Voci e volti della nonviolenza. 514



 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 514 del 2 febbraio 2012

 

In questo numero:

1. In ricordo di Gianni Fiorentini

2. Gianni

3. Un lutto

4. Enrico Peyretti: De amicitia

5. Alcune parole per ricordare Gianni Fiorentini nel giorno delle esequie

6. Anpi di Viterbo: Per Giovanni Fiorentini

7. Un mite costruttore di pace

8. Ricordato Gianni Fiorentini al centro sociale "Valle Faul"

9. Un trigesimo

 

1. EDITORIALE. IN RICORDO DI GIANNI FIORENTINI

 

Riproponiamo di seguito alcuni testi in ricordo di Gianni Fiorentini gia' apparsi sul nostro foglio lo scorso anno in occasione della scomparsa, avvenuta il 2 febbraio 2011.

 

2. GIANNI

 

"S'elli ama bene e bene spera e crede"

(Par., XXIV, 40)

 

Fino all'ultimo resistette al male

fino all'ultimo volle fare il bene.

 

Sempre aiuto' i sofferenti

sempre contrasto' l'ingiustizia

sempre fu mite e misericordioso.

 

Giovanni Fiorentini, uomo buono,

fu vivo fino all'ora della morte

ed oltre quella soglia ancora e sempre

e' vivo.

 

3. UN LUTTO

 

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo piange la scomparsa di Gianni Fiorentini, amico generoso, uomo giusto e fraterno, persona di esemplare bonta', di profonda sapienza, di adamantina virtu'.

In questo momento di grande dolore il comitato si stringe intorno alla sposa di Gianni, la dottoressa Antonella Litta, portavoce ed anima luminosa del nostro comitato e di tante altre iniziative di pace e di solidarieta', per l'ambiente casa comune e per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Il bene compiuto non muore. Non muore l'amore donato.

 

4. ENRICO PEYRETTI: DE AMICITIA

 

Un uomo buono, che non conoscevo, ma amico tuo, e della giustizia, "e' andato avanti" (come diceva sorella Maria). Ora che ce lo fai conoscere e' amico nostro presente, andato in la' e arrivato nell'intimo, come i tanti e tanti che hanno tracciato il sentiero su cui camminiamo, con fatica, a volte nella nebbia, a volte nella luce, sempre col cuore teso. Sto leggendo in Paolo, Romani 8, 6: "Le aspirazioni dello Spirito sono vita e pace". Sia l'amicizia, il sacramento universale di tutte le speranze impegnate, conforto e gioia.

 

5. ALCUNE PAROLE PER RICORDARE GIANNI FIORENTINI NEL GIORNO DELLE ESEQUIE

 

Un giorno - oggi il dolore ce lo impedisce - distesamente racconteremo di Gianni.

Di come nel tempo della sua breve vita si dono' nel servizio alle persone piu' sofferenti, nelle situazioni piu' drammatiche, con una generosita' ed una mitezza incomparabili.

Diremo della sua profonda dottrina e sapienza e della sua ancora piu' grande carita'; di come seppe essere fedele sempre al vero e al giusto e sconfinatamente compassionevole; delle prove durissime che ha affrontato, e con quale semplicita' e coraggio, senza mai perdere la tenerezza.

In questo momento soltanto questo riusciamo a dire, in queste frasi che si spezzano: che la sua vita e' stata un'unica, grande, continua scelta d'amore.

Quella infinita mitezza, quella infinita fedelta' all'amore, che sono state la cifra della sua esistenza, sempre gli valsero l'ammirazione e l'affetto, la stima e l'amicizia di quanti lo hanno conosciuto. Tra i molti legami di profonda amicizia, quello con l'indimenticabile padre Ernesto Balducci, con monsignor Dante Bernini (che e' stato molto vicino a Gianni ed Antonella ancora in questi ultimi giorni).

E l'amore per la sua sposa Antonella: la prima volta che tu li vedevi insieme subito coglievi come i loro molti talenti si compenetrassero, le loro persone si fondessero in un'intima armonia, come quell'amore cosi' intimo si svolgesse, luminoso raggio e lieve onda e vento impetuoso, in amore per l'umanita' intera.

La testimonianza di Gianni ora si prolunga nella memoria e nella gratitudine di chi lo ha conosciuto ed amato, il suo esempio ispirera' quanti ne sentiranno il soffio, e quella bonta' rigermogliera' ancora e ancora.

E in Antonella quella bonta', quella testimonianza, quella scelta d'amore e' ancora viva, struggente, incandescente.

E ad Antonella che ora resta sola, crudelmente privata di uno sposo che tanto l'ha amata e che ha amato tanto, ad Antonella attraverso queste righe vogliamo attestare la vicinanza nostra, che e' la vicinanza di tutte le persone che hanno ricevuto il dono grande dell'amicizia di Gianni e sua.

 

6. ANPI DI VITERBO: PER GIOVANNI FIORENTINI

 

E' venuto a mancare, per una grave malattia, un nostro associato: Giovanni Fiorentini, insegnante, classe 1954, residente a Ronciglione. Giovanni Fiorentini era il marito di Antonella Litta, donna in prima linea nella lotta a difesa dell'ambiente.

Il nostro Comitato provinciale si stringe attorno a lei, ai familiari, e a tutte/i le/gli iscritte/i alla sezione Anpi "Emilio Sugoni" di Nepi, cui Giovanni Fiorentini era iscritto.

 

7. UN MITE COSTRUTTORE DI PACE

 

Venerdi' 4 febbraio, una giornata tersa e luminosa, tante persone amiche hanno dato l'ultimo saluto a Gianni Fiorentini, stringendosi attorno ad Antonella Litta, la sposa sua amatissima.

Missionarie e attivisti dei centri sociali autogestiti, volontari dei movimenti per la pace, l'ambiente, la solidarieta', i rappresentanti dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia, tante donne e tanti uomini di volonta' buona che hanno colmato il duomo di Nepi, e poi di nuovo la chiesa di Castel San Pietro Romano - il paese natale di Gianni, nel cui cimitero e' stato sepolto.

Commentando le Beatitudini, nella sua limpida e appassionata omelia il vescovo emerito Dante Bernini, una delle grandi figure della cultura della pace che insieme a molti altri sacerdoti di Gianni intimi amici ha concelebrato il funebre rito, ha detto per tutti i convenuti, con levita' e semplicita' sublimi, parole profonde e fragranti di verita', di amicizia, di pace, svolgendo una preziosa riflessione su cosa la pace sia e come si possa essere di essa buoni operai, tenaci costruttori.

Come Gianni ha saputo essere.

Che si possa noi essere degni dei doni che ci ha lasciato.

Che si possa noi esser capaci di proseguire nel cammino che ci ha indicato.

Che si possa noi essere forti come Gianni fu forte nella scelta nitida e intransigente della nonviolenza.

Egli vive nel nostro ricordo, nella nostra fedelta' alla verita' liberatrice, nella lotta comune dell'umanita' intera in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della biosfera casa comune, affinche' l'amore prevalga.

 

8. RICORDATO GIANNI FIORENTINI AL CENTRO SOCIALE "VALLE FAUL" A VITERBO

 

Domenica 6 febbraio 2011 presso il centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" a Viterbo e' stato ricordato Giovanni Fiorentini, amico fraterno e compagno di impegno in tante iniziative di pace e di solidarieta', per la difesa dell'ambiente e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Gianni e' deceduto pochi giorni fa. Ma la morte che tutto rapisce non cancella il valore prezioso e infinito, la profonda sapienza e virtu', la splendente bonta' della sua vita: che e' stata una vita di generosita' senza riserve, di solidarieta' piena e feconda, di aiuto incondizionato a tutte le persone nel bisogno e nella sofferenza, una vita di lotta per la verita', la giustizia, la fraternita' che tutti raggiunge. Un costruttore di pace, un amico della nonviolenza, un uomo buono, un giusto.

Ad Antonella Litta, di Gianni la sposa amatissima, esprimiamo la nostra affettuosa vicinanza in questo momento di estremo dolore.

*

Le persone partecipanti all'incontro di formazione alla nonviolenza svoltosi domenica 6 febbraio 2011 presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo

 

9. UN TRIGESIMO

 

Ieri nel duomo di Nepi tante persone amiche di Gianni Fiorentini si sono ritrovate una volta ancora, ad un mese dalla sua morte, per ricordarlo e per testimoniare la loro vicinanza ad Antonella Litta, la sposa sua amatissima dal dolore della perdita affranta.

Nell'omelia uno degli amici di sempre di Gianni, commentando la Scrittura, ha evocato ancora una volta attraverso una triade di simboli la vicenda terrena di Gianni.

Il suo costante essere "sulla strada", la' dove incontri le altre persone, povere, sofferenti, viandanti come te, come tutte le persone, la' dove tu devi recare soccorso alla sorella, al fratello che sanguina e piange.

Il suo essere sempre attento all'"altro", nello sguardo e dallo sguardo dell'altro all'altro unito in un'intima relazione che tutti abbraccia in un moto di misericordia che il cosmo affratella e assorella: e nella meditazione della riflessione di Emmanuel Levinas ancora una volta il cuore di tutti i presenti si e' stretto in un sentire medesimo.

E la sua apertura all'"infinito", all'infinita' del bene che tutto abbraccia, che tutto salva, tutto restituisce in grazia, tutto rende grazia. Quel bene che per gli amici credenti e' il Bene, il Bene in cui aveva fede Gianni, in cui aveva fede Dietrich Bonhoeffer - che il Gianni teologo e filosofo con inesausto amore aveva studiato -, in cui aveva fede Ernesto Balducci - con cui il Gianni operatore di pace e persona in cammino aveva vissuto alla badia fiesolana per un tratto della sua vita - ed ancora pochi giorni prima della scomparsa, sul finire di questo gennaio, me ne raccontava a tavola ricordi tenerissimi.

Ed al termine della cerimonia il piu' giovane dei fratelli di Antonella ha ancora una volta donato vita con le sue mani e la sua voce ad una delle canzoni di Franco Battiato che Gianni amava di piu'.

Tornando a Viterbo con gli anziani amici dell'Associazione per il libero pensiero "Giordano Bruno" e con i giovani compagni del centro sociale occupato autogestito "Valle Faul", il vecchio ateo lucreziano e leopardiano, diderotiano e camusiano, feuerbachiano e marxiano, luxemburghiano e arendtiano, che queste amare righe quotidie distilla, si ripeteva una volta ancora come con lingue diverse una medesima cosa tutte e tutti diciamo: che veramente l'amore puo' vincere sulla morte. Questo amore che e' l'unica gloria della civilta' umana. Questo amore che non muore. Per questo combatte la nonviolenza.

 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 514 del 2 febbraio 2012

 

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