Coi piedi per terra. 247



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 247 del 30 maggio 2010
 
In questo numero:
1. Erich Fromm: La fusione fra tecnica e distruttivita'...
2. Alcuni materiali del marzo 2010 (parte seconda e conclusiva)
3. Nel concreto la chiarezza
4. Lettera aperta al Ministro dei Trasporti dopo una sua infelice esibizione a Viterbo
5. La graziosa metafora. Ed altre trovate demenziali
6. Associazione "Respirare": Una lettera aperta al sindaco di Viterbo
7. E il parco termale del Bulicame?
8. Un caso clinico
9. Al Ministro dei Beni Culturali
10. Intervento di saluto al convegno di Roma del 24 marzo su "La mobilita' nel Lazio"
11. Al Ministro della Salute
12. Alla Ministra dell'Ambiente
13. Una lettera aperta al presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile
14. No all'acquisto di 131 cacciabombardieri F35
15. Al Commissario europeo ai Trasporti
16. Un digiuno contro i cacciabombardieri F35
17. Associazione "Respirare": Con piu' persuasione ed energia l'impegno contro il mega-aeroporto e per la riduzione del trasporto aereo
18. Il comitato che si oppone al mega-aeroporto incontrera' prossimamente i nuovi amministratori regionali e provinciali
19. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
 
1. TESTI. ERICH FROMM: LA FUSIONE FRA TECNICA E DISTRUTTIVITA'...
[Da Erich Fromm, Anatomia della distruttivita' umana, Mondadori, Milano 1975, 1978, pp. 432-433]
 
La fusione fra tecnica e distruttivita' non era ancora visibile nella prima guerra mondiale. Scarsa era la distruzione operata dagli aeroplani, i carri armati erano soltanto una estensione delle armi tradizionali. Ma nella seconda guerra mondiale avvenne il cambiamento decisivo: l'uso degli aeroplani per i massacri di massa. Coloro che sganciavano bombe quasi non si rendevano conto di ammazzare o bruciare vivi migliaia di esseri umani nel giro di pochi minuti. Gli equipaggi erano un team: un uomo pilotava, un altro regolava la rotta, un altro sganciava le bombe. Non affrontavano il pensiero di uccidere, non erano quasi consapevoli del nemico. L'importante era maneggiare correttamente quelle macchine complicate secondo piani meticolosamente organizzati. Certo sapevano a livello cerebrale, ma senza quasi captarlo affettivamente, che, come conseguenza delle loro azioni, diverse migliaia e talvolta persino piu' di centomila persone sarebbero state uccise, bruciate, mutilate: per quanto possa sembrare paradossale, non erano affari loro. Probabilmente e' proprio per questo motivo che - se non altro la maggioranza di loro - non si sentivano colpevoli per atti fra i piu' orribili che un essere umano possa compiere.
La distruzione operata con la moderna guerra aerea segue il principio della moderna produzione tecnica, in cui sia l'operaio sia il tecnico sono completamente alienati dal prodotto del loro lavoro. Svolgono compiti tecnici secondo il piano generale della direzione, ma spesso non vedono nemmeno il prodotto finito; e persino in tal caso, non ne hanno alcuna responsabilita', il prodotto non li interessa piu'. Non sono tenuti a domandarsi se si tratti di un prodotto utile o dannoso: questo riguarda esclusivamente la direzione, per la quale, pero', "utile" significa semplicemente "lucroso", senza alcun riferimento all'utilita' reale del prodotto. In guerra "lucroso" denota tutto quanto serve a sconfiggere il nemico, e spesso la decisione in questo senso si basa su dati vaghi come quelli che portarono alla costruzione della Edsel di Ford. Al tecnico, come al pilota, basta conoscere le decisioni della direzione, che egli non e' tenuto a contestare, ne' che gli interessa di contestare. Che si tratti di ammazzare centomila persone a Dresda o a Hiroshima o di distruggere la terra e il popolo del Vietnam, non spetta a lui preoccuparsi di giustificare moralmente o militarmente gli ordini; il suo unico compito e' servire adeguatamente la macchina.
 
2. ARCHIVIO. ALCUNI MATERIALI DEL MARZO 2010 (PARTE SECONDA E CONCLUSIVA)
 
Riproduciamo di seguito alcuni comunicati ed interventi del marzo 2010.
 
3. ARCHIVIO. NEL CONCRETO LA CHIAREZZA
 
Diviene ogni giorno piu' chiaro che nella campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio provinciale di Viterbo (e del Consiglio regionale del Lazio) per quanto riguarda specificamente il capoluogo della Tuscia un tema fa la decisiva differenza tra gli schieramenti: la questione del mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge che una lobby speculativa dai molti complici vuole realizzare a danno dei territorio e dei cittadini ed in violazione delle leggi vigenti.
Gli equilibrismi ipocriti e i trasformismi pret-a-porter non sono piu' possibili per nessuno: o si e' complici degli speculatori, devastatori ed avvelenatori della lobby del mega-aeroporto, oppure ci si oppone ad essi; una terza posizione non si da'.
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Su tutti i temi che vengono posti in termini astratti e generici, infatti, tutti gli schieramenti, sovente palesemente mentendo, riescono a farfugliare piu' o meno le stesse astratte, generiche ovvieta': finche' si resta nei cieli della teoria tutti concordano che il bene e' meglio del male, che il giusto e' preferibile all'ingiusto; e finche' si ciancia per passatempo tutti si dichiarano impegnati come un sol uomo a favore dell'ambiente, della legalita', del diritto al lavoro, del diritto alla salute e all'assistenza, eccetera eccetera.
Ma quando si scende nel pratico, nel concreto, e si affronta la questione pratica e concreta del mega-aeroporto fuorilegge, allora il giochetto dell'unanimismo di facciata non funziona: o si e' a favore dello scempio ambientale e del crimine sanitario, o si e' contro; o si e' a favore del mega-aeroporto, o si e' contro.
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Non c'e' bisogno di lunghe catene argomentative, basta la nuda evidenza dei fatti: la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore dell'area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame devasterebbe per sempre quel luogo prezioso, quell'insostituibile bene comune; la realizzazione del mega-aeroporto a ridosso di popolosi quartieri della citta' provocherebbe un danno enorme alla salute, alla sicurezza, ai diritti soggettivi ed ai legittimi interessi della cittadinanza viterbese; la realizzazione del mega-aeroporto danneggerebbe l'agricoltura, impedirebbe il termalismo, distruggerebbe beni ambientali e culturali, impoverirebbe il territorio, farebbe collassare le infrastrutture, massacrerebbe l'economia locale; la realizzazione del mega-aeroporto costituirebbe un insensato, scellerato sperpero di soldi pubblici sottratti ad altre ed esse si' necessarie opere pubbliche (come le ferrovie); la realizzazione del mega-aeroporto viola le leggi vigenti, viola le norme ed i vincoli di salvaguardia del territorio.
La lobby speculativa del mega-aeroporto, e chi la favoreggia o non la contrasta, con piu' atti esecutivi del medesimo disegno criminoso stanno tramando ai danni della popolazione, ai danni del pubblico bene, in violazione delle leggi.
E' compito di tutti i cittadini respingere questa aggressione, difendere ambiente e salute, diritti e legalita'.
 
4. ARCHIVIO. LETTERA APERTA AL MINISTRO DEI TRASPORTI DOPO UNA SUA INFELICE ESIBIZIONE A VITERBO
 
Signor Ministro dei Trasporti,
del suo discorso di propaganda elettorale a Viterbo del 16 marzo 2010 la stampa locale ha riportato resoconti che potrebbero sintetizzarsi nella formula: "il ministro ha dato i numeri", giacche' lei ha snocciolato roboanti quanto ipotetiche voci di spesa di enti pubblici e soggetti privati in pro del mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge, ma al di la' dell'enunciazione aritmetica o pokeristica ha ancora una volta eluso la realta', quella dura, nuda realta' con la quale tuttavia occorre fare i conti.
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E la dura, nuda realta' e' che a Viterbo un mega-aeroporto nell'area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame, a ridosso di popolosi quartieri della citta', non si puo' realizzare.
Non si puo' realizzare perche' lo vietano le leggi vigenti ed i vigenti vincoli di salvaguardia.
Non si puo' realizzare perche' provocherebbe un disastro sanitario (lei gia' sa quale sia la situazione di Ciampino: si adoperi per ridurre immediatamente e drasticamente i voli a  Ciampino, anziche' voler "ciampinizzare" tra qualche anno anche Viterbo).
Non si puo' realizzare perche' devasterebbe irreversibilmente l'area del Bullicame e farebbe scempio di insostituibili beni ambientali e culturali, farebbe scempio del termalismo, farebbe scempio dell'agricoltura delle aree circostanti, e farebbe collassare la gia' fragile e inadeguata rete infrastrutturale locale.
Non si puo' realizzare perche' costituirebbe un colossale furto e sperpero di soldi pubblici, che verrebbero sottratti alle opere pubbliche realmente utili ed urgenti (come il potenziamento delle ferrovie).
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Il mega-aeroporto a Viterbo non si puo' realizzare. E lei lo sa, o dovrebbe saperlo.
Perche' allora si insiste a voler ingannare e truffare i cittadini?
Perche' si insiste a voler realizzare un'opera devastante, venefica ed illegale?
Perche' si insiste a voler favoreggiare una lobby speculativa a danno della popolazione e del pubblico interesse?
Perche' si insiste a voler sperperare il denaro del pubblico erario?
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Si rispettino le leggi.
Si rispettino i diritti e l'intelligenza dei cittadini.
Si rispetti l'ambiente.
Si riconosca una volta per tutte che il mega-aeroporto a Viterbo e' un crimine e una follia.
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Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 17 marzo 2010
 
5. ARCHIVIO. LA GRAZIOSA METAFORA. ED ALTRE TROVATE DEMENZIALI
 
Il candido fracassone
In un intervento a favore del mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge a Viterbo un prominente candidato della destra eversiva berlusconiana non trova di meglio che evocare i condannati a morte. Graziosa metafora.
E' proprio vero che sovente le parole tradiscono il pensiero.
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Gli stati generali
Forse ignorando che la convocazione degli stati generali da parte di sua maesta' Luigi XVI porto' incidentalmente alla sua decollazione (scilicet: il taglio della testa dal tronco di sua maesta', che e' - lo diciamo per i piu' piccini - altra cosa dal decollo aereo), ma soprattutto porto' alla grande rivoluzione che (tra orrori che pur non mancarono, certo) affermo' gli immortali principii della liberta', dell'eguaglianza e della fraternita' di tutti gli esseri umani, ebbene, il piu' visibile portabandiera locale della lobby speculativa di estrema destra del mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge continua a ripetere che a Viterbo occorre convocare degli "stati generali".
Volesse il cielo.
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Quando anche il sindaco ne dice una giusta
Capita talvolta che anche il sindaco berlusconiano di Viterbo tra tante cose sbagliate ne dica una giusta. E ne ha detta una giusta quando, in una esternazione come al solito sgangherata, omertosa e mistificante, ha constatato en passant che la maggior parte delle forze politiche del centrosinistra viterbese hanno preso posizione contro il mega-aeroporto.
E' vero. Grazie di essersene accorto e di averlo detto ad alta voce.
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E l'assessore di centrosinistra che imperterrito continua a favoreggiare la lobby speculativa di estrema destra?
L'assessore regionale uscente agli aeroporti, che proprio non lascia nulla di intentato per favoreggiare la lobby speculativa di estrema destra che vuole imporre a Viterbo un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge, continua a ripetere come un disco rotto che lui per la realizzazione del mega-aeroporto farebbe di tutto, ma proprio di tutto.
E chi ne dubita? E' proprio per questo che suggeriamo di non votarlo.
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Che ci sara' mai da festeggiare
Da un altro assessore regionale uscente compare del precedente e' arrivato anche a me (che colpa ho mai commesso per essere bersagliato in tal modo da una propaganda non richiesta?) l'invito a una festa (proprio cosi': una festa) per la sua campagna elettorale.
Beato lui che ci trova qualcosa da festeggiare.
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Manualetto di logica
Un candidato sostiene che un presidente di giunta i cui assessori commettano reati di corruzione dovrebbe dimettersi. Bravo. Frattanto si candida alle elezioni sostenuto anche da un partito che nel suo simbolo stesso reca il nome di un presidente di giunta che si e' guardato bene dal farlo (anzi: ha brigato come una tigre per essere ricandidato).
Si suggerisce un rapido ripasso di Aristotele.
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E per oggi basta cosi'. Passiamo a Kafka.
 

6. ARCHIVIO. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": UNA LETTERA APERTA AL SINDACO DI VITERBO

 
Signor sindaco del Comune di Viterbo,
le scriviamo questa lettera aperta per contestare le sue recenti dichiarazioni in cui ha ribadito la volonta' di realizzare a Viterbo un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge.
Da anni lei sta scandalosamente nascondendo ai cittadini la verita' dei fatti, e sta scandalosamente sostenendo la lobby speculativa che con la realizzazione del mega-aeroporto vuole arricchirsi infliggendo un danno enorme al territorio e alla popolazione viterbese.
Questa commedia degli inganni, questa sarabanda dell'omerta', quest'orgia dell'insipienza e dell'irresponsabilita' deve cessare.
E deve cessare questo scellerato tentativo di devastare la nostra terra e di aggredire la salute, la sicurezza e i diritti di chi ci vive.
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Le formuliamo alcune semplici domande a cui lei puo' rispondere con un si' o con un no.
1. Lei sa che il mega-aeroporto verrebbe realizzato praticamente nel cuore dell'area termale del Bulicame e nelle vicinanze di popolosi quartieri della citta'?
2. Lei sa che la realizzazione del mega-aeroporto devasterebbe irreversibilmente i beni ambientali, culturali, economici e sociali dell'area del Bullicame?
3. Lei sa che la realizzazione del mega-aeroporto provocherebbe un gravissimo inquinamento dagli effetti disastrosi sulla salute della popolazione?
4. Lei sa che la realizzazione del mega-aeroporto causerebbe un danno enorme all'agricoltura, al termalismo, alle attivita' fondate sui beni e le vocazioni del territorio?
5. Lei sa che la realizzazione del mega-aeroporto costituirebbe uno sperpero colossale di fondi pubblici, fondi pubblici che verrebbero sottratti ad altre opere esse si' necessarie per il territorio e la popolazione?
6. Lei sa che la realizzazione del mega-aeroporto viola vigenti norme e vincoli di salvaguardia?
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Orbene, se queste cose non le sa, allora s'informi: la legge non ammette ignoranza e chi vuole governare la cosa pubblica deve almeno essere consapevole di quale sia il pubblico interesse e cosa prevedano le norme ed i criteri del buon governo.
Se queste cose le sa, e noi non dubitiamo che lei le sappia, allora ne tragga le necessarie conseguenze: e la prima conseguenza e' cessare di favoreggiare la realizzazione di un'opera speculativa, nociva, distruttiva e fuorilegge, ed anzi opporsi ad essa.
Le bugie hanno le gambe corte, e il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
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Distintamente,
l'associazione "Respirare"
Viterbo, 19 marzo 2010
L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
 
7. ARCHIVIO. E IL PARCO TERMALE DEL BULICAME?
 
Or non e' guari, vi era un pressoche' unanime consenso nel ceto politico ed amministrativo viterbese nel riempirsi la bocca della proposta di realizzare un parco termale nell'area del Bulicame.
Ma approssimandosi le elezioni di colpo - con rarissime, lodevoli eccezioni - di difendere e valorizzare il Bulicame non se ne parla praticamente piu'. E non se ne vuole parlare perche' difendere il Bulicame implica opporsi al mega-aeroporto.
Poiche' delle due l'una: o si e' abbastanza ragionevoli da difendere e valorizzare l'area termale del Bulicame ed i preziosi beni naturalistici, archeologici, storico-culturali, economici, sociali, terapeutici che in quell'area si trovano; oppure si e' cosi' folli da devastare tutto per realizzare nel cuore di quell'area il mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge.
Tutti coloro che sostengono il mega-aeroporto vogliono fare irreversibile scempio dell'area del Bullicame.
Tutti coloro che sostengono il mega-aeroporto vogliono distruggere un prezioso bene del territorio, della comunita' e dell'umanita'.
Tutti coloro che sostengono il mega-aeroporto sono fautori e complici di una devastazione immorale e illegale.
Non e' bizzarro che vi siano ancora dei politicanti che si presentano alle elezioni amministrative locali col programma di Attila?
Non e' allucinante che vi siano finanche ministri italiani e commissari europei che favoreggiano questo crimine e questa follia?
Non e' scandaloso che vi siano ancora caudatari e loggionisti che si prestano a far da corteggio e claque ai manutengoli della lobby speculativa del mega-aeroporto che vuole distruggere la nostra terra, violare i diritti di tutti, derubare il pubblico erario, infrangere le leggi?
 
8. ARCHIVIO. UN CASO CLINICO
[Riportiamo il seguente comunicato del responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo dal titolo completo "Un caso clinico. Il Pd viterbese verso il suicidio alle elezioni provinciali"]
 
La cecita' con la quale il Pd viterbese va verso il suicidio alle elezioni provinciali, trascinando nella sconfitta l'intero centrosinistra, lascia stupefatti. Anche perche' il centrosinistra ha governato la Provincia negli ultimi anni (su questioni decisive assai male, peraltro: ma non vi e' dubbio che il centrodestra lo farebbe assai peggio) ed e' quindi doppiamente insensato mettere tanto impegno per regalarla ai partiti dell'eversione berlusconiana.
E l'indicatore che rivela in modo emblematico il suicidio rituale del Pd e' la posizione assunta sulla realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge.
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1. Il Pd viterbese sembra non essersi accorto che quell'opera scellerata e' da anni il cavallo di battaglia dell'estrema destra speculativa e truffaldina. Quanto piu' il Pd si accoda all'estrema destra imbrogliona e saccheggiatrice, tanto piu' confonde gli elettori e convince i piu' smarriti a votare per i berlusconiani (lo stesso fece Veltroni quando abominevolmente cerco' di cavalcare il razzismo: regalo' un trionfo a Berlusconi).
2. Il Pd viterbese semba non essersi accorto che tutti gli altri partiti del centrosinistra (quelli realmente esistenti, non le liste fantoccio inventate alla bisogna) si sono ormai esplicitamente ed impegnativamente espressi contro il mega-aeroporto. Con la sua insensata posizione il Pd si isola da tutti i suoi potenziali (e indispensabili) alleati in un possibile e necessario fronte democratico antieversivo ed antiberlusconiano.
3. Ma soprattutto il Pd viterbese sembra non essersi accorto che opporsi al mega-aeroporto fuorilegge e' un dovere morale e civile. E lo dimostrano argomenti inoppugnabili, che riassumiamo ancora una volta con le parole di un appello sottoscritto da centinaia di scienziati, cattedratici universitari, personalita' delle istituzioni e della cultura: "L'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, un'area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche, e' minacciata di distruzione dalla volonta' di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto. La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio". Piu' chiaro di cosi'.
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Mentre tutto il resto del centrosinistra dopo un lungo brancolare sembra aver finalmente capito che il mega-aeroporto e' un crimine ed una follia, il Pd e' trascinato da alcuni suoi prominenti a perseverare nella complicita' con la lobby speculativa di estrema destra che vuole imporre a Viterbo quell'opera nociva, distruttiva e fuorilegge.
E in questa sua vertigine, in preda a una sorta di "cupio dissolvi" il Pd viterbese non conosce freni o inibizioni, e precipita nel grottesco e nello psicopatologico.
L'on. Sposetti (l'indimenticato nuclearista degli anni '70, che in tempi recenti gia' ha fatto stravincere nel 2008 le elezioni comunali di Viterbo alla banda berlusconiana capeggiando il centrosinistra col programma macchiettistico di dare ragione all'estrema destra speculativa ed eversiva sul mega-aeroporto) ancora intigna nell'omaggiare il ministro dei trasporti e supplicarlo quasi di distruggere il Bullicame ed avvelenare i viterbesi. Complimenti.
L'assessore regionale Parroncini, quasi non passa giorno che non espettori proclami secondo cui lui e' il piu' mega-aeroportuale di tutti e si alleerebbe anche col diavolo pur di cementificare l'area del Bulicame e avvelenare l'aria di Viterbo; poi fa incontri dove ipocritamente e glossolalicamente straparla di "green economy", guadagnandosi cosi' l'ambito titolo di primo e principe dei Tartuffe dell'Alto Lazio sbaragliando i pur copiosi rivali nella gara della neolingua e del bispensiero. Chapeau.
E stendiamo un pietoso velo sul presidente della Provincia uscente, che ha pensato bene di accaparrarsi una sinecura romana (la segreteria regionale del Pd) e abbandonare a Viterbo la nave che affonda (e non e' certo un bel viatico per chi deve affrontare la campagna elettorale): dopo aver combinato il catastrofico patatrac di aver anche lui sostenuto la lobby speculativa di estrema destra del mega-aeroporto fuorilegge, adesso se la svigna. Peggio di cosi' quasi solo Marrazzo.
E addirittura il giovinotto che il Pd candida ora alla presidenza della Provincia nella sua esilarante propaganda elettorale farnetica di attivare tutte le procedure "diplomatiche" (sic) per far finanziare dallo stato il mega-aeroporto fuorilegge (ovvero per saccheggiare il pubblico erario in pro di una emerita soperchieria). Santi numi, che qualcuno gli spieghi almeno cosa significa la parola "diplomazia" in lingua italiana, e che per una scelleraggine come il mega-aeroporto non e' proprio il caso di scomodare Metternich e Talleyrand.
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Alle elezioni manca una manciata di giorni.
Se il Pd viterbese volesse avere qualche speranza sia di recuperare un rapporto con tutti gli altri partiti del centrosinistra, sia di rappresentare il suo stesso tradizionale elettorato nella parte proveniente da sinistra, sia soprattutto di non fare ancora una volta il gioco del re di Prussia, allora dovrebbe affrettarsi ad aprire gli occhi, a prendere atto della nuda verita', a smetterla di prostituirsi alla lobby speculativa di estrema destra del mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge, dovrebbe affrettarsi a dichiarare la propria opposizione a quell'opera sciagurata, devastatrice e venefica.
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Ma a te che te ne importa di quel che combina il Pd? potrebbe pur chiedermi il solito ingenuo passante ("quidam de populo", per chi ha fatto le scuole alte).
In verita' a me importa hic et nunc di fare quanto onestamente e ragionevolmente possibile per: 1. contrastare l'eversione razzista, illegalista e antidemocratica berlusconiana; 2. difendere la Costituzione della Repubblica Italiana, la civile convivenza, i diritti umani di tutti gli esseri umani; 3. e per quanto riguarda la citta' in cui vivo, impedire il crimine e la follia del mega-aeroporto che massacrerebbe la nostra terra e i nostri diritti e contribuirebbe al disastro ecologico globale. A tal fine, e solo a tal fine, vedrei bene che tutte le forze del cosiddetto centrosinistra (e tra esse ovviamente anche il Pd) si coalizzassero su un programma minimo di difesa della legalita' che salva le vite e della democrazia che i diritti umani di tutti gli esseri umani invera. Quella difesa della legalita' e della democrazia per la quale almeno io, povero vecchierello, non ho cessato un solo giorno di lottare.
 
9. ARCHIVIO. AL MINISTRO DEI BENI CULTURALI
 
Signor Ministro dei Beni Culturali,
le scriviamo per sollecitare il suo intervento in difesa dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, minacciata di irreversibile devastazione dalla realizzazione di un mega-aeroporto distruttivo, nocivo ed illegale.
L'area del Bulicame (ovvero Bullicame) e' una delle piu' preziose emergenze naturalistiche e storico-culturali di Viterbo, ricordata da Dante nella Divina Commedia. Fare scempio di essa per realizzarvi un "nonluogo" sarebbe un crimine scellerato.
In un appello sottoscritto da centinaia di scienziati, cattedratici universitari, illustri personalita' della cultura e delle istituzioni, si sottolinea che "L'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, un'area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche, e' minacciata di distruzione dalla volonta' di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto. La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio".
Con la presente le chiediamo di attivare tutti gli interventi di sua competenza per impedire che l'area del Bulicame, prezioso bene naturalistico e storico-culturale, venga irrimediabilmente devastata.
Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione ed in attesa di un sollecito riscontro, distinti saluti,
il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 22 marzo 2010
 
10. ARCHIVIO. INTERVENTO DI SALUTO AL CONVEGNO DI ROMA DEL 24 MARZO SU "LA MOBILITA' NEL LAZIO"
 
Care amiche e cari amici,
concomitanti impegni nel viterbese ci impediscono di essere presenti al convegno che si svolge a Roma il 24 marzo 2010 sul tema "La mobilita' nel Lazio ai confini del tempo e della salute", convegno al quale inviamo il nostro fraterno e sororale saluto.
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Come "comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti" (questa la nostra - certo non sintetica, ma sicuramente non ambigua - denominazione) condividiamo la riflessione e l'azione per una mobilita' sostenibile ed adeguata, intesa come diritto sociale, nel rispetto dell'ambiente, della salute e della sicurezza, a vantaggio di tutte le persone, privilegiando il trasporto pubblico e collettivo e le modalita' meno inquinanti e piu' democratiche.
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Il nostro primario impegno e' impedire la realizzazione di un mega-aeroporto fuorilegge nel cuore dell'area termale del Bulicame, nei pressi di popolosi quartieri della citta' di Viterbo.
Come abbiamo scritto in un appello fatto proprio da centinaia di scienziati, cattedratici universitari, illustri personalita' della cultura e delle istituzioni, "L'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, un'area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche, e' minacciata di distruzione dalla volonta' di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto. La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio". Per questi motivi, e per altri ancora, ci opponiamo al mega-aeroporto.
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E siamo solidali non solo con i comitati di cittadini che a Ciampino, a Fiumicino, a Frosinone si battono come noi in difesa di ambiente, salute, legalita' e giustizia con riferimento alla problematica del trasporto aereo; ma anche con tutti gli altri comitati che si impegnano con la forza della verita' e con la scelta della nonviolenza per una mobilita' a misura d'uomo e di territorio, coerente e adeguata alla salvaguardia degli ecosistemi locali e della globale biosfera, coerente e adeguata con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e delle vocazioni produttive del territorio, coerente e adeguata con il diritto di tutti gli esseri umani a muoversi sul pianeta che e' l'unica casa comune che abbiamo.
L'impegno per una mobilita' sostenibile si salda con l'impegno per difendere i beni comuni e i diritti sociali dalla mercificazione, dalla polluzione e dalla devastazione; e si salda con l'impegno per l'affermazione di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani presenti e venturi.
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Con i migliori auguri di buon lavoro,
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 23 marzo 2010
 
11. ARCHIVIO. AL MINISTRO DELLA SALUTE
 
Signor Ministro della Salute,
le scriviamo per sollecitare il suo intervento in difesa del diritto alla salute della cittadinanza di Viterbo, minacciata dalla grave aggressione costituita dall'inquinamento che verrebbe prodotto dal mega-aeroporto distruttivo, nocivo ed illegale che una lobby speculativa vorrebbe realizzare a ridosso di popolosi quartieri della citta', nel cuore dell'area termale del Bulicame che ne verrebbe irreversibilmente devastata, un'area che dovrebbe essere invece valorizzata a fini terapeutici.
In un appello sottoscritto da centinaia di scienziati, cattedratici universitari, illustri personalita' della cultura e delle istituzioni, si sottolinea che "L'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, un'area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche, e' minacciata di distruzione dalla volonta' di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto. La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio".
Con la presente le chiediamo di attivare tutti gli interventi di sua competenza per impedire che la salute e la sicurezza degli abitanti di Viterbo siano gravemente aggredite dalla realizzazione insensata ed illegale del mega-aeroporto.
Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione ed in attesa di un sollecito riscontro, distinti saluti,
il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 24 marzo 2010
 

12. ARCHIVIO. ALLA MINISTRA DELL'AMBIENTE

 
Gentile Ministra dell'Ambiente,
le scriviamo per sollecitare il suo intervento in difesa dell'area naturalistica (ma anche archeologica e termale) del Bulicame a Viterbo, minacciata di irreversibile devastazione dalla realizzazione di un mega-aeroporto distruttivo, nocivo ed illegale.
L'area del Bulicame (ovvero Bullicame) e' una delle piu' preziose emergenze naturalistiche e storico-culturali di Viterbo, ricordata da Dante nella Divina Commedia. Fare scempio di essa per realizzarvi un "nonluogo" sarebbe un crimine scellerato.
In un appello sottoscritto da centinaia di scienziati, cattedratici universitari, illustri personalita' della cultura e delle istituzioni, si sottolinea che "L'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, un'area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche, e' minacciata di distruzione dalla volonta' di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto. La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio".
Con la presente le chiediamo di attivare tutti gli interventi di sua competenza per impedire che l'area del Bulicame, prezioso bene naturalistico e storico-culturale, venga irrimediabilmente devastata.
Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione ed in attesa di un sollecito riscontro, distinti saluti,
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il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 26 marzo 2010
 
13. ARCHIVIO. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELL'ENTE NAZIONALE PER L'AVIAZIONE CIVILE
 
Signor presidente dell'Enac,
sono passati anni da quando sulla base di una relazione fondata su dati errati e grossolane omissioni, l'allora Ministro dei Trasporti indico' Viterbo come sede di un nuovo mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge.
Sono passati anni, e fortunatamente non sono mai iniziati i lavori per realizzare quel crimine, quello scempio, quella follia.
Sono passati anni, e fortunatamente sempre piu' cittadini hanno aperto gli occhi e si sono resi conto dell'inammissibilita' di quell'opera insensata e delittuosa.
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Un appello sottoscritto da centinaia e centinaia di prestigiosi scienziati, chiarissimi docenti universitari, illustri personalita' delle istituzioni e della cultura, evidenzia gli esiti nefasti di quell'opera scellerata; un appello che testualmente recita: "L'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, un'area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche, e' minacciata di distruzione dalla volonta' di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto. La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio".
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Alla luce delle citate inconfutabili evidenze e' quindi tempo che questo ignobile tentativo speculativo di aggressione al territorio, all'ambiente, alla salute e ai diritti della popolazione dell'Alto Lazio, cessi una buona volta.
Poiche' a Viterbo i manutengoli della lobby speculativa di estrema destra del mega-aeroporto cercano di dar ad intendere di godere del favoreggiamento dell'Enac, occorre che l'Enac prenda finalmente una chiara posizione di rispetto della legalita' e quindi di nitida e definitiva opposizione alla realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge.
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Sara' appena il caso di accennare che e' gia' in corso un'inchiesta della magistratura viterbese che ha gia' emesso piu' avvisi di garanzia con l'imputazione del reato di corruzione a carico di dirigenti ed amministratori del Comune di Viterbo in relazione alle modifiche al piano regolatore nelle aree investite dalla realizzazione del mega-aeroporto e delle opere connesse.
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Signor presidente dell'Enac,
prenda una chiara posizione.
L'Enac non sia complice di un'operazione speculativa e devastatrice moralmente inammissibile e giuridicamente delittuosa.
Distinti saluti,
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Antonella Litta, portavoce del comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo
Viterbo, 27 marzo 2010
 
14. ARCHIVIO. NO ALL'ACQUISTO DI 131 CACCIABOMBARDIERI F35
 
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti esprime ancora una volta la sua solidarieta' e la sua partecipazione alla mobilitazione contro l'acquisto da parte dello stato italiano di 131 cacciabombardieri F35.
Cessi la follia del riarmo e della guerra, cessi il delittuoso sperpero delle risorse pubbliche per strumenti di morte, e si investano invece le risorse pubbliche per la pace e il disarmo, per la cooperazione tra i popoli, la solidarieta' che tutte le persone raggiunga, la promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa dalla biosfera che e' l'unica casa comune dell'umanita' intera.
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Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 28 marzo 2010
 
15. ARCHIVIO. AL COMMISSARIO EUROPEO AI TRASPORTI
 
Signor Commissario europeo ai Trasporti,
le scriviamo per segnalarle che l'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame a Viterbo e' minacciata di irreversibile devastazione dalla realizzazione di un mega-aeroporto distruttivo, nocivo ed illegale.
L'area del Bulicame (ovvero Bullicame) e' una delle piu' preziose emergenze naturalistiche e storico-culturali di Viterbo, ricordata da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Fare scempio di essa per realizzarvi un "nonluogo" sarebbe un crimine scellerato.
In un appello sottoscritto da centinaia di scienziati, cattedratici universitari, illustri personalita' della cultura e delle istituzioni, si sottolinea che "L'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, un'area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche, e' minacciata di distruzione dalla volonta' di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto. La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio".
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Signor Commissario europeo ai Trasporti,
in considerazione del suo ruolo e della normativa europea in materia di trasporti, di procedure per la realizzazione di opere di rilevanza non solo locale, di valutazione d'impatto ambientale, con la presente le chiediamo di attivare tutti gli interventi di sua competenza per impedire che si compiano gravi ed irreversibili violazioni di leggi; per impedire che l'area del Bulicame, prezioso bene naturalistico e storico-culturale, venga irrimediabilmente devastata; per impedire un gravissimo danno alla salute e alla sicurezza della popolazione dell'Alto Lazio; per impedire che venga realizzata un'opera insensata e fuorilegge.
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Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, ed in attesa di un sollecito riscontro, voglia gradire distinti saluti
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il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 29 marzo 2010
 
16. ARCHIVIO. UN DIGIUNO CONTRO I CACCIABOMBARDIERI F35
 
Alle amiche e agli amici del digiuno a staffetta contro l'acquisto di 131 cacciabombardieri F35 da parte dello stato italiano
Care amiche e cari amici,
naturalmente condivido l'opposizione all'acquisto da parte dello stato italiano di 131 cacciabombardieri F35; e condivido altresi' la vostra iniziativa di "digiuno a staffetta" che richiama l'attenzione di tutti sull'abominevole scandalo dello sperpero delle pubbliche risorse per finanziare la realizzazione di strumenti di morte.
Con questo convincimento ho anch'io effettuato un giorno di digiuno nella giornata di ieri, lunedi' 29 marzo 2010.
Opporsi alla guerra ed ai suoi strumenti e' diritto e dovere di ogni essere umano. Solo la pace salva le vite, e la pace richiede il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti, il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Un abbraccio,
Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo
Viterbo, 30 marzo 2010
 
17. ARCHIVIO. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": CON PIU' PERSUASIONE ED ENERGIA L'IMPEGNO CONTRO IL MEGA-AEROPORTO E PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO
 
Dopo le elezioni regionali e provinciali, il cui esito e' stato gravemente negativo per tutta l'area democratica e costituzionale, occorre impegnarsi a Viterbo con ancor piu' persuasione ed energia contro la realizzazione del mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge, e per la riduzione del trasporto aereo.
Con la scelta della nonviolenza, con la forza della verita', per la legalita' e la democrazia, in difesa dell'ambiente e dei diritti di tutti.
L'associazione "Respirare"
Viterbo, 30 marzo 2010
L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
 
18. ARCHIVIO. IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO INCONTRERA' PROSSIMAMENTE I NUOVI AMMINISTRATORI REGIONALI E PROVINCIALI
 
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, dopo che si saranno insediati il nuovo Consiglio regionale del Lazio e il nuovo Consiglio provinciale di Viterbo, chiedera' di incontrare la Presidente della Regione e il Presidente della Provincia ed i capigruppo dello opposizioni al fine di illustrare loro la grave vicenda del tentativo speculativo, immorale e criminale di realizzare a Viterbo un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge.
In quell'occasione il comitato chiedera' un rinnovato impegno di tutti i pubblici amministratori in difesa della legalita', dell'ambiente, della salute dei cittadini.
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La realizzazione di un mega-aeroporto nella preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame, infatti, "avrebbe come immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio" (cosi' recita un appello sottoscritto da numerosissimi scienziati, docenti universitari, illustri personalita' delle istituzioni e della cultura). Per questi motivi, e per altri ancora, il comitato chiede anche alla Regione Lazio ed alla Provincia di Viterbo di esprimere finalmente una ferma opposizione al mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge.
 
19. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO
 
Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com
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COI PIEDI PER TERRA
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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 247 del 30 maggio 2010
 
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