[Nonviolenza] Telegrammi. 1582



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1582 del 20 marzo 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Una lettera aperta al Sindaco di Roma per la chiusura del campo di concentramento di Ponte Galeria

2. Un incontro a Viterbo

3. Una proposta di lettera ai sindaci

4. Arena di pace e disarmo il 25 aprile a Verona

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. LETTERE. UNA LETTERA APERTA AL SINDACO DI ROMA PER LA CHIUSURA DEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI PONTE GALERIA

 

Oggetto: Richiesta di intervento per la definitiva chiusura ed il conseguente smantellamento del campo di concentramento di Ponte Galeria

Egregio sindaco di Roma,

mi permetto di scriverle nel terzo giorno della decima "Settimana d'azione contro il razzismo" promossa in Italia dall'Unar (l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali istituito presso il Ministero delle Pari Opportunita'), e di scriverle per porle una precisa richiesta di intervento: la definitiva chiusura ed il conseguente smantellamento del campo di concentramento di Ponte Galeria.

Nel territorio del suo Comune e' infatti ubicato un campo di concentramento, quello di Ponte Galeria, in cui sono detenuti esseri umani iniquamente perseguitati perche' migranti.

Quando era parlamentare lei si impegno' (con specifico riferimento allo scandalo che tuttora perdura dell'esistenza degli Ospedali psichiatrici giudiziari - in sigla: Opg - meglio noti come manicomi criminali) contro le istituzioni totali ed in difesa dei diritti umani di chi vi e' iniquamente detenuto.

Da sindaco di Roma lei puo' e deve impegnarsi per la definitiva chiusura ed il conseguente smantellamento del campo di concentramento di Ponte Galeria e per sollecitare l'immediata liberazione di chi vi e' iniquamente detenuto.

Lei sa bene che la Costituzione della Repubblica Italiana all'art. 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo", e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".

Lei sa bene che l'esistenza dei campi di concentramento lede alla radice la dignita' e i diritti umani, la democrazia, lo stato di diritto.

Con questa lettera aperta le chiedo di impegnarsi:

a) per l'immediata chiusura ed il conseguente smantellamento del campo di concentramento di Ponte Galeria, e per sollecitare l'immediata liberazione delle persone ivi iniquamente detenute;

b) ad invitare il Parlamento e il Governo ad abolire tutte le scellerate misure razziste, criminali e criminogene, palesemente incostituzionali, che configurano una abominevole persecuzione di esseri umani.

Distinti saluti,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"

Viterbo, 19 marzo 2014, terzo giorno della decima "Settimana d'azione contro il razzismo"

 

2. INCONTRI. UN INCONTRO A VITERBO

 

Si e' svolto nel pomeriggio di mercoledi' 19 marzo 2014 un incontro di riflessione promosso dal Comune di Viterbo cui hanno preso parte i rappresentanti di vari soggetti associativi impegnati per la pace e la solidarieta'.

*

Nel suo intervento il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha proposte in particolare due ambiti di riflessione e di iniziativa.

1. L'impegno contro la guerra: poiche' la pace e' innanzitutto rispetto della vita umana, mentre la guerra consiste nell'uccisione di esseri umani.

L'opposizione alla guerra deve concretizzarsi in atti precisi: in primo luogo nella immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan, partecipazione che e' in evidente contrasto con l'art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana.

E poiche' gli strumenti dell'uccidere sono le armi, l'opposizione alla guerra deve concretizzarsi nel disarmo, a cominciare dalla definitiva rinuncia all'acquisto e alla realizzazione dei famigerati cacciabombardieri F-35 predisposti per recare anche armamento atomico.

Non solo le associazioni, i movimenti, i vari soggetti della societa' civile, ma anche le istituzioni democratiche come i Comuni, possono e devono premere su Governo e Parlamento affinche' si attui una politica di pace e di disarmo, una politica che salvi le vite.

Una prima iniziativa in tale ambito puo' essere l'adesione del Comune all'importante appello e manifestazione "Arena di pace e disarmo" che si svolgera' il 25 aprile a Verona.

2. L'impegno contro il razzismo: tragicamente in Italia da anni sono in vigore misure che configurano una terribile persecuzione dei migranti, misure assolutamente in contrasto con la Costituzione della Repubblica Italiana, e particolarmente con gli articoli 2 e 10.

Alcuni tragici esempi: le morti nel Mediterraneo provocate dall'iniquo impedimento all'ingresso in Italia in modo legale e sicuro per persone in fuga da situazioni di tremenda sofferenza e violenza; l'esistenza in Italia di campi di concentramento in cui persone innocenti sono detenute fino a sei mesi; le deportazioni di persone che a rischio della vita erano sfuggite a situazioni di grande pericolo e che speravano di trovare in Italia adeguata accoglienza e protezione; l'effettuale favoreggiamento da parte dello stato della riduzione in schiavitu'.

Non solo le associazioni, i movimenti, i vari soggetti della societa' civile, ma anche le istituzioni democratiche come i Comuni, possono e devono premere su Governo e Parlamento affinche' si torni al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, e quindi affinche' siano finalmente abrogate tutte le criminali e criminogene misure razziste.

Per iniziare un percorso d'impegno da parte del Comune si propone di realizzare due iniziative gia' sperimentate efficacemente in molti altri Comuni d'Italia:

a) l'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani;

b) l'istituzione dei consiglieri comunali stranieri aggiunti.

 

3. INIZIATIVE. UNA PROPOSTA DI LETTERA AI SINDACI

 

Alle persone, alle associazioni, alle istituzioni sollecite dell'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani proponiamo di inviare la seguente proposta ai Sindaci dei Comuni italiani affinche' i Consigli comunali deliberino l'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani ed ai bambini nati in Italia - anche se non nel territorio comunale - da genitori residenti nel territorio comunale non cittadini italiani.

La proposta intende estendere quanto piu' possibile l'iniziativa gia' realizzata da molte amministrazioni comunali col fine di ottenere al piu' presto dal Parlamento un pieno ed incondizionato riconoscimento legislativo del diritto di cittadinanza per tutti i nati nel territorio italiano.

Si allega un possibile modello di lettera da inviare ai sindaci.

*

Allegato: modello di lettera da inviare ai sindaci

al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori comunali

a tutti i consiglieri comunali

Oggetto: Proposta di concessione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani ed ai bambini nati in Italia - anche se non nel territorio comunale - da genitori residenti nel territorio comunale non cittadini italiani

Egregio Sindaco,

come le sara' gia' noto, in molti Comuni d'Italia - da Venezia a Palermo - si sta procedendo alla concessione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio di quei comuni da genitori ivi residenti non cittadini italiani.

L'iniziativa ha l'ovvia finalita' di promuovere la consapevolezza che a tutte le persone che nascono nel nostro paese devono essere riconosciuti ipso facto gli stessi diritti di tutte le altre persone nate nel nostro paese.

Sarebbe assai apprezzabile che anche il Comune di cui Lei e' Sindaco adottasse tale provvedimento dal profondo valore morale e civile, un atto simbolico che costituisce altresi' un invito al Parlamento affinche' legiferi finalmente il riconoscimento della cittadinanza italiana a tutti i nati nel territorio della Repubblica (il cosiddetto "ius soli").

Le proponiamo pertanto di farsi promotore di una proposta di deliberazione affinche' il Consiglio comunale di cui Lei e' Sindaco deliberi di concedere la cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani ed ai bambini nati in Italia - anche se non nel territorio comunale - da genitori residenti nel territorio comunale non cittadini italiani.

Distinti saluti,

Firma

Luogo e data

Indirizzo completo del mittente

 

4. INIZIATIVE. ARENA DI PACE E DISARMO IL 25 APRILE A VERONA

 

Si svolgera' a Verona il 25 aprile l'iniziativa "Arena di pace e disarmo".

Per informazioni e adesioni: http://arenapacedisarmo.org

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Nando dalla Chiesa, Manifesto dell'Antimafia, Einaudi, Torino 2014, pp. X + 118, euro 10.

- Stefano Rodota', Il mondo nella rete. Quali i diritti, quali i vincoli, Laterza - Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma-Bari 2014, pp. VI + 136, euro 5,90.

*

Riletture

- Max Weber, La scienza come professione, Bompiani, Milano 2008, pp. 168.

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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