Telegrammi. 920



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 920 del 13 maggio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Alcuni modesti suggerimenti al governo per tagliare alcuni degli sprechi piu' odiosi

2. Si e' svolto l'11 maggio a Viterbo un incontro di formazione su "Empatia e nonviolenza nelle relazioni di cura e nei conflitti sociali"

3. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. ALCUNI MODESTI SUGGERIMENTI AL GOVERNO PER TAGLIARE ALCUNI DEGLI SPRECHI PIU' ODIOSI

 

Sostiene il governo di voler tagliare gli sprechi.

Ci permettiamo alcuni suggerimenti.

1. Cessare di partecipare alla guerra in Afghanistan. Si risparmierebbero non solo ingenti risorse finanziarie, ma anche tante vite umane. Tante vite umane.

2. Desistere dall'acquisto di 90 cacciabombardieri F-35 predisposti per armamento nucleare. Si risparmierebbe un mucchio di soldi dei cittadini italiani che di quelle armi apocalittiche non hanno proprio alcun bisogno, e si eviterebbe di contribuire a mettere in pericolo il futuro dell'umanita'. Il futuro dell'umanita'.

3. Abrogare tutte le scellerate misure razziste che tra l'altro hanno imposto in Italia i campi di concentramento e le deportazioni. Cessando di perseguitare i migranti si risparmierebbero non solo enormi risorse finanziarie, ma si cesserebbe anche di commettere un crimine nazista. Un crimine nazista.

4. Si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, che proibisce la guerra e il razzismo. Rispettare la Costituzione, legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico, non solo e' doveroso ma conviene: si salvano vite umane, si evitano colossali sperperi del pubblico denaro, si da' l'esempio di un paese democratico, di uno stato di diritto, dell'umana civilta'. Dell'umana civilta'.

Ci pensino lorsignori ministri.

 

2. INCONTRI. SI E' SVOLTO L'11 MAGGIO A VITERBO UN INCONTRO DI FORMAZIONE SU "EMPATIA E NONVIOLENZA NELLE RELAZIONI DI CURA E NEI CONFLITTI SOCIALI"

 

Si e' svolto venerdi' 11 maggio 2012 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", un incontro di formazione su "Empatia e nonviolenza nelle relazioni di cura e nei conflitti sociali".

Nel corso dell'incontro sono state analizzate situazioni concrete a partire dalle esperienze dei partecipanti e si e' fatto riferimento alla riflessione di pensatrici e pensatori come Hannah Arendt, Ernesto Balducci, Franco Basaglia, Gregory Bateson, Danilo Dolci, Franca Ongaro Basaglia, Emmanuel Levinas, Gene Sharp, Vandana Shiva, Edith Stein, Silvia Vegetti Finzi, Simone Weil.

 

3. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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