[Nonviolenza] Telegrammi. 2070



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2070 del 9 agosto 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. La visione della ginestra. Opporsi alle stragi, alla schiavitu', all'apartheid. Poche parole ai parlamentari e ai ministri di questo paese

2. Segnalazioni librarie

3. La "Carta" del Movimento Nonviolento

4. Per saperne di piu'

 

1. LETTERE. LA VISIONE DELLA GINESTRA. OPPORSI ALLE STRAGI, ALLA SCHIAVITU', ALL'APARTHEID. POCHE PAROLE AI PARLAMENTARI E AI MINISTRI DI QUESTO PAESE

 

Gentili deputate e gentili deputati,

gentili senatori e gentili senatrici,

gentili ministre e gentili ministri,

questa lettera si compendia in un semplice appello: salvate le vite che oggi lo stato italiano sta contribuendo ad estinguere. Deliberate il semplice provvedimento che solo puo' salvare innumerevoli innocenti: riconoscete il diritto di tutti gli esseri umani a salvare la propria vita, riconoscete il diritto di tutti gli esseri umani a giungere in Italia in modo legale e sicuro.

*

La strage nel Mediterraneo e' diretta conseguenza della sciagurata decisione dei governi europei di impedire alle vittime innocenti della fame e delle guerre di giungere in Europa in modo legale e sicuro.

E' questa sciagurata decisione che ha creato lo scellerato mercato di carne umana nelle mani - negli artigli - delle mafie dei trafficanti seviziatori e assassini.

Se i governi dell'Unione Europea, o anche uno solo di essi, decidesse di riconoscere il diritto di tutti gli esseri umani a giungere in Europa in modo legale e sicuro, ebbene scomparirebbe questo scellerato mercato criminale e omicida, e nessuno piu' morirebbe lungo la rotta che dall'inferno del sud del mondo porta alla salvezza nel nord del benessere (benessere peraltro frutto della plurisecolare e tuttora perdurante rapina coloniale e neocoloniale delle risorse di quello stesso devastato sud del mondo, ridotto a inferno proprio dalla plurisecolare rapina razzista, schiavista, imperialista).

L'Europa ha un debito immenso con i popoli del sud del mondo: cominci a restituire cio' che ha rapinato, e cominci salvando le vite degli innocenti in fuga dall'orrore e dalla morte.

*

Riconoscere il diritto di tutti gli esseri umani a giungere in Italia in modo legale e sicuro significherebbe anche far cessare nel nostro paese l'infame e mostruosa riduzione in schiavitu' di tanti uomini e di tante donne innocenti, consegnati nelle grinfie delle mafie: l'abominevole schiavitu' presente oggi con accecante visibilita' nelle campagne come nelle periferie e nel cuore delle citta', come sui margini delle strade d'Italia; l'abominevole schiavitu' che uno stato di diritto, che un ordinamento democratico, che un paese civile non puo' tollerare.

*

Riconoscere il diritto di tutti gli esseri umani a giungere in Italia in modo legale e sicuro significherebbe anche abolire i campi di concentramento e le deportazioni; fa orrore gia' solo dirle queste parole: "campi di concentramento", "deportazioni"; ma questo orrore che ci sconvolge al solo nominarlo e' effettuale realta' nel nostro paese.

L'infezione nazista e' gia' qui. Il razzismo e' gia' divenuto prassi istituzionale, misura amministrativa.

Ogni persona decente capisce che i campi di concentramento vanno aboliti; ogni persona decente capisce che le deportazioni vanno abolite; ogni persona decente capisce che un essere umano e' un essere umano.

Non esistono "clandestini": e' la politica razzista dei governi dell'Unione Europea che cosi' denomina - per poterle piu' agevolmente opprimere, sfruttare e perseguitare - persone innocenti che cercano solo di salvare e migliorare la propria vita: su questo pianeta siamo tutti cittadine e cittadini, nella famiglia umana siamo tutti fratelli e sorelle, nella vicenda dell'esistere siamo tutti compagne e compagni di vita, di un medesimo cammino la cui legge primaria e ineludibile e' il mutuo soccorso, il reciproco aiuto.

*

Riconosciamo il diritto di tutti gli esseri umani a giungere in Italia in modo legale e sicuro: e' l'unico modo per salvare innumerevoli vite, e' l'unico modo per restare - o tornare ad essere - umani noi stessi.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Il primo dovere di ogni persona, ed a maggior ragione di ogni istituto civile, e' salvare le vite.

Avete il potere di fare le leggi: rompere la complicita' con la strage, fate l'azione giusta: riconoscete il diritto di tutti gli esseri umani a giungere in Italia in modo legale e sicuro.

Un fraterno saluto, auspicando un impegno legislativo doveroso, necessario, urgente.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"

Viterbo, 8 agosto 2015

*

Post scriptum: chi scrive queste righe in anni lontani coordino' per l'Italia una campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; capirete con quanta amarezza, con quale orrore, deve constatare che il regime razzista sconfitto in Sudafrica e' oggi al potere nei paesi dell'Unione Europea.

E sempre chi scrive queste righe in anni lontani promosse il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi all'indomani nella scomparsa del grande testimone della dignita' umana; capirete con quanta amarezza, con quale orrore, deve constatare che nei paesi dell'Unione Europea oggi tornano e s'insediano ideologie e prassi naziste.

Dinanzi a crimini cosi' gravi, che per essere strutturali e per essere avallati ovvero commessi dalle istituzioni non cessano di essere crimini, divengono solo crimini piu' grandi, piu' gravi, piu' atroci, il dovere di ogni cittadino, il dovere di ogni persona, e' di opporsi con tutte le forze; negando il consenso al male, al male opponendosi con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, operando per il bene comune, operando per salvare le vite, tutte le vite.

La vostra coscienza vi illumini.

 

2. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Giacomo Leopardi, Tutte le opere, Sansoni, Firenze 1969, 1988, 2 voll. per pp. CLVIII + 1488 (vol. I) e pp. IV + 1500 (vol. II).

- Giacomo Leopardi, Tutte le poesie e tutte le prose, Newton Compton, Roma 1997, pp. 1472.

- Giacomo Leopardi, Zibaldone, Newton Compton, Roma 1997, pp. 1200.

- Giacomo Leopardi, Poesie e prose (volume primo: Poesie), Mondadori, Milano 1987, 2003, 2006, pp. XCIV + 1114.

- Giacomo Leopardi, Poesie e prose (volume secondo: Prose), Mondadori, Milano 1988, 2006, pp. XIV + 1506.

- Giacomo Leopardi, Opere, Ricciardi, Milano-Napoli 1966, Bibloteca Treccani - Il sole 24 ore, Milano 2006, 2 voll. per pp. XLVIII + 688 (vol. I) e pp. L + 906 (vol. II).

- Giacomo Leopardi, Lettere, Ricciardi, Milano-Napoli 1966, Einaudi, Torino 1977, 2 tomi per complessive pp. XXXII + 372.

- Giacomo Leopardi, Crestomazia italiana. La prosa, Einaudi, Torino 1968, pp. CXIV + 614.

- Giacomo Leopardi, Crestomazia italiana. La poesia, Einaudi, Torino 1968, pp. XXXIV + 636.

 

3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

4. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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