[Nonviolenza] Telegrammi. 1658



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1658 del 4 giugno 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Una lettera personale ad alcuni parlamentari, per una legge per la formazione delle forze di polizia alla nonviolenza

2. "Difendere i diritti umani dei migranti". Un incontro di studio

3. "Critica dell'economia e dignita' umana". Un incontro di studio

4. Si e' svolto a Viterbo presso l'Ordine dei Medici il primo corso su "Ambiente e salute"

5. Oggi la riunione del "Tavolo per la pace" di Viterbo

6. Segnalazioni librarie

7. La "Carta" del Movimento Nonviolento

8. Per saperne di piu'

 

1. DOCUMENTI. UNA LETTERA PERSONALE AD ALCUNI PARLAMENTARI, PER UNA LEGGE PER LA FORMAZIONE DELLE FORZE DI POLIZIA ALLA NONVIOLENZA

 

Una lettera personale

- alla senatrice Loredana De Petris;

- all'on. Massimiliano Bernini;

- agli altri parlamentari che hanno gia' espresso la loro disponibilita' a presentare un disegno di legge affinche' a tutti gli operatori delle forze dell'ordine siano messe a disposizione con apposite attivita' di formazione, di addestramento e di aggiornamento le conoscenze e le risorse della nonviolenza come strumentazioni teoriche e pratiche di particolare utilita' per interpretare e gestire situazioni complesse e critiche, inverando il pieno rispetto della legalita', della democrazia, della dignita' e dei diritti umani;

- ai parlamentari che hanno gia' espresso in vario modo interesse o attenzione per l'iniziativa;

- agli altri parlamentari che potrebbero essere disponibili ad esprimere il proprio sostegno o comunque il proprio consenso a una proposta intesa a fornire utili risorse ermeneutiche ed operative alle forze dell'ordine, opportune strumentazioni teorico-pratiche per il rispetto della dignita' e dell'incolumita' di tutti i cittadini, elementi conoscitivi ed addestrativi che favoriscono la corretta percezione, comprensione e gestione delle modalita' comunicative e relazionali in situazioni conflittuali, miglior adeguazione delle prassi d'intervento al dettato costituzionale ed al principio di legalita' e di responsabilita', ulteriori garanzie di trasparenza e democrazia in un'attivita' delicatissima in situazioni complesse e critiche;

- e per opportuna conoscenza a tutti i componenti del Consiglio dei Ministri.

Gentili parlamentari,

ringraziandovi ancora per l'attenzione, e sperando di non disturbare, mi permetto di inviarvi le seguenti brevi note che fanno seguito alla proposta gia' inoltratavi di presentazione di un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Ricorderete che gia' nel 2001 - nel periodo immediatamente successivo alla tragedia di Genova - fu presentato un disegno di legge a tal fine sottoscritto da parlamentari di tutti gli schieramenti politici (sottolineo: sottoscritto da parlamentari di tutti gli schieramenti politici), ma l'iniziativa purtroppo non ebbe allora seguito; riproponendola oggi auspico che l'attuale legislatura sappia portarla a giusta conclusione.

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Due possibili vie

Credo che sia possibile seguire due vie:

1. un documento con cui il Parlamento impegna il Governo ad emanare (con atto regolamentare, con decreto o con circolare ministeriale) disposizioni affinche' tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza;

2. un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Il documento che impegna il governo avrebbe forse il vantaggio di rendere piu' celeri i lavori in ambito parlamentare, ma delegando l'esecutivo al provvedimento vero e proprio potrebbe rischiare di tradursi in una dilatazione dei tempi a quel livello decisionale.

Il disegno di legge implica tempi parlamentari piu' estesi, ma quando giungesse a buon fine l'esito sarebbe completo.

Lascio al vostro discernimento valutare quale delle due vie vi sembri preferibile. Personalmente propenderei per la presentazione di un disegno di legge, dando adeguato rilievo alla specifica funzione legislativa del Parlamento.

Ovviamente auspico altresi' che lo stesso Governo, motu proprio, intervenga al medesimo fine.

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Nel caso del disegno di legge

Nel caso del disegno di legge sarebbero possibili due diverse configurazioni:

2.1. Una proposta complessiva per la formazione e l'aggiornamento delle forze dell'ordine, e quindi prevedere anche la consistente partita di bilancio ad hoc: fu l'impostazione del disegno di legge del 2001;

oppure

2.2. Una proposta che preveda solo di inserire, ovvero integrare, negli attuali curricula formativi e nelle attuali attivita' di aggiornamento delle forze dell'ordine anche la specifica formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

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Un'alternativa ancora

Infine: sulla base dell'esperienza del 2001 credo che si possa valutare anche

I. se sia preferibile presentare un solo disegno di legge sottoscritto da parlamentari delle diverse forze politiche;

oppure

II. se sia preferibile che ne siano presentati piu' d'uno.

Vi sono ragioni pro et contra ambedue le ipotesi; a favore della presentazione di piu' proposte vale l'argomento che ogni forza politica potrebbe introdurre nella parte della presentazione dell'atto valutazioni ad essa proprie, ovvero motivare peculiarmente il proprio impegno; e' tuttavia evidente che nel prosieguo sarebbe piu' agevole lavorare nelle competenti commissioni su una sola proposta gia' condivisa anziche' dover armonizzare in quella sede proposte diverse.

A me sembra che sia preferibile ripercorrere la via del 2001: di raccogliere le adesioni di parlamentari di tutti gli schieramenti politici su un medesimo testo. Ed aggiungerei che credo sarebbe buona cosa presentare lo stesso disegno di legge sia alla Camera che al Senato.

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Una triplice postilla

I. Ricordo che in altri paesi gia' da molti anni le forze dell'ordine vengono formate anche alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza. E ricordo altresi' che anche in Italia da molti anni vi sono rilevanti esperienze formative locali, svolte in realta' territoriali significative, ad esempio a Milano e a Palermo (sull'esperienza milanese cfr. le pubblicazioni della professoressa Marianella Sclavi del Politecnico di Milano; sull'esperienza palermitana quelle del professor Andrea Cozzo dell'Universita' di Palermo).

II. Il nocciolo della questione e' che e' urgente dotare le forze dell'ordine delle cognizioni e degli strumenti che l'ormai vasto campo di ricerche e di esperienze della nonviolenza mette a disposizione, poiche' in situazioni critiche cio' puo' "fare la differenza" e finanche contribuire a salvare delle vite.

III. Ovviamente questa iniziativa non ha altro intento che di mettere a disposizione di operatori pubblici che ne trarrebbero grande utilita' le risorse che la nonviolenza appronta: per gestire situazioni critiche, complesse e conflittuali; per aver piena e costante contezza del dovere del rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, e particolarmente dei piu' fragili, esposti e indifesi; per conoscere e saper utilizzare modalita' comunicative e relazionali adeguate alla concreta situazione in cui si interviene.

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Tutto quanto precede premesso, di seguito si allega:

1. Una bozza di raccomandazione del Parlamento al Governo (presentabile in forma di mozione, risoluzione o ordine del giorno);

2. Una bozza di disegno di legge recante complessive "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" con relativo impegno di spesa (bozza che riproduce con un solo minimo adeguamento il ddl presentato nel 2001);

3. Una bozza di disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia", bozza che non prevede alcun aggravio di spesa ma solo l'inclusione - nelle attuali attivita' formative e di aggiornamento - della formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza (bozza che riproduce con i necessari minimi adeguamenti il ddl presentato nel 2001).

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Si allega altresi' per opportuna conoscenza:

4. Un elenco dei parlamentari che nel 2001 presentarono, sostennero ed espressero attenzione al ddl recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia";

5. Una minima bibliografia essenziale di riferimento;

6. Due riferimenti per una sintetica illustrazione di alcuni temi di riflessione proposti.

Vogliate gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 3 giugno 2014

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Allegato 1. Bozza di raccomandazione del Parlamento al Governo (presentabile in forma di mozione, risoluzione o ordine del giorno)

Premesso che

l'attivita' delle forze di polizia (Arma dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria; Corpo dei Vigili del Fuoco, Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera; Corpi di Polizia Locali) richiede che tutti gli operatori siano adeguatamente formati per affrontare anche situazioni altamente critiche;

nella formazione e nell'addestramento a tal fine sono di grande utilita' le risorse approntate dalla ricerca scientifica ed accademica, dalle esperienze storiche e dalla tradizione formativa in ambito sociale, organizzativo e psicoterapeutico della nonviolenza;

si propone che

il Governo disponga attraverso adeguati strumenti normativi l'inclusione nei percorsi formativi di tutto il personale di polizia della conoscenza e dell'uso delle risorse della nonviolenza.

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Allegato 2. Bozza di disegno di legge con relativo impegno di spesa recante complessive "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia"

 

Articolo 1 (Norme di principio)

1. L'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia indicate all'articolo 16 della legge 1 aprile 1981, n. 121 e successive modificazioni e integrazioni, sono svolte mediante programmi ed attivita' didattiche coerentemente ispirati ai valori della Costituzione della Repubblica con particolare riferimento agli articoli 2 e 27 e ai principi contenuti nella "Carta dei Diritti fondamentali" dell'Unione Europea.

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Articolo 2 (Direttive del Ministro dell'Interno)

1. Il Ministro dell'Interno, nelle sue attribuzioni di responsabile della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di autorita' nazionale di pubblica sicurezza,

- impartisce annualmente le direttive generali per l'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento svolte dal sistema degli Istituti e delle Accademie delle forze di polizia introducendo le metodologie didattiche piu' idonee ad elevare la conoscenza e l'uso dei valori, delle tecniche, delle modalita' di servizio e delle strategie della nonviolenza;

- fissa gli obiettivi generali da raggiungere sia annualmente e sia nell'intero ciclo d'istruzione;

- vigila sugli indirizzi didattici e verifica la qualita' degli interventi formativi realizzati, relativamente alla promozione della coscienza civica e al rigoroso apprendimento di una deontologia professionale che sia conforme alle funzioni difensive e nonviolente delle forze dell'ordine;

- fissa la durata inderogabile dei corsi di istruzione per le varie qualifiche del personale di nuova assunzione in servizio;

- si avvale della consulenza di docenti e ricercatori esperti in materia di formazione alla nonviolenza e dei responsabili delle strutture formative e addestrative attualmente operanti nelle forze dell'ordine sia per l'approntamento della specifica normativa che per la qualificazione dei docenti.

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Articolo 3 (Relazione annuale sull'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento)

1. Il Ministro dell'Interno inoltra annualmente alle Camere, prima della scadenza dei termini di presentazione della Legge Finanziaria e della Legge di Bilancio, una particolareggiata relazione sull'attivita' svolta dal sistema degli istituti d'istruzione delle forze di polizia, nella quale siano esposti:

- gli obiettivi didattici formulati all'inizio dell'anno di gestione;

- gli indirizzi seguiti per il miglioramento continuo della preparazione professionale, nei profili deontologico-valoriale, tecnico operativo e gestionale;

- i modelli di valutazione adottati sia per la programmazione scientifico-didattica e sia per la verifica dei risultati;

- i risultati raggiunti in termini di preparazione del personale delle forze di polizia di ogni ordine e grado ed in termini di miglioramento qualitativo delle metodologie e delle tecniche di insegnamento, ivi comprese metodologie di servizio nonviolento;

- gli obiettivi didattici per l'anno successivo e i programmi di studio e di ricerca previsti a supporto dell'attivita' degli istituti e del miglioramento continuo della qualita' dei curricula formativi.

2. La relazione, trasmessa ai Presidenti della Camera e del Senato, e' inoltrata al Comitato di cui al successivo articolo 4 della presente legge.

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Articolo 4 (Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia)

1. Ai fini della promozione degli indirizzi formativi ispirati al miglioramento continuo della qualita' delle forze di polizia, e' istituito il Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia.

2. Il Comitato e' composto da cinque deputati e da cinque senatori, nominati dai Presidenti della Camera e del Senato, sentiti i Presidenti dei Gruppi Parlamentari.

3. Il Comitato

- elegge al suo interno il Presidente e resta in carica per tutta la legislatura;

- svolge approfondimenti conoscitivi, mediante audizioni e sopralluoghi;

- discute e valuta la relazione annuale del Ministro dell'Interno, di cui all'articolo 3 della presente legge;

- trasmette semestralmente una nota e annualmente una relazione su quanto emerso dai relativi lavori alle Commissioni Affari Costituzionali della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

4. Il Comitato, ogni qualvolta si renda opportuno acquisire elementi e valutazioni, delibera di audire il Ministro dell'Interno, o il Sottosegretario di Stato delegato, i responsabili delle forze di polizia e chiunque altri ricopra un incarico istituzionale nel campo dell'istruzione del personale delle forze di polizia.

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Articolo 5 (Copertura finanziaria)

1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge valutati complessivamente in venti milioni di euro si provvede mediante l'utilizzo del fondo di riserva per le spese impreviste per l'anno 2014.

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Articolo 6 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

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Allegato 3. Bozza di disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia", bozza che non prevede alcun aggravio di spesa ma solo l'inclusione - nelle attuali attivita' formative e di aggiornamento - della formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Articolo 1 (Norme di principio)

1. Nell'ambito dell'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia indicate all'articolo 16 della legge 1 aprile 1981, n. 121 e successive modificazioni e integrazioni, svolte mediante programmi ed attivita' didattiche coerentemente ispirati ai valori della Costituzione della Repubblica con particolare riferimento agli articoli 2 e 27 e ai principi contenuti nella "Carta dei Diritti fondamentali" dell'Unione Europea, si includono anche attivita' didattiche volte alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza.

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Articolo 2 (Direttive del Ministro dell'Interno)

1. Il Ministro dell'Interno, nelle sue attribuzioni di responsabile della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di autorita' nazionale di pubblica sicurezza,

- impartisce annualmente le direttive generali per l'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento svolte dal sistema degli Istituti e delle Accademie delle forze di polizia introducendo le metodologie didattiche piu' idonee ad elevare la conoscenza e l'uso dei valori, delle tecniche, delle modalita' di servizio e delle strategie della nonviolenza;

- fissa gli obiettivi generali da raggiungere sia annualmente e sia nell'intero ciclo d'istruzione;

- vigila sugli indirizzi didattici e verifica la qualita' degli interventi formativi realizzati, relativamente alla promozione della coscienza civica e al rigoroso apprendimento di una deontologia professionale che sia conforme alle funzioni difensive e nonviolente delle forze dell'ordine;

- fissa la durata inderogabile dei corsi di istruzione per le varie qualifiche del personale di nuova assunzione in servizio;

- si avvale della consulenza di docenti e ricercatori esperti in materia di formazione alla nonviolenza e dei responsabili delle strutture formative e addestrative attualmente operanti nelle forze dell'ordine sia per l'approntamento della specifica normativa che per la qualificazione dei docenti.

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Articolo 3 (Relazione annuale sull'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento)

1. Il Ministro dell'Interno inoltra annualmente alle Camere una particolareggiata relazione sull'attivita' svolta dal sistema degli istituti d'istruzione delle forze di polizia, nella quale siano esposti:

- gli obiettivi didattici formulati all'inizio dell'anno di gestione;

- gli indirizzi seguiti per il miglioramento continuo della preparazione professionale, nei profili deontologico-valoriale, tecnico operativo e gestionale;

- i modelli di valutazione adottati sia per la programmazione scientifico-didattica e sia per la verifica dei risultati;

- i risultati raggiunti in termini di preparazione del personale delle forze di polizia di ogni ordine e grado ed in termini di miglioramento qualitativo delle metodologie e delle tecniche di insegnamento, ivi comprese metodologie di servizio nonviolento;

- gli obiettivi didattici per l'anno successivo e i programmi di studio e di ricerca previsti a supporto dell'attivita' degli istituti e del miglioramento continuo della qualita' dei curricula formativi.

2. La relazione e' trasmessa ai Presidenti della Camera e del Senato.

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Articolo 4 (Copertura finanziaria)

1. Consistendo la presente legge unicamente nella mera inclusione nei programmi e nelle attivita' gia' previsti di una materia di apprendimento ed addestramento - le risorse teoriche e pratiche della nonviolenza -, essa non comporta alcun ulteriore aggravio di spesa.

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Articolo 5 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

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Allegato 4. Un elenco dei parlamentari che nel 2001 presentarono, sostennero ed espressero attenzione al ddl recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia"

Tra i membri del Senato della Repubblica nel 2001 hanno espresso attenzione e sostegno tra i primi: Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan.

Tra i membri della Camera dei Deputati nel 2001 hanno espresso attenzione e sostegno tra i primi: Fulvia Bandoli, Franca Bimbi, Marida Bolognesi, Paolo Cento, Laura Cima, Elettra Deiana, Titti De Simone, Alfiero Grandi, Franco Grillini, Mimmo Luca', Marcella Lucidi, Giorgio Panattoni, Alfonso Pecoraro Scanio, Roberta Pinotti, Giuliano Pisapia, Aldo Preda, Ermete Realacci, Carlo Rognoni, Giovanni Russo Spena, Piero Ruzzante, Vincenzo Siniscalchi, Francesco Tolotti, Tiziana Valpiana, Luciano Violante.

Tra i membri del Parlamento Europeo nel 2001 hanno espresso attenzione e sostegno tra i primi: il vicepresidente del Parlamento Europeo Renzo Imbeni, ed i parlamentari europei Giuseppe Di Lello, Claudio Fava, Luisa Morgantini, Giovanni Pittella.

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Allegato 5. Una minima bibliografia essenziale di riferimento

1. Alcuni testi specifici

- Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, Codice etico per una polizia democratica, Sapere 2000, Roma 2002;

- Emanuele Arielli, Giovanni Scotto, Conflitti e mediazione, Bruno Mondadori, Milano 2003;

- Andrea Cozzo, Gestione creativa e nonviolenta delle situazioni di tensione. Manuale di formazione per le Forze dell'ordine, Gandhi Edizioni, Pisa 2007;

- Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano 2003.

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2. Alcuni testi di riferimento

- Vittorino Andreoli, La violenza, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1993, 2003;

- Hannah Arendt, La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, 1993;

- Franco Basaglia, Scritti, Einaudi, Torino 1981-1982;

- Zygmunt Bauman, La societa' sotto assedio, Laterza, Roma-Bari 2003, 2005;

- Zygmunt Bauman, Paura liquida, Laterza, Roma-Bari 2008, 2009;

- Zygmunt Bauman, David Lyon, Sesto potere. La sorveglianza nella modernita' liquida, Laterza, Roma-Bari 2014;

- Joanna Bourke, Paura. Una storia culturale, Laterza, Roma-Bari 2005;

- Aldo Capitini, Le tecniche della nonviolenza, Libreria Feltrinelli, Milano s. d. (ma 1967), Linea d'ombra, Milano 1989 (ed anche in Aldo Capitini, Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992);

- Adriana Cavarero, Orrorismo ovvero della violenza sull'inerme, Feltrinelli, Milano 2007;

- Alessandro Dal Lago, La produzione della devianza. Teoria sociale e meccanismi di controllo, Feltrinelli, Milano 1981;

- Franco Fedeli, Polizia e democrazia, Edizioni Studio Tesi, 1978;

- Erich Fromm, Fuga dalla liberta', Edizioni di Comunita', Milano 1963, 1979;

- Michel Foucault, Sorvegliare e punire, Einaudi, Torino 1976;

- Mohandas K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi, Torino 1973, 1996;

- Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986;

- Emmanuel Levinas, Ethique et infini, Fayard, Paris 1982, Libraire Generale Française, Paris 1997;

- Stanley Milgram, Obbedienza all'autorita', Einaudi, Torino 2003;

- Salvatore Palidda, Polizia postmoderna, Feltrinelli, Milano 2000;

- Giuliano Pontara, L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006;

- Giuliano Pontara, La personalita' nonviolenta, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996;

- Stefano Rodota', La vita e le regole, Feltrinelli, Milano 2007;

- Françoise Sironi, Persecutori e vittime. Strategie di violenza, Feltrinelli, Milano 2001;

- Edith Stein, L'empatia, Franco Angeli, Milano 1986, 2006;

- Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Astrolabio Ubaldini, Roma 1971.

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3. Dizionari

- Nicola Abbagnano, Dizionario di filosofia, Utet, Torino 1971, 1977;

- Norberto Bobbio, Nicola Matteucci, Gianfranco Pasquino (diretto da), Dizionario di politica, Utet, Torino 1983, 1990, Tea, Milano 1990, 1992;

- Umberto Galimberti, Enciclopedia di psicologia, Garzanti, Milano 1999, 2003;

- Luciano Gallino, Dizionario di sociologia, Utet, Torino 1978, 1993, Tea, Milano 1993.

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Allegato 6. Per una sintetica illustrazione di alcuni temi di riflessione proposti

Si rinvia introduttivamente al fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino",

url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

ed al fascicolo n. 1655 del primo giugno 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino",

url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/06/msg00000.html

 

2. INCONTRI. "DIFENDERE I DIRITTI UMANI DEI MIGRANTI". UN INCONTRO DI STUDIO

 

Si e' svolto la sera di lunedi' 2 giugno 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Difendere i diritti umani dei migranti per difendere la democrazia nel nostro paese e la vita e la dignita' di tutti gli esseri umani".

Nel corso dell'incontro sono stati utilizzati come base di riflessione il libro della scrittrice Premio Nobel 2009 Herta Mueller, Cristina e il suo doppio (Sellerio, Palermo 2010); i libri dell'illustre sociologo Zygmunt Bauman, Consumo dunque sono, Dentro la globalizzazione, Il demone della paura, La societa' sotto assedio, Paura liquida, Sesto potere, Vite di scarto (tutti presso Laterza); la tesi di laurea di Marco Graziotti su "Nuove tecnologie e controllo sociale nella ricerca di David Lyon" (Viterbo, 2013); ed i recenti libri di Francesco Gesualdi, Le catene del debito (Feltrinelli, Milano 2013) e Cambiare il sistema (Altreconomia, Milano 2014).

 

3. INCONTRI. "CRITICA DELL'ECONOMIA E DIGNITA' UMANA". UN INCONTRO DI STUDIO

 

Si e' svolto la sera di martedi' 3 giugno 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Per la critica dell'economia politica dal punto di vista della dignita' e dei diritti umani".

All'incontro ha preso parte Paolo Arena.

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Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali e comunicazioni di massa, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi mesi ha animato due cicli di incontri di studio di storia della sociologia e di teoria del diritto. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta.

 

4. INCONTRI. SI E' SVOLTO A VITERBO PRESSO L'ORDINE DEI MEDICI IL PRIMO CORSO SU "AMBIENTE E SALUTE"

[Dall'Ordine dei medici di Viterbo riceviamo e diffondiamo.

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero"]

 

Si e' svolto sabato 24 maggio 2014 presso l'aula magna dell'Ordine dei Medici di Viterbo il primo corso su "Ambiente e salute" nell'ambito delle attivita' Ecm ( Educazione continua in medicina) sul tema "Ambiente e salute: un rapporto indissolubile. Le patologie ambientali e il caso dell'inquinamento da arsenico nelle acque ad uso umano"; responsabile scientifico del corso la dottoressa Antonella Litta.

Il corso, nato in collaborazione con l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde, ha voluto rispondere all'esigenza avanzata da moltissimi medici ed operatori sanitari di avere una conoscenza piu' approfondita e dettagliata delle complesse dinamiche e relazioni ambiente-salute che sono, con sempre piu' evidenza, alla base dei meccanismi che determinano lo stato di malattia e in particolare per quanto riguarda la genesi di malattie neoplastiche, cronico-degenerative e del neuro-sviluppo.

Dopo i saluti  e le parole di apprezzamento del presidente dell'Ordine dei medici di Viterbo, dottor Antonio Maria Lanzetti, si sono susseguite le relazioni del dottor Giuseppe Conti su "Ruolo del medico nella prevenzione delle patologie correlate all'ambiente"; del dottor Pasquale Milo, che ha illustrato le tante attivita' intraprese dall'Ordine dei Medici di Latina nel periodo piu' critico relativamente al problema arsenico nelle acque di alcuni comuni della provincia pontina.

Il professor Ernesto Burgio, con le relazioni su "Inquinamento ambientale, epigenetica e malattie: allergie, malattie cardiovascolari, obesita', autismo e malattie cronico-degenerative" e su "Cancerogenesi ambientale e prevenzione primaria", ha dimostrato, con dati e studi scientifici internazionali, come gli inquinanti ambientali e molte condizioni di stress siano in grado di modificare l'epigenoma alterando cosi' la corretta espressione genica e ponendo di fatto le condizioni per il manifestarsi delle malattie; dalle relazioni del professor Burgio, un nuovo modello interpretativo dell'origine delle malattie che implica anche possibili nuove strategie di cura.

Grande parte del corso e' stata poi dedicata alle diverse problematiche sanitarie determinate dalla presenza di arsenico nelle acque e negli alimenti e dopo l'intervento d'inquadramento generale della dottoressa  Antonella Litta, il dottor Bruno Mongiardo ha relazionato su "Arsenico e problematiche cardiovascolari, neurologiche, respiratorie, dermatologiche e neoplastiche", il  dottor Giorgio Nicolanti su "L'arsenico e le problematiche  materno-fetali", e la dottoressa Angela del Prete su "L'arsenico come interferente endocrino: le problematiche endocrino-metaboliche".

Il corso si e' concluso con l'intervento del dottor Luciano Sordini su "La Federazione italiana medici di medicina generale di Viterbo e la comunicazione del rischio da arsenico nelle acque ad uso umano".

Questo primo corso su ambiente e salute ha riscosso un notevole successo e un grande interesse tra tutti i partecipanti e pertanto prossimamente ne saranno programmati altri.

 

5. INCONTRI. OGGI LA RIUNIONE DEL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO

 

Si svolge oggi, mercoledi' 4 giugno, presso la struttura comunale in via Cattaneo 9 ("Palazzetto della creativita'"), la quinta riunione del "Tavolo per la pace" di Viterbo.

L'incontro avra' inizio alle ore 17: tutte le persone interessate sono invitate; si raccomanda la puntualita'.

Per informazioni: Pigi (Pierluigi) Moncelsi, tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it

 

6. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Rene' Girard, La violence et le sacre', Grasset, Paris 1972, Hachette, Paris 1998, pp. 488.

- Vladimir Jankelevitch, Le paradoxe del la morale, Seuil, Paris 1981, 1989, pp. 194.

- Emmanuel Levinas, Difficile liberte', Albin Michell, Paris 1963, 1976, Libraire Generale Française, Paris 1995, pp. 416.

 

7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

8. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1658 del 4 giugno 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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