risiedono in Italia

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)

Numero 114 del 29 maggio 2017

 

In questo numero:

1. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

2. "Una persona, un voto". Un appello all'Italia civile

3. Il 2 giugno a Roma la festa della Repubblica che ripudia la guerra

4. Approssimandosi il 2 giugno

 

1. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

 

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

2. INIZIATIVE. "UNA PERSONA, UN VOTO". UN APPELLO ALL'ITALIA CIVILE

 

Un appello all'Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.

Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.

Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.

Una persona, un voto. Il momento e' ora.

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All'appello "Una persona, un voto" hanno gia' espresso il loro sostegno innumerevoli persone, tra cui tra le prime:

padre Alex Zanotelli

Lidia Menapace, partigiana, femminista e senatrice emerita

Isa Alberti

Gianfranco Aldrovandi, del "Collettivo nonviolento uomo-ambiente"

Rocco Altieri, docente e saggista, direttore dei "Quaderni Satyagraha", Centro Gandhi di Pisa

Peppe Amato, pensionato

Dino Angelini

Pino Arancio, traduttore, impegnato nei movimenti per la pace e di solidarieta'

Piero Arcangeli, etnomusicologo e compositore

Laura Arduni, impiegata

Simonetta Astigiano, biologa e ricercatrice

Lino Balza, ecologista

Vincenzo Balzani, professore emerito, Universita' di Bologna

don Franco Barbero

Daniele Barbieri, blogger

Raffaele Barbiero, operatore sociale

Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio

Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di "Noi Siamo Chiesa"

Bruno Antonio Bellerate, docente emerito dell'Universita' Roma Tre

Eleonora Bellini, bibliotecaria e scrittrice

Giuliana Beltrame, sociologa e attivista

Maurizio Benazzi, quacchero, curatore della newsletter "Ecumenici"

don Gianni Bergamaschi

Ascanio Bernardeschi, saggista e militante

Massimiliano Bernini, deputato

Silvia Berruto, da sempre impegnata in iniziative di pace, solidarieta', nonviolenza

Severina Berselli

Norma Bertullacelli, dell'"ora in silenzio per la pace" di Genova

Stella Bianchi, deputata

Giovanni Bianco, giurista e professore universitario

Michele Boato, ecologista

Franco Borghi, attivista per la pace e la legalita'

Dario Borso, filosofo

Giovanni Bosco

Paolo Bosi, docente universitario

Donatella Botta, impegnata nella solidarieta'

Silvio Bozzi, docente universitario

Anna Bravo, storica

Valentina Bruno, docente, del centro antiviolenza "Erinna" di Viterbo

Vincenza Bruno Bossio, deputata

Giuseppe Burgio, pedagogista, Universita' di Enna

Alberto Cacopardo, antropologo

Alessandro Capuzzo, ecopacifista

Gennaro Carotenuto, storico

Giorgio Carpi, "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano (Pisa)

Rodolfo Carpigo

Claudio Carrara, presidente del Movimento Internazionale della Riconciliazione - Italia

Maria Luigia Casieri, dirigente scolastica

Franco Cassano, deputato

Felice Casson, senatore

Francesco Cassotti

Pilar Castel, autrice e attrice No War

Valeria Castelli

Marco Catarci, pedagogista e docente universitario

padre Carlo Cautillo cp

Giovanna Cavarocchi, Auser Viterbo

Nello Centomo

Maurizio Chierici, giornalista

Olindo Cicchetti, figura storica dei movimenti ecopacifisti e per i diritti, narratore di comunita'

Giorgio Cingolani, agricoltore e socio del Centro studi "Sereno Regis" di Torino

Michele Citoni, documentarista

Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita

Francesco Coletta, docente e coordinatore della Federazione Gilda-Unams di Viterbo

Antonio Corbeletti, presidente della sezione Anpi di Voghera

don Franco Corbo, parroco, presidente del gruppo di volontariato "Solidarieta'"

Corrado Corradini, giornalista

Paolo Corsini, senatore, docente universitario

Paolo Crocchiolo, medico, docente universitario

Lucia Cruschelli, associazione "Mestizaje" di Cecina

Pasquale D'Andretta, formatore

Massimo Dalla Giovanna, impiegato, delegato Rsu

Tiziana Dal Pra, presidente dell'associazione "Trama di terre" di Imola

Marianita De Ambrogio, Donne in Nero di Padova

Emanuela Dei, giornalista

Tonio Dell'Olio, presidente Pro Civitate Christiana di Assisi, gia' coordinatore nazionale di Pax Christi, gia' responsabile di Libera International

Giorgio Demurtas, docente universitario

Valerio De Nardo, dirigente pubblica amministrazione e scrittore

Loredana De Petris, senatrice, presidente del Gruppo Misto al Senato

Lucia De Sanctis, associazione "Mestizaje" di Cecina

Maria Rosa De Troia, attivista in difesa della Costituzione

Mimmo Di Gioia, Ambasciata di Pace di Foggia

Mario Di Marco, responsabile della formazione dei volontari in servizio civile della Caritas diocesana di Viterbo

Domenico Di Pietro, associazione "Mestizaje" di Cecina

Angela Dogliotti, peace-researcher

Luciano Dottarelli, docente e saggista, presidente Club Unesco Viterbo-Tuscia

Anna Draghetti, pensionata

Donatella Duranti, deputata

Massimo Duranti, giudice di pace emerito

Anna Maria Eramo

Osvaldo Ercoli, figura storica dell'impegno per la pace, i diritti umani, l'ambiente

Carla Ermoli, pensionata

Roberto Escobar, filosofo politico e critico cinematografico

suor Maria Stella Fabbri

Sergio Falcone, poeta

Fulvio Faro, operatore sociosanitario

Claudio Fecchio, gia' obiettore di coscienza al servizio militare e coordinatore della campagna di obiezione alle spese militari

Maria Bernarda Forcella

Filippo Fossati, deputato

Valentina Franchi, associazione "Mestizaje" di Cecina

Gabriele Gabrieli, del Gruppo "In silenzio per la pace" di Mantova

Sancia Gaetani, Wilfp Italia

Haidi Gaggio Giuliani, senatrice emerita

Elena Gajani Monguzzi, docente, poetessa, impegnata per i diritti umani di tutti gli esseri umani

Carlo Galli, professore universitario e deputato

Daniele Gallo, giornalista, saggista, editore e docente universitario

Francuccio Gesualdi, animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo"

Giorgio Giannini, storico e saggista

Agnese Ginocchio, cantautrice per la pace e la nonviolenza

Piero P. Giorgi, ricercatore sulla violenza e la nonviolenza

Luisa Gnecchi, deputata

Miguel Gotor, senatore

Carmine Grassino, docente, formatore, capo scout e barelliere a Lourdes

Celeste Grossi, figura storica dell'impegno di pace e solidarieta'

Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista

Maria Cecilia Guerra, senatrice

Paolo Henrici De Angelis, architetto

Paolo Hutter, giornalista

Chiara Ingrao, scrittrice, animatrice culturale, deputata emerita, figura storica dei movimenti per la pace e i diritti

Luca Kocci, docente, giornalista, saggista

Francesca Koch, presidente della "Casa Internazionale delle Donne" di Roma

Alberto L'Abate, presidente onorario dell'Ipri

Eros Lamaida, sindaco di Castelnuovo Cilento

Teresa Lapis, giurista dei diritti umani, docente

Federico La Sala, docente di filosofia e saggista

Camilla Lattanzi, autrice e conduttrice radiofonica

Raniero La Valle, senatore emerito, direttore di "Vasti", presidente del Comitato per la democrazia internazionale

Paolo Limonta, maestro elementare e consigliere comunale

Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente

Anna Lodeserto, internazionalista ed esperta di politiche migratorie, cittadinanza e mobilita'

Pierpaolo Loi, maestro elementare

Doris Lo Moro, senatrice

Eugenio Longoni, militante antifascista

Franco Lorenzoni, maestro elementare e coordinatore della Casa-laboratorio di Cenci

Paolo Lucchesi, dal lungo curriculum d'impegno sociale

Daniele Lugli, presidente onorario del Movimento Nonviolento

Monica Luisoni, attivista

suor Monica Luparello, missionaria comboniana

Antonio Lupo, medico

Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria

Anna Maghi, del centro antiviolenza "Erinna" di Viterbo

Agnese Manca, docente universitaria, impegnata in molte iniziative di solidarieta'

Luigi Manconi, senatore, sociologo, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato

Giovanni Mandorino, del Centro Gandhi di Pisa

Fiorella Manzini, pensionata, gia' insegnante di educazione artistica, pittrice, presidente del Cdmpi

Cristina Maranesi, blogger

Luisa Marchini, operatrice culturale, saggista e narratrice

don Mario Marchiori

Alessandro Marescotti, fondatore e presidente di Peacelink

Gian Marco Martignoni, Cgil Varese

Rachele Matteucci, insegnante di lingua italiana per stranieri presso l'Associazione San Martino de Porres

Cristina Mattiello, insegnante, giornalista

Clementina Mazzucco, docente universitaria, saggista

Alessandra Mecozzi, presidente di "Cultura e' liberta'. Una campagna per la Palestina"

Dario Mencagli, cooperante internazionale, docente

Rosa Mendes, bibliotecaria, presidente dell'Associazione donne brasiliane in Italia

Ivo Menna, responsabile ambientalista verdi, responsabile regionale Osservatorio Nazionale Amianto

Enrico Mezzetti, presidente dell'Anpi provinciale di Viterbo

Pierangelo Monti, del Mir di Ivrea

Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo

Rosangela Mura, attivista

Alessandro Murgia, medico impegnato nella solidarieta'

Loretta Mussi, Rete romana di solidarieta' con la Palestina

Paolo Naso, politologo, Sapienza Universita' di Roma

Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni

Giorgio Nebbia, ecologista

Giovanna Niccoli, attivista

don Gianni Novelli, direttore emerito del Cipax

Alberto Pacelli, coordinatore dell'associazione di ricerca e di iniziativa culturale, civile e ambientale "Idee di futuro" di Novara

Emilia Pacelli, casalinga

Giovanna Pagani, Wilpf Italia

Anselmo Palini, insegnante e saggista

Vittorio Pallotti, fondatore del Centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale

Marco Palombo, attivista della Rete No War di Roma

Luca Paolocci, Usb Viterbo

Eleonora Parlanti, ricercatrice

Maria Luisa Paroni, Comitato Oglio Po per la Costituzione

Edoardo Patriarca, deputato

Maria Paola Patuelli, Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna e Associazione femminile maschile plurale

Marisa Pedroncelli, volontaria nella solidarieta' internazionale

Serena Pellegrino, deputata

Giovanni Penzo, pensionato

Donato Perreca, pensionato

Alessia Petraglia, senatrice

Gianpaolo Petrucci, presidente del Gruppo Educhiamoci alla Pace di Bari

Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher

Fiora Pezzoli, psicoterapeuta

Giorgio Piacentini, presidente emerito del Cipax

Leo Piacentini, pensionato

Piero Pinzauti

Rosanna Pirajno, architetta, presidente dell'associazione "Mezzocielo" di Palermo

Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e fisica, volontario nel carcere di Viterbo

Pier Paolo Poggio, storico, direttore della Fondazione "Luigi Micheletti"

Rocco Pompeo, presidente della "Fondazione Nesi"

Pier Paolo Poncia, geologo

Giuliano Pontara, filosofo

Franco Porcu, operaio

Alessandro Presicce, giurista

Giovanna Procacci, sociologa, Universita' di Milano

Andrea Pubusa, giurista

Pasquale Pugliese, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento

Mauro Pugni, Cdb di Modena

Laura Quagliuolo, redattrice e attivista del Coordinamento italiano di sostegno alle donne afghane

Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta'

Margherita Rambaldi

Roberto Rampi, deputato

Massimo Ribelli, Universita' di Roma "La Sapienza"

Rodolfo Ricci, coordinatore nazionale Filef, segretario Fiei

Annamaria Rivera, antropologa

Dario Rossi, avvocato

padre Agostino Rota Martir, campo Rom di Coltano

Giorgio Roversi, pensionato

Francesco Ruotolo, docente di discipline giuridiche ed economiche

Enrica Salvatori, docente universitaria

Vincenzo Sanfilippo, sociologo, della Comunita' dell'Arca di Lanza del Vasto

Cesare Sangalli, Ambasciata di Pace di Foggia

Lavinia Sangiorgi, volontaria di Focus - Casa dei diritti sociali di Roma

Antonia Sani, Wilpf Italia

Adriano Sansa, magistrato e poeta

Carlo Sansonetti, figura storica dell'impegno di pace e solidarieta'

Delfino Santaniello, figura storica dell'impegno per la legalita' e la democrazia

Eugenio Santi, presidente del Gavci

Maria Santo, figura storica dei movimenti di pace e solidarieta'

don Alessandro Santoro, della comunita' delle Piagge

Mauro Sarnari, dell'Unicef di Viterbo

padre Pietro Sartorel, sacerdote, missionario in Brasile

Giovanni Sarubbi, direttore de "Il dialogo"

Renato Sasdelli, docente universitario e saggista

Gian Piero Scanu, deputato

Gabriele Scaramuzza, pensionato

Eugenio Scardaccione, dirigente scolastico

Manlio Schiavo, docente, referente del Comitato cittadino di Bagheria per la Costituzione

Marco Scipioni, presidente del Centro studi e documentazione "Don Pietro Innocenti"

Rosa Scognamiglio, docente impegnata in difesa dei diritti umani e della Costituzione

Antonio Scopelliti, Ambasciata di Pace di Foggia

Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera dei Deputati

Bruno Segre, organizzatore e ricercatore culturale indipendente

Giovanni Battista Sgritta, sociologo e docente universitario

Paolo Sighinolfi

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Matteo Soccio, "Casa per la Pace" di Vicenza

Pietro Soldini, Cgil nazionale

Gabriele Spallone

Marilena Spriano

Irene Starace, Wilpf Italia

Gianni Tamino, biologo, docente universitario in pensione

Francesco Tanzarella

Ada Tomasello, Usb immigrazione Viterbo

Alberto Trevisan, obiettore di coscienza nonviolento negli anni '70 e per questo piu' volte incarcerato

Marco Trotta, consigliere di quartiere a Bologna per Coalizione Civica

Michelangelo Tumini, dei "Cantieri di pace" di Osimo, Offagna, Castelfidardo e Loreto

Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di "Pressenza"

Laura Tussi, giornalista e scrittrice

Fabio Vaccari

Nicola Vallinoto, informatico, dirigente nazionale del Movimento Federalista Europeo

Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento

Leonardo Varvaro, docente universitario

Pasquale Ventrella, Ambasciata di Pace di Foggia

Antonio Vermigli, direttore di "In dialogo"

Rosario Vitale, Ambasciata di Pace di Foggia

Salvatore Vitale, divulgatore agricolo

Giulio Vittorangeli, presidente dell'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo

Luciano Zambelli, della Lega per il disarmo unilaterale

Lorenzo Zaniboni

Giorgio Zanin, deputato

Rina Zardetto, presidente dell'Associazione Reggiana per la Costituzione

Franco Zunino, ingegnere

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Per adesioni: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it

Per dare notizia delle adesioni ai presidenti del Parlamento:

- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini at camera.it

- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso at senato.it

 

3. INIZIATIVE. IL 2 GIUGNO A ROMA LA FESTA DELLA REPUBBLICA CHE RIPUDIA LA GUERRA

 

Promossa dai movimenti ecopacifisti, equosolidali e nonviolenti si terra' a Roma il 2 giugno la "Festa della Repubblica che ripudia la guerra" con il motto "Difendiamo l'umanita', non i confini".

Per informazioni e adesioni: info at difesacivilenonviolenta.org, www.difesacivilenonviolenta.org

 

4. EDITORIALE. APPROSSIMANDOSI IL 2 GIUGNO

 

Si avvicina il 2 giugno, festa della Repubblica.

E repubblica significa tre cose.

Innanzitutto e' "la cosa di tutti", la "res publica", ergo l'impegno comune per il bene comune.

In secondo luogo e' il contrario del regime in cui uno regna e tutti gli altri sono sudditi, ovvero sottomessi all'arbitrio di un solo e privati di ogni diritto che da quel solo non provenga come privilegio.

In terzo luogo nella specifica vicenda italiana e' il contrario del fascismo e di tutto cio' che il fascismo implica: quindi la repubblica e' democrazia, cioe' potere del popolo; e' stato di diritto, cioe' riconoscimento della dignita' umana; e' ordinamento costituzionale, cioe' legalita' che salva le vite e tutte le persone riconosce eguali in diritti.

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La festa della Repubblica, prendiamola sul serio.

E se la prendiamo sul serio allora prendiamo sul serio la Costituzione della Repubblica italiana, fondamento del nostro ordinamento giuridico e della nostra identita' nazionale.

E ad esempio il suo articolo 2 che afferma che "La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo".

E ad esempio il suo articolo 3 in cui e' scritto che "E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta' e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".

E ad esempio il suo articolo 10, che stabilisce che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".

E ad esempio il suo articolo 11, che dichiara senza equivoci che "L'Italia ripudia la guerra".

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La festa della Repubblica, prendiamola sul serio.

E per prenderla sul serio diciamo al governo e al parlamento che l'Italia deve cessare di produrre e trafficare armi assassine, deve cessare di prendere parte a guerre assassine, deve cessare di far parte di alleanze militari assassine, deve cessare di sperperare immense risorse pubbliche a fini di riarmo e militarizzazione, riarmo e militarizzazione il cui esito ultimo sempre e soltanto e' l'uccisione di esseri umani.

E per prenderla sul serio diciamo al governo e al parlamento che occorre prendere due provvedimenti indispensabili e urgenti per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

E per prenderla sul serio chiamiamo ogni persona di volonta' buona ed ogni organizzazione democratica ad impegnarsi hic et nunc a sostenere l'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone stabilmente residenti nel nostro paese; a sostenere i movimenti per il disarmo, la smilitarizzazione, la solidarieta' che salva le vite, la difesa dell'ambiente naturale casa comune dell'umanita' e di cui l'umanita' stessa e' parte, la nonviolenza.

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La festa della Repubblica, prendiamola sul serio.

Bene hanno fatto i movimenti femministi ed antirazzisti, ecopacifisti, equosolidali e nonviolenti a promuovere la manifestazione che si terra' a Roma il 2 giugno, "Festa della Repubblica che ripudia la guerra" con il motto "Difendiamo l'umanita', non i confini" (per informazioni e adesioni: info at difesacivilenonviolenta.org, www.difesacivilenonviolenta.org).

Con questa iniziativa, che invera il senso e il fine della Repubblica e smaschera la mistificazione e l'abominio della parata militare (che con la festa della Repubblica nulla ha a che vedere, mentre ha a che vedere con l'esibizione delle armi che servono a fare la guerra, ovvero ad uccidere le persone: l'esatto contrario di una repubblica democratica) i movimenti femministi ed antirazzisti, ecopacifisti, equosolidali e nonviolenti chiamano l'intero popolo italiano alla fedelta' ai valori costituzionali e all'impegno per la pace, la dignita' umana, la difesa della biosfera.

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La festa della Repubblica, prendiamola sul serio.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Il primo dovere e' salvare le vite.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Una persona, un voto.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nell'impegno per la liberazione comune dell'umanita' e la salvaguardia dell'intero mondo vivente.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

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UNA PERSONA, UN VOTO

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Per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone che risiedono in Italia

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)

Numero 114 del 29 maggio 2017

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com