Al Ministro della Difesa



 

LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA DIFESA

"NON UN GIORNO DI PIU'"

 

APPELLO PER LA CESSAZIONE IMMEDIATA DELLA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA AFGANA

 

Signor Ministro della Difesa,

 

cosa ha a che vedere con la nozione di "difesa" la guerra che anche l'Italia conduce da oltre dieci anni in Afghanistan?

Le stragi li' commesse come possono "difendere" il nostro paese?

Non e' vero piuttosto il contrario? Cioe' che quella e' una guerra effettualmente imperialista e razzista, colonialista e mafiosa, terrorista e totalitaria, cui l'Italia assurdamente partecipa del tutto illegalmente, del tutto criminalmente, in flagrante violazione dell'articolo 11 della nostra Costituzione; una guerra contro un intero popolo, una guerra che fomenta e favoreggia l'odio e il terrorismo su scala planetaria: come negare onestamente che di questo si tratti?

E di questo trattandosi, non e' allora vero anche che quella guerra mette in pericolo il nostro paese, e rende anche la nostra popolazione bersaglio di prevedibili azioni ritorsive?

Ed infine: come non vedere che ogni guerra e' guerra contro l'umanita', poiche' tutti gli esseri umani parimenti fanno parte dell'unica umana famiglia e quindi ogni uccisione replica il gesto di Caino contro Abele?

E nell'epoca tremenda inaugurata dalle due guerre mondiali, da Auschwitz e da Hiroshima, dai gulag e dai lager, dai genocidi e dall'atomica, dai totalitarismi onnicidi, non e' forse compito improcrastinabile dell'umanita' bandire la guerra, prima che la guerra annienti la civilta' umana?

*

Signor Ministro della Difesa,

da alcuni giorni abbiamo promosso un appello al Presidente della Repubblica, al Parlamento, al Governo, affinche' si deliberi la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana; ed attraverso questo preliminare e sostanziale atto di civilta' si possa avviare finalmente, credibilmente, adeguatamente un impegno concreto e coerente del nostro paese per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione; per il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani; un impegno autenticamente umanitario che per essere tale deve essere rigorosamente non armato e nonviolento.

Quell'appello rivolgiamo ora direttamente anche a lei.

*

Signor Ministro della Difesa,

Cessi immediata la partecipazione italiana alla guerra afgana.

E si impegni quindi l'Italia contro la guerra, contro le uccisioni, contro le persecuzioni: per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, dei territori e delle societa'; per il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Non si attenda un solo giorno di piu'. Solo la pace salva le vite.

 

Distinti saluti,

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

 

Viterbo, 12 settembre 2012

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/