Un'infamia



 

UN'INFAMIA

 

Nel depliant propagandistico di una delle liste della coalizione berlusconiana e fascista per le elezioni comunali di Viterbo si commette una scandalosa infamia nei confronti del nostro compagno Alfio Pannega, deceduto nel 2010, che per tutta la vita e' stato un combattente antifascista ed anticapitalista, un meraviglioso poeta, un uomo di generosita' incomparabile, una delle figure piu' luminose di Viterbo.

Quegli sciagurati signori della coalizione berlusconiana e fascista arrivano all'abominevole assurdita' di cercare di farsi propaganda elettorale calpestando la memoria di un defunto.

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Per tutta la sua vita Alfio Pannega ha combattuto contro il fascismo, contro lo sfruttamento, contro l'oppressione.

Per tutta la sua vita Alfio Pannega e' stato un militante politico del movimento operaio, un militante comunista e libertario; una persona nonviolenta in lotta contro tutte le violenze e le menzogne, contro tutte le ingiustizie e le oppressioni; un limpido esempio di solidarieta'; un coraggioso difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera.

Alfio ha sempre lottato contro la destra, contro il fascismo, contro la mafia, contro il regime della corruzione, contro il sistema capitalistico fondato sullo sfruttamento e la rapina.

Alfio ha sempre lottato contro il berlusconismo e contro i governanti che hanno devastato questa terra e questa citta'.

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E se Alfio non fosse morto, saprebbe rispondere a questa scellerata infamia con la forza della sua poesia, con le sue incandescenti parole di verita'.

Ma Alfio non puo' rispondere perche' e' morto.

Ed a questa scellerata infamia che ne offende la memoria dobbiamo dunque rispondere noi che abbiamo avuto la fortuna grande di essere stati i suoi compagni di lotta.

E rispondiamo allora cosi': cercando ignobilmente e grottescamente di strumentalizzare il nome e il volto di Alfio Pannega per fare propaganda alla destra contro cui lui ha sempre combattuto, e quindi cosi' insultando Alfio Pannega, la destra berlusconiana e fascista si conferma per quello che e': violenta, volgare, immorale, disumana: infame.

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Non avremmo mai creduto che si potesse arrivare a questo abisso di abiezione: che una lista della coalizione berlusconiana e fascista potesse osare mancar di rispetto alla memoria di un uomo defunto, e di un uomo a Viterbo da tutti rispettato ed amato come Alfio Pannega.

Se non per rispetto della verita', almeno per rispetto dei morti.

Ma le menti ed i cuori dei complici del fascismo e di Berlusconi sono evidentemente pietrificati, piu' morti dei morti.

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Alfio invece, anche se e' morto tre anni fa, e' ancora vivo.

E' vivo.

E' vivo, e lotta insieme a noi.

E se riusciremo a impedire che il capitalismo e il totalitarismo distruggano la biosfera, ebbene, quando finalmente gli oppressi si libereranno e libereranno l'intera umanita', Alfio sara' ancora vivo.

Alfio sara' ancora vivo, e quell'umanita' libera e felice lo ricordera' come un maestro e un eroe, come un poeta e un compagno, uno che condivideva il suo pane con tutti.

Mentre degli sfruttatori, dei fascisti, dei mafiosi e dei loro complici, e delle loro infamie di ieri e di oggi, nessuno si ricordera' piu'.

 

Il Centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" di Viterbo

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

 

Viterbo, 11 maggio 2013

 

Mittenti:

- Centro sociale occupato autogestito "Valle Faul", capannone ex-Cogema, strada Castel d'Asso snc, Viterbo, e-mail: csoavallefaul at gmail.com , csavallefaul at autistici.org , web: http://csavallefaul.noblogs.org

- Centro di ricerca per la pace e i diritti umani, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/