Telegrammi. 1109



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1109 del 30 novembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Alcuni testi del mese di maggio 2009 (parte quinta e conclusiva)

2. Una lettera all'Associazione nazionale dei Comuni italiani

3. Una lettera all'assessore alla tutela dei consumatori della Regione Lazio

4. Le stragi in Afghanistan e in Pakistan

5. Contro la guerra

6. Contro il razzismo

7. Contro il ministero della malavita

8. Contro la trappola del referendum golpista

9. Una lettera al presidente dell'Unione delle Province d'Italia

10. Una lettera all'assessore al demanio e al patrimonio della Regione Lazio

11. Associazione "Respirare": Esposto al ministro delle politiche agricole

12. La parola

13. La "Carta" del Movimento Nonviolento

14. Per saperne di piu'

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MAGGIO 2009 (PARTE QUINTA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di maggio 2009.

 

2. UNA LETTERA ALL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI COMUNI ITALIANI

 

Al presidente dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani

Oggetto: una richiesta di intervento sul sindaco di Viterbo che sta operando per distruggere l'area archeologica e termale del Bulicame; devastare agricoltura, beni ambientali e culturali, termalismo; inquinare l'ambiente e quindi avvelenare la popolazione; sperperare i pubblici denari e violare le leggi vigenti; tutto cio' attraverso la realizzazione di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo, insensato e fuorilegge.

Egregio presidente dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani,

segnaliamo a lei e alla sua associazione che il sindaco di Viterbo sta operando per distruggere l'area archeologica e termale del Bulicame; devastare agricoltura, beni ambientali e culturali, termalismo; inquinare l'ambiente e quindi avvelenare la popolazione; sperperare i pubblici denari e violare le leggi vigenti; tutto cio' attraverso la realizzazione di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo, insensato e fuorilegge.

Chiediamo all'Anci di intervenire sul sindaco di Viterbo affinche' receda da un cosi' sciagurato intendimento.

Alleghiamo un recente articolo della prestigiosa scrittrice Dacia Maraini apparso sul "Corriere della sera" ed una interrogazione parlamentare recentemente presentata dall'on. Leoluca Orlando che chiariscono ulteriormente la gravita' della situazione qui rappresentata.

Sollecitando un tempestivo e adeguato intervento, voglia gradire distinti saluti

Peppe Sini,

responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 25 maggio 2009

*

Allegato 1. Un intervento della prestigiosa scrittrice Dacia Maraini sul "Corriere della sera" del 5 maggio 2009

Dacia Maraini: L'aeroporto tra le terme

C'e' qualcosa di dissennato nel mito del progresso tecnologico senza limiti? Lo dicono in molti. Il progresso tecnologico non guidato e non controllato porta all'inquinamento, al disastro ecologico, agli abusi contro il territorio, allo sperpero dei soldi pubblici, alle malattie. E ci sono sempre nuovi dati che lo confermano. Eppure chi insegue il pericoloso mito del progresso illimitato dice il contrario. Per costoro non puo' che portare ricchezza, benessere, lavoro e civilta'.

Ma prendiamo un caso particolare: il progetto di un mega-aeroporto in una zona di grande valore archeologico e termale. La piccola e bellissima citta' di Viterbo con i suoi dintorni che mantengono vive le memorie della civilta' etrusca, e' stata scelta per la realizzazione di un gigantesco aeroporto del "mordi e fuggi" come lo definiscono i viterbesi. Li' in mezzo a un ricchissimo giardino archeologico, distruggendo resti preziosi, invadendo l'area termale chiamata Bulicame, si vorrebbero gettare tonnellate di cemento per un turismo diretto soprattutto verso Roma.

Curioso questo fatto: mentre le linee aeree perdono clienti ed entrano in crisi, gli aeroporti aumentano. Non e' una contraddizione? Ora ogni piccola citta' pretende di avere il volo sotto casa per raggiungere le varie citta' del mondo. Naturalmente sono soldi che circolano, aziende che si arricchiscono, aerei che vengono comprati e venduti, biglietti che costano sempre meno. Ma qualcuno pensa alle conseguenze sul territorio, sul clima, sulla salute?

Il "Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo", guidato da Antonella Litta, ha le idee chiare. Le sue battaglie vengono combattute soprattutto in rete, in collaborazione con il "Centro di ricerca per la pace" guidato da Peppe Sini. I due Comitati danno voce ai cittadini, ai medici, ai geologi, agli ambientalisti. Spediscono lettere alle istituzioni governative. Chiedono un freno all'irresponsabile foga di cementificare e adulterare il Paese. Spiegano con razionalita' le ragioni del no. Che non riguardano solo Viterbo ma tutto il nostro gia' troppo martoriato paese. Lo sviluppo tecnologico, ricordano, non puo' imporsi sulle leggi della natura che alla lunga si ribella provocando disastri: alluvioni, slavine, smottamenti, siccita', avvelenamento dell'acqua e dell'aria.

Certo e' comodo volare da un aeroporto sotto casa nelle piu' belle citta' del mondo. Ma quanto ci costerebbe questa comodita'? Intanto riflettiamo sul fatto che il traffico aereo contribuisce in larga misura al surriscaldamento del clima. E proprio nel momento in cui l'Italia prende seri impegni per ridurre il surriscaldamento, ci mettiamo a progettare nuovi aeroporti? Certo la moltiplicazione dei voli puo' fare girare provvisoriamente il mercato, ma alla lunga risulta anche antieconomica perche' e' energivora. Mentre "l'umanita' ha bisogno di una economia della sobrieta' e della condivisione che consideri i limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse". Lo Stato si mostra generoso e avaro nello stesso tempo: con una mano da' soldi alle Compagnie aeree e con l'altra taglia i costi ambientali e sociali che vengono poi pagati dalle popolazioni piu' indifese e indigenti. Ha senso tutto questo?

*

Allegato 2. Interrogazione parlamentare dell'on. Leoluca Orlando sul mega-aeroporto di Viterbo

Al Ministro dell'Ambiente, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e al Ministro dell'Economia

Premesso che,

- a Viterbo moltissimi cittadini, sostenuti da illustri scienziati, cattedratici, personalita' delle istituzioni e dell'impegno civile, si oppongono alla decisione di realizzare nell'area termale del Bulicame un mega-aeroporto delle dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico di vari milioni di passeggeri all'anno; un'opera del tutto priva dei requisiti di legge e del tutto irrealizzabile alla luce della situazione reale dell'area e dei vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali in essa presenti.

Infatti tale opera:

I. non potrebbe mai superare un rigoroso espletamento della Valutazione d'impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica obbligatorie per legge;

II. confligge con precise norme di tutela dei beni pubblici sia nazionali che europee;

III. e' in contrasto con le norme ed i vincoli di salvaguardia in vigore nell'area considerata ai sensi della pianificazione territoriale ed urbanistica tanto regionale quanto comunale;

IV. provocherebbe la devastazione di rilevanti beni archeologici, naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, scientifici, terapeutici ed economici insistenti nell'area;

V. provocherebbe un grave nocumento alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita della popolazione dei quartieri cittadini prossimi all'area;

VI. confligge con attuali esigenze di sicurezza militari di rilevanza strategica nazionale;

VII. porterebbe al collasso la rete infrastrutturale della mobilita' locale;

VIII. costituirebbe uno sperpero immenso di pubblico denaro;

IX. la procedura sin qui seguita per l'individuazione dell'area e' viziata da flagranti errori di merito e di metodo (tali per cui un ente locale ha gia' presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e qualificati centri studi di settore hanno ripetutamente denunciato l'inammissibilita' dell'opera);

- in una recente comunicazione agli Amministratori locali il Comitato dei cittadini che si oppongono all'opera ha elencato i seguenti effetti della realizzazione di un mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame a Viterbo:

1. Impatto locale sull'ambiente: devastazione dell'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, economico, sociale e simbolico peculiare e insostituibile.

2. Impatto sanitario sulla popolazione viterbese: gravissimi danni alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita.

3. Impatto sanitario sulla popolazione dell'Alto Lazio: cumulandosi il mega-aeroporto con le altre gravosissime servitu' gia' presenti (in particolare il polo energetico Civitavecchia-Montalto) la sinergia dei fattori di inquinamento incrementera' danni, disagi e patologie.

4. Impatto sanitario globale: essendo il trasporto aereo fortemente inquinante, ogni suo aumento si traduce in danno certo alla salute.

5. Impatto sociale su Viterbo: il mega-aeroporto non solo costituira' una profonda aggressione alla salute e alla sicurezza delle persone, ma provochera' anche un grave degrado della qualita' della vita, una forte lesione a fondamentali diritti dei cittadini, un grave danno all'economia e alla societa', il collasso delle infrastrutture del trasporto locale (gia' gravemente insufficienti), la distruzione di beni ambientali, culturali, agricoli, terapeutici, ricettivi, produttivi, scientifici.

6. Impatto sociale sull'Alto Lazio: accumulo di servitu' ed effetto sinergico dei fattori di rischio e di depauperamento e degrado del territorio e della sua economia.

7. Impatto globale sull'ambiente: essendo il mega-aeroporto finalizzato all'incremento del trasporto aereo complessivo, esso contribuira' ad accrescere l'inquinamento e l'effetto serra responsabile dei mutamenti climatici che stanno mettendo in pericolo il futuro dell'umanita' e gli equilibri della biosfera.

8. Per realizzare un'opera di tali dimensioni verrebbero sperperate ingenti risorse pubbliche (che pertanto verrebbero altresi' sottratte ad opere e servizi realmente utili e fin indispensabili per la popolazione);

- in un recente esposto alla Soprintendenza per i beni archeologici per l'Etruria Meridionale e' stato evidenziato che dalla Planimetria redatta dal Comune di Viterbo recante i vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali presenti nell'area che sarebbe investita dall'opera, risulta che il mega-aeroporto sorgerebbe letteralmente sopra un'area di interesse archeologico con presenza di beni archeologici che la legge tutela;

- gia' lo scorso anno, in una lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008, il Comitato dei cittadini che si oppongono all'aeroporto segnalava, tra l'altro, che "la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e disastrosi esiti:

a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008;

b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento fondamentale dell'identita' di Viterbo;

c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;

d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua rilevanza;

e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;

f) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita' tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia' precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di Viterbo del 25 luglio 2008;

g) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita' un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando la linea Viterbo-Capranica-Roma);

h) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative;

i) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).

A cio' si aggiunga che:

l) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 metri, ne' il suo orientamento"; peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";

m) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;

n) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla salute.

Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma:

o) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";

p) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione, cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;

q) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito del programma "Report").

Infine:

r) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva della Rai: "Report", 27 aprile 2008);

s) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno 2008);

t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale, dagli statisti piu' avvertiti);

u) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo (particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e democratico": -

per sapere:

quali iniziative i Ministri interrogati intendano prendere per impedire che i rilevanti beni naturalistici, culturali, terapeutici ed economici dell'area termale del Bulicame siano devastati, e che la salute e la sicurezza dei cittadini di Viterbo siano aggredite da un'opera aeroportuale priva dei requisiti previsti dalla legge, opera la cui realizzazione costituirebbe un sperpero di pubblici denari, un danno per la comunita' locale ed una flagrante violazione delle norme e dei vincoli di salvaguardia vigenti.

Roma, 7 maggio 2009

Leoluca Orlando

 

3. UNA LETTERA ALL'ASSESSORE ALLA TUTELA DEI CONSUMATORI DELLA REGIONE LAZIO

 

All'Assessore alla Tutela dei consumatori della Regione Lazio

e per opportuna conoscenza: al Presidente della Giunta Regionale del Lazio

Oggetto: richiesta di impegno per impedire che nell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo sia insensatamente ed illegalmente realizzato un nocivo e distruttivo mega-aeroporto

Egregio assessore,

come forse gia' sapra' Viterbo ed i suoi cittadini sono minacciati dalla realizzare, nell'area archeologica e termale del Bulicame, di un nocivo e distruttivo mega-aeroporto.

L'opera avrebbe come immediate conseguenze:

- la devastazione dell'area archeologica e termale del Bulicame, bene prezioso e peculiare, gia' cantato da Dante nella Divina commedia;

- un grave danno alla salute, alla sicurezza e ai diritti dei cittadini, in particolare dei popolosi quartieri prossimi all'area;

- la distruzione delle attivita' agricole pregiate nei pressi dell'area;

- un enorme danno al termalismo ed ai beni ambientali e culturali, che insieme all'agricoltura costituiscono le autentiche vocazioni produttive e le sole opportunita' di sviluppo per Viterbo;

- un colossale sperpero di soldi pubblici per un'opera nociva e distruttiva (mentre il viterbese avrebbe estremo bisogno di sostegno alla mobilita' ferroviaria);

- una flagrante violazione delle leggi vigenti e dello stesso piano regolatore della citta'.

All'appello promosso dal nostro comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti, hanno aderito innumerevoli cittadini del viterbese e personalita' prestigiose a livello nazionale ed internazionale: ad esempio illustri scienziati di fama internazionale (tra gli altri, l'americano Paul Connett); personalita' autorevolissime delle istituzioni (tra gli altri il magistrato Ferdinando Imposimato e la vicepresidente del Parlamento europeo Luisa Morgantini); prestigiose figure della cultura come il cantautore Francesco Guccini, la scrittrice Dacia Maraini, la docente e saggista Silvia Vegetti Finzi; autorevoli personalita' dell'impegno morale e civile come il missionario padre Alessandro Zanotelli; autorevoli figure del mondo del lavoro come il segretario della Cgil Guglielmo Epifani.

Tra le molte testimonianze di questa vasta mobilitazione civile le segnalo particolarmente due testi recenti: un articolo di Dacia Maraini apparso pochi giorni fa sul "Corriere della sera", ed una interrogazione parlamentare dell'on. Leoluca Orlando che riassume i termini essenziali della vicenda. Entrambi i testi allego alla presente.

Con questa lettera, a nome del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, sono a richiedere un suo impegno a tutela dei cittadini viterbesi, dell'ambiente, della legalita'.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione ed opportuno chiarimento (e rinviandola fin d'ora alla vasta documentazione disponibile nel nostro sito www.coipiediperterra.org), e restando altresi' in attesa di un cortese riscontro, voglia gradire un cordiale saluto,

dottoressa Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 26 maggio 2009

 

4. LE STRAGI IN AFGHANISTAN E IN PAKISTAN

 

Ci riguardano le stragi in Afghanistan e in Pakistan.

Sono le stragi di cui consiste la guerra terrorista e stragista cui le forze armate italiane partecipano in violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale.

Sono le stragi che alimentano il terrorismo su scala mondiale.

Sono le stragi che favoriscono la mafia e il totalitarismo, il razzismo e l'imperialismo, la gangsterizzazione delle relazioni internazionali, il maschilismo che e' sempre disumanizzante e assassino.

La guerra e' gia' il fascismo.

Gli eserciti e le armi sono sempre nemici dell'umanita'.

Solo la pace salva le vite.

La nonviolenza e' la via.

 

5. CONTRO LA GUERRA

 

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan.

Cessi immediatamente la violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale.

E s'impegni l'Italia per la pace con mezzi di pace, per salvare le vite anziche' sopprimerle.

 

6. CONTRO IL RAZZISMO

 

Contro il razzismo occorre oggi lottare.

Contro il tentativo governativo golpista di imporre in Italia il regime dell'apartheid.

Contro la politica governativa assassina delle deportazioni.

Contro l'esistenza stessa dei campi di concentramento.

Contro lo squadrismo.

Contro il razzismo occorre oggi lottare.

Vi e' una sola umanita'.

 

7. CONTRO IL MINISTERO DELLA MALAVITA

 

Deve dimettersi il ministero della malavita.

Deve dimettersi il governo golpista.

I razzisti non possono governare l'Italia.

Dimissioni del governo e nuove elezioni.

Per la legalita' costituzionale.

Per la democrazia e lo stato di diritto.

Per la civilta' giuridica, per la convivenza umana.

 

8. CONTRO LA TRAPPOLA DEL REFERENDUM GOLPISTA

 

Se al referendum sul sistema elettorale vincono i si' e' il trionfo del golpismo berlusconiano.

Se al referendum sul sistema elettorale vincono i no e' il trionfo del berlusconismo golpista.

L'unica mossa giusta e' non giocare il loro gioco.

L'unica scelta possibile e' non accettare la falsa alternativa tra due esiti egualmente golpisti.

L'unica necessaria azione e' non partecipare al plebiscito mussoliniano.

 

9. UNA LETTERA AL PRESIDENTE DELL'UNIONE DELLE PROVINCE D'ITALIA

 

Al presidente dell'Unione delle Province d'Italia

Oggetto: una richiesta di intervento sul Presidente della Provincia di Viterbo che sta operando per distruggere l'area archeologica e termale del Bulicame; devastare agricoltura, beni ambientali e culturali, termalismo; inquinare l'ambiente e quindi avvelenare la popolazione; sperperare i pubblici denari e violare le leggi vigenti; tutto cio' attraverso l'irragionevole ed inammissibile sostegno alla realizzazione di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo, insensato e fuorilegge.

Egregio presidente dell'Unione delle Province d'Italia,

segnaliamo a lei e alla sua associazione che il Presidente della Provincia di Viterbo sta operando per distruggere l'area archeologica e termale del Bulicame; devastare agricoltura, beni ambientali e culturali, termalismo; inquinare l'ambiente e quindi avvelenare la popolazione; sperperare i pubblici denari e violare le leggi vigenti; tutto cio' attraverso l'irragionevole ed inammissibile sostegno alla realizzazione di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo, insensato e fuorilegge.

Chiediamo all'Upi di intervenire sul Presidente della Provincia di Viterbo affinche' receda da un cosi' sciagurato intendimento.

Alleghiamo un recente articolo della prestigiosa scrittrice Dacia Maraini apparso sul "Corriere della sera" ed una interrogazione parlamentare recentemente presentata dall'on. Leoluca Orlando che chiariscono ulteriormente la gravita' della situazione qui rappresentata.

Sollecitando un tempestivo e adeguato intervento, voglia gradire distinti saluti

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 27 maggio 2009

(...)

 

10. UNA LETTERA ALL'ASSESSORE AL DEMANIO E AL PATRIMONIO DELLA REGIONE LAZIO

 

All'Assessore al Demanio e al Patrimonio della Regione Lazio

e per opportuna conoscenza: al Presidente della Giunta Regionale del Lazio

Oggetto: richiesta di intervento per quanto di competenza al fine di tutelare i pubblici beni minacciati dall'intenzione devastatrice di una lobby speculativa che con la realizzazione di un illegale mega-aeroporto devasterebbe irreversibilmente l'area termale del Bulicame a Viterbo, aggredirebbe illecitamente la salute e i diritti dei cittadini, sperpererebbe enormi risorse finanziarie pubbliche, violerebbe le leggi vigenti

Egregio assessore,

le segnaliamo che la realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame costituirebbe un danno enorme per il territorio, per il patrimonio pubblico, per i beni comuni.

Infatti la realizzazione del mega-aeroporto provocherebbe una grave devastazione di una delle aree piu' preziose del viterbese dal punto di vista naturalistico, archeologico, agricolo, storico-culturale, scientifico, termale e terapeutico, economico e sociale.

Non solo: la realizzazione del mega-aeroporto provocherebbe una grave danno alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita della popolazione viterbese.

Infine: la realizzazione del mega-aeroporto costituirebbe un immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera non solo nociva e distruttiva, ma anche del tutto illegale, poiche' essa e' palesemente in contrasto con la legislazione vigente ed i vigenti strumenti generali e locali di salvaguardia del territorio.

In considerazione di tutto quanto precede, con la presente si richiede un suo intervento per quanto di competenza al fine di tutelare i pubblici beni minacciati dall'intenzione devastatrice di una lobby speculativa che con la realizzazione di un illegale mega-aeroporto devasterebbe irreversibilmente l'area termale del Bulicame, aggredirebbe illecitamente la salute e i diritti dei cittadini, sperpererebbe enormi risorse finanziarie pubbliche, violerebbe le leggi vigenti.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione ed opportuno chiarimento (e rinviandola fin d'ora alla vasta documentazione disponibile nel nostro sito www.coipiediperterra.org), e restando altresi' in attesa di un cortese riscontro, distinti saluti,

dottoressa Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 28 maggio 2009

 

11. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": ESPOSTO AL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE

 

Al Ministro delle Politiche Agricole

Oggetto: Segnalazione e richiesta di intervento per quanto di competenza al fine di impedire che un'area di immenso valore archeologico, termale ed agricolo, quella del Bulicame a Viterbo, sia devastata dalla realizzazione di un nocivo e distruttivo, insensato ed illegale mega-aeroporto

Signor Ministro delle Politiche Agricole,

le segnaliamo che a Viterbo un'area di immenso valore archeologico, termale ed agricolo, quella del Bulicame - il luogo cantato da Dante Alighieri nella Divina Commedia -, e' minacciata di distruzione dalla realizzazione di un nocivo e distruttivo, insensato ed illegale mega-aeroporto.

La realizzazione del mega-aeroporto provocherebbe un danno enorme all'ambiente, ai beni archeologici e storico-culturali, alle attivita' produttive, alla salute della popolazione.

La realizzazione del mega-aeroporto viola le leggi vigenti, il vigente piano regolatore e i relativi vincoli di salvaguardia; e costituirebbe altresi' un delittuoso sperpero di fondi pubblici.

Gli agricoltori della zona hanno promosso un comitato che si oppone al mega-aeroporto; ed al mega-aeroporto si oppongono altresi' migliaia di cittadini, particolarmente quelli residenti nei popolosi quartieri piu' prossimi all'area, che a seguito della realizzazione del mega-aeroporto subirebbero una violentissima aggressione alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita, ai diritti.

Illustri scienziati, associazioni professionali di medici, personalita' autorevolissime delle istituzioni e della vita civile, prestigiose figure dell'arte e della cultura a livello nazionale ed internazionale sostengono l'impegno della popolazione di Viterbo e dell'Alto Lazio per impedire la realizzazione del mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato ed illegale.

Con la presente siamo ad informarla della situazione ed a richiedere un intervento del suo Ministero in difesa del territorio viterbese, dei beni naturalistici, storico-culturali, agricoli ed economici, dei diritti dei cittadini e dei lavoratori delle campagne, beni e diritti minacciati dall'illegale mega-aeroporto che una lobby speculativa e vandalica vorrebbe realizzare nell'area termale del Bulicame.

Al presente esposto alleghiamo un recente articolo della prestigiosa scrittrice Dacia Maraini apparso recentemente sul "Corriere della sera" e una altrettanto recente interrogazione parlamentare dell'on. Leoluca Orlando riassuntiva della questione.

Distinti saluti,

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 28 maggio 2009

 

12. LA PAROLA

 

Dipendesse da me, che certo sono un vecchio giacobino o peggio ancora un filologo accidioso, basterebbe l'uso dell'aggettivo "piccante" (nel senso non gastronomico ma pornografico) per interdire per sempre qualcuno da tutti i pubblici uffici. La lingua smaschera l'ideologia. Quella laida frase ostentata dal presidente del Consiglio dei Ministri lo disvela per persona indegna non dico di governare un paese, ma di essere ammessa tra persone decenti.

*

So bene che vi e' di peggio di un linguaggio triviale brandito a cercar di stornare il sospetto di rapporti impropri e corruttivi finanche con minorenni (rapporti personali, par di capire che qui s'intenda; poiche' dell'abissale corruzione morale di massa esercitata attraverso decenni di infame programmazione televisiva nessuno puo' dubitare): questo e' il governo del piano piduista, dell'eversione dall'alto, dell'impunita' per i crimini dei potenti, dell'aggressione alla magistratura ed alla separazione dei poteri, del tentativo di imporre il regime dell'apartheid, delle deportazioni e di mille altre nequizie e mille altri delitti. Talche' un tratto di turpe maschilismo non sembra aggiungere granche'. Ma e' proprio quel maschilismo, io credo, la decisiva radice di tutto il resto, e' proprio quel maschilismo che disumanizza, da cui nasce poi anche il razzismo, il fascismo, la devastazione della natura e delle relazioni umane, la guerra, il furioso disprezzo e la volonta' tracotante di umiliare e distruggere tutto cio' che vi e' di bello, di degno, di umano.

 

13. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

14. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1109 del 30 novembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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