Archivi. 168



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 168 del 14 aprile 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di settembre 2007 (parte quarta e conclusiva)

2. L'Ordine dei Medici di Viterbo smaschera e denuncia una colossale menzogna

3. Myanmar. Sosteniamo la lotta nonviolenta

4. Afghanistan. Cessi la partecipazione italiana alla guerra

5. Non altro che questo

6. La guerra

7. Carissimo Pinocchio

8. Una lettera al Ministro dell'Ambiente

9. Una lettera aperta al Presidente della Provincia di Viterbo

10. Solidarieta' con la lotta nonviolenta di liberazione del popolo birmano

11. Andre' Gorz

12. Il popolo birmano e noi

13. Una lettera alla Ministra della Sanita'

14. Una lettera al Ministro della Solidarieta' sociale

15. Una sola umanita'

16. Una proposta nonviolenta per un'azione diplomatica costruttiva a sostegno dei diritti umani e della democrazia

17. Una lettera al Ministro dei Beni Culturali

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI SETTEMBRE 2007 (PARTE QUARTA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di settembre 2007.

 

2. L'ORDINE DEI MEDICI DI VITERBO SMASCHERA E DENUNCIA UNA COLOSSALE MENZOGNA

 

Con la secca smentita che di seguito riportiamo il presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Viterbo smaschera e denuncia una colossale menzogna propalata dai sostenitori della realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma.

I sostenitori dell'aeroporto hanno cercato di far credere che tutti gli ordini e i collegi professionali di Viterbo avessero espresso consenso all'opera.

Il presidente dell'Ordine dei medici smentisce nettamente. Attendiamo di sapere se anche altre dichiarazioni di sostegno all'opera da parte di altri ordini e collegi avessero la stessa veridicita' di quella dell'Ordine dei medici. Fin d'ora rileviamo la gravita' della menzogna propalata dai sostenitori dell'aeroporto che hanno diffuso la falsa notizia del sostegno dell'Ordine dei medici.

*

Chi non ha rispetto per la verita' non ha rispetto per nulla.

E del resto la realizzazione del mega-aeroporto non rispetta ne' l'ambiente, ne' rilevanti beni culturali e sociali (l'area termale del Bulicame), ne' il diritto alla salute di tanti cittadini.

Fermiamo questa grave devastazione, impegnamoci per la riduzione del trasporto aereo, affermiamo con forza il diritto alla salute, a un ambiente salubre, alla difesa dei beni ambientali, culturali e sociali e delle vocazioni produttive del nostro territorio.

Opponiamoci al mega-aeroporto devastante con la forza della verita, della legalita', del diritto.

 

3. MYANMAR. SOSTENIAMO LA LOTTA NONVIOLENTA

 

Anche dall'Italia giunga un sostegno persuaso e  concreto alla lotta nonviolenta per la democrazia, per la giustizia, per la liberta', per i diritti umani di ogni persona in Myanmar. In Myanmar, ed ovunque.

La nonviolenza e' la via.

 

4. AFGHANISTAN. CESSI LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA

 

Cos'altro si aspetta?

Quante altre vittime?

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan.

Si adoperi l'Italia per costruire la pace con mezzi di pace; si adoperi a recare aiuti umanitari a tutte le vittime; si adoperi in forme rigorosamente disarmate e nonviolente e concretamente solidali: sia l'esperienza di Emergency il modello.

La nonviolenza e' la via.

 

5. NON ALTRO CHE QUESTO

 

Siamo ormai a questo: alle stragi rivendicate senza piu' alcuna remora. Alla guerra coloniale e al sadismo di stato. Altro che "missione di pace" come ipocritamente ancora si ripeteva fino a poco tempo fa per i finti gonzi che erano disposti a fingere di bersi ogni menzogna pur di tenersi buoni il ministro assassino compare di cordata o di apparato, o il sottosegretario assassino distributore di finanziamenti e incarichi, o il parlamentare assassino pronto al piccolo favore o da esibire in societa'.

*

Tutti coloro che, in vario modo e misura, hanno avallato o addirittura sostenuto la partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista, imperialista e razzista in Afghanistan, ora verificano l'abissalita' della loro resa e della loro follia, l'orrore della loro complicita' con le stragi, il fatto irrefragabile dell'essersi asserviti alla guerra, al crimine scellerato, all'omicidio di massa come arte di governo.

E tra essi non pochi bei nomi del pacifismo da parata e parastatale, delle ben schedate e ben finanziate onlus e ong, della cosiddetta nonviolenza ridotta ad astratta predicazione mentre la macelleria procede (ovvero ridotta al suo sconcio contrario: menzogna e crimine, vile complicita' con gli assassini), non pochi bei nomi nel breve volger di un anno ridottisi a manutengoli dell'apparato ideologico e propagandistico della macchina bellica al lavoro.

Ora che anche le loro mani sono sporche di sangue, continueranno ancora a pretendere di pontificare sui massimi sistemi? quali altre si inventeranno roboanti campagne diversive per poter continuare a tacere sulla guerra in corso, sulle stragi in corso, sul terrorismo di stato italiano, sul fascismo che sta dilagando oltre che nella societa' incivile fin nell'organo esecutivo e in quello legislativo del nostro ordinamento giuridico che pur nella sua legge fondamentale reca scritto che "L'Italia ripudia la guerra"?

*

Il governo e il parlamento italiano che hanno votato la partecipazione alla guerra sono golpisti. Sono assassini. Sono stragisti. La guerra e' gia' il terrorismo. La guerra e' gia' il fascismo. E questo crimine ci sembra assai piu' orribile delle ruberie da furfanti matricolati e da gaglioffi senz'arte ne' parte di cui si mena - e certo a ragione - grande scandalo. Uccidere e' ancor peggio che rubare.

*

Giunti a  questa distretta non vi e' altra politica internazionale coerente con il dettato della Costituzione della Repubblica Italiana che la scelta della nonviolenza.

Continuare nella guerra e' l'estrema scellerata idiozia: le stragi si stanno avvicinando a casa nostra, come si fa a non vederlo? Se non altro per mero egoismo, per gretto interesse materiale, per vile e rapace volonta' di sopravvivere, cessi l'Italia di partecipare alla guerra.

*

Cessi l'Italia di partecipare alla guerra.

Possibile che non ci sia in parlamento una caduta di scaglie dagli occhi, una resipiscenza, un'insurrezione morale in difesa della vita umana, della Costituzione della Repubblica Italiana? Possibile che non ci sia nel governo una sola persona disposta a riconoscere il crimine commesso e a dimettersi? Possibile che non ci sia nella societa' un moto di sdegno e dolore, e corale una richiesta di pace e di vita e di verita'?

Possibile che si pretenda di "marciare per la pace" mentre si consente alla guerra, ai massacri, al fascismo?

*

E' l'ora della scelta della nonviolenza. O tutti ci divorera' la catastrofe. Questo vede ogni persona che da se stessa non si accechi. Questo sente ogni persona che non abbia abdicato alla sua umanita'.

 

6. LA GUERRA

 

La guerra, che uccide le persone.

La guerra, nemica dell'umanita'.

 

7. CARISSIMO PINOCCHIO

 

E cosi' si scopre che la lobby sostenitrice della realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" millantava adesioni che non aveva.

Pretendeva di far credere che l'Ordine dei Medici di Viterbo appoggiasse la realizzazione della disastrosa opera che provocherebbe danni enormi alla salute dei viterbesi.

Finche' il presidente dell'Ordine dei Medici ha seccamente smentito la sesquipedale menzogna.

*

Da mesi la lobby politico-affaristica che propugna la scellerata opera devastante e avvelenatrice proclama di avere adesioni che a questo punto occorrera' verificare tutte, una per una.

Ed ogni volta che verificheremo una menzogna, che scopriremo un inganno, che troveremo quella propaganda essere truffaldina, ebbene, il naso di lorsignori si allunghera' un pochino, fino a diventare cosi' lungo da raggiungere Roma, e allora bastera' salirci delicatamente sopra e, calzati un paio di pattini, per mera forza di gravita' (poiche' ci pare che Viterbo sia in posizione orografica un po' piu' elevata della capitale) si potra' raggiungere Roma senza spesa e senza inquinare alcunche'.

Questo nuovo mezzo di trasporto, che chiameremo "viabilita' collodiana", sara' quindi un merito, forse l'unico, della lobby che tanto male vorrebbe arrecare alla nostra terra e alla nostra gente cercando di avvelenarci tutti con l'inquinamento provocato dal mega-aeroporto.

*

Ma certo anche quei nasi porranno problemi di gestione e manutenzione: e innanzitutto si dovra' aver cura che i portatori non si buschino un raffreddore. Segnaliamo alla giunta comunale l'opportunita' di una tempestiva delibera in merito.

 

8. UNA LETTERA AL MINISTRO DELL'AMBIENTE

 

Egregio Ministro dell'Ambiente,

le scriviamo a nome di molti cittadini e del Comitato che si oppone alla realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost, opera che avrebbe un devastante impatto sull'ambiente, sulla salute delle persone, su fondamentali beni culturali e sociali, su rilevanti elementi dell'economia locale.

Peraltro nel suo intervento alla recente Conferenza nazionale sui mutamenti climatici svoltasi presso la Fao a Roma lei ha riconosciuto la gravita' del fenomeno del surriscaldamento del clima e come ad esso contribuiscano fortemente gli effetti di particolari attivita' umane, ed ha messo in evidenza l'assoluta necessita' di interventi urgenti, concreti, drastici.

Tra questi interventi non puo' non esserci la riduzione del trasporto aereo, che contribuisce all'effetto serra in misura considerevole.

Le segnaliamo quindi le questioni di cui ci stiamo occupando come cittadini, associazioni e comitato che si oppone sia all'aeroporto di Viterbo, sia piu' in generale all'ipotesi di un terzo polo aeroportuale nel Lazio (quale che sia la sua collocazione geografica), e che si impegna per una immediata drastica riduzione del trasporto aereo, ed in particolare per l'immediata diminuzione dei voli afferenti allo scalo di Ciampino; questioni su cui chiediamo un suo autorevole, energico, tempestivo intervento; questioni che per piu' versi chiamano in causa specifiche competenze che afferiscono anche al suo ministero.

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1. Ridurre il trasporto aereo, non aumentare gli aeroporti

In primo luogo evidenziamo come la riduzione del trasporto aereo sia una urgente necessita'. Lei dispone di tutti i dati che lo dimostrano inoppugnabilmente, dati che quindi non e' necessario ripetere qui.

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2. Liberare Ciampino senza creare altre Ciampino

E' possibile, doveroso, necessario ed urgente liberare la popolazione di Ciampino almeno da una parte - a suo tempo autorevoli rappresentanti istituzionali si impegnarono per un terzo - dell'ingente e assai nocivo traffico aereo che li' fa scalo: semplicemente riducendo i voli. E' una richiesta alla quale ci associamo con piena convinzione.

Al contempo segnaliamo quanto sarebbe assurdo se invece di ridurre i voli per liberare Ciampino da un volume di traffico semplicemente intollerabile, si intendesse creare altre Ciampino per favorire un ulteriore incremento del volume del trasporto aereo: con questa logica si andrebbe verso una sicura catastrofe generalizzata.

Occorre imporre una drastica riduzione dei voli, ed occorre innanzitutto cessare di finanziare con ingenti fondi pubblici le compagnie aeree.

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3. La dissennata proposta di un mega-aeroporto a Viterbo

La proposta, sostenuta da una lobby che in sede locale fa capo all'estrema destra viterbese, di realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost finalizzati al turismo "mordi e fuggi" diretto a Roma, se trovasse realizzazione avrebbe conseguenze nefaste per Viterbo e l'alto Lazio. Vediamone alcune in dettaglio - sia pure elencandole solo per titoli:

3.1. Il sedime aeroportuale che si vorrebbe ingigantire quanto a dimensioni e a volume di traffico per realizzare il mega-aeroporto si trova praticamente nell'area termale del Bulicame, una delle principali risorse ambientali, storiche, culturali, sociali ed economiche di Viterbo: la realizzazione del mega-aeroporto implicherebbe il disastro dell'area termale, del termalismo, della fruizione del fondamentale bene storico-culturale e terapeutico-sociale del Bulicame.

3.2. L'inquinamento atmosferico, con particolar riferimento alle polveri sottili, colpirebbe una vasta zona, producendo un danno ambientale, sanitario ed economico ingente, considerando anche il particolar valore ed uso dell'area termale che piu' gravemente ne sarebbe investita e la prossimita' della citta'.

3.3. Interi quartieri della citta' sarebbero devastati dall'inquinamento acustico degli aerei in fase di manovra a bassa quota: migliaia e migliaia di persone subirebbero un'aggressione violentissima alla loro salute, al loro riposo, al loro benessere.

3.4. Ne conseguirebbe altresi' un forte deprezzamento di immobili ed esercizi, ovvero gravi danni all'economia locale.

3.5. Entrerebbe altresi' in crisi l'intero sistema infrastrutturale della viabilita' del viterbese, gia' inadeguata all'attuale volume di traffico ferroviario e stradale, con conseguenze prevedibilmente gravissime.

3.6. Trattandosi di un'opera al servizio del turismo per Roma, per il viterbese sarebbe un'ennesima penalizzazione, un'ennesima servitu' nociva, un'ennesima denegazione dei legittimi interessi locali, un'ennesima "grande opera" che ostacola la possibilita' di un sviluppo autocentrato con tecnologie appropriate, e che quindi impoverirebbe ancor piu' l'alto Lazio.

3.7. Manca del tutto la Valutazione d'impatto ambientale. E da parte di alcuni fautori dell'opera a piu' riprese si e' esplicitamente protervamente dichiarato che si intenderebbe addirittura non tener conto di questo obbligo di legge.

3.8. Studiosi da molti anni impegnati nella denuncia dell'economia illegale e della politica corrotta segnalano la possibilita' che si sia in presenza di possibili intrecci politico-affaristici non trasparenti.

3.9. L'Alto Lazio e' gia' gravato dalle emissioni inquinanti del polo energetico Civitavecchia-Montalto: un ulteriore pesantissimo aggravamento dell'inquinamento atmosferico (come quello provocato da un mega-aeroporto come quello prospettato) e' del tutto inammissibile.

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4. L'Alto Lazio ha bisogno di ben altro

Quanto alla mobilita' l'Alto Lazio ha bisogno innanzitutto di un reale potenziamento delle ferrovie: della riapertura della linea Civitavecchia-Capranica-Orte (da decenni assurdamente dismessa), del potenziamento della Viterbo-Orte e del raddoppio della Viterbo-Roma (due tratte che hanno attualmente tempi di percorrenza incredibili).

Quanto al modello di sviluppo l'Alto Lazio ha bisogno della difesa e della valorizzazione dei beni ambientali e culturali di cui e' ricco, e del sostegno alle sue reali vocazioni produttive: dall'agricoltura di qualita' al turismo di qualita', dal termalismo all'alta formazione.

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5. Cessare di finanziare con i soldi pubblici le compagnie aeree

Occorre altresi' che cessi il grande inganno sul trasporto aereo: occorre che si sappia quanto esso sia energivoro ed antieconomico, occorre che si conoscano le esatte dimensioni dell'effettivo danno pubblico da esso prodotto in termini di denaro, diritti, salute.

Lei sicuramente gia' conoscera' una importante proposta che viene dalla Provincia di Bolzano: per iniziativa di cittadini sensibili e preoccupati si svolgera' cola' un referendum non solo contro l'ampliamento dell'aeroporto ma anche affinche' gli enti pubblici cessino di finanziare le imprese che sul trasporto aereo speculano ricavando ingenti profitti dal gigantesco esborso di fondi pubblici a loro esclusivo vantaggio.

Le pubbliche risorse, i fondi dell'erario, siano usati a beneficio di tutti i cittadini e non di ristrette oligarchie che provocano gravi danni ai beni comuni, al pubblico interesse, ai diritti di tutti.

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6. Questioni globali

La ragionevole richiesta di ridurre il trasporto aereo si fonda su una corretta valutazione della necessita' e dell'urgenza di difendere la biosfera, di riconoscere e tutelare fondamentali diritti umani, di promuovere la democrazia, di adottare nelle decisioni che tutti riguardano il principio di responsabilita'.

Sono temi su cui lei si e' soffermato ampiamente nella sua relazione alla Conferenza nazionale sui mutamenti climatici di non molti giorni fa e quindi non occorre ripeterne qui le profonde e decisive implicazioni, bastera' averli ricordati.

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7. Prestigiosi sostegni alla nostra iniziativa

Alla nostra iniziativa contro il terzo polo aeroportuale, per la riduzione del trasporto aereo e in difesa dell'ambiente, della salute dei cittadini, dei reali beni e delle reali vocazioni del territorio sono gia' pervenute molte autorevolissime adesioni e sostegni.

Bastera' ricordare la solidarieta' di una illustre figura delle istituzioni come il magistrato Ferdinando Imposimato; la solidarieta' di scienziati dal prestigio internazionale come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia; la solidarieta' di dieci parlamentari europei: Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano; la solidarieta' di illustri personalita' della cultura e della vita civile come i cattedratici universitari Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi; e di scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri; di intellettuali come Maria D'Asaro, Franco Barbero, Valeria Borgia, Augusto Cavadi, Chiara Cavallaro, Giancarla Codrignani, Paola Del Zoppo, Francesco De Notaris,  Maria G. Di Rienzo, Daniele Gallo, Pupa Garribba, Giorgio Giannini, Angela Giuffrida, Letizia Lanza, Elena Liotta, Paola Mancinelli, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Sara Michieletto, Elena Monguzzi, Daniela Musumeci, Diana Napoli, Nadia Neri, Helene Paraskeva', Sergio Paronetto, Francesco Pistolato, Enrico Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Elio Rindone, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Paola Sessa, Renato Solmi, Giuseppe Tacconi; di personalita' dell'impegno civile, sociale ed educativo come Normanna Albertini, Giacomo Alessandroni, Alessandro Ambrosin, Luciano Benini, Norma Bertullacelli, Carla Biavati, Liliana Boranga, Adriana Bottini, Elena Buccoliero, Paolo Buffoni, Giuseppe Burgio, Elisabetta Caravati, Tiziano Cardosi, Giovanni Colombo, Marinella Correggia, Leila Lisa D'Angelo, Riccardo Dello Sbarba, Emilio De Paolis, Gabriele De Veris, Osvaldo Ercoli, Giuliano Falco, Carlo Ferraris, Agnese Ginocchio, Dario Giocondi, Carlo Gubitosa, Pasquale Iannamorelli, Floriana Lipparini, Francesco Lo Cascio, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Giovanni Mandorino, Nello Margiotta, Carla Mariani, Gian Marco Martignoni, Luca Martinelli, Raffaella Mendolia, Michele Meomartino, Carmine Miccoli, Maddalena Micotti, Luisa Mondo, Adriano Moratto, Beppe Pavan, Paola Pavese, Strato Petrucci, Enzo Piffer, Luciano Polverari, Anna Puglisi, Piercarlo Racca, Fabio Ragaini, Silvana Sacchi, Luca Salvi, Antonia Sani, Umberto Santino, Giovanni Sarubbi, Eugenio Scardaccione, Anna Schgraffer, Silvano Tartarini, Amedeo Tosi, Mao Valpiana, Claudio Vedovelli, Marcello Vigli, Giulio Vittorangeli. del sottosegretario Paolo Cento; di senatori e deputati al parlamento italiano come Maurizio Acerbo, Paolo Cacciari, Giovanna Capelli, Haidi Giuliani, Lidia Menapace, Gianpaolo Silvestri, Gino Sperandio, Tiziana Valpiana; di consiglieri regionali del Lazio come Roberto Alagna, Anna Pizzo; di numerosissime persone del viterbese, tra cui autorevolissime figure delle istituzioni e della vita civile locale.

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8. Agire subito

Occorre agire subito per impedire questo ennesimo dissennato scempio. La minaccia e' grave e incombente.

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9. Cosa le chiediamo

Egregio Ministro dell'Ambiente,

Alcuni degli interventi opportuni e necessari sono anche di sua competenza.

Confidiamo che lei prendera' in seria considerazione questa segnalazione e vorra' impegnarsi al fine di difendere l'ambiente, la salute delle persone, il territorio, i diritti di tutti e la legalita' minacciati da un'opera sciagurata e insensata.

La preghiamo di voler esercitare il suo ruolo di titolare del dicastero preposto alla difesa dell'ambiente e di vigilare afffinche' non si violino le leggi a tutela dell'ambiente e della salute.

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10. Una richiesta d'incontro

Egregio Ministro,

le saremmo altresi' grati di un cenno di riscontro alla presente e della disponibilita' ad un incontro per poterle illustrare in modo piu' approfondito quanto in questa lettera soltanto enunciato.

Voglia gradire distinti saluti,

la portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta

il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini

Viterbo, 22 settembre 2007

 

9. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VITERBO

 

Egregio Presidente della Provincia di Viterbo,

nella seduta del Consiglio Provinciale del 30 luglio 2007 lei affermo' di condividere le preoccupazioni espresse dal comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e si impegna per la riduzione del trasporto aereo, preoccupazioni relative al devastante impatto ambientale e alla palese nocivita' per la salute dei cittadini della realizzazione a Viterbo di un aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, pur avendo allora lei un'opinione diversa dalla nostra sul "quid agendum".

Oggi ci sembra che molte cose si siano definitivamente chiarite per chiunque, cosicche' alcuni equivoci ed inganni di cui in passato lei poteva essere ancora vittima per ignoranza, ebbene, non sono ormai piu' ammissibili.

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In particolare le segnaliamo le seguenti ineludibili questioni:

a) il grave danno che l'opera aeroportuale provocherebbe a rilevanti beni ambientali, culturali, sociali ed economici come l'area termale del Bulicame e il termalismo;

b) il grave danno alla salute dei cittadini che sarebbe causato dalle polveri sottili e dall'inquinamento acustico;

c) il grave danno all'economia viterbese conseguente ai due punti precedenti e ad ulteriori effetti negativi dell'opera, che abbiamo gia' segnalato a vari ministri competenti;

d) la mancanza della Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge;

e) la necessita' di ridurre drasticamente il trasporto aereo per fronteggiare il surriscaldamento del clima che costituisce la principale emergenza ambientale planetaria.

Le segnaliamo inoltre come si sia rivelata reticente, ingannevole e talora esplicitamente menzognera tanta parte della propaganda pro aeroporto da vari soggetti diffusa, talora con espressioni e forme che sarebbero soltanto ridicole e grottesche se non fossero anche ignobili e incivili nella loro protervia e insipienza.

E le segnaliamo altresi' come questa nefasta avventura del mega-aeroporto del "mordi e fuggi" si venga sempre piu' palesemente configurando come un'operazione politico-affaristica promossa dall'estrema destra viterbese in danno della cittadinanza tutta, un'operazione che riproduce la stessa logica di servitu' ad interessi antipopolari ed antidemocratici di altre precedenti operazioni che hanno devastato l'Alto Lazio.

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La preghiamo quindi di un tempestivo e radicale ripensamento, anche valorizzando l'autorevole opinione di scienziati illustri come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia, di tante personalita' della cultura e della vita civile come il magistrato Ferdinando Imposimato, cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi, scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri, intellettuali come Franco Barbero, Augusto Cavadi, Giancarla Codrignani, Francesco De Notaris, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli, Enzo Mazzi, Enrico Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Anna Puglisi, Brunetto Salvarani, Umberto Santino, Bruno Segre, Renato Solmi, Mao Valpiana, Marcello Vigli, vari parlamentari europei, senatori e deputati al parlamento italiano, consiglieri regionali del Lazio; tutte personalita' che hanno espresso un forte sostegno al nostro comitato e al nostro appello affinche' non si realizzi un'opera dalle conseguenze nefaste per il viterbese.

*

Con la presente lettera siamo altresi' a richiederle un incontro per piu' approfonditamente illustrarle le ragioni che ci inducono ad invitarla caldamente a rivedere la sua pregressa posizione, ormai palesemente non piu' sostenibile.

In attesa di un suo cenno di riscontro, voglia gradire un cordiale saluto,

Peppe Sini

responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo e tra i promotori del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

Viterbo, 26 settembre 2007

 

10. SOLIDARIETA' CON LA LOTTA NONVIOLENTA DI LIBERAZIONE DEL POPOLO BIRMANO

 

Ovunque si promuovano iniziative di solidarieta' con la lotta nonviolenta del popolo birmano.

Ovunque si chieda alle organizzazioni internazionali e agli stati di porre fine ad ogni complicita' con la dittatura militare e di esercitare invece una forte pressione diplomatica e costruttiva perche' in Myanmar si giunga alla democrazia e al rispetto dei diritti umani.

Ovunque si realizzino iniziative di informazione e di sostegno a quanti con la forza della nonviolenza lottano in Myanmar come ovunque per la dignita' umana di tutti gli esseri umani, per la solidarieta' che tutti gli esseri umani unisce, riconosce, raggiunge.

 

11. ANDRE' GORZ

 

Da settimane ho accatastati sul mio tavolo di lavoro anche alcuni suoi libri, e quasi ogni giorno mi dicevo che dovevo ritrovare quel brano o quell'altro che mi pare di ricordare e che ci tornerebbe assai utile a chiarire questo e quel punto nella lotta che stiamo conducendo contro il folle progetto del mega-aeroporto di Viterbo.

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Andre' Gorz e' morto, con la sua compagna Dorine, e per me e per tanti come me e' un altro pezzo di storia, e della mia storia, della mia vita, che se ne va per sempre.

La storia di quella sinistra alla quale decisi di appartenere una volta per sempre quando ero ancora un ragazzino, la sinistra antitotalitaria, la sinistra degli oppressi, la sinistra dell'internazionale futura umanita', la sinistra di Franco Fortini. In questa sinistra ci sono Luce Fabbri e Sergio Turone, Albert Camus e Jean-Paul Sartre, Anna Kuliscioff e Rosa Luxemburg, Margarete Buber Neumann ed Heinrich Boell, Hannah Arendt e Simone Weil, Riccardo Lombardi e  Marianella Garcia, Alex Langer ed Eliseo Milani, Luigi Pintor e Giorgiana Masi, Victor Serge e Mohandas Gandhi, Aldo Capitini e Danilo Dolci, ed infinite altre persone ancora. E tra i viventi Rigoberta Menchu' e Vandana Shiva. La sinistra che senza esitazione si oppone ai gulag e ai lager, alla schiavitu' e all'atomica, al patriarcato e al razzismo, alla guerra afgana, al terrorismo tutto. La sinistra del partito dei fucilati. La sinistra di Andre' Gorz. La sinistra che vuole difendere e salvare la biosfera e con essa la civilta' umana, l'umanita' intera, presente e futura.

*

Prendo ora in mano ancora una volta questo libro dalla copertina bianca e verde, vecchio del 1966 e come tutti i vecchi libri odoroso di uno strano odore, e leggo a pagina 294: "Non sono sicuro di aver mantenuto tutto cio' che avevo promesso". Parole scritte tra il '55 e il '56.

Lungo il tragitto degli anni sei stato fedele al tuo impegno, hai fatto la tua parte, hai dato adempimento alla promessa col tuo costante, tenace lavoro di ricerca della verita', di umana solidarieta', di contrasto all'oppressione e alla menzogna, vecchio Borbottone. E pure in quest'ora, nell'ora dello strazio indicibile, ebbene, di tanto tuo ragionare, scrivere, esortare e lottare per un mondo vivibile e un'umanita' civile fraterna e sororale, noi che restiamo te ne siamo grati, ancora e sempre.

*

Ma anche vogliamo dire che quell'ultima tragica scelta non condividiamo. Per quel poco che possiamo intuire piu' che sapere, noi che non pretendiamo di ergerci a giudici, sommessamente diciamo ancora una volta che ogni vita umana ci e' cara. Ed ogni morte ci lascia sbigottiti ed affranti, schiantati nell'abisso.

 

12. IL POPOLO BIRMANO E NOI

 

Non c'e' bisogno di molte parole.

Occorre che ovunque si esprima, visibile e sincera, la solidarieta' del mondo intero, dell'intera umanita', con il popolo birmano che sta conducendo una grande lotta nonviolenta per la fine della dittatura militare.

Ed occorre che questa solidarieta' sia concreta e coerente. Sia una solidarieta' che faccia la scelta della nonviolenza.

Non si possono difendere i diritti umani in Myanmar facendo morire i migranti qui o bombardando gli abitanti dei villaggi in Afghanistan.

Vi e' una sola umanita'.

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In tutte le piazze si manifesti a sostegno della lotta nonviolenta di liberazione in Myanmar.

In tutte le istituzioni democratiche si manifesti sostegno alla lotta nonviolenta di liberazione in Myanmar.

A tutte le organizzazioni internazionali ed a tutti gli stati si chieda di esercitare una efficace azione diplomatica per la democrazia e i diritti umani in Myanmar.

A tutte le istituzioni e le organizzazioni in grado di recare soccorso al popolo birmano si chieda di intensificare gli aiuti umanitari alla popolazione birmana.

*

Sappia la giunta militare che la nonviolenza e' in cammino.

Sappiano tutti i signori della guerra che la nonviolenza e' in cammino.

Sii tu la nonviolenza in cammino.

 

13. UNA LETTERA ALLA MINISTRA DELLA SANITA'

 

Gentilissima Ministra della Sanita',

le scriviamo per sollecitare la sua attenzione su una grave vicenda di cui il nostro comitato si sta occupando: la prospettata realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per i voli low cost.

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Su tre aspetti in particolare vorremmo chiedere la sua attenzione e il suo intervento:

1. l'opera dovrebbe sorgere nel cuore dell'area termale di Viterbo, un'area non solo di grande interesse ambientale, storico e culturale, ma anche di grande valore sociale ed economico, poiche' ospita impianti terapeutici e di turismo sociale gia' funzionanti (ed altri sono previsti) la cui presenza e valorizzazione costituisce anche una fondamentale opportunita' di sviluppo economico ed occupazionale per Viterbo;

2. e' evidente il grave nocumento per la salute dei cittadini che l'elevato inqinamento atmosferico ed acustico prodotto dal volume di traffico aereo previsto provocherebbe: sono ben noti i danni prodotti dalle polveri sottili sull'organismo umano; ed interi quartieri della citta' sarebbero investiti da un intollerabile inquinamento acustico;

3. il territorio altolaziale e' gia' gravato dalle emissioni gravemente inquinanti del polo energetico Civitavecchia-Montalto; sarebbe a dir poco sciagurato aggiungere una nuova devastante servitu' che aggraverebbe enormemente l'inquinamento atmoferico di un'area ancora ricca di preziosi beni naturali e culturali ed intensamente popolata.

Si consideri inoltre che Viterbo ha nei beni ambientali e culturali e nell'agricoltura e nel turismo di qualita', come nel termalismo sociale, le sue principali risorse; l'opera aeroportuale devasterebbe irreversibilmente tutto cio'.

Infine, manca del tutto la Valutazione d'Impatto Ambientale, obbligatoria per legge, ma fin qui scandalosamente elusa.

*

La preghiamo pertanto di un suo interessamento per scongiurare questo grave pericolo.

Le saremmo altresi' assai grati se potesse riceverci per illustrarle piu' dettagliatamente la situazione, le nostre preoccupazioni, i temi specifici per i quali chiediamo un suo intervento.

Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,

dottoressa Antonella Litta

portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

Viterbo, 24 settembre 2007

 

14. UNA LETTERA AL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE

 

Egregio Ministro della Solidarieta' sociale,

le scrivo in qualita' di portavoce del comitato che si oppone alla realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, e che si impegna per la riduzione del trasporto aereo.

La realizzazione a Viterbo della grande opera aeroportuale lederebbe gravissimamente il diritto alla salute e all'assistenza, danneggerebbe rilevanti beni ambientali, fondamentali beni comuni, irrinunciabili beni e diritti sociali.

*

1. Il progetto dissennato di realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost proprio nell'area termale danneggia gravemente il termalismo.

L'area termale del Bulicame di Viterbo non costituisce solo un rilevante bene ambientale, storico e culturale, ma e' anche un bene sociale (numerosissime persone fruiscono delle terapie li' realizzate) ed economico (da sempre il termalismo e' considerato una grande risorsa per lo sviluppo locale, una risorsa fin qui non adeguatamente valorizzata).

*

2. Il progetto dissennato di realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost danneggia altresi' la salute della popolazione con l'ingente inquinamento atmosferico ed acustico che provoca.

Il viterbese subisce gia' il grave inquinamento atmosferico prodotto dal polo energetico Civitavecchia-Montalto: aggiungere in un'area territoriale gia' cosi' gravemente colpita il gravame di un'ulteriore servitu' che comporterebbe un'ingente emissione di polveri sottili e' del tutto inammissibile.

Quanto all'inquinamento acustico esso renderebbe letteralmente impossibile il riposo per migliaia e migliaia di persone residenti nei quartieri che saranno piu' pesantemente investiti dal frastuono degli aerei in manovra a bassa quota.

*

3. Inoltre l'opera e' totalmente sporvvista di Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge.

*

4. Ne' c'e' bisogno di aggiungere qui quanto il trasporto aereo contribuisca al surriscaldamento del pianeta, la piu' grave emergenza ambientale globale, e come sia coscienza comune nella comunita' scientifica e tra gli statisti piu' avvertiti che occorre procedere al piu' presto a una drastica riduzione del trasporto aereo per salvare la biosfera dal collasso.

*

Illustri personalita' del mondo scientifico, culturale, della solidarieta' sociale e delle istituzioni hanno gia' espresso attenzione e sostegno al nostro appello contro l'aeroporto di Viterbo, e tra essi figure insigni come il magistrato Ferdinando Imposimato, scienziati dal prestigio internazionale come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia, parlamentari europei come Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano, cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi, scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri, intellettuali come Franco Barbero, Augusto Cavadi, Giancarla Codrignani, Francesco De Notaris, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Enrico Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Renato Solmi, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Anna Puglisi, Umberto Santino, Mao Valpiana, Marcello Vigli, il sottosegretario Paolo Cento, i senatori e deputati al parlamento italiano Maurizio Acerbo, Paolo Cacciari, Giovanna Capelli, Haidi Giuliani, Lidia Menapace, Gianpaolo Silvestri, Gino Sperandio, Tiziana Valpiana, consiglieri regionali del Lazio come Roberto Alagna, Anna Pizzo, e numerosissime persone del viterbese.

*

Con la presente lettera le chiediamo un suo autorevole intervento per impedire che proceda la realizzazione di un'opera dissennata e sciagurata che danneggerebbe popolazione e territorio, comunita' locali e generazioni future; un'opera che lede in radice il concetto stesso di solidarieta' sociale.

Le chiediamo altresi' un incontro per poterle meglio illustrare la situazione qui sommariamente accennata e per poterle presentare piu' specifiche e puntuali richieste d'intervento ai fini di scongiurare questo grave incombente pericolo, questa grave incombente minaccia ai diritti di tutti.

Voglia gradire un cordiale saluto,

dottoressa Antonella Litta

portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

Viterbo, 25 settembre 2007

 

15. UNA SOLA UMANITA'

 

Occorre in tutto il mondo manifestare la nostra solidarieta' alla lotta nonviolenta di liberazione del popolo birmano.

Non si tratta solo di dimostrare al regime birmano o a quello statunitense o a quello russo o a quello cinese che la nonviolenza e' piu' forte.

Si tratta di costruire l'unita' dell'intera umanita' a partire dal principio "tu non uccidere".

*

Occorre in tutto il mondo manifestare contro il militarismo, il cui paradigma culturale fondamentale e' la guerra che consiste nel commettere stragi.

Non si tratta solo di denunciare la violenza dei poteri militari.

Si tratta di agire la nonviolenza, facendone la politica del XXI secolo.

*

Myanmar e' tutto il mondo.

Vi e' una sola umanita'.

 

16. UNA PROPOSTA NONVIOLENTA PER UN'AZIONE DIPLOMATICA COSTRUTTIVA A SOSTEGNO DEI DIRITTI UMANI E DELLA DEMOCRAZIA

 

Alle organizzazioni internazionali e agli stati realmente esistenti che vogliano dare un contributo autentico alla promozione della democrazia in Myanmar, questa proponiamo linea di condotta.

1. Non piu' sanzioni inefficaci ai regimi, ma aiuti umanitari alle comunita' locali gestiti da forme di autorganizzazione democratica.

2. Non piu' minacce di guerra ai poteri, ma concreti ed ingenti aiuti di pace ai popoli.

3. Disarmo e smilitarizzazione: dando l'esempio per primi.

4. Invece di minacciare i regimi con lo spauracchio di azioni piu' feroci delle loro, occorre sostenere la costruzione dal basso del potere di tutti, in favore del diritto alla vita di tutti.

5. Non propaganda esterna e autoritaria che ancor piu' isola e abbassa, ma sostenere la crescita di comunicazione democratica dal basso, favorire la presa di parola di tutte e tutti, offrire risorse e disporsi all'ascolto.

6. Non piu' politica di potenza e di superpotenza, ma di ascolto, restituzione, condivisione e sostegno al germogliare dal basso del potere di tutti. Nonviolenza, omnicrazia.

 

17. UNA LETTERA AL MINISTRO DEI BENI CULTURALI

 

Egregio Ministro dei Beni Culturali,

le scriviamo come comitato che si oppone alla realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost che avrebbe conseguenze devastanti per rilevanti beni culturali, ambientali, sociali ed economici della citta' e della provincia di Viterbo.

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In particolare segnaliamo a lei, nella sua qualita' di Ministro dei Beni Culturali, che l'aeroporto sarebbe collocato nel cuore dell'area termale di Viterbo, un'area di rilevante valore naturalistico, storico, culturale, sociale ed economico, e provocherebbe quindi un danno enorme ad uno dei principali beni, a duna delle principali risorse del viterbese.

A questo si aggiunge che l'opera provocherebbe un inquinamento atmosferico ed un inquinamento acustico gravissimi che danneggerebbero consistentemente i beni ambientali, la salute e la qualita' della vita della popolazione locale, il termalismo e il turismo nel viterbese.

Inoltre manca del tutto la Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge.

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Le segnaliamo anche che le nostre preoccupazioni e il nostro appello sono condivisi da prestigiose personalita' istituzionali, illustri scienziati e cattedratici, autorevolissme personalita' della cultura, come ad esempio: il magistrato Ferdinando Imposimato; scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia; cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi; scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri; intellettuali come Franco Barbero, Augusto Cavadi, Giancarla Codrignani, Francesco De Notaris, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Enrico Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Anna Puglisi, Brunetto Salvarani, Umberto Santino, Bruno Segre, Renato Solmi, Mao Valpiana, Marcello Vigli; parlamentari europei come Giovanni Berlinguer, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Pasqualina Napoletano.

*

Ulteriori elementi di opportuna riflessione abbiamo altresi' proposto in missive che in questi giorni abbiamo inviato ai suoi colleghi il Ministro dei Trasporti e il Ministro dell'Ambiente, ad esse la rinviamo, allegandole per opportuna conoscenza in calce alla presente.

Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione, e certi che vorra' adoperarsi per difendere i rilevanti beni culturali - e particolarmente l'area termale del Bulicame - minacciati dalla devastante opera, siamo altresi' a richiederle un incontro al fine di piu' approfonditamente illustrarle le nostre preoccupazioni e fornirle tutti gli elementi di informazione ed analisi di cui avesse bisogno.

Rinviando per ulteriori informazioni al sito del nostro comitato www.coipiediperterra.org e restando a sua disposizione, voglia gradire distinti saluti,

professor Alessandro Pizzi

per il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

Viterbo, 26 settembre 2007

*

Allegato 1. Lettera al Ministro dei Trasporti...

Allegato 2. Lettera al Ministro dell'Ambiente...

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

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Numero 168 del 14 aprile 2013

 

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