Archivi. 93



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 93 del 29 gennaio 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di luglio 2008 (parte quarta)

2. Per i beni comuni e i diritti di tutti contro il devastante mega-aeroporto

3. Fine di una grande menzogna

4. Lettera aperta in forma di diffida al Presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac)

5. Ancora due clamorosi autogol della lobby del devastante mega-aeroporto

6. Un esposto alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per l'Etruria meridionale

7. Lo stato d'emergenza

8. Quello che occorre

9. Una lettera al Ministro per i Beni e le Attivita' Culturali

10. Prudenza

11. Della lotta contro la morte e della difesa della dignita' umana nel morire

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2008 (PARTE QUARTA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2008.

 

2. PER I BENI COMUNI e I DIRITTI DI TUTTI CONTRO IL DEVASTANTE MEGA-AEROPORTO

 

A Viterbo, dal pomeriggio di venerdi' 18 luglio alla mattina di sabato 19 luglio 2008, presso le pozze Carletti (di fronte al Bulicame), si e' svolta l'iniziativa "Dal tramonto all'alba: suoni e parole nella notte di plenilunio. Si' al Bulicame, no al mega-aeroporto".

Si e' trattato della prima grande iniziativa di cultura svoltasi nell'area del Bulicame nella storia di Viterbo. Un evento di grande valore culturale, morale, civile. Ed e' significativo che ad organizzarlo sia stato il Centro sociale autogestito "Valle Faul", che da quindici anni costituisce a Viterbo una straordinaria esperienza di cultura, di accoglienza e di solidarieta' concreta.

Una iniziativa per difendere la salute e i diritti, l'ambiente e la cultura; per opporsi al devastante mega-aeroporto che aggredirebbe la salute, la qualita' della vita e i diritti della popolazione e devasterebbe irreversibilmente l'area termale del Bulicame - un bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, che costituisce una peculiare preziosa risorsa di Viterbo.

*

Si e' iniziato nel pomeriggio con musica, stand informativi e della solidarieta', diffusione ed illustrazione di materiale di documentazione, accoglienza e convivialita'.

Particolarmente rilevante la presenza dello stand dell'organizzazione umanitaria "Emergency".

La serata e' cominciata con gli interventi di presentazione dell'iniziativa da parte di Antonella Litta, Luciano Bernabei, Peppe Sini, Alfio Pannega.

Poi il concerto per chitarra classica di Andrea Pascucci, con Enrico Arcangeli voce recitante dei versi di Federico Garcia Lorca.

Ha fatto seguito la performance teatrale  "1932. Racconto raccontato" di e con Antonello Ricci, con Olindo Cicchetti seconda voce recitante e Diego Sposetti alle percussioni.

Poi il concerto per arpa di Andrea Sechi, accompagnato da Anita Foerster alle percussioni.

Ad intervallare le esecuzioni musicali letture di poesia ed interventi di riflessione.

Ed a seguire ancora musica lungo tutta la notte.

Per tutta la durata dell'iniziativa ha funzionato un apprezzato servizio di bioristoro con cucina vegetariana e prodotti dell'agricoltura biologica locale.

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L'iniziativa e' stata realizzata dal Centro sociale autogestito "Valle Faul" di Viterbo in collaborazione con il Comitato che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.

 

3. FINE DI UNA GRANDE MENZOGNA

[Riportiamo il seguente comunicato del 22 luglio 2008 del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo (per contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito: www.coipiediperterra.org) dal titolo completo "Fine di una grande menzogna e una grande truffa: il mega-aeroporto low cost a Viterbo non puo' essere realizzato anche perche' incompatibile con il Piano territoriale paesaggistico regionale"]

 

Un'ammissione dell'assessore

In una dichiarazione apparsa oggi sul sito informativo locale "Tusciaweb" lo stesso assessore comunale di Viterbo, magna pars della lobby del devastante mega-aeroporto per voli low cost, e' costretto ad ammettere che l'opera e' incompatibile con il Piano territoriale paesaggistico regionale del Lazio. E se lo riconosce esplicitamente persino lui, davvero non c'e' motivo di dubitarne.

Finisce cosi', ingloriosamente, una grande menzogna e una grande truffa.

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Otto altre incompatibilita'

Si evidenzia infatti una volta di piu', e definitivamente, che il devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma a Viterbo non puo' e non deve essere realizzato.

E del resto tutte le persone ragionevoli e informate sapevano gia' che il devastante mega-aeroporto e' incompatibile altresi' con tante altre cose della massima importanza.

I. E' incompatibile con la salute e la sicurezza dei cittadini: poiche' il devastante mega-aeroporto provocherebbe un inquinamento chimico ed acustico la cui nocivita' colpirebbe la popolazione viterbese con effetti assai gravi.

II. E' incompatibile con la preziosa e peculiare risorsa viterbese dell'area termale del Bulicame, fondamentale bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico: poiche' il devastante mega-aeroporto si collocherebbe proprio nel cuore dell'area termale del Bulicame e la sconvolgerebbe, inquinerebbe, massacrerebbe irreversibilmente.

III. E' incompatibile con la tutela e la valorizzazione di ulteriori rilevantissimi beni locali: beni economici come le attivita' produttive agricole - e di pregiata agricoltura biologica - che si trovano proprio nell'area piu' investita dalla devastante opera; beni scientifici come l'Orto botanico dell'Universita' che si trova anch'esso nell'area piu' colpita; ed altri beni archeologici e naturalistici, beni economici e sociali: per non dire del deprezzamento di immobili ed esercizi collocati nelle zone rurali e nei quartieri della citta' (il mega-aeroporto e' nelle immediate vicinanze del centro abitato) che subirebbero il disastroso impatto particolarmente dell'inquinamento atmosferico e di quello acustico.

IV. E' incompatibile tanto con la rete infrastrutturale quanto con l'ecosistema locale che non potrebbe in alcun modo sostenere il carico aggiuntivo - anch'esso altrettanto altamente inquinante - dei mezzi di collegamento terrestre all'attivita' del devastante mega-aeroporto necessariamente connessi (essendo previsto il mega-aeroporto al servizio del turismo "mordi e fuggi" per Roma, e non essendoci attualmente collegamenti ferroviari adeguati tra le due citta').

V. E' incompatibile con lo sviluppo del territorio, che deve fondarsi sulla difesa e valorizzazione delle risorse locali: come i beni ambientali e culturali, l'agricoltura di qualita', il termalismo, l'alta formazione e ricerca scientifica, le strutture legate a un turismo intelligente e non distruttivo.

VI. E' incompatibile con la necessita' di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima.

VII. E' incompatibile con il dovere di non sperperare ingenti risorse finanziarie pubbliche per un'opera nociva e distruttiva, quando invece occorre investire per potenziare le ferrovie che nel viterbese richiedono di essere energicamente migliorate (occorre riaprire la linea ferroviaria Civitavecchia-Capranica-Orte; occorre potenziare la Viterbo-Orte, occorre fortemente potenziare la Viterbo-Capranica-Roma), per sviluppare il termalismo, per sostenere l'economia locale ecocompatibile e con tecnologie appropriate.

VIII. infine, il devastante mega-aeroporto e' incompatibile con quanto esplicitamente disposto dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica e Valutazione d'impatto sulla salute, cosi' come in materia di protezione dei beni naturalistici, terapeutici, archeologici e storico-culturali, come in materia di protezione dei beni economici e scientifici, e dei diritti soggettivi e dei legittimi interessi della comunita' locale e dei singoli cittadini che verrebbero palesemente lesi dalla realizzazione dell'opera.

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Tre promemoria ancora

Inoltre tutti dovrebbero sapere:

a) che il devastante mega-aeroporto e' tuttora del tutto privo di adeguata progettazione e di adeguate verifiche necessarie e obbligatorie per legge; verifiche che in tanti mesi di propaganda si e' di fatto cercato di eludere sapendo che esse avrebbero seccamente bocciato ed impedito la realizzazione dell'opera;

b) che la procedura di individuazione di Viterbo per la realizzazione del devastante mega-aeroporto e' stata viziata da enormi errori di valutazione, di fatto e di metodo e da flagranti irregolarita', talche' non solo pende un ricorso al Tar promosso da un ente locale, ma si stanno anche attivando ulteriori interventi finalizzati all'avvio di altri procedimenti in sede anche europea;

c) che autorevolissime personalita' istituzionali e scientifiche hanno gia' espresso con netti pronunciamenti una argomentata opposizione alla devastante opera, pronunciamenti che nitidamente enunciano la concreta insostenibilita' e quindi l'effettuale irrealizzabilita' del devastante mega-aeroporto.

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Quando la realta' sbriciola le menzogne

Occorre che finalmente anche quei rappresentanti delle istituzioni che per ignoranza ed irresponsabilita' - a voler essere benevoli - in passato hanno espresso un insensato e sciagurato parere a favore di un'opera catastrofica, prendano atto della realta': a Viterbo il devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma e' - di fatto e di diritto - non solo inaccettabile per le sue conseguenze sull'ambiente e sulla salute, la sicurezza, la qualita' della vita e i diritti e gli interessi dei cittadini tutti, ma anche privo di fondamentali requisiti normativi ed amministrativi, ed infine concretamente irrealizzabile.

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Sei ulteriori considerazioni

Detto questo occorre ribadire anche che:

1. Occorre ridurre immediatamente e drasticamente i voli su Ciampino: semplicemente riducendo i voli, non spostandoli altrove.

2. Occorre contrastare il disegno insensato di una catastrofica gigantesca espansione dell'aeroporto di Fiumicino, ed anzi anche relativamente a quel sedime occorre procedere a verifiche rigorose a tutela della salute, dell'ambiente, dei diritti delle comunita' locali come delle singole persone.

3. Occorre evitare che lobbies politico-affaristiche vogliano colpire altri siti ancora nel Lazio a danno di altre popolazioni e di altri ecosistemi.

4. Occorre procedere a una decisa riduzione del trasporto aereo e ad un deciso potenziamento del trasporto ferroviario. Nel Lazio come in tutta Italia.

5. Occorre promuovere la tutela e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali, delle economie locali, con tecnologie appropriate e nel rispetto dei diritti delle popolazioni alla salute, alla sicurezza, a uno sviluppo non distruttivo delle risorse.

6. Occorre ottenere il rispetto piu' scrupoloso della vigente legislazione a tutela della salute e dei diritti dei cittadini, come a difesa dell'ambiente.

 

4. LETTERA APERTA IN FORMA DI DIFFIDA AL PRESIDENTE DELL'ENTE NAZIONALE PER L'AVIAZIONE CIVILE (ENAC)

 

Al Presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac), e per opportuna conoscenza: al Commissario europeo ai Trasporti, ai Ministri italiani all'Ambiente, ai Beni culturali, ai Trasporti e al Welfare, al Presidente della Regione Lazio, al Presidente della Provincia di Viterbo, al Sindaco del Comune di Viterbo

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Oggetto: Lettera aperta in forma di diffida dal compiere o avallare eventuali atti di inappropriato sostegno ovvero favoreggiamento della realizzazione a Viterbo del devastante mega-aeroporto per voli low cost, struttura contra legem perche' incompatibile con il Piano territoriale paesaggistico regionale e con la vigente legislazione di tutela dei beni archeologici, ambientali, culturali, sociali e in difesa della salute, della sicurezza, dei diritti soggettivi e dei legittimi interessi dei cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio

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Signor Presidente dell'Enac,

con la presente le segnaliamo quanto segue:

1. che il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo per esplicita ammissione dello stesso assessore con delega ad hoc del Comune di Viterbo e' incompatibile con il Piano territoriale paesaggistico regionale del Lazio; pertanto esso non puo' essere realizzato.

2. Peraltro, lei e la struttura che presiede, non ignorate che:

- il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo si troverebbe nel cuore dell'area termale del Bulicame, bene naturalistico, storico-culturale, monumentale, terapeutico ed economico di fondamentale importanza: la realizzazione del mega-aeroporto implicherebbe la devastazione di quell'area, pertanto tale sciagurata realizzazione e' impossibile de facto e illecita de jure.

- il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo provocherebbe un enorme inquinamento di grave nocumento per la salute, la sicurezza e la qualita' della vita dei cittadini viterbesi.

- il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo inoltre colpirebbe, e quindi danneggerebbe gravemente, anche ulteriori rilevantissimi beni locali: ambientali e sanitari, storico-culturali, scientifici, produttivi ed economici.

- il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo si collocherebbe in un territorio che non dispone di adeguate infrastrutture per il trasporto via terra da Viterbo a Roma, con effetti di congestione ed inquinamento ulteriore che danneggerebbero anch'essi gravemente il territorio, l'economia, i diritti soggettivi e i legittimi interessi della popolazione altolaziale.

- il mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo sarebbe infine anche in conflitto con preesistenti insediamenti di altre istituzioni pubbliche e con peculiari attivita' e prerogative delle stesse di interesse strategico nazionale.

3. A questo si aggiunga anche che il parere a suo tempo espresso dal Ministero dei Trasporti che individuava Viterbo come possibile sito per il mega-aeroporto per voli low cost era viziato da colossali e sin grotteschi errori di merito e di metodo, da palesi irregolarita' ed incongruita' procedurali e rispetto alla normativa di riferimento, deficienze tali da inficiare alla radice la correttezza e quindi la validita' di quell'atto.

4. Inoltre non si dimentichi che il mega-aeroporto nel sito specifico in cui ne e' proposta la realizzazione confligge con, ed e' privo di, fondamentali e ineludibili requisiti richiesti dalla vigente normativa nazionale e comunitaria in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica e Valutazione d'impatto sulla salute; cosicche' esso e' palesemente contra legem e pertanto irrealizzabile.

5. Infine si ricordi che la realizzazione del mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo confliggerebbe altresi' con ulteriori normative e vincoli esistenti a tutela di beni pubblici e privati che ne sarebbero danneggiati e fin devastati; talche' tale realizzazione configurerebbe una lunga serie di specifiche violazioni di legge.

Alla luce di tutto quanto precede diffidiamo lei e la struttura che presiede dal compiere o avallare eventuali atti di inappropriato sostegno ovvero favoreggiamento della realizzazione a Viterbo del devastante mega-aeroporto per voli low cost, struttura contra legem perche' incompatibile con il Piano territoriale paesaggistico regionale e con la vigente legislazione di tutela dei beni archeologici, ambientali, culturali, sociali e in difesa della salute, della sicurezza, dei diritti soggettivi e dei legittimi interessi dei cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio.

Distinti saluti,

la portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta

il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini

Viterbo, 23 luglio 2008

 

5. ANCORA DUE CLAMOROSI AUTOGOL DELLA LOBBY DEL DEVASTANTE MEGA-AEROPORTO

 

L'assessore all'urbanistica e vicepresidente della Regione Lazio, Esterino Montino, e' costretto ad ammettere di sapere che il devastante mega-aeroporto impatta anche sul bene archeologico dell'antico tracciato della via Cassia. Congratulazioni.

L'assessore comunale di Viterbo Giovanni Bartoletti e' costretto a ribadire che per poter realizzare il devastante mega-aeroporto bisogna "chiedere alla Regione di svincolare tutta la macro-area circostante il futuro scalo viterbese" dai vincoli del Piano territoriale paesaggistico regionale. Congratulazioni vivissime.

Traducendo in lingua corrente le involute e reticenti esternazioni degli improvvidi imbarazzati amministratori se ne ricava che gli assessori regionali e comunali sono costretti, obtorto collo, a confessare che la realizzazione del devastante mega-aeroporto a Viterbo:

a) e' incompatibile con i vincoli del Piano territoriale paesaggistico regionale;

b) danneggia rilevanti beni archeologici, storico-culturali e naturalistici;

c) danneggia la salute, la sicurezza, la qualita' della vita, i diritti e i legittimi interessi dei cittadini.

Ogni persona ragionevole e' in grado di trarne le conclusioni.

*

E in guisa di promemoria e per edificazione degli assessori e dei loro sodali ed araldi vorremmo anche ancora una volta ricordare che:

1. il mega-aeroporto devasterebbe irreversibilmente l'area termale del Bulicame, bene irrinunciabile della comunita' viterbese e patrimonio anche delle generazioni future;

2. il devastante mega-aeroporto danneggerebbe l'Orto botanico dell'Universita' di Viterbo, rilevante bene scientifico pubblico;

3. il devastante mega-aeroporto danneggerebbe le pregiate colture agricole dell'area, rilevante bene economico;

4. il devastante mega-aeroporto danneggerebbe quindi rilevanti beni naturalistici, archeologici, storico-culturali, terapeutici e sociali, economici e produttivi;

5. il devastante mega-aeroporto danneggerebbe gravemente la salute dei viterbesi con l'enorme inquinamento chimico, elettromagnetico ed acustico che provocherebbe;

6. il devastante mega-aeroporto provocherebbe conseguentemente anche un rilevante danno economico ad attivita' e beni presenti nel territorio viterbese, e provocherebbe il forte deprezzamento di immobili ed esercizi;

7. il devastante mega-aeroporto costituirebbe una ennesima servitu' in un'area come l'Alto Lazio gia' pesantemente gravata da servitu' fortemente inquinanti e speculative;

8. il devastante mega-aeroporto implicherebbe un colossale sperpero di soldi pubblici per realizzare un'opera nociva e distruttiva; soldi pubblici che verrebbero sottratti alle vere grandi esigenze di Viterbo e dell'Alto Lazio (come la difesa e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, il sostegno all'agricoltura di qualita', l'alta formazione e la ricerca scientifica, le attivita' artigianali, le strutture ricettive, le infrastrutture ecocompatibili - e soprattutto il trasporto ferroviario (che versa tuttora in uno stato disastroso per responsabilita' gravissime di pubblici amministratori insipienti e irresponsabili: la Civitavecchia-Capranica-Orte e' chiusa da decenni; la Viterbo-Roma ha tempi di percorrenza biblici; la Viterbo-Orte idem).

9. ultimo ma non da ultimo, il devastante mega-aeroporto e' del tutto privo di fondamentali requisiti richiesti dalla vigente normativa italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica e Valutazione d'impatto sulla salute, cosi' come e' in palese flagrante contraddizione con la normativa vigente in materia di protezione dei beni naturalistici, terapeutici, archeologici e storico-culturali (l'area del Bulicame), dei beni economici (lo sviluppo del termalismo, le attivita' agricole di qualita' insistenti nella zona, il valore degli immobili e delle attivita' nelle aree che subirebbero un pesantissimo inquinamento atmosferico ed acustico) e scientifici (l'Orto botanico dell'Universita', anch'esso nell'area che sarebbe piu' direttamente investita), come in materia di protezione dei diritti soggettivi e dei legittimi interessi della comunita' locale e dei singoli cittadini (l'inquinamento atmosferico e l'inquinamento acustico sarebbero infatti elevatissimi, come dimostra la gravissima situazione di Ciampino).

10. E sara' appena il caso di aggiungere che precedenti atti politici ed amministrativi intesi a promuovere la realizzazione del devastante mega-aeroporto a Viterbo sono gia' stati smascherati e denunciati come viziati perche' fondati sull'ignoranza - ovvero l'occultamento - di fondamentali dati della realta', su mistificazioni, su errori di fatto e di diritto, di metodo e di procedura, talche' essi sono destituiti ipso facto di effettuale cogente validita'.

*

Cosi' stanno le cose.

E prima la si fara' finita con le menzogne, prima si riconoscera' che la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma e' un crimine e una follia, prima si ammettera' che questa opera nociva e distruttiva non puo' e non deve essere realizzata perche' viola leggi e diritti e devasta ambiente e salute di tutti, e meglio sara'.

 

6. UN ESPOSTO ALLA SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI PER L'ETRURIA MERIDIONALE

 

Alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per l'Etruria meridionale

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Oggetto: richiesta di intervento di questa Soprintendenza a tutela dei beni archeologici, monumentali, storico-culturali per i quali essa e' competente, affinche' non si realizzi a Viterbo il devastante mega-aeroporto che implicherebbe gravi ed irreversibili danni per beni peculiari ed irrinunciabili del territorio, della storia e della cultura della comunita' viterbese.

*

Egregi signori,

La minacciata realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo colpirebbe in modo devastante un'area di immenso valore naturalistico, archeologico, storico-culturale (oltre che terapeutico e sociale, scientifico, agricolo, economico).

L'assessore all'urbanistica e vicepresidente della Regione Lazio e' stato recentemente costretto ad ammettere che la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo impatterebbe anche sull'emergenza archeologica dell'antica Cassia.

Ma non solo: tutta l'area termale del Bulicame - di immenso valore, e gia' rammemorata da Dante nella Divina Commedia - ne verrebbe colpita e sconvolta, danneggiata irreversibilmente, irreparabilmente.

Del resto assessori e consiglieri del Comune di Viterbo hanno ammesso con dichiarazioni pubbliche che la realizzazione del devastante mega-aeroporto e' palesemente incompatibile con i vincoli del Piano territoriale paesaggistico regionale, cosicche' per poterlo realizzare si intende "chiedere alla Regione di svincolare tutta la macro-area circostante il futuro scalo viterbese" dai vincoli del Piano territoriale paesaggistico regionale: ovvero permettere l'aggressione e la conseguente devastazione di rilevantissimi beni pubblici, ambientali e culturali: e si sta parlando di una vasta area in cui insistono emergenze naturalistiche, archeologiche, monumentali, assolutamente peculiari, insostituibili e di valore straordinario.

Con la presente si richiede pertanto l'intervento di questa Soprintendenza a tutela dei beni archeologici, monumentali, storico-culturali per i quali essa e' competente, affinche' non si realizzi a Viterbo il devastante mega-aeroporto che implicherebbe gravi ed irreversibili danni per beni peculiari ed irrinunciabili del territorio, della storia e della cultura della comunita' viterbese.

Distinti saluti,

la portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta

il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini

Viterbo, 24 luglio 2008

 

7. LO STATO D'EMERGENZA

 

Un governo razzista, un governo che rivendica l'impunita' per i crimini commessi dal suo capo, un governo che viola la Costituzione, i diritti umani, i fondamenti stessi dello stato di diritto, della civile convivenza, della democrazia fondata sull'eguaglianza di diritti e sulla legge uguale per tutti.

Siamo davvero in uno stato d'emergenza.

 

8. QUELLO CHE OCCORRE

 

Occorre una campagna nonviolenta di resistenza al razzismo e alla guerra, di resistenza ai poteri criminali e al colpo di stato, di resistenza al femminicidio e all'ecocidio.

Occorre una campagna nonviolenta per la legalita', la democrazia, i diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

9. UNA LETTERA AL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

 

Al Ministro per i Beni e le Attivita' Culturali

Oggetto: Richiesta di intervento a tutela di rilevantissimi, peculiari ed insostituibili beni culturali, archeologici, storici, monumentali, naturalistici e scientifici minacciati di irreversibile devastazione dalla insensata ed illegale realizzazione di un mega-aeroporto per voli low cost nel cuore dell'area termale del Bulicame a Viterbo

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Signor Ministro,

con la presente segnaliamo a codesto Ministero che a Viterbo, nel cuore dell'area termale del Bulicame - ricordato da Dante nella Divina Commedia -, si vuole realizzare un nocivo e distruttivo mega-aeroporto per voli low cost.

La realizzazione del mega-aeroporto impatterebbe catastroficamente su rilevantissimi beni naturalistici, storico-culturali, terapeutici e sociali, agricoli e produttivi, oltre ad essere di grave nocumento per la salute, la sicurezza, la qualita' della vita, i diritti e i legittimi interessi dei cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio.

In particolare il mega-aeroporto devasterebbe l'intera area termale del Bulicame, monumento fondativo dell'identita' di Viterbo; impatterebbe inoltre sull'emergenza archeologica dell'antico tracciato della via consolare Cassia; il pesante inquinamento da esso prodotto danneggerebbe l'Orto botanico dell'Universita' degli studi della Tuscia ed altre rilevanti emergenze naturalistiche, storico-culturali e scientifiche di Viterbo e dell'Alto Lazio - una provincia che gia' subisce la presenza di gravosissime servitu' inquinanti e di criminali devastazioni del territorio ed attentati alla salute e alla sicurezza dei cittadini.

A questo si aggiunga che il mega-aeroporto e' del tutto privo di fondamentali requisiti richiesti dalla normativa italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, di Valutazione ambientale strategica e di Valutazione d'impatto sulla salute; e' effettualmente incompatibile con il Piano territoriale paesaggistico regionale (talche' gli assertori della realizzazione del mega-aeroporto hanno gia' preannunciato l'intenzione di chiedere alla Regione Lazio "di svincolare tutta la macro-area circostante il futuro scalo viterbese" dai vincoli del Piano territoriale paesaggistico regionale: ovvero di permettere l'aggressione e la conseguente devastazione di rilevantissimi beni pubblici); confligge con la normativa e la vincolistica gia' attualmente vigente a tutela del territorio, della salute dei cittadini, dei diritti soggettivi e dei legittimi interessi della comunita' locale e dei singoli suoi membri.

Per tutti questi motivi siamo quindi a richiedere un intervento di codesto Ministero per quanto di competenza al fine di impedire che rilevantissimi, peculiari ed insostituibili beni culturali, archeologici, storici, monumentali, naturalistici e scientifici siano irreversibilmente devastati dalla insensata ed illegale realizzazione di un mega-aeroporto per voli low cost nel cuore dell'area termale del Bulicame a Viterbo.

Distinti saluti,

la portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta

il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini

Viterbo, 25 luglio 2008

 

10. PRUDENZA

 

Chi ha letto E non disse nemmeno una parola, forse il libro piu' grande del grande maestro nostro Heinrich Boell, ricordera' quel leitmotiv delle conversazioni lungo la linea telefonica della curia: "Prudenza".

Chi ha letto Mohandas Gandhi o Hannah Arendt, Hans Jonas o Vandana Shiva, o si ricorda di certi processi ad Atene e a Gerusalemme qualche millennio fa, sa che ogni volta che si riflette su gravi vicende che riguardano la concreta vita e la concreta morte, la concreta esistenza di esseri viventi, quella buona parola di cui sovente sorridiamo ancora e ancora soccorrerci deve.

Ogni astratto sillogizzare, ogni dogmatico asseverare, cedano il passo dinanzi a questo dovere ultimo: la misericordia.

E per dirla tutta: la misericordia che non e' la giustizia, ma quella giustizia oltre la giustizia che la giustizia adegua all'esistenza. La misericorda che e' il contrario dell'ingiustizia proprio mentre giustizia invera in forme che possono apparire - e in qualche misura essere - ingiuste. La misericordia che e' l'irruzione del dono nella trama delle relazioni: il dono, il perdono, la comune umanita'.

Talvolta giustizia e misericordia sembrano confliggere; sembrano confliggere talvolta la norma giuridica e il sentire morale: sembrano confliggere e talvolta confliggono veramente. Alle radici della nostra coscienza vi e' il dramma di Antigone.

E talvolta sembrano confliggere, e talvolta veramente confliggono, verita' e prudenza, giustizia  e prudenza, misericordia e prudenza. Come tutto e' enigmatico e arduo in questo mondo di labirinti e di specchi lungo la via che mena a Tebe, ove sempre si torna.

A questo principio vorremmo tenerci fermi: tu non uccidere altre persone. Tu salva se puoi le vite. Tu non essere sordo al dolore degli altri. Tu riconosci i limiti dell'umana esistenza. Tu non mentire. Tu sappi dire quando sei turbato, quando non hai le risposte che tagliano netto, quando in timore e tremore sei dinanzi alla scelta tragica. A questo principio vorremmo tenerci fermi: tu non uccidere altre persone. Tu salva se puoi le vite.

Sapendo, certo, che ad impossibilia nemo tenetur. Sapendo, certo, che solo a te stesso qui stai parlando.

Poi ascolta tutte le voci, inchinati a chiunque si alzi a parlare in modestia e semplicita' persuaso di recare un giovevole consiglio, dinanzi al fuoco, in questa assemblea. Oltre il cerchio buia e' la notte, e fredda. Siamo solo esseri umani, in cammino.

 

11. DELLA LOTTA CONTRO LA MORTE E DELLA DIFESA DELLA DIGNITA' UMANA NEL MORIRE

 

Sono due cose distinte la morte e il morire. Ed entrambe legate alla vita, con nodi diversi.

*

Come tutto e' sempre terribilmente complicato, e come i novissimi sfuggono al tentativo di ingabbiarli entro le rigide armature dell'etica, del diritto, della teologia, della psicologia, della medicina, della politica.

*

Se tutta la cultura e' funzione apotropaica, gesto e costruzione di stornamento della morte, perche' stupirsi della paura che ci coglie quando la dobbiamo non solo nominare, ma in qualche modo e misura fronteggiare in ravvicinato duello?

*

Non si conosce piu' l'arte del ben morire. La medicina reca con i suoi doni anche questa maledizione.

*

Qui non soccorre aver lungamente sfogliato tutte le biblioteche: il corpo dell'altro che muore ti convoca oltre ogni detto.

*

A nessuno puo' essere sottratto il suo diritto di morire. A nessuno puo' essere concesso il potere di uccidere altri che se'.

*

E le ragioni della scienza, le procedure dei protocolli, le norme del diritto, non hanno alcun peso per chi sempre spera nell'irruzione del miracolo.

*

Non vi e' solo l'opposizione tra ingiustizia e giustizia, tra crimine e giustizia, tra violenza e giustizia. Vi e' anche quella tra giustizia e pieta', giustizia e misericordia, giustizia e perdono.

*

Resta il dolore, il dolore infinito di chi muore, il dolore infinito di chi resta.

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 93 del 29 gennaio 2013

 

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