[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 184



 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 184 del 25 ottobre 2016

 

In questo numero:

1. 4 novembre 2016: non festa, ma lutto. A Trento gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta". Ogni vittima ha il volto di Abele

2. One Billion Rising: Manifestazione nazionale il 26 novembre a Roma

3. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

4. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

5. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre

6. Un appello nonviolento per il 4 dicembre: Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe

7. La posizione dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde Italia) nei confronti della riforma costituzionale

8. Barbara Acquaviti intervista Lorenza Carlassare

9. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari

10. Il 27 ottobre la XV giornata del dialogo cristiano-islamico

11. A Firenze il 29 ottobre la prima "Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo"

12. A Viterbo il 4 novembre

 

1. APPELLI. 4 NOVEMBRE 2016: NON FESTA, MA LUTTO. A TRENTO GLI "STATI GENERALI DELLA DIFESA CIVILE NON ARMATA E NONVIOLENTA". OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

 

4 novembre 2016: non festa, ma lutto

Cento anni dopo: basta guerre

Un'altra difesa e' possibile

A Trento gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta"

Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l'Associazione Antimafie Rita Atria lanciano per il 4 novembre l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinche' in ogni citta' si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.

Ogni vittima ha il volto di Abele

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Oltre cento anni dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, mentre e' tragicamente in corso la "terza guerra mondiale a pezzi", e' ora di dire basta.

Per questo sosteniamo la campagna "Un'altra difesa e' possibile" che ha depositato in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.

Obiettivo della campagna e' quello di organizzare la difesa civile, non armata e nonviolenta - ossia la difesa della Costituzione e dei diritti civili e sociali che in essa sono affermati; la preparazione di mezzi e strumenti non armati di intervento nelle controversie internazionali; la difesa dell'integrita' della vita, dei beni e dell'ambiente dai danni che derivano dalle calamita' naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni - anziche' finanziare cacciabombardieri, sommergibili, portaerei e missioni di guerra, che lasciano il Paese indifeso dalle vere minacce che lo colpiscono e lo rendono invece minaccioso agli occhi del mondo. La Campagna vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia, dando centralita' alla Costituzione che "ripudia la guerra" (art. 11), afferma la difesa dei diritti di cittadinanza ed affida ad ogni cittadino il "sacro dovere della difesa della patria" (art. 52).

Il 4 e 5 novembre a Trento i promotori della campagna "Un'altra difesa e' possibile" e il Forum Trentino per la Pace e i diritti umani hanno convocato gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta", un primo passo per coordinare e creare un confronto tra i diversi soggetti che gia' ora agiscono nel settore della difesa civile: le istituzioni preposte alla Difesa, alla Protezione civile, al Servizio Civile Nazionale, la ricerca sulla risoluzione nonviolenta dei conflitti, il Terzo Settore e le organizzazioni non governative che lavorano per la pace e il disarmo.

Tutti coloro che non potranno essere con noi fisicamente a Trento, si uniscano idealmente in una sorta di staffetta civile tra commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, ribadendo che il 4 novembre e' giorno di lutto e non di festa per la partecipazione all'inutile strage della prima guerra mondiale. Ovunque sia possibile, in ogni piazza d'Italia. Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente. Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire. Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio. Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

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Per informazioni sulla campagna "Un'altra difesa e' possibile"

vai al sito www.difesacivilenonviolenta.org

Segreteria della Campagna c/o il Movimento Nonviolento

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A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa. Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni. Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

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Movimento Nonviolento

per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803

e-mail:an at nonviolenti.org, siti: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it

PeaceLink

per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo

per contatti: e-mail: nbawac at tin.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Associazione Antimafie Rita Atria

per contatti: e-mail: abruzzo at ritaatria.it, sito: www.ritaatria.it

 

2. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING: MANIFESTAZIONE IL 26 NOVEMBRE A ROMA

[Dal coordinamento One Billion Rising Italia (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

 

Carissime e carissimi,

One Billion Rising  - Un miliardo di voci contro la violenza su donne e bambine, abbracciando il messaggio di Eve Ensler, ossia l'importanza di mettere insieme le nostre energie per un'azione comune di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne, ha aderito e partecipera' alla manifestazione "Non una di meno" che si terra' il prossimo 26 novembre a Roma, organizzata dalle associazioni Io Decido, Udi e Di.Re.

Come Eve Ensler ci ricorda: "non ci puo' essere rivoluzione senza solidarieta'". Forti di questa convinzione, desideriamo coinvolgervi nell'iniziativa, invitandovi a partecipare come associazioni o indipendentemente, e, contestualmente, a diffondere l'iniziativa attraverso i vostri canali.

L'appuntamento e' il 26 Novembre a Roma, in Piazza della Repubblica (metro A) ore 13. Questo il link con tutte le informazioni sull'iniziativa: https://nonunadimeno.wordpress.com/portfolio/appello/

Con l'occasione vi anticipiamo che il lancio della campagna italiana One Billion Rising Revolution 2017 avverra', come gli scorsi anni, in occasione della Giornata Internazionale per eliminazione della violenza contro le donne, dando appuntamento agli eventi del prossimo 14 febbraio 2017. Vi manderemo nei prossimi giorni tutti i dettagli.

Ascolta! Agisci! Partecipa!

Con questa esortazione vi salutiamo con l'augurio di incontrarci tutte il 26 novembre in una giornata memorabile.

Un abbraccio,

Il coordinamento One Billion Rising Italia

http://onebillionrisingitalia.tumblr.com

https://www.facebook.com/obritalia/

#1billionrising #riseinsolidarity

 

3. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

4. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

 

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

5. REPETITA IUVANT. VERSO LA "GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE" DEL 25 NOVEMBRE

 

Si svolge il 25 novembre la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".

Ovunque si realizzino iniziative.

Ovunque si contrasti la violenza maschilista e patriarcale.

Ovunque si sostengano i centri antiviolenza delle donne.

Ovunque si educhi e si lotti per sconfiggere la violenza maschilista e patriarcale, prima radice di tutte le altre violenze.

 

6. REPETITA IUVANT. UN APPELLO NONVIOLENTO PER Il 4 DICEMBRE: UN PARLAMENTO ELETTO DAL POPOLO, UNO STATO DI DIRITTO, UNA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE. AL REFERENDUM VOTIAMO NO AL GOLPE

 

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

*

Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.

Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.

Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.

*

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

7. RIFLESSIONE. LA POSIZIONE DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE (ISDE ITALIA) NEI CONFRONTI DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE

[Dal sito www.referendumcostituzionale.online riprendiamo il seguente documento]

 

Nel prossimo ottobre [recte: dicembre] saremo chiamati ad esprimerci sulla riforma costituzionale, una questione importante che merita di essere adeguatamente valutata ed approfondita ed a cui, come Medici per l'Ambiente, intendiamo contribuire con alcune riflessioni di seguito riportate.

Al di la' delle giustificazioni addotte (riduzione dei costi della politica, del numero dei Parlamentari, maggiore snellezza dei percorsi legislativi etc.) il quadro che si va configurando e', per noi Medici per l'Ambiente, oltremodo preoccupante: vediamo infatti in questa riforma (unita alla nuova legge elettorale "Italicum") alcuni importanti rischi quali lo stravolgimento della democrazia rappresentativa e di quella partecipativa, un'abnorme concentrazione di poteri nelle mani del Governo, una pericolosa forma di centralismo decisionale e il venir meno dell'equilibrio fra i vari poteri dello Stato, tutti elementi imprescindibili e garanti dell'ordinamento democratico.

Molte delle principali criticita' sanitarie sono state causate negli ultimi due decenni, in varie aree del Paese, da impianti inquinanti identificati come opere strategiche e/o di preminente interesse nazionale mediante lo strumento del decreto legge, espropriando gli enti locali di qualunque possibilita' di intervento negli iter decisionali. Tale tendenza ha generato, soprattutto negli ultimi anni, la necessita' di frequenti ricorsi alla Corte Costituzionale da parte degli enti locali stessi. Questa e' infatti, in questo momento, l'unica possibilita' di difesa contro l'accentramento decisionale esercitato da parte dello Stato, soprattutto per questioni di importante rilevanza ambientale. La riforma costituzionale proposta, in particolare con le modifiche all'art. 117, eliminerebbe di fatto questa possibilita' e renderebbe strutturale la supremazia decisionale del Governo. Il rischio e' quello di allargare ulteriormente il divario tra le reali esigenze delle Regioni e gli interessi dello Stato, spesso legati a motivazioni lontane dal bene comune delle comunita' periferiche, come hanno ad esempio insegnato le vicende di Taranto e lo sfruttamento territoriale della Basilicata.

Le conseguenze sociali, economiche, ambientali e sanitarie dell'espropriazione dell'autonomia regionale sarebbero amplificate dalle modifiche agli artt. 116 e 119, che vincolano i poteri delle Regioni, dei Comuni e delle Citta' metropolitane all'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio. Tutto questo incidera' inevitabilmente anche sulla prima parte della Costituzione, universalmente riconosciuta come immodificabile, in quanto, in violazione dell'art. 3, verrebbero danneggiate ulteriormente soprattutto le regioni meridionali. Gia' ora in tali regioni i minori trasferimenti statali e la maggiore aggressivita' industriale - ad alto impatto ambientale e scarsa efficacia occupazionale - determinano gravi ricadute socio-economiche, ambientali e, di conseguenza, assistenziali e sanitarie soprattutto in eta' infantile. Ad esempio, la percentuale di famiglie in poverta' assoluta nel mezzogiorno e' oltre il doppio rispetto a quella nel nord e per le famiglie in poverta' relativa quattro volte superiore; la mortalita' nel primo mese di vita e' piu' alta del 47% rispetto al settentrione ed i piu' alti tassi standardizzati di mortalita' infantile tra 0 e 14 anni si registrano al centro-sud, dove ci sono anche i piu' bassi valori negli indicatori di natalita' ed i maggiori tassi di dimissione per malformazioni congenite.

Ulteriori motivi di preoccupazione rispetto al mantenimento dei diritti fondamentali sanciti dalla prima parte della Costituzione sono rappresentati, da una parte, dall'abnorme premio di maggioranza al partito risultato vincitore delle elezioni previsto dall'Italicum e, dall'altra, dalla trasformazione del Senato in una Camera di 100 membri non eletti, ma nominati, per cui facilmente influenzabili. Questi elementi stravolgono l'equilibrio dei poteri a favore dell'Esecutivo, sottoponendo al controllo di quest'ultimo tutti gli Organi di garanzia, compreso il Capo dello Stato, e consentono al Governo sia di intraprendere ulteriori interventi limitativi dei suddetti diritti sanciti dalla prima parte della Costituzione sia di legiferare in contrasto con essa senza incontrare ostacoli di sorta. Inoltre la prevalenza numerica garantita dalla legge elettorale al partito del Capo del Governo consentira' ad esso di eleggere non solo il Presidente della Repubblica, ma anche i membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura e quelli della Corte Costituzionale facendo venir meno ogni garanzia di tutela per le minoranze.

La riforma costituzionale proposta non nasce certo oggi, ma e' il risultato di un percorso avviato gia' con la sottoscrizione dei trattati europei che, mettendo al primo posto la stabilita' dei prezzi, la competitivita' e la libera circolazione di merci, capitali e forza lavoro, si ispirano a principi di incontrollato neoliberismo subordinando i diritti fondamentali della persona alle esigenze del mercato e della finanza. La nostra Costituzione (purtroppo in larga parte ancora disattesa) e' nata, viceversa, da un lungo e paziente lavoro di conciliazione fra diverse visioni della societa' che avevano pero' come base comune il rifiuto del liberismo e l'affermazione prioritaria della dignita' della persona e dei suoi diritti fondamentali.

La salute non e' la semplice assenza della malattia, ma, come la definiva l'Oms gia' dal 1948, "uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale" e siamo ben consapevoli che tale stato di benessere puo' realizzarsi solo in presenza di equita' sociale e nel rispetto dei diritti fondamentali della persona, quali il diritto alla salute e ad un ambiente sano e rispettoso degli equilibri naturali, all'istruzione, all'abitazione, al lavoro, all'autodeterminazione territoriale. La stessa introduzione del pareggio di bilancio nella nostra Costituzione gia' nel 2012 - in ossequio ai dettami europei - ha rappresentato per noi un grave vulnus: come sara' ad esempio possibile garantire "cure adeguate agli indigenti", come recita l'art. 32 della Costituzione, se deve prevalere sopra ogni altra cosa il pareggio di bilancio? E come sara' possibile garantire ai cittadini uno stato di benessere se, proprio a causa del pareggio di bilancio, si sta smantellando lo Stato sociale di diritto? E chi potrebbe garantirci che, in questo stato di cose, un Governo non si senta indotto a considerare il fondamentale diritto alla salute il primo bersaglio da colpire? Tutto cio' pone in pericolo lo stato di salute degli Italiani, potrebbe incrementare le condizioni di discriminazione ambientale e sanitaria attualmente esistenti in varie aree del Paese e farebbe certamente aumentare ovunque le disuguaglianze sociali, la poverta', la precarieta' e l'incertezza per il futuro.

L'articolo 6 del Nuovo Codice di Deontologia Medica ci impegna in prima persona : "... Il medico, in ogni ambito operativo, persegue l'uso ottimale delle risorse pubbliche e private salvaguardando l'efficacia, la sicurezza e l'umanizzazione dei servizi sanitari, contrastando ogni forma di discriminazione nell'accesso alla cure".

Per tutto quanto sopra detto la nostra posizione non puo' essere che di contrarieta' a queste modifiche costituzionali.

Arezzo, 15 giugno 2016

 

8. RIFLESSIONE. BARBARA ACQUAVITI INTERVISTA LORENZA CARLASSARE

[Dal sito de "L'Huffington Post" riprendiamo la seguente intervista]

 

La personalizzazione del referendum era un fatto "gravissimo" e quindi ben venga il cambio di registro comunicativo di Matteo Renzi. Eppure, Lorenza Carlassare, costituzionalista e tra le piu' agguerrite esponenti del comitato del no al ddl Boschi, e' convinta che questo non bastera' a spostare la discussione sul merito "perche' l'impressione - spiega - e' che su questo non abbiano niente da dire". Anzi peggio, visto che il premier - sostiene - usa argomenti che sono "miserandi" se non addirittura "squallidi", come quello sui risparmi.

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- Barbara Acquaviti: Il presidente del Consiglio ha smesso di dire che si dimettera' in caso di vittoria del no e ha anche aggiunto che la legislatura andra' comunque avanti fino al 2018. Non era una delle cose che avevate chiesto?

- Lorenza Carlassare: Il fatto che avesse personalizzato questo appuntamento era gravissimo perche' la Costituzione e' di tutti, non un problema di sopravvivenza del premier. Che sia tornato indietro e' opportuno ma l'impressione e' che lo abbia fatto perche' pensa non ci sara' esito da lui sperato. Io credo anche che lui non abbia mai avuto davvero l'intenzione di dimettersi, pero' pensava che gli andasse bene, era convinto di buttare sul tavolo una carta vincente. Adesso non ha piu' quella sensazione e cambia registro.

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- Barbara Acquaviti: A questo punto, pero', non sara' piu' facile spostare il dibattito sul merito della riforma come da voi auspicato?

- Lorenza Carlassare: A me pare che nel merito non ci vogliano entrare perche' non hanno niente da dire. Loro ammettono che questa riforma non e' perfetta ma sostengono che e' da approvare assolutamente, invece di parlare dei contenuti. Io da venti anni critico il bicameralismo paritario ma se deve essere cambiato in peggio, allora lasciamolo cosi'. Il fatto e' che il senso di tutta questa operazione e' togliere la voce al popolo. Con un Senato non piu' elettivo e una legge elettorale per la Camera che non riproduce gli orientamenti del popolo ma ne deforma l'esito, sia Parlamento che governo e organi di garanzia finiscono in mano a un piccolissimo gruppo.

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- Barbara Acquaviti: C'e' un altro fronte del No, costituito dai partiti di opposizione. Con loro e' possibile fare strategia comune o hanno una visione troppo politicizzata dell'appuntamento?

- Lorenza Carlassare: A me importa poco, interessa il risultato. Io penso che questa riforma sia pericolosa e se altri sono della stessa opinione, bene. Pero' non c'e' dubbio che loro abbiano una impostazione piu' politica. Tra l'altro Renzi sta realizzando cio' che Berlusconi non era riuscito a fare e io credo che anche loro si siano spaventati perche' hanno intravisto il possibile risultato del Paese in mano a una forza politica che piglia tutto mentre agli altri non resta niente.

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- Barbara Acquaviti: La minoranza Pd vincola il suo si' alla riforma alle modifiche all'Italicum. Anche secondo lei le due cose vanno legate?

- Lorenza Carlassare: Intanto io penso che la Consulta boccera' quella legge. Quanto al resto, la legge elettorale di certo aggrava gli effetti del ddl Boschi. Ma la riforma senza l'Italicum resta comunque sbagliata e inconcludente, pericolosa dal punto di vista dell'efficienza di cui parlano tanto. Cominciamo da Senato: e' vergognoso che una Camera con potere legislativo non sia rappresentativa del popolo. Questo Senato puo' rinviare leggi, puo' fare proposte e inoltre in alcune materie e' paritario, come per esempio sull'Europa, e non si tratta certo di sciocchezze. E' molto probabile che sorgano anche conflitti tra l'una e l'altra Camera ed e' previsto li risolvano i due presidenti tra loro. E se non sono d'accordo, cosa fanno? E' una riforma pericolosa, senza senso e molto mal fatta.

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- Barbara Acquaviti: I fautori del Si' insistono molto sui risparmi. Neanche questo argomento considera valido?

- Lorenza Carlassare: Io credo che in democrazia l'idea che un organo rappresentativo abbia dei costi sia normale, sinceramente non abbasserei il discorso a questo livello. Qui ci giochiamo un organo rappresentativo e questo come argomento mi sembra miserando e squallido. Peraltro, pare che il risparmio sia ridicolo, 50 milioni e non 500 come dice il premier.

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- Barbara Acquaviti: Se a suo giudizio Renzi ha capito che rischia di perdere il referendum, perche' voi non siete nemmeno riusciti a raccogliere le firme necessarie?

- Lorenza Carlassare: Non abbiamo avuto nessuno alle spalle, nessuna struttura che ci ha supportato, solo volontari e persone gentili che ci hanno dato una mano.

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- Barbara Acquaviti: Forse e' il caso di chiarire un punto: questa e' la Costituzione piu' bella del mondo o lei pensa che si debba cambiare?

- Lorenza Carlassare: Guardi che tutti lo pensiamo. Questa e' un'ottima Costituzione ma puo' essere rivista, per esempio il bicameralismo poteva essere modificato dando davvero una diversa funzione al Senato. Poteva essere trasformato in un organo di garanzia o nella Camera dei popoli delle Regioni. Ma non e' neanche questo. Non si capisce qual sia la sua funzione.

 

9. REPETITA IUVANT. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI PARLAMENTARI

 

Al/alla parlamentare ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine

Gentile parlamentare ...,

le scriviamo per formularle la richiesta di un suo personale impegno affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine.

Come gia' sapra', dal 2014 sono state presentati sia al Senato che alla Camera vari disegni di legge che propongono la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza. Al Senato il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014; disegni di legge sottoscritti da numerosi senatori di varie forze politiche: Loredana De Petris, Luigi Manconi, Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Marco Scibona, Adele Gambaro, Marino Germano Mastrangeli, Daniele Gaetano Borioli, Maria Spilabotte, Erica D'Adda, Monica Cirinna', Manuela Serra, Francesca Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe. Ed alla Camera il disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2698) presentato il 4 novembre 2014; e il disegno di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2706) presentato il 5 novembre 2014; disegni di legge sottoscritti da deputati di varie forze politiche: Arturo Scotto, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Giulio Marcon, Michele Piras, Stefano Quaranta, Massimiliano Bernini.

Ricordera' anche che gia' nel 2001 fu presentato al medesimo fine di istituire la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza un disegno di legge sottoscritto da decine di senatori di tutte le forze politiche (ed in particolare i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan), sostenuto anche dall'attenzione e dall'apprezzamento di deputati e parlamentari europei (tra cui i deputati: Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Luca', Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante; tra i parlamentari europei: Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella); ma allora quel disegno di legge non giunse ad essere esaminato nelle competenti Commissioni parlamentari.

Le segnaliamo anche che vari altri senatori e deputati hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa legislativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; e che, sempre nel 2014, la stessa Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, trasmise alla competente Commissione Parlamentare, "affinche' i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione", la documentazione a tal fine predisposta dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" che dal 2000 ha proposto al Parlamento di legiferare in tal senso.

Non vi e' bisogno di ripetere ancora una volta quanto sia opportuno che nel proprio percorso formativo e conseguentemente nella propria operativita' gli appartenenti alle forze dell'ordine possano disporre anche delle straordinarie risorse che la nonviolenza mette a disposizione di tutti gli attori sociali impegnati in situazione critiche per la sicurezza comune e la difesa dei diritti di tutti.

Con questa lettera vorremmo sollecitare il suo personale impegno affinche' quei disegni di legge giungano al piu' presto all'esame delle competenti Commissioni parlamentari e possano avere esito in un disegno di legge unificato ampiamente meditato e condiviso che possa divenire nel piu' breve tempo possibile legge dello stato.

Distinti saluti,

Firma, luogo e data, recapito del mittente

 

10. INCONTRI. IL 27 OTTOBRE LA XV GIORNATA DEL DIALOGO CRISTIANO-ISLAMICO

 

Si svolgera' il 27 ottobre la XV giornata del dialogo cristiano-islamico.

Ovunque possibile si promuovano iniziative d'incontro, di pace, di nonviolenza; di riconoscimento, difesa e promozione della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; di difesa del mondo vivente casa comune dell'umanita'.

 

11. INCONTRI. A FIRENZE IL 29 OTTOBRE LA PRIMA "GIORNATA NAZIONALE DI STUDIO SUGLI EFFETTI SANITARI E AMBIENTALI DEL TRASPORTO AEREO"

[Dall'Associazione Italiana Medici per l'Ambiente - Isde Italia riceviamo e diffondiamo]

 

Prima Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo (Firenze, sabato 29 ottobre 2016)

L'Associazione Italiana Medici per l'Ambiente - Isde Italia promuove per sabato 29 ottobre 2016 a Firenze la prima Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo.

La giornata di studio sara' occasione anche per individuare e consolidare  strategie  comuni di azione finalizzate ad impedire l'apertura di nuove strutture aeroportuali, ad impedire l'ampliamento di quelle gia' esistenti e per la riduzione e razionalizzazione del trasporto aereo.

Responsabile dell'iniziativa e' la dottoressa Antonella Litta, referente nazionale e coordinatrice del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute" dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde.

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Di seguito il programma della giornata di studio:

Ore 9.30: Iscrizione e registrazione

Ore 9.45: Saluti e introduzione ai lavori - Dr. Roberto Romizi, Presidente ISDE Italia

Ore 10.00: "Inquinamento ambientale, attivita' umane e cambiamento climatico: le responsabilita' anche del settore aereo" - Prof. Gianni Tamino, Isde Italia

Ore 10.45: "Inquinamento ambientale e salute in eta' prenatale e pediatrica" - Dr. Massimo Generoso, Presidente Isde Firenze

Ore 11.15: Coffe-break

Ore 11.30: "Danno a salute e ambiente da trasporto aereo, le evidenze scientifiche a sostegno delle istanze dei cittadini e dei comitati in Italia e in  Europa" - Dr. Antonella Litta, Isde Italia

Ore 12.15: "Le emissioni degli aeromobili: composizione, quantitativi e misurazione degli inquinanti prodotti" - Ing. Giuseppina Ranalli

Ore 13.00: Pausa pranzo

Ore 14.00: Esperienze  territoriali  a confronto tra i rappresentanti dei comitati italiani

Ore 14.45: "Citta' sempre piu' rumorose: misurazioni dell'inquinamento acustico e normativa vigente" - Prof. ing. Sergio Luzzi

Ore 15.15: "Strumenti legali ed azioni nelle vertenze di opposizione alla costruzione di nuove strutture aeroportuali e all'ampliamento di quelle gia' esistenti nel quadro generale dello strapotere della finanza internazionale" - Prof. Paolo Maddalena, magistrato, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale

Ore 16.00: Domande e interventi di approfondimento

Ore 16.30: Approvazione  del documento da inviare alle Istituzioni italiane a sostegno della richiesta di riduzione e razionalizzazione del trasporto aereo in Italia

Ore 17.00: Chiusura dei lavori e rilascio attestati

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L'iniziativa si svolgera' a Campi Bisenzio (Firenze) presso l'Hotel 500, via Tomerello n.1 (www.hotel500firenze.com), ove per chi ne avesse necessita' sara' possibile anche pernottare.

Per le adesioni ed iscrizioni si prega contattare Nadia Conti, responsabile della segreteria organizzativa: tel. 3358162370, e-mail:  n.conti at hotmail.it

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Associazione Medici per l'Ambiente - Isde Italia, ia della Fioraia 17/19, 52100 Arezzo, Tel. 0575-222560575-22256, Fax 0575-28676, Web www.isde.it, E-mail mailto:isde at ats.it, Facebook https://www.facebook.com/isdeitalia, Twitter @ISDEItalia

 

12. INCONTRI. A VITERBO IL 4 NOVEMBRE

 

Il 4 novembre a Viterbo il "Tavolo per la pace" cittadino promuove un incontro con don Renato Sacco (coordinatore nazionale di Pax Christi), Giuliana Sgrena (giornalista), Abu Rabia (profugo siriano).

L'incontro avra' luogo con inizio alle ore 16,30 presso il Palazzo Papale, in piazza San Lorenzo.

Per informazioni: tavoloperlapace.viterbo at gmail.com

 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 184 del 25 ottobre 2016