Telegrammi. 856



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 856 del 10 marzo 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Sebastiano Malcontenti: Chiacchiere dal barbiere

2. Segnalazioni librarie

3. La "Carta" del Movimento Nonviolento

4. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. SEBASTIANO MALCONTENTI: CHIACCHIERE DAL BARBIERE

[Ringraziamo il nostro buon amico Sebastiano Malcontenti per questo sproloquio. E ringraziamo anche il comune amico Cencio]

 

1. Per la lotta che abbiamo da condurre - dicevo ieri a Cencio mentre a rasoiate s'esercitava sul pomo mio d'Adamo -  inadeguate mi sembrano le posizioni che restano subalterne al discorso della crescita e della velocita'.

Possiamo vincere - e convincere, e convivere, e garantire vivibile un mondo a coloro che verranno - solo se siamo disposti ad enunciare con chiarezza (ed a concretamente dimostrare, prefigurandola col nostro odierno agire) che la societa' per cui lottiamo si fonda sull'opposizione alla velocita' ed alla crescita, ovvero al consumismo che tutto divora ed allo schiavistico ed onnidistruttivo ordine economico internazionale della cosiddetta globalizzazione, ovvero al presente modello di sviluppo che sta portando il mondo - umano e naturale - alla catastrofe.

Possiamo vincere solo con un progetto politico della sobrieta' e della condivisione, del limite e del prendersi cura, dell'essere-per-l'altro, nell'orizzonte della nascita e della pluralita'. Il progetto politico della radicale ed irriducibile eguaglianza di diritti e pienezza di dignita' di ogni essere umano, e dell'amore per la vita ed il mondo.

*

2. Per la lotta che abbiamo da condurre - dicevo ieri a Cencio e le sue forbici volavano ad un soffio dal mio volto - inadeguate mi sembrano tutte le posizioni dei machiavellici stenterelli tutti.

Chi pensa di opporsi alla violenza dei potenti usando i metodi violenti dei potenti, alla violenza dei potenti ha gia' ceduto.

Chi presume opporsi alla societa' dello spettacolo cogli strumenti e le metodiche della societa' dello spettacolo, ha gia' ceduto all'ordine vampiro ed assassino.

Ma ha gia' ceduto anche chi si e' adattato a starsene atterrito o indifferente a contemplare goccia a goccia - o in tempesta e assalto - l'altrui massacro, e lenta inesorabile comune la catastrofe.

*

3. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

La nonviolenza che e' attiva opposizione alla violenza, o non e' nulla.

Che e' la lotta coerente e intransigente della classe degli sfruttati contro lo sfruttamento.

Che e' la lotta coerente e intransigente della classe dei depredati contro la rapina.

Che e' la lotta coerente e intransigente della classe degli oppressi contro l'oppressione.

Che e' la lotta coerente e intransigente della classe degli ingannati contro la frode e la menzogna.

Che e' la lotta coerente e intransigente dell'umanita' in difesa del bene comune e della casa di tutti.

La nonviolenza che e' altro discorso sul tempo e sullo spazio, sui diritti e sui doveri, sulla morte e sulla vita, sul nulla e sull'incontro; che ha al suo cuore la salvaguardia e la dignita' del vivente, la costruzione di relazioni solidali, la responsabilita' per gli altri e per il mondo.

La nonviolenza che e' scelta personale e movimento collettivo, proposta etica e sociale; che e' economia e politica: economia politica, politica economica, chiusura del cerchio economia-ecologia. Che e' la prassi storico-concreta del principio responsabilita': il socialismo libertario, per dirla in antiche parole.

*

4. Ovunque l'umanita' oppressa si ribella all'oppressione, noi siamo in quella lotta. Ma quella lotta e' la nostra lotta solo se vuol essere la lotta contro tutte le oppressioni, solo se prefigura nel suo concreto farsi l'internazionale futura umanita'.

Occorre scegliere la lentezza e la fine dell'universal mercificazione. Solo nella lentezza e' il deliberare in comune, il prendersi cura, il comprendere e il convivere, l'ascolto responsivo del volto dell'altro, la risposta necessaria all'appello non uccidere. Solo ove non si e' merce si e' esistenza senziente e pensante, autonoma e solidale, dignita' irriducibile e condivisa, regno dei fini. Repubblica che comincia. Sinolo di liberazione ed eguaglianza, eguaglianza di diritti e condivisione di doveri, fraternita' e sorellanza riconoscenti e riconosciute.

*

5. Son cose umane, sempre imperfette.

Vale la pena battersi per esse.

Barba e capelli, son cinquanta lire. Piu' dieci lire pel calendarietto.

 

2. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Vittorino Andreoli, Casi estremi. Tra normalita' e follia, Rcs, Milano 2011, pp. XXIV + 338.

- Vittorino Andreoli, Dentro un barbone, Sonda, Milano-Torino 1989, pp. 74.

- Vittorino Andreoli, I disturbi della mente, Rcs, Milano 2011, pp. IV + 348.

- Vittorino Andreoli, La terza via della psichiatria. La norma e la scelta, 1980 e 1984, Rcs, Milano 2011, pp. XLIV + 350.

- Vittorino Andreoli, La violenza. Dentro di noi, attorno a noi, Rcs, Milano 1993, 2011, pp. XXVIII + 388.

- Vittorino Andreoli, Le nostre paure, Rcs, Milano 2010, 2011, pp. XIV +  184, euro 9,90.

- Vittorino Andreoli, L'uomo di vetro. La forza della fragilita', Rcs, Milano 2008, 2011, pp. X + 150.

- Vittorino Andreoli, Racconti minimi, Sonda, Milano-Torino 1989, pp. 144.

- Vittorino Andreoli, Giancarlo Provasi, Scusa, ho sbagliato. Dialoghi sull'errore, Rcs, Milano 2011, pp. IV + 202.

- Dino Campana, Canti orfici e altri scritti, Vallecchi, Firenze 1941, Mondadori, Milano 1972, pp. XLII + 174.

- Dino Campana, Canti orfici, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1989, 2010, pp. 318.

- Raymond Chandler, Il grande sonno, Mondadori, Milano 1948, 1974, pp. 240.

- Raymond Chandler, In fondo al lago, Mondadori, Milano 1980, pp. 272.

- Raymond Chandler, Ancora una notte, Longanesi, Milano 1959, pp. 256.

- Raymond Chandler, La semplice arte del delitto, Feltrinelli, Milano 1962, 1976-1977, 2 voll. per pp. 360 + 400.

 

3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

4. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 856 del 10 marzo 2012

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