Minime. 16



NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 16 del 2 marzo 2007

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Sommario di questo numero:
1. "Azione nonviolenta" di marzo 2007
2. Fatema Mernissi: Meno armi e piu' istruzione
3. Farid Adly: Un appello da Nablus
4. Associazione Pantagruel: Un appello per l'abolizione dell'ergastolo
5. Un seminario a Pisa
6. Riletture: Enza Biagini, Simone de Beauvoir
7. La "Carta" del Movimento Nonviolento
8. Per saperne di piu'

1. STRUMENTI DI LAVORO. "AZIONE NONVIOLENTA" DI MARZO 2007
[Dalla redazione di "Azione nonviolenta (per contatti:
azionenonviolenta at sis.it) riceviamo e diffondiamo]

E' uscito il numero di marzo 2007 di "Azione nonviolenta", rivista del
Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di
formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in
Italia e nel mondo.
In questo numero: Vicenza e governo, movimenti e partiti, di Mao Valpiana;
La guerra in Afghanistan e gli errori della politica estera del governo
italiano, di Alberto L'Abate; Fra testimonianza, dialogo e rapporto diretto
con i partiti, la nonviolenza e' un'aggiunta o una proposta autonoma?, di
Paolo Predieri; La nonviolenza e' di sinistra? La sinistra e' nonviolenta?
Analisi storica di un rapporto conflittuale e non risolto, di Sergio
Albesano; Nonviolenza in carcere. Seminari e giochi di ruolo con detenuti
che cambiano. Un'esperienza in Belgio, di Pat Patfoort; La proposta di
Capitini sul Concordato. 1929-1984-2007. Una questione di attualita', di
Raffaello Saffioti.
Le rubriche: Educazione. Se solo fosse cosi' semplice, a cura di Pasquale
Pugliese; Servizio civile. Nella Carta di impegno etico l'identita' del
servizio civile, a cura di Claudia Pallottino; Economia. Gli affari sono
affari, specialmente in Transinistria, a cura di Paolo Macina; Giovani. Un
libro per spiegare la nonviolenza ai giovani, a cura di Elisabetta Albesano
e Agnese Manera; Per esempio. Morire per i diamanti, rinascere per la pace,
a cura di Maria G. Di Rienzo; Musica. Il varco della storia e' solo una
canzonetta, a cura di Paolo Predieri; Libri. La violenza di Calvino, la
nonviolenza di Tolstoi, a cura di Sergio Albesano; Lettere. Pacifisti e
militari impegnati per la sicurezza, a cura della redazione.
In copertina: Rifiutare la guerra per trasformare la societa'. In seconda:
1907-2007. Un secolo fa, il futuro, marzo 1907, a cura di Luca Giusti. In
terza di copertina: Pax et Biani, Il compromesso. In ultima: Materiale
disponibile.
*
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel.
0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212,
e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 29 euro sul ccp n. 10250363
intestato ad "Azione nonviolenta", via Spagna 8, 37123 Verona. E' possibile
chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo:
an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".

2. MAESTRE. FATEMA MERNISSI: MENO ARMI E PIU' ISTRUZIONE
[Da Fatema Mernissi, Islam e democrazia, Giunti, Firenze 2002, p. 199.
Fatema Mernissi (ma il nome puo' essere traslitterato anche in Fatima) e'
nata a Fez, in Marocco, nel 1940, acutissima intellettuale di forte impegno
civile, impegnata per i diritti delle donne, per la democrazia e i diritti
umani di tutti gli esseri umani, docente universitaria di sociologia a
Rabat, studiosa del Corano, saggista e narratrice; tra i suoi libri
disponibili in italiano: Le donne del Profeta, Ecig, 1992; Le sultane
dimenticate, Marietti, 1992; Chahrazad non e' marocchina, Sonda, 1993; La
terrazza proibita, Giunti, 1996; L'harem e l'Occidente, Giunti, 2000; Islam
e democrazia, Giunti, 2002; Karawan. Dal deserto al web, Giunti, 2004. Il
sito internet di Fatema Mernissi e' www.mernissi.net]

Lasciateci avere meno armi e piu' istruzione. Allora avremo un mondo nel
quale adorero' viaggiare, un mondo alla creazione del quale saro' orgogliosa
di partecipare. So che ci sono innumerevoli milioni di altre persone che
vogliono un mondo cosi'.

3. APPELLI. FARID ADLY: UN APPELLO DA NABLUS
[Ringraziamo Farid Adly (per contatti: anbamed at katamail.com) per averci
inviato il seguente appello.
Farid Adly, autorevole giornalista (apprezzato collaboratore del "Corriere
della sera", "Il manifesto", Radio popolare di Milano, ed altre notissime
testate) e prestigioso militante per i diritti umani, e' direttore
dell'agenzia-stampa "Anbamed. Notizie dal Mediterraneo" e presidente
dell'associazione culturale Mediterraneo. Ai primi di aprile del 2005 nel
centro siciliano in cui vive e lavora (Acquedolci, in provincia di Messina)
ha subito una grave intimidazione mafiosa: e' stato minacciato di morte per
impedirgli di svolgere il suo lavoro di inchiesta, documentazione e
denuncia, con particolar riferimento alla sua concreta azione in difesa
dell'ambiente, della legalita', dei diritti di tutti; a quella minaccia se
ne e' aggiunta nel febbraio 2006 una nuova, con un messaggio di morte
lasciato da ignoti saccheggiatori nell'abitazione sua e di Mariangela Gallo]

Uno degli amici palestinesi che ho incontrato la scorsa settimana al Cairo a
un convegno internazionale sulle relazioni euro-arabe mi ha mandato un
appello dell'Unione dei comitati di soccorso sanitario di Nablus contro
l'offensiva in corso da parte dell'esercito israeliano in citta'.
Ecco una sintesi dell'appello (il cui testo integrale in inglese puo' essere
richiesto ad "Anbamed. Notizie dal Mediterraneo", e-mail:
anbamed at katamail.com): "120 veicoli militari dell'esercito di occupazione
sono entrati in citta' e altre truppe la assediano. Oltre cento negozi sono
stati distrutti e altre case rase al suolo. Le attivita' sanitarie sono
state bloccate. Molti feriti e arrestati e una persona e' stata uccisa (alla
data del 25 febbraio). Il pretesto dell'assedio e dell'attacco e' come
sempre la cattura di ricercati. La cosa piu' odiosa di questo attacco e'
stato il blocco delle attivita' sanitarie per assistere i feriti e i
bisognosi di cure. Aiutateci in tutti i modi possibili".
Ecco I riferimenti di questi Comitati: Union of Health Care Committees
(Uhcc), Al-Moutanabi St. Fraitkh Bldg. Nablus-Palestine, tele-fax: 00972 9
2372432, 2336668, e-mail:uhcc at palnet.com, website: www.uhcc-pal.org, P.O.
Box: 796, Nablus-West Bank-Palestinian Authority.

4. APPELLI. ASSOCIAZIONE PANTAGRUEL: UN APPELLO PER L'ABOLIZIONE
DELL'ERGASTOLO
[Dall'associazione Pantaguerl (per contatti: via A. Tavanti 20, 50134
Firenze, tel. e fax: 055473070, e-mail: asspantagruel at virgilio.it, sito:
www.informacarcere.it) riceviamo e diffondiamo il seguente appello che
estraiamo da "Liberarsi. Agenzia d'informazione dell'associazione
Pantagruel", n. 22, febbraio 2007.
Maria Luisa Boccia, nata il 20 giugno 1945 a Roma, dove vive, e' attualmente
senatrice della Repubblica. Dal 1974 lavora all'Universita' di  Siena, e
attualmente vi insegna filosofia politica. Dagli anni '60 ha preso parte
alla vita politica del Pci e dei movimenti, avendo la sua prima importante
esperienza nel '68. Deve alla famiglia materna la sua formazione politica
comunista, e al padre, magistrato e liberale, la sua formazione civile,
l'attenzione per l'esistenza e la liberta' di ciascun essere umano. Ad
orientare la sua vita, la sua mente, le sue esperienze, politiche e umane,
e' stato il femminismo. In particolare e' stato il femminismo a motivare e
nutrire l'interesse alla filosofia. La sua pratica tra donne, cominciata nel
1974 a Firenze con il collettivo "Rosa", occupa tuttora il posto centrale
nelle sue attivita', nei suoi pensieri, nei suoi rapporti. Ha dato vita
negli anni a riviste di donne - "Memoria", "Orsaminore",  "Reti" - e a
diverse esperienze di gruppi, dei femminili tra i quali ricordare, oltre al
suo primo collettivo, dove iniziano alcune delle relazioni femminili piu'
profonde e durevoli, "Primo, la liberta'", attivo negli anni della "svolta"
dal Pci al Pds; "Koan", con alcune allieve dell'universita'; "Balena", nato
dal rifiuto della guerra umanitaria in Kosovo e tuttora felicemente attivo.
E' stata giornalista,  oltre che docente, partecipa dagli anni '70 alle
attivita' del Centro per la riforma dello Stato, ha fatto parte della
direzione del Pci, poi del Pds, ed ha  concluso questa esperienza politica
nel 1996. Vive da molti anni con Marcello Argilli, scrittore per l'infanzia,
e non ha figli. Ha scritto articoli, saggi, ed elaborato  moltissimi
interventi, solo in parte pubblicati, per convegni, incontri, iniziative.
Tra i suoi scritti recenti: Percorsi del femminismo, in "Critica marxista"
n. 3, 1981; Aborto, pensando l'esperienza, in Coordinamento nazionale donne
per i consultori, Storie, menti e sentimenti di donne di fronte all'aborto,
Roma 1990; L'io in rivolta. Vissuto e pensiero di Carla Lonzi, La Tartaruga,
Milano 1990; con Grazia Zuffa, l'eclissi della madre. Fecondazione
artificiale, tecniche, fantasie, norme, Pratiche, Milano 1998; La sinistra e
la guerra, in "Parolechiave" nn. 20/21, 1999; Creature di sabbia. Corpi
mutanti nello scenario tecnologico, in "Iride" n. 31, 2000; L'eredita'
simbolica, in Rossana Rossanda (a cura di), Il manifesto comunista
centocinquanta anni dopo, Manifestolibri, Roma 2002; Miracolo della
liberta', declino della politica. Rileggendo Hannah Arendt e Simone Weil, in
Ida Dominijanni (a cura di), Motivi di liberta', Angeli, Miano 2001; La
differenza politica. Donne e cittadinanza, Il Saggiatore, Milano 2002]

L'associazione Pantagruel, insieme ad altre realta' che stanno muovendosi
sul territorio, segue da tempo il tema dell'ergastolo e della sua abolizione
e si prendera' carico di diventare uno dei punti di riferimento attraverso
una segreteria organizzativa, per lavorare seriamente su questo tema cosi'
importante ed impegnativo.
Stiamo raccogliendo lettere, messaggi, appelli dei detenuti ergastolani, di
singole persone della societa' civile, di associazioni e gruppi che
pubblichiamo poi nel nostro sito internet www.informacarcere.it alla sezione
"Mai dire mai".
Chiediamo di sottoscrivere questa campagna e lasciare un messaggio;
periodicamente invieremo al presidente e ai capogruppo del Senato copia
delle lettere chiedendo che sia fissata prima possibile la discussione del
disegno di legge sull'abolizione dell'ergastolo.
*
Al Presidente del Senato
Ai capogruppo del Senato
La/il sottoscritta/o ... dell'associazione/organizzazione ... venuta/o a
conoscenza del rilancio dell'importante campagna per l'abolizione
dell'ergastolo "Mai dire mai" a seguito della presentazione del disegno di
legge As/1198 sulla sua abolizione, presentato dalla senatrice Maria Luisa
Boccia come prima firmataria, chiede che al Senato sia fissata prima
possibile la discussione del disegno di legge sull'abolizione
dell'ergastolo. Spera che questa iniziativa trovi il suo appoggio per far
si' che una pena anacronistica qual e' appunto l'ergastolo venga abolita dal
codice penale italiano.

5. INCONTRI. UN SEMINARIO A PISA
[Da Giovanni Mandorino (per contatti: gmandorino at interfree.it) riceviamo e
diffondiamo.
Giovanni Mandorino e' una delle piu' rigorose e attive persone impegnate per
la nonviolenza, partecipa all'esperienza del Centro Gandhi di Pisa e cura il
sito della rivista "Quaderni satyagraha" (pdpace.interfree.it)]

Il Gruppo Franz Jagerstatter per la nonviolenza, il Mostupa (movimento
studenti per la pace), il Centro Gandhi di Pisa, la Rete Lilliput - Nodo di
Pisa promuovono un seminario contro le spese militari e il commercio delle
armi, " Deponete Le armi", a Pisa, il 2 e 9 marzo 2007.
Il seminario si svolge in 2 incontri, venerdi' 2 marzo e venerdi' 9 marzo,
presso la saletta dell'ex Opera Cardinale Maffi, Via Garibaldi 33 a Pisa.
L'inizio e' alle ore 18 per proseguire fino alle ore 22,30 (alle 20 ci sara'
una breve pausa per consumare il pasto insieme).
Venerdi' 2 marzo: "Dove iniziano le guerre: spese militari nel mondo e
ricerca scientifica e bellica": interviene Achille Lodovisi, ricercatore
dell'Ires-Toscana; "Gli utili delle spese inutili: gli effetti economici
delle spese militari": interviene Alberto Castagnola, economista.
Venerdi' 9 marzo: "Aperto anche la domenica: il commercio delle armi":
interviene Giorgio Beretta, redattore di Unimondo.org; "Dalla fabbrica
d'armi un traffico senza divieti": interviene Fabio Affinito, di Amnesty
International.

6. RILETTURE. ENZA BIAGINI: SIMONE DE BEAUVOIR
Enza Biagini, Simone de Beauvoir, La Nuova Italia, Firenze 1982, pp. 192.
Una bella monografia su una delle piu' rlevanti pensatrici e militanti per i
diritti umani e la liberazione dei popoli del XX secolo (la cui figura, il
cui pensiero, le cui opere occorrerebbe tornare a studiare e valorizzare
adeguatamente).

7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell’ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell’uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

8. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: azionenonviolenta at sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it,
luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per
contatti: info at peacelink.it

NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 16 del 2 marzo 2007

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