[Nonviolenza] Telegrammi. 2519



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2519 del primo novembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. L'unica via per far cessare le stragi

2. 4 novembre 2016: non festa, ma lutto. A Trento gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta". Ogni vittima ha il volto di Abele

3. Con il professor Osvaldo Ercoli e con la dottoressa Antonella Litta in difesa della Costituzione

4. Indice dei "Telegrammi" di ottobre 2016 (parte prima)

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. L'UNICA VIA PER FAR CESSARE LE STRAGI

 

E' la scelta della nonviolenza.

Abolire le guerre, gli eserciti, le armi.

Riconoscere, rispettare, sostenere, difendere la vita, la dignita', i diritti di tutti gli esseri umani.

Questo significa la commemorazione nonviolenta delle vittime di tutte le guerre il 4 novembre.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. APPELLI. 4 NOVEMBRE 2016: NON FESTA, MA LUTTO. A TRENTO GLI "STATI GENERALI DELLA DIFESA CIVILE NON ARMATA E NONVIOLENTA". OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

 

4 novembre 2016: non festa, ma lutto

Cento anni dopo: basta guerre

Un'altra difesa e' possibile

A Trento gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta"

Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l'Associazione Antimafie Rita Atria lanciano per il 4 novembre l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinche' in ogni citta' si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.

Ogni vittima ha il volto di Abele

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Oltre cento anni dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, mentre e' tragicamente in corso la "terza guerra mondiale a pezzi", e' ora di dire basta.

Per questo sosteniamo la campagna "Un'altra difesa e' possibile" che ha depositato in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.

Obiettivo della campagna e' quello di organizzare la difesa civile, non armata e nonviolenta - ossia la difesa della Costituzione e dei diritti civili e sociali che in essa sono affermati; la preparazione di mezzi e strumenti non armati di intervento nelle controversie internazionali; la difesa dell'integrita' della vita, dei beni e dell'ambiente dai danni che derivano dalle calamita' naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni - anziche' finanziare cacciabombardieri, sommergibili, portaerei e missioni di guerra, che lasciano il Paese indifeso dalle vere minacce che lo colpiscono e lo rendono invece minaccioso agli occhi del mondo. La Campagna vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia, dando centralita' alla Costituzione che "ripudia la guerra" (art. 11), afferma la difesa dei diritti di cittadinanza ed affida ad ogni cittadino il "sacro dovere della difesa della patria" (art. 52).

Il 4 e 5 novembre a Trento i promotori della campagna "Un'altra difesa e' possibile" e il Forum Trentino per la Pace e i diritti umani hanno convocato gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta", un primo passo per coordinare e creare un confronto tra i diversi soggetti che gia' ora agiscono nel settore della difesa civile: le istituzioni preposte alla Difesa, alla Protezione civile, al Servizio Civile Nazionale, la ricerca sulla risoluzione nonviolenta dei conflitti, il Terzo Settore e le organizzazioni non governative che lavorano per la pace e il disarmo.

Tutti coloro che non potranno essere con noi fisicamente a Trento, si uniscano idealmente in una sorta di staffetta civile tra commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, ribadendo che il 4 novembre e' giorno di lutto e non di festa per la partecipazione all'inutile strage della prima guerra mondiale. Ovunque sia possibile, in ogni piazza d'Italia. Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente. Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire. Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio. Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

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Per informazioni sulla campagna "Un'altra difesa e' possibile"

vai al sito www.difesacivilenonviolenta.org

Segreteria della Campagna c/o il Movimento Nonviolento

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A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa. Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni. Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

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Movimento Nonviolento

per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803

e-mail:an at nonviolenti.org, siti: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it

PeaceLink

per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo

per contatti: e-mail: nbawac at tin.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Associazione Antimafie Rita Atria

per contatti: e-mail: abruzzo at ritaatria.it, sito: www.ritaatria.it

 

3. INCONTRI. CON IL PROFESSOR OSVALDO ERCOLI E CON LA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE

 

Si e' svolto nel pomeriggio di lunedi' 31 ottobre 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione con la partecipazione del professor Osvaldo Ercoli e della dottoressa Antonella Litta.

Nel corso dell'incontro si e' riflettuto sulla necessita' dell'impegno in difesa della Costituzione della Repubblica italiana e quindi sulla necessita' di adoperarsi affinche' nel referendum del 4 dicembre prevalga il No alla sciagurata riforma imposta dal governo.

Si allega:

1. Una breve notizia sul professor Osvaldo Ercoli;

2. Una breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta;

3. Un appello nonviolento per il 4 dicembre: "Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe";

4. Una riflessione in dieci punti del responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".

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Allegati

1. Una breve notizia sul professor Osvaldo Ercoli

Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' stato tra gli animatori del comitato che ha salvato l'area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame dalla devastazione. E' stato scritto di lui: "Il professor Osvaldo Ercoli e' stato per decenni docente di matematica e fisica a Viterbo, citta' in cui e' da sempre un simbolo di rigore morale e civile, di impegno educativo, di sollecitudine per il pubblico bene, di sconfinata generosita'. Gia' pubblico amministratore comunale e provinciale di adamantina virtu', sono innumerevoli le iniziative in difesa dei diritti umani e dell'ambiente di cui e' stato protagonista; tuttora impegnato nel volontariato a sostegno di chi ha piu' bisogno di aiuto, e' altresi' impegnato in prima persona ovunque vi sia necessita' di smascherare e contrastare menzogne, ingiustizie, violenze... Avendo avuto il privilegio immenso di averlo come amico, come maestro di impegno civile, come compagno di tante lotte nonviolente, vorremmo cogliere questa occasione per esprimergli ancora una volta il nostro affetto, la nostra ammirazione, la nostra gratitudine; affetto, ammirazione e gratitudine che sappiamo essere condivise da tutte le persone di Viterbo e dell'Alto Lazio, da tutte le persone che hanno avuto l'onore di conoscerlo e che hanno a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera". Ed e' stato scritto anche: "Ascoltare il professor Ercoli e' sempre straordinariamente educativo, e di grande conforto: poiche' significa mettersi alla scuola di una persona che unisce il rigore del ragionamento logico all'affermazione del dovere morale e all'intransigenza dell'impegno civile, con una sobrieta', una mitezza ed una saggezza che rendono ogni sua parola, ogni sua argomentazione, non solo un dono prezioso per il pensiero e per l'azione, ma anche un autentico gesto di amicizia che nel suo stesso darsi - in squisita cortesia ed insieme in assoluta chiarezza e onesta' - degnifica gli interlocutori tutti invitandoli ad esser parte del bene, del giusto, del vero". Il 2 ottobre 2014, in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza, la Citta' di Viterbo, nella solenne cornice della Sala Regia di Palazzo dei Priori, sede del Comune, gli ha tributato un riconoscimento in segno della gratitudine dell'intera popolazione viterbese per il suo magistero di uomo di pace: dinanzi a un uditorio commosso che aveva gremito la storica sala, il sindaco ha consegnato al professor Ercoli un attestato della riconoscenza della citta' tutta; nella motivazione del riconoscimento di cui e' stata data lettura era scritto: "Al professor Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' pubblico amministratore di adamantino rigore morale e di strenua dedizione al bene comune, impegnato nel volontariato e nella difesa dell'ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani, animatore di molteplici iniziative di pace e di solidarieta', generoso educatore attraverso la parola e l'esempio al ragionamento logico come al dovere morale e all'impegno civile, di saggezza e mitezza maestro, testimone fedele dell'amore per il vero ed il giusto, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto a chiunque ne avesse bisogno come nel contrastare menzogne e violenze, sempre avendo a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera, la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace".

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2. Una breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute" nonche' referente nazionale per le problematiche ambientali e sanitarie derivanti dall'inquinamento delle acque ad uso umano. E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio e il diritto all'abitare con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero".

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3. Un appello nonviolento per il 4 dicembre: "Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe"

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.

Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.

Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

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4. Una riflessione in dieci punti del responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"

Peppe Sini: Dieci coltellate. Minima una guida al referendum

Intitolare questi brevi ragionamenti "dieci coltellate" e' un espediente retorico: a indicare la necessita' e l'urgenza di squarciare la cortina delle menzogne ed uscire dalla subalternita' al discorso dominante che e' il discorso falso e fraudolento della classe dominante che tutte e tutti ci opprime.

Indicheremo qui di seguito tre trappole in cui non cadere (la trappola delle velocita', la trappola del risparmio, la trappola della governabilita'), formuleremo tre elogi (del perfetto bicameralismo, della rappresentanza proporzionale, del costituzionalismo nemico dell'assolutismo), dichiareremo tre beni irrinunciabili (la repubblica parlamentare; lo stato di diritto, ovvero la separazione e il controllo dei poteri; la democrazia, ovvero la sovranita' popolare) e giungeremo a una conclusione che ci sembra coerente e doverosa: il 4 dicembre votare No al golpe degli apprendisti stregoni; difendiamo la Costituzione della Repubblica italiana.

E valga il vero.

1. La trappola della velocita'

Quando si prendono decisioni importanti non si discute mai abbastanza. Quando si fanno le leggi, piu' ci si pensa e meglio e'. La democrazia e' un processo decisionale lento e paziente; come scrisse Guido Calogero si contano tutte le teste invece di romperle. Solo le dittature sono veloci, velocissime, e il frutto di quella velocita' e' sempre e solo la schiavitu' e la morte di innumerevoli esseri umani.

2. La trappola del risparmio

Da quando in qua per risparmiare quattro baiocchi occorre massacrare la Costituzione, che e' la legge a fondamento di tutte le nostre leggi, la base del nostro ordinamento giuridico e quindi della nostra civile convivenza? Da quando in qua per risparmiare quattro baiocchi occorre distruggere la forma istituzionale repubblicana del nostro paese e sostituirla con la dittatura del governo, ovvero con la dittatura del capitale finanziario transnazionale di cui il governo in carica e' servo sciocco? Per ridurre i costi dell'attivita' parlamentare basterebbe una legge ordinaria che riduca gli emolumenti a tutti i parlamentari portandoli a retribuzioni ragionevoli.

3. La trappola della governabilita'

Cio' che si nasconde dietro la parola magica - ovvero la cortina fumogena - della "governabilita'" altro non e' che il potere dei potenti di imporre la loro volonta' e i loro abusi senza opposizioni e senza controlli. La governabilita' non e' ne' un valore ne' un bisogno in nome del quale devastare la democrazia, lo stato di diritto, i diritti civili, politici e sociali che ad ogni persona appartengono.

4. Elogio del perfetto bicameralismo

In un parlamento due camere sono meglio di una: se nell'una si commette un errore l'altra puo' correggerlo; se nell'una prevale un'alleanza di malfattori, l'altra puo' contrastarla. Due camere si controllano reciprocamente. Cosi' si sbaglia di meno. Benedetto sia il bicameralismo perfetto.

5. Elogio della rappresentanza proporzionale

In una democrazia il potere e' del popolo che lo esercita attraverso i suoi rappresentanti. Il parlamento che fa le leggi in nome del popolo deve essere rappresentativo di esso in modo rigorosamente proporzionale. Se invece una minoranza si appropria della maggioranza dei seggi quel parlamento non e' piu' democratico, diventa solo la foglia di fico di un regime oligarchico. E se il governo si sostituisce al parlamento nella sua funzione legislativa non solo quel parlamento diventa una foglia di fico a tentar di occultare l'oscenita' del potere reale, ma quel potere non e' piu' ne' democratico ne' repubblicano, e' diventato un'autocrazia. Benedetta sia la rappresentanza proporzionale.

6. Elogio del costituzionalismo, nemico dell'assolutismo

Il fine e il senso di ogni Costituzione e' impedire o almeno limitare gli abusi dei potenti. Nelle societa' divise in classi di sfruttatori e sfruttati, di proprietari ed espropriati, di governanti e governati, chi esercita funzioni di governo e' costantemente esposto alla forza corruttiva del potere. Nessun potere deve essere assoluto, ogni potere deve avere limiti e controlli. Benedetto sia il costituzionalismo, nemico dell'assolutismo.

7. Una repubblica parlamentare, non una dittatura

Se il governo attraverso la riforma costituzionale, la riforma elettorale ed il loro "combinato disposto" (ovvero l'effetto sinergico delle norme contenute nelle due riforme) mutila ed esautora il parlamento e si appropria di fatto del potere legislativo e lo somma a quello esecutivo che gia' detiene, viene meno la repubblica parlamentare. Ma per noi la repubblica parlamentare e' un bene irrinunciabile.

8. Uno stato di diritto, ovvero la separazione e il controllo dei poteri

Se il governo attraverso la riforma costituzionale, la riforma elettorale ed il loro "combinato disposto" (ovvero l'effetto sinergico delle norme contenute nelle due riforme) si appropria di fatto del potere legislativo e lo somma a quello esecutivo che gia' detiene, annienta la separazione e il controllo dei poteri, che sono il fondamento dello stato di diritto. Ma per noi lo stato di diritto, ovvero la separazione e il controllo dei poteri, e' un bene irrinunciabile.

9. Una democrazia, ovvero la sovranita' popolare

Se il governo attraverso la riforma costituzionale, la riforma elettorale ed il loro "combinato disposto" (ovvero l'effetto sinergico delle norme contenute nelle due riforme) riduce il parlamento a un giocattolo nelle sue mani, si fa un senato non piu' eletto dal popolo, si fa una camera dei deputati in cui una minoranza rapina la maggioranza assoluta dei seggi, si appropria di fatto del potere legislativo e lo somma a quello esecutivo che gia' detiene, la sovranita' popolare e' annichilita e con essa la democrazia. Ma per noi la democrazia, ovvero la sovranita' popolare, e' un bene irrinunciabile.

10. No al golpe, difendiamo la Costituzione della Repubblica italiana

Nel referendum del 4 dicembre si vota per dire si' o no al golpe. Chi vota si', come vuole il governo degli apprendisti stregoni, accetta il golpe che distrugge il parlamento eletto dal popolo, lo stato di diritto, la democrazia costituzionale. Chi vota no, contro la volonta' del governo degli apprendisti stregoni, difende il parlamento eletto dal popolo, lo stato di diritto, la democrazia costituzionale, e quindi si oppone al golpe. No al golpe. No al fascismo. No alla barbarie. Al referendum votiamo No. Senza odio, senza violenza, senza paura. Difendiamo la Costituzione della Repubblica italiana.

 

4. MATERIALI. INDICE DEI "TELEGRAMMI" DI OTTOBRE 2016 (PARTE PRIMA)

 

* "Telegrammi", numero 2488 del primo ottobre 2016: 1. Centro antiviolenza "Erinna": Tre ghinee; 2. Peppe Sini: Il 2 ottobre e' la Giornata internazionale della nonviolenza. Breve una meditazione; 3. Campagna "Un'altra difesa e' possibile": Se vuoi la pace prepara la pace, con la difesa nonviolenta; 4. Alcuni testi del mese di settembre 2015 (parte seconda); 5. "Viterbo oltre il muro" solidale con i migranti e contro la guerra; 6. Il momento e' ora; 7. Adesione alla "marcia delle donne e degli uomini scalzi" dell'11 settembre; 8. Anche a Viterbo la "marcia delle donne e degli uomini scalzi"; 9. Segnalazioni librarie; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'.

* "Ogni vittima ha il volto di Abele", numero 175 del primo ottobre 2016: 1. "Per la Giornata della nonviolenza". Un incontro di riflessione a Viterbo; 2. Il 2 ottobre un incontro a Bolsena; 3. Il 9 ottobre la marcia Perugia-Assisi; 4. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"; 5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia; 6. Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"; 7. Un appello nonviolento per il 4 dicembre: Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe; 8. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari.

* "Telegrammi", numero 2489 del 2 ottobre 2016: 1. Una conversazione a Vetralla per la Giornata della nonviolenza; 2. Alcuni testi del mese di settembre 2015 (parte terza); 3. Donne e uomini in cammino. Parole dette in piazza a Viterbo la mattina dell'11 settembre 2015; 4. In questi giorni, in questi gironi; 5. Che fare; 6. Sul piatto della bilancia; 7. Non solum, sed etiam; 8. La compassione, virtu' politica e idea nuova per l'Europa; 9. Ancora una strage degli innocenti; 10. Un incontro a Viterbo contro il razzismo e per la pace; 11. Dalla parte dell'umanita'; 12. Fermare la strage nel Mediterraneo, fermare la guerra, fermare il razzismo in Europa. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; 13. In memoria di Alfio Pannega, approssimandosi il novantesimo anniversario della nascita; 14. Se prendessimo sul serio i nostri pensieri; 15. In memoria delle vittime di Sabra e Chatila; 16. Il primo assioma; 17. L'associazione "Respirare" ricorda Alfio Pannega, nell'imminenza del XC genetliaco; 18. Per far cessare la fuga dalla fame, dalle guerre e dalle dittature occorre evidentemente...; 19. L'onomaturgia nazista, i suoi nuovi seguaci; 20. Soccorrere, accogliere, assistere tutti. E abolire le guerre e la rapina: 21. La pace e i diritti umani; 22. Giu' le mani dalla Costituzione repubblicana; 23. Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" ricorda Alfio Pannega; 24. Il disco rotto; 25. Per le vittime dell'eccidio di Boves; 26. "Viterbo oltre il muro": In memoria di Alfio Pannega; 27. L'ora; 28. Ancora; 29. Nelo Risi; 30. Accogliere tutti, abolire la guerra; 31. Alfio; 32. Se l'Europa apre gli occhi; 33. Segnalazioni librarie; 34. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 35. Per saperne di piu'.

* "La domenica della nonviolenza", numero 391 del 2 ottobre 2016: 1. Peppe Sini: Non velino le lacrime lo sguardo; 2. Il 2 ottobre un incontro a Bolsena; 3. Il 9 ottobre la marcia Perugia-Assisi.

* "Telegrammi", numero 2490 del 3 ottobre 2016: 1. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia; 2. Dal 2 al 9 ottobre; 3. Sandra Mantovani; 4. Alcuni testi del mese di settembre 2015 (parte quarta e conclusiva); 5. Alcune parole dette il 21 settembre a Viterbo per commemorare Alfio Pannega; 6. Accogliere tutti, abolire la guerra; 7. La grande carnivora; 8. L'urgenza ineludibile; 9. Non di meno; 10. Non uccidere; 11. Ingrao; 12. La strage continua; 13. Lucia Ottobrini; 14. Approssimandosi il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza; 15. La catena delle uccisioni; 16. Segnalazioni librarie; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'.

* "Senza odio, senza violenza, senza paura", numero 21 del 3 ottobre 2016: 1. Mino Gualtieri e Nino Teodori: L'argomento del doppione; 2. Mino Gualtieri e Nino Teodori: Samotracia; 3. Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe; 4. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia; 5. Il 9 ottobre la marcia Perugia-Assisi.

* "Telegrammi", numero 2491 del 4 ottobre 2016: 1. "Un infame, scellerato regime di apartheid globale". Una commemorazione delle vittime della strage nel Mediterraneo; 2. Indice dei "Telegrammi" di settembre 2016; 3. Segnalazioni librarie; 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per saperne di piu'.

* "Ogni vittima ha il volto di Abele", numero 176 del 4 ottobre 2016: 1. Carlo Ezio Catenacci: Non ti paralizzi il dolore del mondo; 2. Otto proposizioni; 3. Breve litania della nonviolenza (2010); 4. La nonviolenza, tema della cinquantesima Giornata mondiale della pace; 5. Il 9 ottobre la marcia Perugia-Assisi; 6. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"; 7. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia; 8. Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"; 9. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre; 10. Un appello nonviolento per il 4 dicembre: Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe; 11. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari.

* "Telegrammi", numero 2492 del 5 ottobre 2016: 1. "Letteratura e impegno antimilitarista: la lezione di Kurt Vonnegut". Un incontro di riflessione  a Viterbo; 2. Alcuni testi del mese di ottobre 2015 (parte prima); 3. "Gandhi oggi". Un incontro di riflessione a Viterbo in preparazione della Giornata internazionale della nonviolenza; 4. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre; 5. Due ringraziamenti; 6. Da Lampedusa a Kunduz. Parole dette in un incontro a Viterbo; 7. Le armi che uccidono...; 8. Un movimento per la pace dovrebbe; 9. La nonviolenza e' la pace; 10. Di alcuni problemi del nostro movimento; 11. Per qualche giorno le televisioni; 12. A tutte le guerre occorre opporsi; 13. Commemorato a Viterbo Denis Diderot; 14. Per fermare la guerra; 15. Ancora una lettera al Presidente della Repubblica; 16. La strage continua; 17. Il golpe; 18. I due compiti piu' urgenti; 19. Segnalazioni librarie; 20. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 21. Per saperne di piu'.

* "Senza odio, senza violenza, senza paura", numero 22 del 5 ottobre 2016: 1. Raniero La Valle: Il vero quesito: approvate il superamento della democrazia parlamentare? 2. Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe.

* "Telegrammi", numero 2493 del 6 ottobre 2016: 1. "Alla scuola di Norberto Bobbio". Un incontro di studio a Viterbo; 2. Il 9 ottobre la marcia Perugia-Assisi; 3. Alcuni testi del mese di ottobre 2015 (parte seconda e conclusiva); 4. L'adempimento; 5. Auguri a Desmond Tutu. Un incontro a Viterbo contro guerra, razzismo e maschilismo; 6. Chi non si oppone alla guerra; 7. Per la Giornata internazionale contro la pena di morte; 8. Nella Giornata internazionale contro la pena di morte; 9. Fermare tutte le stragi; 10. Nemica dell'umanita'; 11. Tutti i lutti; 12. Tutta la civilta', tutta l'umanita'; 13. Il punto fermo; 14. Sic et simpliciter; 15. Il primo colpo di stato; 16. Il secondo colpo di stato; 17. Il terzo colpo di stato; 18. Dinanzi al colpo di stato; 19. La strage continua; 20. No; 21. Se; 22. Ogni giorno; 23. La politica necessaria; 24. Di questo dovremmo anzitutto occuparci; 25. Il programma fondamentale; 26. Opporsi al terrorismo e alle stragi: abolire la Nato; 27. Opporsi a tutte le uccisioni; 28. Purtuvudir; 29. Antimilitarista e disarmista; 30. Le due massime urgenze; 31. Opporsi alla guerra, agli eserciti, alle armi; 32. Pace, smilitarizzazione, disarmo; 33. Ancora una strage di migranti nel Mediterraneo; 34. Il 23 ottobre 2005...; 35. La contraddizione principale; 36. Abolire la guerra, gli eserciti, le armi; 37. Segnalazioni librarie; 38. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 39. Per saperne di piu'.

* "Ogni vittima ha il volto di Abele", numero 177 del 6 ottobre 2016: 1. "All'ascolto di Piero Calamandrei". Un incontro di riflessione a Viterbo; 2. Il 9 ottobre la marcia Perugia-Assisi; 3. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"; 4. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia; 5. Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"; 6. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre; 7. Un appello nonviolento per il 4 dicembre: Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe; 8. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari.

* "Telegrammi", numero 2494 del 7 ottobre 2016: 1. Il 9 ottobre la marcia Perugia-Assisi; 2. Alcuni testi del mese di novembre 2015 (parte prima); 3. La scelta; 4. Ricordate a Viterbo le vittime di tutte le guerre; 5. In quattro luoghi-simbolo della citta' commemorate a Viterbo le vittime della violenza bellica e stragista; 6. A Viterbo la mattina del 4 novembre 2015; 7. Una breve riflessione su questo 4 novembre; 8. E adesso, pover'uomo?; 9. Adele Cambria; 10. Daci Stefancich; 11. Luciano Gallino; 12. Viterbo condivide la gioia per la vittoria di Aung San Suu Kyi; 13. La sinistra necessaria; 14. Rileggendo Natalino Sapegno nell'anniversario della nascita; 15. Un incontro a Viterbo a sostegno dell'iniziativa per il disarmo nucleare promossa da movimenti pacifisti e nonviolenti; 16. Mentre sfila il baccanale; 17. Reperti da nuovi bestiari; 18. Il dolore, l'orrore; 19. A Viterbo un incontro di commemorazione delle vittime delle stragi di Parigi; 20. "Scenari e dinamiche della terza guerra mondiale a pezzi". Un incontro di studio a Viterbo; 21. Tre cose che non possiamo tacere; 22. Fermare subito l'escalation dell'orrore. Cessare di uccidere; 23. Sull'orlo dell'abisso. Una lettera aperta al presidente del Consiglio dei ministri; 24. Segnalazioni librarie; 25. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 26. Per saperne di piu'.

* "Senza odio, senza violenza, senza paura", numero 23 del 7 ottobre 2016: 1. Peppe Sini: Una spina e una talpa. Alcune parole a proposito della marcia Perugia-Assisi che si svolgera' domenica 9 ottobre; 2. Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe.

* "Telegrammi", numero 2495 dell'8 ottobre 2016: 1. Il 9 ottobre la marcia Perugia-Assisi; 2. Alcuni testi del mese di novembre 2015 (parte seconda e conclusiva); 3. Un grido necrofilo e insensato; 4. Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre; 5. Il medesimo crimine; 6. Fermare la guerra, fermare il terrorismo. Un discorso in piazza a Viterbo; 7. Adesione alla manifestazione nazionale promossa dai musulmani d'Italia contro il terrorismo; 8. Fermare le stragi, salvare le vite; 9. Oggi a Roma; 10. Un messaggio oggi da Roma; 11. Dalla parte delle vittime, dalla parte dell'umanita'; 12. Da Roma un messaggio di pace, di solidarieta', di nonviolenza; 13. La prima radice di ogni violenza; 14. Fermare la guerra, fermare le stragi, realizzare un'operazione di polizia internazionale contro il terrorismo; 15. Oggi; 16. Contro la guerra, contro il razzismo, contro il maschilismo. Una conversazione a Viterbo; 17. Fermare la guerra e le stragi; 18. Nell'indifferenza generale; 19. Dalle parole ai fatti. Una lettera al Presidente della Repubblica; 20. Contro la guerra e le stragi, la scelta della nonviolenza; 21. "Due o tre cose che so sul clima". Un incontro di riflessione a Viterbo; 22. Il primo passo; 23. Segnalazioni librarie; 24. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 25. Per saperne di piu'.

* "Ogni vittima ha il volto di Abele", numero 178 dell'8 ottobre 2016: 1. L'associazione "Respirare" invita a partecipare alla marcia per la pace da Perugia ad Assisi; 2. Il 9 ottobre la marcia Perugia-Assisi; 3. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"; 4. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia; 5. Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"; 6. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre; 7. Un appello nonviolento per il 4 dicembre: Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe; 8. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari; 9. Un libro da leggere; 10. Una presentazione editoriale di "Stranieri alle porte" di Zygmunt Bauman; 11. Zygmunt Bauman: Dalla fede alla politica il tramonto del padre; 12. Umberto Eco sul concetto di "societa' liquida" di Zygmunt Bauman.

* "Telegrammi", numero 2496 del 9 ottobre 2016: 1. Oggi; 2. Alcuni testi del mese di dicembre 2013 (parte prima); 3. Contro l'omicidio, quindi contro la pena di morte, quindi contro la guerra; 4. Un incontro in memoria di Etty Hillesum; 5. In memoria di Christa Wolf, a due anni dalla scomparsa; 6. Un incontro in memoria di Ivan Illich nell'anniversario della scomparsa; 7. A due mesi dalla strage del 3 ottobre; 8. In ricordo di Guido Calogero; 9. Ricordato a Viterbo Duccio Galimberti; 10. Per Emilio Lussu nell'anniversario della nascita; 11. Il parlamento, lo scannatoio; 12. Louise Bryant; 13. Un paradosso viterbese; 14. Nelson Mandela; 15. Commemorato Nelson Mandela a Viterbo; 16. Associazione "Respirare": In memoria di Nelson Mandela; 17. Per Ferruccio Parri; 18. Un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo; 19. Nell'anniversario della nascita di Petr Alekseevic Kropotkin; 20. Segnalazioni librarie; 21. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 22. Per saperne di piu'.

* "La domenica della nonviolenza", numero 392 del 9 ottobre 2016: 1. In cammino; 2. Aldo Stella (a cura di): Bibliografia degli scritti di Aldo Capitini (pubblicati dal 1926 al 1973).

* "Telegrammi", numero 2497 del 10 ottobre 2016: 1. La marcia Perugia-Assisi presa sul serio; 2. Alcuni testi del mese di dicembre 2013 (parte seconda); 3. In memoria di Jorge Semprun, nel XC anniversario della nascita; 4. Un'urgenza; 5. Per il centenario della nascita di Raimondo Pesaresi; 6. Un ricordo del 1994; 7. Nell'anniversario della strage di piazza Fontana; 8. Un incontro a Viterbo in memoria di Frances Wright; 9. Giuliana Dal Pozzo; 10. Nelson Mandela; 11. In memoria di Lelio Basso. Un incontro di riflessione a Viterbo; 12. Un incontro di studio in memoria di Guenther Anders; 13. Nella Giornata internazionale per i diritti dei migranti; 14. Per il centenario di Willy Brandt; 15. Per Heinrich Boell; 16. "Volare fa male alla salute". Un incontro di riflessione a Viterbo; 17. Le bocche cucite; 18. Un incontro di studio sul "Manifesto" di Marx ed Engels; 19. Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'; 20. Un ricordo di Chico Mendes, a venticinque anni dalla morte; 21. Una sera di Chico Mendes; 22. Per Lanfranco Mencaroni; 23. Abolire i campi di concentramento, rispettare i diritti umani; 24. Nell'anniversario della nascita di Aldo Capitini; 25. Una richiesta al governo e al parlamento; 26. Nessuno dimentichi; 27. Clemenza, civilta'; 28. Una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri; 29. Opporsi alla guerra; 30. Segnalazioni librarie; 31. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 32. Per saperne di piu'.

* "Senza odio, senza violenza, senza paura", numero 24 del 10 ottobre 2016: 1. Mino Gualtieri e Nino Teodori: Piccola pubblicita'; 2. Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe.

* "Telegrammi", numero 2498 dell'11 ottobre 2016: 1. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia; 2. Andrzej Waida; 3. Alcuni testi del mese di dicembre 2013 (parte terza e conclusiva); 4. In memoria di Cornelius Castoriadis; 5. Dalla memoria della Shoah l'impegno contro il razzismo; 6. Ancora un cruccio di un padre di famiglia; 7. En passant; 8. Associazione "Respirare": Abolire i campi di concentramento; 9. La guerra afgana continua; 10. In memoria dei fratelli Cervi; 11. "De hominis dignitate". Un incontro di studio a Viterbo; 12. Ricordato Eugenio Garin a Viterbo; 13. Nell'anniversario della scomparsa di Danilo Dolci; 14. Segnalazioni librarie; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'.

* "Ogni vittima ha il volto di Abele", numero 179 dell'11 ottobre 2016: 1. Arialdo Banfi ricorda Lelio Basso; 2. Luciana Castellina ricorda Lelio Basso; 3. Laura Conti ricorda Lelio Basso; 4. Cesare Musatti ricorda Lelio Basso; 5. No. Alcuni giambi ed epodi di Mino Gualtieri e Nino Teodori; 6. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"; 7. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia; 8. Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"; 9. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre; 10. Un appello nonviolento per il 4 dicembre: Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe; 11. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari.

* "Telegrammi", numero 2499 del 12 ottobre 2016: 1. Tonio Dell'Olio: Quando si dice armi; 2. "La lezione di Giorgio La Pira". Un incontro di studio; 3. Alcuni testi del mese di dicembre 2015 (parte prima); 4. Una proposta alle persone di volonta' buona: alle elezioni una lista della pace; 5. Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre; 6. Hic et nunc, quid agendum; 7. Terrorismo in atto; 8. Il fondamento primo di ogni convivenza; 9. Fermare la guerra; 10. Il disarmo salva le vite; 11. L'ora del partito della pace; 12. Cosa vedi?; 13. Litania del troppo tardi; 14. Con gli occhi aperti. Ancora una lettera al presidente del Consiglio dei ministri; 15. Tutto si tiene; 16. Occorre una lista della pace e dei diritti umani alle prossime elezioni; 17. Il programma delle due Rose; 18. Le due Rose. Un ragionamento e una proposta; 19. Il programma di Rosa Luxemburg, il programma di Sophie Scholl; 20. In poche parole; 21. Opporsi alla guerra e al fascismo; 22. Alle imminenti elezioni amministrative...; 23. Gli esseri umani; 24. In poche semplici parole; 25. Ed i bambini sterminati in mare; 26. Nella Giornata dei diritti umani; 27. L'argomento; 28. L'umanita' e la biosfera; 29. Jose' Ramos Regidor; 30. La sparizione; 31. Mario Dondero; 32. La domanda, la risposta; 33. Fermatevi. Il governo non precipiti l'Italia nell'abisso della guerra e del terrore; 34. Pace, disarmo, smilitarizzazione, salvare le vite; 35. No; 36. Il crollo della diga. Un appello al presidente del Consiglio dei ministri; 37. Segnalazioni librarie; 38. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 39. Per saperne di piu'.

* "Senza odio, senza violenza, senza paura", numero 25 del 12 ottobre 2016: 1. Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe; 2. Norberto Bobbio ricorda Lelio Basso; 3. Vittorio Foa ricorda Lelio Basso; 4. Antonio Giolitti ricorda Lelio Basso; 5. Stefano Rodota' ricorda Lelio Basso.

* "Telegrammi", numero 2500 del 13 ottobre 2016: 1. "Il lascito intellettuale, morale e politico di Umberto Terracini". Un incontro di studio a Viterbo; 2. Alcuni testi del mese di dicembre 2015 (parte seconda); 3. In piazza a Viterbo. Un appello a impedire una tragica follia del governo; 4. Convinciamo il governo a non commettere una criminale follia; 5. Continua la strage nel Mediterraneo; 6. Receda il governo dalla decisione di inviare 450 soldati italiani alla diga di Mosul; 7. Presidente, non ci uccida. Una lettera aperta al Presidente della Repubblica; 8. Il nocciolo della questione, ed il resto e' silenzio; 9. Una lettera alle persone amiche; 10. Associazione "Respirare": Il governo receda dalla decisione insensata e illegale di inviare soldati italiani a Mosul; 11. La strage annunciata. E tu impediscila; 12. Il naufragio dell'Occidente; 13. No a un'altra Nassiriya; 14. In questo 25 dicembre un appello alle istituzioni repubblicane ed alle persone di volonta' buona; 15. In nome delle vittime di Nassiriya, in nome di tutte le vittime di tutte le guerre e di tutte le stragi, chiediamo al governo italiano di non inviare soldati a Mosul; 16. Cose tante volte dette; 17. Ascolti il governo la voce dell'umanita'; 18. Una preghiera a chi legge questo foglio; 19. Al Ministro degli Affari Esteri affinche' si adoperi per impedire una nuova strage di Nassiriya ed altri orrori ancora; 20. Sollecito, fraterno, accorato un consiglio al Presidente del Consiglio; 21. Alla Ministra della Difesa; 22. Suscitiamo un'opposizione corale del popolo italiano alla folle e criminale decisione governativa di esporre assurdamente a un grave pericolo di morte centinaia di persone; 23. Segnalazioni librarie; 24. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 25. Per saperne di piu'.

* "Ogni vittima ha il volto di Abele", numero 180 del 13 ottobre 2016: 1. 4 novembre 2016: non festa, ma lutto. A Trento gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta". Ogni vittima ha il volto di Abele; 2. Pietro Ingrao ricorda Lelio Basso; 3. Elena Paciotti ricorda Lelio Basso; 4. Salvatore Senese ricorda Lelio Basso; 5. Bruno Trentin ricorda Lelio Basso; 6. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"; 7. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia; 8. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre; 9. Un appello nonviolento per il 4 dicembre: Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe; 10. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari.

* "Telegrammi", numero 2501 del 14 ottobre 2016: 1. Nel Mediterraneo; 2. Dario Fo; 3. Il Premio Nobel a Bob Dylan; 4. 4 novembre 2016: non festa, ma lutto. A Trento gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta". Ogni vittima ha il volto di Abele; 5. "Da Dario Fo a Bob Dylan". Un incontro di riflessione a Viterbo; 6. Una relazione della dottoressa Antonella Litta al congresso nazionale dell'Isde il 7-8 ottobre ad Arezzo ; 7. Leo Valiani ricorda Lelio Basso; 8. Alcuni testi del mese di dicembre 2015 (parte terza e conclusiva); 9. Il tuo primo pensiero; 10. Una conversazione a Viterbo sui compiti dell'ora: salvare le vite, opporsi a tutte le uccisioni; 11. Scriviamo a tutti i ministri per chiedere che recedano da una decisione inammissibile; 12. Segnalazioni librarie; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.

* "Senza odio, senza violenza, senza paura", numero 26 del 14 ottobre 2016: 1. Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe; 2. 4 novembre 2016: non festa, ma lutto. A Trento gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta". Ogni vittima ha il volto di Abele; 3. A Firenze il 29 ottobre la prima "Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo".

* "Telegrammi", numero 2502 del 15 ottobre 2016: 1. Peppe Sini: L'Italia non assecondi i criminali della Nato nell'aggressione alla Russia; 2. Alcuni testi del mese di gennaio 2014 (parte prima); 3. In memoria di Simon Wiesenthal; 4. Una lettera aperta alla Presidente della Camera dei Deputati; 5. "La vecchiaia, la morte, la solidarieta' umana". Un incontro di riflessione a Viterbo; 6. Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" aderisce ai tre appelli contro il razzismo; 7. Un lutto; 8. Pippo Fava; 9. In ricordo di Lanza del Vasto; 10. Per Pippo Fava; 11. "Opporsi al femminicidio". Un incontro di riflessione a Viterbo; 12. Giovanni Battista Ambrosini; 13. E' deceduto Giovanni Battista Ambrosini, artista, uomo di scienza e sapienza, difensore dell'ambiente e dei diritti umani; 14. In memoria di Giovanni Battista Ambrosini; 15. Le nostre condoglianze per la scomparsa di Giovanni Battista Ambrosini; 16. Augusto Graziani; 17. Per il centenario della nascita di Federico Caffe'; 18. Per Eliseo Milani; 19. "Il dovere dell'ospitalita' nei poemi omerici". Un incontro di studio a Viterbo; 20. L'associazione "Respirare" esprime le sue condoglianze ai familiari di Giovanni Battista Ambrosini; 21. Norberto Bobbio; 22. Giorgio La Pira; 23. L'ultimo saluto della citta' di Viterbo a Giovanni Battista Ambrosini; 24. In memoria di Franca Ongaro Basaglia; 25. Ricordato Albert Schweitzer a Viterbo; 26. Per il centenario di Etty Hillesum; 27. Nel ricordo di Martin Luther King; 28. Segnalazioni librarie; 29. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 30. Per saperne di piu'.

* "Ogni vittima ha il volto di Abele", numero 181 del 15 ottobre 2016: 1. 4 novembre 2016: non festa, ma lutto. A Trento gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta". Ogni vittima ha il volto di Abele; 2. Raniero La Valle: Il vero quesito: approvate di spegnere la politica e non opporvi al potere?; 3. Carogno Mozzarecchi: L'hae visto 'r presidente der conzijo; 4. Carogno Mozzarecchi: Ariecchete 'sta marcia de la pace; 5. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"; 6. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia; 7. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre; 8. Un appello nonviolento per il 4 dicembre: Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe; 9. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari; 10. A Firenze il 29 ottobre la prima "Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo".

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- David Maria Turoldo, Il dramma e' Dio. Il divino la fede la poesia, Rcs, Milano 1992, 1996, 2002, pp. 176.

- David Maria Turoldo, Nel lucido buio, Rcs, Milano 2002, pp. 160.

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2519 del primo novembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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