Coi piedi per terra. 689



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 689 del 16 settembre 2012

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di aprile 2011 (parte quarta e conclusiva)

2. Una sola umanita': accogliere ed assistere tutti i migranti

3. Ora e sempre: no alla guerra

4. Il nucleare e' un crimine contro l'umanita'

5. Via il governo dell'eversione dall'alto, via il governo della prostituzione onnicorruttrice, via il governo della devastazione della biosfera, via il governo della guerra assassina e del colpo di stato razzista

6. Il ministro con le ali esterna ancora

7. Tre coltellate ancora

8. Acidonio Macarozzi: Tre odicine delle nuove gesta d'Oltremare

9. Si e' svolto il 21 aprile a Viterbo un incontro di riflessione e di iniziativa contro il razzismo, il neocolonialismo e la guerra

10. Contro guerra, razzismo e maschilismo

11. "La Resistenza continua nella nonviolenza": celebrato il 25 aprile a Viterbo

12. Opporsi alla guerra e al razzismo, difendere l'umanita'

13. Al colpo di stato del regime degli assassini opporre la Resistenza nonviolenta

14. Senza la scelta della nonviolenza, tutto e' subalternita' e complicita' con la guerra

15. La Corte di Giustizia dell'Unione Europea smaschera e denuncia il colpo di stato razzista in Italia

16 E' l'ora di passare all'azione diretta nonviolenta per impedire il decollo dei bombardieri stragisti, per difendere la legalita' costituzionale, per difendere la vita degli esseri umani bersagli delle bombe

17. Per Alfio

18. Alfio Pannega, un anno dopo

19. Far cessare la guerra assassina ed abrogare la normativa hitleriana del colpo di stato razzista

20. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI APRILE 2011 (PARTE QUARTA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di aprile 2011.

 

2. UNA SOLA UMANITA': ACCOGLIERE ED ASSISTERE TUTTI I MIGRANTI

 

L'Europa non e' fuori del mondo. E il mondo e' abitato dall'umanita'.

Vi e' una sola umanita'. In un'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.

E' dovere morale e civile accogliere ed assistere tutti i migranti.

Accogliere ed assistere tutti i migranti: vi e' una sola umanita'.

 

3. ORA E SEMPRE: NO ALLA GUERRA

 

La guerra consiste dell'uccisione di esseri umani.

Uccidere esseri umani e' un crimine.

La guerra e' il piu' grave delitto contro l'umanita'.

E' diritto e dovere di ogni essere umano opporsi ad ogni uccisione.

E' diritto e dovere di ogni essere umano opporsi alla guerra.

 

4. IL NUCLEARE E' UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'

 

Hiroshima e Nagasaki.

Cernobyl e Fukushima.

I morti e le aree contaminate per gli esperimenti nucleari.

I morti e le aree contaminate per le centrali nucleari.

I morti e le aree contaminate dai proiettili all'uranio impoverito.

Le scorie radioattive.

Le bombe atomiche nelle mani dei dittatori e delle mafie.

Le armi atomiche che di per se' rendono dittatoriali e mafiosi i poteri che le possiedono.

Il nucleare e' un crimine contro l'umanita'.

 

5. VIA IL GOVERNO DELL'EVERSIONE DALL'ALTO, VIA Il GOVERNO DELLA PROSTITUZIONE ONNICORRUTTRICE, VIA IL GOVERNO DELLA DEVASTAZIONE DELLA BIOSFERA, VIA IL GOVERNO DELLA GUERRA ASSASSINA E DEL COLPO DI STATO RAZZISTA

 

Proviamo a descrivere la situazione italiana con l'oggettivita' dell'osservatore che dice cio' che vede.

Vi e' un governo, e una maggioranza parlamentare con esso solidale, che vuole distruggere il principio dell'uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge; e per ottenerlo non esita a scatenare un attacco eversivo contro il potere giudiziario con l'obiettivo di imporre un totalitarismo di nuovo genere e di antica tradizione, in cui nelle sole mani del capo del governo e' ogni potere pubblico senza controllo alcuno.

Vi e' un capo del governo abituato a rapporti fondati sull'acquisto degli esseri umani, come fossero null'altro che schiavi, bestiame, inerti merci, zolla che si puo' frantumare per gioco. Nel piu' assoluto disprezzo delle leggi e della morale, nel piu' assoluto disprezzo della verita' e della dignita' umana, nel piu' assoluto disprezzo dei corpi e delle anime.

Vi e' una politica (e un'economia) saccheggiatrice che sta devastando e inquinando la biosfera a ritmi vertiginosi, una politica (e un'economia) che in breve tempo portera' l'umanita' alla catastrofe.

Nonostante la legge fondamentale della Repubblica lo proibisca, l'Italia sta partecipando a guerre terroriste e stragiste, in Afghanistan e in Libia; sta cooperando con poteri criminali nella commissione di massacri; rifornisce di armi dittatori, golpisti e mafiosi.

E sempre nonostante che la legge fondamentale della Repubblica lo proibisca, l'Italia sta perseguitando i migranti fino a provocare la morte di innumerevoli innocenti. Una persecuzione di tale violenza da essere arrivata alla negazione del piu' fondamentale dei diritti umani, il diritto di ogni essere umano a salvare la propria vita; il colpo di stato razzista culminato in Italia nella legge 94/2009; il colpo di stato razzista che nega accoglienza ed assistenza a quanti fuggono dalla morte per fame, da dittature e guerre; il colpo di stato razzista che e' giunto a dichiarare "criminali" degli esseri umani del tutto innocenti solo perche' non possiedono un foglio di carta; il colpo di stato razzista che consegna nelle mani delle mafie e rende schiavi innumerevoli innocenti; il colpo di stato razzista che causa la morte di innumerevoli innocenti nel braccio di mare che separa l'Europa dall'Africa.

Questo governo criminale e criminogeno, questo governo barbaro e golpista, questo governo grottesco e feroce, questo governo va costretto alle dimissioni.

*

Questo governo va costretto alle dimissioni.

Con la forza della verita'.

Con la forza della legalita'.

Con la forza della democrazia.

Con la scelta della nonviolenza, che difende ed invera i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Con la scelta della nonviolenza, che ad ogni violenza si oppone.

 

6. IL MINISTRO CON LE ALI ESTERNA ANCORA

 

Riferiscono le cronache locali che il ministro dei Trasporti ancora una volta esterna in pro della realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo.

Un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato e illegale.

Un mega-aeroporto che massacrerebbe irreversibilmente la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame cantato da Dante, un bene dell'umanita' intera.

*

Sara' quindi necessario replicare con la forza della verita' ricordando al ministro, e a tutti i manutengoli della lobby speculativa e vandalica del mega-aeroporto, che la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore dell'area del Bulicame avrebbe come immediate e disastrose conseguenze:

a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;

c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');

e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';

f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;

g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

*

Quell'area va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.

*

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 19 aprile 2011

 

7. TRE COLTELLATE ANCORA

 

1. Non vi e' dubbio che Gheddafi sia un dittatore sanguinario, e prova ne e' ad esempio che fino a ieri per conto dell'Italia neonazista faceva perseguitare, torturare, rinchiudere in lager ed assassinare i migranti che passando attraverso la Libia cercavano di venire nel nostro paese in fuga da fame, dittature e guerre.

Ma non si capisce come si possa pretendere di spacciare i suo ex-ministri golpisti per eroi della democrazia.

Quel Mustafa Jalil, capo dell'autoproclamato "Consiglio nazionale di transizione" libico, personaggio che fino al febbraio 2011 - due mesi fa, non il secolo scorso - era il ministro della giustizia del governo libico (cioe' del governo "di Gheddafi", come si usa dire ora), nella sua prima sortita nel nostro paese rassicura l'Italia che a golpe riuscito e Gheddafi forse abbattuto (e se il golpe riuscira', sara' grazie alle stragi compiute dall'aviazione della Nato ed al sostegno ed alla direzione sul terreno dei "consiglieri militari" di Francia, Gran Bretagna e Italia, per non dire degli armamenti di cui i suoi miliziani dispongono: armamenti che qualcune deve pur aver fornito e continuato a fornire visto che non si tratta precisamente di coltelli da cucina), ebbene, la Libia continuera' ad essere il gendarme preposto a fermare i migranti che dall'Africa e dall'Asia cercano di giungere in Italia.

Cosa questo significhi, chiunque puo' capire.

Non vi e' dubbio che Gheddafi sia un dittatore sanguinario: ma se dovessimo fare l'elenco di tutti i governanti assassini, sarebbe lungo il conto, e tra di loro non mancherebbero ne' Obama ne' Putin ne' il governo cinese ne' quello italiano.

Una cosa e' la lotta popolare nonviolenta contro la dittatura, e ad essa va sempre il sostegno di ogni persona decente; altra cosa e' la gerarchia golpista e militarista armata e sostenuta dall'imperialismo razzista e neocoloniale, gerarchia golpista e militarista che fin d'ora dichiara che continuera' a perseguitare e trucidare i migranti per conto dell'Europa goebbelsiana.

Una cosa e' la resistenza nonviolenta della popolazione alla violenza del regime; altra cosa e' un esercito armato e guidato dalla Nato e dalle potenze europee che ancora qualche decennio fa dominavano il Maghreb con la sanguinaria ferocia dello sfruttamento coloniale.

Una cosa e' adoperarsi per salvare delle vite, altra cosa e' assassinare coi bombardamenti li', e perseguitare e far morire gli innocenti fuggiaschi in mare e qua, come fanno i regimi razzisti dell'Europa del postumo trionfo hitleriano.

Una cosa e' opporsi a una dittatura, altra cosa e' scatenare una guerra attraverso cui dittatori piu' forti vogliono abbattere un dittatore piu' debole, stati piu' potenti vogliono appropriarsi delle risorse di uno stato meno forte, governi piu' voraci vogliono ulteriormente rapinare popoli due volte vittima.

*

2. Il governo italiano (che fino a due mesi fa era forse il maggior complice a livello internazionale del regime sanguinario di Gheddafi) ha deciso l'invio di consiglieri militari a sostegno dei golpisti in Libia. Come gli Usa a sostegno del regime di Saigon molti anni fa in Vietnam. Gia' si sa cosa ne segue, quale diluvio di sangue e di orrori che agli orrori pregressi si aggiungono.

*

3. Che in Italia pressoche' nessuno versi una lacrima o soffi una parola sull'orrore della guerra afgana alla quale l'Italia da un decennio criminalmente partecipa, e' un fatto che la dice lunga su quanto vasta e profonda sia la complicita' con la guerra assassina, e quanto grave ed abissale quindi sia la corruzione morale e civile nel nostro paese, la disumanizzazione di massa.

Dal capo dello stato a tutte le forze politiche rappresentate in parlamento nella presente e nella passata legislatura (e che gestiscono quindi anche tutti gli enti locali: rendendo effettualmente manutengolo anche ogni pubblico amministratore da loro li' collocato) non vi e' nessun prominente che non sia complice di questo crimine. E tanti che si pretendono pacifisti - e fin "nonviolenti", qualunque cosa con questa parola intendano dire - da anni sono anch'essi complici, e forse i piu' ipocriti e quindi i piu' ripugnanti (e sovente naturalmente ben retribuiti con incarichi, finanziamenti, carriere e prebende di vario genere), di quell'eccidio che tuttora perdura.

Almeno chi scrive queste righe a quell'orrore non si e' prostituito, almeno chi redige questo foglio alla guerra assassina ha continuato ad opporsi.

La guerra e' sempre nemica dell'umanita'.

Opporsi alla guerra e al razzismo, opporsi alla distruzione di vite umane e della biosfera, opporsi al potere maschilista e patriarcale (di tutti questi crimini prima radice e strutturale fondamento), e' il primo dovere di ogni persona decente.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

8. ACIDONIO MACAROZZI: TRE ODICINE DELLE NUOVE GESTA D'OLTREMARE

 

I.

La quarta sponda del mare nostro

la caccia aperta al lurido mostro

la coalizione della virtu'

contro i meschini piccini laggiu'

sotto i mirini dei voli Nato

frusta e terrore d'ogni malnato.

 

Ah quale gioia volare e colpire

levansi vampe ardono pire

il nostro ufficio di sola igiene

carbonizzando le vili schiene

in tal missione di civilta'

siamo in quaranta piu' Ali' Baba'.

 

II.

Dei libici la colpa e' presto detta:

di sopra quei pezzenti peccatori,

e il gas ed il petrolio sottoterra.

Che scandalo (percio' li bombardiamo).

 

E il nostro piano e la nostra vendetta

e' sotterrare loro e tirar fuori

quel ben di dio, che sia bottin di guerra

del vincitore (e noi ce lo prendiamo).

 

III.

Dall'alto e' come un gioco

accendere le luci degli incendi.

Dal basso crepitante un grido roco

si leva e non l'intendi.

 

Dalla televisione gli assassini

ti arruolano che stai nella poltrona

uccidi anche tu un po' di beduini

se questa sera sei di luna buona.

 

Chiamano terrorista chi ha commesso

funesto un di' un massacro:

povero fesso

ne avesse fatti cento, varrebbe da lavacro.

 

9. SI E' SVOLTO IL 21 APRILE A VITERBO UN INCONTRO DI RIFLESSIONE E DI INIZIATIVA CONTRO IL RAZZISMO, IL NEOCOLONIALISMO E LA GUERRA

 

Giovedi' 21 aprile si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace" un incontro di riflessione e di iniziativa contro il razzismo, il neocolonialismo e la guerra.

Nel corso dell'incontro e' stata esaminata la tragica situazione presente dell'umanita', ed e' stato espresso l'impegno ad ulteriori iniziative in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

I partecipanti all'incontro hanno rivolto un appello alle istituzioni italiane affinche' cessi la persecuzione dei migranti, e ad ogni essere umano in fuga da fame, guerre e dittature sia riconosciuto il diritto ad essere accolto ed assistito, come vuole la Costituzione della Repubblica Italiana, come vuole la legge morale incisa nella coscienza di ogni essere umano.

I partecipanti all'incontro hanno rivolto un appello alle istituzioni italiane affinche' cessi la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan e in Libia. La guerra e' nemica dell'umanita', e la Costituzione della Repubblica Italiana esplicitamente "ripudia la guerra" e proibisce che l'Italia partecipi a quegli scellerati eccidi.

I partecipanti all'incontro hanno rivolto un appello alle istituzioni italiane affinche' l'Italia cessi di fornire armi ed assistenza militare a dittatori e golpisti, a regimi violatori della dignita' umana e ad organizzazioni palesemente mafiose.

I partecipanti all'incontro hanno rivolto un appello alla societa' civile organizzata ed alla popolazione italiana affinche' vi sia una insurrezione nonviolenta in difesa della legalita', della civilta', dell'umanita'. Un'insurrezione nonviolenta contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni, contro tutte le guerre. Un'insurrezione nonviolenta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Un'insurrezione nonviolenta per inverare l'impegno scritto nella Carta delle Nazioni Unite.

Un'insurrezione nonviolenta per inverare l'impegno scritto nella Dichiarazione universale dei diritti umani.

Un'insurrezione nonviolenta per inverare l'impegno scritto nella Costituzione della Repubblica Italiana.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

10. CONTRO GUERRA, RAZZISMO E MASCHILISMO

 

Conosciamo un solo modo di celebrare il 25 aprile, anniversario della liberazione dal barbaro dominio fascista.

E questo modo e' continuare la lotta contro la guerra, il razzismo e il maschilismo.

Tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.

Vi e' una sola umanita'.

 

11. "LA RESISTENZA CONTINUA NELLA NONVIOLENZA": CELEBRATO IL 25 APRILE A VITERBO

 

Presso il "Centro di ricerca per la pace" a Viterbo e' stato celebrato il 25 aprile, anniversario della Liberazione dal nazifascismo, con un incontro di studio e di testimonianza sul tema: "La Resistenza continua nella lotta nonviolenta contro la guerra, contro il razzismo, contro la mafia, contro il potere maschilista e patriarcale, contro la devastazione della biosfera".

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati testi di Hannah Arendt, Piero Calamandrei, Mohandas Gandhi, Primo Levi, Vandana Shiva, Virginia Woolf, ed alcune lettere dei condannati a morte della Resistenza.

*

Il responsabile della struttura pacifista viterbese, Peppe Sini, aprendo l'incontro ha evidenziato come il senso e la speranza della Resistenza e della Liberazione abbiano successivamente trovato una trascrizione in termini giuridici nel testo della Costituzione della Repubblica Italiana e nella Dichiarazione universale dei diritti umani, e come sia dovere e diritto di ogni persona decente impegnarsi affinche' siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Essere fedeli a quanti si opposero alla barbarie totalitaria e all'orrore della Shoah, e quindi essere fedeli alla Costituzione italiana e alla fondamentale Dichiarazione approvata nel 1948 dall'assemblea generale delle Nazioni Unite, implica opporsi ad ogni violenza contro qualunque essere umano.

In concreto, proseguire l'impegno che fu della Resistenza oggi significa opporsi alla guerra e al razzismo, ai poteri criminali e alla devastazione della biosfera, al potere maschilista e patriarcale che e' prima radice di ogni violazione dei diritti umani in quanto nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano.

Nella situazione presente questo impegno richiede una nitida e intransigente coerenza tra mezzi e fini, richiede la scelta limpida e rigorosa della nonviolenza.

*

Al termine dell'incontro i partecipanti hanno nuovamente espresso l'impegno e l'appello a contrastare la persecuzione dei migranti e dei viaggianti; l'impegno e l'appello affinche' ad ogni essere umano in fuga da fame, guerre e dittature sia riconosciuto il diritto ad essere accolto ed assistito, come stabilisce la Costituzione della Repubblica Italiana, come stabilisce la Dichiarazione universale dei diritti umani.

I partecipanti all'incontro hanno anche nuovamente espresso l'impegno e l'appello affinche' cessi l'illegale e criminale partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan e in Libia (guerre alle quali la Costituzione italiana esplicitamente proibisce al nostro paese di prendere parte); la guerra, consistendo dell'uccisione di esseri umani, e' nemica dell'umanita', ed e' compito dell'umanita' abolirla prima che essa distrugga la civilta' umana.

I partecipanti all'incontro hanno infine nuovamente espresso l'impegno e l'appello affinche' l'Italia cessi di fornire armi ed assistenza militare a dittatori e golpisti, a regimi violatori della dignita' umana e ad organizzazioni palesemente mafiose.

*

Celebrare il 25 aprile richiede un impegno sincero e concreto ad opporsi alla guerra, agli eserciti e alle armi; un impegno sincero e concreto ad opporsi ai poteri sfruttatori e oppressori; un impegno sincero e concreto a difendere la biosfera casa comune dell'umanita' intera; un impegno sincero e concreto a difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Solo la nonviolenza raccoglie, prosegue ed invera il messaggio della Resistenza e della Liberazione.

Solo la nonviolenza si oppone al totalitarismo, al militarismo, al maschilismo, al potere mafioso.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

12. OPPORSI ALLA GUERRA E AL RAZZISMO, DIFENDERE L'UMANITA'

 

Opporsi alla guerra e al razzismo, difendere l'umanita'.

Insorgere contro il regime delle stragi e delle persecuzioni.

Salvare le vite, difendere la civilta'.

E' l'ora della resistenza nonviolenta contro il regime golpista e assassino della guerra e del razzismo.

E' l'ora dell'insurrezione nonviolenta in difesa della legalita' costituzionale, della democrazia repubblicana, della civilta' giuridica, del diritto a non essere uccisi, dell'umanita' che e' una.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

13. AL COLPO DI STATO DEL REGIME DEGLI ASSASSINI OPPORRE LA RESISTENZA NONVIOLENTA

 

Con la partecipazione alla illegale e criminale guerra terrorista e stragista in Libia, che fa seguito alla partecipazione alla illegale e criminale guerra terrorista e stragista in Afghanistan, il governo italiano ha confermato di collocarsi fuori della legalita' costituzionale, che la partecipazione a quelle guerre proibisce.

E' un vero e proprio colpo di stato bellicista contro cui e' diritto e dovere di ogni istituzione legale, di ogni associazione democratica, di ogni persona decente insorgere con la scelta e la forza della nonviolenza per salvare delle vite umane, per difendere la legalita', la democrazia, la civilta' umana, i diritti umani di tutti gli esseri umani.

*

Con la persecuzione razzista dei migranti, iniziata con la legge Turco-Napolitano che riapri' in Italia i campi di concentramento in cui recludere persone del tutto innocenti e culminata con la legge 94/2009 (il cosiddetto "pacchetto sicurezza") che consente la piu' crudele ed infame persecuzione di persone del tutto innocenti, il governo italiano ha confermato di collocarsi fuori della legalita' costituzionale, che invece si oppone al razzismo e dispone il dovere di accogliere ed assistere le persone in fuga da guerre e dittature, da fame e morte.

E' un vero e proprio colpo di stato razzista contro cui e' diritto e dovere di ogni istituzione legale, di ogni associazione democratica, di ogni persona decente insorgere con la scelta e la forza della nonviolenza per salvare delle vite umane, per difendere la legalita', la democrazia, la civilta' umana, i diritti umani di tutti gli esseri umani.

*

Con la dichiarazione di voler impedire il referendum sul nucleare con uno squallido escamotage al fine di successivamente imporre il nucleare contro la volonta' (e il diritto alla vita, alla sicurezza e alla salute) del popolo italiano, il capo del governo italiano ha confermato di collocarsi fuori della legalita' costituzionale, che attribuisce la sovranita' al popolo.

E' un vero e proprio colpo di stato autocratico contro cui e' diritto e dovere di ogni istituzione legale, di ogni associazione democratica, di ogni persona decente insorgere con la scelta e la forza della nonviolenza per salvare delle vite umane, per difendere la legalita', la democrazia, la civilta' umana, i diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

14. SENZA LA SCELTA DELLA NONVIOLENZA, TUTTO E' SUBALTERNITA' E COMPLICITA' CON LA GUERRA

 

Opporsi occorre alla guerra e al razzismo.

Insorgere occorre contro il governo golpista.

In difesa del diritto alla vita di ogni essere umano.

Con la scelta della nonviolenza.

Poiche' senza la scelta della nonviolenza tutto e' subalternita' e complicita' con la guerra.

*

Non sono credibili gli accorati appelli contro i bombardamenti italiani, se non ci si oppone anche alla messa a disposizione delle basi italiane per i bombardieri delle altre potenze massacratrici.

Non sono credibili i solenni proclami contro la guerra in Libia, se non ci si oppone anche alla guerra in Afghanistan.

Non sono credibili le esternazioni generiche contro la guerra, se non ci si oppone anche agli eserciti e alle armi.

Non sono credibili le roboanti esortazioni alla pace, se non si nomina, non si propone, non si testimonia l'alternativa necessaria e urgente, il passo concreto e indispensabile da compiere: la scelta della nonviolenza.

Poiche' senza la scelta della nonviolenza tutto e' subalternita' e complicita' con la guerra.

*

Opporsi occorre alla guerra e al razzismo.

Insorgere occorre contro il governo golpista.

In difesa del diritto alla vita di ogni essere umano.

Con la scelta della nonviolenza, forza della verita'.

Con la scelta della nonviolenza, affermazione della dignita' di tutti gli esseri umani.

Con la scelta della nonviolenza, amore solidale per l'umanita' che e' una e infinitamente plurale.

Con la scelta della nonviolenza, amore accudente per la biosfera casa comune dell'umanita' intera.

Poiche' senza la scelta della nonviolenza tutto e' subalternita' e complicita' con la guerra.

*

Opporsi occorre alla guerra e al razzismo.

Insorgere occorre contro il governo golpista.

In difesa del diritto alla vita di ogni essere umano.

Con la scelta della nonviolenza: in difesa della legalita', della democrazia, della civile convivenza, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Con la scelta della nonviolenza: eredita' della Resistenza, verita' della Liberazione, spirito animatore e progressivo itinerario della Carta delle Nazioni Unite e della Costituzione della Repubblica Italiana, promessa e impegno della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Poiche' senza la scelta della nonviolenza tutto e' subalternita' e complicita' con la guerra.

 

15. LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UNIONE EUROPEA SMASCHERA E DENUNCIA IL COLPO DI STATO RAZZISTA IN ITALIA

 

Riferiscono le agenzie di informazione che con un pronunciamento inequivocabile nella sostanza, la Corte di Giustizia europea ha dichiarato in contrasto con la Direttiva europea vigente l'architrave stesso della criminale e criminogena legge italiana 94/2009, ovvero l'introduzione nell'ordinamento italiano del "reato di clandestinita'", norma palesemente incostituzionale e fascista che implica che una persona innocente puo' essere perseguitata e incarcerata per il solo fatto di esistere e trovarsi con documenti insufficienti in un paese di cui non ha la cittadinanza.

*

Ricordando che anche varie norme dell'Unione Europea in materia di immigrazione sono scandalosamente complici di politiche razziste ed e' quindi necessaria una radicale riforma per addivenire a una normativa europea che finalmente rispetti quanto sancito nella Dichiarazione universale dei diritti umani, e' evidente che la misura imposta nell'estate 2009 dal governo italiano con un vero e proprio golpe razzista costituiva un tale scandalo che la stessa Corte di Giustizia europea ha dovuto seccamente bocciarla.

Sia quindi definitivamente abrogata in toto quella infame legge razzista; torni l'Italia al rispetto della legalita' costituzionale, della civilta' giuridica, dei diritti umani.

*

Con piu' forza deve continuare l'impegno di ogni istituzione legale, di ogni associazione democratica, di ogni persona decente, contro il razzismo persecutore e contro la guerra assassina; con piu' forza deve continuare l'impegno dell'umanita' intera in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

16. E' L'ORA DI PASSARE ALL'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA PER IMPEDIRE IL DECOLLO DEI BOMBARDIERI STRAGISTI, PER DIFENDERE LA LEGALITA' COSTITUZIONALE, PER DIFENDERE LA VITA DEGLI ESSERI UMANI BERSAGLI DELLE BOMBE

 

Lo scrivo con la semplicita' e quindi con la solennita' che sono necessarie: e' l'ora di passare all'azione diretta nonviolenta per impedire il decollo dei bombardieri stragisti, per difendere la legalita' costituzionale, per difendere la vita degli esseri umani bersagli delle bombe.

 

17. PER ALFIO

 

A un anno dalla scomparsa di Alfio Pannega, figura storica della Viterbo popolare ed antifascista, molte persone che gli hanno voluto bene, e in modo particolare i suoi compagni di vita e di lotte del centro sociale occupato autogestito "Valle Faul", lo ricordano il 30 aprile e il primo maggio 2011 con due giorni di iniziative (tra cui mostre, spettacoli teatrali, un concerto), che cominceranno nel quartiere medioevale viterbese di San Pellegrino sabato mattina, proseguiranno presso il centro sociale nel pomeriggio di sabato e la mattina della domenica, e si concluderanno con una passeggiata a Castel d'Asso il pomeriggio della domenica.

Alfio Pannega e' stato generoso protagonista di molte esperienze di impegno culturale e civile, di solidarieta' concreta e di difesa dei diritti umani e dei beni comuni.

E' stato anche partecipe, fin dalla fondazione, del nostro comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.

Cosi' come lo ricordiamo nelle iniziative in difesa dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, lo ricordiamo anche in tante altre iniziative contro la guerra e contro il razzismo, per l'acqua bene comune e diritto umano e contro la criminale follia nucleare.

E' anche in suo nome e nel suo ricordo che continueremo la lotta in difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani, contro ogni forma di sfruttamento, di oppressione, di ingiustizia, di violenza.

Grati ad Alfio Pannega per l'esempio e la lezione di dignita', di civilta', di umanita', che con l'intera sua vita ci ha donato.

Nel primo anniversario della scomparsa ci associamo al ricordo e invitiamo tutti i cittadini di Viterbo a partecipare alle iniziative in sua memoria promosse dal centro sociale "Valle Faul".

*

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 28 aprile 2011

 

18. ALFIO PANNEGA, UN ANNO DOPO

 

Un anno fa moriva Alfio Pannega.

Sabato 30 aprile e domenica primo maggio molti degli amici piu' cari lo ricordano a Viterbo con due giorni di iniziative che si svolgeranno sia in citta', nel quartiere medioevale di San Pellegrino, sia nella campagna di Castel d'Asso, e naturalmente presso il centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" (che nell'area ex-Cogema nella campagna di Castel d'Asso da alcuni anni si e' trasferito), il centro sociale che e' stato la casa e la famiglia di Alfio negli ultimi due decenni della sua lunga vita, e che di Alfio s'impegna a serbare la memoria e proseguire la riflessione e le lotte.

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Era nato a Viterbo nel 1925, e della citta', della profonda sua anima popolare, era un simbolo, un simbolo luminoso.

Gia' anziano, quando sembrava lo avviluppasse ormai una nebbiosa solitudine e fosse in agguato un incipiente declinare, nel 1993 per cosi' dire rinacque, trovo' una nuova e vasta umana famiglia (la famiglia degli animali, che accudiva con immenso amore, non lo aveva mai abbandonato) e visse una seconda giovinezza: quando con l'occupazione dell'ex gazometro e la nascita del centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" una generazione di giovani e giovanissimi lo conobbe nella sua autenticita' e si riconobbe in lui, nel suo magistero di persona limpida ed integra, semplice e generosa, compassionevole e solidale, in Alfio riscoprendo le ragioni della dignita' umana e della lotta per i diritti di tutti.

Per molti di quei giovani Alfio Pannega e' stato come un secondo padre, e un maestro di vita.

Da lui seppero la storia della Viterbo proletaria e antifascista, da lui appresero i segreti dell'alimentarsi con cio' che la campagna offre a chi la conosce e l'ama, da lui conobbero la sapienza, la saggezza, la dignita', la virtu' eroica e misericordiosa che e' dei poveri che non si arrendono all'ingiustizia e alla degradazione del mondo.

Attraverso lui scoprirono la poesia a braccio ma anche la tradizione dantesca e dei poemi cavallereschi, il piacere della declamazione e dell'improvvisazione, della memoria di antiche parole che da quella voce venivano fatte nuove, e nuovamente vere a dire i compiti dell'oggi per ogni persona decente.

Aveva una innata vocazione pedagogica, ed insegnava nell'unico modo in cui si insegna veramente qualcosa: con l'amore, con l'esempio.

Poco prima della morte tenne presso la Sala Regia di Palazzo dei Priori a un pubblico di giovanissimi una "lectio magistralis" sul valore della cultura, della solidarieta' e della liberta' che profondamente commosse gli astanti e la citta', e che resta uno dei culmini dell'epifania della politica a Viterbo.

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E per la citta' di Viterbo, che immensamente amo', Alfio Pannega e' stato e resta un testimone, un segno di contraddizione, una pietra di paragone: testimone di una Viterbo popolare ad un tempo colta e umile, generosa e orgogliosa dei suoi saperi e delle sue pratiche, della sua storia e della sua resistenza alla barbarie che lungo i secoli e di nuovo e vieppiu' in questi ultimi anni l'eversione dall'alto tenta di imporre alla citta'; segno di contraddizione e avversario non riconciliato di ogni potere oppressivo e menzognero contro cui ancora nei suoi tardi anni e fino all'ultimo giorno di vita continuo' a lottare in nome dei diritti di tutti, per la dignita' e la liberazione di tutti; pietra di paragone per quante e quanti ne conobbero la persona e ne intesero il messaggio.

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E resta un simbolo e una guida per la lotta del movimento delle oppresse e degli oppressi: generoso nell'accogliere e nel donare, antifascista, militante del movimento operaio e della solidarieta' internazionale, tenacemente impegnato contro il razzismo, contro la guerra, in difesa dell'ambiente (e in difesa dei diritti non solo degli esseri umani, ma anche degli altri animali non umani), aveva partecipato e fortemente contribuito all'elaborazione teorica e pratica, morale e politica, che aveva portato il centro sociale di Viterbo alla scelta della nonviolenza.

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Il 30 aprile e il primo maggio Alfio Pannega sara' ricordato in questa antica citta e nell'ubertosa sua campagna non come una figurina del passato, non come un "personaggio caratteristico" da imbalsamare nell'aneddotica; ma come una persona straordinariamente colta e versatile, portatrice di un'esperienza forte e di molte preziose riflessioni, come un compagno di vita e di lotte, come un uomo che fino all'ultimo giorno della sua vita lotto' per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani, per difendere la biosfera casa comune dell'umanita' intera, per una umanita' di persone libere, solidali ed eguali in diritti, per una cultura prassi di liberazione, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.

 

19. FAR CESSARE LA GUERRA ASSASSINA ED ABROGARE LA NORMATIVA HITLERIANA DEL COLPO DI STATO RAZZISTA

 

Le due cose piu' necessarie ed urgenti oggi in Italia a noi pare che siano queste.

Far cessare la partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan e in Libia.

Far cessare la persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti.

Ovvero tornare al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana.

Tornare alla civile convivenza.

Vi e' una sola umanita'.

 

20. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Numero 689 del 16 settembre 2012

 

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