[Nonviolenza] Telegrammi. 1417



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1417 del 6 ottobre 2013

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: Necessaria un'insistenza

2. Celebrato a Viterbo il terzo centenario della nascita di Denis Diderot

3. Verso il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: NECESSARIA UN'INSISTENZA

 

Chiedo venia se mi permetto di insistere nell'esporre una opinione, nell'avanzare una proposta, che sostengo dal secolo scorso.

C'e' un modo semplice per far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo: permettere a tutti gli esseri umani di spostarsi liberamente sul pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera.

*

Cosi' tutti gli esseri umani potrebbero circolare in condizioni di legalita' e sicurezza.

Cosi' si darebbe un colpo decisivo alle mafie dei trafficanti e degli schiavisti, privandole del loro lucroso criminale mercato.

Cosi' si spazzerebbe via dal lessico e dai codici l'infame formula (ed il brutale stigma e la ferocia repressiva imposta da governi razzisti) di "immigrazione clandestina", quando e' evidente che nessun essere umano e' "clandestino" nell'unico pianeta in cui vivono tutti gli esseri umani.

Cosi' si capirebbe finalmente che occorre una politica all'altezza della dimensione planetaria delle questioni di cui l'umanita' deve occuparsi: una politica della pace e dei diritti umani, una politica della democrazia in tutto il mondo e della difesa della biosfera, una politica della nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita'.

*

Voglio scriverlo ancora.

C'e' un modo semplice per far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo: permettere a tutti gli esseri umani di spostarsi liberamente sul pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera.

*

E ancora.

C'e' un modo semplice per far cessare immediatamente le stragi nel Mediterraneo: permettere a tutti gli esseri umani di spostarsi liberamente sul pianeta che e' la casa comune dell'umanita' intera.

 

2. INCONTRI. CELEBRATO A VITERBO IL TERZO CENTENARIO DELLA NASCITA DI DENIS DIDEROT

 

Si e' svolto sabato 5 ottobre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro commemorativo di Denis Diderot nel terzo centenario della nascita.

*

Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha tenuto il discorso commemorativo ricostruendo le vicende biografiche, le opere fondamentali, lo svolgimento del pensiero del grande intellettuale, leggendone e commentandone alcune pagine, ed ha concluso affermando che "il grande illuminista, l'uomo dell'eroica impresa dell'Enciclopedia, il sostenitore dei diritti umani e della pace, e' una delle figure piu' luminose della civilta' umana, campione della nonviolenza in cammino. Si possa noi essere degni della sua eredita', possa l'umanita' adempiere la sua speranza, la sua lotta, la speranza inestinguibile e incessante la lotta per un mondo in cui ogni essere umano sia di aiuto agli altri esseri umani ed all'intero mondo vivente, in cui l'eguaglianza di diritti sia il fondamento dell'universale solidarieta', in cui il bene comune sia il compito da tutti condiviso. La testimonianza e il messaggio di Denis Diderot convocano ogni persona di volonta' buona a perseverare nel vero, nel giusto, nel bene: vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne sono parte; vi e' un solo mondo vivente bene comune di cui tutti gli esseri umani sono insieme parte e custodi; la nonviolenza e' il cammino dell'umanita' verso l'adempimento del proprio dovere di solidarieta' che degnifica e salva".

*

L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio per le vittime della strage di Lampedusa e si e' concluso con la lettura dell'appello per l'iniziativa nonviolenza del prossimo 4 novembre "Ogni vittima ha il volto di Abele".

 

3. INIZIATIVE. VERSO IL 4 NOVEMBRE: OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

 

Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace di Viterbo per il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele.

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Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Jose' Saramago, Cecita', Einaudi, Torino 1996, Rcs, Milano 2007, pp. 448.

*

Riedizioni

- Corrado Ocone, Benedetto Croce. Il liberalismo come concezione della vita, Franco Angeli Editore, Milano 1984, Il sole 24 ore, Milano 2013, pp. 192, euro 9,90.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1417 del 6 ottobre 2013

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