Telegrammi. 410



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 410 del 20 dicembre 2010

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: No

2. La vita di Nasrin Sotoudeh e' in pericolo. Un appello

3. Mao Valpiana: Luce e buio

4. Si e' svolto il 19 dicembre a Viterbo un incontro di formazione nonviolenta

5. Per sostenere il Movimento Nonviolento

6. "Azione nonviolenta"

7. Segnalazioni librarie

8. La "Carta" del Movimento Nonviolento

9. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: NO

 

No.

I devastatori e i picchiatori non sono e non possono essere nostri compagni di lotta contro il disordine costituito.

Solo la nonviolenza puo' liberare l'umanita' dalle presenti condizioni di feroce ingiustizia.

Solo la nonviolenza che rispetta ed invera la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Solo la nonviolenza che pratica la coerenza tra i mezzi e i fini.

Solo la nonviolenza che difende e non devasta la biosfera.

Solo la nonviolenza che ha a cuore la vita di tutti i viventi e di tutto il vivente.

Solo la nonviolenza.

I devastatori e i picchiatori non sono e non possono essere nostri compagni di lotta contro il disordine costituito.

*

Niente sofismi, per favore.

Niente ambiguita', per favore.

Nessuna prostituzione alla violenza dei potenti.

Nessuna prostituzione alla violenza delle scimmie dei potenti.

Antifascismo e nonviolenza sono ormai la medesima cosa.

Resistenza e nonviolenza sono ormai la medesima cosa.

*

Insorgere occorre contro il governo della guerra assassina. Insorgere occorre con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per la legalita' che salva le vite.

Insorgere occorre contro il governo del colpo di stato razzista. Insorgere occorre con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per la legalita' che salva le vite.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Chi alla violenza e' corrivo, chi ad essa si prostituisce, e' gia' complice del fascismo.

 

2. DIRITTI. LA VITA DI NASRIN SOTOUDEH E' IN PERICOLO. UN APPELLO

[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per averci messo a disposizione nella sua traduzione il seguente appello]

 

La vita di Nasrin Sotoudeh, avvocata per i diritti umani ed attivista per i diritti delle donne, e' in pericolo. Nasrin e' stata arrestata dalle autorita' iraniane il 4 settembre 2010 per la sua attivita' di difensora dei diritti umani in Iran, ed e' in prigione da oltre 103 giorni. Il pubblico ministero l'ha accusata di propaganda contro lo stato ed azioni contrarie alla sicurezza nazionale. Secondo la legge iraniana, l'accusato puo' essere tenuto in custodia per un massimo di sette giorni senza che le accuse siano state formalizzate, dopo che le indagini preliminari siano terminate. Inoltre, sempre per la legge iraniana, e' illegale mantenere l'accusato in isolamento dopo che le accuse siano state formalizzate.

Nonostante cio', la signora Sotoudeh e' stata tenuta in isolamento sin dal primo giorno del suo arresto e tutti i tentativi del suo avvocato di ottenerne il rilascio su cauzione sono caduti nel vuoto. Percio', la signora Sotoudeh ha intrapreso uno sciopero della fame, protestando per le illegalita' che persistono nel suo arresto. Dal 4 dicembre, ha deciso di non assumere piu' ne' cibo ne' acqua. Purtroppo, non solo la negazione dei suoi diritti umani e' continuata, ma la si e' accusata anche di crimini contro il codice di abbigliamento iraniano.

Noi, le firmatarie di questa dichiarazione, siamo un gruppo di attiviste per i diritti delle donne, e molte di noi hanno lavorato fianco a fianco con questa coraggiosa avvocata, o siamo da lei state difese nel passato. Le clamorose violazioni dei suoi diritti umani fondamentali ed il nostro desiderio di mostrare solidarieta' ci hanno condotte a proclamare un sit-in di protesta fuori dagli uffici delle Nazioni Unite, a Ginevra, dal 20 dicembre 2010 in poi.

Ci appelliamo a tutti sostenitori della liberta' di pensiero del mondo, alle attiviste per i diritti umani delle donne ed a tutti i membri della famiglia mondiale dei diritti umani, affinche' si uniscano a noi nel chiedere che Nasrin Sotoudeh sia liberata al piu' presto possibile.

Vi preghiamo di sostenerci come potete, dall'unirvi a noi nel sit-in al mandare una lettera o un'e-mail di protesta al governo iraniano, dall'organizzare picchetti di fronte alle ambasciate in ogni parte del mondo ad ogni altro metodo possibile. Vi preghiamo di aiutarci affinche' la voce della nostra collega detenuta possa raggiungere il mondo.

*

Shirin Ebadi, Khadijeh Mogaddam, Mansoureh Shojaee, Parvin Ardalan, Shadi Sadr, Asieh Amini, Mahbubeh Abbasgholizadeh

17 dicembre 2010

 

3. EDITORIALE. MAO VALPIANA: LUCE E BUIO

 

[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) per questo intervento.

Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"), e' segretario nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Minime" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra recente ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010]

 

Citta' e contrade, in questi giorni prenatalizi, si sono riempite di luminarie, sempre piu' ostentate, sempre piu' pacchiane. Nella simbologia cristiana le fioche luci dell'avvento dovrebbero simboleggiare l'attesa della vera luce, quella della fede, quella del salvatore.

Luci accecanti, poste su finti alberi di plastica, sono un misero tentativo per nascondere l'oscurita' nella quale e' precipitata la coscienza di questi tempi bui. Strade, vetrine, monumenti, illuminati a giorno per illudersi di cancellare il nero di questo inizio millennio, condannato dalla guerra e dalla fame ancora presenti sul pianeta.

Finte luci che non possono illuminare.

Fuochi fatui che non possono riscaldare.

Spegniamo le artificiali lucette natalizie, e accendiamo la candela della nonviolenza, l'unica fiammella che puo' scacciare le tenebre della guerra.

 

4. INCONTRI. SI E' SVOLTO IL 19 DICEMBRE A VITERBO UN INCONTRO DI FORMAZIONE NONVIOLENTA

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Domenica 19 dicembre presso il centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" di Viterbo si e' svolto un nuovo incontro del percorso di formazione e informazione nonviolenta che si tiene da oltre un anno.

All'inizio e' stata data lettura della lettera ricevuta da parte della Soprintendenza archeologica per i beni dell'Etruria Meridionale in risposta alla missiva inviata l'8 novembre 2010 avente ad oggetto "Segnalazione ed appello in difesa dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame, contro la realizzazione di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge". I partecipanti hanno espresso apprezzamento per la comunicazione dell'organo territoriale del Ministero per i beni e le attivita' culturali.

I partecipanti all'incontro hanno poi ovviamente di nuovo ribadito l'impegno per la riduzione del trasporto aereo, in difesa dell'area del Bulicame, contro la realizzazione di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge, e per la realizzazione invece di un "parco naturalistico, archeologico e termale del Bulicame"; a tal fine si e' concordato di inviare una lettera aperta al Presidente della Commissione Agricoltura della Provincia di Viterbo sia per nuovamente denunciare la gravita' dello scempio che la realizzazione della folle e criminale opera aeroportuale provocherebbe, sia per nuovamente segnalare come invece la realizzazione del parco naturalistico, archeologico e termale del Bulicame costituirebbe un indubitabilmente considerevole beneficio per la citta', la cultura, il territorio, la popolazione.

Analogamente i partecipanti hanno ribadito altresi' l'impegno sulla situazione delle acque del lago di Vico, per contribuire all'iniziativa in difesa dell'ambiente e della salute della popolazione; a tal fine si e' concordato di inviare una lettera aperta al Presidente della Commissione Ambiente della Provincia di Viterbo.

Successivamente i partecipanti hanno ribadito l'impegno per la prosecuzione dell'iniziativa in corso contro la presenza di arsenico nelle acque destinate a consumo umano; a tal fine si e' concordato di inviare una lettera aperta al Presidente della Commissione Servizi sociali della Provincia di Viterbo.

I partecipanti hanno poi espresso il comune lutto per la recente morte per assideramento di un senzatetto avvenuta a Viterbo alcune notti fa, ed hanno ribadito la necessita' di proseguire l'impegno per il diritto alla casa per ogni essere umano, impegno che costitui' l'ultima grande lotta nonviolenta di Alfio Pannega.

L'incontro e' poi proseguito sul versante dell'impegno per il diritto allo studio.

E' stata esposta una sintesi della storia del pensiero politico europeo dall'antichita' classica alla societa' contemporanea, approfondendo particolarmente alcuni autori da Platone e Aristotele a Paolo di Tarso, Agostino d'Ippona e Tommaso d'Aquino; da Hobbes, Spinoza e Locke a Rousseau e Kant; da Constant a Tocqueville e Stuart Mill, da Hegel a Marx, da Hannah Arendt e Simone Weil a Michel Foucault, da John Rawls a Robert Nozick, da Juergen Habermas ad Amartya Sen, da Hans Jonas a Vandana Shiva.

Sono stati programmati successivi incontri di studio su temi di storiografia e di estetica, filosofici e sociologici.

*

Le persone partecipanti all'incontro

Viterbo, 19 dicembre 2010

Per informazioni e contatti: viterbooltreilmuro at gmail.com

 

5. APPELLI. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Sostenere economicamente la segreteria nazionale del Movimento Nonviolento e' un buon modo per aiutare la nonviolenza in Italia.

Per informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

6. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"

 

"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.

Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.

E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".

 

7. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riedizioni

- Alan Baddeley, La memoria umana. Teoria e pratica, Il Mulino, Bologna 1992, 1995, Fabbri - Rcs Libri, Milano 2008, pp. 570, euro 9,90.

- Francesca Castellani, Renoir e la sensualita' della pittura, E-ducation, Firenze 2007, 2010, pp. 360, euro 14,90 (in supplemento a "La Repubblica" e "L'espresso").

- Lucien Febvre, Martin Lutero, Laterza, Roma-Bari, Il sole 24 ore, Milano 2010, pp. 282, euro 9,90.

- Martin Gilbert, La grande storia della prima guerra mondiale, Mondadori, Milano 1998, 2010, pp. X + 698, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori).

- Italo Svevo, La coscienza di Zeno, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1985, 2010, pp. 517, euro 7,50 (in supplemento al "Corriere della sera").

 

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

9. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 410 del 20 dicembre 2010

 

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