Coi piedi per terra. 447



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 447 del 16 dicembre 2010

 

In questo numero:

1. La Commissione ambiente della Regione Lazio ha ascoltato i medici dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente" sull'arsenico nelle acque destinate a consumo umano

2. Adesione all'appello "Le armi provocano morte, l'arte e' vita"

3. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. INCONTRI. LA COMMISSIONE AMBIENTE DELLA REGIONE LAZIO HA ASCOLTATO I MEDICI DELL'"ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE" SULL'ARSENICO NELLE ACQUE DESTINATE A CONSUMO UMANO

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Si e' svolta nella giornata di martedi' 14 dicembre 2010 l'audizione dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) presso la Commissione ambiente della Regione Lazio.

I medici dell'Associazione, Antonella Litta, Mauro Mocci e Gianni Ghirga, alla presenza del Presidente della commissione, dell'Assessore all'ambiente e di alcuni consiglieri regionali e membri della Commissione stessa, hanno illustrato le problematiche sanitarie e ambientali correlate all'arsenico e in particolare la forte preoccupazione per i quantitativi di arsenico presenti nelle acque erogate per uso potabile in molti comuni del Lazio.

I medici hanno anche richiamato l'attenzione sul fatto che l'arsenico presente nell'ambiente puo' derivare dalla conformazione geologica del territorio laziale come anche da attivita' industriali: combustione di sostanze fossili per produrre energia (gas, olio combustibile, carbone, petrolio e derivati), incenerimento di rifiuti, utilizzo di fitofarmaci, e da possibili attivita' illecite di sversamento di rifiuti tossici.

E' stata espressa grande preoccupazione per l'assunzione di acqua contenente arsenico soprattutto in alcune fasce di popolazione piu' a rischio: donne in gravidanza, neonati, bambini e malati.

La dottoressa Antonella Litta ha ribadito quanto gia' raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanita', e quanto stabilito dall'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.) ovvero che l'arsenico e' un elemento cancerogeno certo di classe 1 ed ha una correlazione diretta con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute ed inoltre l'esposizione cronica all'arsenico attraverso l'acqua assunta come bevanda e' stata associata anche a cancro del fegato e del colon. Una corposa documentazione scientifica associa l'arsenico, sempre attraverso l'assunzione cronica di acque contaminate, anche a patologie cardiovascolari, neurologiche e neurocomportamentali; diabete di tipo 2; lesioni cutanee; disturbi respiratori; disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.

La dottoressa Litta ha fatto quindi  presente la necessita' assoluta del rispetto immediato di quanto stabilito dal Decreto Legislativo 31/2001 e dalla Commissione Europea che il 28 ottobre 2010 con il documento n. C (2010)7605 ha risposto negativamente alla  richiesta del governo italiano per una ulteriore deroga al parametro arsenico (fino a 50 microgrammi/litro), ribadendo che il livello massimo per questa sostanza, tossica e cancerogena, nelle acque destinate a consumo umano ed utilizzate anche dalle imprese alimentari, non deve superare i 10 microgrammi/litro.

La dottoressa Litta a conclusione dell'audizione ha segnalato nuovamente le proposte d'intervento dell'Associazione per dare immediatamente acqua dearsenificata alle popolazioni, e ha richiamato le istituzioni presenti alla massima vigilanza.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde di Viterbo

Viterbo, 15 dicembre 2010

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Allegato

"Associazione italiana medici per l'ambiente" di Viterbo: Gli interventi immediati e necessari per ridurre l'esposizione delle persone all'arsenico e per il rispetto di quanto stabilito dalla Commissione europea

La Commissione Europea il 28 ottobre 2010 con il documento n. C(2010)7605 ha respinto la richiesta dell'Italia per una ulteriore deroga del parametro Arsenico, elemento tossico e cancerogeno, nelle acque destinate a consumo umano.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo, nel  giudicare grave il persistere dei ritardi nella predisposizione ed attuazione di atti a tutela della salute pubblica, corrispondenti a quanto stabilito dal documento in questione, propone, nel rispetto del principio di precauzione, una serie di azioni ed interventi di realizzazione immediata e tesi alla riduzione del rischio sanitario per le popolazioni dei Comuni interessati da questa problematica ambientale:

1) fornire immediatamente acqua dearsenificata da fonti alternative, anche con autobotti: alle scuole, agli asili-nido, agli ospedali, alle industrie alimentari, a tutti gli esercizi pubblici, alle donne in gravidanza, ai malati, ai bambini e ai neonati;

2) informare in forma ampia e diffusa la popolazione circa i rischi derivanti dall'assunzione di alimenti e acqua con presenza di Arsenico;  utilizzare a questo fine: radio, televisioni, giornali, manifesti e circolari da inviare nei presidi sanitari di tutta la regione Lazio;

3) allestire in  ogni Comune interessato da questa problematica ambientale piu' punti di approvvigionamento di acqua dearsenificata;

4) utilizzare l'acqua degli acquedotti comunali solo per uso igienico-sanitario;

5) verificare che in ogni Comune, che precedentemente era sottoposto a regime di deroga per l'Arsenico, siano emanate e fatte rispettare le ordinanze di non potabilita' dell'acqua;

6) iniziare in ogni Comune un monitoraggio settimanale del valore dell'Arsenico su tutti i punti di emungimento delle acque, al fine di poter determinare, in un periodo di 6-12 mesi, una realistica media dei valori di Arsenico e quindi, e solo dopo questo monitoraggio, se i valori risulteranno tutti entro e al di sotto dei 20 microgrammi/litro sara' possibile ritirare le ordinanze di non potabilita' delle acque ma sempre nel rispetto di quanto sara' stabilito successivamente dalla Commissione europea;

7) acquisire i risultati degli accertamenti delle Asl relativamente al rispetto del divieto di uso di acqua contenente Arsenico sia come bevanda che per le preparazioni alimentari;

8) acquisire le cartografie degli acquedotti comunali e verificare il funzionamento di eventuali dearsenificatori gia' operativi;

9) approntare immediatamente impianti mobili di dearsenificazione, che possano successivamente diventare definitivi e che utilizzino le migliori tecniche di dearsenificazione (per esempio quelle che assorbono l'arsenico su granulati naturali rigenerabili) senza compromettere le qualita' organolettiche delle acque trattate e senza rilasciare in esse dannosi  residui dei processi di dearsenificazione;

10) chiedere garanzie almeno decennali sull'impiantistica di dearsenificazione proposta e contratti di fidejussione a tutela dei pubblici investimenti.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente di Viterbo propone gli interventi di cui sopra per l'estrema urgenza di ridurre subito l'esposizione delle popolazioni all'Arsenico.

L'Arsenico infatti e' un elemento tossico, classificato dall'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.) come elemento cancerogeno certo di classe 1 e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute. L'esposizione a questo elemento e' stata associata anche a cancro del fegato e del colon e una sempre piu' consistente documentazione scientifica ne evidenzia un ruolo eziopatogenetico anche nelle malattie cardiovascolari, neurologiche e neurocomportamentali; nel diabete di tipo 2; in alcune patologie dermatologiche e dell'apparato respiratorio; nei disturbi della sfera riproduttiva e nelle malattie ematologiche.

Proprio per queste evidenze scientifiche il Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001, modificato e integrato con successivo D. Lgs. 27/02, in recepimento della Direttiva  europea 98/83/CE, sin dal dicembre 2003, aveva indicato il limite massimo per l'Arsenico nelle acque destinate a consumo umano  in 10 microgrammi/litro e concesso periodi di deroga a questo limite, fino a 50 microgrammi/litro, solo perche' si realizzassero interventi efficaci e definitivi.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente di Viterbo nel chiedere che si ponga fine ad ogni ulteriore colpevole ritardo nella soluzione di questo problema, auspica da parte di tutte le istituzioni  preposte un impegno ancora piu' forte e coerente per far rispettare il diritto alla salute, come sancito dall'art.32  della Carta Costituzionale, e quanto disposto nel gia' richiamato documento della Commissione europea.

Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo

Viterbo, 29 novembre 2010

 

2. APPELLI. ADESIONE ALL'APPELLO "LE ARMI PROVOCANO MORTE, L'ARTE E' VITA"

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Le persone partecipanti all'incontro di formazione alla nonviolenza svoltosi domenica 12 dicembre 2010 presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo aderiscono all'appello promosso da Francesco de Notaris per impedire che l'industria armiera si appropri di istituzioni culturali.

L'arte e' riconoscimento e comunicazione di umanita'. Le armi invece servono a uccidere gli esseri umani.

La cultura e' affermazione della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani. La guerra invece consiste della commissione di omicidi in massa.

Le istituzioni museali testimoniano e tramandano l'umana civilta'. Le armi e le guerre invece fanno strage dell'umanita' e ne distruggono la civilta'.

Cessi la produzione di armi, cessi la produzione di guerre.

Solo la pace salva le vite. Solo la pace onora l'umanita'.

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Le persone partecipanti all'incontro di formazione alla nonviolenza svoltosi domenica 12 dicembre 2010 presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo

Viterbo, 16 dicembre 2010

Per comunicazioni: partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza presso il centro sociale "Valle Faul", strada Castel d'Asso snc, 01100 Viterbo, e-mail: viterbooltreilmuro at gmail.com

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Allegato. Il testo dell'appello promosso da Francesco  de Notaris: Le armi provocano morte, l'arte e' vita

Senza mezzi termini bisogna dire, a proposito della probabilita' che la Mbda (una delle piu' importanti industrie europee di sistemi missilistici e di esplosivi) possa finanziare il Museo Madre a Napoli, che e' assoluta l'incompatibilita' tra l'industria che produce morte e un Museo di arte moderna come il Madre.

L'arte e la modernita' devono rifiutare il denaro prodotto dalle guerre, dal sangue ed anche da investimenti di soldi di dubbia provenienza. E' inammissibile nascondere la realta' e la verita'.

L'economia deve essere al servizio dell'essere umano, che non e' merce da comprare. E' ottimo il comportamento degli artisti pronti a ritirare le loro opere se l'irresponsabile ipotesi diventasse realta'.

Da senatore e parlamentare per la pace scrissi la mozione poi approvata per bloccare la produzione da parte delle aziende italiane delle mine anti-uomo, presentai il testo di legge per l'obiezione di coscienza al servizio militare ed il disegno per la riconversione dell'industria bellica. In Iraq ho visto le stragi prodotte da missili e bombe "intelligenti". La politica non puo' operare scelte che ostacolano il disarmo e la pace offrendo alibi a quanti sono del tutto impegnati a fabbricare strumenti di morte.

Le armi sono costruite per uccidere. L'arte, invece, eleva l'essere umano. Se i costruttori di armi hanno bisogno di apparire benefattori, lo divengano sul serio, riconvertendo le loro fabbriche a produzioni civili.

Si facciano sentire le persone che amano la pace.

Per adesioni: francesco.denotaris at virgilio.it

 

3. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com

Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 447 del 16 dicembre 2010

 

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