Coi piedi per terra. 187



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 187 dell'11 maggio 2009

In questo numero:
1. Leoluca Orlando: Interrogazione parlamentare sul mega-aeroporto di
Viterbo
2. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

1. DOCUMENTI. LEOLUCA ORLANDO: INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUL
MEGA-AEROPORTO DI VITERBO
[Ringraziamo di tutto cuore Leoluca Orlando (per contatti: e-mail:
orlando_l at camera.it, sito: www.leolucaorlando.it) dell'interrogazione
parlamentare che di seguito riportiamo, e della solidarieta' che ha espresso
al nostro comitato con una lettera di accompagnamento di copia
dell'interrogazione, lettera nella quale scrive: "Carissimi, condivido
pienamente le preoccupazioni e le paure per le minacce all'area del Bulicame
e Viterbo. Proprio oggi ho presentato l'interrogazione che vi invio in
allegato. Mi impegno a farvi avere la risposta che i Ministri interrogati
vorranno dare e mi auguro di risentirci per notizie migliori. Scambiamoci
auguri per una Italia, una politica diversa. Cordiali saluti, Leoluca
Orlando"]

Al Ministro dell'Ambiente, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e al
Ministro dell'Economia
Premesso che,
- a Viterbo moltissimi cittadini, sostenuti da illustri scienziati,
cattedratici, personalita' delle istituzioni e dell'impegno civile, si
oppongono alla decisione di realizzare nell'area termale del Bulicame un
mega-aeroporto delle dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico di
vari milioni di passeggeri all'anno; un'opera del tutto priva dei requisiti
di legge e del tutto irrealizzabile alla luce della situazione reale
dell'area e dei vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali
in essa presenti.
Infatti tale opera:
I. non potrebbe mai superare un rigoroso espletamento della Valutazione
d'impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica obbligatorie
per legge;
II. confligge con precise norme di tutela dei beni pubblici sia nazionali
che europee;
III. e' in contrasto con le norme ed i vincoli di salvaguardia in vigore
nell'area considerata ai sensi della pianificazione territoriale ed
urbanistica tanto regionale quanto comunale;
IV. provocherebbe la devastazione di rilevanti beni archeologici,
naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, scientifici, terapeutici ed
economici insistenti nell'area;
V. provocherebbe un grave nocumento alla salute, alla sicurezza e alla
qualita' della vita della popolazione dei quartieri cittadini prossimi
all'area;
VI. confligge con attuali esigenze di sicurezza militari di rilevanza
strategica nazionale;
VII. porterebbe al collasso la rete infrastrutturale della mobilita' locale;
VIII. costituirebbe uno sperpero immenso di pubblico denaro;
IX. la procedura sin qui seguita per l'individuazione dell'area e' viziata
da flagranti errori di merito e di metodo (tali per cui un ente locale ha
gia' presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e
qualificati centri studi di settore hanno ripetutamente denunciato
l'inammissibilita' dell'opera);
*
- in una recente comunicazione agli Amministratori locali il Comitato dei
cittadini che si oppongono all'opera ha elencato i seguenti effetti della
realizzazione di un mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame a Viterbo:
1. Impatto locale sull'ambiente: devastazione dell'area termale del
Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, economico,
sociale e simbolico peculiare e insostituibile.
2. Impatto sanitario sulla popolazione viterbese: gravissimi danni alla
salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita.
3. Impatto sanitario sulla popolazione dell'Alto Lazio: cumulandosi il
mega-aeroporto con le altre gravosissime servitu' gia' presenti (in
particolare il polo energetico Civitavecchia-Montalto) la sinergia dei
fattori di inquinamento incrementera' danni, disagi e patologie.
4. Impatto sanitario globale: essendo il trasporto aereo fortemente
inquinante, ogni suo aumento si traduce in danno certo alla salute.
5. Impatto sociale su Viterbo: il mega-aeroporto non solo costituira' una
profonda aggressione alla salute e alla sicurezza delle persone, ma
provochera' anche un grave degrado della qualita' della vita, una forte
lesione a fondamentali diritti dei cittadini, un grave danno all'economia e
alla societa', il collasso delle infrastrutture del trasporto locale (gia'
gravemente insufficienti), la distruzione di beni ambientali, culturali,
agricoli, terapeutici, ricettivi, produttivi, scientifici.
6. Impatto sociale sull'Alto Lazio: accumulo di servitu' ed effetto
sinergico dei fattori di rischio e di depauperamento e degrado del
territorio e della sua economia.
7. Impatto globale sull'ambiente: essendo il mega-aeroporto finalizzato
all'incremento del trasporto aereo complessivo, esso contribuira' ad
accrescere l'inquinamento e l'effetto serra responsabile dei mutamenti
climatici che stanno mettendo in pericolo il futuro dell'umanita' e gli
equilibri della biosfera.
8. Per realizzare un'opera di tali dimensioni verrebbero sperperate ingenti
risorse pubbliche (che pertanto verrebbero altresi' sottratte ad opere e
servizi realmente utili e fin indispensabili per la popolazione);
*
- in un recente esposto alla Soprintendenza per i beni archeologici per
l'Etruria Meridionale e' stato evidenziato che dalla Planimetria redatta dal
Comune di Viterbo recante i vincoli paesaggistici, idrogeologici,
archeologici, termali presenti nell'area che sarebbe investita dall'opera,
risulta che il mega-aeroporto sorgerebbe letteralmente sopra un'area di
interesse archeologico con presenza di beni archeologici che la legge
tutela;
*
- gia' lo scorso anno, in una lettera al Presidente della Repubblica del 4
agosto 2008, il Comitato dei cittadini che si oppongono all'aeroporto
segnalava, tra l'altro, che "la realizzazione a Viterbo di un devastante
mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e
disastrosi esiti:
a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal
documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment -
Italia) del 18 marzo 2008;
b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene
naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e
simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento
fondamentale dell'identita' di Viterbo;
c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ
del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore
e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;
d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi
della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua
rilevanza;
e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e
biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;
f) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale
dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi
Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento
diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita'
tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di
un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria
dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria
importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia'
precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale
di Viterbo del 25 luglio 2008;
g) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva,
quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della
mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e
valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di
qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita'
un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea
Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando
la linea Viterbo-Capranica-Roma);
h) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio
gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative;
i) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera
e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come
proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei
piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente
scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una
drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).
A cio' si aggiunga che:
l) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa
precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso
Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo
n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare
presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che
potrebbe arrivare a superare i 3000 metri, ne' il suo orientamento";
peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto
compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli
studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due
chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare
l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato
al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";
m) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio
comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;
n) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali
requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di
Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica,
Valutazione d'impatto sulla salute.
Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un
devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per
Roma:
o) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una
serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto
di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18
gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia
ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente
affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo
dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla
commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";
p) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente
dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi
fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto
che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a
ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche, culturali,
agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera
ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione,
cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice
dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;
q) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei
proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior
fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato
di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo
viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito
del programma "Report").
Infine:
r) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della
situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva
della Rai: "Report", 27 aprile 2008);
s) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale
trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento
dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra
l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno
2008);
t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza
di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del
clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale,
dagli statisti piu' avvertiti);
u) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo
(particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di
autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e
sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e
democratico": -
*
per sapere:
quali iniziative i Ministri interrogati intendano prendere per impedire che
i rilevanti beni naturalistici, culturali, terapeutici ed economici
dell'area termale del Bulicame siano devastati, e che la salute e la
sicurezza dei cittadini di Viterbo siano aggredite da un'opera aeroportuale
priva dei requisiti previsti dalla legge, opera la cui realizzazione
costituirebbe un sperpero di pubblici denari, un danno per la comunita'
locale ed una flagrante violazione delle norme e dei vincoli di salvaguardia
vigenti.
Roma, 7 maggio 2009
Leoluca Orlando

2. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO
DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di
Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della
salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail:
info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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Numero 187 dell'11 maggio 2009

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