Archivi. 65



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 65 del primo gennaio 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di giugno 2009 (parte prima)

2. L'ora

3. Contro la guerra e per il disarmo

4. Alle elezioni europee votare contro il razzismo

5. La trappola del referendum

6. Contro l'automobilismo

7. Elezioni europee, il piacere dell'onesta'

8. Contro la guerra, contro il nucleare, contro il riarmo

9. Contro la guerra e contro il razzismo

10. Arturo B.

11. Una lettera all'assessore alle politiche sociali della Regione Lazio

12. Inviato al Commissario europeo ai trasporti un dossier documentario del "Centro di ricerca per la pace" sulla irrealizzabilita' ed illegalita' di un mega-aeroporto a Viterbo

13. Contro il golpe, il razzismo, la guerra

14. Una cartolina da Zimmerwald

15. Tra vecchi spartachisti

16. Una lettera all'assessore agli enti locali della Regione Lazio

17. Cresce l'opposizione al mega-aeroporto anche tra le forze politiche

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GIUGNO 2009 (PARTE PRIMA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di giugno 2009.

 

2. L'ORA

 

Certo, quanto sta emergendo sui costumi di Berlusconi e la sua corte puo' sembrare incredibile alle anime pie e agli ingenui di ogni consorteria, poiche' sa troppo di cinematografia trash, di televisione-spazzatura. Ma, come sempre, tutto si tiene.

I festini dei gerarchi con ragazze minorenni e la politica nazista verso i migranti sono una stessa cosa. E sono una stessa cosa la prosecuzione della guerra terrorista e stragista in Afghanistan e la pretesa di impunita' assoluta ogni volta che il duce e i gerarchi infrangono le leggi. La stessa cosa l'eversione dall'alto e la corruzione quotidiana.

E sono palesi finanche gli aspetti psicopatologici della questione: a forza di mentire il protervo e i suoi sodali finiscono non per credere alle proprie menzogne, ma per non trovar piu' nessuna distinzione tra il reale e il fittizio, il vero e il delirio, il bene e il male. Tutto e' uguale, tutto e' nulla. Esito estremo sul piano mentale di quel nichilismo che nella realta' effettuale reca ai gulag, ai lager, alla bomba di Hiroshima.

Ai tempi infami della Dc vigeva ancora in questa paese quell'omaggio del vizio alla virtu' che e' l'ipocrisia (La Rochefoucauld, certo). Era il regime delle stragi e della corruzione, ma non ostentava la sua putredine, percepiva l'orrore e l'infamia di cui pure era concrezione ed epicentro, radice e fenomenologia. Ma Berlusconi non e' piu' la Dc, ne e' l'erede e lo stadio supremo di sviluppo, e la definitiva metamorfosi nel fascismo al tempo della tv e dei telefonini e della totale alienazione e mercificazione del mondo e della vita, delle persone e delle relazioni umane. A questo indracamento (Dante, Par., XVI, 115) siam giunti.

*

Occorre far cadere il governo razzista e bellicista, il governo eversivo, il governo hitleriano.

Occorre farlo cadere con la lotta nonviolenta in difesa della legalita', della democrazia, della civilta' umana.

Ed occorre ricostituire, facendo perno sulla nonviolenza, una sinistra adeguata alla bisogna.

Una sinistra della nonviolenza: femminista, ambientalista, socialista e libertaria.

*

Ma occorre altresi' cogliere quale sia il nucleo del problema, la radice culturale e politica a un tempo, la fonte dell'abissalmente criminale e corruttivo potere berlusconiano e del consenso di massa ad esso: questa radice e' l'ideologia maschilista.

O si combatte il maschilismo, o non riusciremo a sconfiggere il fascismo. Il fascismo del governo razzista italiano, il fascismo talebano, il fascismo imperialista e consumista e onnicida che sta devastando il mondo e massacrando l'umanita'.

 

3. CONTRO LA GUERRA E PER IL DISARMO

 

L'Italia sta partecipando alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan.

Una guerra del tutto illegale anche alla luce del vigente diritto internazionale e della vigente legalita' costituzionale.

La guerra consiste dell'uccisione di esseri umani.

Chi contribuisce ad uccidere esseri umani e' un assassino.

Noi non vogliamo essere assassini.

Noi ci opponiamo alla guerra.

Cessi la partecipazione italiana alla guerra afgana.

*

Ed opporsi alla guerra implica anche opporsi agli eserciti e alle armi.

A tutte le armi. A tutti gli eserciti e le milizie, a tutte le bande armate assassine.

Opporsi a tutti gli eserciti e a tutte le armi significa ad esempio anche opporsi alla nuova base militare di guerra americana a Vicenza. Significa ad esempio anche opporsi ai nuovi aerei d'attacco F-35.

Solo la pace salva le vite.

Ma la pace si costruisce innanzitutto opponendosi alla guerra ed ai suoi strumenti; opponendosi agli eserciti e alle armi; opponendosi all'oppressione di cui la guerra e' forma estrema. Opponendosi ad ogni violenza che viola la dignita' e i diritti umani inerenti ad ogni essere umano.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

4. ALLE ELEZIONI EUROPEE VOTARE CONTRO IL RAZZISMO

 

Alle elezioni europee votare contro il razzismo.

Alle elezioni europee votare contro il golpe berlusconiano.

Alle elezioni europee votare contro sfruttamento, inquinamento e guerra.

Alle elezioni europee votare contro il maschilismo.

Alle elezioni europee votare candidate donne, per un'umanita' di persone libere ed eguali in diritti.

 

5. LA TRAPPOLA DEL REFERENDUM

 

Il referendum sul sistema elettorale e' una trappola.

E coloro che l'hanno predisposta sapevano quel che combinavano.

Sta di fatto che tutti i possibili esiti sono disastrosi.

In sostanza:

a) se vincono i fautori, ne esce fuori una legge elettorale di risulta che sancisce di fatto il bipartitismo in cui vi e' luogo solo per il partito berlusconiano con Berlusconi ed il partito berlusconiano senza Berlusconi; e buonanotte al secchio.

b) Vincono gli oppositori, ed e' l'apoteosi del ministro Calderoli e dell'opera sua dal colorito e disvelatore nomignolo che il suo stesso ideatore le diede.

c) Prevale l'astensione dal voto, ed e' anch'essa un'ennesima vittoria dell'espropriazione e della narcotizzazione (ma perlomeno l'esito del referendum e' nullo).

*

Che poi, cosi' stando le cose, altro non si possa fare che optare per la cosiddetta "riduzione del danno" ed astenersi quindi dal voto sperando che non si raggiunga pertanto il quorum, e' una costrizione che molto ci pesa (detestiamo essere espropriati del diritto di voto, a noi piace votare ogni volta che sia possibile e ragionevole), una cupa necessita' alla quale siamo ridotti dalle spregevoli mene dei malfattori di turno e dalle scempiaggini dei servitori loro.

Ma non vi e' alternativa: a chi ci chiede di votare se preferiamo il fascismo coi guanti di pelle o il fascismo coi guanti di pizzo rispondiamo che non vogliamo ne' l'uno ne' l'altro.

Noi non votiamo per scegliere tra una forma di fascismo o un'altra forma di fascismo.

Noi siamo contro il fascismo.

Noi siamo della scuola di Piero Gobetti.

 

6. CONTRO L'AUTOMOBILISMO

 

Continuare a sperperare le risorse pubbliche per sostenere l'industria automobilistica e' un crimine e una follia.

Se c'e' una cosa che va immediatamente drasticamente ridotta e' l'automobilismo privato, il cui impatto sul clima e sull'ambiente, e sulla salute e sulla qualita' della vita delle persone, e' sotto ogni punto di vista terrificante.

E se c'e' una decisione che tutti gli individui dei paesi ricchi (ed i privilegiati dei paesi poveri altresi') devono prendere subito, ogni persona ragionando con la sua testa e facendo valere la sua responsabilita', e' di smetterla subito di usare le automobili private in tutte le circostanze in cui cio' sia possibile.

 

7. ELEZIONI EUROPEE, IL PIACERE DELL'ONESTA'

 

Si puo' votare alle elezioni europee anche solo per opporsi al golpe berlusconiano.

Ed e' un ottimo motivo, e sufficiente.

E forse qualche lista e qualche candidatura che si oppone in qualche modo e misura al golpe berlusconiano la persona elettrice dotata d'ingegno e coscienza sulla scheda elettorale la trova.

Poi si puo' fare anche una scelta piu' esigente: non solo votare contro il golpe berlusconiano, ma votare anche contro il razzismo.

Che e' urgenza tale che merita un impegno che si esprima anche in un voto (non solo, ma anche).

E forse qualche lista e qualche candidatura che si oppone in qualche modo e misura al razzismo la persona elettrice che nutre rispetto per se stessa e per gli altri esseri umani sulla scheda elettorale la trova.

Infine si puo' fare una scelta ancora piu' caratterizzata: non solo votare contro il golpe berlusconiano e contro il razzismo, ma votare anche contro la guerra, ed in particolare contro l'illegale e criminale partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista, mafiosa e totalitaria, imperialista e razzista in corso in Afghanistan.

E almeno chi redige questo foglio alla guerra e' contrario, e non vuole votare per gli assassini responsabili e complici della guerra.

E forse - forse - qualche lista o qualche candidatura che si oppone in qualche modo e misura alla guerra la persona elettrice che aguzza la vista e stringe i denti sulla scheda elettorale la trova.

Poi, ma qui ci fermiamo, occorrerebbe votare anche contro il regime della corruzione; contro il modo di produzione dello sfruttamento che esseri umani opprime, mercifica e fin disumanizza; e contro la devastazione della biosfera.

E infine, occorrerebbe votare contro il maschilismo, e quindi solo per candidate donne, e candidate donne contro il maschilismo impegnate.

E chi ci legge s'adoperi - ciascuna persona con la propria testa e il proprio cuore - a trovare il modo di votare contro il golpe berlusconiano, contro il razzismo, contro la guerra, contro corruzione, sfruttamento e inquinamento, contro il maschilismo.

Con molta buona volonta', e uno stomaco forte, qualche lista e qualche candidatura votabile si dovrebbe pur trovare.

Dinanzi al golpe razzista in corso, votare contro il golpe e' un dovere oltre che un diritto e - se ci e' concesso dirlo - un piacere: il piacere dell'onesta'.

 

8. CONTRO LA GUERRA, CONTRO IL NUCLEARE, CONTRO IL RIARMO

 

Occorre opporsi al crimine e alla follia dei nuovi cacciabombardieri F-35.

Occorre opporsi al crimine e alla follia della nuova base di guerra americana a Vicenza.

Ovunque occorre opporsi alla guerra, e innanzitutto alla guerra cui l'Italia sta prendendo parte in Afghanistan.

Ed occorre opporsi al nucleare, civile e militare.

Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.

*

O si costruisce la pace, o l'umanita' soccombera' alla guerra.

O si difende la biosfera o l'umanita' soccombera' con essa.

O si sceglie e si agisce un nitido e intransigente impegno contro il militarismo e contro il riarmo, contro tutti gli eserciti, tutti i gruppi armati, tutte le armi e tutte le oppressioni, o per l'umanita' non vi sara' scampo.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

9. CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL RAZZISMO

 

Vi e' una sola umanita'.

Ogni essere umano ha diritto a vivere.

 

10. ARTURO B.

 

La stampa internazionale coglie i due tratti caratteristici del berlusconismo berlusconiamo: quello eversivo e quello clownesco. E si sorprende dell'acquiescenza del popolo italiano con questo ripetersi in farsa (tragica farsa) di una tragedia (farsesca tragedia) gia' vissuta col ventennio mussoliniano e culiminata nelle immani stragi della guerra mondiale e della Shoah.

In Italia pressoche' solo il femminismo ha colto pienamente l'orrore dispiegato e minuziosa la coerenza del berlusconismo berlusconiano e lo va denunciando da tempo nelle uniche forme adeguate. Perche' accade questo?

Quanto ai media, perche' i media italiani sono ormai tutti - tutti - berlusconizzati, compresi i giornali di quella che fu la sinistra.

Quanto alle culture politiche italiane: quelli che con il signor Arturo B. hanno fatto il compromesso si capisce bene perche' siano conniventi; ma sono conniventi anche tutte le forze politiche che con il signor Arturo B. condividono i tratti decisivi della sua visione del mondo: il maschilismo, la menzogna come arte di governo, il fine che giustifica i mezzi, la visione gerarchica e ferina della societa', la visione predatoria della natura e della vita, la pretesa totalitaria, la guerra sola igiene del mondo.

Cosa resta a contrastare la resistibile ascesa del signor Arturo B.? Resta la cultura delle donne, resta il femminismo, resta la nonviolenza in cammino che nel pensiero e nella prassi delle donne - da Luce Fabbri a Simone Weil, da Hannah Arendt a Vandana Shiva, da Rosa Luxemburg a Susan Sontag, da Adrienne Rich a Rigoberta Menchu', da Germaine Greer a Luce Irigaray, da Simone de Beauvoir ad Assia Djebar, da Virginia Woolf a Judith Butler, da Carla Lonzi a Franca Ongaro Basaglia, da Fatema Mernissi a Diotima -, nel femminismo, nei femminismi, ha trovato la sua corrente calda, il suo nocciolo duro.

 

11. UNA LETTERA ALL'ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI DELLA REGIONE LAZIO

 

All'Assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio

e per opportuna conoscenza: al Presidente della Commissione Politiche sociali della Regione Lazio, al Presidente della Giunta Regionale del Lazio, al Ministro al Welfare

Oggetto: richiesta di impegno a tutela di ambiente e salute contro la realizzazione di un nocivo, distruttivo ed illegale mega-aeroporto a Viterbo

Egregio assessore,

con la presente a nome del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti, le formulo la richiesta di un suo impegno come assessore alle politiche sociali della Regione Lazio a tutela di ambiente e salute, ovvero di fondamentali diritti sociali dei cittadini, contro la realizzazione di un nocivo, distruttivo ed illegale mega-aeroporto a Viterbo.

Allego alla presente una recente lettera inviata dall'Associazione medici per l'ambiente (Isde-Italia) ai colleghi medici dell'Alto Lazio; un recente articolo della scrittrice Dacia Maraini apparso sul "Corriere della sera"; una recente interrogazione parlamentare dell'on. Leoluca Orlando.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione ed opportuno chiarimento (e rinviandola fin d'ora alla vasta documentazione disponibile nel nostro sito www.coipiediperterra.org), e restando altresi' in attesa di un cortese riscontro, voglia gradire un cordiale saluto,

dottoressa Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, primo giugno 2009

*

Allegato 1. Una lettera dell'Associazione medici per l'ambiente (Isde-Italia) ai colleghi medici dell'Alto Lazio del 19 febbraio 2009

Cari colleghi,

vi scriviamo perche' siamo sempre piu' preoccupati che si possa realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost, infatti se questo progetto dovesse realmente concretizzarsi, ingenti sarebbero i danni ambientali e sanitari.

Il nostro territorio vive una delicata situazione dal punto di vista ambientale: la presenza del piu' grande polo energetico d'Europa (le centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro) al quale si andrebbe ad aggiungere, una volta riconvertita a carbone, anche la centrale di Torre Valdaliga Nord con le sue nocive emissioni di gas e polveri; la naturale radioattivita' del sottosuolo dovuta alla presenza del radon; le acque destinate a consumo umano con elevata presenza di sostanze dannose tra cui l'arsenico (classificato come cancerogeno di classe 1 dall'Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro - Iarc), acque che sono potabili solo in virtu' di deroghe rinnovate di anno in anno; la presenza di discariche abusive di rifiuti tossici; la cementificazione di aree sempre piu' vaste, soprattutto in quei comuni del viterbese piu' prossimi alla capitale.

Dal punto di vista sanitario registriamo, purtroppo, il triste primato di essere la provincia con il piu' alto numero di patologie tumorali nella nostra Regione, e proprio per studiare meglio questo dato preoccupante abbiamo di recente chiesto l'istituzione di un Registro dei tumori in tutte le Asl del Lazio (al momento l'unico Registro operativo e' quello della provincia di Latina).

L'articolo 5 del nostro nuovo codice di deontologia afferma: "I medici debbono considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora come elemento determinante e fondamentale per la salute dei cittadini", come medici siamo dunque investiti di una nuova e maggiore responsabilita' e abbiamo il diritto-dovere d'intervenire con le nostre conoscenze e competenze scientifiche per evitare che si realizzano opere, infrastrutture e attivita' senza che prima sia stato valutato il danno che da queste puo' derivare alla salute delle persone e all'ambiente.

Non possiamo tollerare che si continui a ripetere l'errore di esporre singole persone e intere comunita' a rischi per la salute, salvo poi, a distanza di tempo, e purtroppo solo dopo morti e malati, riconoscere quanto gia' l'evidenza scientifica aveva indicato e dimostrato.

Ci opponiamo dunque alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo per ragioni di civilta' e amore per questa terra, ma prima di tutto per ragioni di ordine sanitario: innumerevoli studi scientifici affermano e dimostrano in modo certo che il trasporto aereo e' un rilevante elemento d'inquinamento ambientale e di danno alla salute. Esso provoca inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico. Queste forme d'inquinamento danneggiano gravemente e principalmente la salute delle persone che vivono in aree prossime agli aeroporti, come testimoniato anche da una realta' ben nota: quella vissuta dagli abitanti di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma.

La situazione ambientale e sanitaria che questi cittadini vivono e' talmente grave che immediatamente e drasticamente andrebbero ridotti i voli civili sullo scalo di Ciampino.

Permettere che si realizzi un mega-aeroporto a Viterbo, praticamente a ridosso del suo centro storico, devastando per sempre siti archeologici rilevanti, l'area termale del Bulicame e l'Orto botanico, in assenza della valutazione di impatto ambientale (Via) della valutazione ambientale strategica (Vas) e della valutazione dell'impatto sanitario (Vis), significa  accettare consapevolmente il trasferimento alla citta' di Viterbo, ai suoi cittadini e a quelli della sua provincia, degli stessi danni e delle stesse sofferenze per le quali lo scalo di Ciampino deve essere subito chiuso o almeno ridimensionato.

Non esistono aeroporti ad impatto zero se non nella propaganda mistificatoria, interessata e senza alcuna base scientifica. Il diritto alla salute e a vivere in un ambiente sano non deve essere barattato con nulla, e meno che mai con le false promesse di sviluppo ed occupazione di chi cerca di ricattare ed ottenere il consenso di tanti giovani, facendo leva sul loro legittimo diritto al lavoro.

Vogliamo quindi richiamare le ragioni della nostra preoccupazione e del nostro appello (a conclusione di questa lettera indichiamo altresi' i riferimenti  bibliografici e sitografici  a sostegno di queste ragioni).

Le emissioni dei motori degli aerei

Le emissioni prodotte dai motori degli aerei, alimentati con cherosene (una miscela composta da diversi tipi di idrocarburi) sono simili per composizione a quelle generate dalla combustione di  altri carburanti fossili e contribuiscono fortemente all'effetto serra. Esse generano gas nocivi: Anidride Carbonica (CO2), Monossido di Carbonio (CO), Ossidi di Zolfo (SOx), Ossidi di Azoto (NOx) e Idrocarburi (HC) - come il  benzene noto cancerogeno e polveri (particolato - PM - di diverse dimensioni, anche dell'ordine dei micron e dei nanometri). Il quantitativo maggiore di particolato viene prodotto proprio nelle fasi di decollo ed atterraggio e quindi rilasciato soprattutto nelle aree piu' prossime agli aeroporti. E' ormai ben documentato che il particolato fine ed ultrafine attraversa i sistemi di filtraggio, permane lungamente in sospensione nell'atmosfera, e puo' essere trasportato per decine e centinaia di chilometri.

Queste polveri proprio in virtu' delle loro dimensioni possono penetrare attraverso tutte le barriere e le membrane del nostro organismo e direttamente anche nei nervi cranici. Possono superare la barriera ematocerebrale, la placenta, gli endoteli, le membrane plasmatiche - raggiungendo i nuclei delle cellule e portandovi il proprio carico di metalli pesanti ed altri fattori cancerogeni, interferendo cosi' con i sistemi di riparazione del Dna e con i complessi meccanismi dell'espressione genica. Esistono evidenze sempre piu' consistenti di come numerosi inquinanti introdotti nel corpo umano inducano processi infiammatori cronici che determinano stress cellulare progressivo a carico di tutti gli organi e i tessuti, aprendo la strada a patologie gravi come arteriosclerosi e cancro. L'aspetto che allarma sempre di piu' tantissimi colleghi, epidemiologi e pediatri in tutto il mondo, concerne la possibilita' che il danno genetico coinvolga le cellule germinali materne o paterne (causando la possibile trasmissione alle successive generazioni di lesioni e patologie anche gravi) o direttamente il feto nel momento piu' delicato del suo sviluppo.

Innumerevoli studi scientifici mostrano l'evidente correlazione tra l'esposizione alle polveri sottili ed ultrasottili e l'aumento dei ricoveri ospedalieri, della mortalita', del sistema cardiovascolare, delle malattie respiratorie, delle malattie cronico-degenerative (Alzheimer, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sclerosi Multipla), delle malattie endocrine, delle malattie neoplastiche.

L'inquinamento acustico

Le zone prossime ad un aeroporto sono sottoposte anche allí'inquinamento acustico generato dalle fasi di avvicinamento, atterraggio e decollo degli aerei, e dal connesso traffico veicolare.

Il rischio di contrarre gravissime patologie cardiovascolari, insonnia e disturbi delle fasi del sonno, irritabilita', astenia, disturbi del sistema endocrino, del sistema digestivo e dell'udito e' elevatissimo, come ormai noto da moltissimo tempo.

Lo studio internazionale Hypertension and Exposure to Noise near Airports: the Hyena study [Jarup L., 2008] e' stato finanziato dalla Comunita' Europea per studiare la correlazione tra inquinamento acustico prodotto dal traffico aereo, da quello automobilistico e lo sviluppo di ipertensione arteriosa.

Questo studio ha selezionato e studiato 6.000 persone (dai 45 ai 70 anni di eta') che avevano vissuto per almeno 5 anni vicino ad uno dei 6 maggiori aeroporti europei.

In Italia  sono state selezionate 1.000 persone residenti vicino all'aeroporto di Milano Malpensa.

Lo studio ha mostrato una relazione significativa tra l'esposizione, soprattutto notturna, al rumore prodotto da traffico aereo e il rischio di sviluppare ipertensione arteriosa e il conseguente aumento di rischio di infarto del miocardio e ictus. Lo studio infine ha indicato  nella riduzione dell'impatto acustico da traffico automobilistico e da traffico aereo notturno una misura necessaria per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Ben documentati e ormai noti sono anche i disturbi dell'apprendimento nei bambini che frequentano scuole ubicate in aree sottoposte ad inquinamento acustico.

Nello  studio pubblicato sulla prestigiosa rivista "Lancet" Aircraft and road traffic noise and children's cognition and health: a cross-national study [Stansfeld S., 2005] sono stati analizzati gli effetti del rumore prodotto dal traffico automobilistico e dal traffico aereo sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Oltre 2.800 bambini dai 9 ai 10 anni di eta', frequentanti 89 scuole situate nei pressi di 3 importanti aeroporti europei (Schiphol in Olanda, Barajas in Spagna e Heathrow in Inghilterra), sono stati coinvolti nello studio. I ricercatori hanno misurato i livelli di inquinamento acustico e li hanno rapportati ai risultati di una serie di test cognitivi sottoposti ai bambini. Analizzando i dati si e' rilevato che l'esposizione all'inquinamento acustico pregiudica la capacita' di leggere correttamente. L'esposizione al rumore da traffico automobilistico non sembra avere un effetto altrettanto significativo sulla capacita' di leggere, ma e' risultato dannoso nei confronti della memoria. Un'esposizione a livelli elevati di entrambi i tipi di inquinamento acustico e' associata ad una peggiore qualita' della vita per i bambini e ad un netto aumento dello stress. Gli autori dello studio concludono il loro lavoro affermando che le scuole situate nei pressi di aeroporti non sono ambienti salutari ne' adatti all'educazione e alla crescita dei bambini.

Lo studio Cristal (dall'acronimo del centro studi che lo ha realizzato: Centro Regionale Infrastrutture Sistemi Trasporto Aereo del Lazio), conclusosi recentemente, ha evidenziato che  le persone che vivono nei comuni di Ciampino, Marino e del X Municipio di Roma sono sottoposte a livelli d'inquinamento acustico da traffico aereo estremamente preoccupanti in quanto capaci di danneggiarne la salute. Infatti le linee guida dell'Oms sul rumore notturno affermano che sopra i 35 decibel iniziano a manifestarsi effetti biologici che si aggravano tra i 40-55 decibel e diventano molto pericolosi sopra i 55 decibel; questi limiti sono sempre stati abbondantemente superati a Ciampino, come risulta dalle rilevazioni dello studio Cristal.

L'inquinamento elettromagnetico

I sistemi radar delle torri di controllo e quelli a bordo degli aerei insieme alle antenne di radiotrasmissione ed ai sistemi elettromagnetici utilizzati per i controlli di sicurezza  producono inquinamento elettromagnetico, e i lavoratori e i residenti in aree prossime agli aeroporti possono essere esposti ad effetti di sommazione di campi elettromagnetici provenienti da piu' fonti: antenne di telefonia, cavi elettrici ad alta tensione, linee elettriche delle ferrovie etc.

Cari colleghi,

pensiamo che il nostro territorio non ha alcun bisogno di un mega-aeroporto, ma prima di tutto di tutela e cura, proprio come i nostri pazienti.

Se solo si investisse una piccola parte dei pubblici investimenti previsti per il mega-aeroporto per i servizi sociali, per le strutture scolastiche, per  migliorare l'assistenza sanitaria sul territorio, risistemare il sistema idrico degli acquedotti e quello di depurazione delle acque, questo sarebbe gia' un grande e fondamentale sostegno per la tutela dello stato di salute di tutti i nostri pazienti, come altrettanto necessario per questo fine sarebbe il definitivo abbandono del dannosissimo progetto di riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia.

Ogni giorno nel nostro operare tutti noi esercitiamo il dovere della tutela della salute dei nostri pazienti, di coloro che ne hanno bisogno, delle giovani e future generazioni e della salubrita' dell'ambiente, per questo ora chiediamo a tutti voi un impegno comune per risparmiare a Viterbo e ai viterbesi un irreversibile danno sociale, ambientale e sanitario.

Cordialmente,

dottor Gianni Ghirga

dottoressa Antonella Litta

dottor Mauro Mocci

per il coordinamento dell'Alto Lazio dell'Isde - Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 19 febbraio  2009

Post scriptum

Sostengono questo appello tantissimi cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio ed anche scienziati, ambientalisti, parlamentari italiani ed europei, scrittori, cattedratici universitari, intellettuali, saggisti; tra i tanti nomi illustri: i professori Angelo Baracca, Virginio Bettini, Luigi Cancrini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio Cortellessa, Luca Mercalli, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni Tamino, Stefano Montanari, Silvia Vegetti Finzi; la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini; il magistrato Ferdinando Imposimato. Hanno aderito e sottoscritto il nostro appello anche numerosissimi operatori sociali, religiosi e laici, persone impegnate per i diritti umani, personalita' della vita civile e della riflessione morale, tra cui padre Alex Zanotelli, il cantautore Francesco Guccini e numerose associazioni e movimenti impegnati in difesa della biosfera, dei beni comuni, della pace. Numerose sono le interrogazioni presentate al Parlamento e al Consiglio regionale del Lazio.

Una bibliografia e sitografia per approfondire

a) Alcuni articoli e volumi (...)

b) Alcuni siti (...)

Per ulteriori informazioni e contatti: isde.viterbo at libero.it

*

Allegato 2: Un intervento della prestigiosa scrittrice Dacia Maraini sul "Corriere della sera" del 5 maggio 2009

Dacia Maraini: L'aeroporto tra le terme

C'e' qualcosa di dissennato nel mito del progresso tecnologico senza limiti? Lo dicono in molti. Il progresso tecnologico non guidato e non controllato porta all'inquinamento, al disastro ecologico, agli abusi contro il territorio, allo sperpero dei soldi pubblici, alle malattie. E ci sono sempre nuovi dati che lo confermano. Eppure chi insegue il pericoloso mito del progresso illimitato dice il contrario. Per costoro non puo' che portare ricchezza, benessere, lavoro e civilta'.

Ma prendiamo un caso particolare: il progetto di un mega-aeroporto in una zona di grande valore archeologico e termale. La piccola e bellissima citta' di Viterbo con i suoi dintorni che mantengono vive le memorie della civilta' etrusca, e' stata scelta per la realizzazione di un gigantesco aeroporto del "mordi e fuggi" come lo definiscono i viterbesi. Li' in mezzo a un ricchissimo giardino archeologico, distruggendo resti preziosi, invadendo l'area termale chiamata Bulicame, si vorrebbero gettare tonnellate di cemento per un turismo diretto soprattutto verso Roma.

Curioso questo fatto: mentre le linee aeree perdono clienti ed entrano in crisi, gli aeroporti aumentano. Non e' una contraddizione? Ora ogni piccola citta' pretende di avere il volo sotto casa per raggiungere le varie citta' del mondo. Naturalmente sono soldi che circolano, aziende che si arricchiscono, aerei che vengono comprati e venduti, biglietti che costano sempre meno. Ma qualcuno pensa alle conseguenze sul territorio, sul clima, sulla salute?

Il "Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo", guidato da Antonella Litta, ha le idee chiare. Le sue battaglie vengono combattute soprattutto in rete, in collaborazione con il "Centro di ricerca per la pace" guidato da Peppe Sini. I due Comitati danno voce ai cittadini, ai medici, ai geologi, agli ambientalisti. Spediscono lettere alle istituzioni governative. Chiedono un freno all'irresponsabile foga di cementificare e adulterare il Paese. Spiegano con razionalita' le ragioni del no. Che non riguardano solo Viterbo ma tutto il nostro gia' troppo martoriato paese. Lo sviluppo tecnologico, ricordano, non puo' imporsi sulle leggi della natura che alla lunga si ribella provocando disastri: alluvioni, slavine, smottamenti, siccita', avvelenamento dell'acqua e dell'aria.

Certo e' comodo volare da un aeroporto sotto casa nelle piu' belle citta' del mondo. Ma quanto ci costerebbe questa comodita'? Intanto riflettiamo sul fatto che il traffico aereo contribuisce in larga misura al surriscaldamento del clima. E proprio nel momento in cui l'Italia prende seri impegni per ridurre il surriscaldamento, ci mettiamo a progettare nuovi aeroporti? Certo la moltiplicazione dei voli puo' fare girare provvisoriamente il mercato, ma alla lunga risulta anche antieconomica perche' e' energivora. Mentre "l'umanita' ha bisogno di una economia della sobrieta' e della condivisione che consideri i limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse". Lo Stato si mostra generoso e avaro nello stesso tempo: con una mano da' soldi alle Compagnie aeree e con l'altra taglia i costi ambientali e sociali che vengono poi pagati dalle popolazioni piu' indifese e indigenti. Ha senso tutto questo?

*

Allegato 3. Interrogazione parlamentare dell'on. Leoluca Orlando sul mega-aeroporto di Viterbo

Al Ministro dell'Ambiente, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e al Ministro dell'Economia

Premesso che,

- a Viterbo moltissimi cittadini, sostenuti da illustri scienziati, cattedratici, personalita' delle istituzioni e dell'impegno civile, si oppongono alla decisione di realizzare nell'area termale del Bulicame un mega-aeroporto delle dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico di vari milioni di passeggeri all'anno; un'opera del tutto priva dei requisiti di legge e del tutto irrealizzabile alla luce della situazione reale dell'area e dei vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali in essa presenti.

Infatti tale opera:

I. non potrebbe mai superare un rigoroso espletamento della Valutazione d'impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica obbligatorie per legge;

II. confligge con precise norme di tutela dei beni pubblici sia nazionali che europee;

III. e' in contrasto con le norme ed i vincoli di salvaguardia in vigore nell'area considerata ai sensi della pianificazione territoriale ed urbanistica tanto regionale quanto comunale;

IV. provocherebbe la devastazione di rilevanti beni archeologici, naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, scientifici, terapeutici ed economici insistenti nell'area;

V. provocherebbe un grave nocumento alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita della popolazione dei quartieri cittadini prossimi all'area;

VI. confligge con attuali esigenze di sicurezza militari di rilevanza strategica nazionale;

VII. porterebbe al collasso la rete infrastrutturale della mobilita' locale;

VIII. costituirebbe uno sperpero immenso di pubblico denaro;

IX. la procedura sin qui seguita per l'individuazione dell'area e' viziata da flagranti errori di merito e di metodo (tali per cui un ente locale ha gia' presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e qualificati centri studi di settore hanno ripetutamente denunciato l'inammissibilita' dell'opera);

- in una recente comunicazione agli Amministratori locali il Comitato dei cittadini che si oppongono all'opera ha elencato i seguenti effetti della realizzazione di un mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame a Viterbo:

1. Impatto locale sull'ambiente: devastazione dell'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, economico, sociale e simbolico peculiare e insostituibile.

2. Impatto sanitario sulla popolazione viterbese: gravissimi danni alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita.

3. Impatto sanitario sulla popolazione dell'Alto Lazio: cumulandosi il mega-aeroporto con le altre gravosissime servitu' gia' presenti (in particolare il polo energetico Civitavecchia-Montalto) la sinergia dei fattori di inquinamento incrementera' danni, disagi e patologie.

4. Impatto sanitario globale: essendo il trasporto aereo fortemente inquinante, ogni suo aumento si traduce in danno certo alla salute.

5. Impatto sociale su Viterbo: il mega-aeroporto non solo costituira' una profonda aggressione alla salute e alla sicurezza delle persone, ma provochera' anche un grave degrado della qualita' della vita, una forte lesione a fondamentali diritti dei cittadini, un grave danno all'economia e alla societa', il collasso delle infrastrutture del trasporto locale (gia' gravemente insufficienti), la distruzione di beni ambientali, culturali, agricoli, terapeutici, ricettivi, produttivi, scientifici.

6. Impatto sociale sull'Alto Lazio: accumulo di servitu' ed effetto sinergico dei fattori di rischio e di depauperamento e degrado del territorio e della sua economia.

7. Impatto globale sull'ambiente: essendo il mega-aeroporto finalizzato all'incremento del trasporto aereo complessivo, esso contribuira' ad accrescere l'inquinamento e l'effetto serra responsabile dei mutamenti climatici che stanno mettendo in pericolo il futuro dell'umanita' e gli equilibri della biosfera.

8. Per realizzare un'opera di tali dimensioni verrebbero sperperate ingenti risorse pubbliche (che pertanto verrebbero altresi' sottratte ad opere e servizi realmente utili e fin indispensabili per la popolazione);

- in un recente esposto alla Soprintendenza per i beni archeologici per l'Etruria Meridionale e' stato evidenziato che dalla Planimetria redatta dal Comune di Viterbo recante i vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali presenti nell'area che sarebbe investita dall'opera, risulta che il mega-aeroporto sorgerebbe letteralmente sopra un'area di interesse archeologico con presenza di beni archeologici che la legge tutela;

- gia' lo scorso anno, in una lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008, il Comitato dei cittadini che si oppongono all'aeroporto segnalava, tra l'altro, che "la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e disastrosi esiti:

a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008;

b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento fondamentale dell'identita' di Viterbo;

c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;

d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua rilevanza;

e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;

f) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita' tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia' precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di Viterbo del 25 luglio 2008;

g) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita' un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando la linea Viterbo-Capranica-Roma);

h) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative;

i) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).

A cio' si aggiunga che:

l) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 metri, ne' il suo orientamento"; peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";

m) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;

n) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla salute.

Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma:

o) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";

p) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione, cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;

q) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito del programma "Report").

Infine:

r) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva della Rai: "Report", 27 aprile 2008);

s) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno 2008);

t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale, dagli statisti piu' avvertiti);

u) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo (particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e democratico": -

per sapere:

quali iniziative i Ministri interrogati intendano prendere per impedire che i rilevanti beni naturalistici, culturali, terapeutici ed economici dell'area termale del Bulicame siano devastati, e che la salute e la sicurezza dei cittadini di Viterbo siano aggredite da un'opera aeroportuale priva dei requisiti previsti dalla legge, opera la cui realizzazione costituirebbe un sperpero di pubblici denari, un danno per la comunita' locale ed una flagrante violazione delle norme e dei vincoli di salvaguardia vigenti.

Roma, 7 maggio 2009

Leoluca Orlando

 

12. INVIATO AL COMMISSARIO EUROPEO AI TRASPORTI E AI MINISTRI COMPETENTI UN DOSSIER DOCUMENTARIO DEL "CENTRO DI RICERCA PER LA PACE" SULLA IRREALIZZABILITA' ED ILLEGALITA' DI UN MEGA-AEROPORTO A VITERBO

 

Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo ha inviato al Commissario Europeo ai Trasporti, alla Ministra dell'Ambiente, al Ministro dei Beni Culturali, al Ministro dei Trasporti e ad altre competenti autorita' istituzionali un dossier documentario sulla irrealizzabilita' ed illegalita' di un mega-aeroporto a Viterbo.

Nel dossier sono inclusi un esposto al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica del 9 aprile 2009; una diffida al Ministro dei Trasporti del 6 aprile 2009; un esposto alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per l'Etruria meridionale del 30 marzo 2009; un esposto al Ministro per i Beni culturali del 27 marzo 2009; una diffida al Sindaco del Comune di Viterbo del 20 dicembre 2008; una lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008; una lettera alla Ministra dell'Ambiente del 26 luglio 2008; una lettera al Ministro per i Beni e le Attivita' Culturali del 25 luglio 2008; una lettera aperta in forma di diffida al Presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) del 23 luglio 2008; una lettera al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 15 luglio 2008; una lettera al Commissario Europeo ai Trasporti del 12 luglio 2008.

Dalla documentazione contenuta nel dossier si evince senza ombra di dubbio che la realizzazione di un mega-aeroporto nell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo e' del tutto impossibile e del tutto illegale. L'opera aeroportuale infatti distruggerebbe preziosi beni pubblici protetti dalle leggi vigenti, costituirebbe un attentato alla salute e alla sicurezza della popolazione, provocherebbe un delittuoso sperpero di fondi pubblici, lederebbe rilevanti diritti soggettivi e legittimi interessi della cittadinanza viterbese, violerebbe norme e vincoli di salvaguardia in vigore.

 

13. CONTRO IL GOLPE, IL RAZZISMO, LA GUERRA

 

Non consentire che il colpo di stato distrugga ogni nostra liberta'. Opponiti al governo dell'eversione dall'alto.

Non consentire al governo razzista di imporre il regime dell'apartheid, dei campi di concentramento, delle deportazioni, delle squadracce. Opponiti al governo razzista.

Non consentire che prosegua la guerra. Opponiti sempre alla guerra, ed ai suoi strumenti ed ai suoi apparati. Salva le umane vite. Vi e' una sola umanita'.

 

14. LUCIANO BONFRATE: UNA CARTOLINA DA ZIMMERWALD

 

Noi non votammo i crediti di guerra.

Noi non votammo perche' fossero uccisi

i poveri straccioni da poveri

in divisa.

 

Noi non votammo lo stupro della Costituzione.

Noi non votammo per il ritorno del fascismo

che infatti e' tornato

ed ha gia' cominciato i nuovi pogrom.

 

Quando tutta la ex-sinistra si arrese alla guerra

la guerra che porta il fascismo

noi non ci arrendemmo

in questa nera gelida notte

rosse di fuoco che illumina e scalda

le nostre bandiere sono ancora

e non del sangue dagli assassini sparso.

 

Solo la pace salva le vite

non vi e' altra sinistra che quella nonviolenta.

Sfruttate e sfruttati, oppresse ed oppressi

di tutti i paesi, unitevi.

 

15. TRA VECCHI SPARTACHISTI

 

Quei sedicenti pacifisti che mentre il governo e il parlamento italiano deliberavano totalitariamente e criminalmente la prosecuzione della guerra in Afghanistan vendevano la loro omerta', peggio: la loro complicita', il loro prostituirsi finanche a far da propagandisti della guerra, in cambio di qualche miserabile finanziamento lordo di sangue alle onlus ed alle ong loro.

Quei sedicenti pacifisti complici della guerra e della violazione della legalita' costituzionale oggi i partiti che li corruppero e li prostituirono alla guerra e all'eversione anticostituzionale li candidano spacciandoli per persone amiche della pace e finanche della nonviolenza. E sono invece complici degli assassini finanziatori loro.

Questo andava pur detto, questo abbiamo dunque detto. Triste discorso, e necessario.

 

16. UNA LETTERA ALL'ASSESSORE AGLI ENTI LOCALI DELLA REGIONE LAZIO

 

All'Assessore agli Enti Locali della Regione Lazio

e per opportuna conoscenza: al Presidente della Giunta Regionale del Lazio, al Presidente della Provincia di Viterbo, al Sindaco del Comune di Viterbo

Oggetto: richiesta di intervento in merito alla gravissima minaccia di devastazione dell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, che e' anche una gravissima minaccia all'economia - beni ambientali e culturali, agricoltura, termalismo, turismo - del viterbese, ed anche una gravissima minaccia alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita, agli interessi e ai diritti dei cittadini viterbesi; minaccia costituita dalla realizzazione di un insensato ed illegale mega-aeroporto

Egregio assessore,

le segnaliamo la necessita' e l'urgenza di una sua iniziativa presso il suo stesso ente e presso la Provincia e il Comune di Viterbo, affinche' questi enti locali finalmente riconsiderino la loro posizione in merito alla gravissima minaccia di devastazione dell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, che e' anche una gravissima minaccia all'economia - beni ambientali e culturali, agricoltura, termalismo, turismo - del viterbese, ed anche una gravissima minaccia alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita, agli interessi e ai diritti dei cittadini viterbesi; minaccia costituita dalla realizzazione di un insensato ed illegale mega-aeroporto.

In passato la Regione Lazio, la Provincia di Viterbo e il Comune di Viterbo sono stati evidentemente ingannati da una propaganda mistificante e da reiterate menzogne diffuse da una minuscola e spregiudicata lobby politico-affaristica di estrema destra che si sta tuttora adoperando per provocare un enorme danno al territorio e alla popolazione dell'Alto Lazio, ed anche un enorme danno al pubblico erario.

Ma e' finalmente a tutti evidente che il mega-aeroporto a Viterbo e' del tutto inammissibile in punto di fatto e del tutto illegale in punto di diritto. Talche' e' giunto il momento che anche le istituzioni che in passato sono state ingannate dalle mistificazioni e dalle menzogne diffuse da affaristi d'avventura e propagandisti senza scrupoli, preso finalmente atto della verita' effettuale si adoperino per impedire quel colossale scempio e quel flagrante crimine che la realizzazione del mega-aeroporto costituirebbe.

Alla presente alleghiamo per opportuna conoscenza:

a) una recente lettera inviata dai referenti locali dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente" ai medici dell'Alto Lazio;

b) un recente articolo apparso sul "Corriere della sera" della prestigiosa scrittrice Dacia Maraini;

c) una recente interrogazione parlamentare dell'on. Leoluca Orlando che ricostruisce puntualmente i termini essenziali della questione;

d) una recente diffida al Comitato interministeriale per la programmazione economica.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione ed opportuno chiarimento (e rinviandola fin d'ora alla vasta documentazione disponibile nel nostro sito www.coipiediperterra.org), e restando altresi' in attesa di un cortese riscontro, distinti saluti,

Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo

Viterbo, 3 giugno 2009

 

17. CRESCE L'OPPOSIZIONE AL MEGA-AEROPORTO ANCHE TRA LE FORZE POLITICHE

 

Italia dei valori, Sinistra arcobaleno, Rifondazione comunista, autorevoli rappresentanti nazionali e locali di Sinistra e liberta' e del Partito democratico: anche tra le forze politiche cresce l'opposizione al mega-aeroporto a Viterbo.

*

Un po' di cronaca

L'opposizione alla realizzazione di un mega-aeroporto che devasterebbe l'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo e che avvelenerebbe la salute e la vita di migliaia e migliaia di cittadini, e' stata promossa da persone e movimenti della societa' civile che nell'estate del 2007 fecero nascere il comitato che si oppone al mega-aeroporto in difesa di ambiente, salute e diritti di tutti.

Al comitato viterbese che si oppone al mega-aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo subito venne la solidarieta' in difesa di ambiente e salute, in difesa di legalita' e diritti, da parte di tanti scienziati, intellettuali, autorevoli personalita' delle istituzioni, della riflessione morale e dell'impegno civile.

Si sono espressi contro il mega-aeroporto a Viterbo scienziati di fama internazionale come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Luigi Cancrini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio Cortellessa, Gianni Mattioli, Luca Mercalli, Stefano Montanari, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni Tamino, Federico Valerio; centinaia di illustri docenti universitari, intellettuali ed artisti come Francesco Guccini, Dacia Maraini e Silvia Vegetti Finzi; figure autorevolissime delle istituzioni come il magistrato Ferdinando Imposimato e la vicepresidente del parlamento europeo Luisa Morgantini; rappresentanti del mondo del lavoro come il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani; personalita' dell'impegno umanitario e della riflessione morale come padre Alessandro Zanotelli.

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Varie forze politiche democratiche contro il mega-aeroporto

Anche varie forze politiche democratiche esprimono un impegno sempre piu' ampio e sempre piu' persuaso contro il mega-aeroporto insensato e illegale.

L'Italia dei valori, con l'impegno diretto del suo leader Antonio Di Pietro, con l'impegno di altri suoi autorevoli parlamentari e con la sua struttura territoriale.

La Sinistra arcobaleno con la sua rappresentanza al Comune di Viterbo.

Rifondazione comunista che il 28 maggio ha realizzato un'iniziativa a Viterbo con i suoi dirigenti nazionali, regionali, provinciali e comunali per esprimere un deciso impegno contro il mega-aeroporto.

Alcuni dei piu' autorevoli rappresentanti nazionali e locali di Sinistra e liberta'.

E in questi ultimi mesi anche parlamentari e consiglieri comunali del Partito democratico, partito nel quale stanno emergendo esplicite opposizioni e sta quindi finalmente cessando una prolungata subalternita', una scandalosa omerta' e una vergognosa complicita' a livello locale con l'operazione speculativa, devastatrice, avvelenatrice, sperperatrice ed illegale del mega-aeroporto.

*

Un'opera speculativa e devastatrice

La realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e' infatti un'operazione speculativa promossa da una lobby politico-affaristica, una lobby che mira all'arricchimento di pochi a danno dell'intera collettivita', a danno dell'ambiente, a danno del territorio e delle sue risorse, a danno delle autentiche vocazioni produttive dell'Alto Lazio, a danno della salute e dei diritti di tutti i viterbesi, a danno del pubblico erario e quindi di tutti i cittadini italiani.

*

La popolazione di Viterbo sempre piu' si oppone alla minaccia

Ma la popolazione di Viterbo ogni giorno di piu' prende coscienza e con sempre maggior decisione si oppone agli speculatori e devastatori.

Non a caso tra gli animatori dell'opposizione al mega-aeroporto ci sono gli agricoltori della zona che vedrebbero le loro proprieta' ed attivita' aggredite e devastate.

Non a caso tra gli animatori dell'opposizione al mega-aeroporto ci sono i medici impegnati nella difesa dell'ambiente per difendere la salute dei loro assistiti.

Non a caso tra gli animatori dell'opposizione al mega-aeroporto ci sono i cittadini che vivono nei quartieri che sarebbero piu' duramente colpiti dall'inquinamento acustico ed atmosferico.

*

Un mega-aeroporto del tutto illegale

Il mega-aeroporto e' infine anche un'opera del tutto illegale: che viola sia le leggi italiane ed europee in vigore, sia i vigenti vincoli di salvaguardia degli strumenti di pianificazione territoriale, paesaggistica ed urbanistica locali.

*

Un impegno corale per la legalita' e i diritti

E' giunta l'ora di un impegno corale di tutti i cittadini e tutte le forze democratiche rispettose della legalita', dei diritti umani di tutti gli esseri umani comprese le generazioni future, dell'ambiente e della civilta', affinche' la minaccia del mega-aeroporto nocivo e distruttivo a Viterbo sia definitivamente respinta.

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 65 del primo gennaio 2013

 

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