La domenica della nonviolenza. 231



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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 231 del 30 agosto 2009

In questo numero:
1. Peppe Sini: Vicenza, la guerra, il razzismo. E il colpo di stato
2. "Chiama l'Africa" e Cipsi: Solidali con il digiuno di don Albino Bizzotto
3. Tavolo della consultazione Dal Molin - Si' amo Vicenza: Pace senza sosta
4. Dieci sonetti a Vicenza
5. Si puo', si deve vincere a Vicenza
6. Si', a Vicenza il cinque ottobre il voto
7. Vicenza oggi e' per tutti una speranza
8. Se a Vicenza vinceranno i si'
9. Il cinque ottobre il voto vicentino
10. Che da Vicenza giunga una parola
11. Come a Vicenza il senno dei votanti
12. Chi teme che la gente di Vicenza
13. Vicenza dunque il 5 ottobre vota
14. In un giorno di festa i vicentini
15. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente varie
fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio
2009, n. 94
16. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente il
favoreggiamento dello squadrismo
17. Cosa fare per denunciare e contrastare il colpo di stato razzista

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: VICENZA, LA GUERRA, IL RAZZISMO. E IL COLPO DI
STATO

Non ci girero' intorno.
*
Primo: chi ancora non ha capito che e' indispensabile la scelta della
nonviolenza, non puo' fare nulla di utile per la pace e la giustizia.
*
Secondo: cio' che e' in gioco a Vicenza e' lo stato del mondo.
*
Terzo: l'iniziativa di don Albino Bizzotto, usando una delle risorse estreme
del repertorio delle tecniche della nonviolenza, quella del digiuno, segnala
la drammaticita' della situazione e l'urgenza improcrastinabile di un
impegno nitido e intransigente, coerente e adeguato, morale e civile. E
sara' appena il caso di ricordare che il digiuno nell'approccio nonviolento
gandhiano (il satyagraha) al conflitto e' diretto non a fare pressione su
altri ma a fare chiarezza in se stessi assumendo in prima persona la
responsabilita' di una situazione di ingiustizia.
*
Quarto: io che scrivo queste righe ho energicamente ed incessantemente
contestato in questi ultimi anni il silenzio di tanta parte del cosiddetto
pacifismo italiano rispetto all'orrore della guerra afgana, un crimine
abominevole cui anche l'Italia illegalmente partecipa. E peggio, il fatto
che quel silenzio sia stato pagato con finanziamenti e prebende dal governo
e dagli enti locali occupati dai partiti politici prostituitisi alla guerra
e alle stragi (soprattutto quelli che prima di arrivare al governo urlavano
con piglio e linguaggio palesemente totalitario di esser contrari alla
guerra "senza se e senza ma"). Chiedo adesso che chi e' stato fin qui
effettuale complice della guerra afgana, anche solo tacendo di essa e
parlando d'altro - ma si e' fatto molto di peggio da parte di tanti
prominenti -, dismetta questa criminale condotta e si decida a tornare alla
lotta per la pace che salva le vite. Cio' non cancella il passato, ma almeno
riaprira' un futuro possibile.
*
Quinto: vi e' un'emergenza oggi in Italia che ogni altra supera, ed e'
l'infamia e l'orrore del colpo di stato razzista, schiavista e squadrista
che sta provocando sofferenze inaudite - e fin minacciando la vita - di
milioni di innocenti nel nostro paese. Nessuna occasione sia tralasciata per
ripetere che e' diritto e dovere di ogni persona di volonta' buona, di ogni
associazione democratica, di ogni istituzione fedele alla Costituzione della
Repubblica Italiana opporsi al colpo di stato razzista. Che il colpo di
stato razzista va denunciato, contrastato e respinto nel museo degli orrori
della storia. Nessuno sia complice del colpo di stato. Nessuno si arrenda al
razzismo. Nessuno si rassegni all'apartheid. Che viva la Repubblica. Che
viva la Costituzione. Che viva lo stato di diritto. Che viva la legalita',
difesa di ogni essere umano dalla violenza dei malvagi. Che sia respinto il
colpo di stato razzista. Difendiamo la dignita' e i diritti umani di tutti
gli esseri umani. Con la forza della verita'. Con la forza del diritto. Con
la forza dell'ordinamento giuridico democratico. Con la forza della
nonviolenza.
*
Un abbraccio ad Albino, un abbraccio a tutte le amiche e tutti gli amici che
sono a Vicenza.
*
In guisa di postilla, se posso permettermi, e per concludere con un sorriso:
ieri ho ripreso a mangiare, ormai spossato; prego Albino di non portar
troppo oltre la sua azione. Come si dice: abbiamo una certa eta'; e le
persone - tutte le persone, ed a maggior ragione quelle che conosciamo e ci
sono quindi piu' care - le vogliamo vive.

2. INIZIATIVE. "CHIAMA L'AFRICA" E CIPSI: SOLIDALI CON IL DIGIUNO DI DON
ALBINO BIZZOTTO
[Dagli amici di "Chiama l'Africa" (per contatti: info at chiamafrica.it)
riceviamo e diffondiamo]

No Dal Molin: solidarieta' di Chiama l'Africa e del Cipsi con il digiuno di
don Albino Bizzotto.
Chiama l'Africa e il Cipsi appoggiano l'azione di protesta del sacerdote
contro la costruzione della base militare americana a Vicenza. Appello al
presidente Usa Obama.
Il Cipsi - coordinamento di 42 associazioni di solidarieta' e cooperazione
internazionale - e "Chiama l'Africa" esprimono la loro solidarieta' e pieno
appoggio, anche a nome delle associazioni che rappresentano, all'azione di
protesta portata avanti con il digiuno in questi giorni a Vicenza da don
Albino Bizzotto, di Beati i costruttori di pace. Da mercoledi' 19 agosto va
avanti senza interruzioni il digiuno a sola acqua di don Albino, che
protesta contro i lavori di costruzione della base militare americana al Dal
Molin. Un'azione che si pone come una forte presa di coscienza, un impegno
che puo' essere portato avanti solo con la forza delle idee che si
veicolano, un invito a tutti a partecipare e a fare informazione.
"Ci rivolgiamo con un appello al presidente Obama - sottolinea Guido
Barbera, presidente del Cipsi - in nome della pace e del disarmo, perche' la
fraternita' non si fa con i militari. Ci opponiamo alla militarizzazione
della base Dal Molin a Vicenza, cioe' un territorio che dovrebbe essere
lasciato all'autonomia dei cittadini come luogo del vivere collettivo e non
come oggetto di scambio tra governi. Concordiamo pienamente con la protesta
di don Albino nella consapevolezza che il problema non e' solo dei
vicentini, ma riguarda tutti gli italiani. E non dimentichiamo che alla fine
dello scorso anno il ministro degli Esteri Frattini dichiaro' che Africom,
il comando delle forze armate Usa per le truppe di terra e di mare per
l'Africa, avrebbe trovato posto a Napoli e a Vicenza".
"E ci uniamo alla proposta di don Albino - continua Barbera - di provare a
costruire un piccolo evento ogni giorno per lanciare qualche messaggio sui
temi attinenti al Dal Molin, come gli insediamenti militari e le citta',
l'aumento della produzione e il commercio delle armi e il legame con
l'attuale crisi, la risorsa acqua e gli insediamenti militari, la
militarizzazione dei territori e le relazioni tra popoli. Ci impegniamo a
sensibilizzare le associazioni del Cipsi affinche' si uniscano al digiuno".
Eugenio Melandri, coordinatore di "Chiama l'Africa", ha dichiarato: "Ci
uniamo alla protesta di don Albino e dei Beati i costruttori di pace.
Continueremo a seguire questa vicenda con approfondimenti sulla rivista
'Solidarieta' Internazionale' (www.solidarietainternazionale.it), insieme ai
temi della pace e del disarmo".
"A nessuno piace digiunare, neanche a me - si legge nella lettera diffusa da
don Albino - ma quando ci troviamo davanti a situazioni particolarmente
gravi, dobbiamo accettare anche comportamenti piu' impegnativi. Quanto sta
avvenendo al Dal Molin e' molto grave. In pieno Ferragosto, senza le normali
interruzioni per ferie, nella nuova base al Dal Molin continuano a ritmo
accelerato i lavori delle imprese che si sono aggiudicate gli appalti con lo
scopo di produrre irreversibili fatti compiuti gia' prima del prossimo
autunno".
Per chi vuole informarsi, esprimere la propria solidarieta', unirsi alla
staffetta del digiuno: www.beati.org, il luogo scelto per il presidio e' una
roulotte all'incrocio tra Viale Del Verme e Viale Ferrarin, a Vicenza.

3. DOCUMENTAZIONE. TAVOLO DELLA CONSULTAZIONE DAL MOLIN - SI' AMO VICENZA:
PACE SENZA SOSTA
[Riportiamo, sia pure in ritardo, il seguente documento del Tavolo della
consultazione Dal Molin - Si' amo Vicenza (per contatti: Casa per la pace,
Contra' Porta Nova 2, 36100 Vicenza, tel. 0444327395, fax: 0444327527,
e-mail: casaperlapace at gmail.com)]

Pace senza sosta
Perche' si prenda coscienza della militarizzazione del territorio
Fiaccolata a sostegno del digiuno di Don Albino Bizzotto
Sabato 29 agosto, ore 20,15 a Vicenza
Il Tavolo della Consultazione, a sostegno dell'iniziativa di digiuno ad
oltranza di don Albino Bizzotto dei Beati i costruttori di pace,
associazione che fa parte del Tavolo, invita a partecipare alla fiaccolata
di sabato 29 agosto. L'obiettivo, con la ripresa di tutte le attivita' dopo
la pausa estiva, e' riportare al centro delle problematiche cittadine la
questione della sempre piu' estesa militarizzazione del territorio di
Vicenza.
Nel mese di agosto non hanno avuto sosta non solo i lavori della costruzione
della nuova base militare al Dal Molin, ma neanche le attivita' dell'intero
sistema militare Usa a Vicenza: ristrutturazione della caserma Ederle con la
costruzione dell'ospedale, edificazione di scuole per i figli dei militari
nel vicino villaggio americano, lavori di ripristino delle basi sotterranee
situate nei colli Berici, come la Pluto a Longare e il deposito di armamenti
convenzionali alla Fontega. Purtroppo non e' finita qui. Gli statunitensi
stanno cercando altre aree per costruire villaggi per le proprie truppe e
abitazioni blindate per gli ufficiali, luoghi di villeggiatura e
riabilitazione psicofisica (vedi l'offerta recente del sindaco di Tonezza)
dei soldati che ritornano dalle guerre, aree per l'addestramento militare
(vedi la base di S. Rocco a Longare). L'avanzata della militarizzazione del
territorio vicentino e' graduale e sembra inarrestabile. Il progetto e' a
lunga scadenza (Vicenza 2020!). Il tutto procede senza alcuna trasparenza e
senza alcun rispetto della normativa italiana ed europea sull'ambiente. Gli
statunitensi si guardano bene dall'esplicitare fino in fondo il loro disegno
occulto finalizzato a trasformare Vicenza in una loro cittadella militare.
Come sottolinea don Albino fra le motivazioni del digiuno: "per le basi
militari e l'aumento della produzione e del commercio delle armi non
esistono soste e vengono investite enormi risorse economiche. Questo
contrasta con la mancanza di scelte politiche per superare l'attuale crisi
economica. Moltissimi lavoratori vanno in cassa integrazione o perdono il
posto di lavoro, mentre per la costruzione del sistema militare non esistono
pause, si lavora alacremente".
Per acquisire aree da sottrarre alle servitu' militari, per la riconversione
dell'economia militare al civile, per la difesa popolare nonviolenta, il
Tavolo della Consultazione ha lanciato la campagna nazionale "1 metro
quadrato per la pace". Informatevi e partecipate a questa campagna.
Concentramento e inizio della fiaccolata alle ore 20,15 di fianco alla
Caserma Chinotto, sede della Gendarmeria Europea e del Coespu, in via Medici
a Vicenza. Il percorso si snodera' per Via Castelfidardo, Via Prati, via
Goldoni e si chiudera' alla rotatoria di Viale Ferrarin - Viale Dal Verme.
Durante il percorso verranno fatte delle brevi soste con letture e
testimonianze.
La fiaccolata sara' preceduta alle ore 18 da una assemblea delle
associazioni nonviolente del Veneto, aperta a tutti, davanti alla roulotte
dove don Albino digiuna (rotatoria Viale Ferrarin - Viale Dal Verme).
Partecipa e fa partecipare perche' la pace non ha sosta.
*
Tavolo della consultazione Dal Molin - Si' amo Vicenza
Casa per la pace, Contra' Porta Nova 2, 36100 Vicenza, tel. 0444327395, fax:
0444327527, e-mail: casaperlapace at gmail.com

4. MATERIALI. DIECI SONETTI A VICENZA

Riproponiamo questa raccolta, nulla modificando. Scrivevamo mesi fa,
presentandola: "In vista del referendum del 5 ottobre 2008 a Vicenza per
impedire la realizzazione della nuova base di guerra "Dal Molin" tra altri
interventi a sostegno dell'iniziativa di pace apparvero su "La nonviolenza
e' in cammino" anche i testi che di seguito riproduciamo (senza piu'
indicazione delle firme ne' le brevi schede introduttive)".

5. SI PUO', SI DEVE VINCERE A VICENZA

Si puo', si deve vincere a Vicenza
e con la forza della verita'
fermare li' la guerra e la violenza
li' disarmare chi ammazzando va.

Si puo', si deve con la nonviolenza
far vincere l'umana dignita'
negando agli assassini l'acquiescenza
togliendo ai barbari complicita'.

Si puo', si deve col forte strumento
del voto di coscienza popolare
combattere la guerra e il suo tormento.

Si puo', si deve la guerra fermare
le armi ripudiare, e dal lamento
passare all'atto di vite salvare.

6. SI', A VICENZA IL CINQUE OTTOBRE IL VOTO

Si', a Vicenza il cinque ottobre il voto
dei cittadini puo' dir si' alla pace
si' alla civile convivenza, al moto
di umanita' piu' semplice e verace.

Si', a Vicenza il giusto, il vero, il noto
prevalga sull'iniquo e sul rapace,
prevalga sul fallace e sull'ignoto;
e vinca il bene che salva e che piace.

Si', a Vicenza vinca la difesa
della natura e della civilta',
e sia respinta l'oltraggiosa offesa

delle armi e della loro crudelta',
dell'empia guerra che non lascia illesa
la nostra gia' dolente umanita'.

7. VICENZA OGGI E' PER TUTTI UNA SPERANZA

Vicenza oggi e' per tutti una speranza
di opporre pace e bene a guerre e stragi.
Se il 5 ottobre fermera' la danza
macabra del riarmo, e dei malvagi

seminator di morte la baldanza,
sara' quel voto il miglior dei presagi
di una civile convivenza, usanza
dono piu' grande di quei dei re magi.

Vicenza che resistere ha saputo
a chi voleva farne un arsenale
e la spelonca da cui esce il bruto

a far scempio del mondo e sparger male,
Vicenza al male opponga il suo rifiuto
e salvi col suo voto cio' che vale.

8. SE A VICENZA VINCERANNO I SI'

Se a Vicenza vinceranno i si'
i si' alla pace, i si' alla giustizia
il 5 ottobre iniziera' da li'
piu' forte lotta ad ogni ria nequizia.

Se a Vicenza prevarra' cosi'
la fedelta' all'amore e all'amicizia
il 5 ottobre sara' dunque un di'
per l'umanita' intera di letizia.

Si' ardua prova in cosi' picciol spazio
si' grave compito in cosi' breve ora:
opporsi agli arsenali dello strazio,

difendere la civilta' che onora,
respingere di guerra il giammai sazio
mostro. E dal buio far sorger l'aurora.

9. IL CINQUE OTTOBRE IL VOTO VICENTINO

Il cinque ottobre il voto vicentino
non tratta solo di un lembo di terra
riguarda invece se di pace o guerra
vogliamo sia il comun nostro destino.

Alla crudele man dell'assassino,
al riarmo stritolante cio' che afferra,
al riarmo che tutto atterrisce e atterra,
si opponga del diritto il buon cammino.

Si opponga al male la volonta' buona
si opponga alla barbarie il civil lume
si opponga alla violenza la saggezza

prevalga sulle tenebre chiarezza
ceda il pessimo all'ottimo costume:
tutti i diritti umani a ogni persona.

10. CHE DA VICENZA GIUNGA UNA PAROLA

Che da Vicenza giunga una parola
che opponga alla violenza la ragione,
che possa essere la buona scuola
che insegni a contrastare ogni uccisione,

che dica quella verita' che sola
smaschera ogni empia mistificazione:
e' assassina ogni arma, ogni pistola
puntata e' contro tutte le persone.

E quindi ogni base militare
ogni arsenale, ogni fabbrica d'armi
son luoghi di nequizia e malaffare.

L'umanita' chiede che si disarmi,
per sempre la guerra e' da ripudiare:
troppi giaccion nel fango o sotto i marmi.

11. COME A VICENZA IL SENNO DEI VOTANTI

Come a Vicenza il senno dei votanti
il 5 ottobre dara' buoni frutti
quel si' alla pace sara' un passo avanti
non solo per Vicenza ma per tutti.

Un si' al diritto ad impedir che tanti
ancora dalla guerra sian distrutti,
un si' ad evitare nuovi pianti
e strazi, e orrori, ed infiniti lutti.

Un si' alla civile convivenza
un si' al disarmo che salva le vite
un si' alla ragione e alla coscienza

che vieti eccidi e sani le ferite
considerando la comun semenza
dell'umanita' intera, una e mite.

12. CHI TEME CHE LA GENTE DI VICENZA

"E altro e' da veder che tu non vedi"
(Dante, Inf., XXIX, 12)

Chi teme che la gente di Vicenza
faccia valere verita' ed amore,
chi teme che virtu' d'intelligenza
esprima la pieta' che nutre il cuore,

chi teme che vinca la nonviolenza
e fermi il seme di nuovo dolore,
vorrebbe or cancellare la presenza
di una viva citta', strappare il fiore

del vivere civile e solidale,
negando liberta' e democrazia
vorrebbe che ci si arrendesse al male.

Ma non sara' cosi', lunga e' la via
ma vincera' la scelta naturale
di chi vuol pace e bene. E cosi' sia.

13. VICENZA DUNQUE IL 5 OTTOBRE VOTA

Vicenza dunque il 5 ottobre vota
e se i potenti dicon che non vale
Vicenza ancora il 5 ottobre vota
che la democrazia non fa mai male

e il 5 ottobre si' Vicenza vota
poiche' questa e' la regola legale
e il 5 ottobre ecco Vicenza vota
perche' e' logico, e' giusto, ed e' normale.

Per dire si' alla pace e si' al diritto
il 5 ottobre si vota a Vicenza
per impedire un sordido delitto

il 5 ottobre il popolo a Vicenza
dira' la sua, e non restera' zitto
il 5 ottobre ogni cuore a Vicenza.

14. IN UN GIORNO DI FESTA I VICENTINI

In un giorno di festa i vicentini
potranno dire una parola vera.
Oggi e' quel giorno e prima che sia sera
quella parola oltre quei confini

giunta sara' ed orientera' i cammini
di quante e quanti alla signora nera
non vogliono di vite un'altra schiera
siano immolate e appese poi agli uncini

dei macellai in divisa e dei signori
che dalla guerra traggono profitti.
Si opponga il voto ai lutti ed ai dolori

sia il voto voce di tutti gli afflitti
che anelano la pace e i suoi splendori.
Sia il voto si' alla vita e si' ai diritti.

15. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS
CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA
LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94

Alla Procura della Repubblica di ...
Al Presidente del Tribunale di ...
Al Presidente della Corte d'Appello di ...
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di ...
Al Presidente della Provincia di ...
Al Presidente della Regione ...
Al Questore di ...
Al Prefetto di ...
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie
di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di
attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa
obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis
concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante
"Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come
"pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art.
1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico
riferimento a:
a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla
Costituzione della Repubblica Italiana;
b) violazione dei diritti dei bambini;
c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione
esistenziale;
d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui
all'art. 10 Cost.;
e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare
che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei
confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che
riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da
parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Firma della persona e/o dell'associazione esponente
indirizzo
luogo e data

16. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS
CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO

Alla Procura della Repubblica di ...
Al Presidente del Tribunale di ...
Al Presidente della Corte d'Appello di ...
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di ...
Al Presidente della Provincia di ...
Al Presidente della Regione ...
Al Questore di ...
Al Prefetto di ...
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento
dello squadrismo
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di
attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa
obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis
concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante
"Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come
"pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3,
commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura
il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie
di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed
iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene
il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed
anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza
privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita'
e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali
dell'ordinamento giuridico vigente.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare
che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei
confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che
riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da
parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Firma della persona e/o dell'associazione esponente
indirizzo
luogo e data

17. UNA SOLA UMANITA'. COSA FARE PER DENUNCIARE E CONTRASTARE IL COLPO DI
STATO RAZZISTA

Un esposto all'autorita' giudiziaria piu' essere presentato recandosi presso
gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione
dei carabinieri.
Puo' essere anche inviato per posta.
Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve
recare un indirizzo per ogni comunicazione.
*
Noi proponiamo alle persone che vogliono partecipare all'iniziativa di
presentare e/o inviare i due esposti che abbiamo preparato alla Procura
competente per il territorio in cui il firmatario (o i firmatari - gli
esposti possono essere anche sottoscritti da piu' persone) risiede, e ad
altre magistrature di grado superiore (la Corte d'appello e' nel capoluogo
di Regione, la Corte di Cassazione e' a Roma; sempre a Roma sono le altre
istituzioni statali centrali).
Proponiamo anche di inviare l'esposto al sindaco del Comune in cui si
risiede (idem per il presidente della Provincia, idem per il presidente
della Regione; ed analogamente per questore e prefetto che hanno sede nel
capoluogo di provincia).
Ovviamente i modelli di esposto da noi preparati possono essere resi piu'
dettagliati se lo si ritiene opportuno. Ed altrettanto ovviamente gli
esposti possono essere inviati anche ad ulteriori istituzioni.
*
Indirizzi cui inviare gli esposti:
Naturalmente gli indirizzi delle istituzioni territoriali variano da Comune
a Comune, da Provincia a Provincia e da Regione a Regione.
Comunque solitamente:
- l'indirizzo e-mail delle Procure e' composto secondo il seguente criterio:
procura.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della
Procura della Repubblica ad Agrigento e' procura.agrigento at giustizia.it
(analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail dei Tribunali e' composto secondo il seguente criterio:
tribunale.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail del
Tribunale ad Agrigento e' tribunale.agrigento at giustizia.it (analogamente per
le altre province).
- L'indirizzo e-mail delle Prefetture e' composto secondo il seguente
criterio: prefettura.citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo
e-mail della Prefettura di Agrigento e' prefettura.agrigento at interno.it
(analogamente per le altre province).
- Sempre per le prefetture e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche
all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp),
composto secondo il seguente criterio: urp.pref_citta'sede at interno.it,
quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento
e' urp.pref_agrigento at interno.it (analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail delle Questure e' composto secondo il seguente
criterio: uffgab.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad
esempio l'indirizzo e-mail della Questura di Agrigento e'
uffgab.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
- Sempre per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche
all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp),
composto secondo il seguente criterio:
urp.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio
l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e'
urp.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
- E ancora per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche
all'indirizzo dell'Ufficio per gli immigrati, composto secondo il seguente
criterio: immigrazione.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it,
quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Ufficio per gli immigrati della
Prefettura di Agrigento e' immigrazione.ag at poliziadistato.it (analogamente
per le altre province).
Quanto alle istituzioni nazionali:
- Presidente della Corte di Cassazione: Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour,
00193 Roma; e-mail: cassazione at giustizia.it; sito: www.cortedicassazione.it
- Presidente della Corte Costituzionale: Piazza del Quirinale 41, 00187
Roma; tel. 0646981; fax: 064698916; e-mail: ccost at cortecostituzionale.it;
sito: www.cortecostituzionale.it
- Presidente del Consiglio dei Ministri: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370,
00187 Roma; tel. 0667791; sito: www.governo.it
- Presidente della Camera dei Deputati: Palazzo Montecitorio, Piazza
Montecitorio, 00186 Roma; tel. 0667601; e-mail: fini_g at camera.it; sito:
www.camera.it
- Presidente del Senato della Repubblica: Piazza Madama, 00186 Roma; tel.
0667061; e-mail: schifani_r at posta.senato.it; sito: www.senato.it
- Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura: Piazza
dell'Indipendenza 6, 00185 Roma; tel. 06444911; e-mail: segvpres at cosmag.it;
sito: www.csm.it
- Presidente della Repubblica Italiana: piazza del Quirinale, 00187 Roma;
fax: 0646993125; e-mail: presidenza.repubblica at quirinale.it; sito:
www.quirinale.it
Quanto alle istituzioni sovranazionali:
- Presidente del Parlamento Europeo: rue Wiertz 60 - Wiertzstraat 60, B-1047
Bruxelles - B-1047 Brussel (Belgium); tel. +32(0)22842005 - +32(0)22307555;
sito: www.europarl.europa.eu
Al Presidente della Commissione Europea: 1049 Brussels (Belgium); sito:
http://ec.europa.eu/index_it.htm
- Presidente del Consiglio d'Europa: Avenue de l'Europe, 67075 Strasbourg
(France); tel. +33(0)388412000; e-mail: cm at coe.int; sito:
www.coe.int/DefaultIT.asp
- Segretario generale delle Nazioni Unite: United Nations Headquarters,
Between 42nd and 48th streets, First Avenue and the East River, New York
(Usa); sito: www.un.org
*
Gli invii per fax o per posta elettronica o attraverso gli spazi ad hoc nei
siti istituzionali possono non essere ritenuti dai destinatari equipollenti
all'invio postale dell'esposto: si suggerisce quindi, almeno per quanto
riguarda le Procure, di inviare comunque anche copia cartacea degli esposti
per posta ordinaria (preferenzialmente per raccomandata).
Ma poiche' ormai crediamo di aver gia' raggiunto con almeno un invio gran
parte delle Procure, chi non avesse tempo ed agio di procedere agli invii
cartacei per posta ordinaria puo' limitarsi all'invio per e-mail, che
costituira' comunque un sostegno visibile e rilevante all'iniziativa.
*
Ovviamente e' opportuno che gli esposti siano inviati anche a mezzi
d'informazione, movimenti democratici, persone interessate: una delle
funzioni dell'iniziativa e' anche quella di ampliare la mobilitazione contro
il colpo di stato razzista informandone l'opinione pubblica e coinvolgendo
piu' persone, piu' associazioni e piu' istituzioni che sia possibile
nell'impegno in difesa della legalita', della Costituzione della Repubblica
Italiana, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Infine preghiamo tutte le persone che presenteranno esposti di comunicarcelo
per e-mail all'indirizzo: nbawac at tin.it
Grazie a tutte e tutti, e buon lavoro.

==============================
LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 231 del 30 agosto 2009

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