Telegrammi. 848



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 848 del 2 marzo 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Il professor Osvaldo Ercoli chiede che la Regione Lazio incontri al piu' presto l'Afesopsit e deliberi gli interventi necessari per garantire il diritto alla salute e all'assistenza dei sofferenti psichici

2. Segnalazioni librarie

3. La "Carta" del Movimento Nonviolento

4. Per saperne di piu'

 

1. APPELLI. IL PROFESSOR OSVALDO ERCOLI CHIEDE CHE LA REGIONE LAZIO INCONTRI AL PIU' PRESTO L'AFESOPSIT E DELIBERI GLI INTERVENTI NECESSARI PER GARANTIRE IL DIRITTO ALLA SALUTE E ALL'ASSISTENZA DEI SOFFERENTI PSICHICI

 

Il professor Osvaldo Ercoli, da sempre una delle piu' prestigiose figure morali della comunita' viterbese, ha nuovamente espresso la sua piena solidarieta' all'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (in sigla Afesopsit) che da mesi sta segnalando la gravissima situazione in cui si trovano i servizi pubblici territoriali che nell'Alto Lazio assistono le persone con disagio psichico.

Dallo scorso anno l'Afesopsit chiede che la Regione Lazio prenda i provvedimenti necessari ed urgenti per garantire l'esistenza, l'operativita' e l'efficacia dei servizi pubblici indispensabili per le persone che ne hanno assoluto diritto ed assoluto bisogno. Dopo un incontro interlocutorio svoltosi il 19 gennaio presso la Prefettura di Viterbo mentre nel capoluogo altolaziale era in corso un prolungato sit-in in piazza del Comune, la Regione aveva preso impegno ad incontrare nuovamente l'associazione dei sofferenti psichici e dei loro familiari il 7 febbraio a Roma, per prendere decisioni in merito alle nove proposte formulate dall'associazione in difesa dei servizi pubblici e dei diritti di tutti. Ma l'incontro del 7 febbraio non si e' piu' svolto a causa della neve, e lungo tutto il mese di febbraio non e' stato piu' riconvocato nonostante le reiterate richieste da parte dell'Afesopsit. Frattanto la situazione dei servizi pubblici territoriali nel viterbese continua ad essere gravissima, e il diritto alla salute e all'assistenza non e' adeguatamente garantito, con la conseguenza di veri e propri drammi personali e familiari.

Il professor Osvaldo Ercoli, autorevole interprete della volonta' unanime dell'intera comunita' viterbese (dal Consiglio Provinciale al Consiglio Comunale di Viterbo, decine di enti locali hanno deliberato all'unanimita' la solidarieta' e la condivisione delle richieste dell'Afesopsit alla Regione; ed ugualmente hanno espresso solidarieta' e sostegno tutte le associazioni della societa' civile), rivolge un forte appello alla Regione Lazio affinche':

1. la Regione incontri al piu' presto l'associazione dei sofferenti psichici e dei loro familiari, come da impegno preso due mesi fa ed ancora non mantenuto;

2. la Regione accolga le richieste formulate dall'associazione e deliberi al piu' presto i provvedimenti conseguenti per garantire l'effettiva presenza, l'adeguata operativita' e la piena efficacia dei servizi pubblici territoriali e quindi il diritto all'assistenza e alla salute per tutte le persone che ne hanno bisogno.

L'autorevole presa di posizione del professor Ercoli non puo' restare senza risposta da parte della Regione.

*

Allegato primo: Brevissima notizia sul professor Osvaldo Ercoli

Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali.

*

Allegato secondo: Per contattare e sostenere l'Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia (Afesopsit)

Per contattare direttamente l'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit) ed esprimere sostegno si puo' telefonare al presidente Vito Ferrante: 3332056497, e al dottor Walter Tosches: 3207161450; l'e-mail dell'associazione e': afesopsit at libero.it

 

2. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Lucio Dalla, Il futuro dell'automobile, dell'anidride solforosa e di altre cose, Savelli, Roma 1977, pp. 160.

- Lucio Dalla, Canzoni, Lato Side, Roma 1979, pp. 144.

- Lucio Dalla, Parole cantate. Le mie canzoni, Newton Compton, Roma 1988, 1993, pp. 98.

 

3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

4. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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