[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 799



 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Numero 799 del 17 giugno 2016

 

In questo numero:

1. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

2. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

3. Altri fogli volanti, dell'aprile e del maggio 2011

4. Resistenza o resa

5. Come puoi tacere tu?

6. La barbarie terrorista

7. Tre odicine delle nuove gesta d'Oltremare

8. Le stragi che l'Italia sta compiendo

9. Non lo racconta la televisione

10. Sempre desiderai

11. Sotto le bombe della Nato

 

1. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

 

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

2. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

3. MEMORIA. ALTRI FOGLI VOLANTI, DELL'APRILE E DEL MAGGIO 2011

 

Riproponiamo alcuni testi apparsi sul nostro foglio nell'aprile e nel maggio 2011.

 

4. RESISTENZA O RESA

 

Chi acconsente alla guerra una volta acconsente

per sempre.

 

Chi al male si arrende una volta si e' arreso

per sempre.

 

La guerra

continua a uccidere sette generazioni dopo.

 

Tu alla guerra non arrenderti mai.

Tu al male non dare il tuo consenso.

 

5. COME PUOI TACERE TU?

 

Le stragi che l'Italia ognora compie

in Libia ed in Afghanistan, nel mare

che il nord separa dal sud del mondo.

Come puoi tacere tu?

 

Il fascismo imperialista del nostro

paese e del nostro

continente, la persecuzione

razzista nei confronti dei migranti.

Come puoi tacere tu?

 

6. LA BARBARIE TERRORISTA

 

Dice il capo dello stato italiano

che uccidere un essere umano e' atto

di barbarie terrorista.

 

Giusto.

 

Come chiamare adesso

l'uccisione di cosi' tanti esseri umani

dallo stato italiano perpetrata

alle guerre afgana e libica partecipando,

e dei migranti facendo tale strage?

 

7. TRE ODICINE DELLE NUOVE GESTA D'OLTREMARE

 

I.

La quarta sponda del mare nostro

la caccia aperta al lurido mostro

la coalizione della virtu'

contro i meschini piccini laggiu'

sotto i mirini dei voli Nato

frusta e terrore d'ogni malnato.

 

Ah quale gioia volare e colpire

levansi vampe ardono pire

il nostro ufficio di sola igiene

carbonizzando le vili schiene

in tal missione di civilta'

siamo in quaranta piu' Ali' Baba'.

 

II.

Dei libici la colpa e' presto detta:

di sopra quei pezzenti peccatori,

e il gas ed il petrolio sottoterra.

Che scandalo (percio' li bombardiamo).

 

E il nostro piano e la nostra vendetta

e' sotterrare loro e tirar fuori

quel ben di dio, che sia bottin di guerra

del vincitore (e noi ce lo prendiamo).

 

III.

Dall'alto e' come un gioco

accendere le luci degli incendi.

Dal basso crepitante un grido roco

si leva e non l'intendi.

 

Dalla televisione gli assassini

ti arruolano che stai nella poltrona

uccidi anche tu un po' di beduini

se questa sera sei di luna buona.

 

Chiamano terrorista chi ha commesso

funesto un di' un massacro:

povero fesso

ne avesse fatti cento, varrebbe da lavacro.

 

8. LE STRAGI CHE L'ITALIA STA COMPIENDO

 

Le stragi che l'Italia sta compiendo

in Libia, sull'Italia ricadranno.

Quando si compie un male si' tremendo

sul criminale ricadra' a suo danno.

Piangono oggi i libici e domani

a piangere saranno gli italiani.

 

La complice vilta' di chi non ferma

i quotidiani eccidi di innocenti

ma resta immoto qual beffarda erma

il cui sorriso cela aguzzi i denti,

non si stupisca quando verra' il giorno

che quell'orrore qui fara' ritorno.

 

Non potra' chiedere pieta' domani

chi oggi altrui pieta' non ha concesso:

anche il suo corpo verra' fatto a brani

da chi apprese il suo messaggio stesso.

Il forte che oggi il debole divora

ugual tortura avra' nella sua ora.

 

Mi chiedo come possa infine uscire

da questo cerchio di dolore e morte

l'umanita', e come dalle spire

dell'odio possa liberarsi e sorte

mutare quindi ed una nuova storia

aprire, che del bene sia vittoria.

 

Comincia tu a resistere alla guerra

comincia tu ad opporti all'oppressione

comincia tu a proteggere la terra,

l'umanita'. Contrasta l'abiezione.

Ascolta il canto della tua coscienza:

questa speranza chiamo nonviolenza.

 

9. NON LO RACCONTA LA TELEVISIONE

 

Non lo racconta la televisione

la puzza del tuo corpo che marcisce

lo squarcio aperto dove incancrenisce

e invermina la carne, l'impressione

 

che dalle viscere cola e fluisce

insieme la tua vita e la ragione

la tua dignita' infranta e la passione:

resta il letame e l'anima svanisce.

 

Dalla televisione vedi solo

l'areo che veleggia nell'azzurro

la nuvoletta del colpo azzeccato

 

e quelle bombe ci hanno massacrato

di noi facendo stracci in un sussurro

disfatti in pozza di brago e di bolo.

 

10. SEMPRE DESIDERAI

 

Sempre desiderai essere un uomo silenzioso

che passa inosservato, guarda altrove,

fermo di fianco all'edicola, assorto

in pensieri senza volti e senza specchi.

 

Poi vengono questi idioti da lontano

le loro bombe sganciano e colpiscono

proprio me, che non c'entravo niente.

 

11. SOTTO LE BOMBE DELLA NATO

 

Sotto le bombe della Nato

sono esseri umani quelli che muoiono.

 

Ed i massacri compiuti dalla Nato

e' il tuo silenzio che li consente.

 

Finche' non scegli la nonviolenza

anche tu collabori alle stragi

anche te, quantunque ignaro, la violenza

ha arruolato nelle sue caserme.

 

Sceglila dunque la nonviolenza

comincia a lottare contro la guerra

contro gli eserciti, le armi, i poteri

la cui mera presenza gli esseri umani uccide.

 

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

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Numero 799 del 17 giugno 2016

 

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