Minime. 656



NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 656 del primo dicembre 2008

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Sommario di questo numero:
1. War Resisters' International: Solidarieta' con i detenuti obiettori di
coscienza per la pace nel mondo
2. Dodici domande ad Alessandro Pizzi sull'opposizione al nocivo e
distruttivo mega-aeroporto a Viterbo
3. Dal 2 al 4 gennaio 2009 a Verona
4. Emily Dickinson: Chi non trova quaggiu' il Paradiso
5. L'agenda "Giorni nonviolenti 2009"
6. L'Agenda dell'antimafia 2009
7. La "Carta" del Movimento Nonviolento
8. Per saperne di piu'

1. INIZIATIVE. WAR RESISTERS' INTERNATIONAL: SOLIDARIETA' CON I DETENUTI
OBIETTORI DI COSCIENZA PER LA PACE NEL MONDO
[Dal Movimento Nonviolento (per contatti: azionenonviolenta at sis.it)
riceviamo e diffondiamo]

Primo dicembre, giornata del prigioniero di coscienza.
Lista d'onore dei detenuti per la pace 2008
*
Cosa potete fare:
- Il primo  dicembre trovate almeno un'ora per scrivere almeno quattro
cartoline ai prigionieri;
- fate in modo che dal tuo gruppo, scuola o ufficio siano inviate cartoline
collettive;
- mettete un tavolo in un luogo centrale della citta', che serva ad attirare
l'attenzione e l'interesse dei passanti.
Per l'invio di cartoline o lettere:
- inviare sempre corrispondenza in busta (anche le cartoline);
- scrivere sulla busta nome e indirizzo del mittente;
- essere colloquiali e creativi: mandare foto sulla propria vita, disegni;
- dire ai prigionieri che cosa si fa per fermare la guerra e i suoi
preparativi;
- non scrivere alcunche' che possa procurare problemi al destinatario;
- pensare a che genere di cosa si desidererebbe ricevere se si fosse in
prigione;
- non iniziare con formule del tipo "Che bravo sei, non potrei mai fare
qualcosa del genere!";
- non aspettarsi che il prigioniero risponda;
- ricordarsi: l'anno prossimo potrebbe toccare a noi...
*
Sostenete il nostro lavoro: per 50 anni la War Resisters' International ha
pubblicizzato i nomi e le storie dei detenuti per motivi di coscienza.
Aiutateci a proseguire questa tradizione. Fate un'offerta speciale alla Wri
per contribuire a finanziare l'iniziativa di solidarieta' con i "Prigionieri
per la Pace" l'anno prossimo.
Inviare donazioni a: War Resisters' International, 5 Caledonian Rd, London
N1 9DX, Britain (tel. +44-20-72784040; fax: 72780444; e-mail:
pfp at wri-irg.org; sito: www.wri-irg.org).
Siate fiduciosi, mettersi in un contatto con questi detenuti fa la
differenza. Esprimete la vostra solidarieta'.
Donate on-line, e/o visitate il sito della Wri, dove si possono ordinare
pubblicazioni della Wri e distintivi col fucile spezzato usando carte di
credito o debito, alla pagina web http://wri-irg.org/shop/shop-uk.htm
*
Pubblichiamo i nomi dei detenuti, divisi per paese. A fianco di ogni nome il
periodo di detenzione, seguito dal motivo della condanna; infine l'indirizzo
del carcere cui spedire le cartoline di saluti, auguri e solidarieta'.
*
Armenia
Aram Davtyan (3 Luglio 2006 - 2 Gennaio 2009)
Hayk Avetisyan (17 Luglio 2006 - 16 Gennaio 2009)
Gor Sukiasyan (22 Agosto 2006 - 21 Febbraio 2009)
Mushegh Avetisyan (30 Agosto 2006 - 28 Febbraio 2009)
Jirayr Zakaryan (2 Settembre 2006 - 1 Marzo 2009)
Nikol Yervandyan (6 Settembre 2006 - 5 Marzo 2009)
Vahe Mejlumyan (6 Settembre 2006 - 5 Settembre 2009)
Argishti Eghiazaryan (11 Settembre 2006 - 10 Marzo 2009)
Artak Kocharyan (12 Settembre 2006 - 11 Marzo 2009)
Vahagn Yeghiazaryan (20 Settembre 2006 - 19 Marzo 2009)
Nikolay Gasparyan (25 Settembre 2006 - 24 Settembre 2009)
Vahe Musaelyan (28 Novembre 2006 - 27 Maggio 2009)
Karapet Barseghyan (7 Febbraio 2007 - 6 Agosto 2009)
Senik Harutyunyan (15 Febbraio 2007 - 14 Agosto 2009)
Armen Zurabyan (27 Febbraio 2007 - 26 Febbraio 2010)
Gevorg HovSettembreyan (3 Marzo 2007 - 2 Settembre 2009)
Sevada Grigoryan (12 Marzo 2007 - 11 Marzo 2009)
Bagrat Pirgulyan (15 Marzo 2007 - 14 Maggio 2009)
Karen Safaryan (15 Marzo 2007 - 14 Settembre 2009)
Vigen Yegiazaryan (15 Marzo 2007 - 14 Giugno 2009)
Hakob Babayan (16 Marzo 2007 - 15 Giugno 2009)
Vahan Babayan (16 Marzo 2007 - 15 Settembre 2009)
Kajik Harutyunyan (18 Marzo 2007 - 17 Settembre 2009)
Nshan Gevorgyan (17 Luglio 2007 - 16 Luglio 2010)
David Aroyan (3 Agosto 2007 - 2 Febbraio 2010)
Edgar Hakobyan (7 Agosto 2007 - 6 Agosto 2009)
Andranik Aghekyan (8 Agosto 2007 - 7 Febbraio 2010)
Ashot Qaryan (9 Agosto 2007 - 8 Ottobre 2009)
Hayk Madatyan (11 Agosto 2007 - 10 Agosto 2010)
Karen Smbatyan (14 Agosto 2007 - 13 Giugno 2009)
Arman Ayvazyan (14 Agosto 2007 - 13 Agosto 2009)
Henrik Ghazaryan (23 Agosto 2007 - 22 Agosto 2009)
Levon Azizyan (23 Agosto 2007 - 22 Agosto 2009)
Argam Vardanyan (29 Agosto 2007 - 28 Agosto 2009)
Gor Kirakosyan (21 Settembre 2007 - 20 Marzo 2010)
Mkrtich Smbatyan (26 Settembre 2007 - 25 Luglio 2009)
Stepan Hovakimyan (26 Settembre 2007 - 25 Marzo 2010)
Babken Shahinyah (5 Dicembre 2007 - 4 Giugno 2010)
Garik Gevorgyan (25 Dicembre 2007 - 24 Giugno 2010)
Samson Indzigulyan (25 Dicembre 2007 - 24 Giugno 2010)
Harutyun Vardazaryan (9 Gennaio 2008 - 8 Luglio 2010)
Hrayr Mkrtchyan (14 Gennaio 2008 - 13 Luglio 2010)
Hovhannes Arakelyan (18 Gennaio 2008 - 17 Gennaio 2010)
Araz Arshakyan (5 Febbraio 2008 - 4 Agosto 2010)
HaMaggioak Eminyan (6 Febbraio 2008 - 5 Maggio 2010)
David Petrosyan (7 Febbraio 2008 - 6 Agosto 2010)
Marzotun HovSettembreyan (7 Febbraio 2008 - 6 Agosto 2010)
Zirayr Karyan (6 Marzo 2008 - 5 Settembre 2010)
Arman Kareyan (7 Marzo 2008 - 6 Settembre 2010)
Hovik Stepanyan (31 Marzo 2008 - 30 Marzo 2010)
Karo Aleksanyan (4 Aprile 2008 - 3 Aprile 2010)
David Arakelyan (7 Aprile 2008 - 6 Aprile 2009)
Vahe Ananyan (8 Aprile 2008 - 7 Aprile 2010)
Karen Voskanyan (11 Aprile 2008 - 10 Ottobre 2010)
Obiettori di coscienza testimoni di Geova, condannati per rifiuto di
svolgere servizio militare (art. 327, paragrafo 1)
Erebuni Penal Institutions, Armenia
Taron Lalayan (25 Settembre 2006 - 24 Marzo 2009)
Hovhannes Khachatryan (22 Novembre 2006 - 21 Novembre 2009)
Gagik Qochinyan (5 Dicembre 2006 - 4 Giugno 2009)
Albert Balyan (13 Dicembre 2006 - 12 Giugno 2009)
Emil Hyrapetyan (21 Dicembre 2006 - 20 Dicembre 2008)
Yerem Hovhannisyan (10 Gennaio 2007 - 9 Gennaio 2010)
Sayad Tovmasyan (10 Gennaio 2007 - 9 Gennaio 2010)
Aram Yelchyan (13 Febbraio 2007 - 12 Agosto 2009)
Gevorg Karapetyan (5 Aprile 2007 - 4 Ottobre 2009)
Armen Kirakosyan (18 Aprile 2007 - 17 Ottobre 2009)
Zora Melkonyan (13 Agosto 2007 - 12 Febbraio 2010)
Roman Hovhannisyan (17 Dicembre 2007 - 16 Giugno 2010)
Armen Marzodoyan (5 Febbraio 2008 - 4 Agosto 2010)
Ashot Simonyan (12 Marzo 2008 - 11 Marzo 2011)
Obiettori di coscienza testimoni di Geova, condannati per rifiuto di
svolgere servizio militare (art 327, paragrafo 1)
Artik Penal Institution, Armenia
Hrachya Khachatryan (8 Dicembre 2006-7 Giugno 2009)
Obiettore di coscienza testimoni di Geova, condannato per rifiuto di
svolgere servizio militare (art 327, paragrafo 1)
Vanadzor Institution, Armenia
Vahram Baghramyan (3 Giugno 2008 - 2 Dicembre 2010)
Gevorg Danughyan (8 Agosto 2008 - 7 Agosto 2010)
Tigran Melikyan (30 Luglio 2008--)
Obiettori di coscienza testimoni di Geova, condannati per rifiuto di
svolgere servizio militare (art 327, paragrafo 1)
Nubarashen Pretrial Detention Institution, Armenia
*
Eritrea
Paulos Eyassu (24 Settembre 1994--)
Negede TekleMarzoiam (24 Settembre 1994--)
Isaac Mogos (24 Settembre 1994--)
Aron Abraha (9 Maggio 2001--)
Mussie Fessehaye (1 Giugno 2003--)
Ambakom Tsegezab (1 Febbraio 2004--)
Bemnet Fessehaye (1 Febbraio 2005--)
Henok Ghebru (1 Febbraio 2005--)
Kibreab Fessejaye (27 Dicembre 2005--)
Bereket Abraha Oqbagabir (1 Gennaio 2006--)
Yosief Fessehaye (1 Gennaio 2007--)
Amanuel Abraham (1 Gennaio 2007--)
Obiettori di coscienza testimoni di Geova, condannati per rifiuto di
svolgere servizio militare
Sawa Camp, Sawa, Eritrea
*
Finlandia
Sebastian Salminen (6 Ottobre 2008 - 4 Aprile 2009)
Ylitornion vankila, Rajantie 410, 95600 Ylitornio, Finland
Condannato a 181 giorni per rifiuto di svolgere servizio sostitutivo
Juhana Hirvonen (9 Ottobre 2008 - 8 Aprile 2009)
Helsingin avovankila, Vantaan osasto, PL 36, 01531 Vantaa, Finland
Condannata a 179 giorni per rifiuto di svolgere servizio sostitutivo
IlMarzoi Jaaranen (12 Maggio 2008 - 12 Novembre 2008)
Helsingin avovankila, Vantaan osasto, PL 36, 01531 Vantaa, Finland
Obiettore totale al servizio militare e a quello sostitutivo
Niki Paajala (11 Agosto 2008 - 11 Febbraio 2009)
Helsingin avovankila, Vantaan osasto, PL 36, 01531 Vantaa, Finland
Obiettore totale al servizio militare e a quello sostitutivo
Joel Honka (9 Giugno 2008 - 9 Dicembre 2008)
Vanajan vankila, Ojoisten osasto, Tampereentie 29, 13600 Hameenlinna,
Finland
Obiettore totale al servizio militare e a quello sostitutivo
Valtteri Immonen (9 Giugno 2008 - 9 Dicembre 2008)
Naarajarven vankila, PL 1, 76851 Naarajarvi, Finland
Obiettore totale al servizio militare e a quello sostitutivo
Kari Myllynen (12 Maggio 2008 - 26 Novembre 2008)
Juuan vankila, PL 26, 83901 Juuka, Finland
Obiettore totale al servizio militare e a quello sostitutivo
Matti Petteri Pontio (11 Novembre 2008 - 6 Gennaio 2009)
Helsingin avovankila, Vantaan osasto, PL 36, 01531 Vantaa, Finland
Obiettore totale al servizio militare e a quello sostitutivo
*
Germania
Jan-Patrick Ehlert (30 Ottobre 2008 - 19 Novembre 2008)
21 giorni d'arresto militare per disobbedienza a ordini
*
Israele
Raz Bar-David Varon (3 Novembre 2008 - 21 Novembre 2008)
Military Prison No 400, Military Postal Code 02447, IDF, Israel
primo turno di 21 giorni per rifiuto di reclutamento
Sahar Vardi (3 Novembre 2008 - 21 Novembre 2008)
Military Prison No 400, Military Postal Code 02447, IDF, Israel
terzo turno di 21 giorni per rifiuto di reclutamento
Mia TaMarzoin (5 Novembre 2008 - 23 Novembre 2008)
Military Prison No 400, Military Postal Code 02447, IDF, Israel
terzo turno di 21 giorni per rifiuto di reclutamento
*
Nagorno Karabakh
Areg Avanesyan (16 Febbraio 2005 - 14 Febbraio 2009)
Shushi Penal Institution, Nagorno Karabakh
Testimone di Geova, condannato a 48 mesi di detenzione per rifiuto di
prestare servizio militare, secondo l'art. 327 III del Codice Criminale
della Repubblica del Nagorno Karabakh.
*
Russia
Igor Sutyagin (27 Ottobre 1999 - 26 Ottobre 2014)
Arkhangelsk Punishment Colony, 163050, Arkhangelsk, Ul. Pirosovaya, d. 27,
FGU IK-1, 5 otryad, Russian Federation
Detenuto dal 27 ottobre 1999, condannato il 7 Aprile 2004 per spionaggio per
aver condotto ricerche su informazioni pubbliche su armi nucleari.
*
Svezia
Per Strindlund (16 Ottobre 2008--)
Catherine Laska (16 Ottobre 2008--)
Haktet Orebro, Box 3, 70140 Orebro, Sweden
In attesa di giudizio per un'azione di disarmo all'impianto BAE Systems nel
parco industriale Bofors di Karlskoga in Svezia occidentale del 16 ottobre
2008. Hanno collocato un cartello con la scritta: "Questa fabbrica produce
armi usate in guerra - disarmo in corso", poi sono penetrati all'interno per
prendere a martellate un Obice 77.
*
Stati Uniti d'America
Robin Long (6 Settembre 2008 - 14 Settembre 2009)
Miramar Naval Consolidated Brig, PO BOX 452136, San Diego CA 92145-2136, USA
15 mesi di carcerazione in quanto AWOL
Helen Woodson (03231-045) (9 Gennaio 2003 - 9 Settembre 2011)
FMC Carswell, Max Unit, POB 27137, Ft. Worth, Texas 76127, USA
106 mesi di carcere per violazione di liberta' vigilata con protesta
antibellica al tribunale federale di Kansas City, Missouri, l'11 Marzo 2004
Rafil Dhafir (11921-052) (26 Aprile 2000 - 26 Aprile 2022)
FCI Terre Haute, POB 33, Terre Haute, IN 47808, USA
22 anni per condanne risultanti dall'aver fornito aiuto umanitario e
finanziario a iracheni in violazione delle sanzioni Usa nel Febbraio 2005
Robert Weiss (13 Maggio 2008 - 12 Dicembre 2008)
Unit 29723, Box LL, APO, AE 09028-9723, USA
7 mesi. Dichiarato colpevole di diserzione e mancata mobilitazione dopo il
rigetto della sua richiesta  come obiettore di coscienza. Giudicato nel
maggio 2008.
*
La lista e' stilata da: War Resisters' International
5 Caledonian Rd, London N1 9DX, Gran Bretagna
tel.: +44-20-72784040
fax: +44-20-72780444
e-mail: info at wri-irg.org
sito: www.wri-irg.org
ed e' diffusa in Italia da: Movimento Nonviolento (sezione italiana della
Wri)
Via Spagna 8, 37123 Verona, Italia
tel.: 0458009803
fax: 0458009212
e-mail: azione nonviolenta at sis.it
sito: www.nonviolenti.org

2. RIFLESSIONE. DODICI DOMANDE AD ALESSANDRO PIZZI SULL'OPPOSIZIONE AL
NOCIVO E DISTRUTTIVO MEGA-AEROPORTO A VITERBO
[Ringraziamo Alessandro Pizzi (per contatti: alexpizzi at virgilio.it) per aver
risposto ale nostre domande.
Alessandro Pizzi, gia' apprezzatissimo sindaco di Soriano nel Cimino (Vt),
citta' in cui il suo rigore morale e la sua competenza amministrativa sono
diventati proverbiali, e' fortemente impegnato in campo educativo e nel
volontariato, ha preso parte a molte iniziative di pace, di solidarieta',
ambientaliste, per i diritti umani e la nonviolenza, tra cui l'azione
diretta nonviolenta in Congo con i "Beati i costruttori di pace"; ha
promosso il corso di educazione alla pace presso il liceo scientifico di
Orte (istituto scolastico in cui ha lungamente insegnato); e' uno dei
principali animatori del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. Sul tema del trasporto
aereo, del suo impatto sugli ecosistemi locali e sull'ecosistema globale, e
sui modelli di mobilita' in relazione ai modelli di sviluppo e ai diritti
umani, ha tenuto rilevanti relazioni a vari convegni di studio]

- "Minime": In questi giorni e' divenuto di conoscenza comune che ai tanti
piu' noti ed evidenti si somma un altro insormontabile impedimento alla
realizzazione del nocivo e distruttivo mega-aeroporto a Viterbo: la pista e
il suo orientamento; cosicche' l'opera si rivela ancora una volta del tutto
irrealizzabile e diviene manifesto che la scelta ministeriale del sedime di
Viterbo per realizzare il mega-aeroporto per voli low cost del turismo
"mordi e fuggi" per Roma si basava su una grave mistificazione e fin
esplicita falsificazione della realta' effettuale. Ancora una volta oggi le
istituzioni sono costrette a darvi ragione...
- Alessandro Pizzi: La questione della pista e del suo orientamento e' cosa
risaputa da tempo, tanto e' vero che noi l'inserimmo nella lettera che
inviammo al Presidente della Repubblica il 4 agosto 2008. Stanno emergendo
tanti altri impedimenti, ammessi dalle stesse istituzioni: ad esempio il
Comune di Viterbo con la delibera n. 92 del 25 luglio 2008, da noi chiamata
"delibera della vergogna", e' costretto a chiedere alla Regione Lazio di
togliere i vincoli paesistici alla zona interessata dal mega-aeroporto,
altrimenti la struttura non puo' essere costruita; altro esempio, i
propagandisti del mega-aeroporto sono stati piu' volte costretti ad
ammettere l'inadeguatezza dei collegamenti tra Viterbo e Roma. Recentemente
sulla stampa locale e' stata pubblicata la notizia che sta per essere
ultimata una grande clinica privata poco distante la zona dove dovrebbe
essere costruito il mega-aeroporto. Voglio ricordare che Giorgio Bocca su
"L'Espresso" di qualche  settimana fa riportava la notizia che a suo tempo
Berlusconi, per evitare che gli abitanti di Milano 2 subissero il fastidio
dovuto al passaggio degli aerei, fece costruire un ospedale. E le rotte
aeree furono spostate.
*
- "Minime": Se dovesse elencare in estrema sintesi i principali motivi per
cui il mega-aeroporto non puo' e non deve essere realizzato, quali
sarebbero?
- Alessandro Pizzi: Primo: danneggerebbe irreversibilmente la zona termale;
il Bulicame citato da Dante, che e' l'elemento piu' rappresentativo della
nostra provincia. Secondo: l'aeroporto ha un impatto devastante per la
salute dei cittadini per l'inquinamento acustico e atmosferico per le
polveri sottili, ha un impatto devastante per l'ambiente naturale,
nell'ottobre scorso il "Corriere della sera" riportava il fatto allarmante
che Malpensa ha inquinato in modo irreversibile un bosco protetto
dall'Unesco, in questo bosco ci sono piu' idrocarburi che nei terreni a
fianco del casello piu' trafficato dell'autostrada A1. Cinque volte di piu'.
Terzo: Occorre diminuire il traffico aereo a partire dagli inutili e dannosi
voli low-cost al servizio del turismo "mordi e fuggi", ma non solo: vanno
ridotti drasticamente il trasporto di inutili merci, che servono solo al
profitto delle multinazionali; vanno ridotti i voli per inutili vertici e
convegni. Il trasporto aereo contribuisce in modo significativo al consumo
di carburante e al riscaldamento del clima, che rappresenta l'emergenza dei
prossimi decenni. Senza un intervento serio e repentino per diminuire
drasticamente il consumo di materie prime e le emissioni dei gas che
alterano il clima si andra' incontro a veri e propri disastri ambientali e
umani.
*
- "Minime": E quali interventi per una mobilita' compatibile con un modello
di sviluppo adeguato per l'Alto Lazio ritiene siano necessari?
- Alessandro Pizzi: La mobilita' nella nostra provincia, come del resto in
tutta l'Italia, deve basarsi sulla ferrovia. Occorre invertire la politica
sin qui seguita della riduzione sistematica del trasporto merci e passeggeri
con la ferrovia a favore dei mezzi molto piu' inquinanti come gli aerei, i
Tir e le automobili. All'interno del servizio ferroviario andrebbero
valorizzate le linee per i preziosi treni locali e regionali al posto delle
costosissime e spesso inutili linee ad alta velocita'. E' da ribadire la
condanna della scelta scellerata che porto' a sostituire la tratta
ferroviaria Civitavecchia-Orte con l'inquinante linea di autocorriere.
Sempre a proposito di mobilita', considerato che nella nostra provincia sono
in molti ad amare il ciclismo, forse non sarebbe male scegliere la
bicicletta per spostarsi in citta' o tra posti vicini, invece
dell'inquinante e ingombrante automobile. Il nostro territorio si presta
bene, a mio avviso, alla forma di "turismo di vicinato", quello che si puo'
fare a piedi con gruppi organizzati lungo strade adatte lontane dalle
automobili. In pochi giorni si possono scoprire posti meravigliosi e
incontrare la gente del posto con cui  scambiare esperienze. Il nostro
territorio si presta bene anche a organizzare una resistenza alla crisi
attuale e a lanciare un modello di produzione e consumo, a partire dai
prodotti agricoli, alternativo a quello attuale distruttivo di risorse e
inquinante. Penso alla vendita diretta dei prodotti da parte dei contadini o
al fiorire di orti, su terreni privati ma anche pubblici, gestiti da gruppi
di famiglie. In questo modo si riducono di molto le emissioni di gas che
alterano il clima dovute al trasporto. Se guardiamo da dove provengono certi
cibi che compriamo al supermercato ci rendiamo conto della irrazionalita'
dell'economia dominante, utile solo al guadagno di pochi.
*
- "Minime": Il vostro comitato mette sempre in rilievo che l'opposizione al
mega-aeroporto non ha solo motivi "locali" ma anche motivi "globali", che si
tratta di difendere non solo l'ambiente dell'Alto Lazio, ma la biosfera.
Potrebbe sviluppare ancora una volta (lo ha gia' fatto in varie relazioni
tenute a convegni di studio) le ragioni complessive di opposizione
all'incremento del trasporto aereo, ovvero le ragioni dell'impegno per una
sua drastica e immediata riduzione?
- Alessandro Pizzi: Perche' il trasporto aereo consuma grandi quantita' di
carburante ed emette grandi quantita' di gas ad effetto serra che sono
destinate a crescere a tal punto che il presidente dell'Intergovernmental
Panel on Climate Change (Ipcc), l'indiano Rajendra Pachauri, durante un
incontro dal titolo "Il tuo viaggio e' davvero necessario?", ha lanciato
l'appello a ridurre i viaggi aerei, la cui crescita e' una delle principali
responsabili del riscaldamento climatico. Sarebbe molto importante usare le
riserve di petrolio e gas rimaste per usi necessari, e ad esempio costruire
pannelli solari e pale eoliche, e risparmiare tagliando viaggi inutili e
trasporto di merci voluttuarie.
*
- "Minime": Vi sta molto a cuore la situazione di Ciampino, alla cui
popolazione avete sempre espresso una forte solidarieta', e con i comitati
che lottano per la riduzione dei voli a Ciampino vi siete incontrati, li
avete ospitati a Viterbo in un incontro appassionante e fin commovente,
avete diffuso nel viterbese i loro materiali di documentazione e
riflessione. Come e' nata e come si e' sviluppata questa intensa
soldarieta'?
- Alessandro Pizzi: Occupandoci di aeroporto ci siamo imbattuti nella
denuncia dei comitati di Ciampino, abbiamo letto le loro riflessioni e i
loro studi. Abbiamo preso contatti con i due comitati facendo iniziative
insieme. Dopo aver conosciuto i dati della catastrofe ambientale di Ciampino
e dopo aver conosciuto le storie personali fatte di dolore e malattie
causate dall'aeroporto non si puo' che essere solidali con la popolazione di
Ciampino. L'aeroporto di Ciampino per voli low-cost doveva essere chiuso da
tempo. Comunque va chiuso immediatamente annullando i voli. Non possono
essere sacrificate salute e qualita' delle vite umane per l'arricchimento
della societa' Adr (Aeroporti di Roma) che gestisce l'aeroporto e per
l'arricchimento delle compagnie aeree. Cosa assurda, la societa' Adr dopo
aver provocato la catastrofe ambientale e sanitaria di Ciampino e' stata
delegata a presentare il progetto di fattibilita' dell'aeroporto di Viterbo.
*
- "Minime": Il mega-aeroporto, le discariche abusive, il polo energetico,
l'Enel che vuole mettere in funzione Tor Valdaliga Nord riconvertita a
carbone, il governo che vuol riprendere la follia del nucleare... l'Alto
Lazio e' sotto attacco, e' gravemente minacciato da opere nocive e
distruttive, da interessi speculativi e criminali. Cosa occorre fare nel
viterbese per impedire il disastro?
- Alessandro Pizzi: Favorire la partecipazione dei cittadini alle scelte
politiche. In molti paesi della provincia sono nati comitati di lotta, che
spesso hanno trovato amministrazioni locali infastidite dalla loro presenza
e invece di aprire un confronto hanno preferito mostrare i muscoli e far
sentire da che parte sta il potere. Penso soprattutto al movimento "No Coke"
di Tarquinia, ma non solo. Ritengo la partecipazione dei cittadini una
condizione necessaria, anche se non sufficiente, per impedire il disastro.
*
- "Minime": Il vostro comitato ha alcune caratteristiche peculiari che si
riconnettono ad alcune tradizioni teoriche e pratiche di grande rilevanza e
specificita': le esperienze e le riflessioni della nonviolenza; quel
"pensare globalmente, agire localmente" che fu una delle intuizioni piu'
acute del movimento ecologista negli anni '70 e '80; la fiducia
nell'attivita' di informazione, documentazione e coscientizzazione dei
cittadini attraverso un paziente, accurato e prolungato impegno di
comunicazione e di ascolto; il sentirsi parte e stimolo di un movimento
ampio e plurale, contro ogni tentazione riduzionista o dirigista,
valorizzando piuttosto le differenze ed i diversi percorsi in una persuasa
adesione al principio responsabilita' e alla democrazia nel suo sviluppo
piu' ampio di "potere di tutti" (come amava dire Aldo Capitini);
l'interlocuzione costante con le istituzioni anche quando il ceto
politico-amministrativo sembra essere sordo, refrattario, distratto,
inadeguato, in malafede. Come nascono queste caratteristiche del vostro
comitato, e quali risultati vi sembra stia dando il vostro metodo di lavoro?
- Alessandro Pizzi: Nel momento in cui la politica viene fatta
essenzialmente attraverso la televisione in forme piu' o meno spettacolari,
che tendono ad escludere la partecipazione attiva dei cittadini, e nel
momento in cui c'e' una presa di coscienza del fatto che ogni nostra azione
ha ripercussioni sull'intero pianeta diventa necessario un sforzo per
favorire lo sviluppo della democrazia indicato da Aldo Capitini nel senso
del "potere di tutti". Il metodo seguito sta dando ottimi risultati,
testimoniati dal fatto che non siamo piu' soli ad opporci alla scelta
dell'aeroporto.
*
- "Minime": Lei e' anche un docente, con una lunga esperienza di
insegnamento di discipline scientifiche. Cosa sarebbe opportuno fare nelle
scuole per educare alla responsabilita', all'impegno civile, al rispetto per
la verita', alla solidarieta'?
- Alessandro Pizzi: Sono convinto che lo studio costituisca una condizione
necessaria per scelte di impegno civile, per il rispetto della verita' e per
la solidarieta'. Ho insegnato matematica e fisica, discipline che abituano
al rigore logico e che permettono di interpretare la struttura di molti
fenomeni della vita, aiutano a capire la questione energetica, a comprendere
i problemi dell'inquinamento del pianeta. Ma anche lo studio di queste
discipline costituisce una condizione necessaria ma non sufficiente. Il
comportamento e l'esempio degli adulti nella scuola e' fondamentale per la
formazione dei giovani. Esiste una comunicazione non verbale, che conta piu'
delle lezioni: e' il modo di essere di un docente. La scuola dovrebbe
mettere in condizione i giovani di studiare e mostrare loro un modello di
comportamento basato sul rigore logico e morale. Cosi' i giovani saranno
messi in condizione di fare le scelte che riterranno opportune, basate sulla
loro esperienza e sulla loro capacita' critica.
*
- "Minime": Lei e' stato anche un pubblico amministratore assai apprezzato
come sindaco di una citta' dell'Alto Lazio. Cosa potrebbero e dovrebbero
fare gli enti locali per difendere ambiente, beni comuni, salute e diritti
delle persone?
- Alessandro Pizzi: Negli ultimi anni ho capito la lezione di Hannah Arendt:
si puo' sempre dire un si' o un no. Per difendere ambiente, beni comuni,
salute e diritti delle persone, gli enti locali dovrebbero cominciare a dire
dei no. Ad esempio: no alla follia del ritorno al nucleare. No
all'aeroporto. No alla messa in funzione della centrale di Tor Valdaliga
Nord riconvertita a carbone. No alle delibere contro i mendicanti e i rom.
No all'uso del territorio per i mega villaggi turistici con annessi campi da
golf, che "bevono" acqua quanto un paese di 8.000 persone.
*
- "Minime": Lei e' molto attento ai piu' drammatici problemi sociali: come
insegnante, come pubblico amministratore, come persona impegnata nel
volontariato. C'e' un nesso tra le politiche speculative di rapina delle
risorse e di devastazione ambientale e le politiche di violazione dei
diritti umani e di negazione del diritto all'educazione, alla salute,
all'assistenza, alla casa, al lavoro - a una vita degna, per dirlo in una
parola -?
- Alessandro Pizzi: Il riscaldamento del clima e' causato, come riconosciuto
dalla comunita' scientifica, principalmente dall'attivita' umana. Cioe' dal
modello di economia dominante, che genera disuguaglianze sempre crescenti.
Un recente rapporto dell'Onu (2006) dice che il rapporto tra il reddito del
20% degli abitanti piu' ricchi del pianeta e il 20% piu' povero era nel 1820
di 3 a 1, nel 1960 di 30 a 1 e nel 2001 di 80 a 1. E' evidente che la
responsabilita' dei cambiamenti climatici dei vari paesi e' assai diversa,
cosi' come e' diversa la responsabilita' dei cittadini (tra i ricchi e i
poveri). Penso a quelli africani o dell'America latina o agli occidentali
piu' poveri, per questi dovranno essere disponibili quantita' di energia e
materia superiori a quelle attuali, e per i cittadini piu' ricchi tale
quantita' dovra' essere ridotta drasticamente. Non dobbiamo dimenticare che
la poverta' e' causa delle morti dei bambini per fame o denutrizione, piu'
di sei milioni all'anno. Gli scienziati sostengono che la produzione di cibo
e' sufficiente a soddisfare il bisogno energetico e proteico di tutti gli
abitanti del pianeta. Questo concetto lo ribadi' anche Gandhi all'inizio del
secolo scorso: "Il nostro pianeta ha risorse sufficienti per soddisfare i
bisogni fondamentali di tutti, non l'avidita' di qualcuno". Per procurare
maggior denaro e ricchezza a pochi si calpesta il diritto ad una vita
dignitosa alla maggioranza dei cittadini del mondo. E' di questi giorni la
denuncia dei vescovi congolesi a proposito della guerra nel Kivu, regione
della Repubblica Democratica del Congo: e' "una guerra paravento per coprire
il saccheggio delle ricchezze minerarie del paese".
*
- "Minime": Lei e' anche particolarmente attento alle questioni
internazionali, al rapporto tra Nord e Sud del mondo, all'impatto che le
scelte di politica internazionale e di modello di sviluppo hanno sulle
condizioni di vita delle popolazioni del sud del mondo oggi e per le
generazioni future domani. Ha anche preso parte anni fa a un'importante
iniziativa nonviolenta in una zona della Repubblica democratica del Congo
tuttora flagellata dalla guerra: cosa le e' restato di quella esperienza?
- Alessandro Pizzi: Mi e' rimasta la convinzione che quel popolo, che vive
in un posto, a mio parere, meraviglioso, ha le risorse e la capacita' per
risolvere i propri problemi e vivere finalmente una vita dignitosa. A
condizione che i Paesi occidentali e le multinazionali la smettano di
sfruttare illegalmente le immense risorse minerarie del Congo.
*
- "Minime": Quali libri suggerirebbe di leggere per primi a un giovane che
volesse accostarsi allo studio delle problematiche della salvaguardia
dell'ambiente e dell'impegno civile per i diritti umani?
- Alessandro Pizzi: Suggerirei i seguenti: George Monbiot, Calore,
Longanesi; Donella e Dennis Meadows, Jorgen Randers, I nuovi limiti dello
sviluppo, Mondadori; Mauro Bonaiuti (a cura di), Obiettivo decrescita,
Editrice Missionaria Italiana; Ivan Illich, Elogio della bicicletta, Bollati
Boringhieri; Marinella Correggia, La rivoluzione dei dettagli, Feltrinelli;
Alexander Langer, Fare la pace, Cierre edizioni; Aldo Capitini, Il potere di
tutti, Guerra Edizioni; Antonino Drago, Le due opzioni, La Meridiana;
Nicholas Georgescu-Roegen, Bioeconomia, Bollati Boringhieri.

3. INCONTRI. DAL 2 AL 4 GENNAIO 2009 A VERONA
[Da Sergio Albesano (per contatti: sergioalbesano at tiscali.it) riceviamo e
nuovamente diffondiamo]

"Comunicare la nonviolenza", seminario 2009 del Movimento Nonviolento per
giovani.
Il seminario e' rivolto ai ragazzi dai quindici ai vent'anni.
Si svolge dal pomeriggio di venerdi' 2 al pomeriggio di domenica 4 gennaio
2009.
L'obiettivo del seminario e' quello di trovare, insieme ai partecipanti,
forme per comunicare e diffondere l'ideale della nonviolenza soprattutto fra
le giovani generazioni.
Formatore: Massimo Valpiana.
Sede: Casa della nonviolenza, via Spagna 8, Verona, tel. 0458009803 (la casa
della nonviolenza e' situata vicino alla bellissima chiesa di san Zeno).
Posti disponibili: 16.
Il seminario e' organizzato dal Movimento Nonviolento.
La quota di partecipazione e' di 27 euro a persona, comprensiva di vitto,
alloggio e copertura assicurativa. Eventuali resti di cassa saranno devoluti
al Movimento Nonviolento.
*
Il seminario e' autogestito e quindi tutti dovranno contribuire per le
esigenze fondamentali: cucina e pulizia. Il seminario sara' organizzato con
la seguente impostazione:
- venerdi' pomeriggio: arrivi, cena e incontro di presentazione;
- sabato mattino: lavori manuali per aiutare la manutenzione del luogo;
- sabato pomeriggio: presentazione del tema, riflessione, interventi,
dibattito e decisioni;
- sabato sera: festa;
- domenica mattina: visita del centro cittadino.
L'alimentazione sara' vegetariana.
*
I genitori dei partecipanti minorenni dovranno firmare e consegnare a uno
dei coordinatori la seguente dichiarazione firmata in originale:
Il sottoscritto ..., padre/madre di ..., dichiara di essere d'accordo che
suo/a figlio/a ... partecipi al seminario "Comunicare la nonviolenza"
organizzato dal Movimento Nonviolento che si terra' a Verona dal 2 al 4
gennaio 2009 e con la presente dichiara di assumersi in toto la
responsabilita' degli atti che suo/a figlio/a potra' fare, dei danni che
potra' arrecare a persone e cose e degli infortuni che potra' eventualmente
subire, ritenendo il Movimento Nonviolento e i coordinatori del campo esenti
da qualsiasi responsabilita' al riguardo.
In fede.
Data e firma.
*
Coordinatori: Elisabetta Albesano (tel. 3471756317, e-mail:
bets.87 at hotmail.com) e Sergio Albesano (tel. 3494031378; e-mail:
sergioalbesano at tiscali.it).
Le iscrizioni vanno effettuate entro il 18 dicembre 2008, rivolgendosi ai
coordinatori.

4. MAESTRE. EMILY DICKINSON: CHI NON TROVA QUAGGIU' IL PARADISO
[Da Emily Dickinson, Tutte le poesie, Mondadori, Milano 1997, 2005, p. 1475.
Emily Dickinson visse ad Amherst, Massachusetts, tra il 1830 e il 1886;
molte le edizioni delle sue poesie disponibili in italiano con testo
originale a fronte (tra cui quella integrale, a cura di Marisa Bulgheroni:
Emily Dickinson, Tutte le poesie, Mondadori, Milano 1997, 2005; ma vorremmo
segnalare anche almeno la fondamentale antologia curata da Guido Errante:
Emily Dickinson, Poesie, Mondadori, Milano 1956, poi Guanda, Parma 1975, e
Bompiani, Milano 1978; e la vasta silloge dei versi e dell'epistolario
curata da Margherita Guidacci: Emily Dickinson, Poesie e lettere, Sansoni,
Firenze 1961, Bompiani, Milano 1993, 2000); per un accostamento alla sua
figura e alla sua opera: Barbara Lanati, Vita di Emily Dickinson. L'alfabeto
dell'estasi, Feltrinelli, Milano 1998, 2000; Marisa Bulgheroni, Nei
sobborghi di un segreto. Vita di Emily Dickinson, Mondadori, Milano 2002]

Chi non trova quaggiu' il Paradiso
non lo trovera' in cielo.
Gli angeli stanno nella casa accanto
alla nostra, dovunque ci rechiamo.

5. STRUMENTI. L'AGENDA "GIORNI NONVIOLENTI 2009"

Dal 1994, ogni anno le Edizioni Qualevita pubblicano l'agenda "Giorni
nonviolenti" che nelle sue oltre 400 pagine, insieme allo spazio quotidiano
per descrivere giorni sereni, per fissare appuntamenti ricchi di umanita',
per raccontare momenti in cui la forza interiore ha avuto la meglio sulla
forza dei muscoli o delle armi, offre spunti giornalieri di riflessione
tratti dagli scritti o dai discorsi di persone che alla nonviolenza hanno
dedicato una vita intera: ne risulta una sorta di antologia della
nonviolenza che ogni anno viene aggiornata e completamente rinnovata.
E' disponibile l'agenda "Giorni nonviolenti 2009".
- 1 copia: euro 10
- 3 copie: euro 9,30 cad.
- 5 copie: euro 8,60 cad.
- 10 copie: euro 8,10 cad.
- 25 copie: euro 7,50 cad.
- 50 copie: euro 7 cad.
- 100 copie: euro 5,75 cad.
Richiedere a: Qualevita Edizioni, via Michelangelo 2, 67030 Torre dei Nolfi
(Aq), tel. e fax: 0864460006, cell.: 3495843946,  e-mail: info at qualevita.it,
sito: www.qualevita.it

6. STRUMENTI. L'AGENDA DELL'ANTIMAFIA 2009

E' in libreria l'Agenda dell'antimafia 2009, quest'anno dedicata alle donne
nella lotta contro le mafie e per la democrazia.
E' curata dal Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di
Palermo ed edita dall'editore Di Girolamo di Trapani.
Si puo' acquistare (euro 10 a copia) in libreria o richiedere al Centro
Impastato o all'editore.
*
Per richieste:
- Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Via Villa
Sperlinga 15, 90144 Palermo, tel. 0916259789, fax: 0917301490, e-mail:
csdgi at tin.it, sito: www.centroimpastato.it
- Di Girolamo Editore, corso V. Emanuele 32/34, 91100 Trapani, tel. e fax:
923540339, e-mail: info at ilpozzodigiacobbe.com, sito:
www.digirolamoeditore.com e anche www.ilpozzodigiacobbe.com

7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

8. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: azionenonviolenta at sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.miritalia.org; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it,
sudest at iol.it, paolocand at libero.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per
contatti: info at peacelink.it

NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 656 del primo dicembre 2008

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web:
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