Telegrammi. 1271



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1271 dell'11 maggio 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Dall'Anpi di Nepi (Vt) solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge

2. Un incontro di riflessione a Viterbo per i diritti umani di tutti gli esseri umani

3. Una questione di democrazia, ovvero di giustizia e liberta'

4. Come si parla in pubblico senza farsi del male

5. Per scrivere un comunicato-stampa che abbia qualche possibilita' di essere letto

6. Riccardo Orioles traduce Saffo

7. Segnalazioni librarie

8. La "Carta" del Movimento Nonviolento

9. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. DALL'ANPI DI NEPI (VT) SOLIDARIETA' ALLA MINISTRA CECILE KYENGE

[Dall'Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) di Nepi (Vt) riceviamo e diffondiamo il seguente appello di solidarieta' con la ministra Cecile Kyenge ed a sostegno dell'iniziativa per ottenere subito leggi giuste e necessarie in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani]

 

La sezione Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) "Emilio Sugoni" di Nepi a fianco della ministra Kyenge perche' si realizzino subito leggi a dfesa dei diritti umani per tutte le persone che vivono in Italia

La sezione Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) "Emilio Sugoni" di Nepi esprime sostegno all'iniziativa della ministra Cecile Kyenge perche' siano approvate le proposte di legge di cui si e' fatta coraggiosa promotrice in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Le proposte di legge della ministra Kyenge si prefiggono di eliminare ogni forma di discriminazione tra le persone che vivono in Italia e concretizzano finalmente quanto stabilito dalla Costituzione italiana nata dalla Resistenza al nazifascismo.

La sezione Anpi di Nepi chiede pertanto che siano subito approvate leggi che riconoscano:

- che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia;

- che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;

- che una persona puo' essere perseguita penalmente solo se commette un effettivo reato, non per il solo fatto di esistere.

La sezione Anpi torna a chiedere anche in questa occasione che siano abolite le norme razziste e discriminatorie imposte con il cosiddetto "pacchetto sicurezza" in vigore in Italia dall'agosto 2009.

*

Il direttivo della sezione Anpi "Emilio Sugoni" di Nepi

Nepi, 10 maggio 2013

Per contatti: anpi.nepi at gmail.com

 

2. INCONTRI. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO PER I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI

 

Si e' svolto venerdi' 10 maggio 2013 a Viterbo un incontro di riflessione sulla situazione politica ed amministrativa locale e sull'impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

All'incontro ha preso parte il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".

Nel corso dell'incontro sono stati denunciati gravi ed ignobili abusi commessi da prominenti personaggi del sistema di potere neofascisti, cinici e corruttori.

Nel corso dell'incontro in particolare e' stato denunciato il razzismo - crimine contro l'umanita' - ed e' stata indicata l'urgente necessita' di sostenere la ministra Cecile Kienge e le proposte di legge per le quali e' impegnata.

I partecipanti all'incontro si sono associati all'appello promosso da vari movimenti della societa' civile con cui si chiede che siano al piu' presto approvate da governo e parlamento leggi che riconoscano:

- che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia;

- che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;

- che una persona puo' essere perseguita penalmente solo se commette un effettivo reato, non per il solo fatto di esistere;

- che i campi di concentramento vanno aboliti;

- che tutti gli esseri umani fanno parte dell'umanita';

- che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.

I partecipanti all'incontro chiedono quindi anche che siano al piu' presto abolite tutte le abominevoli misure razziste imposte in anni passati da precedenti governi, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Siano rispettati la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

 

3. MATERIALI PER LA FORMAZIONE. UNA QUESTIONE DI DEMOCRAZIA, OVVERO DI GIUSTIZIA E LIBERTA'

 

1. Non mentire: chi mente offende e umilia le persone in cio' che e' piu' proprio di un essere umano: la capacita' di capire.

2. Il segreto e' incompatibile con la democrazia.

3. Almeno tra noi che vogliamo lottare per il bene comune e i diritti umani di tutti gli esseri umani adottiamo dei comportamenti di rispetto, di ascolto e di aiuto reciproco.

4. Quando una persona parla, le altre ascoltano.

5. Chi e' piu' timido, va ascoltato di piu'.

6. Non dobbiamo avere paura di dire che ci sono cose che non sappiamo. Chi fa una domanda, fa del bene a tutti.

7. "Si puo' sempre dire un si' o un no" (Hannah Arendt)

8. Prendiamo le decisioni col metodo del consenso: ovvero facciamo solo le cose su cui tutte le persone presenti sono d'accordo.

9. Chi sa, ascolti.

10. Chi sa fare una cosa, aiuti le altre persone ad imparare a farla anche loro.

11. Giustizia e liberta' cominciano dalla condivisione.

 

4. MATERIALI PER LA FORMAZIONE. COME SI PARLA IN PUBBLICO SENZA FARSI DEL MALE

 

1. Parlare e ascoltare e' l'attivita' delle persone che si incontrano e si riconoscono reciprocamente la dignita' di esseri umani, quindi:

- piu' parli tu e meno possono parlare gli altri: parla poco, ascolta molto;

- concentrati sull'essenziale: di' solo le cose di cui sei sicuro e che ti sembrano importanti sia per te che per chi ti ascolta;

- rispetta gli altri, se tu rispetti gli altri, e' piu' probabile che gli altri rispetteranno te;

- quando c'e' un'incomprensione:

a) non dire "Non hai capito", di' "Forse non mi sono espresso bene";

b) non dire "Non si capisce niente di quello che dici", di' "Forse non ho capito bene";

c) non dire "Tu dici solo sciocchezze", di' "Credo di non essere d'accordo su alcune cose che hai detto".

2. La comunicazione e' un'attivita' umana, che coinvolge tutta la persona:

- la parola

- l'intonazione

- il volto

- il corpo e la sua postura

- i gesti

3. La comunicazione e' un'azione complessa, composta da molti elementi:

- il messaggio

- l'emittente

- il ricevente

- il canale

- il codice

- il feedback

4. Un messaggio si compone sempre di tre elementi:

- il contenuto

- la forma

- la relazione

5. Parlare lentamente (si ha piu' tempo per pensare e si da' a chi ascolta piu' tempo per capire)

6. Respirare regolarmente (favorisce il controllo delle emozioni)

7. guardare negli occhi la persona o le persone alle quali si parla (e' l'unico modo per accorgersi se quello che si dice e' comprensibile)

8. Ricordarsi che la voce e' uno strumento musicale: occorre suonarlo bene

9. Le tecniche della retorica classica

- inventio = trovare, ideare le cose da dire (bisogna avere qualcosa da dire)

- dispositio = la disposizione, l'architettura del discorso (un discorso deve avere un inizio, uno svolgimento e una fine)

- elocutio = l'abbellimento del discorso (se un discorso e' brutto e noioso, sembra anche sbagliato)

- memoria = ricordarsi le cose (occorre ricordare cosa si vuol dire; la memoria va tenuta in allenamento)

- actio = agire, ovvero recitare il discorso (un discorso in pubblico e' una "rappresentazione", ovvero richiede una "esecuzione" come se si fosse degli artisti della voce e del movimento del corpo, ovvero dei cantanti e degli attori)

10. Rispettare chi ci ascolta, adeguare il nostro modo di parlare affinche' sia comprensibile, e soprattutto non alzare la voce e non dare ordini, non interrompere mai chi sta parlando, non dire mai parolacce, non offendere mai le persone: chi ci ascolta permette che le nostre parole entrino nelle sue orecchie, quindi stiamo attenti a non insozzarle con il turpiloquio e con le offese.

 

5. MATERIALI PER LA FORMAZIONE. PER SCRIVERE UN COMUNICATO-STAMPA CHE ABBIA QUALCHE POSSIBILITA' DI ESSERE LETTO

 

1. Abbi qualcosa di importante da dire

2. Parla di una cosa sola per volta (un comunicato deve avere un unico argomento)

3. Sii comprensibile

- scrivi frasi brevi;

- scrivi in modo semplice;

- usa parole che tutti capiscono;

- usa frasi chiare;

- non offendere mai le persone;

- di ciò di cui parli ricordati di scrivere: chi, che cosa, quando, dove, perche'.

4. Un comunicato deve contenere:

- un titolo breve che indichi precisamente l'argomento (per esempio: lungo da due a sette parole)

- eventualmente un sottotitolo un po' piu' lungo che riassuma il contenuto (per esempio: lungo da cinque a quindici parole)

- un testo essenziale (per esempio: tre-quattro frasi di non piu' di due-cinque righe per frase)

- la firma precisa e per esteso

- la data del giorno in cui viene diffuso

- il recapito postale, telefonico ed e-mail (ed eventualmente anche il sito web) del mittente

5. Il comunicato va inviato per posta elettronica sia ai mezzi d'informazione, sia alle persone (e anche alle associazioni, istituzioni, etc.) che si ritiene possano essere interessate a leggerlo.

6. Prima di diffondere il comunicato deve essere riletto almeno tre volte (possibilmente farlo leggere anche da una o due persone diverse da chi lo ha scritto). Piu' volte si rilegge e si corregge, piu' migliora.

 

6. POESIA E VERITA'. RICCARDO ORIOLES TRADUCE SAFFO

[Ringraziamo di cuore Riccardo Orioles (per contatti: riccardoorioles at gmail.com) per averci messo a disposizione queste sue traduzioni di Saffo (e del noto frammento su Saffo di Alceo).

Riccardo Orioles e' giornalista eccellente ed esempio pressoche' unico di rigore morale e intellettuale (e quindi di limpido impegno civile); militante antimafia tra i piu' lucidi e coraggiosi, ha preso parte con Pippo Fava all'esperienza de "I Siciliani", poi e' stato tra i fondatori del settimanale "Avvenimenti", cura in rete "La Catena di San Libero", un eccellente notiziario che puo' essere richiesto gratuitamente scrivendo al suo indirizzo di posta elettronica; negli ultimi anni ha promosso le esperienze di "Casablanca" e di "'U cuntu" (www.ucuntu.org). Ha formato al giornalismo d'inchiesta e d'impegno civile moltissimi giovani. Per gli utenti della rete telematica vi e' anche la possibilita' di leggere una raccolta dei suoi scritti (curata dallo stesso autore) nel libro elettronico Allonsanfan. Storie di un'altra sinistra (ora e' anche il titolo di un suo libro a stampa, una raccolta di suoi scritti a cura di Francesco Feola e Luca Rossomando, pubblicato dalla casa editrice Melampo, Milano 2009). Sempre in rete e' possibile leggere una sua raccolta di traduzioni di lirici greci, ed altri suoi lavori di analisi (e lotta) politica e culturale, giornalistici e letterari. Due ampi profili di Riccardo Orioles sono in due libri di Nando Dalla Chiesa, Storie (Einaudi, Torino 1990), e Storie eretiche di cittadini perbene (Einaudi, Torino 1999).

Su Saffo cfr. anche le traduzioni di Quasimodo e di Valgimigli che abbiamo ripubblicato sul "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 1270 di ieri]

 

Mi pare un dio chi felice ti siede

accanto e stretto a te le tue parole

si gode e il dolce amoroso sorriso

e il cuore balza in petto. Se ti vedo

un attimo, ammutolisce la voce

tace la lingua una fiamma sottile

mi freme lungo il corpo - piu' non vedo

e piu' non sento e sudo freddo e sono

pronta a morire...

 

*

 

Le stelle attorno alla lucente luna

ancora una volta svaniscono e lei

spande il suo chiaro sulla terra, lieve

luce d'argento...

 

*

 

Potessi averla anch'io, o Dea bionda, potessi,

aver questa fortuna!

 

*

 

Ma io ti ho amato tanto tanto ed eri

- allora - una monella goffa e magra

 

*

 

E sul mio letto morbido il tuo corpo,

se sarai stanca, posero' pian piano...

 

*

 

Hai fatto bene a venire - ti volevo

Acqua per il mio corpo che bruciava

 

*

 

Coglieva dolcissima i fiori

una ragazza - io la vidi...

 

*

 

Rabbrividi' l'anima alle colombe,

mute restarono le ali...

 

*

 

Cavalli e fanti e corpi armati in guerra

e' l'ideale di certuni - navi

sognano altri - ma il piu' grande e' l'amore.

Pensaci: pure Elena la bella,

la piu' bella di tutte, per amore

abbandono' lo sposo e ando' per mare

ad Ilio ne' mai piu' si volse indietro

e cancello' la figlia e padre e madre.

Cosi' la travolse la dea. E tu, lontana,

cosi' sei nel ricordo. E ti rivedo,

amata, che cammini nella luce

- per te tutti gli eserciti darei

del mio paese e tutte le armi e i soldati

 

*

 

D'allegri fiori cingiti i capelli,

amata mia, e intreccia le ghirlande

d'erba di campo con le dita lievi.

La nostra dea e le Grazie sono amiche dei fiori,

non ne gode lo sguardo chi non li ha per corona

 

*

 

Cosi' insieme danzavano allora le donne cretesi

muovendo svelte i piedi attorno all'ara.

Sfioravano lievi le cime

dell'erba del tenero prato

 

*

 

L'amore che mi scuote nel profondo

come vento sugli alberi, sul monte

 

*

 

Desiderio di te mi sconvolge

mi fa tremare nel corpo - l'amore

e' belva troppo dolce troppo amara

 

*

 

E non mi pensi piu', e gia' immemore voli

presso una donna che non sono io

 

*

 

La luna risplendeva piena, ed esse

si disponevan torno torno all'ara...

 

*

 

Tramonto' gia' le Pleiadi e la luna

passo' gia' mezzanotte, e passa il tempo

Ed io son qui, sola

 

*

 

A cosa, dolce amico, mi somigli?

A un alberello gentile, amico mio, assomigli

 

*

 

Queste canzoni cantero'

alle mie care ragazze...

 

*

 

"E te lo vorrei dire, ma ho paura..."

"Se tu amassi davvero, se potessi

dirmi senz'arrossire queste cose,

tu mi diresti tutto, amato mio:

e i tuoi occhi sarebbero piu' belli"

 

*

 

Ho una bambina bella, pare un fiore

dai ricci d 'oro la bambina mia.

Conta piu' lei per me di tutto il regno,

conta persino piu' della mia isola amata

 

*

 

Dolce madre, non piu'

lavorero' con te su questa tela

l'amore di un ragazzo mi ha presa

e la lieve Afrodite

 

*

 

Come il frutto piu' bello, piu' rosso, sull'alto del melo

che il contadino non colse - non ce la fece a toccarlo,

troppo alto per lui era il ramo...

 

*

 

Resterai li' distesa e non ricorderanno

nulla di te ne' ci sara' rimpianto

per te che non hai scelto l'allegria,

chiusa in te stessa. Ed anche nel paese

di Ade vagherai senza sapere

fluttuando fra le informi ombre dei morti

 

*

 

Mia madre mi diceva che un bel nastro

- da ragazza, ai tempi dei nastri sui capelli -

gia' le bastava, rosso, per sentirsi piu' bella.

Ma tu, testarossa, avevi sui capelli

solamente dei fiori, tu capelli di fuoco.

Ed adesso mi chiedi un cappellino:

ma il tuo ragazzo, sai, non e' d'accordo...

 

*

 

Nella citta' lontana tu rivedi

la nostra allegra vita. Ti ricordi,

che gioia il tuo canto, e come t'ammirava

la tua compagna? Ed ora fra le donne

splendi laggiu', come la rosea luna,

a notte, fra le evanescenti stelle

le fa sbiadire e libera si posa

sul mare scintillante e sopra i fiori

dei campi - quando fresca la rugiada

li bagna e rifioriscono le rose.

E cammini e ricordi, e nostalgia

il tuo cuore d'amica getta indietro

e "Tornate!" tu gridi, muta, a noi

 

*

 

Tu mi lasciavi, io morivo. Piangevi,

dicevi: "Saffo, come non vorrei

lasciarti!". Io ti risposi: "Sii felice

dove vai, e pensa un poco a me,

perche' io ti ho amata". Vedi? Quanta gioia,

quante viole raccolte e quante rose

insieme, quanti fiori fra i capelli,

quante ghirlande a maggio mi donavi

e quante io a te, e come il corpo spargevi

di profumo lucente, e come a letto

il desiderio ardente della tua

dolce amica acquietavi...

Non c'era fonte, allora, ne' ruscello

ne' collina ne' sacro bosco senza

i nostri corpi uniti nella danza...

 

*

 

Espero, tutto riporti

quel che disperse nella luce Aurora,

riporti la capretta, riporti l'agnella,

riporti la ragazza tenerella alla madre...

 

*

 

Voce di primavera, dolce canto, usignuolo...

 

*

 

Ceci d'oro crescevano

sulla riva del mare...

 

*

 

"Gioventu', gioventu', mi lasci e te ne vai?"

"Mai piu' verro' da te, mai piu' verro'"

 

*

 

Appendice: Un frammento di Alceo su Saffo

 

Dolce sorriso, chioma

di viola, bellissima Saffo...

 

7. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Luca Canali, Orlando furioso, Piemme, Casale Monferrato (Al) 1998, pp. 316.

- Raffaele Cantarella, Poeti bizantini, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1992, 2 voll. per complessive pp. 1108.

- Henry Troyat, Pietro il Grande, Rcs, Milano 2001, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2003, pp. 280.

*

Riedizioni

- Sandro Setta, L'Uomo qualunque 1944-1948, Laterza, Roma-Bari 1995, 2005, Gruner + Jahr - Mondadori, MIlano 2013, pp. XIV + 342, s.i.p. (in supplemento a "Focus storia").

 

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

9. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1271 dell'11 maggio 2013

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