[Nonviolenza] Dinanzi al naufragio dell'umanita'



 

DINANZI AL NAUFRAGIO DELL'UMANITA'

 

C'è un modo semplice per salvare le vite dei migranti che ogni giorno muoiono attraversando il Mediterraneo su imbarcazioni di fortuna: consentire a tutti gli esseri umani di muoversi liberamente sull'unico pianeta casa comune dell'umanità, e quindi permettere a tutti gli esseri umani di giungere in Europa in modo legale e sicuro.

Se l'Unione Europea permettesse a tutti di giungervi in modo legale e sicuro nessuno si affiderebbe alle mafie dei trafficanti, nessuno viaggerebbe sui barconi della morte, nessuno rischierebbe di morire tra le onde.

Questa è la decisione che occorre per salvare le vite: consentire ad ogni persona, e soprattutto a chi è in fuga da orribili violenze e pericoli estremi, di muoversi liberamente e di giungere nel nostro continente in modo legale e sicuro.

Molte altre cose ancora si possono e si debbono fare: far cessare le guerre attraverso il disarmo; soccorrere i paesi ridotti alla miseria da secoli di rapina colonialista; abbattere le dittature sostenendo le lotte nonviolente per i diritti umani; ridurre l'inquinamento e risanare la biosfera. Ma anche questa occorre fare subito: consentire a tutte le persone in fuga dalla fame e dalla morte di giungere nel nostro continente in modo legale e sicuro; garantire trasporto, accoglienza ed assistenza a persone altrimenti condannate a morire.

Salvare le vite è il primo dovere di ogni persona morale, di ogni civile istituzione.

Vi è una sola umanità.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

 

Viterbo, 19 aprile 2015

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, centropaceviterbo at outlook.it, crpviterbo at yahoo.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/