Telegrammi. 913



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 913 del 6 maggio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Qui ed ora

2. La retorica e la realta'. E due semplici proposte per abolire spese peggio che inutili e contribuire a risanare il bilancio dello stato

3. Ippolito B. Stanzavecchia: Per A. P., due anni dopo

4. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. QUI ED ORA

 

Alla rapina privata opporre la socializzazione: dei beni, dei diritti, dei doveri.

All'universale paura opporre l'universale solidarieta'.

Alla violenza e alla menzogna, opporre la nonviolenza.

Essere ora, in figura e in atto, l'internazionale futura umanita'.

 

2. EDITORIALE. LA RETORICA E LA REALTA'. E DUE SEMPLICI PROPOSTE PER ABOLIRE SPESE PEGGIO CHE INUTILI E CONTRIBUIRE A RISANARE IL BILANCIO DELLO STATO

 

La retorica governativa

La plumbea retorica governativa cerca di mascherare una tragica realta': il saccheggio del pubblico erario e dei pubblici beni da parte delle classi possidenti e del ceto politico e manageriale ai loro interessi legati.

La politica economica del governo attuale non e' diversa da quella del precedente: colpire le classi sfruttate ed oppresse, favoreggiare i detentori dei patrimoni e delle rendite e massime la speculazione finanziaria e i poteri mafiosi ad essa connessi.

E del resto il parlamento in carica e' ancora quello uscito dalle elezioni del 2008, ultimo trionfo del blocco berlusconiano, corruttore e filomafioso, neofascista e razzista, il blocco dell'eversione dall'alto, del gangsterismo eretto a metodo e sistema. Ed e' questo parlamento che in ultima istanza vota i provvedimenti governativi, ovvero la fiducia ad esso governo - voti di fiducia attraverso cui quei provvedimenti pienamente avalla ed effettuali rende.

*

Spese inutili

Quando il governo proclama che intende tagliare le spese inutili, dice bene ma razzola male.

Spese inutili non sono quelle attraverso cui lo stato garantisce, difende e promuove i diritti della popolazione: quelle sono spese utili e necessarie, poiche' solo riconoscendo e sostenendo il diritto di tutti alla casa, al lavoro, alla salute, al sapere, all'assistenza, a un ambiente vivibile, l'ordinamento giuridico di uno stato costituzionale di diritto e' democratico, civile, garantisce la convivenza, ovvero il diritto alla vita e alla dignita' delle persone che nel territorio sotto la sua giurisdizione vivono.

Spese inutili - peggio che inutili - sono invece quelle degli spropositati emolumenti e inammissibili privilegi ai grandi capitali ed ai loro detentori, al ceto manageriale degli interessi speculativi, a quella vasta area del ceto politico e delle macchine politiche palesemente parassitaria e predatoria, clientelare e tangentizia.

Spese inutili - peggio che inutili - sono quelle per le cosiddette "grandi opere" nocive per la vita delle persone ed irreversibilmente distruttive di fondamentali beni naturali e culturali, devastatrici della biosfera casa comune dell'umanita' intera.

Spese inutili - peggio che inutili - sono soprattutto quelle per attivita' palesemente in contrasto con la morale e con il diritto: come la persecuzione e l'uccisione degli esseri umani.

*

La guerra

La partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan - un orrore cosi' enorme - costituisce una spesa peggio che inutile, criminale. Una spesa enorme che va tagliata subito. Subito.

Il progettato acquisto di 90 cacciabombardieri F-35 predisposti per recare armamento anche nucleare costituisce una spesa peggio che inutile, criminale. Una spesa enorme che va tagliata subito. Subito.

Ed in generale l'enorme dispendio per la macchina militare e per le armi: costituisce una spesa peggio che inutile, criminale. Una spesa enorme che va tagliata subito. Subito.

Cessare di partecipare alla guerra, non acquistare i cacciabombardieri virtualmente atomici, tagliare drasticamente le spese militari: questo e' la prima scelta di politica economica e sociale da fare.

*

Il razzismo

Non solo: quanto costa la persecuzione razzista dei migranti?

Quanto costano i campi di concentramento, l'orrore dei campi di concentramento?

Quanto costano le deportazioni, l'orrore delle deportazioni?

Quanto costano al pubblico erario le evasioni fiscali dei datori di lavoro che sfruttano i lavoratori immigrati senza riconoscere loro i diritti dei lavoratori, derubandoli, ricattandoli, riducendoli in schiavitu'?

Quanto costano all'intero paese le conseguenze della scelta politica razzista dei governi italiani ed europei di negare i diritti degli immigrati e di gettarli nelle grinfie di imprenditori schiavisti e poteri mafiosi?

Quanto costa la politica governativa razzista al nostro paese sia in termini di vite umane perseguitate, schiavizzate, deportate ed assassinate, sia in termini di arricchimento dei poteri criminali mafiosi e schiavisti ai danni dell'economia legale e della civile convivenza, sia in termini di crescita dell'illegalita' e dell'evasione fiscale da parte di chi abusa di forza lavoro servile, vessando fino all'estremo esseri umani cui sono negati tutti, tutti i diritti?

Occorre abrogare immediatamente tutte le misure razziste che stanno provocando la riduzione in schiavitu' e la morte di innumerevoli persone, misure razziste che favoreggiano altresi' sperperi assurdi per attuare pratiche persecutorie hitleriane, misure razziste che favoreggiano la mafia e gli evasori fiscali.

Abrogare immediatamente tutte le misure razziste: questo e' la prima scelta di politica economica e sociale da fare.

*

Una buona politica

Cessare di fare la guerra. Smilitarizzare. Disarmare.

Riconoscere tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani.

E' una buona politica. Una politica necessaria.

 

3. AMICIZIE. IPPOLITO B. STANZAVECCHIA: PER A. P., DUE ANNI DOPO

[Dal nostro vecchio amico Ippolito B. Stanzavecchia riceviamo e diffondiamo]

 

"la' dove a li 'nnocenti si risponde"

(Dante, Purg., VIII, 72)

 

Sono due anni, e sembra un altro mondo:

non riconosco piu' volti e parole

il vacuo irride ogni sentir profondo

le pristine virtu' son dette fole.

 

Nessun onore e' reso al verecondo

chiuse per sempre son le antiche scole

l'omero cede sotto il grave pondo

nessun corone intreccia di viole.

 

Due anni, e gia' si disfa la memoria

del senso e del fine della lotta

il falso mangia il vero, e la tua storia

 

viene strozzata ai giorni della grotta

e del carretto, e la tua vera gloria

e' cancellata perche' troppo scotta.

 

4. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Theodore Sturgeon, Il mondo di Theodore Sturgeon, Editrice Nord, Milano 1982, pp. IV + 224.

- Theodore Sturgeon, Luci e nebbie, Mondadori, Milano 1987, "Urania" n. 1045, pp. 208.

- Theodore Sturgeon, Medusa e altre incognite, Mondadori, Milano 2004, "Millemondi Urania" n. 38, pp. 448.

- Theodore Sturgeon, Orbite perdute, Mondadori, Milano 1986, "Urania" n. 1014, pp. 144.

- Theodore Sturgeon, Semi di stelle, Mondadori, Milano 1988, "Urania" n. 1071, pp. 160.

- Theodore Sturgeon, Un fruscio d'ombre, Casa Editrice La Tribuna, Piacenza 1976, "Science fiction book club" n. 50, pp. 192.

- Nicola De Mucci, Theodore Sturgeon, Fanucci, Roma 1989, pp. 400.

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 913 del 6 maggio 2012

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