Telegrammi. 676



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 676 del 12 settembre 2011

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: 25 settembre, 2 ottobre, 4 novembre. Tre tappe per il disarmo

2. Sette domande a Massimo Scalia

3. Ancora parole contro la guerra e contro il razzismo

4. Ma noi che questo siamo

5. Il Parlamento del Reich millenario

6. Ogni giorno lo stesso orrore. Cessi la partecipazione italiana alla guerra. Cessi la persecuzione razzista dei migranti

7. Aldo Capitini

8. Danilo Dolci

9. I bambini di Zlitan

10. Hannah Arendt

11. Virginia Woolf

12. Rachel Corrie

13. Simone de Beauvoir

14. Etty Hillesum

15. Rosa Luxemburg

16. Simone Weil

17. Maria Zambrano

18. Franca Ongaro Basaglia

19. Susan Sontag

20. Edith Stein

21. Germaine Tillion

22. Felicia Bartolotta Impastato

23. Olympe de Gouges

24. Billie Holiday

25. Miriam Makeba

26. Anna Achmatova

27. Rosanna Benzi

28. Annarita Buttafuoco

29. Emily Dickinson

30. Marianella Garcia

31. Violeta Parra

32. Ginetta Sagan

33. Bertha von Suttner

34. Emma Thomas

35. Sofia Vanni Rovighi

36. Adriana Zarri

37. Rileggo vecchie pagine ingiallite

38. Tra allora ed oggi non c'e' differenza

39. La nonviolenza e' lotta degli oppressi

40. Sei mesi di massacri della Nato

41. Dina Bertoni Jovine

42. Albert Camus

43. Anne Frank

44. Anna Freud

45. Ada Gobetti

46. Per la critica della legge del taglione anche nelle relazioni internazionali

47. Continuano le stragi della Nato

48. L'orrore della guerra coloniale

49. Risposta alla domanda: Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

50. Risposta alla domanda: Cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?

51. Risposta alla domanda: Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?

52. Si e' svolto il 10 settembre a Viterbo un incontro di riflessione contro tutte le guerre e le uccisioni

53. Segnalazioni librarie

54. La "Carta" del Movimento Nonviolento

55. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: 25 SETTEMBRE, 2 OTTOBRE, 4 NOVEMBRE. TRE TAPPE PER IL DISARMO

 

Il 25 settembre si svolgera' la marcia "per la pace e la fratellanza dei popoli" da Perugia ad Assisi.

Il 2 ottobre e' la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nel giorno anniversario della nascita di Gandhi.

Il 4 ottobre si ricordano le vittime di tutte le guerre.

Devono essere tre giornate di mobilitazione civile per affermare un principio irrinunciabile: il principio del non uccidere, e quindi il principio del ripudio di tutte le guerre, e quindi il principio del disarmo come via alla pace nella solidarieta' che l'intera umanita' abbraccia.

Non uccidere: poiche' se si viola questo principio si annientano tutti i diritti umani.

Ripudiare le guerre: poiche' tutte le guerre consistono dell'uccisione di esseri umani, il piu' atroce dei crimini.

Disarmo: perche' le armi servono a uccidere, e sono quindi nemiche dell'umanita'.

 

2. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A MASSIMO SCALIA

[Ringraziamo Massimo Scalia (per contatti: Massimo.Scalia at uniroma1.it) per questa intervista.

Massimo Scalia, docente universitario di fisica matematica, tra i promotori del movimento antinucleare e dell'ambientalismo scientifico in Italia, gia' parlamentare. Dal sito di Greenpeace (www.greenpeace.org) riprendiamo la seguente scheda: "Massimo Scalia, nato a Roma il 27 maggio 1942, e ivi residente, si e' laureato in Fisica nel 1969. E' titolare del corso di Modelli di Evoluzione nelle Scienze Applicate (Fisica Matematica) e insegna Fisica Ambientale presso la Facolta' di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Universita' di Roma "La Sapienza". E' titolare di un programma di ricerca sulla teoria dei sistemi dinamici e sulle applicazioni alla Meccanica (sistemi lagrangiani e hamiltoniani), alla Fisica e alla Biologia. La sua ricerca, dopo gli esordi nella Fisica Teorica Nucleare (decadimenti b, "materia nucleare") , si e' orientata, da trent'anni, sugli aspetti qualitativi dell'evoluzione dei sistemi dinamici (stabilita', turbolenza, caos). Nello stesso periodo, dalla meta' degli anni Settanta, inizia lo studio delle questioni energetiche: impatto ambientale dei diversi tipi di produzione energetica (in particolare del ciclo del combustibile nucleare e aspetti di sicurezza), innovazione tecnologica, bilanci energetici su scala paese e su scala mondo, aspetti economici connessi. E' stato invitato come relatore alle conferenze regionali sull'energia - Basilicata (1978), Piemonte (1979), Puglia (1984) - e alle conferenze sull'ambientalizzazione del carbone di Brindisi e di Lignano Sabbiadoro (entrambe nel 1984). Subito dopo l'incidente di Chernobyl (1986), due periodici nazionali, "Espresso" e "Airone", richiesero dei volumetti divulgativi, per un'ampia tiratura, sul nucleare e sull'energia, che vennero redatti da lui insieme al prof. Gianni Mattioli, e pubblicati. Viene chiamato dal Governo a far parte della Commissione Energia/Economia presieduta da Paolo Baffi (1987), per la preparazione della Conferenza Nazionale sull'Energia. Viene invitato a far parte di varie commissioni scientifiche, attivate da enti locali e territoriali per la valutazione dell'impatto ambientale di impianti di produzione industriale e di energia; in tale contesto sviluppa e pubblica un modello fisico-matematico per descrivere la diffusione in atmosfera di inquinanti (1989). Dal 1981 al 1993, come direttore editoriale del periodico "Quale Energia" - la rivista sull'energia del movimento ambientalista italiano - cura, nelle rubriche piu' strettamente scientifiche della rivista, le analisi di valutazione del rischio di incidenti nucleari, la critica rigorosa ai diversi piani energetici del Governo ("I conti sbagliati del Piano energetico nazionale") e l'innovazione tecnologica legata all'uso efficiente dell'energia e alle fonti rinnovabili. Nel 2003-2004 ha fatto parte del gruppo di ricercatori che ha messo a punto il "Progetto Arese" per una mobilita' sostenibile, commissionato all'Enea dalla Regione Lombardia, curando in particolare l'analisi energetica e dei costi per i diversi modi di produzione da fonti rinnovabili dell'idrogeno insieme ai professori Gianni Mattioli ("La Sapienza") e Vincenzo Naso (direttore del Cirps). Nel luglio 2004 e' stato nominato, su indicazione della Regione Basilicata, componente della Commissione tecnico-scientifica per l'emergenza sulla sicurezza nucleare (Dpcm 3355/04, prorogata con Dpcm del 17/2/06). In relazione a tali problemi ha pubblicato: "Una strategia per la gestione delle scorie nucleari" (Geologia dell'Ambiente, n. 2, 2004), dove si illustra la ricerca fisica fondamentale in corso (Ads, laser) per affrontare la questione delle scorie radioattive di emivita lunghissima. E' stato deputato del Parlamento italiano nella X, XI, XII e XIII legislatura (1987-2001). Nella XII e XIII legislatura e' stato presidente della Commissione di inchiesta sui rifiuti. Nei lavori che tale Commissione ha realizzato nella XIII legislatura (1996-2001) ha, tra l'altro, redatto come relatore il primo documento parlamentare che affrontava organicamente la questione delle scorie nucleari, tenendo conto di inderogabili vincoli fisico-geologici e biologici, oltre che normativi, e predisponeva una strategia per la gestione dei rifiuti. Le linee essenziali del documento, approvato all'unanimita' nell'aprile 1999, venivano condivise dal Governo di allora con vari atti conseguenti. Quella strategia e' stata gravemente disattesa (purtroppo, vedi "Decreto Scanzano") nella successiva legislatura (2001-2006)". Tra le opere piu' recenti di Massimo Scalia: con Gianni Mattioli, Nucleare: a chi conviene? Le tecnologie, i rischi, i costi, Edizione Ambiente, Milano 2010]

 

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

- Massimo Scalia: Ricordare anche nei momenti piu' angosciosi che la pace e' possibile.

*

- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?

- Massimo Scalia: Spero che diventi consapevolezza sempre piu' diffusa la necessita' di "fare pace" con la natura, condizione necessaria per far fronte agli sconvolgimenti climatici in atto.

*

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?

- Massimo Scalia: Non sono molto ottimista, mi sembra che sia entrata in un cono d'ombra come e' successo per tutti i grandi valori da praticare.

*

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?

- Massimo Scalia: Quello fondamentale di testimoniare la pace e, mi permetto di aggiungere, la sobrieta' come elemento fondante nuovi modelli sociali e culturali.

*

- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?

- Massimo Scalia: Non sono in grado di fornire una valutazione attendibile.

*

- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?

- Massimo Scalia: Su un generale rilancio morale.

*

- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?

- Massimo Scalia: Credo che il modo piu' vicino alla sensibilita' odierna e' proporre la riflessione sull'insegnamento e la pratica di Gandhi.

 

3. MATERIALI. ANCORA PAROLE CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL RAZZISMO

 

Riproponiamo di seguito alcuni testi contro la guerra e contro il razzismo recentemente apparsi sul nostro notiziario.

 

4. MA NOI CHE QUESTO SIAMO

 

Gli eserciti e le armi a questo servono:

a fare guerra. E la guerra serve

a questo: assassinare le persone.

 

Ma noi che questo siamo: le persone

che guerre, armi, eserciti assassinano

vogliamo invece vivere, e pertanto

le guerre, e gli eserciti, e le armi

dobbiamo di necessita' abolire.

 

5. IL PARLAMENTO DEL REICH MILLENARIO

 

Il Parlamento del Reich millenario

delibero' di nuovo il due di agosto

del duemilaundici che il posto

dell'innocente fosse la prigione.

 

Delibero' che il pubblico erario

pagasse per far guerre e far massacri

per profanare tutti i luoghi sacri

e di tutti il piu' sacro: le persone.

 

Delibero' la morte dell'inerme

la schiavitu' del povero e l'esposto

ridurre i buoni e i miti a simulacri.

 

Delibero' che l'uomo fosse un verme

vittima nuda di ogni vessazione.

E trasformo' lo Stato in un sicario.

 

6. OGNI GIORNO LO STESSO ORRORE. CESSI LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA. CESSI LA PERSECUZIONE RAZZISTA DEI MIGRANTI

 

E ancora una donna e due bambini

assassinati dalle bombe Nato.

E salme di migranti maghrebini

sul fondo del barcone oggi arrivato.

 

La guerra che massacra i contadini,

il povero, l'oppresso e l'affamato.

E chi si prova a valicar confini

l'Europa a morte in mare ha condannato.

 

Cessi l'Italia di fare la guerra

a popoli gia' vittime due volte

di dittature e fame. Sulla Terra

 

vi e' una sola umanita'. E che accolte

sian tutte le persone. Che' non erra

chi una vita salva e cosi' molte.

 

7. ALDO CAPITINI

 

L'antifascismo e' la nonviolenza.

Essa rivendica la dignita'

del mondo tutto e dell'umanita'.

E dei morti e dei vivi e' compresenza.

 

8. DANILO DOLCI

 

Tutto e' di nessi un vivo palpitare

in ogni incontro una viva maieutica

in ogni ascolto viva un'ermeneutica

nell'infinito aprirsi e dialogare.

 

9. I BAMBINI DI ZLITAN

 

La Nato che ora stermina i bambini

in Libia con i suoi bombardamenti

e tu non odi i pianti ed i lamenti:

impongono il silenzio gli assassini.

 

Li finanziamo noi questi abomini

li finanziamo noi questi tormenti

noi massacriamo quelle inermi genti

brandiamo noi quei raffi e quegli uncini.

 

Cessi la guerra, cessino le stragi

cessi l'Italia di partecipare

alla congrega degli orchi malvagi

 

intenti a carne umana macellare

e a seminar di odio altri contagi

nel gorgo in cui l'umanita' scompare.

 

10. Hannah Arendt

 

Politica e' l'umanita' plurale

nel nascere e' la chiave di ogni fare

e tu devi sapere contrastare

il male radicale ed il banale.

 

11. VIRGINIA WOOLF

 

Un'altra via, un'altra intelligenza

un altro amore del vero e del mondo

un altro movimento, piu' profondo:

il femminismo e' la nonviolenza.

 

12. RACHEL CORRIE

 

Alla violenza, lei gentile e lieve

col fragile suo corpo s'interpose.

Come l'arcobalen, come le rose

fu la sua vita luminosa e breve.

 

13. SIMONE DE BEAUVOIR

 

Sempre lotto' contro tutti i fascismi

sempre affronto' ogni contraddizione

mai accetto' vilta' e sopraffazione

mai si piego' alla forza ne' ai sofismi.

 

14. ETTY HILLESUM

 

Finche' le scorse sangue nelle vene

sempre fu giusta, lieta, solidale

sempre si oppose integralmente al male:

chi vuole il bene faccia solo il bene.

 

15. ROSA LUXEMBURG

 

La nonviolenza e' lotta, e' quella lotta

che all'ingiustizia e alla menzogna oppone

la resistenza e la liberazione.

Che' la barbarie il mondo non inghiotta.

 

16. SIMONE WEIL

 

Conobbe tutte le esperienze e tutti

penso' i pensieri e fece cose buone

alla sventura oppose l'attenzione

e ancora dona a noi infiniti frutti.

 

17. MARIA ZAMBRANO

 

Pensava, e il suo pensare era una festa

soffriva, e il suo soffrire diveniva

sapienza, e la sapienza voce viva

che rende ogni persona degna e onesta.

 

18. FRANCA ONGARO BASAGLIA

 

Della violenza ideologie e strutture

istituzioni e prassi smascherava

a tutti umanita' riconquistava

e tutte combatte' le dittature.

 

19. SUSAN SONTAG

 

Di stile, intelligenza, tratti e gusto

sottili come lame e come veli

di contro ai vacui e di contro ai crudeli

combatte' sempre per il vero e il giusto.

 

20. EDITH STEIN

 

E' l'empatia la qualita' essenziale

che rende umano un essere umano

e che ad ogni potere disumano

oppone il bene che resiste al male.

 

21. GERMAINE TILLION

 

Se un volto sempre avra' la Resistenza

e' il volto di Germaine che mai cedette,

sempre volle giustizia e mai vendette:

per sempre volto della nonviolenza.

 

22. FELICIA BARTOLOTTA IMPASTATO

 

No, non soltanto mater dolorosa

ma combattente per la liberta'

con quella forza della verita'

ch'e' altro nome della nonviolenza.

 

23. OLYMPE DE GOUGES

 

Cosi' le vollero tagliar la testa

ma quella testa aveva gia' parlato:

per l'uguaglianza e contro il patriarcato.

E quella sua parola ancora resta.

 

24. BILLIE HOLIDAY

 

Con quella voce che incantava i cuori

degli alberi del sud lo strano frutto

diceva al mondo. Possa esser distrutto

l'orco razzista e tutti i suoi orrori.

 

25. MIRIAM MAKEBA

 

Contro il razzismo e contro la camorra

visse, lotto', mori' Miriam Makeba.

Mai piu' ci siano servi della gleba,

che ogni persona ogni altra soccorra.

 

 

26. ANNA ACHMATOVA

 

Lo leggi e ti riafferra per la gola

quel Requiem tra l'orrore e la vergogna:

ogni suo verso attacca la menzogna

esorta alla pieta' ogni sua parola.

 

27. ROSANNA BENZI

 

Checche' ogni insipiente or ne sentenzi,

ci fu un'Italia bella, pia, civile

nemica di ogni prepotenza vile:

aveva il volto di Rosanna Benzi.

 

28. ANNARITA BUTTAFUOCO

 

Perche' si possa dalla preistoria

uscire al regno della liberta'

occorre fare intanto verita'

e cominciare a scriver l'altra storia.

 

29. EMILY DICKINSON

 

Mi capita di usare dei suoi versi

come fosser sentenze di sibilla

della mia vita specchio, e vi scintilla

cio' che trovai, che non trovai, che persi.

 

30. MARIANELLA GARCIA

 

Prendersi cura degli assassinati

restituirne il volto e la memoria

alla realta', l'umanita', la storia.

Nel coro ora e' dei giusti e dei beati.

 

31. VIOLETA PARRA

 

Dell'umile e l'oppresso le parole

salvare e raccontar la sofferenza

ed esortare alla resistenza

perche' dell'avvenire sorga il sole.

 

32. GINETTA SAGAN

 

La lotta antifascista proseguiva

nella difesa di chi e' prigioniero

perche' usa la parola ed il pensiero

e finche' lotti l'umanita' e' viva.

 

33. BERTHA VON SUTTNER

 

Nessuno si puo' fare piu' illusioni:

occorre sceglier tra le armi e il pane

solo la pace salva vite umane

solo il disarmo ferma le uccisioni.

 

34. EMMA THOMAS

 

Tutto e' preghiera e tutto e' verita'

e poiche' la guerra e' distruzione

ad essa opponi tutta la passione,

tutta la forza, tutta la bonta'.

 

35. SOFIA VANNI ROVIGHI

 

Aveva una chiarezza di pensiero

che ti rendeva il mondo trasparente

ed all'orrore del male e del niente

sapeva opporre il buono, il giusto, il vero.

 

36. ADRIANA ZARRI

 

Conobbi or son tant'anni un'eremita

amante della terra e anche del cielo

viveva il verbo letto nel vangelo

ed era una danza la sua vita.

 

 

37. RILEGGO VECCHIE PAGINE INGIALLITE

 

Rileggo vecchie pagine ingiallite

dei crimini italiani coloniali:

deportazioni, stragi, uso d'iprite,

torture, impiccagioni, tutti i mali

 

che menti scellerate e pervertite

sanno pensare ed attuar bestiali,

sevizie ed uccisioni infinite

con fruste, con cannoni, con pugnali...

 

E oggi che l'Italia nuovamente

sul popolo di Libia si accanisce

e ancora mena strage algidamente

 

e carni umane ancora abbrustolisce

con i bombardamenti sulla gente,

perche' noi questo orror non s'impedisce?

 

38. TRA ALLORA ED OGGI NON C'E' DIFFERENZA

 

Tra allora ed oggi non c'e' differenza:

la guerra genocida dei fascisti

per sterminare ogni resistenza

in Africa, rinnova i suoi piu' tristi

 

ed ignobili fasti di potenza

macellatrice nei raid neonazisti

dei bombardieri Nato: una violenza

che d'infinito odio fara' acquisti

 

e nel deserto fa nuovo deserto.

Diceva bene quel Bertoldo, il ventre

della bestia hitleriana essere ancora

 

fecondo: e tu lo vedi bene ora

e a quella bestia devi opporti mentre

complicita' le hanno troppi offerto.

 

39. LA NONVIOLENZA E' LOTTA DEGLI OPPRESSI

 

La nonviolenza e' lotta degli oppressi

contro il potere che li opprime fuori

e non di meno dentro di lor stessi.

E' resistenza agli inganni e agli orrori,

 

rivelazione di conflitti e nessi,

ripudio d'odio e costruzion di amori

nel farsi di dialettici processi

nel contrastar tutti i persecutori.

 

Reale movimento che abolisce

l'iniquita' presente, la violenza

che sfrutta e opprime, artiglia ed esaurisce

 

l'umanita' e il mondo. E' la coscienza

che nel suo farsi prassi concepisce

e invera liberta' ed intelligenza.

 

40. SEI MESI DI MASSACRI DELLA NATO

 

Sei mesi di massacri della Nato

sul popolo di Libia, disumani

sei mesi di ritorno a quel passato

di Mussolini e Volpi, di Graziani

 

e di Badoglio, del vile e spietato

fascismo genocida. Quei lontani

incubi son tornati, e quel burrato,

di ferro e fuoco orribili uragani.

 

E non c'e' antifascista che si oppone?

E non c'e' umanita' che vi resiste?

Non hai in Italia piu' buone persone

 

sdegnate di queste stragi razziste?

Non provan gli italiani repulsione

per queste infami imprese neonaziste?

 

41. DINA BERTONI JOVINE

 

Se si educa e' alla liberta'

Se si educa e' alla uguaglianza

Se si educa e' alla fratellanza

Se si educa e' alla dignita'.

 

42. ALBERT CAMUS

 

Sempre rivoltati contro le falsita'

sempre rivoltati contro ogni prepotenza

sempre disponiti alla resistenza

e sempre alla virtu' della pieta'.

 

43. ANNE FRANK

 

La uccisero i nazisti: una bambina.

Ma le parole di quella fanciulla

ancora oppongono l'umano al nulla

e al buio oppongono nuova mattina.

 

44. ANNA FREUD

 

Fu Anna vera amica dei bambini

li aiuto', li ascolto' e difese

dalle violenze e dalle pretese

di adulti tracotanti e belluini.

 

45. ADA GOBETTI

 

Conobbe quel dolor che non si smorza,

fu fiera antifascista, partigiana,

educatrice. A ogni poter che sbrana

oppose sempre del bene la forza.

 

46. PER LA CRITICA DELLA LEGGE DEL TAGLIONE ANCHE NELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI

 

Ovunque poi continuino i massacri

li' e' la stessa umanita' che geme

e cio' che oggi profani, lo dissacri

per sempre: ogni omicidio resta seme

 

di infiniti altri. Altri acri

conflitti seguiranno, altre blasfeme

di stragi propagande, altri lavacri

di sangue e distruzioni e ad essi insieme

 

nuovi odi, nuovi orrori, nuove guerre

in un sempre piu' vasto cataclisma

divoratore di persone e terre

 

e vite e civilta', di scisma in scisma

l'umanita' sbranando - ah, Robespierre -

che rese cieca un barbaro sofisma.

 

47. CONTINUANO LE STRAGI DELLA NATO

 

Continuano le stragi della Nato

in Libia, in Afghanistan, ovunque

giunge l'artiglio e il becco corazzato

che tutto strazia e uccide e che qualunque

 

vita degrada e annienta. E risultato

di quell'agire e' che da chiunque

possiede armi e rabbia e' rispecchiato

e stragi stragi seguono dovunque.

 

Fermare questa dissennata giostra

e' necessario e urgente. La clemenza

sostituire all'odio e' la nostra

 

scommessa, il nostro compito. Demenza

sarebbe proseguire in questa mostra

di atrocita'. Tempo e' di nonviolenza.

 

48. L'ORRORE DELLA GUERRA COLONIALE

 

L'orrore della guerra coloniale

le stragi delle bombe della Nato:

e chi pietrificato innanzi al male

anche potendo, non lo ha contrastato.

 

Ed il potere armato e criminale

che la' tanti innocenti ha massacrato

qui ha goduto della generale

complicita' di un popolo accecato.

 

La guerra sempre uccide vite umane

e tu che sei un'altra vita umana

un soffio di pieta' non ti rimane?

 

Non sai tu per chi suona la campana?

non senti il morso delle agute scane?

non poni mano per fermar la frana?

 

49. RISPOSTA ALLA DOMANDA: QUALE E' STATO IL SIGNIFICATO PIU' RILEVANTE DELLA MARCIA PERUGIA-ASSISI IN QUESTI CINQUANTA ANNI?

 

Innumerevoli son le persone

che in questi cinquant'anni hanno marciato

e nel cammino hanno ragionato

e illimpidito l'ima persuasione

 

che tu ti devi opporre a ogni uccisione

recare aiuto al leso e all'umiliato

restituire il pane all'affamato

tu devi opporti al crimine e al taglione.

 

Lungo la strada tra Perugia e Assisi

un popolo si accorge che i piu' gravi

pesi puo' sostener se condivisi

 

e del futuro sa di aver le chiavi

riunendo quelli che erano divisi

e costruendo un mondo senza schiavi.

 

50. RISPOSTA ALLA DOMANDA: COSA CARATTERIZZERA' MAGGIORMENTE LA MARCIA CHE SI TERRA' IL 25 SETTEMBRE DI QUEST'ANNO?

 

La marcia di quest'anno dovra' dire

parole chiare ed inequivocabili:

che pace innanzitutto e' abolire

le guerre e le ingiustizie, inconciliabili

 

essendo l'aiutare e il far morire,

vi son diritti che sono inviolabili.

La marcia e' un lento, arduo costruire

un mondo di persone responsabili.

 

Cessi l'Italia di partecipare

alle guerre assassine della Nato;

siano abrogate senza piu' tardare

 

le infami leggi del colpo di stato

razzista; ed ogni spesa militare

sia abolita. E' il compito immediato.

 

51. RISPOSTA ALLA DOMANDA: SE UNA PERSONA DEL TUTTO IGNARA LE CHIEDESSE "COSA E' LA NONVIOLENZA, E COME ACCOSTARSI AD ESSA?", COSA RISPONDEREBBE?

 

La  nonviolenza e' insieme arte e scienza:

arte che cura e scienza di nutrice

ma soprattutto e' suscitatrice

di quella lotta che dalla coscienza

 

ferita scaturisce e per decenza

si oppone a ogni struttura predatrice

si oppone a ogni potenza distruttrice

si oppone ancora e ancora a ogni violenza.

 

La nonviolenza e' lotta necessaria

e' dignita' che si traduce in atto

e' buona come il pane, l'acqua, l'aria,

 

contrasta ogni menzogna e ogni misfatto,

di ogni vilta' la piu' dura avversaria:

e' la parola vera e il gesto esatto.

 

52. INCONTRI. SI E' SVOLTO IL 10 SETTEMBRE A VITERBO UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI

 

Sabato 10 settembre 2011 si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace" un incontro di riflessione "Contro tutte le guerre e le uccisioni".

L'incontro si e' tenuto in memoria delle vittime dell'11 settembre 2001 ed in preparazione della prossima marcia "per la pace e la fratellanza dei popoli" da Perugia ad Assisi del 25 settembre 2011.

Nel corso dell'incontro il responsabile della struttura pacifista viterbese ha indicato nella scelta della nonviolenza il passo di civilta' necessario per garantire un futuro all'umanita'.

 

53. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Mark Twain, Il diario di Adamo ed Eva, Stampa alternativa - Nuovi equilibri, Roma-Viterbo 1993, pp. 48.

- Mark Twain, Il principe e il povero, Edizioni Paoline, Roma 1969, pp. 200.

- Mark Twain, Il ranocchio saltatore e altri racconti, Rizzoli, Milano 1950, pp. 152.

- Mark Twain, La banconota da un milione di dollari e altri racconti, Newton Compton, Roma 1993, pp. 98.

- Mark Twain, Le avventure di Huckleberry Finn, Editrice L'Unita', Roma 1993, 2 voll. per complessive pp. 360.

- Mark Twain, Le avventure di Huckleberry Finn, Peruzzo, Sesto San Giovanni (Mi) s.d., pp. XII + 260.

- Mark Twain, Le avventure di Tom Sawyer, Rizzoli, Milano 1979, pp. 288.

- Mark Twain, Le avventure di Tom Sawyer, Rcs 1985, 2011, pp. 308.

- Mark Twain, Racconti, Edizioni del Dopolavoro, Verona 1957, pp. 256.

- Mark Twain, Viaggio in Paradiso, Longanesi, Milano 1965, pp. 142.

- Alessandro Portelli (a cura di), Interpretazioni di Mark Twain, Savelli, Roma 1978, pp. 382.

 

54. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

55. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 676 del 12 settembre 2011

 

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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