Coi piedi per terra. 84



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 84 del 26 marzo 2008

In questo numero:
1. Ampliato ed arricchito il sito www.coipiediperterra.org
2. Per una minima cronistoria documentaria del comitato
3. Alcune rilevanti personalita' che hanno espresso solidarieta' al comitato
4. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. NOVITA'. AMPLIATO ED ARRICCHITO IL SITO WWW.COIPIEDIPERTERRA.ORG

E' stato ampliato e arricchito il sito www.coipiediperterra.org del comitato
che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del
trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia,
dei diritti di tutti.
Alcune ulteriori sezioni sono in allestimento.

2. MATERIALI. PER UNA MINIMA CRONISTORIA DOCUMENTARIA DEL COMITATO

Per una minima cronistoria documentaria del comitato che si oppone
all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo,
in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di
tutti
*
Da una lettera aperta intitolata "Contro l'aeroporto" del 3 luglio 2007
inviata ai mezzi d'informazione locali e ad alcune persone amiche dal
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo scaturisce
l'idea di costituire il comitato.
La prima riunione si svolge il 24 luglio 2007 presso il centro sociale
autogestito di Viterbo, al termine di essa si decide di dare vita al
comitato.
La prima iniziativa pubblica e' la partecipazione alla sessione aperta del
Consiglio provinciale di Viterbo del 30 luglio 2007.
Il 3 agosto 2007 si svolge la prima conferenza stampa a Viterbo.
L'11 agosto 2007 viene diffuso l'appello che e' alla base della
mobilitazione.
L'8 settembre 2007 viene inviata una lettera al Ministro dei Trasporti in
cui si riassumono le ragioni fondamentali dell'iniziativa del comitato.
Dal luglio 2007 ad oggi molte sono state le iniziative, tra convegni,
assemblee, incontri, realizzazione di un sito e una newsletter, produzione
di materiali informativi. E numerose ed autorevolissime le adesioni
ottenute.
Di seguito si riportano alcuni documenti essenziali.
*
1. La lettera aperta del 3 luglio 2007
Contro l'aeroporto
Vorrei esprimere la mia contrarieta' al progetto dell'aeroporto a Viterbo.
Occorrerebbe ridurre il trasporto aereo, non incrementarlo.
Occorrerebbe diminuire i voli e rendere piu' sicuri gli aeroporti, non
aumentarli.
L'umanita' ha bisogno di piu' lentezza, non di piu' velocita'; di maggior
sicurezza, non di maggior rischio.
Il pianeta ha bisogno di rispetto e risanamento dell'ambiente, non di
ulteriore inquinamento.
Porre la questione in termini di concorrenza campanilistica tra tre citta'
(naturalmente ho letto l'interessante studio del Comitato per l'aeroporto di
Viterbo, che presuppone la positivita' della scelta di incrementare il
trasporto aereo e si concentra sull'argomentare in favore della
localizzazione del terzo polo aeroportuale laziale a Viterbo rispetto a
Frosinone e Latina) e' un modo per non porre il vero problema: servono
davvero nuovi aeroporti? Non servirebbe invece piu' sicurezza, piu' qualita'
dell'ambiente, un'economia piu' rispettosa della natura e delle persone?
Il territorio viterbese ha bisogno di migliore mobilita' ferroviaria, di
maggiori e migliori servizi sanitari e sociali, di una edilizia non
speculativa e non devastante che garantisca una casa a tutti, della difesa
dell'ambiente e dei beni naturali e culturali, del sostegno alle reali
vocazioni produttive centrate sull'agricoltura, sull'artigianato, sui beni
ambientali e culturali e quindi anche sull'ospitalita' che sono peculiari
dell'Alto Lazio.
Vale per il viterbese quello che vale ovunque: occorre un modello di
sviluppo autocentrato con tecnologie appropriate.
E vale per il mondo intero l'esigenza gia' segnalata da anni sia dagli
studiosi che dalle conferenze istituzionali internazionali e dai protocolli
in quelle sedi elaborati: l'esigenza di passare a un modello di mobilita'
sostenibile, l'esigenza di ridurre le emissioni inquinanti, l'esigenza di
una mobilita' che privilegi la sicurezza degli esseri umani e la difesa
della biosfera. Il trasporto aereo, come quello automobilistico privato, va
drasticamente ridotto, e non incentivato.
Continuo a trovare assai persuasive le analisi di Ivan Illich e di Murray
Bookchin, di Mohandas Gandhi e di Vandana Shiva, di Alexander Langer e di
Guido Viale; ed alcune idee che in forma forse un po' semplificata propone
da anni Serge Latouche (e con lui la scuola di pensiero del Movimento
antiutilitarista nelle scienze sociali e della "teoria della decrescita" -
che su questioni cruciali non e' poi cosi' lontana da alcune intuizioni
formulate alcuni decenni fa anche dagli studi promossi dal Club di Roma di
Aurelio Peccei).
In anni che sembrano assai lontani solo perche' rapidamente dimenticati,
molte persone di questa provincia si opposero a devastanti progetti e a
umilianti servitu'. Di quelle esperienze di cui ebbi l'onore di essere uno
degli animatori e' erede oggi ad esempio la lotta contro le centrali a
carbone e quelle sui rifiuti in difesa del diritto alla salute e della
legalita', quelle per difendere l'acqua come bene comune, ed altre
esperienze ancora di limpido impegno civile.
All'epoca argomentai in un'infinita' di articoli, relazioni, opuscoli,
bibliografie ragionate le ragioni forti dell'opposizione alla devastazione
dell'ambiente e come esse si intrecciassero all'impegno per la legalita' e
contro i poteri criminali, e come esse si fondassero su un'analisi non
campanilistica ma globale e solidale, fondata su quel "principio
responsabilita'" acutamente tematizzato da Hans Jonas.
Last, but not least: da dieci anni non ho piu' incarichi pubblici e ho
concentrato il mio impegno civile sulla questione che mi sembra decisiva nel
tempo presente: l'opposizione alla guerra e la proposizione di una politica
di pace con mezzi di pace, ovvero attraverso la scelta della nonviolenza. Se
oggi torno ad occuparmi di una questione che potrebbe sembrare "locale" e'
perche' in essa invece vedo implicate questioni generali, e mi sembra - ma
posso sbagliarmi, da anni non seguo con adeguata attenzione le vicende
locali - che non si siano levate fin qui altre voci a dichiarare con
chiarezza una decisa opposizione esplicita ed argomentata alla proposta
dell'aeroporto a Viterbo.
Grazie per l'attenzione, cordialmente
Peppe Sini
Viterbo, 3 luglio 2007
*
2. Il comunicato del 25 luglio 2007 sulla costituzione del comitato
Costituito a Viterbo un comitato di opposizione all'aeroporto
Alcune proposte di riflessione per un dibattito pubblico
Il 24 luglio 2007 si e' costituito a Viterbo un comitato di opposizione al
progetto di costruzione del nuovo aeroporto.
Il Comitato e' promosso da persone da anni impegnate in varie esperienze di
solidarieta', per i diritti umani e la pace, per l'ambiente e il diritto
alla salute, per un modello di sviluppo non distruttivo.
Proponiamo alla riflessione pubblica le seguenti preoccupazioni:
a) La realizzazione dell'aeroporto rappresenta un reale pericolo di
devastazione ambientale, di inquinamento della qualita' dell'aria e
acustico, con i conseguenti gravi danni per la salute, il benessere e la
sicurezza delle persone. Contribuisce a stravolgere la naturale vocazione
agricola e turistica di qualita' del territorio viterbese. Aggiunge una
nuova pressione su un'area gia' sottoposta, in gran parte, a servitu'
energetiche, militari e speculative - in particolare edilizia, che continua
la cementificazione di vaste aree dei comuni viterbesi.
b) Il modello di mobilita' cui questo progetto e' interno e' vecchio,
superato e pericoloso come dimostrano gli studi scientifici piu' recenti.
Dovrebbe essere invece incrementato e migliorato il trasporto su rotaia
anche per le grandi distanze in quanto piu' sicuro e meno inquinante, cosi'
come, prima di tutto, dovrebbe essere fortemente potenziato il trasporto
ferroviario del viterbese.
c) La costruzione dell'aeroporto non rappresenta un'occasione di effettivo
sviluppo per la citta' di Viterbo poiche' essa diverrebbe per i viaggiatori
semplicemente un'area di transito per altre destinazioni, come avviene gia'
per le piccole citta' sedi di scali aerei, e la valorizzazione delle
preziose risorse culturali e ambientali della citta' di Viterbo passerebbe
in secondo piano rispetto a tale funzione di scalo aereo, il che potrebbe
implicare in prospettiva un possibile danno anche per il turismo e gli
ambiti occupazionali ad esso collegati.
d) Le ragioni che giustificano la necessita' di un terzo scalo aereo nella
Regione Lazio non sono ragionevoli ne' condivisibili poiche' ripropongono ed
amplificano un modello di mobilita', e particolarmente di viaggio e di
viaggiatore, in cui si privilegia unicamente la velocita' degli spostamenti
e il guadagno delle compagnie aeree a scapito della salute, della
salvaguardia ambientale e del viaggio inteso come esperienza e conoscenza
dei luoghi e delle persone.
Il comitato espone queste prime sommarie ragioni di preoccupazione che
motivano la sua opposizione al progetto aeroportuale, ad esse se ne
aggiungono altre legate a considerazioni piu' generali sulla necessita' di
un impegno urgente in difesa del clima e della biosfera: il trasporto aereo
e' fortemente inquinante; e piu' in generale e' necessario ed urgente
muovere verso scelte di modelli di sviluppo ecologicamente sostenibili,
autocentrati e con tecnologie appropriate, che si basino su criteri di
sobrieta' e condivisione responsabile, di primato della persona umana e di
rispetto della natura, rispetto a scelte distruttive e finalizzate
prevalentemente se non unicamente alla massimizzazione del profitto e ad uno
sfrenato consumismo incompatibile con i limiti della natura.
Il comitato intende promuovere un'ampia ed attenta discussione su questo
progetto in tutti i suoi aspetti, con particolar riferimento anche al
modello di mobilita' e al modello di sviluppo cui esso e' di fatto
collegato, ed alle sue decisive implicazioni economiche, ambientali,
tecnologiche, sociali e culturali.
Il comitato intende sollecitare una riflessione che coinvolga tutti i
cittadini, le comunita' locali, le esperienze associative e le istituzioni,
affinche' con l'esercizio della partecipazione democratica tutte le persone
possano essere protagoniste consapevoli di una scelta che in questa fase si
presenta complessa, con molti aspetti da chiarire, e che richiede una
discussione ampia, approfondita, informata e consapevole, rispettosa delle
opinioni di tutti, democratica nel senso pieno del termine.
Una scelta che a nostro avviso richiede di attenersi a quel "principio di
precauzione" secondo il quale prima di prendere una decisione che puo'
essere irreversibile e che puo' avere effetti gravemente negativi nel lungo
periodo e in una logica sistemica, occorre una valutazione per quanto
possibile completa e obiettiva delle sue conseguenze, e qualora emerga che
vi siano esiti nocivi, o anche soltanto che restino delle zone d'ombra o vi
siano fondati motivi di preoccupazione, allora e' doveroso astenersi dalla
realizzazione di quel progetto.
Nell'Alto Lazio tutti ricordiamo le conseguenze nefaste di decisioni passate
che all'epoca venivano presentate come positive e dai benefici effetti, e
che invece hanno gravemente danneggiato la popolazione, aggredito il
territorio e sovente inibito la possibilita' di uno sviluppo corretto e
adeguato.
Il comitato si propone di promuovere anche un'attivita' di studio, di
documentazione e di sensibilizzazione sui temi sopra indicati.
Non abbiamo la pretesa di offrire delle risposte preconfezionate, ma
intendiamo formulare delle domande ed esporre delle preoccupazioni alle
quali e' interesse di tutti cercare insieme delle risposte nel confronto
pubblico, con il conforto della piu' rigorosa ed aggiornata riflessione
scientifica, e nella comune assunzione di responsabilita' in difesa della
biosfera e del diritto a una vita degna e sicura delle persone presenti e
delle generazioni future.
Comitato di opposizione alla costruzione dell'aeroporto
Viterbo, 25 luglio 2007
*
3. Un resoconto della seduta del Consiglio provinciale di Viterbo del 30
luglio 2007
Resoconto della seduta del Consiglio provinciale di Viterbo del 30 luglio
2007 sul tema della realizzazione del terzo polo aeroportuale del Lazio a
Viterbo, seduta aperta alla partecipazione di enti locali, associazioni e
cittadini
La seduta e' iniziata nel pomeriggio di lunedi' 30 luglio 2007, dopo
l'intervento introduttivo del presidente della Provincia Alessandro Mazzoli
e' intervenuto brevemente un rappresentante del Comitato a favore
dell'aeroporto e subito dopo e' intervenuta la dottoressa Antonella Litta,
portavoce del comitato che si oppone all'aeroporto.
La dottoressa Litta ha svolto quella che a parere di molti intervenuti e'
stata la vera e propria relazione introduttiva dell'incontro, ed infatti
pressoche' tutti gli interventi successivi ad essa hanno fatto riferimento.
Si e' poi avviato un vivace dibattito in cui sono intervenuti sia fautori
che oppositori del progetto. Tra gli interventi piu' rilevanti quello del
professor Mauro Sarnari e quello dell'architetto Giuseppe Tacconi, che hanno
ripreso, illustrato ed argomentato i principali e piu' forti motivi di
opposizione al'opera.
Molti gli interventi di amministratori comunali e provinciali, vari sindaci
del viterbese - tra cui quello di Viterbo Giancarlo Gabbianelli -, la
senatrice Laura Allegrini, il senatore Giulio Marini.
L'incontro e' terminato con gli interventi conclusivi di Peppe Sini (che ha
ribadito le ragioni dell'opposizione all'aeroporto), dell'assessore
provinciale ai trasporti Trappolini, del presidente Mazzoli.
Quella che era stata forse prevista dai promotori come una sorta di parata
in favore dell'aeroporto e' divenuta invece la prima vera occasione di
confronto pubblico in sede istituzionale a Viterbo in cui le posizioni e le
argomentazioni degli oppositori al progetto sono emerse in tutta la loro
nettezza ed efficacia.
La relazione della dottoressa Litta, che ha esposto con precisione,
chiarezza ed energia le profonde preoccupazioni per le drammatiche
conseguenze sanitarie ed amobientali di una eventuale realizzazione
dell'opera, ha costretto tutti gli intervenuti ad una riflessione
ineludibile.
Nella delegazione del comitato che si oppone all'aeroporto vi era inoltre
una presenza illustre nella storia della cultura civile e dell'ambientalismo
viterbese: il professor Osvaldo Ercoli, gia consigliere comunale e
provinciale e simbolo indiscusso per tutti i viterbesi di rigore morale e
intellettuale.
Va segnalato che alcune forze politiche che in passato avevano espresso una
posizione subalterna e non meditata nei confronti dell'opera, sembra che ora
stiano rivedendo le posizioni: e' ragionevole supporre che i Verdi usciranno
dal silenzio, mentre il Prc nelle ultime settimane ha cominciato ad
esprimere una posizione di sempre piu' netta contrarieta' all'aeroporto. Nel
corso del dibattito nel Consiglio provinciale di lunedi' 30 luglio sia il
sindaco di Viterbo (An) che il presidente della Provincia (Ds), che pure
entrambi hanno ancora espresso un sostegno al progetto, hanno riconosciuto
la rilevanza e l'ineludibilita' delle questioni poste dal comitato che si
oppone all'aeroporto.
Si apre a Viterbo finalmente una fase di dibattito anche nelle sedi e nelle
rappresentanze istituzionali in cui la forza delle argomentazioni del
Comitato che si oppone all'aeroporto avra' modo di dispiegarsi pienamente.
Il comitato che si oppone all'aeroporto sta preparando una conferenza stampa
che avra' luogo tra pochi giorni a Viterbo per avviare una campagna di
rigorosa informazione scientifica e di adeguata sensibilizzazione pubblica.
Nota per la stampa a cura del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 31 luglio 2007
*
4. Una sintesi della conferenza stampa del 3 agosto 2007
Si e' svolta a Viterbo la conferenza del comitato che si oppone
all'aeroporto
Si e' svolta venerdi' 3 agosto 2007 a Viterbo la conferenza stampa del
comitato che si oppone alla realizzazione del terzo polo aeroportuale del
Lazio e chiede un ridimensionamento del trasporto aereo in quanto altamente
inquinante e pericoloso per l'ambiente e la salute dei cittadini.
L'incontro e' stato aperto dalla dottoressa Antonella Litta, portavoce del
Comitato, che ha riassunto i temi gia' svolti nella sua apprezzata relazione
tenuta al Consiglio Provinciale di Viterbo del 30 luglio.
E' poi intervenuta la dottoressa Marinella Correggia, saggista scientifica,
autrice di molte pubblicazioni e referente italiano della rete
internazionale dei comitati che denunciano il grave impatto ambientale del
trasporto aereo con particolar riferimento all'emergenza globale del
surriscaldamento del clima.
L'incontro e' stato moderato da Peppe Sini, responsabile del Centro di
ricerca per la pace di Viterbo.
Sono intervenuti tra gli altri il dottor Walter Mancini, l'architetto e gia'
docente universitario Giuseppe Tacconi, il professor Mauro Sarnari, il
professor Alessandro Pizzi gia' sindaco di Soriano nel Cimino, il professor
Osvaldo Ercoli gia' consigliere comunale e provinciale, che hanno esposto le
ragioni dell'opposizione all'opera.
Erano presenti persone rappresentative di varie esperienze di impegno civile
e di impegno culturale nella citta' e nella provincia.
Naturalmente vi e' stato anche lo spazio per l'espressione di voci
favorevoli all'opera (a conferma di uno stile di comunicazione aperto
all'ascolto delle opinioni altrui).
Un contributo cospicuo e' stato dato dai giornalisti, con molte domande
tutte pertinenti ed impegnative, che hanno dato luogo ad una riflessione
vivace, polifonica ed appassionante. A tutti loro va il piu' vivo
ringraziamento del Comitato.
La conferenza stampa si e' prolungata per oltre due ore, a conferma
dell'importanza di una disamina pubblica adeguata dei temi in discussione.
Il comitato che si oppone alla realizzazione del terzo polo aeroportuale del
Lazio e chiede un ridimensionamento del trasporto aereo
Viterbo, 3 agosto 2007
*
5. L'appello diffuso l'11 agosto 2007
Un aeroporto a Viterbo? No, grazie
E' necessario invece ridurre il trasporto aereo
Diciamo alcune semplici verita' fin qui sottovalutate o tenute nascoste:
1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive
nei dintorni
- sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi patologie;
- sia attraverso l'inquinamento acustico.
2. Il trasporto aereo provoca gravissimi danni al clima
- contribuisce enormemente al surriscaldamento del clima del pianeta.
3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente
- sia a livello globale;
- sia a livello locale.
4. Il trasporto aereo e' antieconomico
- consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto;
- danneggia gravemente la biosfera;
- costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da da
finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mente si
effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita' ed assistenza):
paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i
cittadini che non lo usano;
- danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le
economie locali ma le impoverisce;
- l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie
hanno spesso condotte gravemente antisindacali.
5. Il trasporto aereo e' iniquo
- statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi;
- ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, usando i fondi della
fiscalita' generale ricavati cioe' dalla tassazione di tutti i cittadini:
chi paga le tasse e' costretto, a sua insaputa e contro la sua volonta', a
finanziare le compagnie aeree (le quali invece le tasse le pagano ben poco,
godendo di agevolazioni e addirittura di esenzioni incredibili);
- le nocive conseguenze del trasporto aereo le pagano innanzitutto i poveri.
6. Il trasporto aereo non e' sicuro
- di tutte le modalita' di trasporto e' la piu' pericolosa, per i
viaggiatori e per chi vive nelle aree sorvolate.
7. Nel caso specifico dell'aeroporto a Viterbo manca completamente la
Valutazione d'impatto ambientale
- Come si puo' decidere di realizzare un'opera pubblica di tali dimensioni
ed impatto senza rispettare quanto previsto dalla legislazione vigente?
- Come si puo' decidere di realizzare un'opera pubblica di tali dimensioni
ed impatto senza neppure uno straccio di studio sulle conseguenze
ambientali, sanitarie, sociali e sul modello di sviluppo del territorio?
8. Non solo non e' affatto certo che l'aeroporto avra' un benefico effetto
sull'economia viterbese, ma anzi e' piu' che lecito dubitarne
- il turismo low cost (cui l'aeroporto sarebbe destinato) e' un turismo
"mordi e fuggi" che in grandissima parte atterrerebbe a Viterbo solo per
arrivare al piu' presto a Roma (come gia' accade a Ciampino e a Fiumicino);
- se si investiranno ingenti risorse statali e regionali nell'Alto Lazio per
realizzarvi un aeroporto, e' evidente che - per un ovvio ragionamento di
ripartizione delle risorse tra le diverse realta' territoriali - non
potranno essere assegnate alla stessa zona ulteriori risorse statali e
regionali per altre strutture ed attivita', ovvero per opportunita' di
sviluppo esse si' utili e coerenti con la valorizzazione dei beni ambientali
e culturali e con le vocazioni produttive della nostra terra (beni e
vocazioni che l'impatto dell'aeroporto puo' pesantemente danneggiare,
rivelandosi per quello che e': un'ennesima gravosa servitu');
- Viterbo nell'ambito della mobilita' ha bisogno innanzitutto di migliorare
la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con
Civitavecchia.
9. La popolazione viterbese non e' stata fin qui informata sui danni certi e
sui pericoli probabili
- gli enti locali hanno fatto molta pessima propaganda (sperperando a tal
fine tempo e risorse che potevano e dovevano essere diversamente utilizzati)
ed hanno scandalosamente taciuto su tutte le questioni sopra indicate;
- le cittadine e i cittadini sono stai ingannati da una propaganda da parte
di pubblici amministratori poco cauti e poco scrupolosi fatta di false
alternative, di esasperato campanilismo con punte di xenofobia, di
grottesche baruffe, di ultimatum costantemente smentiti dai fatti.
E' ora che tutte le cittadine e tutti i cittadini siano onestamente
informati, perche' una decisione cosi' grave e dagli effetti cosi'
irreversibili non puo' essere presa da pochi rappresentanti di enti ed
imprese che peraltro avendo degli interessi economici direttamente implicati
sono parte in causa e non super partes.
Chiediamo che tutte le persone che vivono nell'Alto Lazio conoscano la
verita', che tutte le persone possano esprimere la loro opinione, che
l'intera popolazione sia coinvolta in un processo decisionale onesto,
partecipato, informato su basi rigorosamente scientifiche, in un autentico
esercizio di sovranita' popolare e di democrazia.
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla salute.
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla sicurezza.
Chiediamo che sia rispettato il diritto a un ambiente vivibile.
Chiediamo che sia rispettato il diritto a un lavoro dignitoso e sicuro.
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla mobilita' per tutti e non solo
per pochi privilegiati.
Chiediamo che decisioni che riguardano tutti siano discusse da tutti e prese
in modo democratico.
Chiediamo che prevalga la responsabilita', la solidarieta', la democrazia.
Siamo solidali con i cittadini di Ciampino, vittime dell'estrema nocivita'
dell'aeroporto.
Siamo solidali con tutti gli esseri umani che subiscono le conseguenze
dell'effetto serra cui il trasporto aereo contribuisce in misura cosi'
rilevante.
*
6. La lettera al Ministro dei Trasporti dell'8 settembre 2008
Al Ministro dei Trasporti
Egregio Ministro,
le scriviamo come cittadini residenti nel viterbese e come rappresentanti di
movimenti e strutture che si impegnano in difesa dell'ambiente, della
qualita' della vita, della civile convivenza, della legalita', dei diritti
umani di tutti gli esseri umani.
Siamo molto preoccupati della prospettiva che a Viterbo si realizzi un
aeroporto per voli low cost come terzo polo aeroportuale laziale e ci sembra
necessario informarla che l'eventuale realizzazione di questa grande opera
avrebbe conseguenze disastrose.
Ma procediamo per ordine.
1. Ridurre e non incrementare il trasporto aereo
Da tempo si sente parlare del progetto di incrementare anziche' ridurre il
trasporto aereo e le basi aeroportuali ad esso intese nel territorio
laziale.
Crediamo che sia un grave errore: il trasporto aereo deve essere ridotto e
non aumentato:
- deve essere ridotto perche' contribuisce notevolmente al surriscaldamento
del clima, la piu' grave emergenza ambientale planetaria che occorre
fronteggiare con urgenti ed energici provvedimenti;
- deve essere ridotto perche' fortemente inquinante e dannoso per la salute,
sia per l'inquinamento provocato dalle emissioni nocive, sia per
l'inquinamento acustico delle aree nelle vicinanze degli aeroporti;
- deve essere ridotto perche' insostenibilmente energivoro,
incomparabilmente piu' di altre forme di mobilita';
- deve essere ridotto perche' antieconomico, ed assai costoso per il
pubblico erario che lo sostiene fortemente sia con finanziamenti diretti sia
concedendo alle compagnie aeree agevolazioni e fin esenzioni fiscali
semplicemente scandalose.
Ricapitolando: deve essere ridotto perche' e' necessario limitare i danni
che provoca alla biosfera, agli ecosistemi locali, alle persone,
all'economia e alle finanze dello stato.
2. Un disastro ecologico, sanitario ed economico a Viterbo
La proposta di realizzare a Viterbo un aeroporto per voli low cost per il
turismo "mordi e  fuggi" per Roma e' semplicemente insensata:
- perche' anche se si realizzasse a Viterbo l'infrastruttura a tal fine, poi
da Viterbo per Roma sarebbe necessario un viaggio in treno di due ore - dato
che una classe politica ed amministrativa a dir poco evidentemente
inadeguata si e' nel corso degli anni disinteressata della rete ferroviaria,
col risultato che la linea Civitavecchia-Capranica-Orte e' chiusa, e tanto
quella Viterbo-Orte quanto quella Viterbo-Capranica-Roma hanno tempi di
percorrenza biblici;
- perche' devasterebbe col suo impatto un'area di grande pregio ambientale,
storico, culturale, sociale ed economico: l'area delle terme e del Bulicame
che costituisce per Viterbo un irrinunciabile elemento di identita'
storico-culturale e un fondamentale bene ambientale e socio-economico;
- perche' colpirebbe interi popolosi quartieri della citta' con un
inquinamento acustico gravissimo tale da rendere invivibile la quotidianita'
di decine di migliaia di residenti;
- perche' danneggerebbe irreversibilmente i beni culturali e ambientali e le
vocazioni produttive del viterbese e la qualita' della vita di molti
cittadini che vi abitano;
- perche' provocherebbe un ulteriore aggravamento dell'aggressione al
territorio altolaziale da parte di un devastante modello di sviluppo fondato
sulle servitu' e la speculazione: l'alto Lazio ha gia' subito e subisce le
nocive, pesanti conseguenze di servitu' energetiche e militari, di grandi
opere insensate, di speculazioni edilizie dissennate, di discariche
illegali, della penetrazione dei poteri criminali a questi "affari"
connessa.
3. Per Viterbo
Viterbo ha bisogno di ben altro:
- ha bisogno di un deciso potenziamento delle ferrovie per i pendolari e per
il commercio: affinche' sia finalmente garantito un adeguato collegamento
tra Viterbo e Civitavecchia, Viterbo e Orte, Viterbo e Roma;
- ha bisogno della difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali;
- ha bisogno di sostegno alle sue reali vocazioni produttive: l'agricoltura
di qualita', il turismo di qualita', il termalismo sociale, l'alta
formazione e la ricerca in campo agrario, forestale, ambientale,
archeologico, storico e artistico.
4. Ma anche per Frosinone e per Latina
Ma non sono accettabili neanche le ipotesi di realizzare a Frosinone o a
Latina il cosiddetto "terzo polo aeroportuale del Lazio" per il turismo low
cost "mordi e fuggi" diretto a Roma.
In ambedue i siti indicati da proponenti avventati e' evidente infatti che
sussistono rilevanti elementi ostativi che naturalmente non e' questa la
sede per illustrare, sia pur riassuntivamente.
5. Per Ciampino
E' necessario e urgente dal nostro punto di vista ridurre il trasporto
aereo, anche ed in primo luogo per rendere meno invivibile la situazione di
gravissimo danno che tuttora subisce la popolazione di Ciampino e delle aree
limitrofe: una situazione inammissibile, ampiamente documentata sotto ogni
profilo; ed ai cittadini di Campino va naturalmente la nostra piena
solidarieta', e il nostro pieno sostegno alle loro legittime richieste.
6. Rinunciare al terzo polo aeroportuale laziale
Si tratta quindi, a nostro parere, di rinunciare ad inseguire il sogno di
una proliferazione di aeroporti; di rinunciare a incentivare un turismo
"mordi e fuggi" consumista, antieducativo e dagli effetti distruttivi; e di
promuovere invece una mobilita' adeguata, un turismo consapevole e
responsabile, accessibile a tutti, coerente con le finalita' di apprezzare i
beni culturali e ambientali e di fare esperienze umane significative.
7. Tutelare i lavoratori
Non solo: le segnaliamo anche che - come e' ampiamente documentato - le
compagnie low cost sovente hanno condotte antisindacali, e che quindi deve
essere preoccupazione dei pubblici poteri tutelare i diritti dei lavoratori
e garantire l'osservanza delle leggi.
La condotta antisindacale di talune compagnie low cost rivela anche come
esse non promuovano occupazione stabile e qualificata, ma forme di
precariato e di lavoro sottoposto a meccanismi di pressione ai limiti del
ricatto.
8. Rispettare la legge
Le chiediamo di impedire che si realizzi un mega-aeroporto in assenza del
pieno espletamento della Valutazione d'impatto ambientale cosi' come
previsto dalla legislazione vigente.
Non e' stata fin qui mai resa di pubblico dominio una progettualita'
adeguata, complessiva, ostensibile, sulla quale potesse esercitarsi quella
procedura che la normativa sulla Valutazione d'impatto ambientale
esplicitamente prevede.
Non vorremmo che in questa vicenda si procedesse a colpi di "fatti compiuti"
o col classico squallido metodo di eludere un esame complessivo fingendo che
si procede solo a parziali interventi che nell'insieme configurano una
grande opera ma che singola realizzazione per singola realizzazione possono
apparire come opere non rilevanti e quindi non rientranti nei vincoli
legislativi che alle grandi opere sono posti.
Le chiediamo di far rispettare le leggi a tutela dell'ambiente, dei beni
culturali, della salute e dei diritti dei cittadini; le procedure
amministrative e i vincoli urbanistici e territoriali; la normativa locale,
nazionale ed europea.
Le chiediamo di vigilare e di essere inflessibile nel far valere l'obbligo
del pieno rispetto della legge e nel contrastare ogni eventuale illecito
affarismo e ogni eventuale operazione speculativa che possa essersi data o
essere in divenire.
Le chiediamo altresi' una verifica sugli atti gia' compiuti dagli enti
locali, sui finanziamenti eventualmente gia' stanziati, o anche erogati, o
addirittura utilizzati per opere connesse alla realizzazione di un aeroporto
per voli low cost per il quale a tutt'oggi manca finanche un'adeguata
progettazione e un'adeguata verifica di compatibilita' con quanto dalle
leggi disposto.
9. Significative adesioni al nostro appello
Le segnaliamo infine che all'appello promosso dal Comitato che si oppone
all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
sono gia' pervenute numerosissime dichiarazioni di attenzione, sostegno e
adesione, tra cui quelle graditissime del magistrato Ferdinando Imposimato;
di scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Giorgio Cortellessa,
Marcello Cini, Giorgio Nebbia; di altri cattedratici universitari come Rocco
Altieri, Andrea Canevaro, Domenico Jervolino, Raffaele Mantegazza, Arnaldo
Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Silvia Vegetti
Finzi; di scrittrici e saggiste come Dacia Maraini e Lea Melandri; di
intellettuali come Giancarla Codrignani, Enrico Peyretti, Bruno Segre,
Renato Solmi; di personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed
educativo come Marinella Correggia, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli,
Luigi Malabarba, Anna Puglisi, Umberto Santino, Mao Valpiana, e ancora di
vari parlamentari europei, senatori e deputati al parlamento italiano,
consiglieri regionali del Lazio.
10. Una richiesta di incontro
Siamo infine a chiederle un incontro per poterle meglio illustrare quanto
succintamente descritto nella presente lettera.
Restiamo a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento e confidiamo
nella possibilita' di incontrarla al piu' presto.
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire cordiali saluti ed auguri di
buon lavoro,
Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di
Viterbo
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 8 settembre 2007

3. SOLIDARIETA'. ALCUNE RILEVANTI PERSONALITA' CHE HANNO ESPRESSO
SOLIDARIETA' AL COMITATO

A livello nazionale hanno espresso attenzione, apprezzamento e sostegno alla
nostra iniziativa personalita' illustri come il magistrato Ferdinando
Imposimato, la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, padre
Alex Zanotelli.
Scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Paul
Connett, Giorgio Cortellessa, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni
Tamino, Federico Valerio.
Altri cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea
Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Nella Ginatempo, Domenico Jervolino,
Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni,
Giuliano Pontara, Lorenzo Porta, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria
Rivera, Antonella Sapio, Giovanni Scotto, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti
Finzi.
Scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri.
Intellettuali come Maria D'Asaro, Franco Barbero, Eleonora Bellini, Valeria
Borgia, Patrizia Caporossi, Augusto Cavadi, Chiara Cavallaro, Giancarla
Codrignani, Bruno Dei, Paola Del Zoppo, Francesco De Notaris, Maria G. Di
Rienzo, Daniele Gallo, Pupa Garribba, Giorgio Giannini, Federica Giardini,
Angela Giuffrida, Fulvio Grimaldi, Letizia Lanza, Elena Liotta, Fiora
Luzzatto, Paola Mancinelli, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Sara Michieletto,
Elena Monguzzi, Daniela Musumeci, Diana Napoli, Nadia Neri, Helene
Paraskeva', Sergio Paronetto, Francesco Pistolato, Rosangela Pesenti, Enrico
Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Elio Rindone, Giovanna
Rossiello, Anna Saleppichi, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Paola Sessa,
Renato Solmi, Giuseppe Tacconi.
Personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed educativo come
Normanna Albertini, Giacomo Alessandroni, Alessandro Ambrosin, Roberto
Barcaroli, Luciano Benini, Norma Bertullacelli, Carla Biavati, Michele
Boato, Liliana Boranga, Franco Borghi, Adriana Bottini, Elena Buccoliero,
Paolo Buffoni, Giuseppe Burgio, Elisabetta Caravati, Tiziano Cardosi,
Giovanni Colombo, Marinella Correggia, Sergio Dalmasso, Leila Lisa D'Angelo,
Riccardo Dello Sbarba, Emilio De Paolis, Gabriele De Veris, Giuliano Falco,
Carlo Ferraris, Gianni Ghirga, Agnese Ginocchio, Dario Giocondi, Carlo
Gubitosa, Pasquale Iannamorelli, Floriana Lipparini, Francesco Lo Cascio,
Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Maria Antonietta Malleo, Giovanni Mandorino,
Nello Margiotta, Carla Mariani, Gian Marco Martignoni, Luca Martinelli,
Raffaella Mendolia, Michele Meomartino, Carmine Miccoli, Maddalena Micotti,
Mauro Mocci, Luisa Mondo, Adriano Moratto, Fiamma Negrini, Beppe Pavan,
Paola Pavese, Strato Petrucci, Enzo Piffer, Luciano Polverari, Anna Puglisi,
Piercarlo Racca, Fabio Ragaini, Elio Romano, Carlo Ruta, Silvana Sacchi,
Raffaello Saffioti, Luca Salvi, Antonia Sani, Umberto Santino, Giovanni
Sarubbi, Eugenio Scardaccione, Anna Schgraffer, Silvano Tartarini, Tiziano
Tissino, Amedeo Tosi, Mao Valpiana, Claudio Vedovelli, Marcello Vigli.
Il magistrato Gennaro Francione.
Il sottosegretario Paolo Cento.
I parlamentari europei Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni
Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni,
Sepp Kusstatscher, la gia' citata Luisa Morgantini, Roberto Musacchio,
Pasqualina Napoletano.
I senatori e deputati al parlamento italiano Maurizio Acerbo, Angelo
Bonelli, Salvatore Bonadonna, Paolo Cacciari, Salvatore Cannavo', Giovanna
Capelli, Anna Donati, Rina Gagliardi, Haidi Giuliani, Salvatore Iacomino,
Vladimir Luxuria, Francesco Martone, Lidia Menapace, Maria Cristina Perugia,
Paolo Russo, Gianpaolo Silvestri, Massimiliano Smeriglio, Gino Sperandio,
Tiziana Valpiana.
I consiglieri regionali del Lazio Roberto Alagna, Enrico Luciani, Ivano
Peduzzi, Anna Pizzo.
Numerosissime persone del viterbese, tra cui autorevoli figure delle
istituzioni e della vita civile.
Movimenti come il presidio permanente "No Dal Molin" di Vicenza, il
congresso nazionale del Movimento Nonviolento.
Questo elenco e' ovviamente parziale e provvisorio, e ci scusiamo con le
molte personalita' che ci hanno gia' comunicato la loro attenzione,
solidarieta' ed adesione ed i cui nomi non abbiamo ancora avuto modo di
inserire.

4. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 84 del 26 marzo 2008

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