Telegrammi. 909



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 909 del 2 maggio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Primo maggio a Viterbo. Un intervento del responsabile del "Centro di ricerca per la pace"

2. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

3. La "Carta" del Movimento Nonviolento

4. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. PRIMO MAGGIO A VITERBO. UN INTERVENTO DEL RESPONSABILE DEL "CENTRO DI RICERCA PER LA PACE"

[Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato dagli anni '70 uno dei principali animatori del movimento che si oppone alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio; nel 1979 ha fondato il "Comitato democratico contro l'emarginazione" che ha condotto rilevanti campagne di solidarieta'; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; ha ideato e guidato due delle piu' importanti campagne ambientaliste nell'Alto Lazio: quella contro la realizzazione della devastante Supercassia negli anni '80-'90, e quella contro la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo dal 2007; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", che ogni giorno diffonde materiali di studio e di riflessione e sostiene e promuove iniziative nonviolente per la pace, l'ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ha ideato e realizzato dal 2002 a Viterbo le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre il 4 novembre col motto "Ogni vittima ha il volto di Abele" e promosso la campagna a livello nazionale con questa denominazione]

 

Si e' svolto il primo maggio a Viterbo un incontro di riflessione e mobilitazione con la partecipazione del responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", Peppe Sini.

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Il ricordo di Alfio Pannega

L'incontro si e' aperto con una commemorazione di Alfio Pannega, scomparso due anni fa, la cui lezione morale e civile e' ancora viva tra quanti lo hanno conosciuto e gli sono stati compagni di lotta contro lo sfruttamento e per la solidarieta', contro la guerra e per la giustizia, contro il razzismo e per i diritti umani, contro l'ecocidio e per una vita di condivisione, di accudimento e rispetto nei confronti delle altre persone e della natura.

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Contro la guerra e il razzismo

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha poi ricordato i due piu' gravi orrori che perdurano oggi in Italia: l'illegale partecipazione alla guerra assassina in Afghanistan; l'illegale persecuzione razzista dei migranti. Occorre intensificare la lotta nonviolenta affinche' si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, che alla guerra e al razzismo si oppone; occorre intensificare la lotta nonviolenta affinche' lo stato italiano cessi di partecipare alla guerra, ed affinche' siano abrogate tutte le misure razziste, criminali e criminogene, imposte in Italia negli ultimi decenni da governi eversivi e hitleriani.

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Tagliare le spese militari e difendere i servizi sociali e sanitari

Una politica di pace, di disarmo, di smilitarizzazione consentirebbe anche consistenti risparmi nel bilancio dello stato: occorre tagliare energicamente le spese militari (a cominciare dall'immane sperpero di pubblico denaro per lo scellerato e folle acquisto dei cacciabombardieri F-35 predisposti per recare armamento anche atomico) e difendere invece i servizi sociali, sanitari ed educativi indispensabili per garantire i fondamentali diritti umani all'assistenza, alla salute e al sapere.

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Diritto al lavoro e lotta alla speculazione finanziaria e al capitalismo predatorio e onnidistruttivo

Il lavoro e' un diritto e un dovere: occorre che questo diritto sia riconosciuto e difeso per tutti. E quindi occorre respingere le sciagurate intenzioni governative di demolire le garanzie previste nello Statuto dei lavoratori; occorre respingere la politica economica governativa intesa a favoreggiare la speculazione finanziaria e il capitalismo piu' predatorio e onnidistruttivo, una politica governativa che ripropone ancora una volta nella forma piu' palese la feroce violenza delle classi dominanti contro le classi sociali sfruttate, oppresse, espropriate.

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Contro le due destre

Cosi' come e' stato necessario opporsi al governo dell'eversione dall'alto della "destra permale" berlusconiana, filomafiosa, neofascista e razzista, e' ora necessario opporsi al governo della "destra perbene" del capitale finanziario e della globalizzazione neoliberista, dei "lupi di Wall Street" per dirla con la formula di Pablo Neruda.

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Contro i poteri mafiosi, occulti, corrotti, totalitari

Opporsi allo sfruttamento e all'asservimento, al consumismo e all'ecocidio, difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, e' la premessa necessaria per contrastare adeguatamente la mafia come metodo e come sistema, per contrastare i poteri occulti che minano la democrazia, per contrastare il regime della corruzione che nega il diritto, per contrastare il fascismo che torna.

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La scelta della nonviolenza

La lotta di liberazione dell'umanita', la lotta per la socializzazione dei mezzi di produzione, la lotta per la difesa della biosfera, la lotta contro il maschilismo che nega in radice l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, richiedono la scelta nitida e intransigente della nonviolenza, la coerenza tra i mezzi e i fini, la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani comprese le generazioni future. Solo sulla base della scelta rigorosamente meditata e praticata della nonviolenza e' possibile ricostruire la capacita' di  autocoscienza, autorganizzazione ed autorappresentazione del movimento di liberazione e di solidarieta' delle classi sociali sfruttate ed oppresse, e quindi l'elaborazione e la prassi concreta ed effettuale del suo progetto politico di giustizia e liberta', di responsabilita' e condivisione, rompendo con ogni subalternita' e ogni ambiguita'.

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Concludendo il suo intervento Peppe Sini ha rievocato e riproposto alcune cruciali riflessioni ed alcune cruciali figure della tradizione del movimento di lotta delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita', da Rosa Luxemburg ad Hannah Arendt, da Virginia Woolf a Franca Ongaro Basaglia, da Luce Fabbri ad Adrienne Rich, ed in particolare - rievocando anche indimenticabili incontri personali - alcuni dei maestri a Viterbo dell'impegno antifascista e per la dignita' umana: da Achille Poleggi a Sauro Sorbini, da Vittorio Emanuele Giuntella a Raimondo Pesaresi, da Spartaco Ciucciarelli ad Alfio Pannega.

 

2. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

4. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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