Coi piedi per terra. 749



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 749 del 20 aprile 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di marzo 2013 (parte terza)

2. Contr'uno

3. Come vincono i padroni

4. Prima, dopo

5. Dinanzi al computer

6. Da Clara Zetkin a Vandana Shiva. Un incontro di studio e di testimonianza l'8 marzo a Viterbo

7. Dal femminismo molti doni

8. Pro veritate. Una definitiva replica alla Commissione Europea in relazione all'affaire dello schema di decreto interministeriale italiano che se approvato avrebbe consentito di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene

9. Per Marco Baleani

10. Qui e adesso

11. Una vittoria della nonviolenza a Viterbo. Da estendere ovunque, e in primo luogo a Ciampino e a Fiumicino

12. Dopo le elezioni e prima della catastrofe

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MARZO 2013 (PARTE TERZA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di marzo 2013.

 

2. CONTR'UNO

 

Quello che non capisce,

pensa che non esista.

 

3. COME VINCONO I PADRONI

 

Decidendo loro di cosa si debba parlare.

 

4. PRIMA, DOPO

 

Prima cessare di uccidere,

dopo le chiacchiere al bar.

 

Prima smettere di perseguitare,

dopo l'eterna accademia.

 

Cessare di partecipare alla guerra.

Abrogare le misure razziste e schiaviste.

Se non salva le vite, la democrazia

e' solo un altro nome del fascismo.

 

Se non salva le vite, la politica

e' solo l'eterna legge della giungla.

 

5. DINANZI AL COMPUTER

 

L'astuzia piu' grande del diavolo

e' farti credere che il mondo sia quello

che vedi nel piatto tuo schermo.

 

L'astuzia piu' grande del diavolo

e' farti restare seduto.

 

L'astuzia piu' grande del diavolo

e' farti credere astuto.

 

6. DA CLARA ZETKIN A VANDANA SHIVA. UN INCONTRO DI STUDIO E DI TESTIMONIANZA L'8 MARZO A VITERBO

 

Si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione in occasione dell'8 marzo, Giornata internazionale della lotta delle donne per la liberazione dell'umanita'.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi di Clara Zetkin, di Rosa Luxemburg, di Virginia Woolf, di Hannah Arendt, di Simone de Beauvoir, di Carla Lonzi, di Luce Fabbri, di Franca Ongaro Basaglia, di Wangari Maathai, di Adrienne Rich, di Luce Irigaray, di Vandana Shiva.

Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso la consapevolezza della necessita' di un sempre piu' efficace, costante e condiviso impegno contro la violenza sessuale ed il femminicidio, contro l'oppressione maschilista e patriarcale; per un'internazionale futura (e gia' presente nella tua azione buona ogni volta che la compi) umanita' di persone libere, eguali in diritti, solidali, in cui siano pienamente riconosciuti e difesi e promossi la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano, in cui sia rispettata e protetta la biosfera casa comune dell'umanita' intera.

La lotta delle donne per la liberazione dell'umanita' e' la corrente calda della nonviolenza in cammino.

 

7. DAL FEMMINISMO MOLTI DONI

[Riproponiamo il seguente testo gia' piu' volte apparso apparso sul nostro foglio]

 

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che vi e' una sola umanita', composta di persone tutte differenti le une dalle altre e tutte eguali in diritti.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che sfera personale e sfera politica non sono separate da un abisso: sempre siamo esseri umani.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza del partire da se'.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza dell'incontro con l'altro.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che e' la nascita, l'esperienza e la categoria che fonda l'umana convivenza, l'umano sapere.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la pluralita', e quindi la relazione, e' la modalita' di esistenza propria dell'umanita'.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che i corpi contano, che noi siamo i nostro corpi.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che ogni forma di autoritarismo, ogni forma di militarismo, ogni forma di dogmatismo reca gia' la negazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la prima radice dell'organizzazione sociale e della trama relazionale violenta e' nel maschilismo e nel patriarcato.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo la nonviolenza contrasta la violenza, che solo il bene vince il male, che solo l'amore si oppone alla morte, che solo l'ascolto consente la parola.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' generare e proteggere la vita, prendersi cura delle persone e del mondo per amore delle persone e del mondo.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' opporsi ad ogni oppressione, ad ogni sfruttamento, ad ogni ingiustizia, ad ogni umiliazione, ad ogni denegazione di umanita', ad ogni devastazione della biosfera.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo l'arte della compassione fonda la lotta di liberazione.

*

Il femminismo che e' il massimo inveramento storico della nonviolenza.

Il femminismo che e' la corrente calda della nonviolenza.

Il femminismo che e' il cuore pulsante del movimento di autocoscienza e di liberazione dell'umanita'.

*

E diciamo femminismo e sappiamo che dovremmo dire femminismi, che dovremmo dire pensiero delle donne e movimenti delle donne.

Ma diciamo femminismo e pensiamo a una tradizione che lega infinite donne che hanno praticato l'etica della responsabilita' e della liberazione, da Saffo a Vandana Shiva, da Simone Weil a Virginia Woolf, da Edith Stein a Milena Jesenska, da Etty Hillesum a Ginetta Sagan, da Rosa Luxemburg ad Hannah Arendt, da Germaine Tillion ad Anna Politkovskaja, da Simone de Beauvoir a Franca Ongaro Basaglia, da Olympe de Gouges a Luce Fabbri.

*

Dal femminismo molti doni tutte e tutti abbiamo ricevuto.

In questo otto marzo di ascolto, di memoria, di lotta, diciamo anche la nostra gratitudine.

 

8. PRO VERITATE. UNA DEFINITIVA REPLICA ALLA COMMISSIONE EUROPEA IN RELAZIONE ALL'AFFAIRE DELLO SCHEMA DI DECRETO INTERMINISTERIALE ITALIANO CHE SE APPROVATO AVREBBE CONSENTITO DI EROGARE COME POTABILE ACQUA CONTAMINATA DA SOSTANZE TOSSICHE E CANCEROGENE

 

Al Presidente della Commissione Europea

al Commissario Europeo all'Ambiente

al Commissario Europeo alle Imprese e all'Industria

al Commissario Europeo alla Salute

E per opportuna conoscenza:

alla Direzione generale per le imprese e l'industria della Commissione Europea

a tutti i Servizi e le Direzioni Generali della Commissione Europea competenti in materia di salubrita' delle acque

al Ministro dell'Ambiente

al Ministro della Salute

al Ministro dell'Economia

al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali

al Ministro dello Sviluppo economico

al Ministro per la Coesione territoriale

al Ministro per gli Affari europei

al Presidente del Consiglio dei Ministri

Oggetto: Replica pro veritate a varie missive e comunicazioni della Commissione Europea in relazione all'affaire dello schema di decreto interministeriale italiano che se approvato avrebbe consentito di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene

Egregi e gentili signori,

rispondiamo a nome e per conto dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo alle vostre varie missive e comunicazioni in ordine al dossier relativo al famigerato schema di decreto interministeriale italiano che se approvato avrebbe consentito di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene (lo schema notificato alla Commissione Europea con notification number 2012/0534/I - C50A, title "schema di decreto interministeriale per l'introduzione nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro microcistina - LR e relativo valore di parametro").

In particolare rispondiamo alle seguenti vostre missive e comunicazioni:

- del 13 dicembre 2012 a firma di Ion Codescu;

- del 17 dicembre 2012 incredibilmente pervenutaci non firmata sebbene regolarmente protocollata;

- del 15 gennaio 2013 incredibilmente pervenutaci non firmata sebbene regolarmente protocollata;

- del 15 gennaio 2013 a firma di Giuseppe Casella (ma datata nella medesima pagina una volta 14 e una volta 15 gennaio);

- del 17 gennaio 2013 a firma di Giuseppe Casella (piu' precisamente: una medesima lettera inviata a diversi interlocutori con date che variano dal 15 al 17 gennaio);

- del 29 gennaio 2013 a firma di Janez Potocnik trasmessa il 30 gennaio 2013 con lettera di accompagnamento a firma di Marco Grancagnolo;

- del 30 gennaio 2013 a firma di Astrid Schomaker trasmessa il 30 gennaio 2013 con lettera di accompagnamento a firma di Ombeline Mattel;

- dell'8 febbraio 2013 a firma di Astrid Schomaker trasmessa l'11 febbraio 2013 con lettera di accompagnamento a firma di Barbara Peczek;

- risposta del 16 gennaio 2013 a firma di Janez Potocnik ad una interrogazione parlamentare europea;

- risposta del 25 febbraio 2013 a firma di Janez Potocnik ad una interrogazione parlamentare europea.

E tralasciamo per mera benevolenza di replicare all'incredibile ed irricevibile contenuto di alcune altre lettere che abbiamo ricevuto da altri vostri funzionari ed uffici nei mesi scorsi (rispetto alla volgarita', protervia, irresponsabilita' ed inammissibilita' delle quali ci riserviamo di assumere eventuali ulteriori specifiche iniziative in prosieguo di tempo). Teniamoci per ora all'essenziale.

Nel ringraziarvi per le vostre lettere e comunicazioni, e nel ribadire come esse siano del tutto insoddisfacenti, vi comunichiamo quanto segue.

*

1. in data 13 dicembre 2012 la XII Commissione Permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati del Parlamento italiano con voto unanime ha impegnato il Governo "a revocare lo schema di decreto interministeriale citato, tenendo conto che esso si configura in conflitto con la normativa italiana e in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale".

Pertanto quello schema di decreto dopo quella data deve intendersi non solo come privo del prerequisito fondamentale del consenso almeno presuntivo dell'organo legislativo, ma anzi come destituito di ogni ammissibilita' a seguito dell'inequivocabile pronunciamento oppositivo unanime della Commissione Permanente rappresentativa della Camera dei Deputati, che ha apertis verbis impegnato il governo alla revoca dello schema di decreto.

Ebbene, e' semplicemente stupefacente che dopo questo autorevole e dirimente pronunciamento dell'organo parlamentare, che vi e' stato immediatamente e ripetutamente integralmente comunicato, dalle vostre missive e comunicazioni emerga come non solo non ne abbiate tenuto alcun conto, ma anzi abbiate espresso a quello schema di decreto ormai respinto dal Parlamento una sorta di postumo "nihil obstat", tanto grottesco quanto inammissibile.

*

2. Alla luce di quanto dettagliatamente argomentato nella citata Risoluzione approvata con voto unanime il 13 dicembre 2012 dalla XII Commissione Permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, restano altresi' destituiti di fondamento i vostri elusivi, inadeguati e scandalosamente ignari ed ignavi pronunciamenti in pro di un atto che l'organo parlamentare aveva gia' impegnato il governo italiano a revocare.

*

3. Peraltro, anche se non fosse intercorso il dirimente pronunciamento unanime dell'organo parlamentare italiano, il vostro implicito "nihil obstat" a quello sciagurato schema di decreto sarebbe stato comunque inammissibile e destituito di fondamento, in quanto nel vostro pronunciamento - come si evince inequivocabilmente dalle vostre missive e comunicazioni - non avete sostanzialmente tenuto in alcun conto le fondamentali Osservazioni che avverso l'atto de quo da piu' parti vi erano state presentate, ovvero ad esempio ed in particolare:

a) le Osservazioni che dimostravano l'inammissibilita' dello schema di decreto sotto il profilo sanitario;

b) le Osservazioni che dimostravano l'inammissibilita' dello schema di decreto sotto il profilo ambientale;

c) le Osservazioni che dimostravano l'inammissibilita' dello schema di decreto sotto il profilo della regolarita' delle attivita' economiche, della disciplina della concorrenza, e della congruenza con la normativa europea in materia;

d) le Osservazioni che dimostravano l'inammissibilita' dello schema di decreto sotto il profilo giuridico ed amministrativo stricto sensu e relative alle normative ed agli impegni dell'Unione Europea.

*

4. Non vi e' bisogno di riprodurre qui in extenso le varie ed accuratamente argomentate serie di Osservazioni, le interrogazioni parlamentari, i documenti di associazioni e movimenti, i pronunciamenti di illustri magistrati, scienziati, medici e cattedratici universitari che avete ricevuto (e di cui avete accusato ricevuta) nel corso dei mesi di novembre e dicembre, ovvero entro i termini stabiliti per presentare Osservazioni in merito all'atto de quo; bastera' semplicemente elencare almeno i principali e piu' rigorosamente strutturati documenti recanti Osservazioni che avete voi stessi riconosciuto di aver ricevuto (e che pertanto avreste dovuto almeno leggere attentamente prima di pronunciarvi elusivamente ed irresponsabilmente):

I. Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia): Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale (20 novembre 2012);

II. Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Dieci osservazioni per il rigetto dello schema di decreto interministeriale avvelenatore (11 dicembre 2012);

III. Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea. Comunicazione urgente e diffida (14 dicembre 2012);

IV. Associazione "Respirare": Osservazioni per il rigetto dello schema di decreto che consentirebbe la presenza nell'acqua potabile di microcistine cancerogene (16 dicembre 2012);

V. Comitato di Viterbo in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: Sette Osservazioni allo schema di decreto interministeriale notification number 2012/0534/I - C50A (17 dicembre 2012);

VI. "La nonviolenza e' in cammino": Quattro Osservazioni avverso lo schema di decreto all'esame della Commissione Europea identificato con notification number 2012/0534/I - C50A (18 dicembre 2012).

*

5. Ci limiteremo pertanto ad allegare ancora una volta soltanto il testo integrale della Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012, documento che chiude definitivamente la questione impegnando il governo italiano a revocare quello schema di decreto sciagurato ed insensato.

*

Tutto quanto precede si comunica pro veritate non perche' quei vostri pareri e pronunciamenti cosi' definitivamente confutati in re ipsa abbiano piu' alcun residuo di valore, giacche' essi ne sono del tutto destituiti a seguito della risoluzione unanime della XII Commissione della Camera dei Deputati citata; ma perche' e' opportuno che resti traccia in atti e negli archivi del fatto che quei vostri insipienti, elusivi ed irresponsabili pareri e pronunciamenti sono stati esplicitamente demoliti e rigettati de jure atque de facto sia nel merito che nel metodo che nelle procedure; ovvero perche' non deve essere consentito che essi possano un giorno essere fraudolentemente esibiti da taluno come un implicito avallo ad operazioni illecite e sconsiderate il cui fine fosse di di reiterare il tentativo di consentire di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene. Sarebbe invero troppo scellerata menzogna, troppo infame crimine.

*

Alleghiamo il testo integrale della Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012.

*

Riservandoci ogni ulteriore approfondimento ed ogni ulteriore iniziativa, vogliate gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro.

Il servizio di consulenza giuridica ed amministrativa dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo

Viterbo, 8 marzo 2013

Per comunicazioni con l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com

*

Allegato: testo integrale della Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012 (...)

 

9. PER MARCO BALEANI

["La prima parte di questo componimento e' tal quale uno scartafaccio - che poi l'autore perse e solo ora ha ritrovato - scritto nell'immediatezza della morte di Marco, nell'agosto del 2011. La seconda parte e' stata scritta oggi, nel marzo del 2013. Ricordo ancora bene Marco Baleani, mite e forte un amico della nonviolenza, generoso e genuino un compagno di tutti gli affamati e gli assetati di giustizia, sollecito del bene di tutti e del mondo che vive, all'umanita' intera unito nella capitiniana compresenza"]

 

I.

 

Agobbio e' una citta' tutta in discesa

le cose tutte rotolano giu'

verso il muro traforato dai proiettili

dei nazisti che vi assassinarono

quaranta martiri.

 

In alto e intorno la montagna favolosa

speroni grigi di ferro, alberi senza tempo

talvolta vi vidi la neve.

 

Un corso d'acqua tenue tra le case

ricanta una canzone trasparente.

Tutto vi e' cosi' nitido

tutto cosi' civile.

 

E dalla piazza del Comune vedi

il mondo che si allarga nella valle.

 

Qui visse dunque Marco Baleani.

 

II.

 

Agobbio poi e' la citta' del lupo

a cui Francesco si accosta e presta ascolto

e lo persuade.

 

E' la citta' dei ceri in frenetica corsa

e quella corsa e' l'esistenza umana.

 

Tornano le stagioni e non torna la tua vita.

Tutto rapisce il tempo: ad Agobbio io lessi Virgilio

sedendo sulle albe gradinate

del teatro romano in rovina.

 

Qui dunque visse e qui opero' Marco

soave amico della nonviolenza.

 

Qui lo conobbi e lo ricordo ancora

fedele amico dell'umanita'.

 

10. QUI E ADESSO

 

Due doveri qui e adesso.

Opporsi alla guerra assassina.

Opporsi alla persecuzione razzista dei migranti.

*

Due obiettivi qui e adesso.

Che cessi la partecipazione italiana alla guerra afgana.

Che siano abrogate le misure hitleriane contro i migranti.

*

Salvare le vite.

Rispettare la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ad ogni essere umano recare soccorso.

 

11. UNA VITTORIA DELLA NONVIOLENZA A VITERBO. DA ESTENDERE OVUNQUE, E IN PRIMO LUOGO A CIAMPINO E A FIUMICINO

 

Anche se alcuni personaggi tornano ad insistere nel voler devastare irreversibilmente l'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame e ad avvelenare l'aria, distruggere risorse e danneggiare la salute e i diritti dei viterbesi con la realizzazione di un mega-aeroporto tanto illegale quanto demenziale, nella realta' effettuale la lotta nonviolenta iniziata dalla parte onesta e ragionevole della popolazione viterbese nel 2007 per impedire questa catastrofe ambientale e civile, economica e sanitaria, ebbene, quella lotta nonviolenta ha vinto: il mega-aeroporto non si fara'; lo ha dovuto ammettere infine lo stesso Ministero dei Trasporti dopo che per anni aveva tenuto mano alla lobby affaristica di estrema destra che il mega-aeroporto nocivo e distruttivo voleva realizzare.

*

La vittoria della lotta nonviolenta contro il mega-aeroporto a Viterbo e' un risultato tanto sul piano fattuale quanto su quello metodologico che puo' e deve essere valorizzato ovunque: poiche' il nocciolo della questione e' che ovunque occorre ridurre il trasporto aereo laddove non sia strettamente necessario al bene comune dell'umanita' intera. Cosi' come ovunque occorre ridurre l'automobilismo privato. La questione della mobilita' e' infatti decisiva poiche' dalle emissioni inquinanti dei mezzi di trasporto (e dal ciclo produttivo ad essi ordinato - in primo luogo l'approvvigionamento e il consumo di carburanti) deriva tanta parte del danno alla biosfera: occorrono scelte sostenibili e responsabili con tecnologie appropriate e sussunte al rispetto dell'ambiente e dei diritti umani di tutti gli esseri umani, generazioni future comprese; dovrebbe essere a tutti evidente che il modello consumista porta alla catastrofe della civilta' umana e alla devastazione della biosfera.

*

La vittoria delle ragioni del diritto alla salute, della difesa dell'ambiente, del rispetto della legalita' a Viterbo, deve essere di sostegno all'analogo impegno in corso a Ciampino e a Fiumicino: poiche' e' indispensabile che a Ciampino sia immediatamente e drasticamente ridotto l'insostenibile volume del traffico aereo; ed e' indispensabile che l'aeroporto di Fiumicino non sia sciaguratamente ingigantito.

Occorre ridurre il trasporto aereo, non incrementarlo. Occorre ridurlo in Italia, occorre ridurlo in Europa: non e' ammissibile che il trasporto aereo sia utilizzato a fini voluttuari quando cio' va a scapito dei diritti umani della generalita' degli esseri umani e danneggia pesantemente l'ambiente casa comune dell'umanita' intera.

*

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi"

Viterbo, 9 marzo 2013

 

12. DOPO LE ELEZIONI E PRIMA DELLA CATASTROFE

 

"Dichiarano che questa Associazione internazionale e tutte le societa' e gli individui che vi aderiscono riconosceranno come regola della loro condotta tra loro e nei confronti di tutti gli esseri umani, senza distinzioni di colore, di fede o di nazionalita': verita', giustizia, moralita'.

Considerano come un dovere per ogni individuo richiedere, non soltanto per se stesso, ma per tutti, i diritti dell'uomo e del cittadino. Nessun diritto senza doveri, nessun dovere senza diritti"

(Dallo Statuto dell'Associazione internazionale dei lavoratori, 1864)

 

1. L'unico risultato positivo delle elezioni di febbraio e' stata la sconfitta di Berlusconi.

Risultato enormemente positivo: si provi a pensare cosa sarebbe l'Italia oggi se l'estrema destra criminale e golpista berlusconiana avesse la maggioranza assoluta alla Camera e quindi la possibilita' di costruirne una al Senato.

Altri risultati positivi non vi sono.

*

2. I primi due indispensabili punti di un programma di governo decente sono la cessazione della criminale partecipazione alla guerra afgana e la cessazione della criminale persecuzione razzista dei migranti. La guerra stragista e la persecuzione razzista: due delitti contro la Costituzione della Repubblica Italiana, due crimini contro l'umanita'.

Nessuna forza politica presente in Parlamento si sta impegnando esplicitamente ed energicamente per questo obiettivo minimo di legalita', di civilta', di umanita': cessare di uccidere, cessare di perseguitare. Nessuna. Tutte si stanno quindi effettualmente dimostrando complici delle stragi e delle persecuzioni in corso, complici della guerra e del razzismo.

*

3. E' necessario ed urgente costruire la politica della nonviolenza, anche nella forma di una organizzazione politica - orizzontale e plurale, aperta e interloquente - esplicitamente e rigorosamente nonviolenta: ovvero femminista ed ecologista, socialista e libertaria, egalitaria e pluralista, democratica ed internazionalista; che si opponga sia al regime della corruzione che alla deriva totalitaria, sia ai poteri sfruttatori che alla deresponsabilizzazione di massa; che difenda i diritti umani di tutti gli esseri umani e la biosfera casa comune dell'umanita' intera; che organizzi la lotta delle sfruttate e degli sfruttati, delle oppresse e degli oppressi, per la liberazione dell'umanita'; per una societa' di persone libere e responsabili, eguali in diritti e solidali, in cui da ciascuno sia dato secondo le sue capacita' ed a ciascuno sia dato secondo i suoi bisogni.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 749 del 20 aprile 2013

 

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