[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 613



 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)

Numero 613 del 12 luglio 2014

 

In questo numero:

1. Peppe Sini: Un appello agli amministratori degli enti locali di Viterbo e del viterbese

2. Le attivita' dell'associazione "Sulla strada" in Guatemala

 

1. APPELLI. PEPPE SINI: UN APPELLO AGLI AMMINISTRATORI DEGLI ENTI LOCALI DI VITERBO E DEL VITERBESE

 

Al presidente, agli assessori ed ai consiglieri della Provincia di Viterbo

Al sindaco, agli assessori, ai consiglieri del Comune di Viterbo e degli altri Comuni del viterbese

Gentili signore e signori,

mi permetto di scrivervi per segnalarvi un appello di don Carlo Sansonetti (per anni parroco di Attigliano, da alcuni anni animatore in un villaggio maya del Guatemala, La Granadilla, di una esperienza di solidarietà che ha letteralmente salvato la vita a tante bambine e tanti bambini di quel villaggio).

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Scrive Carlo Sansonetti:

Cari amici,

abbiamo bisogno di condividere con voi il dramma che stiamo vivendo in questi giorni: questo mese non sappiamo ancora se riusciremo a garantire ai trecento bambini della scuola in Guatemala il cibo e l'assistenza di cui hanno bisogno.

Lo stesso vale per i bambini della casa-famiglia in Italia: non abbiamo più la possibilità di sostenere le spese per il loro mantenimento, costi che dovrebbero essere sostenuti dalle istituzioni italiane che, come ben sapete, ci hanno abbandonato ormai da tempo.

Abbiamo bisogno di un aiuto urgente.

E' venuto dunque il tempo della notte. E' un tempo naturale che ha certamente il suo termine ("ogni notte è promessa di una nuova aurora"). Ma noi siamo "figli della luce" e, quando arriva, lottiamo con tutte le nostre forze contro il buio.

Si sa che in tempo di crisi i primi a soccombere sono sempre i più deboli e noi perciò vi lanciamo un "help", un'accorata richiesta di aiuto, perché questo non sia vero per noi: nelle famiglie sane si convogliano tutte le risorse sui figli più gracili. E insieme, tutti noi, siamo una meravigliosa famiglia sana che vuole vita e forza per i suoi figli più a rischio.

Se ciascuno di noi in questo mese di luglio farà un bonifico di soli 10 euro a favore dell'Associazione Sulla Strada, io sono certo che basterà per farci superare indenni questo pericoloso momento, perché "la somma di tanti pochi fa il molto".

Sono sicuro che sentirete e penserete come me e insieme con voi abbraccio i nostri bambini con la forza dell'amore e della solidarietà,

Carlo Sansonetti, fondatore dell'Associazione Sulla Strada

Come aiutare:

c/c postale: n. 12055059

c/c bancario: BANCA POPOLARE ETICA IBAN: IT 56 F 05018 03200 000000 114501

Se vuoi fare una donazione per aiutare i bambini della Casa Famiglia in Italia, le coordinate sono:

BANCA PROSSIMA: IT57W 03359 01600 1000 000 7172 8

Associazione Sulla Strada onlus, via Padre Pio da Pietralcina 15, 05012 Attigliano (Tr), tel. 0744992760, sito: www.sullastradaonlus.com, e-mail: info at sullastradaonlus.com

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Gentili signore e signori,

con questa lettera mi rivolgo a voi in quanto persone: invito personalmente ciascuno di voi a voler inviare all'associazione "Sulla Strada" un contributo personale di dieci o più euro affinché in questo momento di emergenza le bambine ed i bambini assistiti in Guatemala e in Italia dall'associazione "Sulla Strada" possano continuare a ricevere l'aiuto a loro necessario.

Scusandomi per l'intrusione e ringraziando per l'attenzione, vogliate gradire distinti saluti

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 12 luglio 2014

 

2. PER SAPERNE DI PIU'. LE ATTIVITA' DELL'ASSOCIAZIONE "SULLA STRADA" IN GUATEMALA

[Riproponiamo la seguente scheda di presentazione estratta dal sito dell'associazione "Sulla strada" (www.sullastradaonlus.com)]

 

I nostri valori

Siamo un'associazione senza scopo di lucro, fatta di persone che vogliono dedicare la loro vita o parte di essa per difendere e promuovere i diritti dei bambini, in tutto il mondo.

Siamo nati nel 2000 come associazione onlus, e nel 2006 siamo stati riconosciuti come ong (organizzazione non governativa) dal Ministero degli Affari Esteri.

I nostri progetti in Guatemala e in Italia sono sostenuti per il 90% da donazioni private, e soprattutto dall'impegno di tanti volontari sparsi in tutta Italia che si impegnano per la costruzione di un mondo a misura di bambino.

In Italia e in Guatemala i nostri progetti sono destinati a migliorare le condizioni dei bambini. Poveri non sono solo quei bambini che sono privi di mezzi di sostentamento, ma anche i bambini soli, senza famiglia, che non possono andare a scuola o che hanno subito terribili violenze. Per tutti questi bambini ci impegniamo cercando di fare la nostra parte. Perche' i bambini sono anche la speranza piu' grande per il cambiamento.

Crediamo che un mondo migliore non solo e' possibile, ma e' gia' in costruzione.

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Il Guatemala

Il Guatemala e' un paese dell'America Centrale.

Martoriato dalle conquiste occidentali, dalle dittature e dalle guerre civili fino al 1996, oggi conta una popolazione di 11 milioni di abitanti, meta' della quale vive con meno di due dollari al giorno.

Il nostro progetto in Guatemala e' cominciato nel 2001, e si trova all'interno del villaggio maya La Granadilla, a 100 km dalla capitale Guatemala City.

Qui, dove la piaga del lavoro minorile e' altamente diffusa, i bambini dai quattro anni in su sono costretti dalla poverta' a lavorare in quella che e' l'occupazione principale del posto: la costruzione di fuochi d'artificio.

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I nostri progetti in Guatemala

1. Guatemala: Progetto scuola e alimentazione

In un villaggio del Guatemala dove mancava tutto: acqua, luce, salute, strade, servizi igienici, abbiamo cominciato tredici anni fa, con la scuola. Abbiamo scelto di seguire la via dell'istruzione perche' i bambini del villaggio (come quelli di tutta la regione dove siamo presenti) sono impegnati in un lavoro violento, schiavo e pericoloso: la costruzione dei fuochi d'artificio.

I bambini infatti, con le loro piccole mani, sono ideali per poter assemblare quelle che in gergo si chiamano "mitragliatrici".

E' un lavoro alienante e pericoloso, che costringe i bambini a 12-14 ore di fila chini sulle tavole da lavoro, e che li espone al rischio di esplosioni e bruciature a volte anche mortali.

Il progetto scuola e alimentazione in sintesi

- Borse di studio per permettere ai bambini schiavi di abbandonare il lavoro e iscriversi a scuola;

- Sostegno ai ragazzi che vogliono specializzarsi anche dopo la scuola dell'obbligo e imparare un mestiere;

- Diritto a un'alimentazione sicura: due pasti completi al giorno (colazione e pranzo o merenda e cena, dipende dal turno scolastico) per i nostri bambini;

- Educazione, promozione e diffusione della lingua maya: la nostra e' una scuola bilingue in cui si insegna in spagnolo e in Katchiquel (una delle ventidue lingue indigene del Guatemala);

- Monitoraggio periodico dello stato di salute dei bambini e programmi di educazione all'igiene.

Come aiutare

- Con un'adozione a distanza (non nominativa) di 30 euro al mese, oppure con una donazione occasionale. La tua donazione ti da' diritto a benefici fiscali (e' detraibile).

- Inoltre, ricorda che puoi sostenerci senza spendere nulla, donando il 5 per 1000 dell'Imposta sui redditi (tramite 730, Unico e Cud).

Un po' di storia

I primi bambini a venire a scuola, nel 2002, sono stati solo 22, abbiamo ingaggiato un maestro locale e costruito una capanna con teli e pali di legno.

Eravamo emozionati e contenti, era solo l'inizio di quello che e' successo dopo.

Nel 2003 abbiamo inaugurato la prima aula di mattoni, i bambini questa volta sono aumentati di molto, e sono diventati piu' di cinquanta.

L'anno dopo aggiungiamo all'aula un ambulatorio medico per poter monitorare lo stato di salute dei bambini: molti di loro soffrono di forme gravi di malnutrizione e hanno bisogno urgente di medicine, vitamine e cure mediche.

Lo stesso anno avviene una piccola rivoluzione al villaggio La Granadilla: costruiamo una mensa scolastica e coinvolgiamo le mamme del villaggio per poter cucinare a turno per tutti i bimbi presenti. Questo da' una spinta vitale al nostro progetto, aumenta la fiducia della popolazione e sono sempre di piu' i bambini che si iscrivono alla nostra scuola per poter studiare, essere curati e mangiare.

Nel 2005 otteniamo il riconoscimento come scuola pubblica da parte del Ministero dell'Istruzione guatemalteco: i bambini sono diventati piu' di cento.

Tre anni dopo, poiche' i primi iscritti diventavano grandi e sempre nuovi bimbi e ragazzi facevano domanda per frequentare la scuola, abbiamo aperto anche le scuole medie e un asilo. Inoltre, sosteniamo i ragazzi anche nella formazione professionale.

Nel 2012 abbiamo avuto la soddisfazione di vedere diplomati i primi ragazzi che hanno cominciato a studiare con noi, e molti stanno gia' lavorando: si tratta di un lavoro vero, non un lavoro schiavo.

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2. Guatemala: Progetto salute

Il Progetto Salute in Guatemala nasce con l'obiettivo di fornire assistenza medica gratuita a tutta la popolazione, e in particolare ai bambini.

In questo paese, dove oltre la meta' della popolazione vive con meno di due dollari al giorno, la salute non e' un diritto riconosciuto.

Sono rarissime le strutture pubbliche dove poter essere curati, e le prime cause di morte tra i bambini sono la diarrea e le infezioni respiratorie. Un semplice antibiotico unito a condizioni igieniche adeguate puo' salvare la vita di un bambino.

Il progetto in sintesi

- Assistenza medica gratuita alla popolazione, presso l'Ospedale Llano de La Virgen (gestito dalla nostra associazione in collaborazione con altri partner locali e altre ong internazionali) e presso il poliambulatorio rurale Yatinto'. Qui operano gratuitamente, per quattro settimane l'anno, circa 70 nostri volontari tra medici, infermieri e personale di supporto.

- Monitoraggio di salute e cure mediche durante tutto l'anno per i bambini della scuola e la popolazione del villaggio La Granadilla, presso il poliambulatorio rurale Yatinto'.

- Formazione e tirocini per giovani studenti guatemaltechi di medicina e infermeria.

Come aiutare

- Con una donazione;

- Come volontario;

- Se vuoi aiutarci donando farmaci, presidi medici o attrezzature per l'attivita' dell'ospedale e del poliambulatorio, contattaci scrivendo a info at sullastradaonlus.it

Un po' di storia

2003: Un chirurgo italiano viene in missione con noi in Guatemala. Subito capisce che nelle aree rurali, cosi' come nelle citta', manca il diritto alla salute. Dopo alcune visite eseguite casa per casa, nasce l'idea di un piccolo ambulatorio medico per garantire alla popolazione del villaggio La Granadilla, le cure mediche di base.

2004: Inauguriamo il Centro para la Salud, un piccolo ambulatorio adiacente alla scuola elementare del villaggio. Contattiamo un'infermiera locale, che parla sia lo spagnolo che la lingua maya, per poter prestare assistenza alla popolazione e monitorare lo stato di salute dei bambini.

2005: Organizziamo la prima missione medica di Sulla Strada: una equipe di medici, infermieri e personale di supporto parte dall'Italia per poter operare presso l'Ospedale Llano de la Virgen. Tantissime persone affluiscono da ogni parte del paese per partecipare alla nostra "settimana medica". Capiamo che c'e' un'emergenza salute e che il nostro lavoro puo' fare davvero la differenza. Torniamo a casa con la consapevolezza e la voglia di fare di piu'.

Dal 2006 ad oggi il progetto delle settimane mediche e' cresciuto.

Ogni anno partono con noi circa 70 volontari tra medici, infermieri e personale di supporto per prestare servizio presso le strutture gestite dalla nostra associazione.

Svolgiamo anche interventi chirurgici, e oltre alla chirurgia generale ci occupiamo di chirurgia plastica per la ricostruzione delle parti del corpo ustionate dall'esplosione da polvere da sparo (Il lavoro con i fuochi d'artificio e' la principale occupazione della zona). La missione vive grazie alle persone che tutto l'anno ci aiutano donando farmaci, materiale igienico e attrezzature mediche, che spediamo annualmente con un container diretto in Guatemala.

Insieme all'Ospedale Llano de la Virgen abbiamo aperto nel 2012 anche un poliambulatorio: il Poliambulatorio Ya tin to' ("mi prendo cura di te", in lingua maya). Si tratta di uno dei rarissimi poliambulatori rurali presenti in Guatemala, dove viene garantita assistenza medica specialistica sia grazie ai nostri volontari, che grazie alla presenza costante di personale sanitario locale.

Inoltre, abbiamo cominciato ad investire sulla formazione dei ragazzi: le nuove leve del Guatemala. Grazie ad una collaborazione con l'Universidad de Guatemala e alle scuole per infermieri del Guatemala, facciamo svolgere ai ragazzi un tirocinio presso il nostro ospedale, e siamo anche in grado di assumere i ragazzi piu' meritevoli presso le nostre strutture mediche.

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3. Guatemala: Progetto agricolo

In Guatemala l'80% della terra e' in mano al 2% della popolazione.

Pur essendo un paese pieno di risorse naturali, queste ricchezze non servono per sfamare la popolazione, ma per arricchire le industrie internazionali, che investono in Guatemala grazie ai prezzi bassissimi della manodopera.

Nel villaggio La Granadilla, dove siamo presenti dal 2001, molte famiglie non possiedono neanche il piccolo fazzoletto di terra dove si trova la loro capanna: spesso pagano un affitto anche per quella, magari indebitandosi con gli aguzzini e trasmettendo quel debito per generazioni e generazioni.

Nasce allora l'idea di restituire la terra alla popolazione, incentivando anche forme di lavoro alternative a quello pericoloso sulla polvere da sparo.

Il progetto in sintesi

- Creazione di una cooperativa agricola autogestita dalla popolazione del villaggio La Granadilla;

- Formazione dei ragazzi e degli adulti che vogliono lavorare come agricoltori o che vogliono prendere il diploma di Agraria;

- Coltivazione e raccolto di frutta e verdura, che vengono poi venduti al mercato locale (generando una fonte di reddito alternativa al lavoro pericoloso sui fuochi d'artificio) e utilizzate in parte anche per la mensa scolastica del villaggio.

Come aiutare

- Con una donazione.

Un po' di storia

Nel 2006 lanciamo la campagna "Madre Tierra". Con 60 euro diamo la possibilita' ad ogni nostro sostenitore di "comprare" 60 metri quadrati di terra, da restituire alla popolazione indigena del villaggio La Granadilla.

In pochi mesi riusciamo a compare oltre 14 ettari di terreno. Si tratta di terra scoscesa, per lo piu' impoverita dalla coltivazione intensiva di mais.

2007: dopo aver lasciato riposare il terreno per due anni, proponiamo alla popolazione locale di gestire la terra in modo comunitario. Alcuni uomini e ragazzi del villaggio si propongono per cominciare a coltivare il terreno, anche con prodotti diversi dal mais, nel rispetto della biodiversita'. Su una parte di terra adiacente alla scuola i maestri decidono di creare un piccolo orto, da far gestire e coltivare ai bambini.

Nel 2009 lanciamo la campagna "Semi di vita" e parte attivamente il progetto, per aiutare le famiglie che hanno aderito al nostro progetto, a coltivare la terra e metterla a frutto.

Stiamo formando giovani agricoltori e aiutiamo i gruppi di contadini a costituirsi in cooperative per la coltivazione di diverse specie naturali (fragole, mais e fagiolini), nel rispetto della biodiversita'.

Questo progetto e' ancora in corso.

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4. Guatemala: Progetto Casa Maria Alicia

In tredici anni di presenza in Guatemala ci siamo spesso imbattuti, purtroppo, in episodi di violenza.

La nostra e' una piccola realta', ma e' lo specchio di un problema nazionale i cui numeri sono enormi: in Guatemala, ogni ora un bambino/a e' vittima di aggressione sessuale, il 30% delle morti dei bambini e' causato da colpi d'arma da fuoco e, durante i primi tre mesi del 2013, sono scomparsi 122 bambini e 841 sono stati aggrediti sessualmente.

Fino ad oggi abbiamo fatto fronte a ciascun episodio di violenza trattandolo come un'emergenza e un caso singolo.

Ora sentiamo il dovere di combattere attivamente la violenza, che ha tante facce: tratta sessuale, violenza domestica, abuso. Ad accomunare queste terribili realta' c'e' sempre una cosa: la solitudine delle vittime, l'abbandono e l'indifferenza.

Il progetto in sintesi

- Supporto (insieme ad altre ong internazionali) ad una casa di protezione per le ragazze vittime di tratta sessuale ("El refugio") che ospita 70 ragazze;

- Sostegno psicologico, sanitario, legale ed economico per le ragazze madri e i bambini;

- Corsi di formazione (pasticceria, taglio e cucito, artigianato) per donne che vogliono imparare un mestiere alternativo alla costruzione di fuochi d'artificio, e sostegno per l'apertura di un'attivita' economica;

- Corsi di formazione taglio e cucito (dal gennaio 2014);

- Corsi di formazione pasticceria (dal gennaio 2014).

Come aiutare

- Donando materiale igienico-sanitario e indumenti intimi (nuovi) per le ragazze del Refugio. Per informazioni sui centri di raccolta, scrivete a info at sullastradaonlus.it

- Con una donazione in denaro aiuti le ragazze e le donne ad imparare un mestiere.

 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 613 del 12 luglio 2014

 

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