[Nonviolenza] Per la difesa nonviolenta. 10



 

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PER LA DIFESA NONVIOLENTA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Numero 10 del 12 maggio 2015

 

In questo numero:

1. Opporsi alla guerra, opporsi alle uccisioni

2. Pochi giorni ancora per firmare la proposta di legge d'iniziativa popolare per la Difesa nonviolenta

3. Il testo della proposta di legge di iniziativa popolare "Istituzione e modalita' di finanziamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta"

4. Campagna "Un'altra difesa e' possibile": ultima chiamata

5. Se "Erinna" non ci fosse...

6. In memoria di Robert Jungk

7. Fino a quando

 

1. EDITORIALE. OPPORSI ALLA GUERRA, OPPORSI ALLE UCCISIONI

 

E per opporsi alla guerra, per opporsi alle uccisioni, innanzitutto questo occorre: il disarmo, la smilitarizzazione, la nonviolenza, la solidarieta' che ogni essere umano riconosca e raggiunga e sostenga, la solidarieta' che salva le vite.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

2. INIZIATIVE. POCHI GIORNI ANCORA PER FIRMARE LA PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE PER LA DIFESA NONVIOLENTA

 

Si concludera' il 15 maggio la raccolta delle firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per la "Istituzione e modalita' di funzionamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta" promossa a livello nazionale da varie reti di associazioni pacifiste, nonviolente e di solidarieta'.

Invitiamo chi ci legge a contribuire allo sforzo finale.

Per informazioni e contatti: segreteria nazionale della campagna "Un'altra Difesa e' possibile", c/o Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax: 0458009804, e-mail: info at difesacivilenonviolenta.org, sito: www.difesacivilenonviolenta.org

 

3. DOCUMENTAZIONE. IL TESTO DELLA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE "ISTITUZIONE E MODALITA' DI FINANZIAMENTO DEL DIPARTIMENTO DELLA DIFESA CIVILE NON ARMATA E NONVIOLENTA"

 

Art. 1 (Difesa civile non armata e nonviolenta)

1. In ottemperanza al principio costituzionale del ripudio della guerra, di cui all'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, ed al fine di favorire l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarieta' politica, economica e sociale, di cui all'articolo 2 della Costituzione, e l'adempimento del dovere di difesa della Patria di cui all'articolo 52 della Costituzione, viene riconosciuta a livello istituzionale una forma di difesa alternativa a quella militare denominata "Difesa civile non armata e nonviolenta", quale strumento di difesa che non comporti l'uso delle armi ed alternativo a quello militare.

2. Ai fini di cui al comma precedente, viene istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta", dal quale dipendono:

a) i Corpi Civili di Pace, la cui sperimentazione e' inserita nella Legge 27 dicembre 2013, n. 147 che prevede l'istituzione di un contingente da impegnare in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto o nelle aree di emergenza ambientale;

b) l'Istituto di ricerca sulla Pace e il Disarmo, da istituirsi con apposita Legge successiva.

3. Per i fini di cui all'Articolo 1 Comma 1 della presente legge, il "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta" deve prevedere forme di interazione e collaborazione con:

a) il Dipartimento della Protezione Civile come organo di riferimento del Servizio Nazionale di Protezione Civile regolato dalla Legge 12 luglio 2012, n. 100 e successive modifiche ed integrazioni;

b) il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile incardinato presso il Ministero dell'Interno;

c) il Dipartimento della Gioventu' e del Servizio Civile Nazionale regolato dal Dpcm 21 giugno 2012;

in particolare con l'istituzione di un "Consiglio Nazionale per la difesa civile, non armata e nonviolenta" fra i suddetti Dipartimenti con compiti paritetici di indirizzo e di confronto da normare con successivo Regolamento emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministero degli Interni.

4. Il "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta" ha i seguenti compiti:

a) difendere la Costituzione, affermando i diritti civili e sociali in essa enunciati, la Repubblica e l'indipendenza e la liberta' delle istituzioni democratiche del Paese;

b) predisporre piani per la difesa civile non armata e nonviolenta, coordinarne la loro attuazione, e curare ricerche e sperimentazioni, nonche' forme di attuazione della difesa civile non armata, ivi compresa la necessaria formazione e l'educazione della popolazione;

c) svolgere attivita' di ricerca per la pace, il disarmo, per la graduale differenziazione produttiva e la conversione a fini civili delle industrie nel settore della difesa e la giusta e duratura risoluzione dei conflitti, e predisporre studi finalizzati alla graduale sostituzione della difesa armata con quella civile nonviolenta, provvedere alla formazione del personale appartenente alle sue strutture;

d) favorire la prevenzione dei conflitti armati, la riconciliazione, la mediazione, la promozione dei diritti umani, la solidarieta' internazionale, l'educazione alla pace nel mondo, il dialogo inter-religioso ed in particolare nelle aree a rischio di conflitto, in conflitto o post-conflitto;

e) organizzare e dirigere le strutture della Difesa civile non armata e nonviolenta e pianificare e coordinare l'impiego dei mezzi e del personale ad essa assegnati;

f) contrastare le situazioni di degrado sociale, culturale ed ambientale e difendere l'integrita' della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente dai danni cagionati dalle calamita' naturali.

5. Le attivita', l'organizzazione ed il funzionamento del Dipartimento di cui al comma 2, e delle sue articolazioni, sono disciplinati con regolamento da emanarsi ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della Legge 23 agosto 1988, n. 400 e successive modificazioni, da parte del Presidente del Consiglio dei ministri, entro sei mesi dalla data di approvazione della presente legge.

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Art. 2 (Fondo nazionale per la Difesa civile non armata e nonviolenta)

1. Per il funzionamento del Dipartimento di cui al precedente articolo 1, si provvede mediante costituzione presso la Presidenza del Consiglio, nell'ambito del relativo Programma della Missione "Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio", di un apposito Fondo denominato "Fondo nazionale per la Difesa civile non armata e nonviolenta", con  una dotazione annua  iniziale pari a 100 milioni di  euro per l'anno 2015, di cui non oltre il 10% per le spese di funzionamento, ed alimentato, per  gli anni successivi, anche dalle risorse derivanti dalla disposizione di cui al successivo articolo 3.

2. Al fine di sostenere per l'anno in corso l'onere finanziario derivante dalla precedente disposizione le spese sostenute dal Ministero della Difesa relative all'acquisto di nuovi sistemi d'arma sono ridotte in misura tale da assicurare risparmi pari ad almeno 100 milioni di euro.

3. Le modalita' di gestione e di rendicontazione delle risorse del Fondo e delle spese di funzionamento del "Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta", sono stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro  dell'economia e delle finanze.

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Art. 3 (Scelta di destinazione del sei per mille dell'Irpef)

1. A decorrere dall'anno d'imposta 2015 e' riconosciuta al contribuente la facolta' di destinare una quota pari al sei per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, dovuta e liquidata dall'amministrazione finanziaria sulla base della dichiarazione annuale, all'incremento della copertura delle spese di funzionamento del Dipartimento per la Difesa civile non  armata e nonviolenta ed al finanziamento delle attivita' dei Corpi Civili di Pace e dell'Istituto di ricerca sulla Pace e il Disarmo di cui all'articolo 1, comma 2, lettera a) e b) della presente legge. A tal fine, per la destinazione delle relative somme e' necessario che il contribuente, con opzione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi, scelga di sostenere le spese per la Difesa civile non armata e nonviolenta.

2. Il ministro dell'Economia e delle finanze e' delegato a stabilire, con proprio decreto, da emanarsi entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le modalita' di esercizio, in sede di dichiarazione annuale ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, dell'opzione fiscale di cui al comma 1, anche prevedendo a tal fine le dovute modifiche alla modulistica.

3. Il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Ministro dell'economia e delle finanze presentano annualmente al Parlamento una dettagliata relazione sull'entita' e sulle modalita' di utilizzazione delle risorse rivenienti dalle opzioni fiscali di cui al precedente comma 1, e sullo stato di attuazione della presente legge.

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Art. 4 (Copertura finanziaria)

1. A decorrere dall'anno d'imposta 2015 l'ammontare delle risorse disposte ai sensi dell'articolo 3 e' compensato da corrispondenti risparmi derivanti dai meccanismi di revisione e di razionalizzazione della spesa pubblica di cui alla missione "Difesa e sicurezza del territorio" del bilancio statale secondo le procedure di cui alla legge 7 agosto 2012, n. 135 nonche' dai risparmi derivanti dalla dismissione di caserme e presidi di pertinenza del demanio militare.

2. Il Ministero dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio.

 

4. REPETITA IUVANT. CAMPAGNA "UN'ALTRA DIFESA E' POSSIBILE": ULTIMA CHIAMATA

[Riproponiamo questo appello del 6 maggio della segreteria nazionale della campagna "Un'altra Difesa e' possibile" (c/o Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax: 0458009804, e-mail: info at difesacivilenonviolenta.org, sito: www.difesacivilenonviolenta.org)]

 

Ai comitati regionali, ai comitati provinciali, ai gruppi locali promotori della Campagna "Un'altra difesa e' possibile"

Firme: ultima chiamata.

Care amiche e cari amici,

la raccolta delle firme e' in dirittura d'arrivo. Non c'e' un giorno da perdere. Dobbiamo consegnare le firme alla Camera dei Deputati nei giorni 22-23 maggio. L'attivismo degli ultimi giorni sta dando buoni risultati: l'obiettivo delle 50.000 firme necessarie sembra essere vicino, ma per esserne certi bisogna passare al conteggio effettivo delle firme valide.

Dunque dovete inviare immediatamente tutte le firme gia' raccolte a: Centro per la Nonviolenza, via Milano, 65, 25128 Brescia.

E' assolutamente necessario farlo subito altrimenti poi non c'e' piu' tempo.

La raccolta ulteriore delle firme (sui moduli nuovi che ancora vi rimangono) puo' procedere fino al 15 maggio (non oltre), in modo che le ultime firme (necessarie) raccolte da oggi in avanti giungano in tempo a Brescia (con certificazione) per la consegna a Roma.

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Ultime istruzioni:

- I moduli devono arrivarci con allegate certificazioni (andate nei Comuni e ritiratele personalmente, oppure richiedetele e fate mandare la certificazione a voi, non direttamente a noi); vanno bene tutti i tipi di certificazione: singoli, multipli, fax, mail.

- Effettuate le spedizioni in una modalita' rintracciabile e sicura, consigliamo la spedizione con "raccomandata 1" (costa 6,05 fino a 250 grammi e 9,08 fino a 1000 grammi, la consegna e' il giorno successivo alla spedizione).

- Inviateci una e-mail quando effettuate la spedizione con indicato: data della spedizione e numero identificativo della spedizione, cosi' che in caso di problemi con le poste possiamo rintracciarli; ci sara' di aiuto se indicate nella mail quante firme definitive (cioe' certificate) ci state mandando.

- Moduli misti (cioe' con firme di piu' comuni): ricopiare i dati nel modello e fare richiesta con quello (in questo caso la parte finale del modulo - certificazione elettorale comune di... - rimane bianca, va bene lo stesso).

- Nel riquadro in alto a sinistra dove e' scritto "modulo n. ... comitato locale di ... Comune di ..." compilate a matita, numerate i moduli, indicate il comitato locale, e dove e' scritto "Comune di ..." mettete il comune a cui si riferisce il modulo se e' un comune unico, se invece e' un modulo misto mettete semplicemente la provincia.

Buon lavoro a tutti noi.

6 maggio 2015

 

5. APPELLI. SE "ERINNA" NON CI FOSSE...

 

Se "Erinna" non ci fosse, tante donne vittime di violenza resterebbero senza alcun aiuto, resterebbero nel dolore, nella paura, nella solitudine, e nel concreto, continuo, estremo pericolo di nuove violenze.

Ma il centro antiviolenza "Erinna" a Viterbo c'e', e da molti anni opera incessantemente.

Ed e' necessario che continui ad esserci ed a portare avanti tutte le attivita' in cui le donne che lo animano sono impegnate, dall'ascolto alla consulenza, dall'assistenza all'ospitalita', dalla formazione all'orientamento, dall'informazione alla sensibilizzazione, dall'intervento psicologico a quello legale, dall'aiuto materiale all'accoglienza e alla protezione nella casa-rifugio.

Decisori pubblici insipienti e irresponsabili hanno recentemente negato al centro antiviolenza "Erinna" i fondi a suo tempo ad esso attribuiti ed illegittimamente ed insensatamente da anni trattenuti dall'ente locale incaricato di trasmetterglieli; decisori pubblici insipienti e irresponsabili hanno recentemente preteso di negare l'esistenza stessa della piu' importante esperienza di donne che aiutano le donne vittime di violenza nell'Alto Lazio.

Occorre che ogni persona di volonta' buona, ogni associazione democratica, ogni istituzione fedele alla Costituzione repubblicana, nell'ambito delle proprie possibilita', sostengano "Erinna" in questo momento.

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Dal profondo del cuore chiediamo a chi legge queste righe di inviare al Centro antiviolenza "Erinna" un contributo economico affinche' possa continuare nella sua indispensabile azione, ed un messaggio di solidarieta'.

I contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

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Facciamo circolare questo appello, facciamo sapere che occorre sostenere il Centro antiviolenza "Erinna". E sosteniamolo insieme.

 

6. ANNIVERSARI. IN MEMORIA DI ROBERT JUNGK

 

Ricorre l'11 maggio l'anniversario della nascita di Robert Jungk (Berlino, 11 maggio 1913 - Salisburgo, 14 luglio 1994), giornalista e saggista strenuamente impegnato nella denuncia del pericolo atomico e del riarmo, approntatore di fondamentali materiali di informazione, documentazione e coscientizzazione che sono tuttora utili strumenti di lavoro dei movimenti ecologisti, pacifisti e nonviolenti.

Lo ricordiamo con viva gratitudine.

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Nel ricordo di Robert Jungk proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi unitevi nella lotta per la comune liberazione.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. EDITORIALE. FINO A QUANDO

 

Le stragi nel Mediterraneo continueranno fino a quando i governi europei non riconosceranno a tutti gli esseri umani il diritto di muoversi liberamente sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

Le stragi nel Mediterraneo cesseranno solo quando i governi europei decideranno di rispettare finalmente la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

E' dovere dei popoli europei imporre ai propri governi il rispetto del diritto di ogni essere umano a non essere ucciso.

E' dovere dei popoli europei imporre ai propri governi l'abrogazione di tutte le infami, scellerate misure hitleriane attualmente vigenti.

E' dovere dei popoli europei imporre ai propri governi il riconoscimento del diritto di ogni essere umano a giungere in Europa in modo legale e sicuro.

E' dovere dei popoli europei imporre ai propri governi il rispetto delle leggi che salvano le vite.

Vi e' una sola umanita'.

 

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PER LA DIFESA NONVIOLENTA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 10 del 12 maggio 2015

 

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