Nonviolenza. Femminile plurale. 447



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 447 del primo agosto 2013

 

In questo numero:

1. Un incontro di studio in memoria di Rosanna Benzi

2. Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza

3. Segnalazioni librarie

 

1. INCONTRI. UN INCONTRO DI STUDIO IN MEMORIA DI ROSANNA BENZI

 

Si e' svolto la mattina di giovedi' primo agosto 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Rosanna Benzi.

Rosanna Benzi, nata nel 1948 e scomparsa all'inizio del 1991, per la maggior parte della sua vita ha vissuto in un polmone d'acciaio. Direttrice della rivista "Gli altri. Periodico di tutti gli emarginati della societa'", ed infaticabile promotrice di iniziative di solidarieta' e di liberazione, una delle figure piu' belle dell'impegno per i diritti e la dignita' umana. Opere di Rosanna Benzi: segnaliamo particolarmente Il vizio di vivere, Rusconi, Milano 1984, 1987.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati vari suoi testi ed interventi.

Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha rievocato con viva commozione alcuni personali ricordi di Rosanna Benzi. Della nonviolenza in cammino, della lotta di liberazione dell'umanita', della difesa della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, Rosanna Benzi e' stata una delle figure piu' belle; il suo ricordo illumina ancora l'impegno di ogni persona cosciente e solidale; la sua lezione costituisce ancora un orizzonte di senso e un programma di azione per ogni persona amica e compagna dell'umanita'; la sua testimonianza e' di sostegno e conforto ad ogni persona che soffre, che lotta, che cerca, che medita il bene ed al bene si accosta. Rosanna Benzi, femminista, solidale, rivoluzionaria, figura dell'umanita', maestra di verita', esempio di nonviolenza: che grande felicita' averla conosciuta, che grande onore tramandarne la memoria, che grande conforto sapere che il suo valore resta per sempre, che non si estingue il suo messaggio, che altre persone ancora e ancora ne raccoglieranno il lascito, ne porteranno avanti la lotta. Vi e' una sola umanita'. La nonviolenza e' in cammino.

*

Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta pieno sostegno a varie iniziative di pace, di solidarieta' e per i diritti in cui il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' particolarmente impegnato in questo periodo:

a) all'iniziativa contro i cacciabombardieri F-35 e le navi da guerra del programma Fremm;

b) all'iniziativa per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan;

c) all'appello allo sciopero delle donne contro il femminicidio, ed alla richiesta che siano immediatamente concretamente realizzate tutte le iniziative adeguate contro la violenza sulle donne previste dalla Convenzione di Istanbul recentemente ratificata all'unanimita' dal parlamento italiano;

d) all'appello per l'asilo ad Edward Snowden;

e) alla richiesta di liberazione di Bradley Manning;

f) all'impegno affinche' siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti: ed in particolare affinche':

- sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica";

- cessi la persecuzione dei migranti;

- sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'";

- siano aboliti i campi di concentramento;

- siano abolite le deportazioni;

- cessi la schiavitu';

- sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera;

- sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;

- sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.

Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso altresi' pieno sostegno:

g) alle iniziative promosse dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente" a Viterbo per l'acqua potabile bene comune e diritto umano e per la difesa della biosfera;

h) alle iniziative per il risanamento del lago di Vico;

i) alle iniziative per la riduzione e la riconversione del polo energetico Civitavecchia-Montalto e contro le centrali a combustibili fossili;

l) alle iniziative del movimento contro le centrali a biomasse e biogas.

Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso inoltre pieno sostegno:

m) all'iniziativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso della nonviolenza;

n) alla preparazione della Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre;

o) alla preparazione dell'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" del 4 novembre.

Le persone partecipanti all'incontro hanno infine espresso profonda gratitudine e persuasa solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge e pieno sostegno al suo impegno per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ugualmente hanno espresso gratitudine e solidarieta' anche alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, e formulato l'auspicio che essa possa essere la prossima Presidente della Repubblica.

 

2. INIZIATIVE. SCIOPERIAMO. PER FERMARE LA CULTURA DELLA VIOLENZA

[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello che abbiamo ricevuto alcune settimane fa da Barbara Romagnoli (per contatti: duepunti2 at yahoo.it) e dal centro interculturale "Trama di terre" (per contatti: info at tramaditerre.org). Per contattare le promotrici dell'appello e aderire ad esso: scioperodonne2013 at gmail.com]

 

Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza

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Alla presidente della Camera, Laura Boldrini

Alla ministra delle Pari Opportunita', Josefa Idem

Alla segretaria della Confederazione Generale del Lavoro, Susanna Camusso

A tutte le donne delle istituzioni, delle arti e dei mestieri

A tutte noi

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Pensavamo che l'uccisione di Fabiana, bruciata viva dal fidanzato sedicenne, esprimesse un punto di non ritorno. Invece no. L'insulto che e' stato rivolto alla ministra Cecile Kyenge - da un'altra donna - dice molto piu' di quanto non vogliamo ammettere. E di fronte ad una violenza verbale simile, non ci sono scuse o giustificazioni che tengano. Noi non siamo mai state silenziose, abbiamo sempre denunciato questi fatti, le violenze fisiche e quelle verbali. Ma non basta.

Non basta piu' il lavoro dei centri antiviolenza, fondamentale e prezioso. E non bastano le promesse di leggi che neanche arrivano. La ratifica della convenzione di Istanbul? Un passo importante, ma bisogna aspettare e aspettare. E noi non vogliamo piu' limitarci a lanciare appelli che raccolgono migliaia di firme ma restano solo sulla carta; a proclamarci indignate per una violenza che non accenna a smettere; a fare tavole rotonde, dibattiti politici, incontri. Adesso chiediamo di piu'.

Chiediamo di poter vivere in una societa' che vuole realmente cambiare la cultura che alimenta questa mentalita' maschilista, patriarcale, trasversale, acclarata e spesso occulta, che noi riteniamo totalmente responsabile della mancanza di rispetto per le donne, e che non fa nulla per fermare questo inutile e doloroso femminicidio italiano.

Chiediamo che la parola femminicidio non venga piu' sottovalutata, svilita, criticata. Perche' racconta di un fenomeno che ancora in troppi negano, o che sia qualcosa che non li riguarda. O addirittura che molte delle donne uccise o violate, in fondo in fondo, qualche sbaglio lo avevano fatto. Quanta disumanita' nel non voler vedere il nostro immenso lavoro, quello pagato e quello non pagato, il lavoro di cura e riproduttivo, il genio, la creativita', il ruolo multiforme delle donne.

Chiediamo di fermarci. A tutte: madri, sorelle, figlie, nonne, zie, compagne, amanti, mogli, operaie, commesse, maestre, infermiere, badanti, dirigenti, fornaie, dottoresse, farmaciste, studentesse, professoresse, ministre, contadine, sindacaliste, impiegate, scrittrici, attrici, giornaliste, registe, precarie, artiste, atlete, disoccupate, politiche, funzionarie, fisioterapiste, babysitter, veline, parlamentari, prostitute, autiste, cameriere, avvocate, segretarie.

Fermiamoci per 24 ore da tutto quello che normalmente facciamo. Proclamiamo uno sciopero generale delle donne che blocchi questo maledetto paese. Perche' sia chiaro che senza di noi, noi donne, non si va da nessuna parte. Senza il rispetto per la nostra autodeterminazione e il nostro corpo non c'e' societa' che tenga. Perche' la rabbia e il dolore, lo sconforto e l'indignazione, la denuncia e la consapevolezza, hanno bisogno di un gesto forte.

Scioperiamo per noi e per tutte le donne che ogni giorno rischiano la loro vita. Per le donne che verranno, per gli uomini che staranno loro accanto.

Unisciti a noi, firma e diffondi questo appello. Insieme, poi, decideremo una data.

scioperodonne2013 at gmail.com

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Barbara Romagnoli (giornalista freelance)

Adriana Terzo (giornalista freelance)

Tiziana Dal Pra (presidente del centro interculturale Trama di Terre)

 

3. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Grazia Deledda, Dieci romanzi, Newton Compton, Roma 1994, pp. 1024. Comprende: La via del male, Il tesoro, Naufraghi in porto, Nostalgie, Sino al confine, L'incendio nell'oliveto, Il segreto dell'uomo solitario, La danza della collana, Il paese del vento, La chiesa della solitudine.

- Grazia Deledda, I grandi romanzi, Newton Compton, Roma 1993, pp. 1024. Comprende: Il vecchio della montagna, Elias Portolu, Cenere, L'edera, Colombi e sparvieri, Canne al vento, Marianna Sirca, La madre, Annalena Bilsini, Cosima.

- Grazia Deledda, Romanzi e novelle, Mondadori, Milano 1971, 2006, pp. XXVII + 940. Comprende i romanzi: Elias Portolu, Canne al vento, La madre, Annalena Bilsini, Cosima, e i racconti: Il cinghialetto, Padrona e servi, La volpe, La cerbiatta, La festa del Cristo, Il fanciullo nascosto, La martora, Un uomo e una donna.

- Mario Miccinesi, Grazia Deledda, La Nuova Italia, Firenze 1975, pp. 126.

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 447 del primo agosto 2013

 

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