Telegrammi. 65



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 65 del 9 gennaio 2010
 
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail:
nbawac at tin.it
 
Sommario di questo numero:
1. Peppe Sini: Una nuova fase nella lotta nonviolenta contro il colpo di stato razzista, in difesa della legalita' costituzionale e dei diritti umani di tutti gli esseri umani
2. Con gli immigrati, contro la violenza
3. La rivolta degli schiavi
4. Il ministro del pogrom
5. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94
6. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo
7. Cosa fare
8. La dottoressa Antonella Litta scrive alla senatrice Emma Bonino
9. Anche il presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati vittima di una squallida mistificazione
10. "Azione nonviolenta"
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'
 
1. EDITORIALE. PEPPE SINI: UNA NUOVA FASE NELLA LOTTA NONVIOLENTA CONTRO IL COLPO DI STATO RAZZISTA, IN DIFESA DELLA LEGALITA' COSTITUZIONALE E DEI DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI
 
1. E' doloroso dirlo, ma tante iniziative spacciate per antirazziste sono del tutto inadeguate e subalterne, quando non addirittura colpevolmente collaborazioniste col colpo di stato razzista realizzato dal governo italiano con l'anomica, criminale e criminogena legge 94/2009.
Se non si contrasta il colpo di stato razzista, se non ci si batte per l'abrogazione di quell'anomica legge che ha introdotto in Italia il regime dell'apartheid, tante iniziative, anche quelle effettivamente limpide e meritorie, restano inani.
*
2. La questione cruciale e' giuridica e politica. Occorre addivenire al piu' presto all'abrogazione della legge 94/2009. Se non si riesce ad ottener questo, il nazismo ha vinto.
*
3. All'indomani del voto parlamentare che rese legge il cosiddetto "pacchetto sicurezza" nazista, ci rivolgemmo - in decine di migliaia di persone, e tra noi alcune delle figure piu' prestigiose della cultura e della vita civile del nostro paese - al Presidente della Repubblica chiedendogli di non avallare quel crimine. Ma il Presidente della Repubblica si prostitui' ai golpisti ed avallo' quelle infami misure razziste, schiaviste, squadriste, di cui pure non gli sfuggiva la gravita' e l'orrore.
*
4. All'indomani di quella resa del capo dello Stato, promuovemmo un nuovo appello ai Presidenti di Camera e Senato per una nuova deliberazione parlamentare prima ancora dell'entrata in vigore di quelle scellerate misure, nuova deliberazione che - anche sulla base delle considerazioni contenute nella lettera inviata dal Presidente della Repubblica al Governo e al Parlamento il 15 luglio 2009 - quelle scellerate misure anticostituzionali ed antigiuridiche abrogasse immediatamente. Ancora una volta, non fummo ascoltati.
*
5. Promuovemmo allora una campagna di esposti a tutte le istituzioni variamente competenti in materia per chiamarle al rispetto della Costituzione ed ottenere che le istituzioni che ne avevano il potere chiedessero alla Corte Costituzionale un tempestivo pronunciamento che abrogasse quelle disposizioni hitleriane in flagrante contrasto con la Costituzione della Repubblica Italiana.
Facendo un bilancio sulla base dei riscontri certi di cui disponiamo, abbiamo ripetutamente raggiunto pressoche' tutte le Procure, i Tribunali, le Questure e le Prefetture d'Italia, molte Regioni, Province e Comuni, e varie altre istituzioni.
Alcune Regioni e vari magistrati hanno chiesto su specifiche parti della legge 94/2009 il pronunciamento della Corte Costituzionale.
Pronunciamento di cui siamo in attesa e che vorremmo fosse tempestivo, poiche' nel frattempo quella sciagurata legge nazista sta alimentando una feroce persecuzione e mietendo vittime.
*
6. Ancora in questi giorni abbiamo riproposto quegli esposti, e sempre nuove persone hanno aderito all'iniziativa. Riteniamo che questa fase della mobilitazione possa considerarsi pressoche' conclusa.
La coscientizzazione di molte istituzioni e' un dato di fatto di cui abbiamo numerosi riscontri diretti.
L'obiettivo di far arrivare alla Corte Costituzionale la richiesta di abrogazione delle anticostituzionali ed antigiuridiche misure contenute nella legge 94/2009 e' stato conseguito: occorre adesso conseguire il tempestivo pronunciamento e la certa conseguente abrogazione di quell'infamia razzista.
*
7. Ma per ottenere che la Corte Costituzionale si pronunci al piu' presto, e per contrastare nel frattempo gli effetti del colpo di stato razzista, occorre adesso una rinnovata e piu' vasta e piu' forte mobilitazione democratica.
Occorre una nuova fase di questa che abbiamo chiamato insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze contro il colpo di stato razzista, in difesa della legalita' costituzionale e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Occorre promuovere la piu' ampia coscientizzazione delle persone e delle istituzioni cosi' da rendere la questione dell'opposizione al colpo di stato razzista, e dell'abrogazione delle misure razziste, schiaviste e squadriste contenute nella legge 94/2009, l'argomento centrale del dibattito politico e culturale, giuridico ed amministrativo, morale e sociale.
Occorre pertanto:
a) continuare a premere su tutte le istituzioni;
b) premere sui mass-media;
c) invitare all'impegno le forze politiche, sindacali, associative;
d) promuovere iniziative specifiche.
A tutti gli interlocutori va posta in termini netti la richiesta di contribuire all'impegno di civilta' di contrastare il colpo di stato razzista, e quindi concretamente adoperarsi per la tempestiva abrogazione delle misure razziste, schiaviste e squadriste contenute nella legge 94/2009.
*
8. Alle tante brave persone che si stanno impegnando in attivita' di solidarieta' concreta con le vittime, diciamo di proseguire nelle loro meritorie iniziative, ma di collegarle anche al fondamentale obiettivo dell'abrogazione delle misure in cui si sostanzia il colpo di stato razzista, poiche' se non si contrasta quel colpo di stato e non si abroga la legge 94/2009, il rischio e' che tante iniziative che si vogliono o si dichiarano di solidarieta' restino marginali e subalterne, o peggio ancora fungano da foglia di fico per coprire l'effettuale atroce realta' del colpo di stato razzista che ha instaurato in Italia il regime dell'apartheid.
*
9. La questione non e' ne' di ordine pubblico ne' di assistenza sociale: e' una cruciale questione politica, giuridica e morale.
Politica: se in Italia deve prevalere il colpo di stato razzista o la Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza antifascista.
Giuridica: se l'Italia deve essere una dittatura razzista o un ordinamento giuridico democratico.
Morale: se oggi qui deve prevalere l'ordine hitleriano o il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
10. Noi non abbiamo dubbi, ne' esitazioni: e' l'ora di una insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze contro il colpo di stato razzista, in difesa della legalita' costituzionale e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Che viva la Costituzione.
Che viva la Repubblica.
Che viva l'umanita'.
No al colpo di stato razzista.
Siano al piu' presto abrogate le misure razziste, schiaviste e squadriste contenute nella legge 94/2009.
 
2. EDITORIALE. CON GLI IMMIGRATI, CONTRO LA VIOLENZA
 
Con gli immigrati.
Contro la mafia.
 
Con gli immigrati.
Contro il razzismo.
 
Con l'umanita' violata.
Contro la violenza.
 
3. EDITORIALE. LA RIVOLTA DEGLI SCHIAVI
 
Poi viene il giorno che un uomo che e' un uomo
non ne puo' piu' di esser tenuto schiavo,
non ne puo' piu' di subire ogni violenza.
 
Organizza la sua lotta
contro la mafia e contro il razzismo
per la casa, il lavoro, i diritti, la dignita',
per il reciproco rispetto, la civile
convivenza.
 
Percosso ed umiliato, mozzatagli la lingua
gettato tra i rifiuti, braccato come preda
sfruttato e denegato nella sua umanita'
null'altro avendo che la sua disperazione
della sua disperazione si fa forza
cessa di essere invisibile rompendo
gli specchi del consumo che lo esclude,
i segni del dominio che lo opprime,
le merci che gli strappano la vita,
dell'estremo sfruttamento le catene.
Cerca l'umana solidarieta'.
Il riconoscimento. La riconoscenza.
 
La sua voce va ascoltata, la sua ribellione
e' giusta.
Solo occorre
che trovi quella lotta la sua via,
e quella sola via e' la nonviolenza.
 
Ed occorre
che la democrazia lo riconosca
essere umano, portatore di diritti,
persona.
Occorre che la democrazia
si faccia azione e si faccia coscienza.
 
Al governo razzista e assassino
al potere mafioso e nazista
tutti dobbiamo opporre resistenza.
 
Vi e' una sola umanita'. Una sola.
Tutti o nessuno ne facciamo parte.
Solo la nonviolenza puo' salvarci tutti.
Pane e giustizia: non se ne puo' far senza.
 
4. EDITORIALE. IL MINISTRO DEL POGROM
 
Del ministro del pogrom, chiediamo le immediate dimissioni.
Del governo razzista e schiavista, chiediamo le immediate dimissioni.
Dei parlamentari complici del regime dell'apartheid e del potere mafioso, chiediamo le immediate dimissioni.
 
5. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94
 
Alla Procura della Repubblica di ...
Al Presidente del Tribunale di ...
Al Presidente della Corte d'Appello di ...
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di ...
Al Presidente della Provincia di ...
Al Presidente della Regione ...
Al Questore di ...
Al Prefetto di ...
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art. 1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico riferimento a:
a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana;
b) violazione dei diritti dei bambini;
c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione esistenziale;
d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui all'art. 10 Cost.;
e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Firma della persona e/o dell'associazione esponente
indirizzo
luogo e data
 
6. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO
 
Alla Procura della Repubblica di ...
Al Presidente del Tribunale di ...
Al Presidente della Corte d'Appello di ...
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di ...
Al Presidente della Provincia di ...
Al Presidente della Regione ...
Al Questore di ...
Al Prefetto di ...
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3, commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita' e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali dell'ordinamento giuridico vigente.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Firma della persona e/o dell'associazione esponente
indirizzo
luogo e data
 
7. UNA SOLA UMANITA'. COSA FARE
 
Un esposto all'autorita' giudiziaria piu' essere presentato recandosi presso gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione dei carabinieri.
Puo' essere anche inviato per posta.
Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve recare un indirizzo per ogni comunicazione.
*
Noi proponiamo alle persone che vogliono partecipare all'iniziativa di presentare e/o inviare i due esposti che abbiamo preparato alla Procura competente per il territorio in cui il firmatario (o i firmatari - gli esposti possono essere anche sottoscritti da piu' persone) risiede, e ad altre magistrature di grado superiore (la Corte d'appello e' nel capoluogo di Regione, la Corte di Cassazione e' a Roma; sempre a Roma sono le altre istituzioni statali centrali).
Proponiamo anche di inviare l'esposto al sindaco del Comune in cui si risiede (idem per il presidente della Provincia, idem per il presidente della Regione; ed analogamente per questore e prefetto che hanno sede nel capoluogo di provincia).
Ovviamente i modelli di esposto da noi preparati possono essere resi piu' dettagliati se lo si ritiene opportuno. Ed altrettanto ovviamente gli esposti possono essere inviati anche ad ulteriori istituzioni.
*
Indirizzi cui inviare gli esposti:
Naturalmente gli indirizzi delle istituzioni territoriali variano da Comune a Comune, da Provincia a Provincia e da Regione a Regione.
Comunque solitamente:
- l'indirizzo e-mail delle Procure e' composto secondo il seguente criterio: procura.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Procura della Repubblica ad Agrigento e' procura.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail dei Tribunali e' composto secondo il seguente criterio: tribunale.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail del Tribunale ad Agrigento e' tribunale.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail delle Prefetture e' composto secondo il seguente criterio: prefettura.citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Prefettura di Agrigento e' prefettura.agrigento at interno.it (analogamente per le altre province).
- Sempre per le prefetture e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.pref_citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.pref_agrigento at interno.it (analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail delle Questure e' composto secondo il seguente criterio: uffgab.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Questura di Agrigento e' uffgab.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
- Sempre per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
- E ancora per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per gli immigrati, composto secondo il seguente criterio: immigrazione.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Ufficio per gli immigrati della Prefettura di Agrigento e' immigrazione at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
Quanto alle istituzioni nazionali:
- Presidente della Corte di Cassazione: Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour, 00193 Roma; e-mail: cassazione at giustizia.it; sito: www.cortedicassazione.it
- Presidente della Corte Costituzionale: Piazza del Quirinale 41, 00187 Roma; tel. 0646981; fax: 064698916; e-mail: ccost at cortecostituzionale.it; sito: www.cortecostituzionale.it
- Presidente del Consiglio dei Ministri: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370, 00187 Roma; tel. 0667791; sito: www.governo.it
- Presidente della Camera dei Deputati: Palazzo Montecitorio, Piazza Montecitorio, 00186 Roma; tel. 0667601; e-mail: fini_g at camera.it; sito: www.camera.it
- Presidente del Senato della Repubblica: Piazza Madama, 00186 Roma; tel. 0667061; e-mail: schifani_r at posta.senato.it; sito: www.senato.it
- Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura: Piazza dell'Indipendenza 6, 00185 Roma; tel. 06444911; e-mail: segvpres at cosmag.it; sito: www.csm.it
- Presidente della Repubblica Italiana: piazza del Quirinale, 00187 Roma; fax: 0646993125; e-mail: presidenza.repubblica at quirinale.it; sito: www.quirinale.it
Quanto alle istituzioni sovranazionali:
- Presidente del Parlamento Europeo: rue Wiertz 60 - Wiertzstraat 60, B-1047 Bruxelles - B-1047 Brussel (Belgium); tel. +32(0)22842005 - +32(0)22307555; sito: www.europarl.europa.eu
Al Presidente della Commissione Europea: 1049 Brussels (Belgium); sito: http://ec.europa.eu/index_it.htm
- Presidente del Consiglio d'Europa: Avenue de l'Europe, 67075 Strasbourg (France); tel. +33(0)388412000; e-mail: cm at coe.int; sito: www.coe.int/DefaultIT.asp
- Segretario generale delle Nazioni Unite: United Nations Headquarters, Between 42nd and 48th streets, First Avenue and the East River, New York (Usa); sito: www.un.org
*
Gli invii per fax o per posta elettronica o attraverso gli spazi ad hoc nei siti istituzionali possono non essere ritenuti dai destinatari equipollenti all'invio postale dell'esposto: si suggerisce quindi, almeno per quanto riguarda le Procure, di inviare comunque anche copia cartacea degli esposti per posta ordinaria (preferenzialmente per raccomandata).
Ma poiche' ormai crediamo di aver gia' raggiunto con almeno un invio gran parte delle Procure, chi non avesse tempo ed agio di procedere agli invii cartacei per posta ordinaria puo' limitarsi all'invio per e-mail, che costituira' comunque un sostegno visibile e rilevante all'iniziativa.
*
Ovviamente e' opportuno che gli esposti siano inviati anche a mezzi d'informazione, movimenti democratici, persone interessate: una delle funzioni dell'iniziativa e' anche quella di ampliare la mobilitazione contro il colpo di stato razzista informandone l'opinione pubblica e coinvolgendo piu' persone, piu' associazioni e piu' istituzioni che sia possibile nell'impegno in difesa della legalita', della Costituzione della Repubblica Italiana, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Infine preghiamo tutte le persone che presenteranno esposti di comunicarcelo per e-mail all'indirizzo: nbawac at tin.it
Grazie a tutte e tutti, e buon lavoro.
 
8. DOCUMENTAZIONE. LA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA SCRIVE ALLA SENATRICE EMMA BONINO
[Riceviamo e diffondiamo]
 
La dottoressa Antonella Litta, portavoce del comitato che si oppone al mega-aeroporto fuorilegge a Viterbo, ha inviato la seguente lettera alla senatrice Emma Bonino, candidata alla presidenza della Regione Lazio.
Analoghe lettere di corretta informazione sullo scandalo del mega-aeroporto fuorilegge verranno inviate alle altre persone che verranno candidate da partiti e coalizioni alla presidenza della Regione.
Nota per la stampa a cura del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 8 gennaio 2010
Per informazioni e contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
*
Il testo della lettera
Gentile senatrice Emma Bonino,
le scrivo a nome del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.
In considerazione della sua candidatura a presidente della Regione Lazio vorremmo poterla incontrare per illustrarle il problema di cui ci occupiamo.
Il mega-aeroporto di Viterbo e' un'opera nociva e distruttiva, insensata ed illegale, che avrebbe come immediate conseguenze: a) l'irreversibile scempio della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame - gia' ricordata da Dante nella Divina Commedia - e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
Affinche' possa farsi un'idea della questione, le invio fin d'ora allegati a questa lettera i seguenti documenti:
a) un appello del 23 giugno 2009 che riassume i termini essenziali della questione;
b) una relazione tenuta a un recente convegno nazionale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente;
c) un articolo di Dacia Maraini apparso sul "Corriere della sera" del 5 maggio 2009;
d) una interrogazione parlamentare di Rita Bernardini, Marco Beltrandi, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Maurizio Turco ed Elisabetta Zamparutti del 21 luglio 2009;
e) un comunicato stampa del 26 novembre 2009 sulla recente inchiesta giudiziaria sulla corruzione al Comune di Viterbo.
Ulteriori materiali informativi puo' consultare nel sito del nostro comitato: www.coipiediperterra.org
Telefonero' alla sua segreteria nei prossimi giorni per poter prendere un appuntamento.
Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione, cordialmente,
Antonella Litta,
portavoce del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 7 gennaio 2010
*
Breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta
Antonella Litta (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it) e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente.
 
9 DOCUMENTAZIONE. ANCHE IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TRASPORTI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI VITTIMA DI UNA SQUALLIDA MISTIFICAZIONE
 
In una intervista al quotidiano "Il tempo" il presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, l'on. Mario Valducci, dopo aver ricordato che ci sono fin troppi aeroporti in Italia e si deve smetterla di costruirne di nuovi, dichiara che la Regione Lazio avrebbe deciso di trasferire a Viterbo le compagnie low cost che operano a Ciampino.
*
E' evidente che anche l'on. Valducci e' vittima di un inganno, e' anch'egli vittima della squallida mistificazione imbastita dalla lobby speculativa promotrice dell'illecita operazione affaristica del mega-aeroporto.
Infatti:
1. non e' vero che realizzare un mega-aeroporto a Viterbo e' l'alternativa al disastro sanitario di Ciampino. E' vero il contrario: coloro che da anni gridano che il mega-aeroporto di Viterbo sostituira' lo scalo di Ciampino mentono sapendo di mentire, e con la loro menzogna truffaldina hanno cosi' contribuito ad evitare che a Ciampino venissero presi i provvedimenti necessari ed urgenti per la salute e la sicurezza della popolazione, provvedimenti che si compendiano nella riduzione immediata dei voli, semplicemente abolendoli; attendere la costruzione di nuovi mega-aeroporti irrealizzabili ed illegali e' il modo per non risolvere mai la drammatica situazione di Ciampino e lasciare che perduri il gravissimo danno alla salute ed alla sicurezza dei cittadini di Campino, Marino e del X Municipio di Roma.
2. Non e' vero neppure che le compagnie low cost operanti a Ciampino si trasferirebbero a Viterbo, se anche fosse realizzato l'illegale ed irrealizzabile mega-aeroporto; la principale di esse compagnie, e principale fruitrice dello scalo di Campino, la famigerata Ryanair, ha costantemente dichiarato che non trasferira' mai i suoi voli a Viterbo; ed e' peraltro un fatto inoppugnabile che la rete infrastrutturale di collegamento terrestre tra Viterbo e Roma e' a tutt'oggi tale da rendere impossibile utilizzare un eventuale mega-aeroporto a Viterbo come base per il turismo low cost internazionale diretto a Roma;
3. E non e' vero nemmeno che sia stata la Regione Lazio a decidere di condannare Viterbo al mega-aeroporto; la decisione e' stata presa dall'allora Ministro dei Trasporti nel novembre 2007 sulla base di una relazione pseudo-tecnica scandalosamente menzognera e con una procedura denunciata come irregolare ("gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita'", ha scritto il Centro studi Demetra); solo alcuni mesi dopo Marrazzo e i suoi accoliti ci misero del loro, avallando insensatamente quella decisione folle e criminale. Ne' il ministro di allora ne' quello che gli succedette, ne' la giunta regionale, hanno mai voluto prendere atto della realta': cioe' che il sedime del mega-aeroporto sarebbe collocato nel cuore dell'area di immenso pregio naturalistico, archeologico e termale del Bulicame, e che le leggi in vigore ed i vincoli di salvaguardia presenti proibiscono in modo assoluto di realizzare li' un'opera cosi' devastante.
4. Ed infatti la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo nell'area proposta e' semplicemente impossibile ed illegale. E non e' un caso che in relazione alle modifiche al Piano regolatore di Viterbo concernenti le aree investite dall'opera la magistratura ha gia' inviato avvisi di garanzia ad amministratori e dirigenti del Comune di Viterbo con l'ipotesi di reato di corruzione.
5. E valga il vero: ancora una volta dobbiamo ripetere che Il mega-aeroporto di Viterbo e' un'opera nociva e distruttiva, insensata ed illegale, che avrebbe come immediate conseguenze: a) l'irreversibile scempio della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame - gia' ricordata da Dante nella Divina Commedia - e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
6. Una lobby speculativa, con la colpevole complicita' di amministratori stupidi o corrotti, insipienti o manutengoli, comunque irresponsabili, sta mestando da anni per realizzare a Viterbo un'opera che le leggi proibiscono. Sarebbe ora che questa colossale mistificazione cessasse e che tutte le istituzioni tornassero al rispetto delle leggi, del bene pubblico, dei diritti dei cittadini: quando questo avverra' tutti riconosceranno che l'operazione del mega-aeroporto a Viterbo altro non era che un crimine e una follia, e coloro che hanno cercato di commettere o favoreggiare questo disastro saranno tutti chiamati a risponderne nelle competenti sedi amministrative e giudiziarie.
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Siamo certi che il presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ci sara' grato per questa delucidazione. Ed in futuro non cadra' piu' nella trappola dei furfanti e dei cialtroni che vogliono devastare l'area del Bulicame ed avvelenare la popolazione di Viterbo.
 
10. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
 
"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 29 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.
E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
 
11. SEGNALAZIONI LIBRARIE
 
Riletture
- Nelson Mandela, Lungo cammino verso la liberta'. Autobiografia, Feltrinelli, Milano 1995, pp. 606.
 
12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
 
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
 
13. PER SAPERNE DI PIU'
 
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
 
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 65 del 9 gennaio 2010
 
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
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