Telegrammi. 1101



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1101 del 22 novembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Alcuni testi del mese di aprile 2009 (parte seconda)

2. Il sindaco unno

3. Non mollare

4. Il Requiem di Anna Achmatova e noi

5. La condizione

6. Che succede a Viterbo? Un riassunto per lettori frettolosi

7. No, signor Presidente della Repubblica

8. Un'insistenza

9. Stranezze

10. Opporsi alla guerra e al razzismo

11. Quando i prominenti

12. Una strage dopo l'altra

13. Libri

14. Luce Fabbri, maestra di umanita'

15. Lettera al Presidente della societa' "Aeroporti di Roma"

16. Un dossier documentario sulla irrealizzabilita' ed illegalita' di un mega-aeroporto collocato nell'area termale del Bulicame a Viterbo

17. Un memorandum sulla irrealizzabilita' ed illegalita' di un mega-aeroporto a Viterbo

18. La "Carta" del Movimento Nonviolento

19. Per saperne di piu'

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI APRILE 2009 (PARTE SECONDA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di aprile 2009.

 

2. IL SINDACO UNNO

 

Il sindaco di Viterbo e' anche parlamentare.

E ci si chiede come si possa svolgere bene contemporaneamente il compito di legislatore e quello di primo cittadino di una citta' capoluogo di provincia.

Infatti non svolge bene ne' l'uno ne' l'altro.

Come amministratore locale si sta impegnando forsennatamente per realizzare un mega-aeroporto che devasterebbe la preziosa area termale del Bulicame (in cui si trovano straordinari beni archeologici e naturalistici che verrebbero distrutti per sempre) ed avvelenerebbe la popolazione dei popolosi quartieri della citta' a ridosso del sedime.

Come membro della Camera dei Deputati appone la sua firma alla proposta di legge n. 1360/2008 a favore dei complici dei nazisti nel periodo 1943-'45 al fine di concedere loro un'onorificenza per i servizi resi; ed alla proposta di legge n. 2271/2009 per perseguitare chi si impegna in difesa dell'ambiente e dei beni comuni.

Quando si dice la coerenza, ovvero: c'e' del metodo in questa follia.

 

3. NON MOLLARE

 

L'8 aprile alla Camera dei Deputati non sono passati ne' il prolungamento dei tempi di detenzione nei campi di concentramento, ne' le ronde squadriste. Sulle ronde squadriste il governo e' stato costretto a ritirare la proposta, quanto al prolungamento della detenzione di persone innocenti nei campi di concentramento un emendamento dell'opposizione ne ha ottenuto la soppressione.

Si tratta di un risultato - certamente limitato e provvisorio, ma concreto e rilevante - che conforta l'impegno di tutte le persone che stanno cercando di contrastare l'introduzione del regime dell'apartheid in Italia, di tutte le persone che hanno a cuore la legalita' costituzionale, la civilta' giuridica, lo stato di diritto, l'ordinamento democratico, e - last, but not least - i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Questa prima sconfitta del blocco razzista e squadrista deve persuadere i titubanti della possibilita' di contrastare vittoriosamente l'eversione dall'alto e il razzismo che tende a farsi stato oltre che crimine di strada e ideologia reazionaria di massa (della massa che si fascistizza, il popolo delle scimmie di gramsciana memoria).

Occorre persistere nella lotta contro l'apartheid, contro lo schiavismo, contro i campi di concentramento, contro i provvedimenti illegali e disumani del cosiddetto "Pacchetto sicurezza".

Occorre continuare ed estendere la mobilitazione per il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani.

Vale ora e sempre l'appello di Salvemini e dei fratelli Rosselli: non mollare.

 

4. IL REQUIEM DI ANNA ACHMATOVA E NOI

 

Requiem e' il ciclo di poesie cui Anna Achmatova affida la sua piu' nitida e lancinante testimonianza contro il totalitarismo. Straziata da tanto orrore, colpita negli affetti piu' intimi dall'arresto del figlio, ed anch'essa perseguitata, Anna Achmatova leva qui la sua voce - sottile come un sospiro, e forte come una tempesta - a nome di tutte le vittime, in nome dell'umanita' intera.

Cosi' scrivevamo nel gennaio 2006 presentando due delle seguenti traduzioni in un fascicolo di "Voci e volti della nonviolenza".

Riproponendo questa straordinaria testimonianza di Anna Achmatova e' ineludibile il pensiero che - mutatis mutandis - analoga e' la condizione che oggi nel nostro paese vien fatta alle sorelle e ai fratelli migranti. E che qui e adesso alla totalitaria violenza razzista nel nostro paese imperversante occorre opporsi.

 

5. LA CONDIZIONE

 

La condizione che nel nostro paese oggi vien fatta ai migranti e' analoga a quella che i nazisti facevano alle loro vittime. A quella che gli stalinisti facevano alle vittime loro.

Noi tutti che ci sentiamo intimamente terribilmente toccati nel rievocare le sorelle e i fratelli vittime dei lager e dei gulag, noi non vediamo che qui e ora quel crimine ogni giorno si reitera? Non vediamo che chi lo commette pretende e si avvale della complicita' nostra, in forma d'indifferenza, di omissione di soccorso, di passivita' e rassegnazione?

Non vediamo che e' in questo tempo e in questo luogo che dobbiamo contrastare la violenza del potere disumanante e sterminista?

Non vediamo che la lotta contro Hitler e contro Stalin e' adesso che dobbiamo condurla?

Non vediamo che guerra e apartheid sono la stessa cosa?

Non vediamo che al razzismo assassino non altri che noi qui in Italia in questo momento opporci dobbiamo?

 

6. CHE SUCCEDE A VITERBO? UN RIASSUNTO PER LETTORI FRETTOLOSI

 

Che succede a Viterbo?

Che moltissimi cittadini, sostenuti da illustri scienziati, cattedratici, personalita' delle istituzioni e dell'impegno civile, si oppongono alla decisione di realizzare nell'area termale del Bulicame un mega-aeroporto delle dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico di vari milioni di passeggeri all'anno; un'opera del tutto priva dei requisiti di legge e del tutto irrealizzabile alla luce della situazione reale dell'area e dei vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali in essa presenti.

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Infatti tale opera:

I. non ha mai superato ne' potrebbe mai superare un rigoroso espletamento della Valutazione d'impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica obbligatorie per legge;

II. confligge con precise norme di tutela dei beni pubblici sia nazionali che europee;

III. e' in contrasto con le norme ed i vincoli di salvaguardia in vigore nell'area considerata ai sensi della pianificazione territoriale ed urbanistica tanto regionale quanto comunale;

IV. provocherebbe la devastazione di rilevanti beni archeologici, naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, scientifici, terapeutici ed economici insistenti nell'area;

V. provocherebbe un grave nocumento alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita della popolazione dei quartieri cittadini prossimi all'area;

VI. confligge con attuali esigenze di sicurezza militari di rilevanza strategica nazionale;

VII. porterebbe al collasso la rete infrastrutturale della mobilita' locale;

VIII. costituirebbe uno sperpero immenso di pubblico denaro;

IX. la procedura sin qui seguita per l'individuazione dell'area e' viziata da flagranti errori di merito e di metodo (tali per cui un ente locale ha gia' presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e qualificati centri studi di settore hanno ripetutamente denunciato l'inammissibilita' dell'opera).

*

In una recente comunicazione agli amministratori locali il comitato dei cittadini che si oppongono all'opera ha elencato i seguenti effetti della realizzazione di un mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame a Viterbo:

1. Impatto locale sull'ambiente: devastazione dell'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, economico, sociale e simbolico peculiare e insostituibile.

2. Impatto sanitario sulla popolazione viterbese: gravissimi danni alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita.

3. Impatto sanitario sulla popolazione dell'Alto Lazio: cumulandosi il mega-aeroporto con le altre gravosissime servitu' gia' presenti (in particolare il polo energetico Civitavecchia-Montalto) la sinergia dei fattori di inquinamento incrementera' danni, disagi e patologie.

4. Impatto sanitario globale: essendo il trasporto aereo fortemente inquinante, ogni suo aumento si traduce in danno certo alla salute.

5. Impatto sociale su Viterbo: il mega-aeroporto non solo costituira' una profonda aggressione alla salute e alla sicurezza delle persone, ma provochera' anche un grave degrado della qualita' della vita, una forte lesione a fondamentali diritti dei cittadini, un grave danno all'economia e alla societa', il collasso delle infrastrutture del trasporto locale (gia' gravemente insufficienti), la distruzione di beni ambientali, culturali, agricoli, terapeutici, ricettivi, produttivi, scientifici.

6. Impatto sociale sull'Alto Lazio: accumulo di servitu' ed effetto sinergico dei fattori di rischio e di depauperamento e degrado del territorio e della sua economia.

7. Impatto politico locale: la devastazione del territorio, l'avvelenamento dei cittadini, la distruzione di fondamentali beni comuni, la violazione di fondamentali diritti della popolazione, sommati alla palese illegalita' dell'opera, esporranno ancor piu' il territorio e la comunita' locale al degrado civile e alla violenza di poteri speculativi e criminali.

8. Impatto globale sull'ambiente: essendo il mega-aeroporto finalizzato all'incremento del trasporto aereo complessivo, esso contribuira' ad accrescere l'inquinamento e l'effetto serra responsabile dei mutamenti climatici che stanno mettendo in pericolo il futuro dell'umanita' e gli equilibri della biosfera.

9. E per concludere: non solo il mega-aeroporto a Viterbo e' del tutto fuorilegge, ma per realizzare un'opera fuorilegge verrebbero sperperate ingenti risorse pubbliche (che pertanto verrebbero altresi' sottratte ad opere e servizi realmente utili e fin indispensabili per la popolazione).

*

E in un recente esposto alla Soprintendenza per i beni archeologici per l'Etruria Meridionale e' stato evidenziato che dalla Planimetria redatta dal Comune di Viterbo recante i vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali presenti nell'area che sarebbe investita dall'opera, risulta che il mega-aeroporto sorgerebbe letteralmente sopra un'area di interesse archeologico con presenza di beni archeologici che la legge tutela.

*

Del resto gia' lo scorso anno in una lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008 (disponibile, come molti altri documenti, nel sito internet www.coipiediperterra.org) il comitato dei cittadini che si oppongono al mega-aeroporto segnalava tra l'altro che "la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e disastrosi esiti:

a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008;

b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento fondamentale dell'identita' di Viterbo;

c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;

d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua rilevanza;

e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;

f) grave danno economico per la citta' con deprezzamento di attivita', esercizi ed immobili;

g) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita' tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia' precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di Viterbo del 25 luglio 2008;

h) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita' un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando la linea Viterbo-Capranica-Roma);

i) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative e da fenomeni di inquinamento ed aggressione criminale alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita dei cittadini;

l) concreto pericolo che l'opera veicoli interessi ed affari non trasparenti, conflitti di interessi in figure investite di ruoli e funzioni istituzionali, operazioni economiche illecite e penetrazione dei poteri criminali, come segnalato da autorevoli figure istituzionali;

m) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).

A cio' si aggiunga che:

n) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 metri, ne' il suo orientamento"; peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";

o) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;

p) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla salute.

Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma:

q) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";

r) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione, cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;

s) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito del programma "Report").

Infine:

t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva della Rai ("Report", 27 aprile 2008);

u) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno 2008);

v) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale, dagli statisti piu' avvertiti);

z) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo (particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e democratico".

*

E' necessario impedire che i rilevanti beni naturalistici, culturali, terapeutici ed economici dell'area termale del Bulicame siano devastati, e che la salute e la sicurezza dei cittadini di Viterbo siano aggredite da un'opera aeroportuale priva dei requisiti previsti dalla legge, opera la cui realizzazione costituirebbe un sperpero di pubblici denari, un danno per la comunita' locale ed una flagrante violazione delle norme e dei vincoli di salvaguardia vigenti.

Ed e' necessario ridurre drasticamente ed immediatamente il trasporto aereo.

 

7. NO, SIGNOR PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

Rispondendo ai giornalisti nella conferenza stampa tenuta all'Aquila il 9 aprile 2009, il Presidente della Repubblica afferma che "Per quello che riguarda che cosa e' successo, si sa benissimo - e comunque non ho motivo per non dirlo nel modo piu' esplicito - che deve esserci un esame di coscienza che non conosce assolutamente coloriture e discriminanti politiche: qui non si tratta di vedere chi ha avuto ragione e chi ha avuto torto, chi ha delle responsabilita' e chi non ne ha. Ho sentito un esponente dell'opposizione, che di solito non e' molto incline a fare affermazioni del genere, dire: 'Nessuno e' senza colpa'. Credo che, in questo caso, avesse ragione..." (il testo integrale e' nel sito del Quirinale: www.quirinale.it).

*

No, signor Presidente della Repubblica.

Non e' vero che "nessuno e' senza colpa", espressione che in pratica significa fare un sol fascio dei colpevoli e degli innocenti, dei carnefici e delle vittime.

No. Vi e' chi ha delle colpe e chi non ne ha. Vi e' chi ha violato la legge e provocato dei morti, e chi invece si e' battuto per il rispetto della legge e per salvare delle vite.

Vi e' il potere politico ed economico che sfrutta e devasta vite ed ambiente, che trae profitto dall'altrui distruzione. E vi sono le tante persone che ancora lottano contro lo sfruttamento e contro la distruzione, per un'umanita' di persone libere ed eguali in diritti, per i diritti delle generazioni future, per impedire ai poteri dominanti di distruggere la biosfera.

*

No, signor Presidente della Repubblica.

La retorica del "siamo tutti colpevoli" e' la retorica che favoreggia i criminali e gli assassini, e per la seconda volta martirizza le vittime e gli innocenti.

Non e' la stessa la condizione degli oppressori e degli oppressi, non e' la stessa la condizione degli sfruttatori e degli sfruttati. E non sono la stessa cosa il bene e il male, il giusto e l'ingiusto, il vero e il falso.

A ciascuno, di grazia, le sue responsabilita'.

 

8. UN'INSISTENZA

 

Contrastare il razzismo. Contrastare la guerra.

Vi e' una sola umanita'.

 

9. STRANEZZE

 

A quanto pare alle prossime europee ci saranno probabilmente solo liste elettorali a favore della guerra e della violazione della Costituzione.

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A quanto pare i corrotti gruppi dirigenti della ex-sinistra si appassionano solo all'uccisione delle persone: in Afghanistan o negli ospedali. La sinistra, la nostra sinistra, di noi vetero-primo-internazionalisti si appassionava a salvare le vite umane, ad opporsi allo sfruttamento e alla morte. Come passa il tempo.

*

A quanto pare non ci si accorge del regime dell'apartheid instaurato nel nostro paese, contro il quale mane e sera e' da lottare.

 

10. OPPORSI ALLA GUERRA E AL RAZZISMO

 

Opporsi alla guerra e al razzismo.

Salvare le vite.

Vi e' una sola umanita'.

 

11. QUANDO I PROMINENTI

 

Ho sempre pensato tutto il male possibile di chi starnazza lo slogan totalitario "senza se e senza ma".

Quando i prominenti finanziatori loro in atto o in potenza decisero la guerra, i neofiti solerti cortigiani pensarono bene di arruolarsi tra i propagandisti della bonta' delle stragi e di coprire di contumelie chi alla guerra continuava a opporsi.

Non muore mai lo stalinismo.

*

Ho sempre pensato tutto il male possibile di chi manifesta al grido necrofilo e insensato "viva la muerte".

Chiedono al governo fascista di fare una legge e poi restano delusi che faccia una legge fascista.

Vedono solo il proprio ombelico e mai il dolore altrui.

E quando sarebbe da lottare per difendere il diritto alla vita delle sorelle e dei fratelli migranti, loro sono tutti affaccendati in pro del "diritto a dare la morte".

Non muore mai lo stalinismo.

 

12. UNA STRAGE DOPO L'ALTRA

 

Dall'Afghanistan continuano a giungere notizie di stragi di civili compiute dai bombardamenti della coalizione militare internazionale di cui l'Italia fa parte.

Una guerra terrorista e stragista.

Una guerra cui l'Italia partecipa in violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale.

Un orrore infinito.

*

Cessino le stragi. Cessi la guerra.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

13. LIBRI

 

Dice chi se ne intende che in Italia si pubblicano 180 libri al giorno.

La quasi totalita' dei quali non e' altro che prova materiale del crimine della distruzione delle foreste.

Scrivi di meno. Ascolta di piu'.

 

14. LUCE FABBRI, MAESTRA DI UMANITA'

 

Riproponiamo alcuni testi di Luce Fabbri che gia' apparvero su "Voci e volti della nonviolenza" alcuni anni fa. Scrivevamo allora, presentandoli, le righe seguenti.

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In una conversazione con Cristina Valenti del 1993 Luce Fabbri, che era nata nel 1908 (ed e' deceduta, carca d'anni e piu' di gloria, nel 2000),  raccontava un episodio della sua infanzia legato all'esperienza della prima guerra mondiale: "I racconti che ascoltavo m'impressionavano molto ma soprattutto mi indignava il fatto che ci fosse un potere capace di obbligare una persona non solo a farsi ammazzare, ma ad ammazzare. Mi sembrava inconcepibile che ci fosse qualcuno che potesse dire ad un altro 'ammazza uno che non ti ha mai fatto niente altrimenti ti fucilo'. Quella e' stata una cosa che m'ha veramente colpita, ho pianto e ricordo che di notte mordevo il cuscino dalla rabbia. E' stata una scossa molto forte dal punto di vista morale e credo che il mio anarchismo parta da li', mi pare che sia quello il punto di partenza".

Per l'intera sua vita Luce Fabbri resto' fedele a se stessa, e all'umanita'.

*

Nello stesso colloquio, piu' oltre, diceva: "Io sento la violenza come una cosa antianarchica, come autoritaria in se', e d'altra parte sento anche che abbiamo delle responsabilita' di fronte alla realta' e soprattutto di fronte alle sofferenze della gente. Ci sono momenti in cui non si puo' non lottare anche se non siamo noi a poter scegliere come intervenire, ma sono anche convinta che quando le cose si mettono sul terreno della violenza allora sia una disgrazia. Sono arrivata a questa conclusione, anche se e' una conclusione relativa, provvisoria, insoddisfacente. Mi piacerebbe arrivare alla conclusione di rifiutare qualsiasi violenza, succeda quel che succeda, perche' e' una soluzione che magari non so dove ti possa portare, pero' ti fa sentire coi piedi fermi per terra. Sono convinta che per arrivare alla liberta' ci voglia la pace, non solo la pace tra i gurppi sociali, ma anche una pace interiore, una maggior tolleranza reciproca".

E ancora: "Sono convinta che la guerriglia e il terrorismo siano degli strumenti di lotta completamente negativi, e questa e' una lezione che nasce proprio dalla esperienza che si e' fatta, e' una lezione che agli inizi del secolo ancora non avevamo avuta".

E in una conversazione con Gianpiero Landi del 1981: "Tutti i movimenti e partiti che partendo da obiettivi socialisti e di liberazione umana si sono posti sul terreno della violenza, hanno fallito. Magari hanno avuto un successo apparente, come i bolscevichi, ma una volta conquistato il potere hanno realizzato il contrario di quanto dichiaravano".

Luce Fabbri e' una delle nostre maestre di nonviolenza.

 

15. LETTERA AL PRESIDENTE DELLA SOCIETA' "AEROPORTI DI ROMA"

 

Egregio Presidente della societa' "Aeroporti di Roma",

lei evidentemente ignora che la proposta di realizzare un mega-aeroporto a Viterbo nell'area termale del Bulicame e' impossibile e fuorilegge.

Forse i suoi referenti istituzionali le hanno nascosto alcune decisive realta'.

1. L'opera ricadrebbe nell'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico e sociale di estrema rilevanza, un bene peculiare ed irrinunciabile che la realizzazione dell'opera mega-aeroportuale devasterebbe irreversibilmente;

2. l'opera ricadrebbe su un'area di rilevantissime emergenze archeologiche e relativi vincoli di salvaguardia;

3. l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e relativi vincoli di salvaguardia;

4. l'opera confligge con il Piano regolatore generale del Comune di Viterbo e relativi vincoli di salvaguardia;

5. la decisione ministeriale che avviava le procedure per la realizzazione dell'opera e' viziata ab ovo da colossali errori di fatto oltre che procedimentali tali da invalidarla in toto;

6. ai sensi della vigente legislazione italiana ed europea l'opera e' del tutto priva dei requisiti richiesti;

7. l'opera avrebbe effetti assai gravi sulla salute, la sicurezza e la qualita' della vita della popolazione viterbese;

8. l'opera devasterebbe un'area pregiata anche dal punto di vista delle colture agricole;

9. l'opera avrebbe un impatto assai negativo sull'Orto botanico sito nelle immediate vicinanze e sull'attivita' di ricerca scientifica dell'Universita' della Tuscia;

10. inoltre la rete infrastrutturale viterbese - gia' inadeguata - collasserebbe immediatamente se venisse realizzato il mega-aeroporto;

11. illustri scienziati e cattedratici di fama internazionale, autorevoli rappresentanti delle istituzioni - a cominciare dalla vicepresidente del Parlamento Europeo - hanno espresso una esplicita e motivata opposizione all'opera.

12. E' infine ovvio che se l'insipiente ed irresponsabile lobby politico-affaristica che vuole realizzare un'opera devastante e patogena proseguisse nella sua insensata ed illegittima iniziativa di aggressione al bene comune, al territorio, alle risorse e alla salute dei cittadini, cosi' ledendo gravemente i diritti soggettivi e i legittimi interessi della popolazione viterbese, ben presto i cittadini per difendere se stessi, i propri beni, il territorio ed i beni comuni, avvieranno tutte le opportune azioni legali presso le competenti magistrature civili, penali ed amministrative contro coloro che si renderanno in vario modo e misura corresponsabili di una cosi' sciagurata aggressione.

Sic stantibus rebus, ci e' sembrato opportuno informarla della reale situazione dell'area e della obiettiva irrealizzabilita' ed illegalita' del mega-aeroporto.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione ed opportuno chiarimento, e rinviandola fin d'ora alla vasta documentazione disponibile nel nostro sito www.coipiediperterra.org, voglia gradire distinti saluti,

dottoressa Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 16 aprile 2009

 

16. UN DOSSIER DOCUMENTARIO SULLA IRREALIZZABILITA' ED ILLEGALITA' DI UN MEGA-AEROPORTO NELL'AREA TERMALE DEL BULICAME A VITERBO

[Il dossier documentario puo' essere richiesto all'Isde di Viterbo (isde.viterbo at libero.it), al comitato che si oppone al mega-aeroporto (info at coipiediperterra.org), alla dottoressa Antonella Litta (antonella.litta at libero.it), al Centro di ricerca per la pace di Viterbo (nbawac at tin.it). Tutti i materiali in esso contenuti, e molti altri ancora, sono disponibili nel sito www.coipiediperterra.org]

 

Al Commissario Europeo ai Trasporti

Al Presidente della Commissione Ambiente e Sanita' del Parlamento Europeo

Al Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo

Al Presidente della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo

Alla Ministra dell'Ambiente

Al Ministro dei Beni Culturali

Al Ministro dei Trasporti

Al Ministro del Welfare

Al Presidente della Commissione Ambiente del Senato della Repubblica

Al Presidente della Commissione Cultura del Senato della Repubblica

Al Presidente della Commissione Sanita' del Senato della Repubblica

Al Presidente della Commissione Trasporti del Senato della Repubblica

Al Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati

Al Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati

Al Presidente della Commissione Sanita' della Camera dei Deputati

Al Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati

Al Presidente della Regione Lazio

All'Assessore all'Ambiente della Regione Lazio

All'Assessore alla Cultura della Regione Lazio

All'Assessore alla Mobilita' della Regione Lazio

All'Assessore alla Salute della Regione Lazio

Al Dirigente dell'assessorato all'Ambiente della Regione Lazio

Al Dirigente dell'assessorato alla Cultura della Regione Lazio

Al Dirigente dell'assessorato alla Mobilita' della Regione Lazio

Al Dirigente dell'assessorato alla Salute della Regione Lazio

Al Presidente della Commissione Ambiente della Regione Lazio

Al Presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio

Al Presidente della Commissione Mobilita' della Regione Lazio

Al Presidente della Commissione Salute della Regione Lazio

Al Presidente della Provincia di Viterbo

All'Assessore all'Ambiente della Provincia di Viterbo

All'Assessore all'Assistenza della Provincia di Viterbo

All'Assessore alla Cultura della Provincia di Viterbo

All'Assessore ai Trasporti della Provincia di Viterbo

Al Segretario generale della Provincia di Viterbo

Al Direttore generale della Provincia di Viterbo

Al Difensore civico della Provincia di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato all'Ambiente della Provincia di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato all'Assistenza della Provincia di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato alla Cultura della Provincia di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato ai Trasporti della Provincia di Viterbo

Al Presidente della Commissione Ambiente della Provincia di Viterbo

Al Presidente della Commissione Assistenza della Provincia di Viterbo

Al Presidente della Commissione Cultura della Provincia di Viterbo

Al Presidente della Commissione Trasporti della Provincia di Viterbo

Al Sindaco del Comune di Viterbo

All'Assessore all'Ambiente del Comune di Viterbo

All'Assessore all'Assistenza del Comune di Viterbo

All'Assessore alla Cultura del Comune di Viterbo

All'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Viterbo

All'Assessore ai Trasporti del Comune di Viterbo

All'Assessore all'Urbanistica del Comune di Viterbo

Al Segretario generale del Comune di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato all'Ambiente del Comune di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato all'Assistenza del Comune di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato alla Cultura del Comune di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato ai Trasporti del Comune di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato all'Urbanistica del Comune di Viterbo

Al Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Viterbo

Al Presidente della Commissione Assistenza del Comune di Viterbo

Al Presidente della Commissione Cultura del Comune di Viterbo

Al Presidente della Commissione Lavori Pubblici del Comune di Viterbo

Al Presidente della Commissione Trasporti del Comune di Viterbo

Al Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Viterbo

Al Prefetto di Viterbo

Al Presidente dell'Enac

Al Presidente dell'Enav

Alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per l'Etruria Meridionale

All'Arpa Lazio

Alla Asl di Viterbo

*

Oggetto: invio dossier documentario sulla irrealizzabilita' ed illegalita' di un mega-aeroporto collocato nell'area termale del Bulicame a Viterbo.

Egregi signori,

con la presente vi inviamo un sintetico dossier documentario sulla irrealizzabilita' ed illegalita' di un mega-aeroporto collocato nell'area termale del Bulicame a Viterbo.

In particolare alleghiamo:

a) appello ai medici dell'Alto Lazio del 19 febbraio 2009

b) lettera ai medici dell'Alto Lazio del 18 marzo 2008;

c) esposto al Cipe del 9 aprile 2009;

d) diffida al Ministro dei Trasporti del 6 aprile 2009;

e) lettera aperta ai consiglieri comunali di Viterbo del 22 febbraio 2009;

f) lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008

g) relazione al convegno nazionale dell'Isde-Italia del 4 aprile 2009

Distinti saluti,

dottoressa Antonella Litta

referente per la provincia di Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 15 aprile 2009

 

17. UN MEMORANDUM SULLA IRREALIZZABILITA' ED ILLEGALITA' DI UN MEGA-AEROPORTO A VITERBO

 

Al Presidente della Repubblica

Al Commissario Europeo ai Trasporti

Al Presidente della Commissione Ambiente e Sanita' del Parlamento Europeo

Al Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo

Al Presidente della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo

Alla Ministra dell'Ambiente

Al Ministro dei Beni Culturali

Al Ministro dei Trasporti

Al Ministro del Welfare

Al Presidente della Commissione Ambiente del Senato della Repubblica

Al Presidente della Commissione Cultura del Senato della Repubblica

Al Presidente della Commissione Sanita' del Senato della Repubblica

Al Presidente della Commissione Trasporti del Senato della Repubblica

Al Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati

Al Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati

Al Presidente della Commissione Sanita' della Camera dei Deputati

Al Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati

Al Presidente della Regione Lazio

All'Assessore all'Ambiente della Regione Lazio

All'Assessore alla Cultura della Regione Lazio

All'Assessore alla Mobilita' della Regione Lazio

All'Assessore alla Salute della Regione Lazio

Al Dirigente dell'assessorato all'Ambiente della Regione Lazio

Al Dirigente dell'assessorato alla Cultura della Regione Lazio

Al Dirigente dell'assessorato alla Mobilita' della Regione Lazio

Al Dirigente dell'assessorato alla Salute della Regione Lazio

Al Presidente della Commissione Ambiente della Regione Lazio

Al Presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio

Al Presidente della Commissione Mobilita' della Regione Lazio

Al Presidente della Commissione Salute della Regione Lazio

Al Presidente della Provincia di Viterbo

All'Assessore all'Ambiente della Provincia di Viterbo

All'Assessore all'Assistenza della Provincia di Viterbo

All'Assessore alla Cultura della Provincia di Viterbo

All'Assessore ai Trasporti della Provincia di Viterbo

Al Segretario generale della Provincia di Viterbo

Al Direttore generale della Provincia di Viterbo

Al Difensore civico della Provincia di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato all'Ambiente della Provincia di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato all'Assistenza della Provincia di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato alla Cultura della Provincia di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato ai Trasporti della Provincia di Viterbo

Al Presidente della Commissione Ambiente della Provincia di Viterbo

Al Presidente della Commissione Assistenza della Provincia di Viterbo

Al Presidente della Commissione Cultura della Provincia di Viterbo

Al Presidente della Commissione Trasporti della Provincia di Viterbo

Al Sindaco del Comune di Viterbo

All'Assessore all'Ambiente del Comune di Viterbo

All'Assessore all'Assistenza del Comune di Viterbo

All'Assessore alla Cultura del Comune di Viterbo

All'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Viterbo

All'Assessore ai Trasporti del Comune di Viterbo

All'Assessore all'Urbanistica del Comune di Viterbo

Al Segretario generale del Comune di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato all'Ambiente del Comune di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato all'Assistenza del Comune di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato alla Cultura del Comune di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato ai Trasporti del Comune di Viterbo

Al Dirigente dell'assessorato all'Urbanistica del Comune di Viterbo

Al Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Viterbo

Al Presidente della Commissione Assistenza del Comune di Viterbo

Al Presidente della Commissione Cultura del Comune di Viterbo

Al Presidente della Commissione Lavori Pubblici del Comune di Viterbo

Al Presidente della Commissione Trasporti del Comune di Viterbo

Al Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Viterbo

Al Prefetto di Viterbo

Al Presidente dell'Enac

Al Presidente dell'Enav

Alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per l'Etruria Meridionale

All'Arpa Lazio

Alla Asl di Viterbo

*

Oggetto: invio da parte del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo di un breve memorandum in forma di sommario dossier documentario sulla irrealizzabilita' ed illegalita' di un mega-aeroporto a Viterbo.

*

Egregi signori,

con la presente vi inviamo un breve memorandum in forma di sommario dossier documentario sulla irrealizzabilita' ed illegalita' di un mega-aeroporto a Viterbo.

In particolare alleghiamo:

1. esposto al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica del 9 aprile 2009;

2. diffida al Ministro dei Trasporti del 6 aprile 2009;

3. esposto alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per l'Etruria meridionale del 30 marzo 2009;

4. esposto al Ministro per i Beni culturali del 27 marzo 2009;

5. diffida al Sindaco del Comune di Viterbo del 20 dicembre 2008;

6. lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008;

7. lettera alla Ministra dell'Ambiente del 26 luglio 2008;

8. lettera al Ministro per i Beni e le Attivita' Culturali del 25 luglio 2008;

9. lettera aperta in forma di diffida al Presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) del 23 luglio 2008;

10. lettera al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 15 luglio 2008;

11. lettera al Commissario Europeo ai Trasporti del 12 luglio 2008.

Segnaliamo che varie altre comunicazioni a tutte le istituzioni variamente interessate alla vicenda sono presenti nel sito www.coipiediperterra.org, sito in cui sono raccolti tutti i principali materiali prodotti dall'iniziativa dei cittadini che si oppongono al mega-aeroporto a Viterbo dal luglio 2007 ad oggi.

Distinti saluti,

Peppe Sini

responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo

Viterbo, 16 aprile 2009

 

18. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

19. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1101 del 22 novembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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