[Nonviolenza] Coi piedi per terra. 791



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Numero 791 del 9 gennaio 2016

 

In questo numero:

1. Fermiamo il disastro. Cominciamo con la revoca della decisione governativa di inviare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul

2. Costituito un "Comitato nonviolento per la revoca della decisione governativa di inviare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul"

 

1. APPELLI. FERMIAMO IL DISASTRO. COMINCIAMO CON LA REVOCA DELLA DECISIONE GOVERNATIVA DI INVIARE CENTINAIA DI SOLDATI ITALIANI ALLA DIGA DI MOSUL

 

A tutte le persone di volonta' buona, a tutte le associazioni democratiche, a tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione della Repubblica, a tutti i movimenti di difesa dei diritti umani e della biosfera, chiediamo un impegno immediato per fermare la deriva verso la catastrofe onnicida e per avviare un percorso di pace, di legalita' che salva le vite, di civile convivenza, di liberazione delle oppresse e degli oppressi, di riconoscimento e difesa del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Chiediamo un impegno affinche' il governo italiano revochi l'insensata, immorale e illegale decisione di inviare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

2. REPETITA IUVANT. COSTITUITO UN "COMITATO NONVIOLENTO PER LA REVOCA DELLA DECISIONE GOVERNATIVA DI INVIARE CENTINAIA DI SOLDATI ITALIANI ALLA DIGA DI MOSUL"

 

Si e' costituito a Viterbo il "Comitato nonviolento per la revoca della decisione governativa di inviare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul".

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Il comitato si prefigge di:

1. opporsi all'invio di centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul, e quindi interloquire con il Governo, il Parlamento e il Presidente della Repubblica affinche' la decisione annunciata dal Presidente del Consiglio dei Ministri sia revocata dallo stesso governo, ovvero respinta dal parlamento, ovvero non ratificata e quindi vietata dal capo dello stato;

2. esprimere questa opposizione con l'unico scopo di salvare vite umane;

3. agire unicamente in forme e con metodi rigorosamente nonviolenti, assolutamente rispettosi della dignita' e dell'incolumita' di tutte le persone;

4. riaffermare l'opposizione a tutte le guerre e a tutte le uccisioni;

5. riaffermare l'impegno a difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

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Alle persone ed alle associazioni che vogliono impegnarsi in questa iniziativa per la revoca della decisione governativa di inviare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul, il comitato propone:

a) di scrivere al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri, ai Parlamentari, al Presidente della Repubblica per chiedere che il governo receda da quella decisione;

b) di invitare altre istituzioni, associazioni, persone, mezzi d'informazione ad impegnarsi al medesimo fine;

c) di promuovere incontri ed iniziative di informazione e coscientizzazione al medesimo fine;

d) di esprimersi e di agire in modi esclusivamente nonviolenti, nel rispetto della verita' e della dignita' umana di tutti gli interlocutori;

d) di essere sempre assolutamente chiari nell'opposizione a tutte le guerre, a tutte le uccisioni, a tutte le violazioni dei diritti umani.

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Il comitato non prevede formali adesioni e si configura come mero movimento d'opinione inteso allo scopo di far revocare l'irragionevole, illegittima e pericolosissima decisione governativa di inviare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul.

Il comitato auspica che in ogni provincia d'Italia si costituiscano altri comitati nonviolenti per lo stesso fine e con le stesse modalita' di azione.

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Per contatti: il Comitato ha sede presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: comitatononviolento at gmail.com; comitatononviolento at outlook.it; comitato_nonviolento at libero.it

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

Numero 791 del 9 gennaio 2016

 

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