Voci e volti della nonviolenza. 505



 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 505 del 23 gennaio 2012

 

In questo numero:

1. Verso il giorno della memoria della Shoah

2. La legge istitutiva del Giorno della Memoria

 

1. EDITORIALE. VERSO IL GIORNO DELLA MEMORIA DELLA SHOAH

[Riproponiamo il seguente editoriale]

 

Il Giorno della Memoria della Shoah ci richiama al dovere di contrastare tutte le persecuzioni, tutte le uccisioni, tutte le violenze.

Il Giorno della Memoria della Shoah ci richiama al dovere di recare aiuto a tutti gli esseri umani umiliati e offesi, oppressi e perseguitati, bisognosi e sofferenti.

Il Giorno della Memoria della Shoah ci richiama alla consapevolezza che vi e' una sola umanita', di cui tutti siamo parte.

Il Giorno della Memoria della Shoah ci richiama al dovere di opporci al razzismo, di opporci alla guerra, di opporci ai poteri criminali; ci richiama al dovere di difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, la pace, la democrazia; ci richiama al dovere di praticare la solidarieta'.

 

2. DOCUMENTI. LA LEGGE ISTITUTIVA DEL GIORNO DELLA MEMORIA

 

Legge 20 luglio 2000, n. 211: Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177, 31 luglio 2000).

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Art. 1.

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche' coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

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Art. 2.

In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto e' accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinche' simili eventi non possano mai piu' accadere.

 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 505 del 23 gennaio 2012

 

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