Nonviolenza. Femminile plurale. 455



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 455 del 9 agosto 2013

 

In questo numero:

1. Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza

2. Un incontro di studio a Viterbo su "Parola e racconto. Appello e decisione. Leggere la Bibbia dopo Auschwitz ed Hiroshima"

3. Alcuni testi del mese di luglio 2013 (parte prima)

4. Il 10 luglio il Senato voti per il disarmo. Meno armi, piu' vite umane salvate

5. "Viterbo oltre il muro": "Si svuotino gli arsenali, si riempiano i granai"

6. Ancora. Mai piu'

7. Presidente, per favore

8. 10 luglio, "Meno armi, piu' vite umane salvate"

9. 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza

10. 4 novembre, "Ogni vittima ha il volto di Abele"

11. Sulla nuova edizione italiana delle "Memorie di un rivoluzionario" di Victor Serge

12. Un incontro di studio su Jeanne Deroin a Viterbo

13. Un appello ai senatori ed alle senatrici: il 10 luglio un voto contro le armi assassine

14. Contro il razzismo, per la pace e per il disarmo

15. I massacri afgani

16. Il disarmo, subito

17. Contro il razzismo, sosteniamo l'azione della ministra Cecile Kyenge

18. Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" si associa alla richiesta che i senatori votino contro il riarmo, contro la guerra, contro le stragi

19. Coltellate. Prima

20. Coltellate. Seconda

21. Dopo l'improvvido ed inquietante pronunciamento del Consiglio supremo di difesa

22. Il primo diritto di ogni essere umano

23. Il 10 luglio il Senato voti per salvare le vite umane

24. Aut aut

25. In memoria di Clara Zetkin nell'anniversario della nascita

26. Meno armi, piu' vite umane salvate

27. Breve un elogio della Presidente della Camera dei Deputati

28. "Per il tradimento di segreti obbrobriosi"

29. Martin Bernal

30. Doug Engelbart

31. Leopold Engleitner

32. Rossella Falk

33. Silvio Lanaro

34. Richard Matheson

35. Georges Moustaki

36. Anna Proclemer

37. Francesco Renda

38. Jose' Luis Sampedro

39. Franco Scaldati

40. Storm Thorgerson

 

1. INIZIATIVE. SCIOPERIAMO. PER FERMARE LA CULTURA DELLA VIOLENZA

[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello che abbiamo ricevuto alcune settimane fa da Barbara Romagnoli (per contatti: duepunti2 at yahoo.it) e dal centro interculturale "Trama di terre" (per contatti: info at tramaditerre.org). Per contattare le promotrici dell'appello e aderire ad esso: scioperodonne2013 at gmail.com]

 

Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza

*

Alla presidente della Camera, Laura Boldrini

Alla ministra delle Pari Opportunita', Josefa Idem

Alla segretaria della Confederazione Generale del Lavoro, Susanna Camusso

A tutte le donne delle istituzioni, delle arti e dei mestieri

A tutte noi

*

Pensavamo che l'uccisione di Fabiana, bruciata viva dal fidanzato sedicenne, esprimesse un punto di non ritorno. Invece no. L'insulto che e' stato rivolto alla ministra Cecile Kyenge - da un'altra donna - dice molto piu' di quanto non vogliamo ammettere. E di fronte ad una violenza verbale simile, non ci sono scuse o giustificazioni che tengano. Noi non siamo mai state silenziose, abbiamo sempre denunciato questi fatti, le violenze fisiche e quelle verbali. Ma non basta.

Non basta piu' il lavoro dei centri antiviolenza, fondamentale e prezioso. E non bastano le promesse di leggi che neanche arrivano. La ratifica della convenzione di Istanbul? Un passo importante, ma bisogna aspettare e aspettare. E noi non vogliamo piu' limitarci a lanciare appelli che raccolgono migliaia di firme ma restano solo sulla carta; a proclamarci indignate per una violenza che non accenna a smettere; a fare tavole rotonde, dibattiti politici, incontri. Adesso chiediamo di piu'.

Chiediamo di poter vivere in una societa' che vuole realmente cambiare la cultura che alimenta questa mentalita' maschilista, patriarcale, trasversale, acclarata e spesso occulta, che noi riteniamo totalmente responsabile della mancanza di rispetto per le donne, e che non fa nulla per fermare questo inutile e doloroso femminicidio italiano.

Chiediamo che la parola femminicidio non venga piu' sottovalutata, svilita, criticata. Perche' racconta di un fenomeno che ancora in troppi negano, o che sia qualcosa che non li riguarda. O addirittura che molte delle donne uccise o violate, in fondo in fondo, qualche sbaglio lo avevano fatto. Quanta disumanita' nel non voler vedere il nostro immenso lavoro, quello pagato e quello non pagato, il lavoro di cura e riproduttivo, il genio, la creativita', il ruolo multiforme delle donne.

Chiediamo di fermarci. A tutte: madri, sorelle, figlie, nonne, zie, compagne, amanti, mogli, operaie, commesse, maestre, infermiere, badanti, dirigenti, fornaie, dottoresse, farmaciste, studentesse, professoresse, ministre, contadine, sindacaliste, impiegate, scrittrici, attrici, giornaliste, registe, precarie, artiste, atlete, disoccupate, politiche, funzionarie, fisioterapiste, babysitter, veline, parlamentari, prostitute, autiste, cameriere, avvocate, segretarie.

Fermiamoci per 24 ore da tutto quello che normalmente facciamo. Proclamiamo uno sciopero generale delle donne che blocchi questo maledetto paese. Perche' sia chiaro che senza di noi, noi donne, non si va da nessuna parte. Senza il rispetto per la nostra autodeterminazione e il nostro corpo non c'e' societa' che tenga. Perche' la rabbia e il dolore, lo sconforto e l'indignazione, la denuncia e la consapevolezza, hanno bisogno di un gesto forte.

Scioperiamo per noi e per tutte le donne che ogni giorno rischiano la loro vita. Per le donne che verranno, per gli uomini che staranno loro accanto.

Unisciti a noi, firma e diffondi questo appello. Insieme, poi, decideremo una data.

scioperodonne2013 at gmail.com

*

Barbara Romagnoli (giornalista freelance)

Adriana Terzo (giornalista freelance)

Tiziana Dal Pra (presidente del centro interculturale Trama di Terre)

 

2. INCONTRI. UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO SU "PAROLA E RACCONTO. APPELLO E DECISIONE. LEGGERE LA BIBBIA DOPO AUSCHWITZ ED HIROSHIMA"

 

Si e' svolto nel pomeriggio di venerdi' 9 agosto 2013 a Viterbo un incontro di studio su: "Parola e racconto. Appello e decisione. Leggere la Bibbia dopo Auschwitz ed Hiroshima".

All'incontro ha preso parte il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo.

 

3. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2013 (PARTE PRIMA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2013.

 

4. IL 10 LUGLIO IL SENATO VOTI PER IL DISARMO. MENO ARMI, PIU' VITE UMANE SALVATE

 

Il 10 luglio il Senato dovra' pronunciarsi su mozioni che si oppongono alla costruzione e all'acquisto di nuovi armi assassine: i famigerati cacciabombardieri F-35 e le navi da guerra del programma Fremm.

Il 10 luglio il Senato voti contro la guerra, contro le armi, contro le uccisioni.

Il 10 luglio il Senato voti per il disarmo.

*

E di qui al 10 luglio chiunque ci legge faccia sentire la sua voce ai senatori (gli indirizzi di posta elettronica di tutti i senatori sono disponibili nel sito del Senato, www.senato.it), chieda ad ognuno di essi di votare contro le uccisioni, di votare contro le stragi, di votare contro la guerra nemica dell'umanita', di votare contro le armi assassine.

*

Meno armi, piu' vite umane salvate.

 

5. "VITERBO OLTRE IL MURO": "SI SVUOTINO GLI ARSENALI, SI RIEMPIANO I GRANAI"

 

Il Senato della Repubblica il 10 luglio sara' chiamato a pronunciarsi sull'acquisto di nuove armi - come i famigerati cacciabombardieri F-35 predisposti per recare anche armi atomiche -, mentre l'Italia continua ad essere in guerra partecipando illegalmente ed insensatamente alla ultradecennale quotidiana carneficina in Afghanistan.

Molti anni fa un Presidente della Repubblica nei cui confronti l'intero popolo italiano nutriva un sentimento di affetto filiale e di profonda fiducia, un Presidente della Repubblica che aveva lottato contro il fascismo ed era tra i padri della Costituzione, seppe dire una indimenticabile parola di verita': "Si svuotino gli arsenali, si riempiano i granai".

Questo chiediamo a tutti i senatori: di votare contro le armi assassine, di votare affinche' le risorse pubbliche del popolo italiano siano utilizzate non per uccidere ma per salvare la vita degli esseri umani.

Questo chiediamo a tutti i senatori: di iniziare una politica di pace, di disarmo, di smilitarizzazione, di impegno costruttivo per la difesa della biosfera e per il rispetto e la promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Le armi servono a uccidere.

Meno armi, piu' vite umane salvate.

"Viterbo oltre il muro", gruppo di formazione e informazione nonviolenta

Viterbo, primo luglio 2013

Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" ha realizzato tra il 2009 e il 2011 una intensa attivita' formativa, con una prolungata serie di incontri a cadenza settimanale. Alcuni dei suoi animatori hanno realizzato nel 2010 una rilevante ricerca sulla situazione attuale della nonviolenza in Italia, con centinaia di interviste ai principali studiosi ed attivisti della nonviolenza nel nostro paese. Il gruppo ha sostenuto altre associazioni impegnate in iniziative di difesa dei diritti umani, per la pace, per la difesa della biosfera, sia partecipando ad incontri formativi, di studio e di riflessione, sia contribuendo a mobilitazioni civiche caratterizzate dalla scelta nitida e intransigente della democrazia, della solidarieta', della responsabilita' e della nonviolenza, sia collaborando attivamente col "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo che dagli anni Settanta del secolo scorso e' la memoria storica e il principale punto di riferimento dell'impegno pacifista, antimilitarista, ecologista e nonviolento nell'Alto Lazio e che da quattordici anni pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

 

6. ANCORA. MAI PIU'

 

Ancora un uomo che uccide con un colpo di pistola la donna con cui aveva vissuto per tanti anni, con cui aveva generato due figlie.

Fermare il femminicidio.

Disarmare subito tutte le persone e tutti i poteri.

Contrastare il maschilismo e il patriarcato, e con essi il fascismo, il razzismo, la guerra, il sistema schiavistico dello sfruttamento e della distruzione del mondo vivente.

Ricostruire un'identita' maschile non piu' fascista, non piu' orientata alla morte, che sia finalmente capace di empatia e di solidarieta', di gestione nonviolenta dei conflitti, di amore per la vita e per le altre persone.

Sapere che una e' l'umanita' e comprende tutte le persone, una stessa carne, lo stesso diritto alla vita e alla felicita'.

Sapere che tu devi combattere la violenza, che tu sei responsabile di tutto.

 

7. PRESIDENTE, PER FAVORE

 

Presidente della Repubblica, per favore, non inviti piu' ad amichevole colloquio quel capo della destra eversiva condannato in primo grado ad anni di carcere ed all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per aver commesso i reati di concussione e prostituzione minorile. Non si vergogna di umiliare cosi' l'alta sua magistratura, le istituzioni tutte e il popolo italiano? Non si vergogna di mostrarsi cosi' in guisa di patrono di chi ha commesso squallidi e infami delitti?

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Presidente del Consiglio, per favore, non si esibisca piu' in attestazioni di apprezzamento per quel capo della destra eversiva condannato in primo grado ad anni di carcere ed all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per aver commesso i reati di concussione e prostituzione minorile. Non si vergogna dell'esempio che da'? Non si vergogna di apparire indifferente dinanzi a crimini ripugnanti?

*

Presidenti dei due rami del Parlamento, per favore, ponete voi la questione della inammissibilita' della presenza nel luogo in cui si fanno le leggi di quel capo della destra eversiva condannato in primo grado ad anni di carcere ed all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per aver commesso i reati di concussione e prostituzione minorile. Sapete gia' che costui e' da decenni ineleggibile e solo per una laida protratta complicita' gli si e' ignobilmente consentito lungo un ventennio di dettar legge e governare il paese. E vedete bene che le recenti condanne lo confermano personaggio indegno di pubblici uffici.

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I seguaci del capo della destra eversiva condannato in primo grado ad anni di carcere ed all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per aver commesso i reati di concussione e prostituzione minorile minacciano di far cadere il governo? Bene, cada al piu' presto il governo inquinato e ricattato dalla banda del capo della destra eversiva condannato in primo grado ad anni di carcere ed all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per aver commesso i reati di concussione e prostituzione minorile.

 

8. 10 LUGLIO, "MENO ARMI, PIU' VITE UMANE SALVATE"

 

Mancano pochi giorni al 10 luglio, quando in Senato verranno discusse e votate le mozioni contro l'acquisto dei cacciabombardieri F-35 e delle navi da guerra del programma Fremm.

In questi pochi giorni ogni persona di volonta' buona, ogni associazione impegnata per la pace, ogni istituzione rappresentativa faccia sentire la sua voce alle senatrici ed ai senatori, chieda loro di votare contro il riarmo e per la pace: la guerra e' nemica dell'umanita'; le armi servono a uccidere; meno armi, piu' vite umane salvate.

 

9. 2 OTTOBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA

 

E' bene preparare per tempo ovunque possibile, in tutte le citta', in tutti i paesi, in tutte le scuole, in tutte le istituzioni, in tutti i luoghi di aggregazione sociale e di impegno civile, iniziative di sensibilizzazione e di mobilitazione per il 2 ottobre, anniversario della nascita di Gandhi, Giornata internazionale della nonviolenza.

 

10. 4 NOVEMBRE, "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

 

Ed e' bene preparare per tempo ovunque possibile, in tutte le citta', in tutti i paesi, le iniziative nonviolente per il 4 novembre "non festa ma lutto", contro tutte le guerre, in ricordo di tutte le vittime, perche' "ogni vittima ha il volto di Abele".

 

11. SULLA NUOVA EDIZIONE ITALIANA DELLE "MEMORIE DI UN RIVOLUZIONARIO" DI VICTOR SERGE

 

Questa nuova edizione italiana del grande libro incompiuto e pubblicato postumo di Serge (Victor Serge, Memorie di un rivoluzionario, Massari editore, Bolsena (Vt) 2011, pp. 336, euro 19), curata con passione, competenza e acribia da Roberto Massari sulla base dell'edizione francese di Jean Riere condotta su un'accurata collazione dei manoscritti e dattiloscritti originali, non solo mette a disposizione il miglior testo disponibile, riportando anche le varianti d'autore, e costituisce un grande progresso sulle precedenti edizioni italiane - presso De Silva nel '56, poi - rivista - presso La Nuova Italia nel '74, ripresa poi da Mondadori nell'83 e da e/o nel '99 - condotte sulla prima edizione francese apparsa presso Seuil nel '51 e pur esse benemerite (e lode ne sia data ancora ad Aldo Garosci e ad Attilio Chitarin), ma arricchisce il libro - ancora valorizzando ed ulteriormente migliorando il pregevole lavoro di Riere - di un piu' accurato indice dei nomi e soprattutto di una cospicua serie di note informative a pie' di pagina che ne rendono piu' agevole la lettura e migliore la comprensione per ogni lettore.

Victor Serge (1890-1947) e' una figura imprescindibile: militante partecipe di tutte le lotte decisive del movimento delle oppresse e degli oppressi nella prima meta' del Novecento, cronista e testimone, indagatore e notomizzatore delle esperienze piu' luminose e di quelle piu' tragiche, combattente rivoluzionario e vittima dello stalinismo - salvato in extremis nel 1936 grazie alla mobilitazione internazionale degli intellettuali progressisti europei -, militante socialista e libertario nitido e intransigente nella denuncia del totalitarismo, strenuo sostenitore del dovere della verita' - e della forza liberatrice di essa -, come Gandhi persuaso della decisivita' del nesso tra etica e politica, ovvero della necessaria coerenza tra mezzi e fini nell'azione politica del movimento di liberazione dell'umanita'.

Questo libro e' insieme un'opera di viva testimonianza e di meditato giudizio su eventi cruciali, quanto una sorta di manuale sui generis di formazione morale e politica; una straordinaria panoramica storica, ed affascinante un'opera e di memoria e di scrittura; per usare ancora una formula gandhiana: una "storia dei miei esperimenti con la verita'" - o se si preferisce: "delle mie esperienze di verita'" -, e grande e luminoso un lascito dell'autore all'umanita'. Bastera' una sola citazione (e' la riga con cui le Memorie si concludono): "Non rinunciare mai a difendere l'uomo dai sistemi che pianificano l'annientamento dell'individuo".

Per acquisti presso la casa editrice: Massari editore, c. p. 89, 01023 Bolsena (Vt), e-mail: erre.emme at enjoy.it, sito: www.massarieditore.it

 

12. UN INCONTRO DI STUDIO SU JEANNE DEROIN A VITERBO

 

Si e' svolto lunedi' primo luglio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su Jeanne Deroin (Parigi, 31 dicembre 1805 - Londra, 2 aprile 1894).

Nel corso dell'incontro e' stata ricostruita la figura e l'azione dell'eroica giornalista e militante femminista e socialista.

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Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha sottolineato come nella genealogia della nonviolenza in cammino le militanti femministe e socialiste ottocentesche abbiano un ruolo di fondatrici, e come la loro eredita' di pensiero e di azione sia una risorsa immensa tuttora in gran parte da riscoprire e finalmente pienamente valorizzare.

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Al termine dell'incontro le persone partecipanti hanno espresso sostegno all'iniziativa contro i cacciabombardieri F35 e le navi da guerra del programma Fremm; all'iniziativa per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan; all'appello allo sciopero delle donne contro il femminicidio; alle iniziative contro il razzismo.

Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' espresso gratitudine alla ministra Cecile Kyenge e sostegno alle sue iniziative e proposte di legge per il pieno rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

13. UN APPELLO AI SENATORI ED ALLE SENATRICI: IL 10 LUGLIO UN VOTO CONTRO LE ARMI ASSASSINE

 

Egregi senatori e senatrici della Repubblica,

il 10 luglio in Senato discuterete e successivamente voterete su alcune mozioni che chiedono che l'Italia non acquisti i cacciabombardieri F-35 e le navi da guerra del programma Fremm.

Con questa lettera vorremmo pregarvi di approvare quelle mozioni che si oppongono al riarmo, che si oppongono alla guerra, che si oppongono alle uccisioni di cui la guerra consiste ed a cui le armi sono finalizzate.

A maggior ragione mentre l'Italia partecipa - illegalmente ed assurdamente - alla guerra in corso in Afghanistan, guerra in cui ogni giorno nuove stragi si aggiungono alle stragi.

Vorremmo pregarvi di opporvi all'acquisto di nuove armi assassine non solo perche' cio' implica uno sperpero colossale di risorse finanziarie pubbliche che potrebbero e dovrebbero essere utilizzate invece a fini di bene; ma innanzitutto e decisivamente perche' deliberare e finanziare l'acquisto di armi assassine e' un atto di complicita' con le uccisioni di cui le guerre consistono, a cui le armi servono.

Vorremmo pregarvi di votare secondo coscienza: contro la guerra e contro le stragi di cui essa consiste; contro le armi che servono a fare la guerra, ad uccidere le persone.

Meno armi, piu' vite umane salvate.

Vogliate gradire distinti saluti,

Il comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo ed ha salvato il Bulicame, e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 2 luglio 2013

Il comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti ha promosso e guidato dal 2007 la vittoriosa mobilitazione popolare che ha difeso la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria dalla minaccia di una illegale ed irreversibile devastazione. Il comitato e' nato da una lettera aperta di Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", ed e' animato da alcune delle piu' stimate personalita' dell'impegno morale e civile nell'Alto Lazio, come il professor Osvaldo Ercoli ed il professor Alessandro Pizzi; ne e' portavoce la dottoressa Antonella Litta, che e' anche figura di riferimento in Italia dell'impegno per la salubrita' delle acque; tra i suoi fondatori anche il compianto Alfio Pannega (1925-2010), luminoso maestro di dignita', simbolo indimenticabile della Viterbo popolare, antifascista e solidale.

 

14. CONTRO IL RAZZISMO, PER LA PACE E PER IL DISARMO

 

Contro il razzismo: esprimiamo la nostra gratitudine ed il nostro sostegno alla ministra Cecile Kyenge.

E sosteniamo l'azione affinche' siano al piu' presto approvate leggi che riconoscano: che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia; che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune; che una persona puo' essere perseguita penalmente solo se commette un effettivo reato, non per il solo fatto di esistere; che i campi di concentramento vanno aboliti; che tutti gli esseri umani fanno parte dell'umanita'; che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera. E affinche' siano al piu' presto abolite tutte le abominevoli misure razziste imposte in anni passati da precedenti governi, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Inviamole messaggi di solidarieta' agli indirizzi: segreteria.ministrakyenge at governo.it; cecile at cecilekyenge.it; kyenge_c at camera.it

*

Per la pace: scriviamo al presidente del consiglio dei ministri per chiedere la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan.

Inviamo lettere contro la guerra agli indirizzi: letta_e at camera.it; segreteriadelportavoce at governo.it; ufficio_stampa at governo.it; segrcd at governo.it; ucm at palazzochigi.it; segrgen at governo.it; uscm at palazzochigi.it; segreteriausg at governo.it; servizioraccordousg at governo.it; usg at mailbox.governo.it; i.antonini at governo.it; info at urp.it; urp.funpub at funzionepubblica.it

*

Per il disarmo: chiediamo a tutti i senatori di votare il 10 luglio le mozioni che si oppongono ai cacciabombardieri F-35 ed alle nuove navi da guerra.

Gli indirizzi di posta elettronica di tutti i senatori sono disponibili nel sito del senato: www.senato.it

 

15. I MASSACRI AFGANI

 

Ogni giorno notizie di massacri in Afghanistan. E in Pakistan. E in Siria. E in Iraq. Che qui non impressionano nessuno. Non scuotono le coscienze. Non modificano l'agenda politica. Eppure ve ne sarebbe ben donde.

Da oltre un decennio l'Italia partecipa alla guerra in Afghanistan. Illegalmente. Insensatamente. Le ciance della propaganda si sono rivelate tali. Restano solo le cataste di cadaveri. Anche italiani. Afgani soprattutto, innumerevoli. E un paese devastato, una popolazione massacrata, generazioni intere che non hanno mai conosciuto un giorno di pace. E il trionfo dei signori della guerra, il trionfo dei narcotrafficanti, il trionfo del razzismo e del totalitarismo, il trionfo del terrore.

Cessi immediatamente l'illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan.

E si adoperi finalmente l'Italia per la pace con mezzi di pace, per la pace che salva le vite, per la pace che e' condizione indispensabile per l'affermazione, la difesa e la promozione della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

16. IL DISARMO, SUBITO

 

Il 10 luglio il senato discutera' e successivamente votera' su alcune mozioni che propongono che l'Italia non costruisca e non acquisti ne' i cacciabombardieri F-35 ne' nuove navi da guerra.

Il 10 luglio il senato faccia la scelta di fermare il riarmo. Faccia la scelta di opporsi alla guerra. Faccia la scelta di salvare le vite.

Meno armi, piu' vite umane salvate.

 

17. CONTRO IL RAZZISMO, SOSTENIAMO L'AZIONE DELLA MINISTRA CECILE KYENGE

 

Contro il razzismo, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ancora una volta esprimiamo la nostra gratitudine ed il nostro sostegno alla ministra Cecile Kyenge.

Ancora una volta sosteniamo l'azione affinche' siano al piu' presto approvate leggi che riconoscano: che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia; che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune; che una persona puo' essere perseguita penalmente solo se commette un effettivo reato, non per il solo fatto di esistere; che i campi di concentramento vanno aboliti; che tutti gli esseri umani fanno parte dell'umanita'; che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera. E affinche' siano al piu' presto abolite tutte le abominevoli misure razziste imposte in anni passati da precedenti governi, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ancora una volta invitiamo ad invare messaggi di sostegno alla ministra Cecile Kyenge agli indirizzi: segreteria.ministrakyenge at governo.it; cecile at cecilekyenge.it; kyenge_c at camera.it

Contro il razzismo, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

18. IL GRUPPO DI LAVORO SU "LA NONVIOLENZA IN ITALIA OGGI" SI ASSOCIA ALLA RICHIESTA CHE I SENATORI VOTINO CONTRO IL RIARMO, CONTRO LA GUERRA, CONTRO LE STRAGI

 

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" si associa alla richiesta che il 10 luglio, in occasione della discussione e della votazione delle mozioni che si oppongono alla costruzione e all'acquisto dei famigerati cacciabombardieri F-35 e di nuove navi da guerra, il Senato della Repubblica si esprima contro il riarmo, contro la guerra, contro le stragi di cui la guerra consiste ed a cui sono finalizzate le armi.

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" chiede a tutte le senatrici ed a tutti i senatori un voto coerente con l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana: "L'Italia ripudia la guerra"; un voto coerente col principio fondativo dell'umana convivenza: "Non uccidere".

Le armi servono a uccidere.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Meno armi, piu' vite umane salvate.

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi"

Viterbo, 3 luglio 2013

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi", composto da ricercatrici e ricercatori indipendenti che collaborano con il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e che si sono formati nei prolungati cicli di seminari di accostamento alla nonviolenza svoltisi a Viterbo e nel viterbese dagli anni Novanta e che tuttora proseguono, ha condotto tra 2010 e 2012 una prolungata ricerca-azione sulla nonviolenza in Italia coinvolgendo a livello nazionale centinaia di studiosi e attivisti amici della nonviolenza; tutti i materiali del lavoro svolto sono stati pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" e molti di essi sono presenti su numerosi siti internet al tema dedicati.

 

19. COLTELLATE. PRIMA

 

I generali non vogliono che il parlamento dia loro impiccio.

Mi sembra di averla gia' sentita.

 

20. COLTELLATE. SECONDA

 

L'Italia proibisce il transito del presidente della Bolivia.

Cosa non si fa per compiacere i sicari della Cia.

 

21. DOPO L'IMPROVVIDO ED INQUIETANTE PRONUNCIAMENTO DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA

 

Dopo l'improvvido ed inquietante pronunciamento del Consiglio supremo di difesa diviene ancor piu' necessario che il 10 luglio il Senato si esprima contro il riarmo e contro la guerra.

Deve essere chiaro che nell'ordinamento giuridico democratico italiano e' il Parlamento l'organo legislativo, ed il suo potere non e' conculcabile se non stravolgendo l'ordinamento stesso, ovvero compiendo un colpo di stato.

E' evidente che anni ed anni di cedimento a pratiche antidemocratiche ed incostituzionali stanno provocando guasti enormi e derive gravissime.

Occorre fermare questo processo degenerativo e ripristinare pienamente la legalita' costituzionale.

Legalita' costituzionale oscenamente violata con la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan.

Legalita' costituzionale oscenamente violata con politiche di riarmo atte a perseverare nelle guerre assassine, nelle guerre stragiste.

Il 10 luglio il Senato puo' esprimere un voto nitido ed impegnativo contro le guerre e contro le uccisioni, contro il riarmo e contro il militarismo, per la pace con mezzi di pace, per salvare le vite invece di sopprimerle.

Voti il Senato le mozioni contro la costruzione e l'acquisto dei famigerati cacciabombardieri F-35 e di nuove navi da guerra.

Cessi immediatamente l'illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Le armi servono a uccidere.

Solo la pace salva le vite.

Meno armi, piu' vite umane salvate.

 

22. IL PRIMO DIRITTO DI OGNI ESSERE UMANO

 

Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.

Le armi servono a uccidere.

Meno armi, piu' vite umane salvate.

 

23. IL 10 LUGLIO IL SENATO VOTI PER SALVARE LE VITE UMANE

 

Il 10 luglio il Senato della Repubblica discutera' e poi votera' su alcune mozioni contrarie alla costruzione e all'acquisto di nuove armi assassine: i famigerati cacciabombardieri F-35 e nuove navi da guerra.

Il 10 luglio il voto del Senato della Repubblica decidera' della vita o della morte di esseri umani.

Se votera' contro le armi assassine salvera' la vita degli esseri umani contro cui quelle armi sarebbero in futuro usate.

Se votera' a favore delle armi assassine non solo consentira', ma provochera' quelle uccisioni di esseri umani.

Il 10 luglio il Senato voti sapendo che non ha il diritto di uccidere.

Il 10 luglio il Senato voti sapendo che il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto di non essere ucciso.

Il 10 luglio il Senato voti per salvare le vite umane.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Le armi servono a uccidere.

Meno armi, piu' vite umane salvate.

 

24. AUT AUT

 

O la pace o la guerra.

O la vita o la morte.

O salvare le vite o sopprimerle.

O la solidarieta' umana o la barbarie assassina.

O il disarmo o la catastrofe.

*

Il 10 luglio il Senato scelga il disarmo.

Il 10 luglio il Senato scelga la solidarieta' umana.

Il 10 luglio il Senato scelga di salvare le vite.

Il 10 luglio il Senato scelga la vita.

Il 10 luglio il Senato scelga la pace.

*

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Le armi servono a uccidere.

Meno armi, piu' vite umane salvate.

 

25. IN MEMORIA DI CLARA ZETKIN NELL'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA

 

Si e' svolto la mattina di venerdi' 5 luglio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio in ricordo di Clara Zetkin, nell'anniversario della nascita.

Clara Zetkin (nata in Germania il 5 luglio 1857 e deceduta in Urss il 20 giugno del 1933) e' stata una delle piu' grandi figure della storia del movimento operaio, del movimento di liberazione delle donne, del movimento pacifista. Protagonista tanto della seconda quanto della terza Internazionale, direttrice del piu' importante giornale impegnato per i diritti delle donne tra Ottocento e Novecento, ideatrice della Giornata internazionale di lotta delle donne dell'8 marzo, alla guida della lotta per il diritto di voto, animatrice dell'opposizione alla prima guerra mondiale e al fascismo. Tra le opere di Clara Zetkin: Lenin, Samona' e Savelli, Roma 1968; La questione femminile e la lotta al riformismo, Mazzotta, Milano 1972. Tra le opere su Clara Zetkin: Gilbert Badia, Clara Zetkin, femminista senza frontiere, Erre Emme, Roma 1994.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi di Clara Zetkin, e sull'ultima fase della sua lunga vita di militante sono state anche lette alcune pagine della monografia di Gilbert Badia a lei dedicata (libro che cita importanti lettere di Clara Zetkin precedentemente inaccessibili e finalmente rese disponibili agli studiosi dopo l'apertura degli archivi della ex-Ddr, lettere da cui emerge con chiarezza come ancora negli ultimi anni la grande intellettuale e militante pur gravemente malata e nei limiti delle sue concrete possibilita' continuasse la lotta contro tutte le menzogne e le violenze).

*

Concludendo la commemorazione, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ricordato i principali campi in cui Clara Zetkin ha dato un contributo fondamentale: la lotta contro l'oppressione di classe; la lotta contro l'oppressione maschilista e patriarcale; la lotta contro la guerra; la lotta contro il fascismo.

Clara Zetkin, che oggi commemoriamo con profonda gratitudine, e' la persona che aveva interloquito con Engels, che era stata unita da profonda amicizia a Rosa Luxemburg, che era ascoltata e rispettata da Lenin, che si era opposta a Stalin; e' la donna che lungo l'intera sua vita si era opposta allo sfruttamento, all'oppressione, alla guerra, ad ogni violazione della dignita' umana; la donna che per milioni di oppresse e di oppressi di tutto il mondo era divenuta il simbolo della loro speranza e della loro lotta; una delle figure piu' prestigiose del movimento operaio, del movimento di liberazione delle donne, del movimento che si oppone alla guerra, del movimento antifascista.

Clara Zetkin e' una delle maestre della nonviolenza in cammino, che anche da lei eredita riflessioni ed esperienza, che di lei prosegue la lotta che ancora e ancor piu' oggi e' da condurre per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera; la lotta che ancora e ancor piu' oggi e' da condurre contro la violenza maschilista e patriarcale, contro il modo di produzione fondato sullo sfruttamento e la devastazione. La nostra lotta trova ancora nella figura, nell'opera, nel pensiero vivente di Clara Zetkin - cosi' come in Rosa Luxemburg e nelle altre grandi protagoniste del movimento operaio tra Ottocento e Novecento - una fonte e un'ispirazione, un  modello e un esempio.

*

Tutte le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo e in coerenza con la lotta e con l'insegnamento di Clara Zetkin, hanno espresso sostegno a varie iniziative di pace e di solidarieta' in corso, ed in particolare: all'iniziativa contro i cacciabombardieri F35 e le navi da guerra del programma Fremm; all'iniziativa per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan; all'appello allo sciopero delle donne contro il femminicidio; alle iniziative contro il razzismo.

Tutte le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' espresso gratitudine e solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge, e ribadito il sostegno all'azione affinche' siano al piu' presto approvate leggi che riconoscano: che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia; che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune; che una persona puo' essere perseguita penalmente solo se commette un effettivo reato, non per il solo fatto di esistere; che i campi di concentramento vanno aboliti; che tutti gli esseri umani fanno parte dell'umanita'; che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera. E affinche' siano al piu' presto abolite tutte le abominevoli misure razziste imposte in anni passati da precedenti governi, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Tutte le persone partecipanti all'incontro hanno infine dedicato un grato pensiero a Nelson Mandela, da settimane in lotta tra la vita e la morte.

*

Nel ricordo di Clara Zetkin prosegua la lotta di liberazione dell'umanita'.

Nel ricordo di Clara Zetkin la nonviolenza e' in cammino.

 

26. MENO ARMI, PIU' VITE UMANE SALVATE

 

Il 10 luglio il senato voti contro le armi assassine, voti contro la guerra assassina.

Il 10 luglio il senato voti per il disarmo, la pace, il diritto a non essere uccisi.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Le armi servono a uccidere.

Meno armi, piu' vite umane salvate.

 

27. MINIMA MORALIA. BREVE UN ELOGIO DELLA PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

 

Che si ricorda di rappresentare il popolo italiano e le sue istituzioni democratiche. E che quindi non si genuflette dinanzi alle multinazionali rapinatrici.

Che si ricorda che una e' l'umanita', ed ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla liberta', alla solidarieta'.

Che si ricorda che il femminicidio e' il primo crimine contro cui dobbiamo lottare.

Che si oppone alla guerra e alle armi, alle persecuzioni e alle uccisioni.

Una ottima Presidente della Camera dei Deputati.

Che sarebbe una ottima Presidente della Repubblica.

 

28. "PER IL TRADIMENTO DI SEGRETI OBBROBRIOSI"

 

I servizi segreti, l'unica cosa intelligente che se ne puo' fare e' abolirli.

Nella storia italiana del secondo Novecento nei colpi di stato tentati, e nelle stragi riuscite, la complicita' dei servizi segreti e' flagrante: un oceano di sangue versato.

E nella storia del mondo i "servizi" resi dai servizi segreti con poche luminose eccezioni sempre soprattutto sono consistiti e consistono di innominabili delitti, di innominabili complicita', di eccidi e torture, torture ed eccidi.

I servizi segreti, l'unica cosa intelligente che se ne puo' fare e' abolirli.

*

Che delle spie o ex-spie rivelino a tutti in cosa consistano le attivita' segrete di cui sono state a conoscenza: si capisce che i loro padroni o ex-padroni non lo apprezzino affatto. Poiche' andando al cuore della questione si tratta non di una modesta e finanche risibile "violazione della privacy", ma di complotti assassini ed abissi di male dai governi orditi e ordinati, e da solerti algidi funzionari commessi, contro l'umanita' tutta. Se fossero lecite, se fossero limpide, se fossero giuste, quelle attivita' non avrebbero bisogno di essere segrete. Al cuore della questione non di pettegolezzi si tratta, ma di sequestri, torture, omicidi.

*

C'e' una poesia di Ingeborg Bachmann che in poche nitide righe rivela molte verita', che poi sono una sola, l'essenziale. Si intitola "Tutti i giorni" e (nella bella traduzione di Maria Teresa Mandalari) recita cosi':

 

La guerra non viene piu' dichiarata,

ma proseguita. L'inaudito

e' divenuto quotidiano. L'eroe

resta lontano dai combattimenti. Il debole

e' trasferito nelle zone del fuoco.

La divisa di oggi e' la pazienza,

medaglia la misera stella

della speranza, appuntata sul cuore.

 

Viene conferita

quando non accade piu' nulla,

quando il fuoco tambureggiante ammutolisce,

quando il nemico e' divenuto invisibile

e l'ombra d'eterno riarmo

ricopre il cielo.

 

Viene conferita

per la diserzione dalle bandiere,

per il valore di fronte all'amico,

per il tradimento di segreti obbrobriosi

e l'inosservanza

di tutti gli ordini.

*

Per quel "tradimento di segreti obbrobriosi" anche Edward Snowden ha diritto ad essere sottratto alla vendetta del governo del suo paese, alla gia' fin troppe volte dimostrata furia torturatrice e omicida del governo del suo paese.

Per quel "tradimento di segreti obbrobriosi" l'umanita' ha il dovere di salvare la vita di Edward Snowden.

 

29. MARTIN BERNAL

 

E' deceduto il 9 giugno 2013 Martin Bernal, l'autore di Atene nera, un libro necessario apparso nel 1987.

Io che scrivo queste righe lo lessi insieme al Dante e l'islam di Miguel Asin Palacios - i due libri furono pubblicati in italiano in edizioni economicamente accessibili nello stesso torno di tempo -. Erano cose che sapevamo gia' (del lavoro di Asin Palacios il lettore italiano era gia' stato informato dai numerosi interventi fin dalla sua apparizione nel 1919; le tesi di Bernal chiunque avesse letto i classici greci ne conosceva le irrefutabili fonti e fondamenta), ma era importante che qualcuno le avesse infine scritte con la chiarezza e con l'ampiezza necessarie.

Ho sempre pensato che leggere i classici serve a combattere contro il fascismo.

Ho sempre pensato che leggere i classici serve a incontrare l'umanita' che e' una.

 

30. DOUG ENGELBART

 

E' deceduto il 2 luglio 2013 Douglas Engelbart, l'inventore del mouse. Di quella felice invenzione dal profondo del cuore ancora lo ringraziamo.

 

31. LEOPOLD ENGLEITNER

 

E' deceduto il 21 aprile 2013 ultracentenario Leopold Engleitner, che - nato nel 1905 - era forse il piu' anziano dei sopravvissuti ai lager nazisti in cui era stato deportato in quanto testimone di Geova ed oppositore al servizio militare.

 

32. ROSSELLA FALK

 

E' deceduta il 5 maggio 2013 Rossella Falk.

Che magnifica attrice, e per me che scrivo queste righe - e che poco frequento i teatri dove so che trionfo' nei classici ruoli dei classici che anch'io mi ripeto talvolta a memoria in solitudine silente ed interiore gesto - mai forse fu cosi' straordinariamente enigmatica e inquietante come in Otto e mezzo di Fellini, cosi' laterale e cosi' cruciale da essere specchio dello specchio di una confessione e quindi sua messa in abisso...

 

33. SILVIO LANARO

 

E' deceduto il 23 giugno a Padova Silvio Lanaro, storico e docente universitario, intellettuale di forte impegno civile. Dai suoi libri tutti abbiamo molto appreso.

 

34. RICHARD MATHESON

 

E' deceduto il 23 giugno 2013 Richard Matheson.

Alcuni dei suoi racconti restano memorabili disvelamenti di dolori e segreti che tutti ci riguardano, di ineludibili orrori e responsabilita'.

 

35. GEORGES MOUSTAKI

 

E' deceduto a Nizza il 23 maggio 2013 Georges Moustaki, all'anagrafe Giuseppe Mustacchi; era nato ad Alessandria d'Egitto il 3 maggio 1934.

Che e' l'autore de Le meteque, che seppe dare all'umanita' uno specchio.

 

36. ANNA PROCLEMER

 

E' deceduta il 25 aprile 2013 Anna Proclemer.

Le volte che la vidi recitare pensai che quella donna recasse un segreto. E quel segreto forse era soltanto la tecnica attoriale di cui scrisse Diderot, ma forse anche Diderot li' alludeva a un segreto, e quel segreto era forse questo: "Sentir tudo de todas as maneiras" (e' un'espressione di Alvaro De Campos, se la memoria non mi inganna). Questo pensavo ogni volta che la vidi recitare. E sentivo gli occhi velarmisi di gratitudine.

 

37. FRANCESCO RENDA

 

E' deceduto il 12 maggio 2013 Francesco Renda, militante comunista, dirigente sindacale, senatore della repubblica, docente universitario, storico illustre.

 

38. JOSE' LUIS SAMPEDRO

 

E' deceduto l'8 aprile 2013 Jose' Luis Sampedro Saez, economista, cattedratico, romanziere, sostenitore del movimento degli Indignados (sua la prefazione all'edizione spagnola del libretto di Stephane Hessel, Indignatevi!, che ha saputo cogliere un comune sentire e promuovere una mobilitazione nonviolenta che deve proseguire).

 

39. FRANCO SCALDATI

 

E' deceduto il primo giugno 2013 a Palermo Franco Scaldati, autore di teatro e sarto.

Una stessa cosa sono il teatro e la sartoria, implicano entrambi saper vedere l'umanita' nella sua esposta nudita' e irriducibile sofferenza, ed entrambi cercano di offrire riparo, di porre rimedio al freddo e al dolore.

Il teatro di Scaldati mi faceva pensare all'arrotino di Vittorini, alla musica di Enzo Del Re. E mi pareva un pezzo essenziale della nostra lotta, compagni.

 

40. STORM THORGERSON

 

E' deceduto il 18 aprile 2013 Storm Thorgerson.

E' naturalmente l'autore della copertina dell'album dei Pink Floyd che tutti abbiamo ascoltato e di molte altre immagini di un tempo che molto immagino' (e si potrebbe anche dire: di molte altre visioni di un tempo visionario).

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Numero 455 del 9 agosto 2013

 

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